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Speed Rece #11: le nostre letture in breve

Puntuale, arriva l'11° appuntamento con Speed Rece, la rubrica in cui i redattori di Comicus raccontano in breve le loro letture settimanali. Buona lettura.

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Amazing Spider-Man 37 & 38 (L’Uomo Ragno 686 & 687 - Panini Comics)

di Dan Slott, Stuart Immonen, Gerry Conway, Ryan Stegman, Dennis Hopeless, Veronica Fish
Signore e Signori, allacciate le cinture di sicurezza e benvenuti allo Stuart immonen Show! Da questo mese il veterano di Superman, Nextwave, New Avengers e Star Wars prende in consegna le matite di Amazing Spider-Man, regalando alla collana madre dell’Uomo Ragno il consueto e sontuoso comparto grafico tipico dell’artista. Una sequenza mozzafiato di tavole all’insegna di azione e dinamismo, l’ideale per il blockbuster ragnesco ideato da Dan Slott, alla cui resa partecipano anche gli abituali collaboratori di Immonen, l’inchiostratore Wade Von Grawbadger e il colorista Marte Gracia. Il risultato finale è una festa per le pupille del lettore. L’arrivo dell’artista sembra conferire un rinnovato slancio ai testi di Slott, ormai in vista del traguardo del decimo anno consecutivo sulla testata, che inaugura un nuovo storyarc incentrato sulla caccia del Ragno alla sua nemesi di sempre, Norman Osborn, aiutato dallo Shield e dal suo agente migliore, la Mimo – Bobbi Morse vista anche nella serie tv dedicata all’agenzia di spionaggio più famosa dei fumetti. E tra i due potrebbe nascere qualcosa di più profondo della semplice collaborazione professionale. In appendice, debutta Amazing Spider-Man: Renew Your Vows, nuova serie ambientata in una realtà alternativa dove Peter e Mary Jane sono ancora sposati e hanno una figlia, Annie, dotata anch’essa di poteri ragneschi che non mancherà di usare per aiutare il padre nella crociata contro il crimine. Testi del veterano Gerry Conway, disegni della star nascente Ryan Stegman, partito come emulo di Todd McFarlane e approdato ad un piacevole stile personale. Ultima storia con party di addio annesso per Spider-Woman, con una parata di ospiti d’onore arrivati per salutare la neo mamma Jessica Drew: Dennis Hopeless scrive, Veronica Fish disegna con sensibilità indie.
Voto: 7,5
Luca Tomassini

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American Flagg! (Editoriale Cosmo)

di Howard Chaykin
Howard Chaykin fa parte di un gruppo di creativi, insieme a Frank Miller, John Byrne e Walter Simonson, che nei primi anni ’80 lasciò un segno indelebile nella storia del fumetto a stelle e strisce. Come i colleghi sopracitati, Chaykin inizia il suo percorso professionale prima alla DC, con l’adattamento dei romanzy fantasy di Fritz Leiber dedicati a Fafhrd e il Gray Mouser e poi in Marvel, dove presta le matite alla prima storica collana di Star Wars. Ma è con un’opera interamente concepita da lui, American Flagg!, che Chaykin realizza un capolavoro dell’allora nascente editoria indipendente e non solo. La serie è ambientata in un distopico 2031 in cui il governo americano ha abbandonato la Terra per trasferirsi su Marte, lasciando quel che resta degli Stati Uniti in mano ad una corporazione commerciale dalle dimensioni gargantuesche, il Plexus. È in questo scenario che si muove il protagonista Reuben Flagg, ex star televisiva in declino che viene riciclato come Ranger della Polizia, anch’essa al servizio della tentacolare compagnia. Chaykin mischia brillantemente fantascienza, atmosfere hard - boiled e satira politica e sociale, con uno stile tagliente e sferzante che ha fatto scuola. Con una lucidità che oggi lascia a bocca aperta, l’autore vaticina il crollo dell’Unione Sovietica e l’esplosione del bubbone medio orientale, anticipando la visione di un mondo dove la tecnologia e i media sono la longa manus di un potere che se ne serve per controllare gli individui, e dove gli interessi commerciali e finanziari hanno avuto la meglio sulla politica. Stupiscono ancora oggi la soluzioni grafiche ideate dall’autore, tra cui il celebre uso delle onomatopee che diventano elemento compositivo della tavola, i loghi e le icone che sembrano anticipare gli odierni sistemi di messaggistica. Riletta a distanza di 27 anni, quando venne presentata in Italia per la prima volta della Comic Art di Rinaldo Trani sulla mitica All American Comics, American Flagg! non ha perso nulla della sua carica sarcastica e irriverente, e della sua acuta visione anticipatrice del futuro.
Voto: 8,5
Luca Tomassini

