IL DESTINO E LA TECNOLOGIA LI HANNO DOTATI DI POTERI STRAORDINARI E, TRA MILLE AVVERSITÀ E MILLE TRAGEDIE, LORO DIFENDONO IL MONDO INTERO DALLE FORZE DEL MALE. SONO LA BANDIERA DEL CANADA, SONO IL SOGNO DI JAMES MCDONALD HUDSON, GUARDIAN.

 

 

Alpha Flight

Annual 1

 

Attacco alla Nazione

 

ATTACCO ALLA NAZIONE | Capitolo 5
- Q
UANTO SANGUE DOVREMO ANCORA VERSARE PER MANTENERE VIVO IL ROSSO DELLA NOSTRA BANDIERA? -

 

di Andrea Garagiola

 

 




Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada. Heather si è finalmente tolta il camice dell'infermeria e si è messa qualcosa di più comodo. Se ne sta seduta sul letto della stanza che lei e il marito condividevano all'interno del Dipartimento H, ha lo sguardo fisso sul pavimento e le lacrime che le segnano il viso. Mr. Gentry l'ha aggiornata su quanto è accaduto: i compagni morti, il Canada sotto attacco e il palazzo del Dipartimento H trasformato in un'enorme scatola morta. E, sopratutto, le ha raccontato dell'uomo che ha causato tutto questo orrore: Cyrus Craven, lei si fidava di lui, aveva fatto tanto per il Dipartimento H e per suo marito James.
Si è svegliata dall'oblio per sprofondare in un incubo così tremendo che mai avrebbe pensato di affrontare. È stanca. Stanca di aspettare. Stanca di piangere. E, sopratutto, stanca di essere una piccola donna indifesa in balìa dei terribili eventi che l'hanno investita. Con un rapido gesto del braccio si asciuga le lacrime, poi cerca la forza di reagire accarezzando il ventre che custodisce suo figlio e si alza in piedi. Ha deciso che ora è tempo che anche lei faccia la sua parte.

***

Parco nazionale Wood Buffalo. Alberta, Canada. James Hudson non si cura del mutante che sta atterrando a pochi metri dalle sue spalle, la sua attenzione è completamente rivolta verso le macerie della baita, alla ricerca del suo amico Eugene.
Arma Omega lo osserva spostare i resti in fiamme del casolare nella speranza di ritrovare il compagno ancora vivo, lo lascia fare, vuole gustarsi tutti gli istanti di paura e apprensione sul volto dell'uomo.
James scaglia lontano l'ennesima trave infuocata, grazie al suo costume non compie il minimo sforzo, ma il fiato gli si tronca quando trova il suo amico a terra, ricoperto di sangue e bruciature. Respira, ma è in gravissime condizioni: ha perso un occhio e un braccio, e il corpo presenta ustioni molto profonde. James non sa cosa fare, la vita di Eugene sta velocemente lasciando il suo corpo e lui non può fare nulla per aiutarlo. Sono soli in mezzo a una foresta, non c'è niente qui che possa utilizzare per fermare l'emorragia e sono troppo distanti da un qualsiasi ospedale per portare Puck in volo. Inoltre non hanno nessun comunicatore per mettersi in contatto con il Dipartimento H, la missione di salvataggio non doveva aver nessun legame con i suoi vecchi compagni. Prende l'amico in braccio e lo posa a terra, lontano dalle macerie.
Per Puck è finita. Quando nella sua testa questo pensiero si fa reale, James si volta verso il responsabile, Arma Omega. Non dice nulla, non urla e non si dispera. Si limita a piombargli contro con tutta la rabbia che ha in corpo. Arma Omega lo attende impassibile.
Quando i poteri dei due si scontrano, la foresta trema. Arma Omega è infinitamente più potente di James, ma quest'ultimo è mosso dalla rabbia e dal desiderio di vendetta, che lo rendono un avversario estremamente agguerrito. I colpi elettromagnetici di James scalfiscono solo superficialmente il corpo di Arma Omega, che contrattacca con delle potenti scariche d'energia.
James è stremato, Arma Omega è troppo forte per lui. Concentra l'energia sul guanto destro, gli si getta contro in volo e scarica il colpo caricato nella mano contro il volto dell'avversario. Arma Omega viene scagliato a una decina di metri di distanza, in mezzo a un gruppo di alberi che viene abbattuto al suo passaggio. James, sfinito, cade in ginocchio. Ora, il pensiero dell'amico morente torna a investirlo e scoppia a piangere.
Tra le lacrime vede avvicinarsi a gran velocità Arma Omega, pronto a scagliargli contro uno dei suoi potentissimi raggi energetici. James non ha la forza per reagire, l'avversario è troppo forte. Arma Omega è sempre più vicino, l'energia è confluita nelle sue mani e sta per essere rilasciata.
Un raggio di energia elettromagnetica che James conosce molto bene investe in pieno il corpo di Arma Omega e ferma la sua corsa di morte, facendolo rotolare a terra in mezzo alla neve.
- Ma chi...? - James osserva Guardian, il Guardian di Alpha Flight, sospeso in volo sopra di lui. - Chi diavolo...? -
- James! Sono Madison... - Guardian atterra davanti a James e tiene d'occhio Arma Omega, che si sta ancora riprendendo dal duro colpo. - Ho seguito i Sigma Flight... Ho intercettato alcune loro comunicazioni mentre si ritiravano dopo uno scontro con un mutante sconosciuto e mi sono fiondato qui... A salvarvi... -
- Puck! - James si rialza in piedi. - Devi salvare Puck, è ancora vivo, ma non per molto... -
- Posso fare qualcosa... - Guardian vola a gran velocità verso il corpo di Puck e si inginocchia vicino a lui. - Posso tenerlo in vita finché non arrivano gli aiuti... - Poi si volta verso Arma Omega, che si è rialzato completamente in piedi e sta concentrando nuovamente l'energia nelle sue mani. - E finché non fermiamo quel mostro. -

