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Animation History #25: La Carica dei 101

La carica dei 101 - il posterLa Bella Addormentata nel Bosco aveva utilizzato uno stile più raffinato di quanto fosse mai stato fatto nei precedenti film Disney, con un massiccio sforzo produttivo e artistico; il risultato al botteghino riuscì a malapena a coprire metà del budget investito per la produzione, spingendo la Disney sull'orlo della bancarotta.
La salvezza dello studio d'animazione arriva da Ub Iwerks, lo stesso uomo che una trentina di anni prima aveva creato Topolino; Iwerks aveva cominciato a inventare nuove tecniche cinematografiche che avevano fatto evolvere l'animazione (ad esempio sviluppando la possibilità di utilizzare molti livelli di profondità), arrivando alla fine degli anni '50 a ideare il processo Xerox. Attraverso il processo Xerox i disegni degli animatori possono essere direttamente fotocopiati su una cel, evitando la fase dell'inchiostrazione con un notevole risparmio; inoltre si mantiene la morbidezza del tratto a matita, un'impronta stilistica che sarà sfruttata fino alla fine degli anni '80. Grazie a questa tecnica è potuta proseguire alla Disney la produzione di lungometraggi animati (con un quinto degli artisti presenti fino a pochi anni prima, riduzione dettata dal flop de La Bella Addormentata nel Bosco); Walt Disney non condivideva pienamente l'aspetto "rozzo" che risultava dal processo Xerox, ma la sua attenzione era ormai concentrata sui parchi di divertimento e sulle trasmissioni televisive.

Visto l'insuccesso del film precedente, la Disney decide di abbandonare le atmosfere fiabesche in favore di un'ambientazione cittadina e protagonisti canini, come si era già visto in Lilli e il Vagabondo. Dopo una fase iniziale nella quale le due coppie di protagonisti (i cani Pongo e Peggy, gli umani Rudy e Anita) si incontrano/scontrano e scocca la scintilla, la trama parte realmente con la nascita dei 15 cuccioli di dalmata, ghiotto bottino per la perfida Crudelia De Mon intenzionata a farne una pelliccia. Il rapimento della cucciolata mette in allarme i propri genitori che, mettendosi sulle loro tracce, scoprono un piano ben più imponente: Crudelia De Mon ha radunato ben 99 cuccioli di dalmata per scuoiarli e ricavarne la sua ambita pelliccia maculata.

Crudelia De Mon è di certo il personaggio più riuscito della pellicola e uno dei villain Disney più apprezzati, con una caratterizzazione grottesca che inquieta e diverte al tempo stesso; a lei è dedicata anche l'omonima canzone (l'unico brano musicale di durata considerevole all'interno del film), oggetto di numerosi arrangiamenti nei decenni successivi. Crudelia è spalleggiata dai due ladri Gaspare e Orazio, due manigoldi di forte stampo cartoon che trovano un contraltare benevolo nell'altrettanto pittoresca Nilla, domestica dall'aspetto palesemente debitore di una delle tre fate de La Bella Addormentata nel Bosco. Eccezion fatta per questi personaggi, il resto del cast umano (principalmente Rudy e Anita) è realizzato con un look realistico che porta quanto visto fino a quel momento ad un gradino successivo, che si evolverà poi ulteriormente negli anni '90.
La storia può essere considerata una commedia con alcuni momenti d'azione, legati principalmente alla presenza di Crudelia e dei suoi scagnozzi; non mancano però scene più "delicate" che si sono impresse nell'immaginario collettivo, come l'introduzione che mostra le similitudini tra i cani e rispettivi padroni, o l'intera cucciolata radunata davanti alla tv. Interessante anche l'universo animale creato dagli autori, in cui tutti i cani si aiutano a vicenda, in particolare nella sequenza del passaparola attraverso la città; simpatico il cameo di alcuni personaggi del precedente film canino della Disney, Lilli e il Vagabondo.

La carica dei 101Il film fu sicuramente una novità per il pubblico dell'epoca, un po' per l'ambientazione contemporanea, un po' per l'aspetto particolare derivante dal processo Xerox, un po' per la struttura della trama; questa ventata di novità si tradusse in un buon successo economico, indispensabile alla Disney per riprendersi dall'ennesima infelice situazione finanziaria. Da La Carica dei 101, oltre alla serie animata e al sequel di cui beneficiarono molti altri Classici Disney negli anni '90, sono stati tratti anche due film in live-action, ricordati principalmente per l'azzeccata interpretazione di Crudelia De Mon da parte di Glenn Close.
Al film è collegato anche un fenomeno mai verificatosi prima al momento della prima uscita nelle sale: i bambini infatti cominciarono a desiderare in massa un cucciolo di dalmata, portando ad un'ondata di adozioni e acquisti di un particolare animale (con spesso abbandoni piuttosto repentini) che si sarebbe poi riproposta in futuro con altri film e altre razze.

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