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All Star Superman: note capitoli 1-6

di Davide “Myskin” Giurlando
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CAPITOLO 1


Pag. 3 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il “pianeta condannato” è ovviamente Krypton, il mondo natale di Superman. Era abitato dalla civiltà scientificamente avanzatissima dei kryptoniani e gravitava attorno ad una stella rossa, Rao, che era anche il nome del principale dio del pianeta.

Gli “scienziati disperati” sono Jor-El e Lara, i genitori biologici di Superman. Jor-El era un benevolo scienziato kryptoniano che aveva scoperto dell’imminente distruzione del suo pianeta. Cercò invano di convincere gli altri kryptoniani dell’imminente catastrofe, ma riuscì a costruire un prototipo di razzo con cui inviò il figlioletto neonato, Kal-El, sulla Terra. La moglie, Lara, avrebbe potuto trovare spazio nel razzo, ma scelse di morire insieme a Jor-El. Questa particolare versione dei genitori di Superman non è mai esistita nella continuity regolare e sembra fondere elementi byrniani (il cappuccio che copre la testa) e della Silver Age (i mantelli, la fascia attorno alla fronte, il simbolo sul petto).


Nelle storie di Superman attualmente pubblicate in America, Jor-El è  visivamente ispirato a Sean Connery (ma con un abito simile a quello indossato da Marlon Brando nei film con Christopher Reeve).
 
La “coppia gentile” sono Jonathan e Martha Kent, i genitori adottivi – ed umani – di Superman.
 
Pag. 4-5 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Kal-El in persona, alias Clark Kent, alias Superman. La versione del simbolo di Superman poi effettivamente stampata non è quella che venne mostrata nelle primissime preview di All Star Superman: Frank Quitely aveva concepito un simbolo leggermente modificato, più simile ad un pentagono regolare. Successivamente venne preferita la versione classica, ma qua e là (specialmente nell’albo n.2) fa ancora capolino la versione originale.

Pag. 6 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Leo Quintum è un personaggio nuovo, ma parzialmente ispirato a Emil Hamilton, uno scienziato amico di Superman che compariva nelle storie dell’era Byrne. Visivamente ricorda Willy Wonka, l’eroe della Fabbrica di Cioccolato di Roald Dahl.

 
L’equipaggio della navicella ricorda quello dei Fantastici Quattro (un genio scientifico, una donna, un pilota e un essere mostruoso). La missione sul sole è ispirata a quella del racconto di fantascienza "Golden Apples of the Sun" di Ray Bardbury (che dà anche il nome alla navicella).
 
Pag. 8 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La giornalista bionda e provocante è Cat Grant, creata da Marv Wolfman e Jerry Ordway nel 1987. Ha rappresentato per qualche tempo una potenziale rivale in amore di Lois Lane, sua collega al Daily Planet. Suo figlio, il giovanissimo Adam Grant, venne barbaramente ucciso dallo psicopatico Winslow Schott, il Giocattolaio (o da un robot con le sue sembianze). Recentemente è ricomparsa – col seno rifatto! – nelle attuali storie di Superman, come potenziale avversaria di Supergirl (con cui ha un rapporto simile a quello di Jonah Jameson con l’Uomo Ragno).

 
Lois Lane, da sempre l’unico vero amore di Clark. Caparbia e testarda, è uno dei primi personaggi con tratti femministi della storia dei comics. Nelle storie attuali di Superman, sono sposati ed ovviamente lei conosce la vera identità di Clark.

