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Eris Edizioni presenta Rufolo di Fabio Tonetto

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Una nuova interessante proposta è disponibile in libreria per Eris Edizioni. Parliamo di Rufolo, il fumetto d'esordio di Fabio Tonetto e di cui vi proponiamo alcune tavole nella gallery in basso. Di seguito, la sinossi del volume:

Surreale caustico e nonsense: più di cento pagine di gag assurde e situazioni acide e sospese

Rufolo è il primo attesissimo libro di Fabio Tonetto. Questo autore, chiaramente poliedrico e capace di sperimentare a 360°, è cresciuto nell’animazione – ambito in cui lavora, spaziando da Cartoon Network alla realizzazione di video pubblicitari e musicali – e nella sua carriera come fumettista può vantare importanti collaborazioni come Frigidaire, Rolling stone, Vice USA. In questi anni si è assolutamente fatto notare dalle pagine di moltissime autoproduzioni, fanzine e progetti come Lök, Puck!, Delebile, collettivo mensa, Amenità, A4God. Il suo lavoro si contraddistingue proprio per le atmosfere folli e rarefatte che ritroviamo puntuali in Rufolo, con personaggi malati e allo stesso tempo delicati, marci e teneramente empatici, un universo grafico che affonda le radici nei cartoni animati anni ’50 (anche se è chiara l’attenzione all’animazione statunitense del secolo scorso a più ampio raggio) ma che fa pensare più alla plastilina o a una sostanza gommosa che al 2D. I personaggi che popolano Rufolo si sciolgono, si fondono, si uccidono per poi tornare vivi e vegeti a sorprenderci nell’episodio successivo, senza logica in un mondo dove non c’è giusto e sbagliato, dove non esistono buoni e cattivi.

Alessandrino, classe 1983, aveva già mostrato tutto il suo talento nell’antologia Ren Rocchi e nelle animazioni Pluto 3000 (2014) e Ralph Plays D’Oh (2015) conquistandosi l’interesse non solo del pubblico nostrano.

Rufolo è senza dubbio l’aspettatissimo primo volume completo in cui Fabio Tonetto ha finalmente potuto condensare tutte le sfumature della sua poetica attraverso un ristretto numero di personaggi che codificano tutte le sue pulsioni artistiche, in una sintesi perfetta che esprime appieno tutte le potenzialità dell’universo creativo di questo autore che ha già ampiamente travalicato i confini nazionali.

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Eris Edizioni presenta Itero Perpetuo di Adam Tempesta, anteprima

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Riceviamo e pubblichiamo:

ITERO PERPETUO di Adam Tempesta
 
Un’odissea tra mondi visionari e creature assurde dell’autore rivelazione dell’anno.

Eris edizioni è lieta di annunciare l’uscita dell’opera prima di Adam Tempesta. Itero perpetuo presenta sin da subito gli elementi chiave della poetica di quest’autore che davvero non contempla il realismo nel suo universo creativo. Dopo l’anteprima gratuita del volume, le prime 16 pagine, distribuita al Napoli Comicon 2016, è stato chiaro che lo stile poliedrico di quest’autore giovanissimo, classe 1992, non lascia il pubblico indifferente. La sua maturità stilistica e narrativa sono incredibili per un autore alla sua prima esperienza su un’opera così corposa. La totale fluidità nella gestione narrativa delle tavole, il dinamismo delle vignette e delle molteplici griglie utilizzate, pagina dopo pagina, sono gli elementi peculiari di un autore che ha già una consapevole e stupefacente padronanza di tutte le possibilità del mezzo. Itero perpetuo non è solo un’opera stilisticamente completa e coerente, ma anche un unicum nel panorama italiano odierno per riferimenti artistici e ricerca espressiva.

Itero perpetuo racconta il viaggio disperato di un astronauta che, perso nello spazio più profondo e con una totale amnesia che gli ha cancellato quasi tutti i ricordi, vuole solo tornare a casa. Ma se la narrazione oscilla tra l’action e il comedy, è palese che è il demenziale a conquistare lentamente la scena.

