LA STORIA FINORA

La nuova Confraternita di Magneto (Exodus, Manowar, Mother, Citizen X, DioArte, lo Sciamano, Nicola Zeitgest) sequestra i politici e ai militari cinesi responsabili degli abusi e li processa in mondovisione per i crimini contro gli homo superior. La Comunità Internazionale, in gran parte rappresentata dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, circonda l'isola di Genosha con le Sentinelle e chiede il rilascio dei cinesi.

Xavier interviene e propone all'ONU la propria mediazione su un piano diplomatico, svelando la propria natura mutante e il suo legame con gli Uomini-X di fronte all'ONU e alle telecamere del mondo intero, mente attiva gli X-Men per un tentativo di salvataggio degli ostaggi.

Magneto riprogramma le Sentinelle e le spinge verso le Nazioni dell'ONU.

Xavier ottiene un confronto dialettico con Magneto a Genosha, mentre gli X-Men vengono intercettati dalla Confraternita. Gli eventi vengono ripresi dalla Confraternita e trasmessi in tutto il mondo. Lo scontro è cruento, ci sono perdite e feriti da ambo le parti (Ciclope paraplegico, l’Uomo Ghiaccio letteralmente andato in pezzi), l'opinione pubblica è divisa e incerta. Infine, quando tutto sembra perduto ed è prossima una guerra dichiarata tra umani e mutanti, il governo della Cina su consiglio di Salkovskis (un diplomatico russo, consulente ONU, antropologo e fine studioso della storia politica e umana di Magneto), si dissocia e condanna le azioni dei politici e dei militari accusati da Magneto, dichiarandosi non a conoscenza dei fatti e soprattutto delle motivazioni che hanno spinto quegli uomini a rapire e torturare decine di bambini cinesi e chiede che vengano estradati affinché possano essere processati e giudicati dalle istituzioni cinesi. 

A sorpresa, Magneto, di fronte all'ONU e alle telecamere del mondo intero, offre la grazia ai politici e ai militari cinesi custoditi a Genosha e acconsente alla loro estradizione, affinché vengano processati e giudicati dal loro popolo. Inoltre, indice le prime elezioni politiche libere a Genosha per la costituzione del primo governo democratico della nazione mutante e accetta Salkovskis candidato umano alle presidenziali, aprendo le porte agli umani.

Xavier, che ha sondato la mente di Magnus e ne comprende la sincerità, decide di rimanere ad insegnare a Genosha e si allea con Magneto per forgiare la Nuova Repubblica. A sancire l'alleanza, temporaneamente alcuni X-Men (Emma Frost, Bestia, Uomo Ghiaccio) rimangono a Genosha, la Bestia decide di non essere più un membro attivo degli X-Men, mentre Fenice (che svela agli amici di essere incinta), Ciclope, Colosso e Logan ritornano all'Istituto.

Nel frattempo Genosha accoglie milioni di mutanti da tutto il mondo e le presidenziali vengono vinte democraticamente da Magneto.

 

E ORA…


 

 # 25

Marvel IT Presenta…

“UN NASTRO ROSSO A NEW YORK”
(prima parte)

Mr. T   

storia

rossointoccabile  

supervisione Marvel IT

Carlo Monni  

supervisore capo

Mr. T  

presidente

 Con:

 

Scott Summers, alias Ciclope

  Raggi ottici concussivi

Henry McCoy, alias la Bestia

  Intelletto prodigio in un corpo di leone

Jean Grey-Summers, alias Fenice

  Telepatia e telecinesi

Mother

  L’amazzone alata

  Lilandra Neramani

  Majestrix dell’Impero Shi’ar

?