 
James Bartholomew Olsen, detto Jimmy, detto Mr. Action. Fotografo al Daily Planet ed ’”amico di Superman” (di cui però non conosce l’identità segreta). Protagonista di innumerevoli storie leggere, fantasiose e semicomiche negli anni ’60, era dotato di un “Super-orologio” da polso che all’occorrenza emetteva un ronzio percepibile solamente da Superman, cui si rivolgeva in situazioni di emergenza. È stato la spalla di Kal-El fin dalla sua prima apparizione nel 1941, ma creativamente è nato nel programma radiofonico "The Adventures of Superman" nel 1940. La sua testata personale è passata anche per le mani di Jack Kirby, che l’ha utilizzata per introdurre l’epopea dei Nuovi Dei nel 1971. Visivamente la versione di Jimmy Olsen creata da Quitely fonde l’estetica classica del personaggio con Tintin, l’avventuroso reporter creato nel 1929 dal belga Hergé (e in parte, per quanto riguarda il maglione, con Charlie Brown).

 
Pag. 9 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il Daily Planet, il principale quotidiano di Metropolis. Nella Golden Age Clark lavorava al Daily Star, diretto da George Taylor.

Il direttore del Daily Planet, il burbero Perry White. Un altro dei classici comprimari delle storie di Superman, creato da Siegel e Shuster nel 1940 (ma anche lui, come Jimmy, comparve precedentemente nel serial radiofonico "The Adventures of Superman").

 
I reporter del Planet, di spalle. Il tipo corpulento a sinistra di Cat Grant è Steve Lombard, creato da Elliot S. Maggin nel 1973: un ex giocatore di football che faceva il giornalista sportivo per il network tv Galaxy Broadcasting, nel periodo in cui anche Clark lavorava per la televisione. Prepotente e irruento, è stato per diversi anni un rivale in amore di Clark e suo amico-nemico. Recentemente è ritornato nelle testate regolari, con lo stesso aspetto fisico (baffoni, capelli lunghi) con cui lo ha ridisegnato Quitely.

 
Il giornalista di colore è Ron Troupe, creato da Ordway e Grummett nel 1991. Uno dei principali rappresentanti degli anni ’90, e come tale probabilmente odiatissimo da vari amanti della Silver Age, Morrison in primis. Nella bozza scartata di Superman now! avrebbe dovuto trasformarsi nell’Uomo di Kryptonite, una specie di versione malvagia de La Cosa dei Fantastici Quattro. Nell’era MOS ha sposato Lucy Lane, sorella di Lois, con cui ha avuto un figlio; ma non si sa se il matrimonio sia ancora valido nella continuity attuale.

 
Il piano di Luthor di cui parla Perry è un probabile riferimento ai film di Superman con Chris Reeve (a partire da "Superman: The Movie" del 1978) in cui Luthor, interpretato da Gene Hackman, provocava delle catastrofi naturali per tentare delle speculazioni commerciali).
 
Pag. 10 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Alexander Joseph Luthor, detto Lex, la nemesi di Superman fin dalla sua prima apparizione nel 1940. Nella Silver Age era stato, da giovane, un promettente scienziato amico di Superboy, finchè un incidente di laboratorio involontariamente causato dallo stesso Kal aveva convinto Lex che Superboy segretamente lo invidiava (l’incidente causò anche la precoce calvizie di Luthor), convicendolo a darsi al crimine. Byrne lo ripropose come magnate senza scrupoli e maligno; Waid come disadattato dotato di un’intelligenza sovrumana e paradossalmente in grado di rapportarsi solo con Superman. Nella continuity attuale la sua rivalità con Kal si fonda su motivi complessi, che poco hanno a che vedere con l’utile e il denaro; a parole Luthor considera Superman la rovina dell’umanità, perché la sua presenza e i suoi interventi impedirebbero agli uomini di reggersi sulle “proprie gambe” e di rendersi autonomi; in realtà lo invidia segretamente e vorrebbe essere come lui. Non sempre Luthor è malvagio: alcuni autori, come Elliot S. Maggin, hanno prospettato una sua possibile, futura redenzione.
 
 
Il generale con cui parla Luthor è Sam Lane, padre di Lois, creato nel 1959 da Robert Bernstein e Kurt Schaffenberger, ma ricreato in era post-Crisi come rigido e intransigente militare. Ha avuto un ruolo importante nella recentissima saga Superman: New Krypton (2008), dove pure collabora con Luthor.