***

Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada.
- Non ti sembra di affaticarti un po' troppo nelle tue condizioni? - Una voce dietro il denso fumo di un sigaro richiama l'attenzione di Heather, ferma davanti a un grosso cilindro metallico del laboratorio di suo marito James.
- Logan! - Heather si volta verso l'amico e poi torna a fissare il cilindro. - Mi sono riposata fin troppo mentre tutto è andato a rotoli... - Poi la donna accarezza l'oggetto metallico davanti a sé, al centro c'è un'apertura che ora è sigillata. - Sai che devo farlo, vero? -
- Sì, rossa... Lo so. - Wolverine si avvicina alla spalle di Heather, lentamente. - E tu sai che devo almeno provare a fermarti? A farti cambiare idea? -
- Sarebbe una perdita di tempo. E non ne abbiamo... - Heather si scosta di qualche passo e lascia Wolverine davanti al cilindro metallico. La donna lo fissa abbozzando un sorriso. - Aiutami ad aprirlo, per favore. Non c'è corrente e non sono abbastanza forte. -
- Se non lo facessi, desisteresti? - Wolverine si porta davanti all'apertura del cilindro e gli poggia sopra una mano.
- No. Mi caccerei lo stesso nei guai... - Heather si avvicina a Wolverine e appoggia delicatamente una mano sulla spalla muscolosa. - Ma senza protezioni... -
- Dannazione! - SNIKT! Wolverine estrae i suoi artigli di adamantio e li affonda nel metallo distruggendo i sistemi elettrici di chiusura. - Lascia almeno che ti accompagni... -
- Questo si può fare... - Heather spalanca la porta del cilindro e si sofferma ad ammirare un vecchio costume verde, bianco e giallo che non vedeva da tempo: il costume di Vindicator.
- Cosa intendi fare? - Wolverine sbuffa una nuvola di fumo in direzione del costume e va ad appoggiarsi a una delle scrivanie. - Mr. Gentry mi ha detto che nessuno sa dove accidenti si nasconda quel maledetto Cyrus Craven... -
- Questo non è del tutto vero... O almeno lo spero. - Heather prende il costume dal supporto e lo stringe tra le mani. Il contatto con il tessuto le riporta alla memoria una parte della sua vita ormai lontana e le toglie il fiato per un istante. - Quando il Dipartimento H è stato fondato... Craven ha chiesto una mano a James per costruire dei laboratori sperimentali di massima sicurezza. Una fortezza volante con ogni tipo di protezione... Erano solo laboratori, e noi ci fidavamo di Craven, ma sai com'è James?... Ha sempre avuto paura che le sue invenzioni venissero usate per scopi che lui non condivideva e una volta mi ha confidato di aver installato nei laboratori volanti di Craven, all'insaputa di tutti, un sensore in grado di rintracciare quella struttura irrintracciabile... In caso ci fossero stati problemi con essa. Dobbiamo sperare di riuscire a trovare quel segnale dai computer di James... -
- Sembra quasi che tu abbia la situazione in pugno... - Wolverine si avvicina a Heather. - Vado a recuperare un mezzo volante... Tu non ne hai bisogno, ma il vecchio Logan ha ancora qualche difficoltà a raggiungere le fortezze sospese in cielo... Nel frattempo cerca di rintracciare quel segnale... -
- Grazie, Logan! - Heather lo stringe in un caldo abbraccio fraterno. - Non dire a nessuno quello che stiamo per fare... -
- Solo noi due... - Wolverine fissa l'amica negli occhi. - È pericoloso. -
- Di cosa hai paura? - Heather risponde con un dolce sorriso. - Ci sei tu a proteggermi! -

***

Il Canada sta affrontando il più duro attacco che abbia mai subito. Superumani, conosciuti e sconosciuti, e i soldati dell'Esercito della Nuova Francia stanno seminando il terrore ovunque. Tutti gli eroi sono scesi in campo per fare la loro parte: supereroi, ma anche soldati e forze dell'ordine. Ognuno sta dando il meglio di sé per difendere la propria casa e molti di loro non vi faranno più ritorno, ma moriranno con la certezza nel cuore di aver contribuito a proteggere la propria nazione dagli invasori. Il Primo Ministro, ripresosi dall'attacco subito nella sua villa, si è messo in moto insieme al suo staff per contrastare l'espansione dell'Am-Cam sul fronte politico ed economico, cercando di bloccare gli acquisti di beni primari da parte delle società affiliate ad essa. Le città colpite dai raggi elettromagnetici stanno facendo appello a tutto il loro spirito patriottico per rimettersi in piedi e non soccombere di fronte al nemico. Le truppe di Craven stanno lentamente cedendo, la nazione è forte e gli uomini che la rappresentano sono motivati da alti ideali di giustizia e libertà. Ma questo non frena Cyrus Craven, il suo esercito è nato per essere sconfitto. È nato solo per distruggere e per creare caos, nient'altro. Tutto sta procedendo secondo i suoi piani.

***

Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada. Mr. Gentry sta cercando da più di mezz'ora Heather, aveva in mente di passare in camera sua per vedere come stava, ma non l'ha trovata. La mancanza di Logan e del costume di Vindicator gli ha fatto intuire la verità: l'ennesima pesante preoccupazione da aggiungere al discreto set di cui è già provvisto. Ma per quel piccolo uomo tanto indaffarato e preoccupato non c'è tempo di struggersi per Heather, un messaggio di Sasquatch al suo palmare lo avverte che un nuovo problema ha appena sfondato il muro del trentottesimo piano del palazzo del Dipartimento H e sta cercando di uccidere tutti di distruggere la struttura.