408 pagine per spiare potenziali presenti e futuri di un genere umano “alienizzato” e di alieni molto umani. Capitolo dopo capitolo, ogni verità e certezza viene messa in discussione, con ironia, ma anche con un cinismo quasi filosofico o metafisico, senza mai perdere il filo di questa odissea che porta l’astronauta sempre più vicino a casa, una casa che non riesce a ricordare.

Il volume è impreziosito da una sovracoperta con elementi fluorescenti molto essenziale che si contrappone alla copertina del volume, un’esplosione di colori ed elementi, un incrocio tra un flusso creativo alla Fort Thunder style e una versione magmatica e distorta di Adventure time.

Quest’autore visionario, che riesce a inglobare nel suo lavoro suggestioni artistiche ed espressive veramente a 360 gradi creando un amalgama perfetto, ha già saputo conquistarsi l’interesse di un pubblico veramente eterogeneo. Itero perpetuo è una ventata d’aria fresca nel panorama del fumetto italiano: una perfetta alchimia tra surreale e assurdo – strade oramai abbandonate e troppo inesplorate dal fumetto nostrano da molti anni – che sancisce, a tutti gli effetti, l’affacciarsi di una nuova generazione di autori nel mondo della nona arte italiana.

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La Repubblica del Catch di Nicolas De Crécy, anteprima

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Riceviamo e pubblichiamo:

La Repubblica del Catch di Nicolas De Crécy

L’ultimo grande capolavoro del maestro del fumetto francese Nicolas de Crécy, uno straordinario ibrido a cavallo tra bande dessinée e manga.

 A meno di un anno dall’uscita in Italia de Il celestiale bibendum, premio Attilio Micheluzzi al Comicon 2016 come miglior fumetto straniero, Eris edizioni è lieta di presentare al pubblico italiano un’altra straordinaria e commovente creazione del genio di Nicolas de Crécy. In uscita a giugno 2016, La repubblica del catch sancisce il grande ritorno di questo artista dopo una lunga pausa di riflessione.

Invitato in Giappone a realizzare un proprio manga, tra i pochi occidentali ad aver avuto questo onore, Nicolas de Crécy si concentra sulle possibilità espressive della bd francese e sulle esigenze produttive del mercato giapponese, creando un’opera capace di mescolare le atmosfere del suo inconfondibile stile grafico con la velocità di narrazione del manga. L’immaginario dell’autore si fonde con alcuni elementi della cultura tradizionale giapponese, come gli spettri/yokai: il risultato è una storia surreale, magica, poetica che tocca una delle vette più alte del lirismo della sua carriera.

La repubblica del catch uscì originariamente a puntate sulla rivista Ultra Jump tra il 2014 e il 2015 per essere poi raccolta in un’edizione integrale pubblicata contemporaneamente in Giappone e in Francia da Shueisha e Casterman.

Il protagonista del graphic novel è Mario, un piccolo e goffo ometto che vive in solitudine, gestendo un negozio di pianoforti che ha ereditato dai suoi genitori. Si sente solo, non ha mai baciato una donna e nella capitale del catch, lo «sport più elegante che ci sia» con «la forza, la prestanza, i costumi rossi e oro», egli si ritrova senza le giuste qualità per farsi amare. La sua routine quotidiana è spezzata solo dal suo amico pinguino, un eccezionale pianista in grado di far muovere i pianoforti suonandoli. Ma sta per scoppiare una guerra in città, e lui sembra doverne fare parte in qualche modo, perché il resto della sua famiglia, i suoi amati e odiati cugini, sono il clan mafioso che gestisce la città e ogni suo traffico, compresi gli incontri di catch e i suoi lottatori.

Per Mario e la sua famiglia, siciliani sulla carta, de Crécy si è ispirato più alla yakuza che all’occidente, esattamente come per il terzo elemento della trama, uno strano esercito di spettri che si lega più alla tradizione shintoista che ai fantasmi “nostrani”.

