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Gianfranco Autilia

Gianfranco Autilia

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Marvel annuncia The Last Avenger, il nuovo ciclo che cambierà Capitan Marvel

Dopo una miniserie scritta da Margaret Stohl che ha rivisitato le origini del personaggio, l’autrice Kelly Thompson ha rilanciato Capitan Marvel con una nuova serie targata Fresh Start che viene tutt’oggi proposta in Italia da Panini Comics all’interno di un mensile spillato disponibile sia per le edicole che per le fumetterie. Questo novembre, negli Stati Uniti, la suddetta run imboccherà una direzione alquanto imprevista, trasformando il potente alter ego di Carol Danvers in una spietata superumana con in mente un solo obiettivo: uccidere tutti gli Avengers. È questo l’incipit di “The Last Avenger”, un imminente story-arc della serie Captain Marvel che vedrà la Thompson venire coadiuvata dal disegnatore Lee Garbett, il quale ha per l’occasione firmato un nuovo character design dell’eroina mezza Kree che trovate in calce all’articolo assieme alla cover di Mark Brooks e alla variant di Jung-Geun Yoon per il numero dodici della testata.

Intervistato al riguardo dal portale Comic Book Resources, l’attuale Editor-in-Chief della Casa delle Idee, C.B. Cebulski, ha svelato: “Mentre Kelly prosegue la sua adorabile e determinante run su Captain Marvel, in questo nuovo ciclo, ‘The Last Avenger’, si spinge oltre i limiti conducendo Carol in una oscura… e mortale… nuova direzione. E siamo entusiasti riguardo al fatto che l’acclamato artista Lee Garbett sia salito a bordo per portare le sue spettacolari capacità da storyteller nell’avventura finora più action-packed della serie!”

Captain Marvel #12, ossia il primo capitolo di “The Last Avenger” che introdurrà ai lettori la cosiddetta Dark Captain Marvel, approderà sugli scaffali delle fumetterie statunitensi precisamente questo 13 novembre. In basso potete leggere la sua sinossi ufficiale mentre, nella gallery in basso, potete vedere le prime immagini diffuse.

“Capitan Marvel contro gli Avengers! L’Ultima Vendicatrice! Capitan Marvel ha combattuto orde aliene. Ha salvato gli X-Men. Ha preso a pugni in faccia Thanos. Ha letteralmente salvato il mondo. Adesso lei affronterà la sua sfida più grande: uccidere gli Avengers. Uno degli eroi più potenti della Terra ha davvero ceduto al lato oscuro? Ma perché? E cosa significa tutto ciò per Carol… per il mondo? La vita sulla Terra non sarà più la stessa. Kelly Thompson unisce le forze all’artista candidato agli Eisner Lee Garbett per un nuovissimo arco narrativo – e per una nuova, coraggiosa direzione!”

Marvel presenta il suo nuovo evento cosmico, Annihilation: Scourge

Come da titolo, la Marvel Comics ha recentemente svelato la pubblicazione del suo nuovissimo evento cosmico, Annihilation: Scourge, che prenderà il via a dicembre negli Stati Uniti. Prima, però, esattamente il 20 novembre, sarà la volta di un preludio Alpha sceneggiato da Matthew Rosenberg (The Punisher) e illustrato da Juanan Ramirez (Tony Stark: Iron Man): l’albo in questione seguirà le vicende di un team di supereroi guidato da Nova e composto anche da Beta Ray Bill, Silver Surfer e dai Fantastici Quattro che avrà il compito di perlustrare la Zona Negativa alla ricerca di una misteriosa minaccia.

Peraltro, il 27 novembre negli USA, verrà lanciato dalla casa editrice un altro fumetto legato alla Zona Negativa, vale a dire Fantastic Four: Negative Zone #1, che avrà al suo interno un racconto cardine di Mike Carey (testi) e del nostro Stefano Caselli (disegni) imperniato sui Fantastici Quattro, i quali dovranno avventurarsi nella Zona Negativa per sistemare degli scompigli causati da un vecchio esperimento di Mr. Fantastic. In coda allo spillato, invece, troveremo una back-up story scritta e disegnata rispettivamente da Ryan North e Steve Uy che si focalizzerà su una nostra nuova conoscenza, i Fantastix, gli attuali occupanti del Baxter Building apparsi per la prima volta su Fantastic Four (2018) #4 per merito di Dan Slott e dello stesso Caselli.