Pag. 16 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

I nuovi poteri di Superman. In era post-Crisi, nel corso della saga Superman Red/Superman Blue (1998), Kal è diventato per qualche tempo un essere di pura energia, in grado di generare campi elettromagnetici e di convertirsi in flussi incorporei. La saga del 1998 è in realtà un remake di una celeberrima storia immaginaria della Silver Age, comparsa su Superman #162 (1963), in cui Superman si scindeva in due gemelli, uno blu ed uno rosso, e risolveva tutti i problemi della Terra. Tale saga è una delle principali fonti d’ispirazione dell’intera maxiserie di Grant Morrison.

 
Pag. 15 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Superman aveva già avuto a che fare con una malattia mortale (o almeno così credeva) in "The last days of Superman", su Superman #156.



Pag. 16 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Superman aveva già avuto a che fare con cloni di se stesso - creati dal proprio cadavere! - su un mondo parallelo nell'angosciante "Superman, You're Dead...Dead...Dead!", da Action Comics #399
.


Pag. 18 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini


Lavoratori Bizarro: vedi capitolo 7.
 
Pag. 20 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Una veduta di Metropolis, la città di Superman. Benchè generalmente la si identifichi con New York, alcuni autori hanno cercato di conferirle un’architettura peculiare, come per la Gotham City di Batman. Nel 2000 Joe Kelly e Jeph Loeb ne hanno fatto una città fantascientifica, ricca di robot e macchinari assurdi; nel 2003 Lee Bermejo l’ha dotata di un’architettura déco. Attualmente James Robinson ne ha fatto una città ricca di palazzoni megalitici in stile futurista. Quitely ne dà la sua versione, rifacendosi forse al film "Metropolis" (1927) di Fritz Lang e dotandola di dirigibili in stile anni ‘30 come principale mezzo di trasporto (in un modo che ricorda le metropoli del film del 2004 "Sky Captain and the world of tomorrow", in cui i robot erano dichiaratamente ispirati a quelli affrontati da Kal-El nel cartone animato del 1941 "Superman vs. The Mechanical Monsters").
 
 
Pag. 24 del I capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La frutta che esce dal sacchetto della spesa di Lois è un riferimento al film di Donner, in cui scopriamo che la bevanda preferita della bella giornalista è il succo d’arancia.

CAPITOLO 2

L’intero capitolo è la parodia di uno dei motivi ricorrenti delle classiche storie di Superman e Lois Lane: Lois che sospetta che Clark e Superman siano la stessa persona e Clark cerca di depistarla. Qui la dinamica è rovesciata: Clark cerca di convincere Lois di essere Superman e lei si rifiuta di credergli. 

Pag. 4-5 del II capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La Fortezza della Solitudine. Creata nel 1958, è stata il quartier generale artico di Superman fin dalla Silver Age. Nella versione classica si apriva con una chiave gigantesca, che solo Superman poteva sollevare. Nell’attuale continuity di Superman, la fortezza è visivamente ispirata a quella dei film di Donner.

 
Superman nomina Toyman, ossia il Giocattolaio, uno dei suoi nemici classici, creato nel 1943 da Don Cameron ed Ed Dobrotka. Un ingegnere psicopatico, costruttore di giocattoli mortali, bambole esplosive, mine a forma di yo-yo, eccetera.

 
Nomina anche Batman. Servono spiegazioni?

Pag. 8-9 del II capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Quasi tutti i gadget della fortezza, compreso il penny col volto del Joker, i Super Robot (nella Silver Age, Superman li utilizzava come “controfigure” per proteggere la propria identità segreta) e gli scacchi giganti compaiono in "The Super Key to Fort Superman!", da Action Comics #241 (1958).


Compare anche Kandor, la città in bottiglia, ma ne riparleremo nelle note all’albo n.10. La sfera sulla destra è una classica macchina del tempo della Silver Age.

