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Punisher Collection: Un Barbaro con la Pistola, recensione: la trasferta caraibica del Punitore di Dixon e Buscema

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Un barbaro con la pistola è il secondo volume della collana Punisher Collection ad essere dedicato alla serie Punisher War Zone varata a inizio anni ‘90 quando il personaggio di Frank Castle conobbe la sua massima espansione dopo un periodo vissuto da character secondario, e diversi anni prima del rilancio ad opera di Garth Ennis e Steve Dillon.
Mentre il precedente tomo Zona di Guerra ristampava il ciclo iniziale delle testata, disegnato da John Romita Jr., la nuova proposta presenta i 5 albi che vanno dal numero 26 al 30 realizzati dalla leggenda dei comics John Buscema, qui al suo ultimo lavoro su una serie regolare.

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Ai testi troviamo sempre Chuck Dixon, autore in ascesa che riceverà la sua consacrazione definitiva nello stesso periodo sulle testate della Bat-family alla DC Comics
Lo stile di Dixon non solo è perfetto per il Punitore, l’autore centra bene il personaggio rendendolo umano e credibile senza smussare la sua aura da duro, ma soprattutto ha uno stile di scrittura diretto e asciutto che risulta moderno e attuale ancora oggi, rendendo dunque la lettura in perfetta sintonia con le produzioni più moderne. Le vicende in cui lo sceneggiatore cala il personaggio sono sempre a misura d’uomo, mai eccessive o surreali, e si distinguono per intrecci solidi.

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La storia vede Frank Castle seguire la pista un trafficante d'armi fino a Puerto Dulce, un'isola caraibica pronta ad esplodere per i conflitti rivoluzionari in atto. Giunto sul luogo, la copertura di Frank salta presto e, una volta catturato, verrà imprigionato e mandato ai lavori forzati in una piantagione di zucchero. Lì non avrà vie di fuga e dovrà letteralmente battersi per la sopravvivenza. Fortunatamente, il suo aiutante Microchip - che lo assiste a distanza - convoca Mike “Ice” Phillips, commilitone di Castle ai tempi della guerra in Vietman il cui esordio è avvenuto nella serie bellica The 'Nam. Ice aiuterà Frank a fuggire dalla piantagione e, insieme a Microchip, intraprenderanno un rischioso viaggio di ritorno nella giungla pieno di insidie mortali.

L'avventura ha un ritmo serrato e, seppur senza un fitto intreccio, risulta ricca di pathos e di capovolgimenti di situazione. Dixon riesce a sfruttare bene gli stereotipi dei villain della vicenda riuscendo a renderli convincenti senza caratterizzazioni eccessive. Da sottolineare anche un leggero sotto testo politico che allude a situazioni simile a quella dell'immaginaria Puerto Dulce, con dittature militari, rivoluzioni in atto e popolazione ridotta alla fame.

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Alle matite troviamo John Buscema, disegnatore diventato leggendario per tante opere, in particolare per il suo splendido Conan. Siamo, naturalmente, nella fase finale della sua carriera, il suo tratto è ormai maturo ma la qualità del suo lavoro resta intatta. Il suo Punitore è massiccio e credibile, le tavole presentano una gabbia variabile e risultano sempre molto ariose, con una preferenza per inquadrature ravvicinate.
Nell'ultima delle 5 storie, le rifiniture sono affidate a Tom Palmer e le differenza con le precedenti tavole si nota sopratutto nella rifinitura dei volti e nei tratteggi più irregolari.
La colorazione è quella originale affidata a Kevin Tinsley e risente di tutti i 24 anni della storia ed è lontana da un gusto più moderno. In particolare risulta troppo satura in alcuni frangenti, specie per la scelta dei colori per gli sfondi, mentre migliora decisamente nella parte d'avventura ambientata nella giungla in cui appare più naturale.

Punisher Collection: Un Barbaro con la Pistola recupera un ottimo ciclo del Punitore, scritto da uno degli autori simbolo degli anni '90 e disegnato da una leggenda dei comics, il cui valore aggiunto è quello di essere il suo ultimo lavoro su una testata regolare.