A seguire vi mostriamo le copertine di Kim Jacinto e Mico Suayan per Fantastic Four: Negative Zone #1 e quelle di Josemaria Casanovas e Ariel Olivetti per Annihilation: Scourge Alpha #1, di cui potete leggere anche la sinossi ufficiale.

“L’inaugurazione del principale evento di dicembre! Qualcosa si sta agitando nella Zona Negativa… qualcosa per cui l’Universo Marvel non è pronto! Nova sarà in grado di riunire un team abbastanza potente da placare questa minaccia crescente, oppure è già troppo tardi per fermare la sua discesa sulla galassia? Per i più grandi eroi del cosmo, l’Annichilimento è soltanto l’inizio…”

(Via Newsarama)

Primo sguardo a King Thor #1 di Jason Aaron e Esad Ribic

Sette anni ci distanziano dalla pubblicazione originale di Thor: God of Thunder #1, un albo scritto da Jason Aaron e disegnato da Esad Ribic che, grazie al primo Marvel NOW!, segnò l’inizio di quella che a poco a poco sarebbe stata riconosciuta da pubblico e critica come una delle run a fumetti più cruciali di Thor. Nel corso dell’opera, abbiamo assistito all’introduzione di Gorr il Macellatore di Dei, alla nascita di una nuova e sorprendente Thor, allo smarrimento del figlio di Odino e, ancor più recentemente, alla Guerra dei Regni ordita da Malekith per il dominio totale di tutti i Dieci Regni.

La longeva gestione di Aaron sulla testata portante dedicata al personaggio si concluderà a brevissimo negli Stati Uniti sulle pagine di Thor #16, mentre la miniserie King Thor segnerà a tutti gli effetti l’addio dello scrittore di Southern Bastards al popolare Vendicatore dai riccioli d’oro visto sul grande schermo con le fattezze di Chris Hemsworth. Per andarsene di scena nel migliore dei modi, Aaron si ricongiungerà dunque al suo partner artistico Esad Ribic, il quale illustrerà tutti i quattro capitoli della sopraccitata serie limitata: in fondo all’articolo potete dare un’occhiata alla copertina e ad alcune delle tavole da lui realizzate per la prima uscita, che esordirà nelle fumetterie d’oltreoceano a partire questo 11 settembre.

King Thor verterà sulla figura del vecchio Thor incontrato per la prima volta proprio nella saga del Macellatore di Dei. Questa sua inedita avventura lo vedrà contrapposto per un’ultima volta al fratellastro Loki, ora possessore di All-Black la Necrospada, potente arma simbiotica brandita, oltre che dal già citato Gorr, anche da Knull, il Dio dei Simbionti ideato da Donny Cates e Ryan Stegman sul loro acclamato Venom targato Fresh Start. Tra i comprimari del progetto ritroveremo anche Frigg, Atli e Ellisiv, vale a dire le tre nipoti del Dio del Tuono.

Quella che segue è la sinossi ufficiale di King Thor #1.
Nella gallery in basso trovate le prime tavole diffuse non letterate.

“Le superstar Jason Aaron & Esad Ribic concludono la loro memorabile storia di Thor! Gli autori della leggendaria serie Thor: God of Thunder che ha dato il via a una delle run più epiche nella storia della Marvel sono tornati assieme per un’ultima corsa con l’onnipotente Signore di Asgard! Sette anni fa, Jason e Esad avevano introdotto il Thor di un lontano futuro, il Padre di tutti di un regno distrutto e di un universo morente, mentre si trovava in battaglia contro il Macellatore di Dei e possessore dell’All-Black la Necrospada. Ora quella nefasta lama è tornata, nelle mani del più grande nemico di Thor di tutti i tempi – suo fratello, Loki – per un’ultima, cataclismatica resa dei conti. Eccovi il fumetto che nessun lettore di comics dovrebbe perdersi – la celebrazione della fine di un’era veramente Meravigliosa.”