Quando Mr. Gentry arriva sul posto, Aurora Boreale, il nuovo nome di battaglia che la vecchia Aurora ha deciso di adottare, ha già messo a ferro e fuoco la stanza. Sasquatch si sta rialzando dopo che è stato scaraventato contro una parete e Diamond Lil sta incassando con fatica gli innumerevoli pugni ad alta velocità che Aurora Boreale le sta infliggendo.
Talisman appare di colpo alle spalle di Aurora Boreale e la investe con una scarica di energia magica che le attraversa il corpo, facendola rallentare sempre di più e, infine, bloccandola. Diamond Lil finalmente riesce a prendere fiato.
- Non fatele del male! - Northstar raggiunge la stanza a supervelocità e si porta a fianco di Mr. Gentry. - Vi prego, non è in sé! -
- Che sta succedendo, Northstar? - Mr. Gentry si rivolge allarmato al mutante velocista. - Cosa significa tutto ciò? Pensavo che i suoi problemi fossero risolti... -
- Stava meglio... Poi, quando le città sono state attaccate, qualcosa nella sua mente si è spezzato e si è trasformata in... In una furia... - Northstar trattiene a stento le lacrime. - Ha detto... Ha detto che la causa del suo malessere siamo noi... Alpha Flight... Il Dipartimento H... E che vuole sterminarci! -
Diamond Lil si avvicina ad Aurora Boreale, vuole immobilizzarla definitivamente approfittando dei gioghi magici di Talisman che la stanno bloccando. Quando Lil è a pochi passi di distanza, Aurora Boreale sfoggia un sorriso meschino e si volta con la sua velocità supersonica, come se il potere magico non le facesse più effetto. E con la stessa velocità con cui si è voltata affonda una mano nel ventre di Talisman.

Sciamano è nella sala interrogatori del Dipartimento H, con le sue doti mistiche sta estraendo dalla memoria di Boucher, uno dei generali dell'Esercito della Nuova Francia, tutti i nomi e le informazioni per fermare il suo esercito di terroristi. Dopo che Boucher e i suoi soldati in armatura hanno invaso il quartier generale della polizia a cavallo a Ottawa [1], Sciamano e Guardian sono intervenuti, hanno messo fine all'attacco e hanno catturato Boucher, infliggendo un duro colpo alla milizia. Subito dopo, Guardian ha dovuto fiondarsi al salvataggio di Puck e James, braccati da Sigma Flight, e Sciamano è stato incaricato da Mr. Gentry di penetrare a ogni costo nella mente del terrorista e fare il necessario per prendere tutte le informazioni possibili. E sta avendo notevoli risultati, finché una fitta di dolore gli trapassa la mente.
- Elizabeth!!! - È l'unica parola che Boucher percepisce prima che Sciamano si teletrasporti via dalla stanza.

***

Da qualche parte lungo i confini del territorio Canadese. Nello spazio aereo vicino a una fortezza volante nascosta a qualsiasi tipo di sistema di rilevamento. Il piccolo jet del Dipartimento H con a bordo Wolverine sfreccia tra le nuvole, al suo fianco vola Heather con il suo costume da Vindicator.
- Non vorrei sembrare scortese... - Wolverine attiva il canale radio che collega i due. - Ma il costume non è un po' troppo attillato per... Per la tua pancia? -
- Starò bene. Non ti devi preoccupare. - La risposta di Vindicator è secca e dal tono sicuro, ma Wolverine percepisce la preoccupazione nella sua voce. Preoccupazione per la sua salute e per il bambino che porta in grembo.
- Tu non fare nulla... Limitati a farci entrare... - Wolverine si accorge di comportarsi come una mamma chioccia in apprensione. E questo lo manda su tutte le furie, ma non può farci nulla. - Al resto penso io! -
- Tranquilla, mamma Logan... - Heather continua a mentire all'amico e a se stessa, sfoggiando un tono rilassato. - Ti lascio tutto il div... - Le parole della donna si interrompono di colpo, quando davanti a loro si palesa dal nulla una mezza dozzina di androidi volanti.
- Ci penso io, rossa! - Wolverine urla nel comunicatore del jet mentre prende la mira sul display di puntamento dei laser. - Togliti dalla linea di tiro... Presto! -
Vindicator non ascolta il consiglio del compagno e si getta contro i primi due robot, che sono già pronti ad attenderla con le armi spianate. I circuiti dei due androidi non fanno in tempo a trasmettere l'impulso alle armi per sparare, che si trovano completamente fusi dai raggi elettromagnetici sparati dall'eroina volante.
- Dannazione, Heather! - Wolverine infligge dei duri colpi alla cloche del velivolo e spara una raffica di laser che mette fuori gioco altri due androidi. - Me l'avevi promesso... Ora ascoltami attent... Alle tue spalle! -
Vindicator si scosta di lato e i raggi laser dell'arma del droide si perdono nel vuoto, la donna compie una capriola in volo e atterra dietro la schiena del robot. Gli afferra la testa tra le mani e rilascia una scarica di energia, mandando in cortocircuito i sistemi dell'avversario. - L'avevo visto! Me la so cavare... Tu, piuttosto, pensa all'ultimo robottino! -
Il jet di Wolverine inquadra il bersaglio nel mirino, il robot gli vola incontro.
- Logan, ascoltami... - Vindicator controlla una serie di dati sullo schermo da polso del suo costume. - Sali, Logan... Sali... -
- Cosa!? - Wolverine non capisce ciò che l'amica gli chiede. L'androide di guardia è sempre più vicino e si muove a zig zag nel cielo per far perdere la mira al sistema di puntamento. - Cosa diavolo stai dicendo, ragazza? -
- Accidenti, sali... Ora! - Vindicator urla nel comunicatore. - Porta più in alto quel dannato trabiccolo! -
Wolverine abbassa la cloche verso di sé e il jet si alza, con il muso arpiona il droide che si aggrappa e cerca di puntare l'arma contro il pilota all'interno. Il mutante non fa in tempo a chiedersi perché Heather gli abbia dato quell'ordine, che il velivolo attraversa una barriera energetica invisibile dietro alla quale si nasconde il portellone di un hangar. Il jet sfonda le pesanti paratie e atterra bruscamente lungo il pavimento dell'hangar tra fumo e scintille, portandosi dietro la carcassa distrutta dell'androide.
- Il portellone era chiuso! - Wolverine sta bene e sta uscendo dall'abitacolo distrutto.
- Era il massimo che potevo fare con i dati in mio possesso... - Vindicator penetra nella fortezza dall'apertura creata dal jet e atterra vicino alla carcassa del velivolo. - E poi tu sei capace di sopportare ben di peggio... -

