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Marathon, recensione: L'eroismo dietro le quinte della Storia

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La Storia ha sempre tramandato nomi illustri. Di alcune figure storiche i documenti ci hanno permesso di ricostruire l’intera loro vicenda, di altre sono rimaste solo i nomi e, a volte, l’azione o l’evento per cui sono state ricordate. La loro esistenza, chi erano, cosa li ha portati a compire quel gesto, si sono persi nelle pieghe della Storia. Ed è il caso della battaglia di Maratona.
Marathon, cartonato targato Newton Compton Editori, è tratto dal romanzo omonimo di Andrea Frediani, adattato a fumetti da Lucio Perrimezzi ai testi e Massimiliano Veltri ai disegni, e racconta la vicenda di Eucle, Tersippo e Filippide, i tre guerrieri che hanno corso lungo tutta la piana che separava la battaglia di Maratona con la città di Atene per poter avvisare la pòlis del pericolo imminente.

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Più si va indietro nel tempo, più le fonti storiche si confondono e si nascondono nel mito. La breve introduzione dello stesso Frediani ricorda che, oltre il più celebre Filippide, sembra che siano stati anche altri due soldati, ad aver compiuto l’impresa. Dopotutto, l’esercito greco non poteva affidare ad un sol uomo le sorti della loro terra: di pericoli ed imprevisti potevano essercene tanti, troppi.
Il racconto parte, dunque, da questo presupposto. Eucle, Tersippo e Filippide, corrono verso la città di Atene, ma non lo fanno per mero spirito patriottico: i tre soldati aggiungono una posta in più, personale, la mano della bella Ismene, donna contesa da tutti e tre. Ma la loro corsa nasconde rivalità, bisogno di riscatto e i tre amici mettono in gioco tutto, non solo la libertà della Grecia.
Attenendosi alla costruzione narrativa del romanzo originale, Perrimezzi imbastisce il racconto su due temporalità diverse attraverso il continuo interscambio tra presente e flashback, tra la battaglia di Maratona, nel passato, e l’adrenalinica e pericolosa corsa che ne seguì. La voce fuori campo, quella di Eucle, il più “debole” dei tre, fa da tessuto narrativo principale e guida il lettore nei continui cambi temporali della storia. Il racconto scorre veloce, così come i testi, frammentati, dislocati nella tavola, concitati come la corsa che stanno narrando.

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Il disegno di Veltri, dunque, per graficizzare l’impeto della corsa, si costruisce attraverso spregiudicate prospettive, spesso deformanti, che dilatano le figure e gli spazi, filtrati dalla lente della velocità dei protagonisti. Non mancano citazioni visivo-grafiche ad uno dei più illustri predecessori del fumetto “peplum”: 300 di Frank Miller. Non mancano soggettive coperte dagli elmi, composizioni – specialmente nelle battaglie – d’ispirazione statuaria della Grecia Antica. Il bianco e nero, reso con tratti spessi e marcati, aiuta l’immagine della sofferenza, del sudore, del sangue, così come gli effetti di luce fanno risaltare l’atmosfera di pericolo costante e imminente.
Interessanti, in calce al volume, gli studi e l’evoluzione grafica dei personaggi ad opera di Veltri.

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Forse leggermente “frettoloso” nella lettura, ma coerente con il fulcro narrativo della corsa, Marathon intriga grazie alla volontà di voler recuperare il binomio mito-storia, e nel desiderio di riscoprire quei nomi ormai perduti e di ricostruire la loro storia, forse mai accaduta, o forse sì, che ha contribuito a renderli immortali.

Dati del volume

  • Editore: Newton Compton
  • Autori: Soggetto di Andrea Frediani, sceneggiatura di Lucio Perrimezzi, disegni di Massimiliano Veltri
  • Genere: Storico
  • Formato: 17,5x24, 108 pp, B., bn
  • Prezzo: 10€
  • ISBN: 978-8822712356
  • Voto della redazione: 7
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