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Bao & Bonelli: Michele Foschini ci spiega come "Cambia Tutto"

Fra gli eventi più importanti di Lucca Comics & Games 2015 bisogna annoverare l'attesa conferenza Bao & Bonelli in cui le due realtà editoriali hanno annunciato una strategia congiunta e nuova per approcciarsi al mondo delle librerie, grazie ad un nuovo distributore e a un catalogo mensile dedicato. Considerando il grosso interesse dei lettori e la portata di questo evento, abbiamo contattato Michele Foschini, direttore editoriale della Bao Publishing, per comprendere meglio nel dettaglio cosa effettivamente cambierà per i lettori e per le librerie.

Salve, Michele. Bentornato su Comicus.

cambiatutto bbA Lucca c'è stata la tanto attesa conferenza Bonelli & BAO. Facciamo un passo indietro. Come nasce la sinergia fra la vostra Casa editrice e quella di via Buonarroti? Due realtà di primo piano del fumetto italiano, ma al tempo stesso molto differenti.

Come molte altre cose nel mondo del Fumetto italiano, è “colpa” di Roberto Recchioni. Due anni fa ci ha chiesto di portare in libreria Mater Morbi, il suo storico episodio di Dylan Dog, e da allora sono nate amicizie personali, una profonda e reciproca stima professionale, e la sensazione di avere punti di vista diversi, ma complementari, sul mercato. Collaborare con la Sergio Bonelli Editore è sempre stato un piacere, non ricordo un solo momento di tensione o disaccordo, in questo ultimo biennio.

In estrema sintesi, la grande novità è che Bonelli e BAO cambieranno distributore, passando a Messaggerie, e condivideranno un catalogo unico. In termini pratici, cosa cambierà per i lettori e quali vantaggi avranno da oggi?

Messaggerie è senza dubbio il miglior distributore librario d'Italia. Ha un know how e una struttura senza uguali. La loro metodologia distributiva, soprattutto nella fase di immissione ed evasione degli ordini dei singoli punti vendita, presenta molti vantaggi operativi per i negozianti. Senza entrare nel merito, grazie alla struttura di Messaggerie e alla promozione (nel senso dell'informazione ai librai e del servizio clienti dedicato) messa in piedi da SBE e BAO, sul medio termine le fumetterie diventeranno più competitive rispetto a quanto siano ora, nei confronti di altri venditori degli stessi prodotti. Questo significherà più facilità di reperimento dei fumetti senza lunghi tempi di attesa per i loro clienti, e migliori vendite e margini sulle vendite, quando il sistema andrà a regime.

Questa mossa nasce, oltre che dalla volontà di migliorare sempre, anche da una forte insoddisfazione precedente. Qual era il problema, cosa non funzionava?

Per motivi che prescindono dalla volontà degli editori, nel sistema che usavamo in precedenza era molto difficile garantire la disponibilità ai negozi degli arretrati. In pratica, quando un titolo veniva lanciato la prima volta era facile ordinarlo, ma dal primo riordino le cose si facevano complesse e i tempi quasi biblici. Non potevamo continuare a lavorare in questo modo. Soprattutto se consideriamo che un editore come BAO investe moltissime risorse per tenere sempre tutto il catalogo disponibile, con costanti ristampe e monitoraggio delle vendite.

Negli ultimi anni sembra che l'attenzione delle librerie di varia verso i fumetti sia cresciuta. Fino a pochi anni fa, i volumi a fumetti erano spesso associati a quelli per l'infanzia o ai libri comici, ora hanno intere aree dedicate. Insomma, sembra che il fumetto si sia conquistato uno spazio sempre maggiore. Credi ci sia ancora tanto da migliorare sotto quest'aspetto? Cosa bisogna fare per coinvolgere sempre più il pubblico generalista?

Ormai l'attenzione verso il Fumetto è totale, da parte del mondo della cultura e della società. Sta a noi che lo produciamo non sprecare questa attenzione, evitando di sovrappopolare gli scaffali e di alienare questo nuovo lettorato, pubblicando troppe opere eccessivamente settarie o di nicchia. Allo stesso tempo, dobbiamo far capire ai nostri clienti storici (e in questo novero includo anche le fumetterie, che sono al 99% gestite da autentici appassionati) che siamo dalla loro parte, che abbiamo a cuore le cose che sono importanti per loro, in termini tanto contenutistici quanto merceologici.

Naturalmente, le librerie specializzate (le fumetterie) sono al centro dei vostri progetti e dei vostri interessi, come dimostrato anche con precedenti iniziative. Al tempo stesso, però, sembrano subire sempre di più la concorrenza e spesso sono gli stessi editori o i distributori a rendergli difficile la vita. Questa nuova iniziativa come le favorirà? Avete parlato in conferenza di un ufficio commerciale dedicato e di aiuti ai negozi per scontistica, promozioni e incontri con gli autori.

Il punto è proprio questo: le fumetterie hanno il vantaggio di saper comunicare, personalizzando il servizio, con ogni loro cliente. Fino a ora però nessuno ha trattato allo stesso modo chi le gestisce. Da questa settimana, noi di Sergio Bonelli Editore e BAO Publishing li andremo a cercare, piccoli o grandi che siano, e capiremo le loro esigenze, perché se siamo riusciti a farci accettare da un pubblico generalista che diffidava del potenziale dei fumetti come mezzo narrativo, non esiste che non troviamo il modo di far crescere il business (e la soddisfazione) di chi già conosce l'immenso potenziale di questo medium.

In chiusura, in futuro c'è la possibilità che qualche altro editore possa sposare il progetto?

Secondo me tra qualche mese molti colleghi capiranno il potenziale di questa nostra operazione, ed è molto probabile che decidano di fare come noi.

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