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Marvel Integrale: i dettagli delle ristampe economiche degli X-Men di Claremont e del Devil di Miller

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Dopo l'annuncio fatta a Lucca Comics & Games, Panini Comics ha comunicato sul catalogo Anteprima tutti i dettagli della nuova collana Marvel Integrale. L'iniziativa proporrà le storiche saghe del Daredevil di Frank Miller e degli X-Men di Chris Claremont a un prezzo economico: 96 pagine a colori, formato brossurato 16x21, a 4,90€.

Le due collane esordinaranno a gennaio il 17 gennaio (X-Men) e il 31 dello stesso mese (Devil).

Trovate le immagini con gli annunci dei due mensili, tratte da Anteprima, qui di seguito.

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Topolino: un albo speciale per i 90 anni di Mickey Mouse

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Esce domani, 14 novembre, l'albo celebrativo di Topolino per i 90 anni di Mickey Mouse.
Di seguito trovate tutti i dettagli e un'anteprima nella gallery in basso.

"Il topo più famoso del mondo il 18 novembre si appresta a festeggiare il 90° anniversario dalla prima apparizione e il settimanale di casa Panini lo celebra con un numero speciale, ricco di storie d’autore e omaggi al Topolino di ieri, di oggi e di domani

Milano, novembre 2018 – Sarà un numero da collezione quello in edicola da mercoledì 14 novembre: il settimanale Topolino festeggerà infatti l’omonimo personaggio che il 18 novembre celebrerà il 90° anniversariodalla prima apparizione con un numero speciale, da non perdere.

Sarà un viaggio alla scoperta del Topolino di ieri, di oggi e di domani attraverso le matite e le parole di grandi autori, che metterà in luce la bellezza di questo personaggio, complesso, ma così vicino a tutti noi, capace di evolversi nei decenni, senza invecchiare mai.

Si parte con una storia di Francesco Artibani, con i disegni di Lorenzo Pastrovicchio, Topolino e l’avventura su misura, che catapulta il lettore al tempo degli esordi di Topolino, che qui compare nelle sue vesti storiche con le famose braghette rosse. Non solo: il nostro eroe sarà protagonista insieme a Paperino e Pippo, proprio come i primi fumetti, anch’essi disegnati con le sembianze degli esordi. Lo sgangherato terzetto dovrà vedersela col nemico di sempre di Topolino, Gambadilegno: chi avrà la meglio?

Sul numero di Topolino 3286 prende poi il via una serie di storie celebrative, che continueranno anche sui numeri successivi e che mettono in luce i tratti principali del carattere di Topolino: pioniere, avventuroso, divertente, accogliente, curioso, creativo, ottimista, altruista. Un personaggio dalle numerose sfaccettature, tutte da scoprire, storia dopo storia. In questo primo numero, con La scatola dei ricordi di Giorgio Cavazzano e Il mistero del Luna Park di Marco Gervasio (e Francesco Artibani autore dei testi di entrambe) sarà protagonista il Topolino altruista e divertente.

Da non perdere poi le strisce a fumetti Buon Compleanno Mickey, opera di Tito Faraci e Corrado Mastantuono: sei mini-storie che ripercorrono l’universo dell’amato Topo in poche vignette, tra amici, nemici, abitudini, pericoli e sorprese. Il formato della striscia orizzontale, inaugurato su Topolino dal grande maestro Romano Scarpa, è quello tradizionalmente riservato alle grandi occasioni.

Il settimanale Topolino, così come il suo omonimo, non perde mai di vista l’attualità e in questo numero strizza l’occhio anche ai social network e alle varie nevrosi da essi generati nella storia Topolino, Gambadilegno e la seconda possibilità, di Fausto Vitaliano e Federico Franzò. I due nemici-amici saranno alle prese con un’avventura che li metterà di fronte all’universo generato dai social: fake news, schieramenti, sondaggi… tematiche molto attuali, come sempre affrontate con la giusta dose di umorismo e ironia, ma che dimostrano ancora una volta la capacità del personaggio (e con esso del settimanale!) di adattarsi al tempo che passa e alle nuove situazioni che la società si trova ad affrontare.

Infine, non poteva mancare il giallo d’ordinanza, Topolino e la città senza segreti, frutto della fantasia di altri due grandi autori del calibro di Alessandro Sisti e Massimo De Vita.

