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New 52: Hawkman e Firestorm

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The Savage Hawkman

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Tony DanielPhilip Tan è affidato il rilancio dell'Uomo Falco. The Savage Hawkman ci propone un Carter Hall in fuga dal passato e dalla sua seconda identità di supereroe, un inizio piuttosto inaspettato per questo albo, dove il protagonista giunge fino a rinnegare e bruciare il suo costume e la sua attrezzatura. Per ora non è dato saperne il motivo, anche se la trovata sembra orientata tutta ad introdurre il nuovo look e la nuova natura del personaggio. Il mitico metallo Nth, che da a Hawkman la forza e la capacità di volare, reagisce come uno spirito al rifiuto e avvolge in una fiamma l'ex-eroe.

Chiamato da un collega scienziato e archeologo per un analisi di un reperto singolare e straordinario, una specie di mummia aliena che si trasformerà in un minaccia spaventosa di nome Morphicius, Carter ritroverà dentro di sé lo spirito di Nth e, posseduto dalla sua energia, tornerà a vestire la corazza e le ali di Hawkman, ora generatasi dal suo stesso corpo, per affrontare l'abominio venuto dallo spazio; quasi una rivisitazione stile Iron Man infettato da extremis, che in quel caso aveva fuso Tony Stark biotecnologicamente e geneticamente con la sua armatura.

Niente di nuovo dunque, e a un restyling del personaggio molto accattivante graficamente non ne corrisponde uno altrettanto convincente dal punto di vista narrativo, anzi quasi un azzardo rispetto la passata continuity, assai confusa e a cui questo episodio non giova. La trama, d'altra parte, zoppica: il tormento interiore di Carter Hal non viene spiegato, accennato in alcun modo  e men che  meno approfondito lungo la vicenda. Chi regge l'albo e giustifica l'acquisto sono i disegni di Tan, il suo stile morbido e patinato cattura l'attenzione e fa dimenticare la scialba storia.
Accantoniamo la bocciatura, ma attendendiamo fiduciosi un secondo numero più equilibrato ed esauriente da parte dello scrittore, il Falco se lo merita.

The Fury of Firestorm: the Nuclear Men

Fury-of-Firestorm-1Ethan Van Sciver abbandona le matite (si spera momentaneamente, visto il suo straordinario presente e passato artistico) per dedicarsi alla sceneggiatura di questa serie voluta per il rilancio dell'”Uomo Nucleare”, The fury of Firestorm: the Nuclear Men. L'artista americano, ancora in erba nel ruolo di scrittore, è stato supportato dall'esperta Gail Simone, che ha curato anche i testi dell'albo e il risultato ottenuto per questo primo numero è stato convincente.

Si sta parlando di un personaggio assolutamente secondario del DC Universe, non facile da approcciare e da rendere godibile; tuttavia  le potenzialità ci sono, più che da parte del supereroe in sé dai risvolti che si possono sfruttare a partire dai due teenager protagonisti, Ronnie Raymond e Jason Rusch; il primo uno spavaldo giovane dalle grandi doti atletiche e da altrettanta poca propensione agli studi e il secondo un ragazzo di colore, antitetico a Ronnie, poco incline allo sport ma dalla cultura e dall'intelligenza non comuni.
Gli autori lo hanno capito. Hanno resettato il rapporto tra i due adolescenti così come lo si era conosciuto fino a Brightest Day, facendolo ripartire da capo e giocando subito sulle affinità e soprattutto sulle frizioni dovute a due caratteri così distanti.

Simone e Van Sciver hanno improntato un trama efficace, una cruda storia in stile spy-movie, incentrata su di una spietata squadra di professionisti guidati da una misteriosa donna vestita di porpora, senza scrupoli, lanciata alla ricerca di un'ultima misteriosa capsula nucleare, facente parte del cosiddetto “protocollo Firestorm” e  in grado di fornire poteri straordinari e terrificanti; l'autore di questa arma, capace di produrre trasmutazioni incredibili sugli umani e quindi sulla materia, è il professor Martin Stein (che insieme a Ronnie ha dato vita al primo Firestorm), morto in Brightest Day per mano della Lanterna Nera Deathstorm.

L'albo è sicuramente di buona fattura, impreziosito dal tratto esperto di Yildiray Cinar che regala tavole cariche di espressività, addirittura dirompenti quando Firestorm esplode in tutta la sua potenza devastante. 
Cos'altro aggiungere se non l'invito a prendere atto di un altro tassello azzeccato nell'ambizioso mosaico “The New 52!”.

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