L'hangar stranamente è deserto. Vindicator sul suo computer da polso ha una mappa della struttura che James conservava nei suoi archivi. La mappa non è aggiornata, ma se la faranno bastare. I due stanno per oltrepassare una delle aperture che conduce fuori da quest'area quando Wolverine blocca di colpo la compagna. SNIFF SNIFF.
- Aspetta! - Wolverine annusa l'aria. SNIFF. Un odore famigliare proveniente dal suo passato. - Un odore... Un odore che mi ricorda qualcosa... Non lo sentivo da decenni, ma non me lo potrò mai scordare... Arma X! -
- Cosa!? - A quella parola Vindicator trasale. - Arma X!? -
- Non te lo so spiegare... - Wolverine compie qualche cauto passo verso la direzione da dove proviene l'odore. - Questo odore, ha svegliato qualcosa nel mio cervello... -
CLAP CLAP CLAP
Un lento e ritmato applauso giunge dalla fonte dell'odore. - Complimenti, Logan... Hai un'ottima memoria. - Cyrus Craven fa la sua comparsa dalle ombre. - Vedo che non sembri quasi invecchiato... Oh, che invidia, ragazzone... Per me gli anni volano veloci. - Craven si ferma a qualche metro da loro, allarga le braccia e sfoggia un sorriso viscido. - Heather, tesoro mio... Sei raggiante! La gravidanza ti ha resa ancora più splendida... Sono contento che ti sia ripresa, non sai che dispiacere vederti in coma su quel letto... -
- Craven! - Vindicator fa qualche passo avanti, è determinata e furiosa. - Non so perché hai fatto tutto questo... Ti sei sempre professato un patriota e ora hai messo a ferro e fuoco la tua nazione! -
- Oh, ma questo lo sto facendo proprio perché sono un patriota... - Craven gioca con il suo elegante bastone. - Io amo il Canada... Ed è per questo che lo voglio tutto per me. Ma non il Canada che noi conosciamo... Io voglio un Canada che sia costruito secondo le mie volontà e, per fare questo, ahimè, è necessario che prima venga distrutto... Ma non ti preoccupare, mia cara... Quando tutto sarà finito e la nazione sarà ai miei piedi, rinascerà più splendente e potente che mai! -
- Dannato pazzo! - Wolverine sfoggia il dono della sintesi.
- Sei malato, Craven... - Vindicator è sempre più rabbiosa nei confronti dell'uomo che ha davanti. - Noi pensavamo che tu fossi una persona buona... Ci hai tradito... - Delle dolorose lacrime le rigano le guance. - So bene che non riusciremo a farti desistere dai tuoi folli piani, ma siamo qui per fermati... Ad ogni costo. Non mi importa di nulla... Qui, ora, tutto finisce! -
- Non essere così precipitosa, ragazza mia... - Craven fissa con i suoi occhi di ghiaccio quelli di Vindicator. - Non riuscirai a uccidermi... Non avrai il coraggio di uccidere tuo padre! -

