Leo Ortolani, oltre ad essere uno degli autori più apprezzati e geniali degli ultimi 20 anni, è anche uno dei pochi artisti capaci di far trasparire le sue passioni in una maniera davvero evidente. Il discorso potrebbe valere per ogni singolo fumettista, per fare questo lavoro devi certamente amare quello che fai, però Leo è un caso particolare. In lui, più che in altri artisti, traspare l’amore per quelle che sono anche le nostre passioni. Potremmo quasi utilizzare un’espressione calcistica e dire che Leo è “uno di noi” che disegna e scrive. Di lui è nota la sua passione per il fumetto Marvel, in particolare per quello classico dell’era Corno, quando Jack Kirby lasciava il mondo a bocca aperta con le sue tavole. Così come conosciamo la sua devozione per Star Wars.
E, negli anni, attraverso i suoi editoriali, il suo blog, i suoi social, abbiamo condiviso opinioni su un fumetto, su un film in particolar modo.
Dunque, il progetto Star Rats è a conti fatto un enorme atto d’amore per quel mondo lontano creato da George Lucas negli anni ’70 e proseguito poi con nuovi film. Quando Ortolani scrisse il primo Star Rats, come spiegato nell’editoriale della nuova uscita Panini Comics, il mondo conosceva Guerre Stellari per l’amatissima trilogia originale e, sull’entusiasmo di nuovi film, nacque una versione a fumetti che fondeva alla perfezione due poetiche: quella del fumettista di Parma e quella del regista californiano.
Poi, però, l’uscita al cinema de La Minaccia Fantasma raggelò gli entusiasmi e, in generale, anche i successivi film furono una doccia fredda per molti fan, compreso Ortolani naturalmente. Forse per esorcizzare la sua delusione, Leo decide di realizzare una parodia dei film prequel, anche se gli ultimi due capitoli arrivano dopo un po’ (e di fila) negli ultimi due anni.
Star Rats Episodio III – La vendetta colpisce ancora, nello specifico parodizza quello che, in fin dei conti, è l’episodio migliore dei prequel (La vendetta dei Sith), probabilmente perché quello con maggiore azione e quello più vicino alle pellicole classiche. Chi ha visto il film, ricorderà in particolare la battaglia finale fra Obi Wan Chenobi e Anikin Skywalker, con il ferimento di quest’ultimo che diventerà poi Dath Vader e la doppia nascita di Luke e Leia.
Anche Leo, dunque, ci narra la definitiva discesa del suo personaggio verso il “lato oscuro”. Nel farlo, l’autore si dimostra un critico eccezionale sottolineando tutte le pecche della pellicola con la sua classica ironia, ideando geniali gag che in più di un’occasione fanno scaturire al lettore una grassa risata. Più che un omaggio di un fan, dunque, assistiamo all’opera di un critico cinematografico puntuale e severo. Ma alla fine, dobbiamo essere grati a Leo che ci ha tolto un po’ di amaro in bocca.
Quello che ora chiediamo, visto che anche questi capitoli sono nati sull’entusiasmo della nuova trilogia, è di proseguire con nuovi capitoli e magari di ampliare l’originale Star Rats un capitolo per film.
Che poi, de Il Risveglio della Forza sappiamo già Leo cosa ne pensa…