 
Il robot gigante (con cabina di guida nella testa) posto al centro della sala è  un omaggio ai classici automi del tempo che fu (come quelli sulla copertina di Action Comics #515), ma rivisitato con il gusto estetico che Frank Quitely aveva già utilizzato nella miniserie Vertigo We3 (2004), scritta da GrantMorrison.


Lo Shuttle è il Columbia, che nel mondo reale è esploso nel 1981 uccidendo l’intero equipaggio. Nel suo mondo, Superman l’ha salvato e gli è stato donato in segno di riconoscenza.
La nave sullo sfondo, come dice Superman più avanti, è il Titanic.

Le statue sulla scacchiera rappresentano (da sinistra): Jimmy, Perry, Brainiac (il tipo verde con la maglia rosa), Bizarro (vedi capitolo 7), Lois, Batman, Luthor e Solaris (vedi albo 10). Brainiac, il “computer vivente”, non compare in All Star Superman ma è stato, con Luthor, il peggior nemico di Superman fin dal 1958: un androide proveniente dal pianeta Colu responsabile della miniaturizzazione di Kandor. Ha conosciuto una marea di versioni diverse durante l’era Byrne, ma attualmente Geoff Johns ne ha riproposto una molto simile a quella della Silver Age (mescolata con quella della serie animata di Superman del 1996).

 
Pag. 11 del II capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Altri giocattoli supermaniani. Il cubo stellato è l’universo infante di Qwewq, che avrà un ruolo importante nel capitolo 10. Era una delle idee di Morrison per l’abortito Superman now!, e l’ha riproposta anche nella maxiserie (in continuity) Seven Soldiers (2005) e nel suo prologo su JLA Classified.

L’oggetto sferico è un prototipo di Solaris, il “Sole Tiranno”, un nemico di Superman creato per DC One Million (1998). Lo rivedremo nel n.11.

L’elmo è forse quello di Ercole, comparso – tra l’altro - su Action Comics #308, nella Silver Age.


O  forse un riferimento al Centurione Alpha, un supereroe di un’era alternativa dove aveva fatto di Metropolis una sorta di Roma moderna, creato da Karl Kesel nel 1995.


In generale, comunque, negli anni ’50 e 60 erano relativamente frequenti visite di Superman nell’antica Grecia o Roma (come in Superman #105), o scontri con personaggi dell’antichità, del mito o della Bibbia, come Samson ed Atlas, che ricompaiono nel capitolo 3.


Lo Specchio della Verità, da Action Comics #269.

 
Kal Kent, uno dei discendenti di Superman dell’853esimo secolo; un altro dei personaggi creati da Morrison per DC One Million. Lo rivedremo nel capitolo 6.


Pag. 12 del II capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il Mangia-soli. Uno dei nemici classici della Legione dei Super-eroi, il supergruppo del futuro in cui militava il Superboy della Silver Age. Compare per la prima volta su Adventure Comics #352.

 
Pag. 18 del II capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il Superman sconosciuto dell’anno 4500 è un personaggio creato da Morrison, ma si ispira ad una vecchia storia Silver Age (Action Comics #239) in cui l’uomo d’acciaio era costretto a girare bendato, e ad Unknown Soldier, un vecchio personaggio dei fumetti di guerra DC creato da Robert Kanigher e Joe Kubert nel 1966: un soldato sfigurato capace di assumere qualsiasi identità con maschere di pelle sintetica.


Il cannone a kryptonite. La kryptonite (concepita nel 1940 da Jerry Siegel, anche se all’epoca si chiamava K-Metal) è uno dei più classici pericoli per il Superman di qualsiasi era: un frammento del pianeta natale di Superman divenuto radioattivo e a lui letale. Nelle serie regolari ci sono state diverse varietà di kryptonite, ognuna dotata di diversi effetti. Delle pistole a kryptonite, compaiono – tra l’altro – in Superman’s pal Jimmy Olsen #97.


