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Francesco Borgoglio

Francesco Borgoglio

Il passato torbido di Tintin

herge-georges-remi-tintin-in-congo-1931L’episodio incriminato è sempre lui, Tintin in Congo. Del malcontento e delle denunce in India, su razzismo, istigazione alla violenza e maltrattamento su animali, ne riportammo la notizia qualche anno fa.
In Gran Bretagna l’accusa di razzismo si risolse semplicemente nello spostare, in libreria, il titolo dalla sezione bambini e ragazzi a quella degli adulti.
Nella patria del personaggio, il Belgio, la denuncia di discriminazione e xenofobia da parte di Mbutu Mondondo è caduta nel vuoto. Il signor Mondondo non si è arreso, anzi ha trasformato in questi anni la cosa, quasi in una questione di vita.
La sua personale battaglia contro l’albo incriminato lo ha spinto a scrivere prima una lettera a re Alberto II e poi a chiedere in Francia l’intervento del CRAN, ente preposto a trattare episodi di razzismo.

Occorre ricordare che la storia di Hergé risale al 1931, periodo in cui certo il sentire comune non era quello di oggi, nemmeno in Europa, essa inoltre risentì fortemente dell’influenza del mentore dell’autore, l’abate Norbert Wallez, esponente del cattolicesimo più intransigente ed oltranzista.
Va detto poi che lo stesso autore rimaneggiò successivamente il racconto, rifacendolo in pratica da capo nel 1946.

Il sospetto che questo spirito di giustizia sia in realtà dettato da trovate a uso mediatico da parte di chi cerca di cavalcare l’onda della notorietà del personaggio, è tutt’altro che flebile; è invece degna di citazione la risposta del ministro francese della Cultura e della Comunicazione: “la legge francese tutela la libertà di espressione e richiede che si definisca in maniera precisa e prudente cosa davvero possa essere sottoposto a limitazione, solo se, per esempio, in presenza di virulenza ideologia o carattere odioso (elementi non presenti nell’albo di Tintin, nemmeno nella sua prima versione)”.

Dalle ultime notizie sulla vicenda, è emerso che nel processo conclusivo a Tintin in Congo, il CRAN non richiederà il ritiro del volume, ma considerandolo un esempio prezioso del passato della Francia e del Belgio sulla mentalità coloniale, esigerà semplicemente una prefazione per adulti e bambini che spieghi quel periodo oscuro della recente storia nazionale ed europea.
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