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Caterina De' Medici (Historica Biografie - Mondadori Comics)

di Mathieu Gabella, Renaud Villard, Paolo Martinello, Andrea Meloni
La “leggenda nera” di Caterina De'Medici, di ovvi natali italiani ma Regina madre di Francia per oltre sessant'anni, uno dei periodi più bui della storia transalpina, quello delle guerre di religione nell'Europa post-Riforma. Sposa giovanissima e un destino segnato da un sistema delicatissimo di alleanze politiche, che questa complessa figura di donna sfida con determinazione e rigore, ritagliandosi un ruolo che la Storia non aveva previsto per lei. Un percorso fatto di dolore, di complicati giochi di corte e di responsabilità gravissime. Nel punto di vista degli autori c'è una parziale riabilitazione, data da uno sguardo pietoso e misurato, più efficace nei momenti intimi in cui gli eventi storici vengono filtrati dai primi piani e dai gesti della protagonista: le tavole mute della strage di San Bartolomeo (dove i Cattolici massacrarono gli Ugonotti), o i dialoghi “familiari” coi figli ne sono l'esempio migliore. Il resto invece è mestiere, non troppo originale, che eccede nelle spiegazioni e nelle didascalie, accompagnato da disegni molto discontinui: Paolo Martinello sembra infatti più a suo agio coi campi medio-lunghi e i quadri d'insieme in cui può dare prova del suo amore per i dettagli e la ricostruzione storica, mentre le figure umane, quasi tutti monarchi o nobili, rimandano la fastidiosa impressione di un tratto frettoloso, talvolta legnoso, troppo poco preciso.
Voto: 6
Luca Giovanelli

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Color Tex 12: Sparate sul pianista e altre storie (Sergio Bonelli Editore)

di A.A.V.V.
Il Color Tex autunnale è caratterizzato, come consuetudine, da storie brevi (in questo caso 5). Ogni avventura ha 32 pagine, cosa che cambia radicalmente il ritmo alle storie del ranger generalmente sviluppate in un numero di tavole di gran lunga superiore. Interessante questo albo anche per gli autori coinvolti, fra esordi, ritorni e conferme. Sparate sul pianista, riporta in scena Pasquale Ruju e Pasquale Frisenda, duo noto agli appassionati del ranger, con una solida avventura splendidamente disegnata. Convincenti gli esordi di Giorgio Giusfredi e Andrea Cavaletto ai testi, coadiuvati da altrettanto ottimi Marco Soldi e Alessandro Poli, nelle storie Io ucciderò Tex Willer e Giustizia!. L'editor del personaggio, Mauro Boselli, ci porta nel passato di Tex, al tempo delle sue prime missioni come Ranger con Abilene, Kansas. Un'altra ottima prova per lo sceneggiatore, mentre i disegni di Enrico Bertozzi non paiono sempre all'altezza specie nei volti dei personaggi. Dal tramonto all’alba, infine, vede il ritorno ai testi di uno degli sceneggiatori storici di Tex: Claudio Nizzi. Quest'ultimo, insieme a un ottimo Roberto Zaghi, firma la storia più singolare dell'albo e, a nostro avviso, la migliore del lotto. La colorazione di tutte le storie è affidata ad Oscar Celestini che fa un lavoro eccellente, adattandosi bene allo stile di ogni disegnatore.
Il nuovo Color Tex non deluderà gli appassionati con una selezione di storie valide e ben assortite per tematiche e autori.
Voto: 7,5
Gennaro Costanzo

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Morgan Lost Dark Novels 0 – Origini (Sergio Bonelli Editore)

di Claudio Chiaverotti e Val Romeo
Riparte letteralmente da zero la testata Bonelli ucronica dedicata al cacciatore di taglie daltonico Morgan Lost: la "nuova" serie acquisirà una continuity più serrata e, difatti, con questo numero scopriamo cosa è accaduto nei mesi successivi al "battesimo" dell’eroe. Morgan è stato catturato, con la fidanzata, da due membri del culto di Set: la donna è stata barbaramente uccisa e lui ha sul volto il tatuaggio impostogli come iniziazione al sacrificio. Il "dopo" è drammatico, doloroso, e Morgan non solo vuole scendere a patti con l’accaduto ma vendicarsi e cominciare una nuova vita votata alla caccia dei criminali. Cambia il formato, più leggero e che permette un layout meno rigido, ma non cambia l’approccio narrativo di Claudio Chiaverotti, sempre teso verso i drammi e le contraddizioni interiori di Lost. Val Romeo ritorna sulle tavole del Cacciatore di Taglie con la medesima eleganza delineando con grande attenzione per i dettagli le scene e, in particolar modo, le espressioni dei personaggi.
Voto: 7,5
Leonardo Cantone

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