“Fu proprio qui in Italia che, per la prima volta, Topolino ebbe un giornale a lui intitolato – dice Alex Bertani, Direttore Editoriale del settimanale Topolino. – Fu un primo segno del particolare legame che si sarebbe instaurato tra Topolino e il nostro Paese e che conferma la centralità del personaggio-fumetto Topolino anche nella nostra storia italiana. Da allora, il nostro settimanale è diventato il riferimento della produzione di storie disneyane a livello mondiale: una grande eccellenza di cui siamo orgogliosi”.

Spazio alle celebrazioni anche nella parte editoriale del settimanale, con notizie e curiosità che ripercorrono i lunghissimi e ricchissimi 90 anni di storia di Topolino.

E in più, una sorpresa per gli appassionati e i collezionisti: il settimanale celebra Topolino anche con la statuina 3D Topolino Gold 90° limited edition, che completerà l’album di figurine Panini dedicato ai 90 anni di Mickey “Topolino Sticker Story”.

Il numero di Topolino 3286 del 14 novembre è il culmine di un percorso editoriale celebrativo che ha preso il via la scorsa estate con una serie di storie dedicate all’universo di Topolino e dei suoi amici, accompagnato dalla Guida di Topolinia, per scoprire i luoghi segreti dei personaggi che la abitano, seguita poi da ulteriori importanti storie come Tutto questo accadde domani, di Casty e Massimo Bonfatti, pubblicata in occasione di Lucca Comics&Games, in cui i personaggi del presente interagiscono con quelli del passato.

La cover di Topolino 3286 è opera di Silvia Ziche e mette a confronto il Topolino degli esordi con quello attuale.

APPENDICE – COSA DICONO DI TOPOLINO GLI AUTORI…

Giorgio Cavazzano: Topolino è un personaggio difficile da disegnare, perché è piccolo, ha una mimica facciale molto delicata, basta poco perché diventi un altro personaggio, ma proprio per questo è così interessante. Abbiamo la certezza che Topolino continuerà ad essere interessante: il lettore si accorge della volontà di novità che il personaggio può portare, è un personaggio camaleontico, capace di passare da un mondo all’altro, è un’avventura continua.

Silvia Ziche: I personaggi che disegno per me sono quasi reali, li ho conosciuti da bambina e fanno parte di me da sempre. Per me è come dirigere degli attori. Di Topolino mi piace cogliere la parte divertente, non riesco a vederlo così serio, in fondo non è nato serio! Nelle vignette in apertura di Topolino indago la sua vita quotidiana e dei suoi amici, mi piace lavorare sui luoghi comuni: dopo 30 anni che lo disegno mi diverto ancora! Cambiano il mondo e le persone, ma il personaggio si adegua, nonostante i 90 anni non invecchia, cresce e cambia con noi!

Casty: Tutte le volte che scrivo o disegno le storie di Topolino mi emoziono. L’importante è essere innamorati del personaggio, si vive con lui l’avventura che si vorrebbe vivere nella realtà. Topolino poi vive in un ambiente “idilliaco” e mi piacciono gli elementi di disturbo che creano scompiglio in questo ambiente, dal super cattivo come Macchia Nera o il “cattivo-medio” Gambadilegno, fino al disturbatore dell’ordine quotidiano. Topolino ha sempre accanto a sé dei personaggi-spalla e questo è molto bello: sono gli amici con cui affrontare la vita e risolvere i problemi.

Corrado Mastantuono: Le mie prime storie a fumetti sono di paperi. Il mio Topolino in 25 anni di disegni Disney è cambiato molto, è lo sforzo di ogni autore: partire dall’originale e farne un’immagine propria. Negli anni ho maturato una grande responsabilità nei confronti di questo personaggio. Inoltre Topolino stesso è cambiato molto, non solo esteticamente, dai tempi dei pantaloncini corti ad oggi, ma anche come caratterizzazione psicologica. Ci sono infatti tanti Topolino: c’è la vittima delle gelosie di Minni, il quasi-spalla di Pippo pasticcione, l’investigatore… e questo dà modo agli autori che lo devono mettere in gioco di decidere quale Topolino inserire nella storia: è un attore sempre valido, che in più, non invecchia, cambiando a seconda delle esigenze… ed è sempre perfetto!