***

Bloor West Village. Toronto, Ontario, Canada. Ufficio del dottor Schwalbach. Northstar piomba a supervelocità contro la finestra dello studio dello psichiatra di sua sorella, sfondandola. In pochi istanti ha messo a soqquadro l'intera stanza, finché non ha trovato una cassaforte nascosta dietro a una finta parete della libreria. È fuori di sé per quanto sta accadendo alla sorella ed è certo che il dottor Schwalbach sia collegato alla faccenda. Quel dottore mingherlino non gli è mai piaciuto, il suo istinto lo aveva messo in guarda fin dal loro primo incontro.
Nella stanza non c'è nulla di particolare che possa collegare lo psichiatra a quanto sta accadendo alla sua amata Jeanne-Marie, Northstar è certo che le prove siano nascoste nella cassaforte. Si abbatte contro di essa a supervelocità, con furia, colpendola con tutti gli oggetti più resistenti presenti nello studio, fino a distruggerli. La tenacia della cassaforte ha la meglio.
- Signor Beaubier... - In quell'istante fa il suo ingresso nella stanza il dottor Schwalbach, puntando una pistola contro il mutante. - Non posso dire che sia un piacere. -
Senza che gli occhi del dottor Schwalbach riescano a vedere i suoi movimenti, Northstar lo afferra per il colletto della camicia e lo spinge per la metà superiore del corpo fuori dalla finestra rotta, minacciandolo di fargli fare un volo di tre piani. - La pistola non è stata una scelta saggia... -
- Lei ha distrutto il mio studio... - Il dottore è realmente spaventato per la situazione, lascia cadere a terra l'arma e guarda spaventato verso l'asfalto parecchi metri sotto di lui. - Ora la prego, mi lasci andare... Non ho fatto nulla! -
- Fai silenzio! - Northstar lo strattona con rabbia, rendendo ancora più incombente la minaccia. - Voglio sapere cos'hai fatto a mia sorella! Perché ora si è trasformata in un mostro assassino? -
- Non lo so... - Le parole di Schwalbach si fanno strada a fatica tra un mugolio di terrore e l'altro. - Sono stato pagato da un uomo... Io non so cosa contenessero quelle pillole... Ero nei guai, avevo dei debiti di gioco... Quel tizio li ha saldati e ha chiesto in cambio che io dessi a sua sorella delle pillole che mi aveva lasciato... Non so altro, glielo giuro... La prego! -
- Chi è quell'uomo!? - La presa di Northstar sul colletto dello psichiatra si fa sempre più salda. - Dammi un nome! -
- Non lo so... Non lo so! - Schwalbach è troppo spaventato per mentire. - Era un uomo elegante, con i capelli bianchi... Sulla sessantina... Aveva un bastone da passeggio. L'ho visto solo una volta... -
- Dove sono le pillole? - Northstar sta perdendo la pazienza. - Nella cassaforte? -
- Sì... Sì, ecco... - Il dottor Schwalbach muove lentamente le mani e le mostra a Northstar per fargli vedere che non sta cercando di giocare nessun brutto scherzo. Lentamente preme un tasto sul suo costoso orologio da polso. TLACK. Il meccanismo di chiusura della cassaforte è aperto. - Sono lì dentro... Le prenda e mi lasci andare... Non dirò nulla a... Quell'uomo... -
Northstar molla per un istante la presa sul dottore, afferra a velocità superumana uno dei molteplici flaconi destinati a sua sorella all'interno della cassaforte e torna a stringere il collo dello spaventato Schwalbach, senza che quest'ultimo abbia il tempo di fare qualsiasi cosa.
- Di questo ne sono certo... - Northstar spinge violentemente il dottore fuori dalla finestra e lo osserva schiantarsi al suolo con un rumore orribile. - Non farai mai più del male alla mia piccola Jeanne-Marie! -

***

Parco nazionale Wood Buffalo. Alberta, Canada.
- Come sta Puck, Madison? - James Hudson urla in direzione dell'amico, che ora lo sta sostituendo nei panni di Guardian, mentre sta tempestando di raggi elettromagnetici Arma Omega, che incassa senza scomporsi.
- Ho fatto quel che potevo, James... - Alcuni cavi metallici si staccano dal corpo di Puck e rientrano nel costume di Guardian. - Non c'è molto tempo. Ho già mandato una richiesta di soccorso, ma siamo a corto di personale. Ho ricevuto una comunicazione automatica dal Dipartimento H, sono sotto attacco! -
- Dobbiamo allontanare quest'essere da qui... - James schiva una raffica di energia di Arma Omega, che si infrange sul terreno lasciando un cratere fumante. - Non possiamo rischiare che il combattimento coinvolga anche Puck. -
Senza aggiungere nulla, Guardian si lancia in volo verso Arma Omega, anche James fa lo stesso. I due Alfani arpionano il loro avversario per le braccia e lo trascinano lontano dalla zona di combattimento. I tre sono uniti in un proiettile carico di energia che abbatte gli alberi lungo il suo cammino. Quando raggiungono i pressi di una gigantesca cascata, Arma Omega rilascia un'esplosione di energia, che scaglia distanti Guardian e James, facendoli finire a terra.
- Dobbiamo fermarlo in fretta... - James si sta rialzando a fatica. - La mia armatura è quasi fuori uso... Non so per quanto resisterò ancora... -
Arma Omega atterra in mezzo a loro, spalanca le braccia, puntando una mano contro ciascuno dei suoi avversari e inizia a caricarsi di energia.
- Mi serve tutta la tua energia elettromagnetica residua, James... - Madison punta le mani contro Arma Omega. - Spara tutto quello che hai! Ora! - James e Guardian scaricano tutto il loro potere contro Arma Omega, che sta facendo lo stesso. I raggi elettromagnetici si infrangono contro l'energia mutante, sembra che entrambe le forze si stiano annullando, quando il corpo di Arma Omega si irrigidisce. I poteri di Guardian e James hanno creato un campo elettromagnetico intorno a lui, un campo impenetrabile amplificato dai loro costumi, modificati per l'occasione dal potere mutante di Madison Jeffries.
Quando Arma Omega tenta di rilasciare il suo potere, questo si infrange contro il campo elettromagnetico generato dai suoi due avversari ed esplode, scaraventandolo nella cascata avvolto dalle scariche di energia.
Guardian e James si avvicinano al bordo delle rocce che si ergono sopra la cascata e guardano verso di essa, per accertarsi che non ci siano segni di Arma Omega. Le gambe di James cedono, ma l'amico, nonostante gli attacchi subiti, è pronto a sostenerlo.
- Chi accidenti era quello...? - Guardian getta un ultimo sguardo nella cascata poi rivolge lo sguardo verso il compagno. - Pensi che sia finita così? -
- Lo spero... - James ricambia lo sguardo. - Ma era troppo forte per credere che sia bastato questo a ucciderlo... -

***

Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada. Diversi piani del palazzo sono ormai distrutti dalla furia dello scontro tra le squadre del Dipartimento H e la follia omicida di Aurora Boreale. Sasquatch e Diamond Lil cercano inutilmente di contenere il potere della loro compagna di squadra. Alla lotta si sono aggiunte anche le reclute, tra cui Tom Girard, il ragazzo di metallo [2], ma sono tutte inesperte e il loro intervento non è che un divertente passatempo per la mutante velocista. Anche la magia tribale di Sciamano è scesa in campo per contrastare la forza di Aurora Boreale, ma i suoi tentativi sono inutili, non è concentrato. Non ci riesce, la sua attenzione è tutta per Talisman, sua figlia, che giace in fin di vita tra le sue braccia. Mentre il sangue caldo della ragazza gli scorre sulle mani, l'unico pensiero è quello di tenere stretta la sua anima e non lasciarla andare.

