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Redazione Comicus

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URL del sito web: https://www.comicus.it

ComicUs Scoop - il trailer di Fantastic Four

Il trailer uscirà online solo fra qualche giorno, ma noi di ComicUs siamo riusciti ad ottenere alcune immagini in anteprima tratte dalla trasmissione americana TRL, che ieri pomeriggio ha mostrato il trailer sulle tv americane.



















Trovate altre foto all'interno della rubrica Movie Comics, aggiornata per l'occasione

















Carlo Coratelli

Corso di sceneggiatura a Palermo

Riceviamo e pubblichiamo

La Scuola del Fumetto di Palermo organizza a partire dalla prima settimana di Febbraio un corso di sceneggiatura per studiare ed approfondire le tecniche legate al fumetto con particolare riferimento a quello americano e italiano. Montaggio, ritmo, closure, livelli di una storia, soggetto, importanza dei dialoghi, uso delle didascalie sono solo alcuni degli argomenti che verranno trattati durante le lezioni, alle quali verranno affiancate esercitazioni scritte.

Il corso è tenuto da Marco Sonseri, insegnante della Scuola del Fumetto di Palermo e sceneggiatore per la Dream Colours e per la San Paolo Edizione.

La durata del corso è di 5 mesi e alla cui conclusione verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Sono previsti seminari e approfondimenti tenuti da docenti esterni tra i quali Alfio Buscaglia, sceneggiatore per la Edizioni bd , Esseffe, Star Comics.

Scuola del Fumetto di Palermo

Francesco Farru

Petizione UTET - il parere del Centro Fumetto Andrea Pazienza

Pubblichiamo alcuni estratti delle newsletter del Centro Fumetto Andrea Pazienza che ha affrontato l’argomento in ben due occasioni negli ultimi giorni.

CFAPAZ NEWSLETTER 12 GENNAIO 2005 - CFAPAZ: LA STORIA DEL FUMETTO DELLA UTET - OVVERO UNA SITUAZIONE IMBARAZZANTE... LIBERATORE DATO PER MORTO, IL CFAPAZ COLLOCATO A PIACENZA E IL FUMETTO ITALIANO NATO NEL 1935...

Ci siamo procurati il famigerato volume "La storia del fumetto", edito dalla prestigiosa casa editrice Utet e scritto da Franco Restaino, professore di Filosofia Teoretica.
Il libro è oggetto di una protesta promossa da due noti addetti ai lavori, Daniele Brolli e Alessandro Di Nocera, a cui si stanno associando molti altri. La richiesta è il ritiro del libro.
Sul sito della Stampa compare un auto difesa dell'autore del libro. Inoltre, il curatore della rubrica, Guido Tiberga, avanza il rischio che la protesta telematica in corso possa sfociare in intolleranza.

E' una situazione imbarazzante. Veramente imbarazzante.
Solamente sfogliando il libro, ecco alcuni errori, imprecisioni, svarioni trovati...

IL FUMETTO NASCE CON YELLOW KID
Restaino scrive a pagina 8: "... il fumetto ... non esisteva sino al 1896 (come non esisteva la fotografia fino al 1839, o il cinema fino al 1895, o la televisioni fino agli anni Trenta del Novecento)"
Il riferimento è a Yellow Kid. L'affermazione è netta. E purtroppo sbagliata. E gravemente sbagliata. Prima di Yellow Kid sono esistiti numerosi fumetti, molto più fumetti del ragazzo giallo. Con Yellow Kid abbiamo invece l'esplosione commerciale e di massa del fumetto. Ma un linguaggio non nasce nel momento in cui diviene merce, ma nel momento in cui viene utilizzato. La riproposizione di questo classico luogo comune in un libro del genere rappresenta un fatto molto spiacevole.

IL FUMETTO ITALIANO NASCE NEL 1935 E IL FUMETTO FRANCESE DIECI ANNI PRIMA
Restaino scrive a pagina 269: "... la sua nascita, in quanto prodotto di autori italiani, è dl 1935 circa, successiva di dieci anni a quella del fumetto francese..."

Il Corriere dei Piccoli (a cui si allude, definendolo settimanale illustrato per bambini) nasce nel 1908. Ha proposto sin dall'inizio fumetti, molti dei quali proprio di autori italiani. Per quanto riguarda il fumetto francese, al museo di Angouléme (in corso di ristrutturazione) sono state esposte tavole originali di fumetti, inequivocabilmente talil, datati addirittura nell'800 e precedenti Yellow Kid.

