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Comic(US) Book #7: Un mondo sotto destino, Ultimate Spider-Man: Incursion, Star Wars: l’Alta Repubblica...

Sono diverse le novità che abbiamo preso in considerazione in questa nuova puntata. Innanzitutto, l’esordio di Joe Kelly e Pepe Larraz (presto affiancato da John Romita Jr.) su Amazing Spider-Man. Quindi, l’arrivo del crossover Un mondo sotto Destino e delle scorribande di Miles Morales nel nuovo Universo Ultimate. Infine, la prima volta in questa rubrica per una serie dedicata a Star Wars.

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Amazing Spider-Man 2 (875)
Spider-Man – Punto e a capo parte 2 e 3
Una boccata d’aria fresca. Ecco la sensazione che si prova leggendo l’inizio del ciclo di Joe Kelly su Amazing Spider-Man. Forse è solo la conseguenza di troppi anni di storie mediocri, per non dire pessime (quando non del tutto insensate, vedi alla voce Ragno-Goblin), ma lo scrittore statunitense sembra essere entrato subito in sintonia con il Tessiragnatele e il suo mondo, nonostante la difficoltà di dover gestire gli sconsiderati cambiamenti introdotti dai suoi predecessori (vedi alla voce Norman Osborn diventato buono). Le trame finora ci hanno mostrato un mix ben bilanciato di mistero, avventura e umorismo, oltre a una forte voglia di tornare ad ambientazioni più classiche, con avversari storici, che non si vedevano da tempo sulle pagine della testata.
È sicuramente ancora presto per tirare le somme del nuovo corso, ma il cambio di passo è indiscutibile.
Entrambi gli episodi di questo numero sono disegnati da un Pepe Larraz più in forma che mai. Le sue anatomie morbide e l’estremo dinamismo delle tavole contribuiscono in maniera decisiva a innalzare la qualità della serie.
Voto: 7,5

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Marvel miniserie 287-288
Un mondo sotto Destino 1 e 2
Dopo tutti i commenti negativi che abbiamo fatto sulla gestione di Ryan North dei Fantastici Quattro, non è difficile immaginare lo sconcerto con cui abbiamo accolto la notizia che ci sarebbe stato lui al timone del nuovo maxi-evento Marvel. Dobbiamo, però, riconoscere che i primi due capitoli di Un mondo sotto Destino non sono il disastro che avevamo preventivato. Certo, lo sceneggiatore canadese non rinuncia a fesserie come il Destino t-rex (da lui stesso introdotto in una storia del Quartetto, che definire imbarazzante è poco) ma, quantomeno, evita di infarcire la trama con il suo consueto umorismo dozzinale e scenette prive di spessore. Che poi il tono più grave dettato dal dominio assoluto di Victor Von Doom sul pianeta garantisca dei testi di alto livello è un altro discorso. L’impegno c’è e il risultato migliore North lo ottiene nella seconda parte, quando esplora l’ambiguo rapporto tra il sovrano di Latveria e Valeria Richards, tuttavia, siamo ancora lontani da una saga che possa considerarsi degna di essere tramandata ai posteri.
Molto buoni i disegni di R.B. Silva – ottimamente supportati dai bei colori di David Curiel – che ci sembra tornato ai fasti di Powers of X.
Voto: 6,5

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Fantastici Quattro 31 (465)
Fantastici Quattro – Dream Team
Aspettarsi che Ryan North ci conceda due storie accettabili nello stesso mese è, ovviamente, una pia illusione. L’inizio di Un mondo sotto Destino avrebbe dovuto spingerlo ad adottare un nuovo registro per le vicende di Mr. Fantastic e soci. E, invece, nulla. Ennesimo episodio in cui tutto si riduce a pure dinamiche famigliari, a dispetto di un racconto che, lodevolmente, è ancora una volta all’insegna della tolleranza verso le minoranze (qui rappresentate dai vampiri) e a una - tutto sommato - incisiva critica del populismo senza limiti di cui sono diventate preda le istituzioni occidentali negli ultimi anni.
Il cliffhanger nel finale del secondo capitolo della miniserie, però, sembrerebbe aprire le porte a sviluppi immediati per Ben Grimm decisamente più interessanti. Attendiamo speranzosi.
Disegni di Cory Smith che passano dal discreto allo scadente anche nella stessa pagina.
Voto: 5,5