- Dannazione, Mr. Gentry... - Diamond Lil sferra un potente gancio destro contro Aurora Boreale, che schiva prontamente. - Perché ha chiamato in campo le reclute? Non sono pronte... Le farà ammazzare! -
- Abbiamo bisogno di ogni Alfano in grado di combattere... - Mr. Gentry urla per farsi sentire attraverso il trambusto, sa che non avrebbe dovuto mettere in campo i giovani senza un addestramento, ma la situazione è disperata. E le sue scelte lo sono di conseguenza. - Sapranno cavarsela! -
Per sottolineare quanto Mr. Gentry ha appena affermato, Tom Girard colpisce con una gomitata alla schiena Aurora Boreale fermando il suo attacco diretto alla giugulare di Sasquatch e facendo guadagnare al gruppo preziosissimi istanti.

In un batter di ciglia, Northstar torna nell'edificio e si posiziona a fianco di Mr. Gentry, dietro ai mobili divelti dove quest'ultimo aveva trovato rifugio dallo scontro.
- Northstar! -
- Sono stato nello studio dello psichiatra di Jeanne-Marie... - Northstar mostra il flacone di pillole a Mr. Gentry. - Mi ha confessato che è stato pagato da un uomo misterioso per prescriverle massicce dosi di queste! -
- Chi è l'uomo misterioso? - Mr. Gentry non lo vuole ammettere, ma dei sospetti sull'identità di quest'uomo gli ballano nella mente. - Che pillole sono? -
- Non lo so, non mi ha saputo dire di più... -
- Vi sembra il momento adatto per fare conversazione? - Il Padrone del Mondo si avvicina ai due, da diversi minuti, non visto, sta osservando il combattimento. - Devo ammettere che vedere i miei adorati nemici ammazzarsi tra di loro è uno spettacolo alquanto divertente... -
- Tu!? - Mr. Gentry guarda con preoccupazione in direzione del nuovo arrivato. - Cosa ci fai qui? Eri in una cella... -
- Ero, dici bene... - Il Padrone del Mondo sorride a Mr. Gentry, e lo fa con un sorriso meschino. - Il vostro amico peloso mi ha liberato con la speranza che vi aiutassi... -
- Come puoi tu, mostro, aiutarci? - Northstar non nasconde l'odio per colui che ha sempre considerato un nemico.
- Velocista, se mi ascolti, forse, possiamo fermare tua sorella senza doverla uccidere... - Il Padrone del Mondo allunga una mano verso Northstar. - Dammi quel flacone, corri in uno dei laboratori del dottor Langkowski e recupera uno dei suoi scanner portatili. Presto! - Northstar si fionda fuori dalla stanza.
- Perché? - Mr. Gentry osserva il Padrone del Mondo con uno sguardo severo. - Perché stai facendo tutto questo? -
- Non sai quale immenso piacere sia lasciarvi un debito con il sottoscritto... - E il Padrone del Mondo sfoggia di nuovo il suo sorriso compiaciuto.

La battaglia intorno a loro prosegue senza sosta, ci sono diversi feriti tra le giovani reclute, anche Sasquatch non se la passa bene, se non fosse trasformato a quest'ora sarebbe già morto. Sciamano è riuscito a rallentare l'emorragia di Talisman, ma la ragazza è ancora in condizioni critiche.

Northstar torna in un lampo con quanto chiesto dal Padrone del Mondo, quest'ultimo lo afferra senza troppi complimenti e inizia le sue scansioni sulla manciata di pillole che nel frattempo si è versato sulla mano.
- Ragazzo, torna nel laboratorio e prendi del sedativo. Una dose massiccia. - Il Padrone del Mondo getta a terra lo scanner, noncurante dell'integrità dell'oggetto. - Dovete sedarla, è l'unico modo... E dovete fare in fretta! -
- Ma... - Northstar esista qualche istante poi sparisce, si getta alla ricerca di quanto chiestogli.
- Non funzionerà... - Mr. Gentry è scettico. - Ci hanno già provato, è troppo veloce... -
- Lo farà lui! - Il Padrone del Mondo indica Northstar, che li raggiunge in quell'istante con una dose di sedativo.
- È troppo veloce anche per me... - Northstar osserva la sorella muoversi a una velocità straordinaria, anche per lui, e colpire i suoi avversari innumerevoli volte. Non l'aveva mai vista così. - Non ce la posso fare... -
- Ce la farai... - Il Padrone del Mondo allunga verso Northstar la mano su cui tiene la manciata di pillole. - Con queste sarai in grado di raggiungere la sua velocità e potrai iniettarle il sedativo... -
- Cosa...? - Northstar è perplesso.
- Sono un concentrato di Ormoni della Crescita Mutante... Una versione concentrata e modificata, ma l'effetto è quello che immagino ben conosciate... Deciditi, ragazzo, ma devi fare in fretta... - Il Padrone del Mondo fissa intensamente Northstar tenendo sempre le pillole davanti a lui. Il mutante ha la mano ferma a metà strada, indeciso se ascoltare il consiglio del suo nemico o lasciar perdere. - Se continua così, presto la ragazza avrà un collasso... E allora sarà troppo tardi. -