LIBERATORE MORTO ALLA FINE DEGLI ANNI OTTANTA
Lo scrive Restaino a pag. 270. Una morte prematura avvenuta assieme a quella di Andrea Pazienza. L'autore ha fatto qui confusione con Stefano Tamburini.

IL CFAPAZ SI TROVA A PIACENZA
E' scritto a pag. 315. Purtroppo ripetuto l'errore commesso su L'Unità, qualche mese fa. Qualche riga dopo, l'autore di riferisce genericamente alle esperienze di Bologna e Cremona. Ma solo chi ci conosce può comprendere l'errore. Purtroppo, ci saranno persone che ci cercheranno inutilmente a Piacenza. Per fortuna siamo distanti solo 30 km...

Vi abbiamo elencato, quasi a caso, due enormità e due errori perdonabilil, facilmente correggibili in una futura riedizione. Ma questo vi dà un'idea della situazione. Il libro è infarcito di errori e imprecisioni. Ma soprattutto, dal punto di vista storico è inaffidabile. Non sembra l'opera di un vero studioso. Senza dubbio è un atto d'amore di un appassionato che ha letto molti fumetti e al quale possiamo riconoscere il merito di avere "sdoganato" il fumetto presso un editore così importante. Alcune descrizioni sono inoltre appropriate per chi non conosce nulla della materia. Ma il libro non può essere seriamente considerato un libro adeguato al suo ruolo. C'è inoltre un problema serio d'esposizione. Ci sono espressioni ripetute, aggettivi che dovrebbero definire ma che non definiscono, complimenti continui assolutamente ridondanti...

Che fare dunque?
E' giusto che un acquirente ignaro, spenda 19,50 euro per un libro che sostiene che il fumetto italiano è nato nel 1935? Perchè non è stato utilizzato lo stesso rigore che si usa per un normale libro di storia, in cui l'autore verifica e studia le fonti, da cui trae e organizza il proprio percorso d'analisi?
Dovrebbe essere lo stesso Restaino a ritirare il libro. Il problema non è che ha sbagliato a definire "i poteri della cosa", come lui sostiene sul sito de La Stampa. Il problema è che tutto il libro è frutto di una visiona passionale, ma soggettiva, imprecisa e in buona parte infondata, di come la storia del fumetto si è articolata in almeno due secoli.

Per rispetto verso i lettori e verso il suo editore, nonchè per onestà intellettuale, il Prof. Restaino dovrebbe trarre le dovute conseguenze. Raccogliere le osservazioni degli appassionati più competenti e provvedere ad una revisione del libro! Per amore si può eccedere e sbagliare. Capita. In questo caso si può rimediare. Attendiamo quindi fiduciosi una nuova e aggiornata edizione del libro, con calma, senza fretta. L'importante è che in libreria arrivi un libro utile e serio e non un esposizione romantica di errori e luoghi comuni, che falsificano la storia.


CFAPAZ NEWSLETTER 13 GENNAIO 2005 - CFAPAZ: LA STORIA DEL FUMETTO DELLA UTET - PROSEGUE LA POLEMICA E ARRIVA
QUALCHE DOMANDA INTERESSANTE.


Interventi e considerazioni occupano buona parte di questa newsletter.

Scorrendo l'ormai famigerato testo scritto dal Prof. Franco Restaino, che tante polemiche sta suscitando, proviamo a mettere in luce ancora meglio una delle riflessioni più discutibili (forse quella centrale) proposte dall'autore.

A pagina 11, Restaino scrive: "Fra queste numerose e varie forme d'arte figurativa e il fumetto (cfapaz: si allude a Topffer e Busch) sussistono molti punti in comune: immagini in sequenza, storie brevi o lunghe raccontate per immagini ecc. Le distingue però un elemento apparentemente secondario e che invece "fa" la differenza essenziale: il balloon o la nuvoletta con le parole al suo interno che rende superflua la didascalia e che fa vedere "in diretta" personaggi che parlano fra loro e azioni accompagnate da parole"

Quindi Restaino individua nel balloon l'elemento essenziale per definire cosa è un fumetto e cosa non lo è... Ecco perchè a lui risulta che il fumetto italiano inizia all'incirca nel 1935... Restaino cade ingenuamente nell'equivoco causato dal termine con cui in italia si indica questo linguaggio. In francia si dice striscia disegnata, nei paesi anglofoni si dice comics... e così via. Quello che noi chiamiamo fumetto può anche essere privo di nuvolette. Quello che importa è che ci sia una narrazione grafica, che è un tutt'uno, non una semplice unione di testo e disegni. E' inutile che Restaino metta in bibliografia i libri di Eisner, Barbieri e Mc Cloud, senza metterne a frutto le rispettive analisi.