(Via CBR)

Amazing Spider-Man #19, recensione: la nuova caccia ha inizio

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Dopo un convincente preambolo andato in scena lo scorso luglio, sulle pagine del diciannovesimo numero di Amazing Spider-Man inizia ufficialmente Prede, il primo maestoso story-arc congegnato da Nick Spencer per la serie portante dell'Uomo Ragno che ha cominciato a gestire con l'avvento del Fresh Start, periodo durante il quale ha fin da subito posto le basi per una grossa storyline dedita a mettere in prima fila nientemeno che Kraven il Cacciatore. Quest'ultimo, come saprete, si è spesso rivelato essere nel corso degli anni un personaggio piuttosto ostico da utilizzare, specie se gli intenti primari sono quelli di seguire le tracce dell'inarrivabile L'Ultima Caccia di Kraven, popolare opera scritta da J.M. DeMatteis e disegnata da Mike Zeck che nel 1987 sorprese tutti i lettori di comics consacrando Sergei Kravinoff, che prima di allora non aveva mai avuto l'opportunità di brillare in opere particolarmente rilevanti, come uno dei più temibili villain di Spider-Man. Eppure, già con i primi capitoli della sua saga illustrata dal messicano Humberto Ramos, Spencer riesce nel difficile intento di non cadere nel banale e di consegnarci una trama iniziale che, pur rifacendosi con grandissima evidenza al classico Kraven's Last Hunt, dimostra di avere una sua identità meno pedestre di quanto si possa credere.

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Antagonista indiscusso di Prede è, come vi abbiamo già detto, Kraven, qui presente in un punto della sua vita a dir poco singolare: l'ormai stanco e provato nerboruto cacciatore di nazionalità russa non solo si ritrova da diverso tempo nel regno dei vivi contro la sua volontà e a dover vestire i panni di una figura paterna in un contesto finora a lui abbastanza inusuale, ma arriva perfino a stringere insolite alleanze per inaugurare un'enorme battuta di caccia coinvolgente in prima linea tutti quei superumani dotati di poteri e sembianze di origini animalesche. Viene così ripescato dal cilindro il tema seminale dei totem introdotto da J. Michael Straczynski sulle pagine di Tornando a Casa e rielaborato ancor più di recente da Dan Slott per dare alla luce il reboante evento Ragnoverso. Il cast di Hunted è, come si potrebbe facilmente evincere, colmo dei più disparati personaggi dell'Universo Marvel appartenenti in un modo o nell'altro al regno animale: dalla Coniglia Bianca allo squamoso Billy Connors, dall'irsuto Gibbon al Gufo, fino ad arrivare ad altri volti un po' più noti quali Rhino e, soprattutto, la Gatta Nera, recentemente affrancatasi dal suo status quo di spietata zarina del crimine per tornare come alleata del Ragno e, perché no, anche come ladra occasionale.

La storia di questo corposo Amazing Spider-Man #19 (728 secondo la numerazione Legacy) riprende i fili lasciati in sospeso nell'episodio precedente del quindicinale edito da Panini Comics: Peter Parker non si trova al massimo della sua forma ma è costretto suo malgrado a dover adempiere ai doveri e alle responsabilità che comporta l'essere un Arrampicamuri; il nostro si imbatte quindi in una rischiosa missione di salvataggio che lo conduce faccia a faccia con numerose insidie, minacce, tormenti, preoccupazioni e sofferenze. I pensieri dell'eroe ideato da Stan Lee e Steve Ditko vengono sapientemente scandagliati dall'autore di Astonishing Ant-Man che, con una notevole abilità introspettiva, concede particolari attenzioni anche agli stessi Kraven, Gatta Nera e Mary Jane Watson, l'attuale interesse sentimentale di Peter Parker che, proprio come nelle più classiche avventure del Tessiragnatele, deve venire a patti con l'angoscia derivante dalle deleterie attività del suo fidanzato come Uomo Ragno.

