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Animation History #15: Le avventure di Ichabod e Mr.Toad

Nel 1941 lo studio Disney avvia un progetto per un mediometraggio basato sul romanzo "Il vento tra i salici" di Kenneth Grahame; il racconto fu sviluppato in 48 minuti d'animazione, una lunghezza insufficiente per poter raggiungere il grande schermo, così l'idea fu accantonata per qualche anno fino a quando non si presa in considerazione l'idea di inserirlo in un film antologico assieme ad un altro racconto, esattamente com'era avvenuto con "Topolino e il fagiolo magico" all'interno di Bongo e i tre avventurieri. L'episodio animato fu ridotto a una durata mezz'ora e abbinato all'adattamento di un'altra opera letteraria: "La leggenda della valle addormentata" di Washington Irving, oggi celebre anche per il film "Il mistero di Sleepy Hollow". Le due sequenze sono indipendenti e in questa occasione si è scelto di non fare un collegamento forzato, preferendo una semplice cornice ambientata in una biblioteca dalla quale sono prelevati i due libri con le storie raccontate agli spettatori.

"Il vento tra i salici" si svolge in un ambiente rurale, dove il ricco Taddeo Rospo trascorre il tempo scorrazzando allegramente e dedicandosi con entusiasmo ai suoi bizzarri passatempi; l'entusiasmo di Taddeo di fronte alla visione di un'automobile viene sfruttata per incastrare l'anfibio facendo credere che abbia rubato il veicolo per mandarlo in prigione, fino a quando i suoi amici non lo faranno evadere e lo aiuteranno a provare la sua innocenza.
Per gli standard Disney si tratta di una sequenza abbastanza fuori dagli schemi, con i protagonisti alle prese con problemi finanziari e giuridici che vengono affrontati direttamente in un processo in tribunale; questo in verità rende il film un po' lento nella parte centrale, dove la narrazione perde di ritmo in favore di un tono formale che denota comunque il tentativo di intraprendere strade nuove. Per contro però la caratterizzazione dei personaggi è molto buona e riesce a coinvolgere lo spettatore nella vicenda, specialmente durante l'introduzione del cast e nel movimentato climax finale.
Nella versione originale il narratore è Basil Rathbone, attore celebre soprattutto per aver interpretato in 14 film Sherlock Holmes, personaggio di ispirazione per i personaggi di Topos e Talpino che ricordano rispettivamente Holmes e Watson; la Disney omaggerà poi Rathbone dando il suo nome di battesimo al protagonista di Basil l'investigatopo, anch'esso ispirato alla creatura più famosa di Arthur Conan Doyle.

"La leggenda della valle addormentata" mostra le vicende amorose del placido insegnante Ichabod Crane, che si contrappone all'arrogante Brom Bones nella conquista della bella Katrina (graficamente molto simile a Cenerentola, il cui film Disney sarebbe uscito pochi mesi dopo); Ichabod è interessato solo ai soldi della ragazza, la quale accetta di uscire con lui solo per far ingelosire Brom, instaurando così un triangolo che sfocia nella rivalità tra i due uomini. Questa fase occupa la maggior parte dell'episodio e, anche se dotata di momenti davvero divertenti, ruba forse un po' troppo tempo alla svolta che avviene nel finale: Brom sfrutta infatti la superstizione di Ichabod per raccontargli la leggenda del cavaliere senza testa, creatura che il pavido maestro incontrerà nella foresta in una delle sequenze più paurose che lo studio d'animazione avesse mai realizzato, grazie anche alla memorabile immagine della zucca fiammeggiante. Questo finale dall'atmosfera suggestiva è la parte migliore dell'episodio e viene narrata abbastanza rapidamente, quando invece un maggiore sviluppo avrebbe potuto giovare alla storia rendendola ancora più affascinante.
Una particolarità del mediometraggio è che l'unica voce che si sente è quella del narratore Bing Crosby, cantante e attore americano che si esibisce qui in tre canzoni mantenute in lingua originale anche nella versione italiana.

Si tratta di due segmenti diversi tra loro, quasi opposti, che si compensano dando vita a un particolare equilibrio all'interno di un film Disney abbastanza particolare, nel quale si possono trovare tinte più cupe e addirittura viene affrontato in un paio di occasioni il tema della morte. A un risultato al botteghino non entusiasmante corrispondono però giudizi lusinghieri da parte della critica, che lo ha anche premiato con un Golden Globe per la miglior fotografia.
In Italia Le avventure di Ichabod e Mr.Toad non è mai uscito al cinema ma è giunto per la prima volta in versione integrale con il DVD pubblicato nel 2004; una decina di anni prima, i singoli mediometraggi erano stati inseriti all'interno di due videocassette antologiche che raccoglievano altri corti animati da film a episodi Disney, anche se "Il vento tra i salici" era presente in una versione priva di diverse scene.
Questo titolo è l'ultimo film a episodi Disney degli anni '40 (decennio nel quale ne uscirono ben sette) e per vedere la rinascita del genere all'interno dello studio bisognerà attendere ben mezzo secolo; dal 1950 infatti la filmografia Disney riprende i lungometraggi animati basati su un'unica storia di maggior durata, con un formato che fin da Biancaneve e i sette nani aveva fatto la fortuna dello studio d'animazione e grazie al quale continuerà ad ottenere un successo di critica e pubblico attraverso gli anni. Parallelamente la Disney svilupperà un maggior coraggio produttivo e si lancerà nella realizzazione di mediometraggi senza sentire l'obbligo di accorparli per realizzare un film a episodi, diffondendoli nelle sale prima della proiezione di altri film oppure attraverso nuovi media come la televisione e l'home video.

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