Di fronte a errori di questa portata, l'autore e l'editore dovrebbero sentire il desiderio di rimettere mano ad un testo, che è intitolato "Storia del fumetto" e non, per esempio, "Il fumetto secondo me". Non ci sembra segno di intolleranza comunicare pubblicamente la scarsa qualiltà e affidabilità di questo testo, anche perchè offriamo esempi concreti.

Daniele Brolli, promotore della protesta, ci scrive "La protesta mi pare civile. O forse è più democratico stare zitti?"
Per come l'abbiamo recepita e rilanciata, la proposta ci pare più che civile (oltre che per sua natura democratica). E la richiesta di ritirare il libro non è fare censura. Anzi, proponiamo alla casa editrice e all'autore di riprovarci, nell'interesse del pubblico e anche nel loro interesse (altrimenti, varrebbe la battuta: Restaino come Lecciso della critica italiana...?)!
E sempre Daniele Brolli recensisce il volume sulla rivista Scuola di Fumetto, due pagine che descrivono i numerosi limiti di questo libro. Scuola di Fumetto n.29, appena uscito in edicola!

Questa polemica frutta però una bella domanda che ci arriva da Francesca Frazzi:

Cari amici del Centro Fumetto,
ammetto la mia completa ignoranza. Leggo sull'ultima newsletter che Yellow kid non è il primo fumetto della storia. Logicamente dico "vero", manifestazioni assimilabili al fumetto sono molto più antiche, (ho trovato qualcosa di simile al fumetto anche al museonazionale di Urbino, risalente circa al 1200), però..mi cade una certezza! In tutti i libri che ho consultato per la tesi, l'errore viene ripetuto più e più vlte, direi sempre. anche in un testo di storia del giornalismo viene citato Yellow Kid come primo fumetto della storia. Vero però che il rigore metodologico deve essere maggiore in opere che vogliono divenire un punto di riferimento per un intero settore di studi. In definitiva... sono un po' meno ignorante di prima e ho evitato di spendere quasi 20 euro per un libro che avrebbe creato solo confusione. Allora pongo una domanda, come laureanda che deve fare affidameno su testi a cui deve essere riconosciuta almeno un minimo di fondatezza storica, metodologica ed epistemologica: come fare a riconoscere la bontà di un testo? come fare per non incappare in queste "trappole", se è vero che un testo introduttivo deve comunque servire a dare una prima "infarinatura"di un argomento?


Cfapaz
Cara Francesca, hai ragione da vendere.
Su molti testi, Yellow Kid è indicato come primo personaggio della storia del fumetto. Ma con il passare degli anni, compaiono altri testi che mettono in discussione questo assunto smentito dalla palese esistenza di altri fumetti pubblicati in date antecedenti, o almeno lo contestualizzano meglio. Per esempio, su GULP! il catalogo della mostra dedicata proprio ai presunti 100 anni del fumetto. Lo studioso incontra molte trappole quando deve occuparsi di fumetto, perchè gli studi su questo linguaggio sono ancora complessivamente insufficienti, frutto più di buona volontà personale che di precisi indirizzi accademici o editoriali. Per fortuna, non mancano le persone competenti o le associazioni o istituzioni a cui rivolgersi (dall'Anonima Fumetti alla Fondazione Fossati, da Hamelin al Cfapaz...). Siamo a disposizione, come sempre ;- )

Ed ecco l'ex consigliere del Cfapaz, Andrea Stefanoni, che la mette giù così...

Ciao
Ho appena letto la mail e penso che mi ci vorranno alcuni giorni per riprendermi sono ancora stordito, agonizzante, basito e con forti crampi allo stomaco. Il fumetto in Italia ha gia' parecchi problemi e non ha certo bisogno del prezioso contributo della casa editrice UTET sono solidale con tutti coloro che hanno gia' cominciato la protesta che sono pronto ad appoggiare in ogni forma verra' organizzata. per quanto riguarda la nostra collocazione geografica come piacentini propongo di girare la notizia ai ragazzi della curva sud che poi provvederanno a mettere a ferro e fuoco la sede della UTET
w la rivoluzione !!!!!!!!!!!!!!
>saluti storditi stef.