CAPITOLO 3


Pag. 1 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Lois Lane, Superwoman! La continuity regolare di Superman ha conosciuto diverse Superdonne. La prima è stata proprio Lois, che nel 1947 si convinse (erroneamente) di aver acquisito dei poteri simili a quelli di Superman; successivamente, in varie storie, li acquisì per davvero, ma sempre temporaneamente. La seconda è stata Luma Lynai, la Superwoman di un mondo alieno, che su Action Comics #289 visse una storia d’amore con il Superman Silver Age. La terza è stata la Lois Lane malvagia di un universo alternativo (comparsa per la prima volta nel 1964);  quindi una versione femminile di Superman di un altro universo alternativo dove i sessi degli eroi erano scambiati rispetto a quelli del mondo “normale” (Superman #349); Kristin Wells, una discendente di Jimmy Olsen proveniente dal futuro che simulava superpoteri grazie ad una tecnologia avanzatissima (creata da Elliot S. Maggin nel 1981); Dana Dearden, una nemica di Superman degli anni ’90; e, recentissimamente, una nuova Superwoman comparsa nel corso del crossover "New Krypton". Anche Lana Lang, la prima ragazza di Superman quando ancora si chiamava Superboy a Smallville, è stata Superwoman in diversi albi della Silver Age, e sempre temporaneamente.


 
Pag. 4 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Krull, il Dinosauro membro di una civiltà parallela nascosta nelle viscere della Terra, è un personaggio creato da Morrison. Tuttavia Superman ha più volte viaggiato nel tempo, fino alla preistoria, in varie storie della Silver Age, e in Superman #267 ha scoperto una civiltà evolutasi da esseri preistorici nelle viscere della Terra.

 
Pag. 7, 9 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Samson ed Atlas, i Super-Rivali. In varie avventure della Silver Age i due eroi dell’antichità (insieme al semidio Ercole) si erano scontrati con Superman per contendergli il cuore di Lois Lane o di Lana Lang. Queste particolari versioni di Samson ed Atlas sono reinventate da Morrison, che ha fatto di Samson una “versione fantascientifica di Conan il Barbaro”.


Pag. 12 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Samson: “Hai visto come mi spiava il cinturone?” E Lois ha vari superpoteri, fra cui la vista a raggi X...

Pag. 13 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Notare gli occhi “pallidi” di Superman mentre legge il giornale, uno dei segni dell’attivazione della vista a Raggi X. E in seconda pagina...
 
Pag. 15 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

L’Ultrasfinge è un personaggio nuovo, ma i suoi tratti gatteschi (e la particolare minaccia che riserva a Lois) sono una citazione del Paradosso del Gatto di Schroedinger, che è “contempornaeamente vivo e morto”.

Pag. 17 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Anche quello della forza inarrestabile e dell’oggetto inamovibile è uno dei classici paradossi logici (ed è una delle versioni del paradosso di Onnipotenza: “Può Dio creare una pietra così pesante da non poter essere sollevata nemmeno da Dio in persona?”). Ne esistono diverse versioni, anche nella cultura orientale. Il paradosso è citato sulla copertina di Superboy #47.


Pag. 21 del III capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Atlantide. Un’altra delle classiche città di fantasia talvolta visitate dal Superman Silver Age. Lori Lemaris, la sirena amatissima dal giovane Superman, era un’atlantidea; comparve per la prima volta nel classico "The Girl in Superman’s Past" (Superman #129, del 1959).

 
CAPITOLO 4
 
Pag. 1 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La copertina è una parodia della classica immagine di Action Comics #1, e contemporaneamente un  riferimento alle numerosissime copertine della Silver Age che, per stuzzicare la curiosità del lettore, ponevano Superman in situazioni assolutamente incongrue o fuori dal normale. Il sito www.superdickery.com ne raccoglie molti, esilaranti esempi.