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Iron Man 8 (143)
Iron Man – Il ribelle Iron Man parte due: accetta il tuo destino
Altro tie-in di Un mondo sotto Destino, ma di caratura ben diversa. Oltretutto, apprendiamo dalle note, che questa avrebbe dovuto essere la prima saga scritta da Spencer Ackerman, in seguito posticipata a causa dei ritardi accumulati dalla miniserie di North e Silva. Una notizia che, in sostanza, sembra debba considerarsi una sorta di giustificazione per le semplificazioni e i passaggi a vuoto riscontrati nei numeri precedenti (probabilmente concepiti e realizzati con un minor tempo a disposizione). Il clima che si respira è, effettivamente, piuttosto differente, il messaggio politico è molto più efficace e il supereroismo appare con maggiore evidenza un semplice mezzo per raccontare qualcosa di diverso. Il Tony Stark risoluto e pronto a tutto che compare in queste pagine è di un’ambiguità inattesa (sebbene votata alla sconfitta del Dottor Destino) e un chiaro tentativo di provare a spiegare alcune scelte molto discutibili della geopolitica statunitense, ancora dibattute dagli esperti di relazioni internazionali.
Peccato che, come già detto più volte, Julius Ohta, pur con qualche miglioramento rispetto ai primi episodi, non sia un disegnatore in grado di dare risalto a una narrazione di tale livello.
Voto: 7
P.S.: la Marvel in un panel presso il New York Comic Con ha appena annunciato il rilancio di Iron Man con nuovi autori. Ci spiace sinceramente per Ackerman, ma forse era una run già programmata in questo modo. Ci piacerebbe, tuttavia, che lo scrittore americano venisse presto coinvolto in altri progetti.

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Gli incredibili X-Men 11 (429)
X-Men – Gemella e X-Men
Dato che abbiamo menzionato il New York Comic Con, dalla kermesse della Grande Mela giunge anche la notizia che il prossimo disegnatore di questa collana sarà Tony S. Daniel, il quale, tuttavia – vista la periodicità quindicinale della testata - probabilmente si alternerà con un altro artista. Ryan Stegman sembra ormai volersi dedicare solo alle copertine, pertanto, speriamo almeno nella conferma di Netho Diaz, che, dopo un inizio un po’ incerto, ha mostrato di saper interpretare in maniera efficace i soggetti di Jed MacKay. Riguardo quest’ultimo, però, dobbiamo registrare un progressivo scivolamento verso un clima più scanzonato e fracassone, con una minore attenzione per la psicologia dei personaggi. Che si tratti di una normale pausa creativa, per concentrare gli sforzi sull’imminente Age of Revelation e sulla successiva fase delle vicende mutanti denominata Shadows of Tomorrow? Staremo a vedere.
Voto: 6
Incredibili X-Men – L’Arteria Nera, seconda parte: una mente infettiva
L’approccio di Gail Simone per la serie degli “X-Men della Louisiana” continua a piacerci un sacco. L’azione mischiata a un intimismo poco invasivo, ci pare una combinazione perfetta. Soprattutto quando, come in questa nuova minisaga, la storia viene contaminata con riflessioni sullo scomodo passato degli Stati Uniti. Ciononostante, bisogna dire che i nuovi giovani mutanti introdotti dalla scrittrice mancano un po’ di appeal e, tolti Rogue e Gambit, indiscussi protagonisti della testata, i teorici personaggi cardine del team (Wolverine incluso!), latitano inspiegabilmente.
Sempre piacevoli i disegni di David Marquez. Lo stile manga con cui ritrae i volti di alcuni character non penalizza assolutamente l’atmosfera suggestiva che traspira dalle sue tavole.
Voto: 7

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Ultimate Spider-Man 19
Spider-Man - Diciannove
Dopo aver sensibilmente alzato il ritmo, qualche episodio fa, Jonathan Hickman sembra ormai deciso a procedere verso Ultimate Endgame senza concedersi un attimo di pausa. Questo mese vediamo l’esordio della versione Ultimate di Emma Frost e, soprattutto, di Venom (anche se, secondo noi, il “look” di quest’ultimo somiglia un po’ troppo – e senza motivazioni credibili – a quello del personaggio classico). In più, la vicenda resta molto appassionante e dà costantemente l’impressione di riservare ulteriori sorprese.
Marco Checchetto, poi, “rischia” seriamente di essere ricordato come uno dei migliori ragno-artisti degli ultimi dieci anni.
Voto: 7

MUUUL014ISBN 0
Ultimates 14
Ultimates - Quattordici
Con un attento lavoro di world building (superiore perfino a quello di Hickman su Ultimate Spider-Man), tenacemente e ininterrottamente portato avanti in tutti i numeri, Deniz Camp ha trasformato la testata degli Ultimates in quella realmente imprescindibile per gli eventi di Terra 6160. Senza dimenticare il sottotesto politico, le trame nascoste, i misteri irrisolti e una caratterizzazione dei personaggi talmente matura, da indurci ogni mese a contare i giorni in attesa del nuovo episodio.
Ci viene anche il dubbio che la Marvel non abbia veramente capito con che autore avesse a che fare (cosa che non ci sorprenderebbe affatto, visto il basso livello degli editor attuali), altrimenti non avrebbe affidato i disegni a Juan Frigeri. Artista volenteroso, ma ancora acerbo per una serie di così alto valore.
Voto: 7,5