Marco Gervasio: Topolino è il Big Bang del mio universo fumettistico, sia come lettore da piccolo, che come autore da adulto. Mi diverte disegnarlo perché ha molte sfaccettature, alcune ancora da scoprire. È il Cary Grant di “Intrigo Internazionale” di Hitchcock, l’uomo (il topo)comune coinvolto in un’avventura da cui esce vincente, con simpatia e intelligenza.

Francesco Artibani: L’anniversario di Topolino è una festa a cui siamo tutti invitati, milioni di amici che hanno imparato ad amarlo nel corso di novant’anni di avventure tra fumetti e cartoni animati. Poter partecipare a questo evento scrivendo delle storie sul numero del settimanale che lo celebra è per me un’emozione davvero speciale. Scrivere per una leggenda fa sempre impressione ma per mia fortuna Topolino è soprattutto un amico d’infanzia e con gli amici di sempre è tutto più semplice

Tito Faraci: Topolino è quello che vorrei essere io. Non è un primo della classe, non è un perfettino, non è affatto pedante… questi sono soltanto luoghi comuni sbagliati. Topolino è una “persona” positiva, che dà grande valore all’amicizia e alla solidarietà, e con tenacia e ottimismo trova sempre la strada per venire fuori da situazioni più grosse di lui.

APPENDICE – TOPOLINO STICKER STORY, L’ALBUM DI FIGURINE

Per celebrare questo anniversario importante, Panini presentaTopolino Sticker Story, l’album di figurine che ripercorre la lunga storia del topo più amato. Un album da non perdere, composto da 130 figurine normali, 86 sagomate, 36 metallizzate e 24 glitter! E in più, 36 card da collezione! Figurina dopo figurina, sarà possibile comporre un’inedita storia a fumetti scritta e disegnata da Casty. Inoltre, a sorpresa nelle bustine normali si troveranno in sostituzione delle card della raccolta anche delle speciali e rarissime sketch card d’autore, non numerate e fuori collezione, firmate da grandi artisti come Casty, Giorgio Cavazzano, Fabio Celoni, Stefano Intini, Corrado Mastantuono, Paolo Mottura, Lorenzo Pastrovicchio, Alessandro Perina, Claudio Sciarrone e Silvia Ziche.
L’album è disponibile in 2 varianti: una brossurata ed una cartonata. I cofanetti con l’album cartonato hanno come contenuto speciale una maxi card esclusiva.
Per i super collezionisti, un’ulteriore sorpresa, la Limited, stampata in sole 1000 copie numerate, che verrà venduta solo on-line il 16 novembre con un contenuto davvero speciale: una litografia esclusiva del maestro Cavazzano.
Ma non è finita qui! Questa collezione ricca di così tanti elementi, può vantare anche una serie di 14 personaggi 3D, raffiguranti i protagonisti più amati dei fumetti, disponibili in tutte le edicole in confezione flow-pack, in vendita abbinata ad una bustina. Di queste, la Topolino Gold sarà in vendita esclusiva con Topolino 3286.

APPENDICE – LE ALTRE PUBBLICAZIONI CELEBRATIVE PANINI COMICS

In occasione di Lucca Comics, sono state presentate le altre pubblicazioni che celebrano l’eroe dalle grandi orecchie, disponibili in edicola e fumetterie.