  Un X-Man nell’ombra…

 

Prologo.
Xavier Institute. Alcuni giorni fa[i]

Jean Grey entra nella stanza del suo compagno Ciclope, il quale, sta osservando alla finestra gli allievi che giocano nel giardino dell'Istituto, seduto sulla vecchia sedia a rotelle del Professor X. Non ha vissuto molti giorni felici Scott Summers, questo però è speciale, si sforza di ripetersi, non ricorda quanto a lungo al suo animo sia stato concesso di essere sollevato dal ritorno della propria memoria e dalla riunione con gli X-Men e… con Jean. Jean, il cui amore è un faro nella tempesta in mezzo alla quale pensa di stare perdendosi… Se questo è il prezzo del ricordare chi sono, pensa, è un costo che pago volentieri… e questo gli basta per sorridere con tutto il suo cuore. Ma per quanto ancora?..

Jean gli circonda il petto con le braccia. - Sei felice, lo capisco. Non sai quanta gioia mi dia.

Scott gira la sua sedia a rotelle per fissare la sua compagna dritto negli occhi. - Jean, c'è una cosa importante di cui voglio parlarti. Quando abbiamo effettuato la nostra seconda comunione mentale… ecco, io ho avvertito qualcosa dentro di te. Anzi, qualcosa è una parola sbagliata. Sarebbe meglio dire… insomma, ho avvertito la presenza di qualcun altro. Quello che voglio chiederti, Jean, è…

- Se sono incinta? - Ciclope annuisce e Fenice annuisce a sua volta. - Sì, Scott, aspetto un bambino. Ho atteso anche troppo tempo per dirtelo.

Il loro caloroso abbraccio si rinnova ed un'aura dorata compare attorno ai loro corpi.

 

***

 

In una galassia lontana, lontana…

 

Lilandra va a parlare con i morti.

Indifferenti alla cose terrene, perché consapevoli di essere uguali a tutto il resto, (alla fine tutto ritorna alla polvere, perché tutto è polvere), i morti si sono lasciati alle spalle le barriere che differenziano i vivi e permettono loro di pensarsi come un’individualità. Meno preoccupati di desiderare, di avere e di perdere, di un Io, i cadaveri sono a più stretto contatto con tutte le cose dell’universo, visibili ed invisibili, perché non vi è differenza tra i suoi elementi, tutto è energia (io sono il cosmo… il cosmo sono io)…

E l’energia è solo un’altra parola per informazione… E alcuni trapassati particolarmente dotati, ascoltano… percepiscono informazioni e senza il filtro di Una coscienza, diventano coscienza cosmica. I morti percepiscono ciò che i vivi non sanno cogliere. Anche da morto puoi servire l’Impero.

Lilandra è saggia, è nel mondo dei morti per ascoltare ciò che non sa cogliere, ma è soprattutto potente. Majestrix dell’Impero Shi’ar, è lei che decide di tenere in semivita i cadaveri, in qualche modo debitori insolventi in vita, lavoreranno anche da morti per l’Impero finché il debito non sarà saldato. Così è scritto, lei o la legge secolare dei suoi avi, poco importa, se Lilandra è la Legge.

Lilandra è anche coraggiosa, benché un filo di inquietudine la percorre nell’avventurarsi da sola nella terra dei morti viventi, venendo meno alla consueta compagnia politica del proprio consigliere Araki. Vedere in faccia la morte non è piacevole, non è lei la masochista della famiglia e non è neanche sadica, ma i morti non sembrano soffrire, quando la loro funzione è servire con Responsabilità l’Impero per garantire ciò di cui necessità per sopravvivere: la Conquista e l’Espansione. Per una civiltà che discende dagli uccelli, fortemente individualista, egocentrica, territoriale e predatrice, non c’è ideologia più forte per assicurarne l’unione e la prosperità. E se Lilandra prova un benché minimo sentimento di colpa o vergogna di fronte al corpo emaciato e al viso cinereo del cadavere della sorella[ii] a cui si è rivolta, è il suo grande senso di Responsabilità che ne prende il posto o che non ne permette lo sfogo; dopotutto lei è l’Imperatrice, e come tale è (deve essere) la più forte tra gli Shi’ar.

- Ti aspettavo, Lilandra.

- E’ vero, allora. Ti è giunta notizia.

- Adesso. Prima. Dopo. Per me il tempo non ha senso, quando non si è vivi e non si è né morti e né immortali. So che mi porrai le tue prossime domande, perché la Fenice rinasce sempre dalle proprie ceneri. Comunque, sì. Mi è giunta notizia, c’è un mormorio frenetico in tutto il quadrante.  

