Logo
Stampa questa pagina

Intervista a Lee Bermejo

Appena mi giunse la voce che allla scorsa Napoli Comicon (dal 7 al 9 marzo) sarebbe stato presente Lee Bermejo mi sono imposto il dovere di fargli ALMENO un'intervista. Ho sguinzagliato dunque i miei contatti per avvisare Bermejo della mia intenzione. Non fu una cosa difficile: l'artista faceva parte dello studio "Gioco Duro", oasi creativa sita in quel di Reggio Emilia di cui fanno parte anche altri grandi come Giuseppe Camuncoli e Jim Lee.
Bermejo mi dissero era entusiasta di poter chiacchierare ai microfoni di CUS e fissammo un appuntamento per la fiera. Preparai le domande su un foglio di carta e...dimenticai a casa il registratore. Purtroppo me ne accorsi solo quando mi ero già appartato con Lee, Carlo/Karlit0 (moderatore del forum e caro amico) e Daniele Tomasi (il disegnatore con cui collaboro più attivamente) nella confortevole "Area Pro" della fiera. Ma non potevo mica lasciarmi sfuggire l'opportunità di intervistare uno dei più promettenti e interessanti nuovi disegnatori spuntati negli ultimi anni in USA. Gli diedi dunque le domande su un foglio di carta (alle quali rispose qualche settimana dopo via email) e cominciammo a commentarle.

Da quelle domande è uscita fuori una lunga chiacchierata informale tra i presenti, nella quale ho potuto apprezzare l'intelligenza e la voglia di conoscere di Lee. Per tutto il venerdì pomeriggio, si è parlato di politica, mafia, guerra in Iraq, Bush, Berlusconi e le TV, cinema (abbiamo scoperto di avere gusti molto simili), il mercato del fumetto americano e le estati siciliane. Lee è stato interessatissimo a saperne di più sulla mia terra, la Sicilia, cercando di andare al di là degli stereotipi. E mentre si chiacchierava del più e del meno, ci ha mostrato le tavole del primo numero di Lex Luthor: Man Of Steel, la miniserie che debutterà in estate e delineerà la figura di Luthor secondo Brian Azzarello. 22 tavole in bianco e nero con un uso sapientissimo dei dosaggi delle ombre, una particolarissima tecnica "squadrettata" per i chiaro-scuri, pochissime correzioni. Lee è stato anche talmente gentile da visionare e commentare le tavole del portfolio di Daniele ("Hey, is it Neal Adams? No? It's you??? WOW!") e realizzarmi uno "schizzo" (definirlo così è riduttivo) di Freccia Verde che vedete qui di fianco.

Ringrazio Lee per lo schizzo, per la bella chiacchierata e per l'intervista che potete leggere a seguire, tradotta da Fausto Colasanti.
Si ringrazia Giuseppe Camuncoli.

Brian Steelfreeze, John Paul Leon, un pò di Adam Hugues. Ho trovato queste influenze nel tuo lavoro. E’ vero? Quali sono state le tue altre influenze?

Penso di essere costantemente influenzato da persone differenti, anche se le vere costanti sono Jorge Zaffino, Phil Hale, Kevin Nowlan e Mike Mignola. Non importa chi mi coinvolge di più al momento, questi tizi riescono sempre a trovare la maniera di emergere nel mio lavoro, in un modo o nell’altro. Sono anche molto influenzato dai film e da alcuni registi. Gente come Darius Kohndji, Chris Cunningham, Alex Proyas e Ericson Core hanno avuto una grande ripercussione nel mio lavoro.

Stai studiando degli artisti italiani? Ce n’è qualcuno che ti intriga particolarmente?

Si, sicuramente. Credo che l’Italia sia la casa di alcuni dei più talentuosi artisti del campo, attualmente. Ho amato per parecchio tempo gente come Sergio Toppi e Micheluzzi, ma ho appena scoperto il lavoro di Ivo Milazzo e Massimo Carnevale. In questo momento mi mandano entrambi fuori di testa. Sto davvero aspettando con ansia la cover di Carnevale per Y the Last Man.

Quanto sono importanti computer e foto nel tuo lavoro?

Non c’è davvero nessuna computer grafica nel mio lavoro, ma uso le foto come referenza più che posso. Anche se non lavoro mai in modo “materiale”, farei qualsiasi cosa per scattare personalmente le foto di referenza piuttosto che perlustrare internet per trovare ciò di cui ho bisogno. Comunque, non tutto quello che faccio ha una referenza. Direi che consiste nel 40 % di quello che faccio. Ho sempre cercato di usare le referenze in modo che non si possa distinguere quando le ho usate da quando non lo faccio.