Topolino presenta “La Strada”
Un’edizione da non perdere, firmata dal grande Maestro Giorgio Cavazzanocon i testi di Massimo Marconi, della parodia cinematografica del capolavoro di Federico Fellini “La Strada”. Una versione resa ancora più speciale dal restauro delle tavole, qui riproposte per la prima volta in maxi-formato cartonato e con sovraccoperta poster da collezione.
Il Maestro Giorgio Cavazzano svela qualche aneddoto sul backstage di questa bellissima storia a fumetti: “Ormai diversi anni fa, su suggerimento del giornalista Vincenzo Mollica, realizzai la parodia cinematografica di Casablanca di Micheal Curtiz. Qualche tempo dopo ricevetti una telefonata: era proprio il maestro Fellini, che, entusiasta di quella mia realizzazione, mi chiedeva di lavorare alla parodia Disney del suo film La Strada. Fui onorato di quella proposta, accolta con entusiasmo dalla redazione di Topolino dell’epoca, e mi misi subito al lavoro, insieme a Massimo Marconi, che ha curato la sceneggiatura. Una curiosità: avevo pensato a Topolino con i costumi del film, invece arrivò una telefonata, questa volta di Giulietta Masina, che chiedeva di disegnare Topolino e Minni nelle vesti di una volta, con pantaloncini e gonnellino, perché ricordavano la loro infanzia. Fellini fu felice del risultato finale: una volta in edicola, corse a comprare le copie nel circondario e le regalò felice ai passanti!”

Topolino e gli Ombronauti
Con la firma di Casty, il volume raccoglie la storia completa pubblicata dal settimanale nel 2012, che vede Topolino impegnato in una storia fanta-mistery tra strani personaggi, dimensioni alternative e misteri da svelare. Un volume in grande formato cartonato da collezione e con sovraccoperta poster.

Topolino e il Fiume del Tempo
Un’altra storia-cult, scritta da Tito Faraci e Francesco Artibani, con i disegni di Corrado Mastantuono, pubblicata per la prima volta in occasione dei 70 anni del personaggio, in prestigioso maxi-formato cartonato.

Il Grande Mickey
8 storie per un protagonista straordinario. Pioniere, avventuroso, divertente, accogliente, curioso, creativo, ottimista, altruista… 8 aggettivi per descrivere Mickey, e 8 avventure per vederlo in azione, realizzate da alcuni degli autoridel fumetto Disney italiano che hanno appassionatoi lettori di tutto il mondofra cui Scarpa, Cavazzano, Casty, Mottura, Faraci, Artibani e De Vita. Un’edizione da collezione, con cover cartonata."

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Spider-Man collection 15: La saga del costume alieno - parte 1, recensione

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L'uscita di Venom, film dedicato al celebre nemico di Spider-Man, inventato a fine anni '80 da David Michelinie e Todd McFarlane e già apparso sul grande schermo in Spider-Man 3, capitolo conclusivo della trilogia di Sam Raimi, ha permesso a Panini Comics di rispolverare, col 15° volume della collana da libreria Spider-Man Collection, un ciclo di storie dell'Arrampicamuri forse non rivoluzionario, ma di certo entrato nel novero delle storie leggendarie del personaggio, poiché per la prima volta ha introdotto quello che diventerà uno dei motivi ricorrenti nelle storie dell'eroe più amato della Casa delle idee: il cambio di costume.

Chi si accosta all’Uomo Ragno dopo aver visto le sue recenti avventure cinematografiche targate Marvel Studios, potrebbe pensare che Spidey abbia cambiato per la prima volta il suo costume  per effettuare un aggiornamento della sua attrezzatura; in realtà la storia originale è ben diversa e molto più inquietante. La Saga del costume alieno nacque nel 1984; in quel periodo alla guida della Marvel c'era Jim Shooter che, spinto dalla volontà di stupire i lettori (e anche per consolidare un accordo commerciale con una nota catena di produzione di giocattoli), decise di dare vita ad un evento di grandissima portata, capace di coinvolgere tutti i personaggi  dell’universo Marvel, Uomo ragno compreso. Prese così vita il primo grande crossover della casa editrice, ovvero Secret Wars, in cui tutti i supereroi e supercriminali della Terra furono trasportati sul mondo del dio spaziale Arcano, per scontrarsi in una guerra senza esclusione di colpi, destinata a cambiare le vite di molti di loro. Per l’Uomo ragno, il cambiamento si tradusse nella distruzione del suo costume e nel ritorno a casa con una nuova uniforme che, all’apparenza, sembrò un grande miglioramento per il suo equipaggiamento, ma in realtà si rivelò essere una terribile minaccia.