Questo graphic novel è la storia poetica e amara di come la debolezza assoluta possa trasformarsi in arma in un mondo di violenza bruta e forza fisica, sullo sfondo di una città che tanto assomiglia a una New York-sur-Loire più cupa e misteriosa. Il bianco e nero scelto per quest’opera, obbligatorio per le tempistiche produttive di un manga, si perde in infinite e morbide tonalità di grigio, una tecnica elaborata ad hoc per il pubblico giapponese che ha già fatto letteralmente impazzire il pubblico europeo che da più di vent’anni segue il lavoro di de Crécy.

La repubblica del catch è l’ultimo grande esempio del lavoro di questo genio visionario, capace di innovarsi ed evolversi a ogni opera, restando però sempre fedele al suo universo creativo, mescolando nella stessa storia, tavola dopo tavola, il lirico e il grottesco, la dolcezza con la crudeltà, il reale con l’assurdo, in mondi fantastici dove tutto è possibile.

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Eris Edizioni: anteprima di In the pines di Erik Kriek

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Vi presentiamo, nella gallery in basso, un'anteprima di In the pines di Erik Kriek pubblicato da Eris Edizioni. Segue comunicato:

"Dopo il successo di H.P. Lovecraft Da altrove e altri racconti, tra i titoli di Eris più venduti di sempre, Erik Kriek, maestro del fumetto olandese, torna con una nuova opera che nasce dall’incontro perfetto tra il suo stile inconfondibile e il suo amore per la musica folk e le ballate tradizionali dei paesi anglosassoni. 

Cinque racconti a fumetti tratti da cinque celebri murder ballads, le ballate dell’assassino, che rappresentano tuttora una parte fondamentale del Great American Songbook e che sono state reinterpretate da cantautori come Nick Cave, Johnny Cash e Bob Dylan.
Kriek non si è limitato a tradurre in immagini queste leggende di marinai e del vecchio West, queste storie d’amore clandestine, di omicidi e di tradimenti. È andando ben oltre. Prendendo come punto di partenza i testi originali e il mood in cui nacquero, si è tuffato in questo immaginario, rafforzandolo e ampliandolo attraverso il suo gusto per le atmosfere cupe, orrorifiche e cariche di incubi inquientanti, dando vita a delle storie a sé il cui senso originale trova nuova vita nel racconto a fumetti. 

Un lavoro unico, che mostra sia il lato oscuro del “sogno americano” sia quanto il fumetto possa ancora sondare e fondersi in maniera originale con il mondo della musica.

A dimostrazione del successo riscosso in tutta Europa dal lavoro di Erik Kriek, In the pines uscirà contemporaneamente, in Italia, Olanda (Scratch), Germania (Avant Verlag), Francia (Act Sud).

«Murder Ballads? Ma non è l’album di Nick Cave? Sì, ed è un gioiello del genere, ma il termine significa molto di più. Le Murder Ballads rappresentavano (e rappresentano tuttora) una parte importante del Great American Songbook. I testi delle ballate trattano sempre di un omicidio, ma la forma in cui la storia viene raccontata è molto variabile. A volte presenta il punto di vista del killer, a volte quello della vittima. Eppure non è un genere strettamente americano, poiché molte ballate nacquero in Inghilterra e viaggiarono assieme agli emigranti verso gli Stati Uniti. Erik Kriek si è ispirato a cinque di quelle ballate per dare vita ai suoi fumetti, disegnati nel suo stile caratteristico, carico di tensione e di incubi.»

Jan Donkers, dalla postfazione al libro

Dello stesso autore, in contemporanea all’uscita di In the pines arriverà nelle librerie e fumetterie la seconda ristampa dell’amatissimo e richiestissimo H.P. Lovecraft Da altrove e altri racconti, riconosciuto come uno dei migliori adattamenti delle storie di Lovecraft degli ultimi anni e candidato al Gran Guinigi nel 2014."

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