La DC sta diventando più moderna che mai, Finalmente stanno esportando la modernità e la freschezza degli artisti Wildstorm nei personaggi DC. Questa scelta potrebbe portare la DC al top. Ti senti intimidito da questa rivoluzione?

Veramente, credo sia stato un lungo percorso. Sono davvero eccitato riguardo le cose che la DC sta facendo. Credo che i prossimi anni saranno un periodo eccitante per i comics in generale. Il mercato americano sta finalmente vedendo una leggera crescita e questo influisce generalmente sull’entusiasmo e sull’energia dei creatori. Sono davvero orgoglioso di essere un disegnatore Wildstorm che lavora alla DC, perché c’è sicuramente un’atmosfera intrigante in merito a quello che disegnatori come me, Ale Garza e Carlos D’Anda possono fare con i principali personaggi DC. Stiamo tutti cercando di seguire l’esempio di Jim Lee e di produrre il miglior lavoro della nostra carriera.

Da quello che mi ricordo, hai sempre lavorato per la Wildstorm. Perché? Hai mai provato altre vie?

Non ho mai lavorato per altre compagnie perché la Wildstorm ha sempre fatto in modo che fossi appagato creativamente. Sicuramente adesso che facciamo parte della DC ho un campo da gioco ancora più grande, per così dire. Ho ottenuto di lavorare con gente stupefacente come Brian Azzarello, Adam Hugues e Warren Ellis, e sono anche riuscito a disegnare i miei personaggi preferiti. Questo non significa che non abbia interesse a lavorare per la Marvel, comunque. Sono ancora giovane e credo che potrò essere abbastanza fortunato da avere una lunga carriera nei comics, quindi sono certo che prima o poi lavorerò anche per altri editori. Effettivamente mi divertirebbe molto fare qualche lavoro per qualche editore italiano, prima o poi.

C’è qualche personaggio con cui vorresti divertirti?

Mi piacerebbe essere capace di produrre una varietà di storie differenti, e questo è per me più importante di quali personaggi disegno. Credo che mi divertirei davvero ad illustrare un western, ho anche lanciato in giro l’idea di adattare alcuni dei miei romanzi gialli preferiti. Se dovessi scegliere personaggi dei comics, direi che ucciderei pur di lavorare su un crossover Hellboy/Sin City, ma questo è davvero irreale!

Cosa puoi dirci dei soggetti di Azzarello? In un’intervista che gli abbiamo fatto ultimamente qui a Napoli si era dichiarato molto soddisfatto del tuo lavoro su Batman.

Mi diverto immensamente a lavorare con Brian. Scrive in maniera talmente aperta da rendere divertente il disegnare le sue storie e contemporaneamente può metterti a disagio, essendo così aperte alle interpretazioni. I suoi personaggi hanno per me un fortissimo carattere, mi sembra come se si disegnassero da soli. Mi ha trasmesso una concezione così forte di chi sia Lex Luthor con così pochi elementi, che mi sento davvero come se potessi entrare nella testa del personaggio. Ha anche un personalissimo senso dell’andamento delle sue storie, che possono essere incredibilmente elusive a volte. Devi davvero sintonizzarti sul suo ritmo per comprendere appieno i suoi soggetti.

Ho notato che hai un po’ cambiato il costume di Batman nel crossover con Deathblow, e ho pensato che il motivo fosse che era ambientato in un universo parallelo. Adesso nella cover di Gotham Knights ritrovo lo stesso costume (molto bello). Questo ha causato contrasti con la DC?

E’ un’interpretazione molto personale. Per fortuna Batman è uno dei pochi personaggi con cui i disegnatori sono sempre stati storicamente capaci di giocare un po’, per quanto attiene a come alcuni elementi sono ritratti. Credo che alla fine tutto si riduca a cosa è “cool” e cosa no. Batman è il mio personaggio dei comics preferito, e così ho sempre avuto delle idee molto precise su come volevo rappresentarlo. Credo che la ragione per cui questo non sia mai stato un gran problema sia che la gente lo riconosce immediatamente come Batman. Anche se ci sono alcune differenze tra la mia versione e quella dei disegnatori ufficiali, sento che si ha sempre Batman in entrambe le versioni. Sto anche giocando un po’ con il costume di Superman, nella mini di Lex Luthor. La cosa più importante per me è che il personaggio sia sempre riconoscibile ma che il suo aspetto sia quello che avrebbe se esistesse veramente. Le uniformi sono fatte di materiali che hanno tessuto e cuciture… lavoro molto come disegnatore di costumi di scena per i film, per questo cerco di disegnare cose che avrebbero un bell’aspetto nel mondo reale, non solo nella pagina bidimensionale di un fumetto.

