Intervista a Darick Robertson
- Scritto da Redazione Comicus
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L'intervista è stata realizzata da Danilo Guarino e tradotta da Fausto Colasanti. Ringraziamo Darick per la disponibilità.
Quando e per quale motivo hai scelto di lavorare come disegnatore di comics?
Ricordo che quando andavo a scuola, a circa 11 anni, volevo essere un avvocato. Un mio amico fece una battuta dicendo che mi sarei messo a disegnare Superman nel mezzo di un processo importante invece di concentrarmi sulla causa affidatami! Allora mi resi conto che forse avrei potuto diventare un disegnatore, e da allora ho sempre sognato di lavorare per la Marvel o la DC.
E’ stato difficile all’inizio?
Si, difficile come lo è entrare a lavorare nel campo dei comics mainstream. Ho cominciato a pubblicare le mie cose subito dopo il liceo producendo una serie creator owned chiamata “Space Beaver” che mi ha aperto diverse porte.
Hai lavorato con molti scrittori, da Warren Ellis a Nicieza. Con quale scrittore hai maggior feeling?
Ho amato lavorare con entrambi quelli che hai nominato, ma quello con cui mi sento più a mio agio nel lavorarci è Garth Ennis. Siamo diventati grandi amici nel corso degli anni e riesco a relazionarmi meglio con le persone con cui sento di avere un’amicizia vera.

Produco mediamente 33 pagine al mese e lavoro circa 12 ore al giorno.
Qual è il prossimo progetto che ti vedremo realizzare? Resterai alla Marvel?
Nel prossimo futuro resterò alla Marvel, finchè sono sotto contratto. Non sono sicuro su cosa lavorerò dopo Toxin e Nightcrawler. Finirò una miniserie di Fury insieme a Garth Ennis per il 2006.
Qual è il progetto dei tuoi sogni?

Ricordo infatti che nel passato hai prodotto anche qualche storia breve scritta da te (mi sembrava di ricordare una storia dell’Uomo Ragno). Ci sono buone possibilità che ti vedremo in futuro nelle vesti sia di scrittore che di disegnatore?
Forse! Ho scritto un po di cose per la Marvel che non hanno ricevuto molta attenzione. Quando lavori con scrittori di talento come Warren Ellis o Garth Ennis è difficile riuscire a

Qual è l’inchiostratore che ti soddisfa di più sulle tue matite?
Amo lavorare con Tom Palmer. In realtà preferisco inchiostrarmi da solo ogni volta che è possibile.
Ti vedremo in Italia a qualche convention?
Tutto quello che dovete fare è richiedermi! Ho vissuto a Firenze per un anno e sono tornato ogni volta che ho potuto. Se qualcuno vuole portarmi in Italia, sarò li da voi con un grande sogghigno!
Marco Rizzo