Pag. 3 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

L’appartamento di Jimmy Olsen è stracolmo dei cimeli di passate imprese. La testata regolare dedicata a Jimmy, Superman’s Pal Jimmy Olsen, durata dal 1954 al 1974 era un concentrato di avventure surreali e leggerine. Nel corso delle sue storie, a Jimmy capitava con una frequenza allarmante di: trasformarsi (Jimmy-Uomo Lupo, Jimmy-Porcospino Umano, Jimmy-Alieno e così via), di imbattersi in manufatti magici e anche di viaggiare nel tempo (nell’incredibile Superman’s pal Jimmy Olsen #79 arrivava addirittura a lanciare la moda dei Beatles nell’antica Grecia!)

 
Tra gli altri cimeli, nell’appartamento c’è: la lampada di Aladino (da Superman’s pal #42); una foto di Jimmy come tartaruga umana (da Superman’s pal #53); un elmo vichingo (da Superman’s pal #154); un cappello da pirata (da Superman’s pal #21 oppure Superman’s pal #61); delle bamboline voodoo (da Superman’s pal #58); un cappello a cilindro (da Superman’s pal #6); un modellino imbottigliato dell’isola di Jimmy (da Superman’s pal #85). Inoltre, un’action figure del personaggio del film a cartoni animati "The Iron Giant" (1999), che si ispirava in parte a Superman;



Il manichino porta il costume di Flamebird, una identità segreta che Jimmy adottava nel corso di alcune avventure Silver Age all’interno della città in bottiglia di Kandor. Flamebird era sempre in coppia con Nightwing, un altro supereroe kandoriano. Nel corso degli anni ci sono state diverse incarnazioni di Nightwing e Flamebird, la più nota delle quali è quella formata da Superman (Nightwing) e, appunto, Jimmy come Flamebird.


La ragazza di Jimmy è Lucy Lane, sorella minore di Lois; la principale fidanzata di Jimmy in era pre-Crisi. Negli anni ’90 si sposò con il reporter del Daily Planet Ron Troupe; nella continuity attuale, è apparentemente nubile.


Jimmy travestito! Un’altra delle demenziali (e ricorrenti) metamorfosi di Jimmy nella Silver Age, fin da Superman’s pal #44.

 
Pag. 7 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Gli esseri luminosi, da Action Comics #271.

 
Pag. 8 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Viene nominata la “Divisione Cadmus”. Il Progetto Cadmus, introdotto su Superman’s pal #133 , è una creazione di Jack Kirby quando prese le redini della testata di Jimmy, dove introdusse alcuni elementi della saga dei Nuovi Dei. Era una divisione governativa specializzata in clonazioni, e fra l’altro riportò in vita il Guardiano (un vecchissimo personaggio di Kirby risalente al 1942, molto simile a Capitan America).


Pag. 12 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La Kryptonite nera viene dalla serie televisiva "Smallville", e successivamente introdotta da Jeph Loeb nella più recente serie di Supergirl. Nella continuity regolare ha il potere di scindere un kryptoniano in due esseri singoli, uno buono e l’altro cattivo.

Pag. 16 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Jimmy nomina la Zona Fantasma, creata su Adventure Comics #283, del 1961. La Zona era una prigione ultraterrena scoperta da Jor-El; una dimensione di puro vuoto, cui erano condannati i peggiori criminali di Krypton. Molti celebri kryptoniani malvagi (come il Generale Zod) sono sopravvissuti alla distruzione del loro pianeta grazie alla permanenza nella Zona; da cui ogni tanto, a partire dalla Silver Age, evadevano a far danni nel mondo reale.

 
Pag. 19 del IV capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Jimmy si trasforma in Doomsday, uno dei più celebri nemici di Superman. Creato da Dan Jurgens nel 1992, era il risultato di una serie di esperimenti falliti nella Krypton primordiale: un bruto dalla forza pressocchè illimtata in grado di rigenerarsi e di adattarsi a qualsiasi situazione ostile. Fu il responsabile della celebre saga della "Morte di Superman".

