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Francesco Borgoglio

Francesco Borgoglio

Astorina, albi di giugno

Arrivano l’estate e le vacanze anche per Diabolik e Eva nell’inedito di giugno, ma non lo sperato relax. Un banale scippo subito dalla compagna del Re del Terrore trascina la coppia di ladri loro malgrado in uno scontro tra bande, trovandosi ad affrontare nemici più infidi e mortali che mai.
Di seguito l'elenco completo delle uscite di giugno con relativa copertina

IL POTERE DELLE TIGRI

1 giugno 2013
DIABOLIK (Anno LII) #6 – IL POTERE DELLE TIGRI
Soggetto: M. Gomboli - T. Faraci
Sceneggiatura: T. Faraci
Disegni: P. Cerveglieri, G. Montorio, L. Merati

Diabolik e Eva Kant sono finalmente in vacanza, in Oriente, lontani da tutto, da Clerville e da Ginko e da tutti quelli che potrebbero riconoscere i loro volti. Forse per questo Eva, tranquillamente alla guida di una spider, capelli al vento, abbassa la guardia e rimane vittima del più banale dei furti: viene scippata! Da quel momento la vacanza è finita, per i due, e comincia una pericolosa avventura che li porterà a affrontare la spietata banda delle Tigri, dedita a furti, ricatti e rapimenti di misere ragazzine. Un crimine, quest’ultimo, che scatenerà l’ira della compagna del Re del Terrore.

LA MORTE HA DUE FACCE
10 giugno 2013
DIABOLIK R #624 (Anno XXXVIII – 1999 - #2) – LA MORTE HA DUE FACCE
 

Testi: G. Miller – P: Martinelli
Disegni: G. Coppola – F. Paludetti

Dove ha nascosto i suoi gioielli Guido De Fleury? Sono in tre a cercarli: suo figlio, la sua segretaria e Diabolik. Una gara contro il tempo, senza esclusione di colpi. E senza esclusione di cadaveri.

VIOLENZA CHIAMA VIOLENZA
20 giugno 2013
DIABOLIK SWIISSS #229 (Anno XI – 1972 - #23) – VIOLENZA CHIAMA VIOLENZA
 

Testi di A. e L. Giussani
Disegni: F. Bozzoli – L. Jeva

Il nuovo colpo si può fare impersonando il sergente Anders, che però è odiato da Lopez, crudele boss assetato di vendetta. E per Diabolik si preparano momenti terribili. La morte è lì davanti a lui e lo guarda dritto in faccia.

Astorina, albi di maggio

Il numero inedito del mese di maggio mostra un insolito Diabolik interagire e collaborare con un agente dei servizi segreti, mentre la prima storica ristampa della collezione completa R arriva all’anno 1999 con il #1, una storia molto amata dai lettori del ladro di Clerville. Nella seconda ristampa Swiisss è Eva a dominare suo malgrado la scena.

Di seguito l'elenco completo delle uscite di maggio con relativa copertina:

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1 maggio 2013
DIABOLIK (Anno LII) #5 – RISCHIO CALCOLATO
Soggetto: M. Gomboli - A. Pasini
Sceneggiatura: D. Cajelli

Disegni: A.M. Ricci – M. Ricci
Nina River è un’agente dei servizi segreti che si trova nei guai. Qualcuno della sua organizzazione trama contro di lei e l’ha messa in una situazione da cui sembra impossibile uscire... se non fosse per il suo asso nella manica: Diabolik!

 

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10 maggio 2013
DIABOLIK R #623 (Anno XXXVIII – 1999 - #1) – QUATTRO ALLEGRI DIAVOLETTI

Testi: M. Gomboli – C. Pedrocchi – P: Martinelli
Disegni: S. Zaniboni – G. Montorio

Perché chiunque ne possieda uno viene sgozzato? E perché se ne interessa anche Diabolik? Forse è proprio vero quel che dice la loro filastrocca: quei quattro diavoletti “per l’inferno son perfetti”.

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20 maggio 2013
DIABOLIK SWIISSS #228 (Anno XI – 1972 - #22) – MISTERO AL CASTELLO

Testi di A. e L. Giussani
Disegni: A. Gattia – G. Coretti

Per impadronirsi dei favolosi gioielli del marchese Classan, Eva deve solo sostituirsi alla figlia di lui, Dafne. Sembra facile, e invece è l'inizio di un incubo in cui ogni minuto che passa è peggiore del precedente.

Astorina: Un Grande Diabolik davvero Speciale

cop_GDK_1-2013Come annunciato da Cus in anticipo da Mantova, ecco in arrivo ad aprile un Grande Diabolik, davvero speciale, il completamento del DK – Work in progress presentato alla scorsa fiera di Lucca: Speciale il Grande Diabolik 1/2013: DK. Io so chi non sono

Anche in questo volume il racconto appare diviso in otto capitoli ciascuno composto da venti pagine, non a caso coerentemente a quanto avviene per gli albi americani cui fa esplicito riferimento. Ma nella prima presentazione solo il primo capitolo era “finito; la coppia dei successivi era in bianco e nero con una china definitiva; seguivano sessanta tavole a matita e infine venti di sceneggiatura, variamente appuntata. Dell’ultimo capitolo esisteva solo il soggetto, ancora dichiaratamente passibile di variazioni. La scelta di quella anomala presentazione non era casuale: voleva sottolineare quanto la gestazione della “operazione DK” fosse ancora in atto e passibile di ripensamenti e svolte anche significative.
Significativi ripensamenti e svolte che poi, effettivamente, si sono verificati. Ora DK è una realtà compiuta, definita, pronta a svilupparsi e proseguire per la sua strada, perché DK vuole essere una vera e propria nuova linea editoriale, capace di vita propria in parallelo a quella “storica” del Re del Terrore.
Ecco cosa il direttore di Astorina , Mario Gomboli, racconta di questo nuovo, ambizioso progetto, la sfida più grande per questa casa editrice da diversi anni a questa parte. 