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Le storie presenti nel volume iniziano proprio dove finisce Secret Wars: un Peter stanco per le avventure appena vissute sul pianeta dell'Arcano, torna sulla terra col dott. Connors, e porta con sé il costume alieno. Si presenta così alla sua città con un look totalmente rinnovato e si appresta a riprendere le fila della sua vita, dovendosi ancora abituare alle nuove capacità del suo costume.
Mentre cerca di scoprire cosa può fare la sua nuova tuta, Peter affronta diverse mortali minacce come Jack lanterna, Hobgoblin (del quale non si conosce ancora l'identità, ma che continua a scalpitare per accumulare potere, minacciando pesantemente l'incolumità di Harry e Mary Jane), lo Spettro rosso, La Rosa e Puma, personaggio qui alla sua prima apparizione e destinato a dare parecchio filo da torcere al nostro negli anni a venire. Ma il Ragno ancora non sa che la minaccia più grande è quella a lui più vicina, che si presenta sotto la forma di un inerte ed utile strumento, ma che in realtà lo sfrutta per soddisfare i propri bisogni: si tratta del costume alieno, del quale il nostro scoprirà la vera natura grazie alla sua amicizia con i Fantastici Quattro.

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Anche sul fronte degli affetti, i problemi non mancano: mentre in Peter crescono i dubbi riguardo la sua relazione con la Gatta Nera, che gli tiene nascosto un oscuro segreto e sembra preferire sempre la vita avventurosa di Spider-Man a quella più tranquilla di Peter Parker, ritorna in scena la sua eterna fiamma, Mary Jane Watson, la quale in questo ciclo di storie si riavvicina molto al nostro eroe, facendogli alcune rivelazioni che cambieranno per sempre il loro rapporto e ponendo le basi per il concretizzarsi del loro amore in futuro. Zia May, intanto, non approva alcune decisioni che Peter prende in ambito lavorativo, creando una piccola crepa nel loro rapporto, da sempre di ferro.

Al timone della serie c'è un Tom Defalco ancora lontano dal diventare direttore editoriale della Marvel, ma perfettamente a suo agio nel ruolo di scrittore e coadiuvato da Ron Franz, il suo più fidato braccio destro, col quale ha co-creato molti personaggi, quali Silver sable, Puma, Thunderstrike e Spider-Girl e dal bravo Rick Leonardi, che di li a poco avrebbe legato indissolubilmente il suo nome a quello di un'altra versione di Spidey: Spider-Man 2099.
Da segnalare la presenza di un racconto autoconclusivo scritto e disegnato da Bob Layton, fumettista famoso negli anni '80 per la saga della guerra delle armature di Iron Man, che affronta il tema dell’identità segreta dei supereroi: una piccola chicca, che non stona all'interno dell'opera complessiva e arricchisce il già corposo volume, mostrando la versione dell'Arrampicamuri di uno dei più importanti fumettisti degli anni 80.

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Con Amazing Spider-Man 252-263, l'Uomo Ragno adotta per la prima volta un look totalmente diverso, dark e meno scanzonato: questa innovazione sicuramente ebbe un grande impatto sui fan -anche se  non tutti apprezzarono la trovata, nonostante i richiami della Marvel alla tradizione, come la copertina del numero 252, che omaggia chiaramente Tha Amazing Fantasy 15, centrando così l'obbiettivo della casa editrice di innovare il proprio personaggio di punta, esplorando strade mai battute.
La qualità di questo ciclo di storie, pur essendo di inferiore a quella dei capolavori di fine anni '80, che di li a poco sarebbero stati pubblicati nel panorama fumettistico americano, non va sottovalutata. Infatti, l'arco narrativo del costume nero, che sarà presentato per intero con il sedicesimo volume di Spider-Man Collection, oltre ad essere assolutamente godibile e piacevole (per quanto leggero), mostra il più riuscito cambio di costume dell’eroe, un espediente narrativo riproposto ciclicamente, che ha permesso di mostrare, nel corso degli anni, tantissime e diverse versioni dell'eroe più iconico della Casa delle idee. Inoltre, il cambio di costume permise, sul momento, di attribuire al personaggio un design più oscuro ed in linea con le ambientazioni che di li a poco sarebbero fiorite nelle storie degli eroi Marvel e, negli anni successivi, ha fornito lo spunto per la creazione di molti antagonisti del nostro eroe, come Venom e Carnage, diventati in pochissimo tempo popolarissimi tra i fan.

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