 
CAPITOLO 5

Pag. 3 del V capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

I “grandi criminali” della storia nominati dal giudice durante il processo erano effettivamente un modello per il Luthor della Silver Age. Nel suo rifugio all’interno del museo di Metropolis, Lex conservava delle statue a grandezza naturale dei suoi miti.


Pag. 5 del V capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Stryker’s Island, la prigione di Metropolis. Creata nel 1987.
 
Pag. 14 del V capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il Parassita, un altro dei classici nemici di Superman. In era Pre-Crisi era Maxwell Jensen, un ladruncolo sopravvissuto ad un incidente chimico, in grado di assorbire i poteri dei supereroi. Questa particolare versione del Parassita però è esteticamente più simile a Rudy Jones, l’incarnazione post-Crisi. Fin da Superman #286, del 1975, è stato in pessimi rapporti con Luthor.


 
Pag. 22 del V capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La scimmia di Luthor ricorda Beppo, la super-scimmia della Silver age, usata come cavia da Jor-El per testare il razzo che avrebbe dovuto salvare Kal, e incidentalmente anche lei dotata di superpoteri. Militò, insieme a Krypto il super-cane, Comet il super-cavallo e Streaky il super-gatto, nella Legione dei Super-animali (!)

 
Pag. 23 del V capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Nasthalthia, la nipotina di Luthor (in certe storie cugina), è un oscurissimo personaggio creato come nemica di Supergirl negli anni ’70.


Il piano di Luthor ricorda un po’ quello della celebre storia immaginaria "The death of Superman", comparsa su Superman #149; in quella storia Lex, fingendosi redento, riusciva ad uccidere Kal-El con un’overdose di kryptonite.

CAPITOLO 6

Pag. 7 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Smallville, la città di Jonathan e Martha Kent, i genitori adottivi di Superman. Ubicata in Kansas, è un po’ il simbolo delle idilliache cittadine di provincia degli anni ’50 in stile Norman Rockwell. Questa particolare versione di Jonathan sembra ispirata a quella data da Glenn Ford del film di Donner, con qualche elemento della serie TV (dove Jonathan è interpretato da John Schneider).


Martha invece sembra ispirata alla versione della Silver Age, o a quella di Byrne.

 
Pag. 4 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Krypto, il super-cane. Creato nel 1955, era stato il cane del piccolo Kal-El su Krypton, finchè Jor-El non l’aveva usato per testare un prototipo del razzo che avrebbe dovuto portare il figlio sulla Terra. Il razzo si perse nello spazio e vagò per anni fino a raggiungere il nostro mondo, dove Superman lo ritrovò. Nella Silver Age militava nella Legione dei Super-animali.


Pag. 7, 12 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

I Superman del futuro sono stati introdotti da Morrison nella mini del ‘98 (in continuity) DC One Million. In un futuro imprecisato, Superman, sopravvissuto a Lois, a Batman e a tutti i suoi amici e nemici, avrebbe lasciato la Terra nelle mani del figlio Superman Secundus, e avrebbe vagabondato nello spazio fino a rifugiarsi nel sole, da cui sarebbe emerso nell’853esimo secolo in forma di Superman dorato e dotato di poteri semidivini. Kal Kent si è già visto nel capitolo 2; il Superman con la bombetta è il discendente di un Superman futuro e di una regina della quinta dimensione, e assomiglia a Mxyzptlk, il folletto ultradimensionale creato nel 1944 cone nemico di Superman. Mxyzptlk è praticamente onnipotente, ma si limita ad utilizzare i suoi immensi poteri per giocare scherzi feroci ai danni di Kal. Per essere esiliato nella sua dimensione (per 90 giorni al massimo) lo si deve costringere a pronunciare il suo nome al contrario.