***

Da qualche parte lungo i confini del territorio Canadese. Sulla fortezza volante di Cyrus Craven. Vindicator è ammutolita per quanto Cyrus Craven le ha appena rivelato, lei è la figlia di quel pazzo spregevole che ha messo in ginocchio il Canada. Non può essere vero.
- Ma... ? Mio padre è... -
- Ramsey McNeil... - Craven la interrompe bruscamente. - Brav'uomo... E anche tua madre, Claire... Sono stati entrambi degli ottimi genitori... -
- Si può sapere cosa stai blaterando, cocco? - Wolverine interviene sfoggiando i suoi artigli di adamantio.
- Calmati, Logan... - Craven punta il suo bastone in direzione di Heather. - Questa è una conversazione tra me e mia figlia! -
- Se sono davvero tua figlia come dici, devi darmi qualche spiegazione... - Vindicator cerca di trattenere la rabbia. - Dimmelo, avanti... Perché? Perché ora stai giocando con me in questo modo? -
- Non sto giocando, mia cara... - Craven, che fino a questo momento non aveva fatto altro che fissare Vindicator, volta di scatto lo sguardo verso Wolverine, mentre quest'ultimo gli sta saltando addosso. - Cosa che non posso dire del tuo irrequieto amico... - Gli artigli di Wolverine puntano dritto contro Craven.
- Fermo! - La voce di Vindicator blocca Wolverine sul posto, lasciandolo con uno sguardo stupito. - Devo sapere se è vero ciò che dice... Devo sapere cosa vuole da me! -
- È vero, Heather... È tutto vero! - Craven torna a fissare la figlia. - Vuoi sapere cosa voglio da te? È semplice... Voglio quello che porti in grembo! - Nel dire quest'ultima frase, Craven indica il ventre di Vindicator con il suo bastone.
- Mio figlio!? - Vindicator si porta istintivamente le mani sulla pancia prominente. - Hai fatto tutto questo per mio figlio? -
- Quello non è un semplice bambino... Come James non è il padre... - Craven accarezza lentamente la sommità del bastone, sorridendo. - Dentro di te sta crescendo il futuro del Canada... Il futuro leader della nazione e, forse, perché no? del mondo! -
- Non ascoltarlo, Heather! - Wolverine urla all'amica che sembra incantata dalle parole di Craven. - Sta cercando di riempirti la testa di bugie... Dobbiamo fermarlo adesso! -
- Quel bambino è un mio clone... - Craven si volta, dando le spalle ai suoi interlocutori, spavaldo e sicuro di sé. - Un clone programmato per crescere in fretta e ricostruire il Canada sulle macerie che gli sto lasciando... -
- Non ha senso... - Vindicator non riesce a dire altro.
- Lo ha... Almeno per me. - Craven si volta lentamente e scruta con attenzione sia Vindicator che Wolverine. - E quando io... O meglio, la mia copia perfetta, vi governerà come un dio sceso in terra, tutto avrà un senso anche per voi... -
Vindicator fissa con odio l'uomo che sostiene di essere suo padre. Non dice nulla e pensa a Ramsey McNeil, quello che per lei è e sempre rimarrà suo padre, pensa alle decine di ricordi felici che li legano. Delle lacrime amare le sgorgano senza che se ne accorga, e i suoi pensieri si fiondano verso quel ricordo lontano nel tempo, quando suo padre, Ramsey, le asciugava le lacrime dopo una brutta caduta dalla bicicletta e le diceva “Ormai sei grande, piccola mia... E i grandi non piangono”. Lei ormai è grande, è cresciuta, troppe volte ha dovuto sopportare il peso del dolore. Ma ora basta piangere. - Logan... - Le lacrime di Vindicator sono ormai asciutte, lei è grande. Lei non piange. - Fallo! -
Gli artigli di Wolverine affondano nello stomaco di Craven e penetrano nelle viscere. Nonostante il freddo metallo lo stia lentamente sventrando, sul volto di Craven si disegna un sorriso compiaciuto. Un sorriso alquanto inquietante. - Ho vinto, tesoro mio... Alla fine ho vinto io. Ti sei fatta forte come ho sempre voluto... Hai avuto il coraggio di far uccidere tuo padre per un bene superiore, quanta gioia e quanto orgoglio, figliola... - Un fiotto di sangue gli sgorga dalla bocca. Wolverine molla la presa e lo fa cadere a terra, Craven cerca di ricomporsi quanto più dignitosamente possibile per un uomo nelle sue condizioni, poi aggiunge una frase, l'ultima della sua vita, ma quella frase per Heather McNeil peserà come un macigno. - Sono certo che, anche se non vuoi ammetterlo, in cuor tuo sai che quanto ho detto sul figlio che hai in grembo è la verità... E nonostante tu sappia che un giorno diventerà qualcuno che ora consideri un mostro, lo amerai e lo proteggerai comunque... Facendo di tutto perché il suo destino si compia... - Poi la vita di Craven abbandona per sempre il suo corpo.
- Heather... - Wolverine si avvicina all'amica, ma lei si volta. Non vuole più vedere quel corpo, vuole lasciarsi tutto alle spalle.
- Non dire nulla... - Vindicator si allontana in direzione della porta sfondata dell'hangar, lasciando Wolverine che la fissa ammutolito. - Non dire niente a nessuno... Ora torniamo al Dipartimento H! -

***

Parco nazionale Wood Buffalo. Alberta, Canada. Guardian e James Hudson sono ancora sul bordo della cascata, il loro avversario sembra essere svanito tra le acque.
- Grazie, Madison... Senza di te sarei certamente morto... - James stringe la mano di Guardian. - Ma ora vai, prendi Puck e portalo in salvo. Dev'essere curato... -
- E tu cosa farai? -
- Me ne andrò... Lontano... Da qualche parte. Sono un fuggitivo, le uniche prove che potevano scagionarmi sono state distrutte nell'esplosione del casolare... - James distoglie lo sguardo per nascondere le lacrime. Guardian fa finta di nulla, ma le ha notate. - Se resterò qui, sarò solo un peso per tutti voi... Ti prego, fai di tutto per salvare Puck e lasciami qui... -
- Cosa dirò a Heather? Aspettate un figlio... -
I loro sguardi si fissano per istanti che sembrano un'eternità, poi James non riesce più a trattenere le lacrime e si abbandona ad esse.