Quali linee guida hai seguito ridisegnando Metropolis?

L’unica cosa che ho cercato di tenere in mente ridisegnando Metropolis era che si suppone che sia essenzialmente la città dell’uomo qualunque e nello stesso tempo la città del domani. Nella recente continuity sono arrivati ad una Metropolis ultra-tecnologica e ho sempre pensato che questo non funzionasse, perché un uomo volante diventa molto meno speciale in una città in stile Blade Runner. Anche se credo fermamente che sia Metropolis che Gotham debbano avere le proprie caratteristiche, credo che questo diventi un errore se portato all’eccesso in qualsiasi direzione. Hanno entrambe una finalitàda conseguire, ed è rappresentare i personaggi a cui sono legate. Gotham deve essere grande ma claustrofobica, con una sua particolare e decadente bellezza, perché Batman non funziona in una città fortemente tecnologica e scintillante. Per lo stesso motivo, Superman ha bisogno di un classico, grande insediamento urbano tirato a lucido che rifletta il potere e la forza di un uomo che lancia automobili e salta alti palazzi con un balzo. Comunque questi luoghi non dovrebbero meritare più attenzione dei personaggi a cui sono legati.

Il tuo Superman ha un aspetto potente. Appare realmente un ALIENO. Gioca un ruolo nella storia questa contrapposizione con la natura umanissima di Lex?

Superman E’ un alieno. Lex mette in dubbio essenzialmente le motivazioni di questo alieno. Quello che per me è interessante, è che fondamentalmente è umano porsi domande ed avere dubbi. E’ il modo in cui il genere umano si evolve e risolve i problemi. La dicotomia che emerge in questo è che non ci si fiderà mai completamente di qualcuno che potrebbe avere invece intenzioni davvero generose e altruiste. Questo è Lex Luthor. Lui vuole che il genere umano continui ad evolversi grazie alla sua volontà ed inventiva. Smetteremmo di evolverci come civiltà se riponessimo la nostra fede in qualcuno che può risolvere i nostri problemi per noi. Nonostante tutto il fascino che proviamo per esseri potentissimi, vorremmo davvero che un dio camminasse tra noi?

Come fan del Pipistrello, cosa ti aspetti dal Batman di Chris Nolan?

Mi aspetto davvero un film di Batman che soddisfi finalmente quelle persone come me che ritengono che non gli sia mai stato dato un vero film di Batman. Mi aspetto un film che riguardi finalmente Batman e non la sua galleria di avversari. Non potrei essere più contento del cast. Christian Bale è l’UNICA scelta per Batman che possa funzionare su tutti i livelli. Non solo è fisicamente perfetto, ma credo davvero che sia uno degli attori più dotati che siano in giro attualmente. Gary Oldman nella parte di Gordon, che stupefacente, inaspettata scelta. Finalmente il secondo più importante personaggio del mito di Batman otterrà l’attenzione che merita. Essendo un grande fan di Chris Nolan, aspetto ansiosamente di vedere il nuovo, fresco stile che donerà al film. Sono certo che avrà un aspetto e un’atmosfera completamente diversi da qualsiasi altro film tratto da un fumetto. Sono davvero curioso di vedere cosa faranno con il costume e con Gotham City. Soprattutto sono più eccitato e ispirato da questo film che da qualsiasi altro che sia in corso d’opera attualmente. Il logo ha un aspetto incredibile…

Qualcosa che ti piace e qualcosa che non ti piace dell’Italia.

Sono innamorato dell’Italia. Potrei andare avanti all’infinito elencando quello che mi piace, quindi cercherò di nominare l’essenziale. Mi piace la eterogenea bellezza di questo paese, il misto di vecchio e nuovo, e la stupefacente presenza delle Arti, che qui può essere percepita praticamente ovunque. Quello che non mi piace è che è tutto chiuso di domenica e di giovedì pomeriggio. In questo posto starebbero bene anche un po’ di buoni ristoranti messicani…

Qual'è il tuo scrittore preferito in questo momento?

Facile, Darwyn Cooke senza dubbio. New Frontier è la miglior cosa che ho letto da parecchio tempo. Roba davvero ispirante…

Grazie mille Lee...e buono studio!

Marco Rizzo
Comicus.it © 2000-2021. Tutti i diritti riservati.