Il prossimo 2 novembre, uscirà per Eris Edizioni il graphic novel Special Exits di Joyce Farmer, di cui vi proponiamo il comunicato qui di seguito e un'antaprima nella gallery in basso.
L’incredibile grafic mémoir sulla vecchiaia e sulla morte dei propri genitori di una delle pionerie del fumetto underground americano.
Eris edizioni è lieta di presentare Special Exits: uscito per Fantagraphics nel 2010, già tradotto in diversi paesi, è costato all’autrice 13 anni di intenso lavoro e come dichiarato dalla Farmer inizialmente il suo fine era terapeutico, un modo per affrontare e metabolizzare ciò che aveva vissuto, senza progetti di pubblicazione. Questo graphic novel unico nel suo genere, è il capolavoro della carriera di Joyce Farmer che con quest’opera autobiografica si è fatta riscoprire dal pubblico odierno. L’autrice mette nero su bianco l’esperienza vissuta nel prendersi cura dei suoi genitori anziani, realizzando una delle poche opere che affronta questa stagione della vita.
Joyce Farmer crea prima di tutto un grande ritratto famigliare, raccontando la relazione di due coniugi che vivono insieme la lenta decadenza dei loro corpi e le piccole ma continue frustrazioni quotidiane e contemporaneamente il loro rapporto con la figlia a cui si devono affidare sempre di più. Inoltre concentrandosi sui particolari, i dettagli della routine domestica sempre più difficile piena di piccole sfide da affrontare giorno dopo giorno, l’autrice scandaglia la fragilità emotiva di quello che è il periodo più difficile della vita. Con realismo e senza sentimentalismi riesce a condensare in 200 pagine quel lungo periodo, a cavallo tra anni ’80 e ’90, che inizia con i primi grossi limiti imposti dall’età, come smettere di guidare la macchina, e che finisce con la malattia, lo scontro con le case di cura, la perdita della lucidità e l’inevitabile epilogo.
Ma in Special Exits la Farmer ci racconta anche un pezzo di America, la vita nel South Los Angeles di un’anziana coppia bianca in un quartiere oramai abitato quasi solo da afroamericani, i riots che seguirono l’omicidio di Rodney King nel 1992 – di terribile attualità – ma anche la storia di un bel pezzo di ’900 degli States nei ricordi di Lars e Rachel, ricordi che nelle loro menti si indeboliscono sempre di più, sfumano, cambiano.
L’opera della Farmer è di incredibile potenza emotiva proprio grazie alle capacità narrative di questa fumettista che non arretra mai davanti agli aspetti anche più brutti e squallidi della vecchiaia, che sa raccontare con pudore la fragilità del corpo nudo di chi non è più in grado di badare a se stesso, la delicatezza di una bugia raccontata a fin di bene, i momenti di imbarazzo che trascolorano nell’intimità di una risata complice e la consapevolezza che la fine non può essere cambiata e che la vera lotta è riuscire a far mantenere uno stile di vita dignitoso a chi ami.
La straordinarietà di quest’opera non è solo confermata dalle molte nomination ricevute, come quella all’Eisner o all’Ignatz, ma anche dalle parole di Crumb che si è speso molto per appoggiare la sua storica collega: «It’s a completely unique work» ha detto «Nobody else will ever do anything like that again».
Premi e riconoscimenti:
Nomination all’Eisner Award 2011 come “Best Reality-Based Work”
Nomination all’Ignatz Award 2011 come “Outstanding Graphic Novel”
Vincitore del National Cartoonists Society Division Awards della sezione Graphic novel del 2011
Uno dei 10 migliori graphic novel o fumetti del 2010 per Entertainment Weekly
Inserito nella lista dei “50 Essential Graphic Novels” diAbeBooks
«Farmer coglie il dettaglio più piccolo, il più banale – e a momenti il più brutto – del prendersi cura di qualcuno che si ama, e guardarli andare via. Intensamente realistico e non sentimentale…»
Glen Weldon, NPR
«Grazie alla profonda arte e scrittura di Joyce Farmer, la vita e la morte [dei suoi genitori] saranno di conforto per i lettori che stanno cominciando a pensare alla fine della vita dei loro genitori – e della loro.»
Dan Kois, The Washington Post
«Special Exits evita una pietà o una devozione mediocre facendo quello che ogni arte di qualità dovrebbe fare: si concentra sui dettagli… Non tirandosi mai indietro di fronte agli imbarazzanti oltraggi della vecchiaia, Special Exits illumina due vite, e anche quella dell’autrice.»
Ken Tucker, Entertainment Weekly