***

Dipartimento H. Toronto, Ontario, Canada. Tutti gli alfani presenti nel palazzo del Dipartimento H si stringono introno ad Aurora Boreale, stesa a terra, nel sonno indotto dal sedativo che le ha iniettato il fratello a tradimento. Northstar fissa la sorella, ha la fronte imperlata di sudore e sta per avere un mancamento.
- Ce l'hai fatta, Jean-Paul... - Sasquatch appoggia una grossa mano pelosa sulla spalla del compagno. - Sei stato grande, ma co... ? - Le parole si bloccano quando vede Northstar perdere i sensi, con un agile scatto riesce ad afferrarlo in tempo prima che cada a terra.
- Temo che anche il ragazzo abbia esagerato con l'Ormone della Crescita Mutante... - Il Padrone del Mondo osserva divertito la scena.

Mentre Sciamano si teletrasporta nel suo studio medico con la figlia in braccio, Mr. Gentry chiude una telefonata con Cecilia Lengies che riporta un po' di serenità sul suo volto.
- Cosa dice la signorina Lengies? - Diamond Lil è curiosa di conoscere gli aggiornamenti, ha notato il rilassamento del volto di Mr. Gentry.
- È finita! - Mr. Gentry abbraccia Diamond Lil, che si blocca imbarazzata. - Finalmente è finita! La polizia ha fermato il grosso delle truppe dell'Esercito della Nuova Francia e i militari hanno catturato o ucciso gli ultimi superesseri sparsi per il paese... -
- È fantastico! - Diamond Lil finalmente torna a sorridere dopo giorni di tensione e paura.
- Ora devo prendere un jet per l'Ice Box, stanno per incarcerare Wild Child e gli altri superumani che sono stati catturati... Voglio essere presente quando faranno la conta dei morti e dei prigionieri... - Mr. Gentry stringe la mano a Diamond Lil - … E, Lilian, fammi un favore... Cerca Heather e dille di contattarmi subito, e fammi sapere appena hai notizie di James, Puck e Guardian... Intesi? -

- Come sta, Sciamano? - La voce fredda di Snowbird appare all'improvviso alla spalle di Sciamano, impegnato a lavarsi il sangue di sua figlia dalle mani.
- Narya! - Sciamano è sorpreso, gli ultimi giorni sono stati così caotici da non avergli concesso nemmeno un attimo di tempo per chiedersi che fine avesse fatto la semidea. - Elizabeth... Ho fatto il possibile, ora è stabile... Ma qui non c'è elettricità e gli ospedali sono in tilt... La mia magia la sta aiutando, ma è ancora molto debole... -
- Mi spiace, amico mio... - Snowbird si avvicina a Sciamano e gli prende dolcemente le mani. - Se posso fare qualcosa, basta che tu me lo chieda... -
- Grazie, Narya... Davvero... - Sciamano abbraccia l'amica. - Ora, se vuoi scusarmi, vorrei stare un po' con Elizabeth... - E mentre Sciamano lascia la stanza, Snowbird fissa con l'inquietante bagliore rossastro dei suoi occhi la sacca delle medicine che l'uomo porta legata in vita.

Heather è di nuovo nella sua stanza, Logan l'ha lasciata sola. Sola con il costume di Vindicator stretto tra le mani e il ricordo di quanto accaduto poche ore prima che gli martella nella mente.
- Posso? - Sulla soglia della stanza di Heather e James fa capolino Madison Jeffries con ancora il costume di Guardian, ma il volto è scoperto. - Dovrei parlarti... - La voce dell'uomo è sommessa e carica di tristezza.
- Dov'è, Madison...? Dov'è James? - Heather fissa lo sguardo di Madison colma di attesa, ma la risposta che le danno i suoi occhi non è quella che si aspettava. Occhi tristi che rivelano la verità più di mille parole.
- Oh, Heather... Mi dispiace... - Madison non sa cosa dire, ma sa che Heather ha già capito tutto.
- No!!! No, ti prego... - Heather si alza in piedi, si porta vicino a Madison e gli poggia le mani sul petto. - No! Non ancora, ti prego... Non posso perderlo un'altra volta! - La donna si lascia cadere a terra, Madison è inerme davanti alla scena, non ha nemmeno la prontezza di afferrarla al volo. - Non così! Ho bisogno di lui... Non posso crescere mio figlio da sola... Non ce la posso fare! -

***

Lungo una strada sperduta sul confine tra il Canada e gli Stati Uniti d'America. Due figure solitarie camminano lentamente fianco a fianco.
- Grazie, Logan... Di tutto... - James Hudson si stringe nel bavero della giacca.
- Hai fatto tanto per me, James... Mi sembra il minimo che possa fare... - Wolverine si sistema il cappello da cow boy e abbozza un sorriso. - E non ti preoccupare, non dirò a nessuno che sei vivo... A meno che tu non lo voglia... -
- Grazie, amico... -
- Sei veramente sicuro di farlo...? Heather e tuo figlio avranno bisogno di te... -
- Lo so... Ma la mia presenza li metterebbe solo in pericolo... Atwood è pronto a tutto, non esiterebbe a far loro del male per arrivare a me... Preferisco che mi credano morto, ma che siano al sicuro... Forse un giorno... -
- Capisco... Hai già una meta? - Wolverine si volta verso il compagno di viaggio. - Posso aiutarti a trovare un posto sicuro, se vuoi... Non è la mia specialità, ma, anche in questo, non me la cavo male! -



[ CONTINUA SU ALPHA FLIGHT 13 ]

// NOTE //

[1] - Vedi Alpha Flight 10 - MarvelIT.
[2] - Visto in precedenza in Alpha Flight 7 e 8 - MarvelIT.