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Il ritmo della storia si mantiene costantemente lineare, favorendo una lettura piuttosto fluida. Complice anche il compartimento grafico della saga che - come vi abbiamo già anticipato poc'anzi - è stato affidato alle cure del talentuoso Humberto Ramos, un artista per nulla estraneo al vasto mondo di Spider-Man. Con la sua impronta grafica peculiare e pertanto estremamente riconoscibile, Ramos si concentra in prevalenza sulla riuscita dello storytelling, cavandosela con risultati lodevoli sia nelle sequenze più posate che in quelle concitate e adrenaliniche. Il tutto viene esaltato in maniera ineccepibile dai colori di Edgar Delgado, che conferisce le atmosfere giuste ai momenti giusti. Nonostante ciò, Ramos stilizza come suo solito fare le anatomie dei personaggi, spesso ritratti con vistose malformazioni corporali: parliamo di una forte caratteristica presente in ogni altro lavoro sia precedente che attuale dell'artista e ciò potrebbe risultare poco apprezzabile per i fan più classicisti e piuttosto accattivante per i più avvezzi al foreshortening e alla sperimentazione visiva.

Nel corso della lettura, è oltretutto impossibile non notare i forti parallelismi di Prede con L'Ultima Caccia di Kraven: svariate tavole tratte dall'albo omaggiano palesemente l'arte di Zeck, senza però risultare una semplice copia carbone della storia originale: le pagine in questione si rivelano funzionali per lo sviluppo della storia e, al contempo, evidenziano sia le similitudini che le divergenze tra le sceneggiature di DeMatteis e Spencer, il quale arricchisce le vicende da lui imbastite con una dose ben bilanciata di umorismo, inaspettati tradimenti e gradevoli colpi di scena, tra cui una morte di un certo rilievo che ha dato particolare risalto a uno dei tanti protagonisti dell'arco narrativo.

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A chiudere lo spillato vi è una sorta di tie-in, Amazing Spider-Man #18.HU, che ripercorre in chiave drammatica tutti gli avvenimenti salienti nella vita di Martin Blank, alias Gibbon, una figura complessa e tormentata che, fin dalla sua infanzia, veniva reiteratamente dileggiato dai suoi compagni dell'orfanotrofio a causa del suo aspetto decisamente singolare, quasi scimmiesco; una somiglianza accentuata anche dalla sua agilità portentosa. Proprio per questi segnanti traumi, Blank arriva a diventare un emarginato e a lavorare, seppur brevemente, in un circo.
Conseguentemente, la sua strada si incrocia con quella dell'Uomo Ragno ma, per forza di cose, arriva ben presto a divenire uno dei più strampalati criminali dell'Universo Marvel, sebbene in principio avesse tutte le carte in tavola per costruirsi una reputazione da supereroe magari perfino alla pari di Spidey. Effettivamente Gibbon non rientra tra le invenzioni più rinomate dei leggendari Stan Lee e John Romita Sr., ma ciononostante il character ha un grosso potenziale che Nick Spencer è riuscito a tirare fuori, narrando una storia molto sensibile e intimista che permette al lettore di empatizzare nei confronti di Blank.

I disegni di questo toccante racconto stavolta sono di un cartoonist che presto rincontreremo in Friendly Neighborhood Spider-Man di Tom Taylor, ossia Ken Lashley, il quale ricorre con notevole abilità a un tratto molto tradizionale e sintetico per le scene flashback e a uno più cupo e ricco di tratteggi per le tavole ambientate nel presente.

A conti fatti, questo primo capitolo di Prede si dimostra essere una pregevole prova per Nick Spencer sulla collana ammiraglia dell'Uomo Ragno. I presupposti per un'ottima saga ragnesca che non dimenticheremo ci sono tutti e, se da un lato si hanno grandi dubbi per come la storyline andrà a finire, dall'altro possiamo avere la certezza che Hunted apporterà importanti stravolgimenti all'universo fumettistico di Spider-Man che i fan più affiatati non vorranno certamente perdersi.

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