- E’ l’apprensione che accompagna la preoccupazione di un intero popolo, Kira. Il Superguardiano Oracolo, tra tutti i chirurghi neuromistici, durante la pratica del culto di Phalkon ha avvertito la manifestazione della Fenice in questa realtà in tutta la sua terrificante gloria. L’occhio aquilino dell’Impero è sempre puntato sul pianeta Terra, la telemetria subspaziale conferma l’impronta bioenergetica.

- L’apprensione ben presto si tramuterà nel timore reverenziale che i nostri Dei manifestino la loro Presenza portando con loro il Giudizio e la Purificazione.

- La-Fine-Di-Tutto-Ciò-Che-E’ ha riaperto le sue ali di fuoco nella nostra dimensione spaziotemporale.

- E così vuoi sapere quale messaggio porterà ai suoi devoti discepoli. L’Impero è ancora convinto che il controllo sia la soluzione all’ansia.

- L’Impero ha bisogno di ordine e sicurezza e il controllo garantisce che niente e nessuno possa nuocergli. Dimmi ciò che sai, Kira. Se non per l’Impero, fallo per me.

- C’è qualcosa di più di un semplice mormorio tra i vivi, Majestrix. La mia non esistenza rende tutto impersonale e mi permette di ascoltare ai margini della Stanza Incandescente, nelle trame della realtà al crocevia dove tutto inizia e finisce. La-Fine-Di-Tutto-Ciò-Che-E’ è anche L’inizio-Di-Tutte-Le-Cose. Jean Grey, la terrestre il cui genoma è il vettore della manifestazione della Forza Fenice in questa dimensione spaziotemporale, è incinta.

- Per Sharra e K’ythri. La situazione è peggiore di quanto sospettassi. La Fenice è rinata. Il Giudizio è alle porte. Devo mettermi in contatto telepatico con la Terra

- Il tuo amore per Xavier è più forte di quello per il tuo popolo? Così non dovrebbe essere per la Majestrix dell’Impero Shi’ar.

- E così non è, sorella. E’ l’unico vantaggio che posso concedergli. Anche se non gli servirà a nulla, perché non c’è alcun dubbio, ormai... Il figlio dell’Apocalisse deve morire!

 

***

 

Istituto Xavier, Westchester, New York

 

Avete idea come ci si sente quando si sa che ci sarai sempre e solo tu alla fine, quando tutto sarà finito? Accarezzandosi dolcemente il ventre, Jean Grey-Summers, ripensa alle parole dette a Magneto e al Professor X pochi giorni fa[iii]; parole che ha saputo di dover esprimere nel momento in cui le si sono rivelate, quando ha capito cos’è la Forza Fenice durante il duello con lo Sciamano[iv]. E’ questo il futuro? Sono qui per salvare qualcosa che stava morendo. Accettate il giudizio della Fenice.

E Xavier e Magneto hanno forgiato un’alleanza che forse nemmeno lei pensava fosse possibile. Un’alleanza per costruire qualcosa di nuovo e migliore che dà nuova vita all’amicizia e agli obiettivi comuni del passato dei due uomini, quando ancora gli X-Men non esistevano e lei stessa non era ancora nata. Più volte Charles ha aperto la mano verso Magnus e ancora una volta la speranza gli ha suggerito di rifarlo. Anche Ororo, la sua migliore amica, strinse una collaborazione con il signore del Magnetismo. Jean Grey sa che quest’accordo è frutto del più importante e inaspettato confronto degli X-Men con Magneto, quello per cui sono nati, ne incarna lo spirito e apre innumerevoli prospettive e scenari futuri. Non ha paura, non teme un’ennesima delusione. E’ il fuoco della Fenice che spazza via ogni incertezza, il cui giudizio ha spalancato le porte ad un nuovo mondo.