Cfapaz
Grazie Andrea!
Naturalmente specifichiamo che la mail è ironica (cioè è uno scherzo, cioè è una battuta!) e allude alla storica rivalità calcistica tra Cremonese e Piacenza.

Infine, lo studioso e critico specializzato Marco Pellitteri punta il dito soprattutto sulla casa editrice.

Gentile staff Utet,
in qualità di studioso di sociologia delle comunicazioni di massa, di insegnante di storia e linguaggi del fumetto presso l'università di Roma Tre, di autore e di amante della buona editoria, e conservando ad ogni modo l'immensa stima che nutro per la Utet, vi invito, per motivi di serietà scientifica e rigore morale, a considerare l'idea di ritirare immediatamente dal mercato il volume di Franco Restaino "Storia del fumetto". Si tratta forse del più corposo insulto scientifico autoinflitto da una casa editrice italiana nella sua storia. E' un libro scritto con pressapochismo, nullità teorica e metodologica da chi non sa cosa il fumetto è e quindi non sa come parlarne. Mi dispiace parlare così male di Restaino ma le mie critiche si rivolgono più verso di voi come editori che non verso di lui. Infatti è compito degli editori valutare la plausibilità scientifica ed editoriale di un testo. La vostra responsabilità è molto grave perché mette in circolazione un testo che sarà usato probabilmente dagli insegnanti di scuola e dagli stessi alunni, diffondendo un uragano di falsità, imprecisioni e banalizzazioni, proprio nella fase storica più delicata del fumetto, in cui esso - grazie anche a interventi ministeriali - si sta affacciando istituzionalmente nel mondo della scuola. Il settore degli studiosi di sociologia dei media, fra cui gli studiosi di fumetto, nonché i critici letterari e in generale i ricercatori seriamente preparati sulla materia in questione, sono sicuro sarebbero ben lieti di aiutare la Utet a sollevarsi da questa tremenda defaillance editoriale, con una serena e capillare correzione del testo, o una sua - forse più opportuna - riscrittura. A voi la libertà di decidere, naturalmente. Spero vivamente vi muoviate secondo coscienza.
Qui sotto mi permetto di segnalare alcuni Autori che - seppure non siano stati da me direttamente contattati per la presente occasione - sono nomi importantissimi nel campo degli studi sul fumetto, e che hanno pubblicato contributi di alto valore contenutistico, storico e critico sulla materia. E' un elenco incompleto dei grandi studiosi di fumetto esistenti in Italia ma spero sia sufficiente a indirizzarvi su qualcuno di loro per la vostra prossima mossa editoriale nel campo del fumetto. Daniele Barbieri, Luca Boschi, Sergio Brancato, Giulio C. Cuccolini, Ermanno Detti, Enrico Fornaroli, Gino Frezza, Michele Ginevra, Ferruccio Giromini, Luca Raffaelli. Consideratemi a vostra disposizione se vi interessa contattare questi Autori. Sarò lieto di fornirvi gli indirizzi e-mail, previa autorizzazione da parte dei diretti interessati.
Cordiali saluti e buon lavoro

>Marco Pellitteri


Cfapaz
Consultando il sito della Utet notiamo che il Prof Restaino è un abituale e sicuramente apprezzato collaboratore della casa editrice. Il libro non sarebbe mai nato, se non ci fosse stata questa collaborazione, probabilmente. L'editore, se vorrà tornare ad occuparsi di fumetti, dovrà valutare meglio a chi affidarne l'analisi.




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Francesco Farru

Play Press - Uscite della settimana

Disponibili da questa settimana

JUSTICE LEAGUE: IL CHIODO II
144 pagine, colore, brossurato, € 13,00

Alan Davis è pronto per tornare al lavoro sulla JLA! Dopo qualche anno, questo strepitoso autore decide di regalarci il seguito della miniserie Il Chiodo, in cui si narrava di un mondo alternativo privo di un eroe come Superman. Questo nuovo appuntamento vedrà invece proprio l’Uomo d’Acciaio protagonista della serie, ovviamente unito al più grande team di supereroi della Terra. Sembrerebbe uguale all’universo normale… ma fidatevi, ci saranno differenze davvero enormi. Non lasciatevi sfuggire questo piccolo gioiello, dedicato a tutti gli amanti del buon fumetto.



a cura di Mega - il mensile delle novità di Pegasus distribuzione
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Francesco Farru
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