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Ultimate Spider-Man: Incursion 1-2
Ecco quella che si dice una mera operazione commerciale, assolutamente inutile all’economia dell’Universo Ultimate. Miles Morales viene catapultato su Terra 6160 assieme alla sorellina Billie e, nel tentativo di ritrovarla, vive varie vicissitudini, da un capo all’altro del pianeta. L’esilissima trama è stata studiata per permettere al giovane Spider-Man nato nel precedente Universo Ultimate di fare la conoscenza degli eroi di quello nuovo. I testi sono di Cody Ziglar e di uno svogliatissimo Deniz Camp, la cui scrittura pluristrutturata si intravede solo in pochissimi passaggi.
Anche a Jonas Scharf abbiamo visto fare di meglio. Alcune vignette sembrano proprio tirate via, senza preoccuparsi dell’inconsistenza degli sfondi, delle anatomie sbagliate e dei volti inespressivi.
Lasciatelo tranquillamente sugli scaffali delle vostre fumetterie. Non ne sentirete la mancanza.
Voto: 5

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Batman 118
Batman – Città morente: finale
Ed eccoci arrivati all’atto conclusivo del ciclo di Chip Zdarsky su Batman. Vari momenti della sua gestione hanno fatto storcere il naso ai seguaci più oltranzisti del Cavaliere Oscuro e, detto onestamente, anche noi abbiamo accolto con qualche riserva alcune decisioni che hanno scosso lo status quo del personaggio, ma l’ultimo arco narrativo ci ha definitivamente riconciliati con l’autore canadese. Il meglio lo si è visto nei capitoli precedenti, benché questo episodio finale riesca comunque a regalarci diversi passaggi degni di nota. Su tutti, l’intenso faccia a faccia tra Batman e Jim Gordon, in grado di far emergere in maniera molto verosimile le debolezze di entrambi.
Jorge Jiménez viene aiutato ai pennelli da Tony S. Daniel e l’amalgama funziona a meraviglia.
Voto: 7

M1JULE036ISBN 0
Justice League Unlimited 5
Justice League (senza titolo)
Mark Waid ha improvvisamente deciso di scoprire le carte, rivelando ai lettori che il fine ultimo di questa serie è quello di permettergli di esibire la sua enciclopedica conoscenza dell’Universo DC, ripescandone anfratti finiti da tempo nel limbo o character semidimenticati. Il divertimento dell’autore americano è talmente evidente, da risultare chiaramente percepibile. E sebbene la pretestuosità con cui Waid riesce a coinvolgere nella vicenda una miriade di personaggi sfiora, a tratti, il parossismo, la solidità della trama fa passare tutto in secondo piano. Questo è il vero punto di forza della collana, che - non ci stanchiamo di dirlo - non poteva trovare un artista migliore di Dan Mora per prendere forma.
Voto: 7,5

M1ABWW005ISBN 0
Absolute Wonder Woman 5
Wonder Woman – L’ultima amazzone parte 5 di 5
Ormai facciamo fatica a trovare gli aggettivi per descrivere la bellezza di questa serie, che con il quinto numero giunge alla fine del suo primo arco narrativo. Kelly Thompson è forse l’autrice che meglio ha saputo interpretare questa rivisitazione in chiave oscura degli eroi di casa DC. Un merito ancora più grande se si considera l’ottimo lavoro fatto fin qui da Scott Snyder e Jason Aaron con le versioni absolute di Batman e Superman. La Diana che ammiriamo nelle splendide tavole di Hayden Sherman – del quale ci piace di nuovo magnificare la potenza visiva e l’ammaliante mutevolezza con cui le vignette vengono incastonate nelle pagine - riesce a far coesistere nobiltà e modestia, coraggio e paura, sacrificio e salvezza. Più umanità che divinità, quindi, in un racconto epico che nessun vero appassionato di fumetti può permettersi di ignorare.
Voto: 8

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Star Wars: l’Alta Repubblica 1 (48)
La paura dei Jedi, capitolo 1: un pianeta di paura
Evidentemente i fan di Star Wars in Italia sono davvero parecchi, altrimenti non si spiegherebbe come faccia una testata di questo tipo a essere ancora viva e vegeta, non potendo neppure vantare nelle sue pagine la presenza dei personaggi più famosi della saga. Per non parlare degli autori, nessuno dei quali può essere ritenuto una celebrità del comicdom americano. È vero che ai testi ritorna il bravo Cavan Scott, uno degli “architetti” dell’Alta Repubblica (il periodo che precede la caduta dei Jedi raccontata da George Lucas da La minaccia fantasma in poi, di cui fa parte anche la serie TV The Acolyte) e scrittore specializzato nella realizzazione di spin-off di vari franchise (oltre a Star Wars, Doctor Who su tutti), ma la sua fama è, appunto, circoscritta a coloro che si emozionano solo di fronte allo sfrigolio di una spada laser. Non si può negare, però, che i suoi personaggi siano ben caratterizzati e che il racconto proceda in maniera scorrevole e abbastanza coinvolgente. Meno esaltanti i disegni un po’ impersonali dell’italiana Marika Cresta.
Voto: 6,5

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