DK non è Diabolik. È “altro” da lui, dal classico Re del Terrore, anche se molti aspetti li accomunano. Vive in un mondo parallelo diverso, deviato, che sta a Clerville come Clerville sta al nostro. Pochi credono alla sua esistenza, viene ritenuto un mito, una leggenda metropolitana. E per conservare quest’aura di mistero DK è pronto a uccidere senza pietà.

Mi sono sempre chiesto come sarebbe stato Diabolik se le sorelle Giussani, creandolo, avessero fatto riferimento ai fumetti americani invece che al feuilleton francese di inizio secolo scorso. O semplicemente avessero trovato modo di conciliare quelle due fonti di ispirazione.
Col passare degli anni, di tanti anni, mentre Diabolik cumulava successi su successi, consolidava la sua posizione “nell’immaginario collettivo degli italiani” (come si usa dire), evolveva nella grafica e nella psicologia, ho continuato a pensare a un’altra sua possibile realtà.
Per intenderci: una realtà che stesse a Clerville come Clerville sta alla nostra. Una realtà parallela diversa, deviata, riconducibile per qualche elemento a quella che i lettori conoscono da cinquant’anni… ma chiaramente “altra”.
Così è nato DK.
In questo suo esordio i lettori affezionati del Re del Terrore potranno riconoscere, con qualche sorpresa, i personaggi tradizionali (anche se – per scelta – non mai chiamati per nome, a cominciare dal titolare di testata) e potranno scoprire non poche “citazioni” della saga classica, più o meno mimetizzate nel nuovo contesto. Ma troveranno anche profonde differenze, nella grafica come nello stile di sceneggiatura, che – ci auguriamo – li incuriosiranno prima di scandalizzarli.
E se poi qualcuno ci accuserà di “lesa maestà”, sappia che l’abbiamo messo in conto… ma abbiamo ritenuto coerente alla storia di Diabolik e delle sue creatrici provare a praticare strade nuove in parallelo a quelle “storiche” che, comunque, continueranno a essere percorse mese dopo mese con l’albo inedito tradizionale.
Perché anche DK vuole essere uno strumento per assicurare quella “lunga vita a Diabolik” auspicata dalle sorelle Giussani.

Mario Gomboli

Pigeon-Man!

Quando un gruppo di giovani e appassionati della Nona Arte si organizza per creare qualcosa di concreto come il centro culturale Cyrano di Verona, non c’è che applaudire e salutare con favore l’evento. L'associazione, attiva da alcuni anni, propone tra la varie pubblicazione una sua rivista-contenitore, Comics Factory , che giunta al #15 ospita l’esordio di un nuovo fumetto: Pigeon-Man!, mostrato in anteprima alla passata Lucca Comics.
Il volume raccoglie diversi brevi episodi riguardanti la nascita e le avventure di uno strampalato eroe, uno sfigatissimo nerd che travestito da piccione difende la città di Verona, a  colpi di guano, da criminali ancora più improbabili, come un agguerrito moai dell’isola di Pasqua. Le storie sono firmate quasi tutte da Enrico Bante, tranne le due scritte da Enrico Martini e Enrico Nebbioso, mentre i disegni sono opera di un team nutrito e capeggiato dallo stesso Bante che, con Nicola Bernardelli e Cristian Polizzi. offre il tratto più compiuto e interessante.

Si tratta, lo si vuole ricordare, di un’autoproduzione indipendente e che come tale dovrebbe bastare a favorire il sostegno dei lettori, ma è dovere registrarne luci e ombre.
La sceneggiatura funziona ed è scorrevole e il progetto trasuda la passione degli autori, soprattutto per il genere supereroistico dove non mancano citazioni e riferimenti. L’elemento grafico è piacevole e risente delle più disparate influenze, e un punto di forza da sottolineare è l’apparato redazionale della rivista, molto ben curato, impreziosito in questo numero dalle interviste a Leo Ortolani e Matteo Scalera nonché dagli approfondimenti su "La Fisica dei supereroi" e The Boys.
Il soggetto scelto, accattivante, è però scivoloso. I supereroi sono un genere tutt’altro che semplice da trattare e se si opta per la satira e la dissacrazione dei vendicatori mascherati, occorrono  guanti di seta e provata esperienza perché i confronti con un certo Rat-Man, o con Kick-Ass, si fanno inesorabilmente strada nella mente del lettore e il confronto non può che essere impari.
Alcune idee, come il vigilante di Venezia (l’uomo-cozza) e lo stesso arcinemico del personaggio principale (moai), suonano originali ma il fumetto sembra irrimediabilmente sospeso a metà tra comicità e sarcasmo senza mai risolversi e realizzarsi in alcuno di questi due poli.
D’altronde l’animale simbolo scelto e la sua arma, la cacca, vere maledizioni per chi deve averci a che fare tutti i giorni, faticano a stuzzicare il riso o la simpatia in chi legge. Forse basterebbe sostituire i nemici e i bersagli di Pigeon-Man con i politici e le caste di questo nostro disgraziato paese per ottenere  ilarità e consenso tra il popolo.

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