Dall'11 settembre a Barack Obama - La storia contemporanea a fumetti
- Scritto da Fabio Volino
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11 settembre 2001. Una data entrata nella storia e segnata per sempre da una tragedia: l'attentato terroristico alle Torri Gemelle in cui perirono centinaia di persone. Un attentato che rappresentò la causa scatenante di una lunga campagna militare contro l'Afghanistan e il terrorista Osama Bin Laden, la quale si estese poi per vie traverse anche all'Iraq e al leader/tiranno Saddam Hussein. Entrambe le campagne furono vinte e i due "nemici" vennero uccisi, ma questa guerra si rivelò alla fine un boomerang per l'amministrazione repubblicana guidata da George W. Bush e portò alla Casa Bianca il primo presidente afroamericano, Barack Obama, con promesse di cambiamento in parte vanificate da una devastante crisi economica.
Fin dai suoi esordi il mondo del fumetto ha sempre rappresentato la realtà, a volte in chiave satirica, a volte in chiave allegorica. Eventi di tale portata non potevano passare sotto silenzio e infatti hanno trovato spazio in decine di titoli, non solo americani. Titoli che vengono analizzati nel saggio Dall'11 settembre a Barack Obama - La storia contemporanea a fumetti, di Luigi Siviero, edito da Nicola Pesce Editore. Sulla confezione editoriale in sé nulla da dire, in quanto ben curata in ogni suo aspetto, quindi ci concentriamo subito sui contenuti.
Siviero fa procedere il suo saggio su due binari: il primo segue gli eventi storici nella sua successione, partendo dalle avvisaglie dell'attentato terroristico dell'11 settembre fino ad arrivare ai primi segnali della crisi economica globale che continua tutt'ora; il secondo invece si concentra su come i fumetti hanno rappresentato tali fatti. Va dato merito all'autore di non prendere posizioni nette in merito agli eventi storici, presentandoli nella loro realtà oggettiva anche nei suoi aspetti più problematici (vedasi la famosa questione delle armi chimiche - inesistenti - detenute dal regime iracheno) e consentendo così al lettore di farsi una propria idea: ne risulta non una noiosa lezione di storia moderna, ma un dispiegarsi di fatti che meglio aiutano a inquadrare l'argomento principale del saggio, che rimane comunque il mondo del fumetto.
Rispetto a quest'ultimo, Siviero analizza con dovizia di particolari (forse fin troppa in un paio di casi) numerosi titoli, sia americani - tra cui anche le strisce dei quotidiani come Doonesbury - che europei dando di ognuno di essi una interpretazione laddove questa sia necessaria se non chiara dal contesto. Fare un elenco sarebbe operazione pedante e noiosa, ma è importante delineare il quadro che ne emerge: gli attentati dell'11 settembre hanno suscitato in maniera inevitabile una lunga onda mediatica e un sentimento popolare che alcuni hanno voluto cavalcare per i propri fini. Il tema principale, sia degli eventi storici che delle storie fumettistiche, è proprio quello del linguaggio, di come una parola inserita in un determinato contesto e reiterata possa influenzare il modo di pensare delle persone, dove una parola come vendetta viene cancellata per essere sostituita da guerra inevitabile, con tutte le conseguenze del caso.
Tuttavia, sia nei fumetti americani (soprattutto quelli sceneggiati da autori di matrice anglosassone come Warren Ellis o Garth Ennis), che soprattutto in quelli europei non c'è un atteggiamento da stampa allineata: le manovre segrete, le idiosincrasie, gli interessi economici (non troppo) occulti, vengono tutti smascherati e condannati. Non si vuole certo dire che i fumetti abbiano influenzato le scelte di questi ultimi anni del popolo americano, ma di sicuro non hanno avuto un comportamento "embedded".
Il saggio si chiude con un'intervista a Matteo Casali, un italiano trapiantato negli Stati Uniti che meglio può aiutare a farci capire le sensazioni di una società che, nel bene e nel male, non riusciremo mai a comprendere pienamente.
Dati del volume
- Editore: NPE Edizioni
- Autori: Testo di Luigi Siviero
- Formato: 400 pagine in bianco e nero
- Prezzo: 19,90 €
- Voto della redazione: 8