Pag. 10 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Lana Lang e Pete Ross, i più vecchi amici di Superman. Lana, creata nel 1950, è stata la più grande rivale in amore di Lois Lane, e per qualche tempo ha effettivamente avuto una relazione amorosa con Clark – di cui conosce il segreto - negli anni ’70. Qui sembra visivamente ispirata a Kristin Kreuk, che la interpreta nel telefilm "Smallville.

 
Pete Ross, creato nel 1961, in molte storie Silver Age, era pure a conoscenza dell’identità segreta di Clark. In alcune storie oggi considerate fuori continuity, è stato anche suo nemico; nella continuity regolare, ha sposato Lana Lang, da cui ha successivamente divorziato.

 
Pag. 14 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Occhio! La foto con cui i Superman del futuro hanno rintracciato la Cronovora è  quella che Lana ha scattato un attimo fa!
 
Il mostro cronovoro è una creazione di Morrison. Sarebbe dovuto comparire per la prima volta in Hypercrisis, un eventone progettato e mai realizzato in cui Morrison avrebbe definitivamente esaminato l’Ipertempo (un concept creato negli anni ’90 per riportare in auge i mondi alternativi, ed oggi definitivamente abbandonato). Alcuni elementi della Cronovora sopravvivono nel finale di 52, il settimanale durato dal 2006 al 2007, che annoverava Morrison fra i suoi autori; inoltre, una Cronovora è comparsa in Chronos #1000.000, un albo legato all’eventone "DC One Million".


Pag. 18 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

La morte improvvisa per infarto di Jonathan Kent, benchè sia considerata uno degli elementi distintivi del personaggio, in realtà non è mai comparsa (fino a tempi recentissimi) nelle serie regolari. È un elemento introdotto dal film di Donner e ripreso nella serie TV "Smallville", ma nella Golden Age e Silver Age Jonathan moriva rispettivamente di vecchiaia e di malattia, e Martha non gli sopravviveva.

Pag. 23 del VI capitolo edizione Italiana Planeta DeAgostini

Il Superman dorato è lo stesso Kal El proveniente dal futuro, così come concepito da Morrison in DC One Million.

 
La ragazza a sinistra di Superman è una non meglio precisata Supergirl. Le serie regolari di Superman hanno conosciuto numerose versioni di questo personaggio: la Regina Lucy di Borgonia (Superboy #5); Claire Kent (da Superboy #78), la presunta sorella di Superboy; la “Super-girl” creata da Jimmy Olsen con un totem magico in Superman #123; la celeberrima Kara Zor-El, cugina carnale di Superman sopravvissuta come lui alla distruzione del pianeta grazie ad un razzo indirizzato sulla Terra (creata da Otto Binder ed Al Plastino nel 1959 su Action Comics #252); Matrix, una creatura artificiale proveniente da un universo alternativo, creata da Byrne nel 1988; Cir-El, una (fasulla) figlia di Superman proveniente dal futuro. L’attuale Supergirl in continuity è sempre Kara, reintrodotta da Jeph Loeb nel 2004.


Il ragazzo a destra di Superman è un imprecisato Superboy. Nel 1944 Shuster e Siegel stabilirono che, prima di diventare Superman, Clark era stato un giovane supereroe a Smallville; nel 1958, Otto Binder ed Al Plastino stabilirono che aveva militato nel super-gruppo della Legione dei Super-eroi (questa versione è recentemente tornata in continuity).


La versione di Morrison però sembra più ricordare la tuta originale del secondo Superboy, Conner Kent, un clone di Superman (e di Lex Luthor) creato nel 1993.


Superman nomina New Krypton. Nel futuro di DC One Million, Kal riuscirà effettivamente a far rivivere i kryptoniani ed il loro pianeta. Una Nuova Krypton è recentemente apparsa nella continuity regolare di Superman.


La rosa d’oro. In "For the man who has everything", celeberrima storia di Moore e Gibbons comparsa su Superman Annual #11, Batman regalava a Superman una “nuova varietà di rosa”, di nome “Krypton”.


Redazione Comicus
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