Si chiama
Brownsville ed è una graphic novel in uscita a febbraio 2006 (per il mercato USA, per ora) per la
Nbm Publishing.
Parliamo di un'opera che, nel panorama del fumetto USA, si fa certamente notare: ambientata nella Brooklyn degli anni '30 che l'iconografia cinematografica ci ha abituati a vedere brulicante di italo-americani armati fino ai denti,
Brownsville ha ad oggetto la mafia ebrea ed in particolare le vicende legate alla
Murder, Inc., una delle operazioni più letali della storia della mafia americana.
Scritta da
Neil Kleid (
Ninety Candles,
The Intimidators) e disegnata da
Jake Allen.
Intervistato da
Cbr, Kleid si è dimostrato scrittore scrupoloso nella ricerca delle fonti ed interessato alla narrazione di storie meno note e perciò, forse, più interessanti: "Mi affascina il mondo della mafia prima degli anni '50 e ho sempre desiderato raccontare una storia di gangster. Tuttavia, non volevo creare quelle finto-mafie che vedi in un bel pò di gangster-story a fumetti; volevo che il mio mondo fosse inserito nella storia reale della mafia. [...] Ho chiamato la mia storia
The Band of Brothers of the Jewish Mafia perchè è focalizzata sulle personalità, le speranze e le paure di personaggi senza nome che vedi in secondo piano in film come
Il Padrino e
C'era una volta in America."
Kleid continua parlando delle fonti: "Il 90% di
Brownsville è composto da eventi reali che puoi trovare nei libri di storia. Alcuni elementi della storia sono basati su questi eventi, ma contengono dialoghi realizzati per l'occasione e suggerimenti su cosa possa essere successo. Le ricerche per questo volume sono durate un intero anno: ho iniziato vedendo film e studiando il mondo che questi rappresentano, passando per biografie e, ovviamente, ricerche su Internet."
Quando gli viene chiesto se i lettori saranno capaci di apprezzare personaggi dalla morale così controversa, Kleid risponde: "Certo. Penso stia tutto nel modo in cui sono presentati i personaggi.
Com'è che la gente trova simpatico
Tony Soprano (della serie TV I Sopranos)? Cos'è che rende
Michael Corleone un personaggio per cui provi qualcosa quando la moglie lo lascia? Te lo dirò: è tutto nel
perchè. Perchè, anche dopo tutte le stupidaggini fatte da Henry Hill in
Quei bravi ragazzi, gli spettatori sperano che riesca a mettere tutta la cocaina nella tazza del bagno prima che i federali lo prendano? Come fa l'attentato a Vito Corleone a far dispiacere qualcuno, nonostante ciò che egli fa ed è?
E' il perchè. Certamente questi uomini sono, in cuor loro, cattivi che hanno fatto cose cattive. Ma se vuoi che il lettore leghi con loro, devi mostrare perchè stanno facendo quelle cose - perchè, nelle loro menti, queste azioni sono tollerabili.
Allie ed
Abe (i due protagonisti, ndr) fanno del male, fanno cose terrificanti all'interno di
Brownsville, ma i loro personaggi e le loro motivazioni sono presentate in un modo tale che si capisca che questi sono padri di famiglia, mariti, figli, amanti e umani proprio come noi. E chi sa cosa avremmo fatto noi in quelle condizioni all'inizio del XX secolo? Sono felicissimo di non doverlo scoprire mai, ma posso ancora vedere come loro arrivarono a scegliere di fare ciò che fecero."
Vi invitiamo a visionare, nella sezione
Anteprime, una ricchissima preview di
Brownsville.
Carlo Del Grande