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Il triste fato de l'uomo della Legione, la recensione del volume di Dino Battaglia

Dopo Edgar Allan Poe e Maupassant, NPE pubblica il terzo volume della collana dedicata a Dino Battaglia. Ad essere riproposta in questa occasione troviamo il classico L’uomo della legione. Questo fumetto, di 48 pagine, è anche il terzo della gloriosa collana Un uomo un’avventura fortemente voluta da Sergio Bonelli per la sua casa editrice (che all’epoca si chiamava Cepim) proprio per ospitare artisti che difficilmente avrebbero collaborato nelle serie mensili classiche.
La struttura della testata vedeva, dunque, i diversi autori cimentarsi con avventure autoconclusive, stampate in volumi di pregio con formato francese, incentrate su uomini eroici dislocati in varie epoche storiche. Nei suoi 30 numeri, dal 1976 al 1980, la collana ospitò due storie di Battaglia, quella sopracitata uscita nel gennaio del 1977 e L'uomo del New England del giugno 1979 che la NPE riproporrà più avanti.

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Autore dei testi, dei disegni e dei colori, Battaglia ambienta la sua storia nel 1921 nel deserto algerino e pone al centro del conflitto la Legione Straniera occupata a sedare le rivolte che di lì a qualche decennio, per precisione nel 1962, avrebbero poi portato all’indipendenza del Paese dai francesi. Bisogna ricordare che la Legione Straniera è un corpo militare che, specialmente in passato, ha ospitato tendenzialmente uomini in cerca di redenzione, reietti delle società o persone che avevano condanne da scontare. Proprio per questo motivo quindi, in aggiunta alle dure regole militari imposte dal corpo e all'essere di stanza in terra straniera, non devono sorprendere l'intensa crudeltà mostrata dai soldati verso la popolazione locale.

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La vicenda narrata da Battaglia si concentra sul soldato francese Moreau, condannato per codardia e costretto all’arruolamento forzato. In realtà, il legionario è innocente in quanto paga per la decisione del suo ex tenente Desay, ora fatalmente, suo capitano, di alzare bandiera bianca davanti al nemico. Un episodio riconducibile al loro passato, dunque, che li porterà a un duro confronto dovuto anche a una loro diversa interpretazione della morale e dell’eroismo. Il finale, dal tragico epilogo, sembra però non riscattare nessuno nonostante il tentativo di rivalsa del protagonista. In effetti, quello dell’artista veneziano è tutt’altro che un racconto morale: l’esercito degli oppressori è costituito da uomini ormai vinti al di là della loro battaglia reale. Battaglia non parteggia certo per i legionari, il protagonista più che un eroe è un uomo incolpevolmente vittima del suo destino. Il lettore si ritrova, dunque, davanti a un affresco di varia umanità splendidamente e fedelmente reso in tutte le sue sfaccettature.

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Dal punto di vista grafico siamo ormai nella maturità artistica di Battaglia (l’autore ci lascerà appena 6 anni dopo) e assistiamo dunque a una prova che ne racchiude tutta la cifra stilistica. L’ampiezza e l’ariosità delle tavole e del formato mostrano un utilizzo del bianco dominante, nonché efficace e strategico: il fumettista lo utilizza non solo come spazio fra le vignette, ma per il cielo, per il suolo, per lo sfondo o per le figure stesse. Nel farlo si ottiene innanzitutto una contrapposizione fra “vuoto” e vignette invece “piene” (di colore) utilizzato spesso per mettere in evidenza delle scene o delle situazioni (una sparatoria, uno schiaffo…). Inoltre, le figure colorate su questa ampiezza di bianco risultano scontornate, fornendo quasi un effetto collage, con il risultato di farle risaltare per contrasto. Dal canto suo, la colorazione non netta e ricca di ombreggiature e sfumature, che oscurano i colori stessi, fa risaltare il bianco come unico tono “acceso”, illuminante, unico colore non sporcato, puro e netto. Il tratto della matita, poi, graffiato e sottile, è rigido, lontano da ogni morbidezza, il che contribuisce a donare quell’effetto di ruvidità che crea contrasti e tagli fra grafite e colore.

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Naturalmente, una nota di merito va alla NPE che confeziona un prodotto curato in ogni aspetto ed elegante, che presenta anche una lunga e dettagliata introduzione ad opera di Daniele Barbieri. È chiara la volontà da parte dell’editore di dar vita a un catalogo di prestigio sempre maggiore grazie a collane che ripropongono in maniera organica e dignitosa grandi autori del passato, non a caso una collana parallela è dedicata a Sergio Toppi, di cui vi abbiamo recensito qui il primo volume.

Dati del volume

  • Editore: Edizioni NPE
  • Autori: Testi, disegni e colori di Dino Battaglia
  • Genere: Storico
  • Formato: 21×30, C, col. 64 pp.
  • Prezzo: 14,90€
  • ISBN: 978-8888893884
  • Voto della redazione: 8,5
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