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Sacro, profano e supereroi: intervista a Mirka Andolfo

Sacro, profano e supereroi: intervista a Mirka Andolfo

Italiana, autrice di successo con Sacro/Profano, approdata negli USA e attualmente disegnatrice alla DC Comics: stiamo parlando di Mirka Andolfo, talento partenopeo, impegnata su due fronti, in patria con la sua ultima creazione, Contronatura per Panini Comics (qui la recensione del numero 1), e oltreoceano come disegnatrice della serie retro Bombshells, scritta da Marguerite Bennett e di recente su Wonder Woman, nell'anno del 75° anniversario del personaggio.
Tra gli ospiti protagonisti della settima edizione di Etna Comics, ci ha molto gentilmente concesso la possibilità di farle una breve intervista.
 
Ciao Mirka, puoi parlarci un po' del tuo passato, degli anni della tua formazione come fumettista?
Sono nata a Napoli, dove ho fatto il liceo artistico, quindi ho frequentato un corso alla Scuola Italiana di Comix che è durato poco perché mi sono trasferita a Torino dove attualmente vivo.
Quindi ho iniziato a lavorare come colorista per varie case editrici (Ed. Piemme, ReNoir Comics) e soprattutto su Topolino e Geronimo Stilton, quindi all'estero in Francia (Glénat) e in America (Image, Adventure Time e Ice Age/Boom! Studios).
Quindi è arrivato il primo fumetto come disegnatrice, Alice Dark (Editoriale Aurea), di cui ho realizzato un numero. Poi, nel 2012-2013, ho ideato Sacro/Profano (Edizioni Dentiblù), che è stato il mio primo fumetto vero e proprio come autrice unica: storia, disegno e colore. Dopodiché ho cominciato a lavorare in America, per case editrici come Dynamite, Aspen.
Ora sto lavorando principalmente sulla mia serie Contronatura, per Panini Comics mentre in America per DC Comics sono sulle serie di Bombshells e attualmente sto lavorando su alcuni numeri di Wonder Woman.

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Cosa ha significato e cosa significa per te disegnare fumetti?
È una cosa che mi piace tantissimo, non ho mai pensato di fare altro in vita mia. Da piccolissima avrei voluto aprire un’edicola solo per leggermi i fumetti! Sono sempre stati la mia passione e il mio sogno, ed ora mi permettono esprimere la mia creatività.
 
Cosa c’è dietro Sacro/Profano, come nasce?
È stato un lavoro che ho realizzato per un unico scopo: divertirmi. Senza pretese, volevo semplicemente fare qualcosa di divertente e cimentarmi un po' con delle tavole “francesi”, perché Sacro/Profano nasce con quel tipo di gabbia e con il colore tipico della scuola francese. All'inizio non pensavo neanche che sarebbe diventato un fumetto vero e proprio; è nato per caso, per puro divertimento, ed è stato poi il mio ragazzo a convincermi a metterlo sul web… e poi da lì... è stato apprezzato e così oggi sono arrivata ad aver fatto la trilogia, un nuovo libro, e vari spin-off.
 
È importante che quello che fai ti diverta?
È fondamentale. Cerco sempre di fare una storia che mi piaccia e mi diverta raccontare e che possa piacere un po’ a tutti.
Un conto sono i lavori su commissione, tipo quelli in America, che comunque mi piacciono molto, un altro conto sono i miei progetti personali: se non è qualcosa che mi diverte fare, non riesco a farla.
 
Come avviene poi il passaggio dai tuoi fumetti ai supereroi?
È una cosa un po’ particolare, perché io nasco da un tipo di fumetto completamente diverso e in passato non ero poi una grandissima lettrice di supereroi, lo sono diventata col tempo. È successo tutto principalmente grazie a un editor della Dynamite, che ha visto i miei lavori su DeviantArt. Lì pubblicavo anche illustrazioni un po’ più realistiche e meno cartoonistiche e a lei piacevano molto queste illustrazioni, così mi ha chiesto di provare a utilizzare quello stile su delle tavole, cosa che non avevo mai fatto. Ho fatto delle prove, sono andate bene e col tempo ci ho preso gusto.
 
E ti piace disegnare i supereroi?
Mi piace moltissimo. Sono diventata ormai super-appassionata del genere, anche perché mi sto trovando benissimo a lavorare lì.
 
Tra tutti i lavori fatti per la DC qual è quello che ti è piaciuto di più?
Non saprei scegliere. Ho lavorato e sto lavorando attualmente su Bombshells, una rivisitazione anni ‘40 delle supereroine DC. È molto divertente e ho la possibilità di lavorare su più personaggi, quindi di volta in volta mi è possibile variare.
Anche Killer Frost mi è piaciuto molto farla, ho lavorato allo one-shot di Rebirth, in cui lei diventa buona, e mi sono divertita tantissimo. È un personaggio molto affascinante e poi mi piacciono molto i villain. È un albo che uscirà anche in Italia.
 
Qual è il tuo rapporto con gli altri scrittori? Ce n’è uno con cui preferisci lavorare o con cui ti sei trovata meglio?
Ho avuto la fortuna di lavorare sempre con grandi professionisti e gente molto capace, ma se devo dirne uno in particolare mi è piaciuto moltissimo lavorare con Greg Rucka sul #22 di Wonder Woman. È bravissimo, gentilissimo, la storia ben scritta. Lui in particolare mi è piaciuto molto. Anche la sceneggiatrice di Bombshells, Marguerite Bennett, ha scritto delle storie piene d’azione, e a me piace moltissimo l’azione.
 
Artisti di riferimento nella tua formazione?
Sicuramente Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, sono i miei preferiti in assoluto; poi anche qualche americano, come Scott Campbell, Joe Madureira, Phil Jimenez.
Ma poi ancora Enrico Marini, Juanjo Guarnido, ma ce ne sono davvero tantissimi.
 
Cosa c’è nel futuro? Durante la conferenza hai accennato a dei progetti futuri con la DC Comics, puoi anticiparci qualcosa?
È una cosa di cui sto parlando in questi giorni, e non posso anticipare niente, però ci saranno delle novità con, se ho capito bene, “vari” personaggi, che non ho ancora mai disegnato.

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Progetti extra-DC Comics?
Adesso sono molto concentrata sulla trilogia di Contronatura; è uscito il primo volume in occasione di Lucca Comics 2016, sempre a Lucca sarà presentato il secondo e poi dovrà uscire il terzo. Già stare dietro le scadenze americane è difficile e, a parte qualche piccola cosa, come una cover ogni tanto, al momento non posso fare altro. In realtà sto anche già pensando a dei progetti futuri, ma sono cose che inizieranno quando avrò finito Contronatura.
 
Cosa farà Mirka Andolfo da grande?
Spero di continuare a fare quello che faccio già, lavorare ai miei progetti e continuare in DC.

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