Ha vissuto la morte (sua e di altri) e dato la vita (ha figli senza essere stata madre), ma sono ricordi di emozioni e sensazioni. Non sono meno reali delle emozioni di altre persone o di riflessi di se stessa, ne è sicura, ma, accarezzandosi dolcemente il ventre, Fenice è altrettanto certa che, nonostante non avverta più in lei la presenza della Fenice dal ritorno all’Istituto, ciò che prova e come lo prova è l’esperienza immediata di una persona unica e irripetibile. Di se stessa.

Se questo è il futuro, pensa, se sono qui per salvare qualcosa, questa è la cosa più preziosa che ho.

L’inizio di un nuovo mondo è l’inizio di una nuova vita.

 

***

 

Genosha

 

Sedici milioni di homo sapiens superior si trovano tutti in un’unica area metropolitana a ridosso della costa, grande come Città del Messico; alle spalle dell’acciaio, del cemento e del vetro la vegetazione e le montagne tengono strette le loro posizioni non concedendole alla nuova civiltà che continua ad espandersi verso l’alto e a sottrarre territorio all’oceano.

Sulla vetta del più alto monte dell’isola, Mother, l’Amazzone alata della Confraternita di Magneto, volteggia alla ricerca del confratello Sciamano, del quale non si ha alcuna notizia, dopo il duello telepatico con Jean Grey-Summers. A Mother, sacerdotessa guerriera di Madre Natura, sembra a volte di sentire la sua voce sussurrare canzoni di buon auspicio verso minacce imperscrutabili, trasportata dai venti ancestrali della Terra, ma anche dove la neve e il ghiaccio non cedono alle stagioni, dove di solito si incontravano per conversare, di colui che più di tutti gli altri uomini chiamava amico, di Adam Essex non vi è traccia.

Mother è preoccupata. Se lo Sciamano della tribù mutante, X-Man, si trovasse ai confini dell’immaginario collettivo impegnato a proteggere il suo popolo, lei sarebbe la prima linea di difesa nel mondo naturale contro una minaccia, a questo punto ne è sicura, ineluttabilmente certa e grave. Avrebbe avuto bisogno di aiuto. Prima, però, ha bisogno di comprendere l’entità del pericolo. E per la prima volta, dalla lunga assenza di X-Man, avverte la paura.

 

***

 

Istituto Xavier, Westchester, New York

 

- …e ora Magneto sta organizzando il proprio Gabinetto. Al nostro prossimo incontro, cara Jean, potresti parlare con il nuovo Segretario alla Sanità! Ah, quasi dimenticavo… Simon[v] mi ha fatto visita, l’altro giorno. Era da tanto che non passavamo un po’ di tempo insieme. E’ rimasto favorevolmente impressionato dalla qualità di vita genoshana e dalla nostra capacità di integrare quei milioni di mutanti arrivati da ogni dove. E poi, un Vendicatore ospite della nuova Repubblica di Genosha non può che rafforzare la fiducia della Comunità Internazionale nei nostri confronti…

Da diversi minuti Hank McCoy, alias la Bestia, sta aggiornando e conversando con una delle persone a lui più care riguardo la mutevole situazione genoshana, che vede X-Men e Confraternita alleati in un mondo in continua evoluzione. Ritiratosi dal ruolo operativo che lo vedeva in prima linea nelle fila dei figli dell’atomo, veste ventiquattrore su ventiquattro i panni dello scienziato, realizzando un sogno che non aveva mai accantonato.

- E Scottie, come la sta prendendo?

- A volte, persino per me, è difficile capire cos’ha nel cuore… Per quanto Charles sia stato un modello, rimane sempre un uomo d’azione. Ma abbastanza bene, credo…

- Beh, digli che con DioArte stiamo mettendo a punto un sistema per la rigenerazione neuronale dei dendridi mediante la nanotecnologia biomedica. Le prime simulazioni promettono bene… al più presto arriverò con buone notizie… Ahhh, Jean, quanto mi mancate… Voi, la scuola, i ragazzi, ma qui è tutto più grande, all’ennesima potenza… C’è un tale fermento e entusiasmo… Come puoi immaginare, ho così tanto da fare…

- … e così poco tempo. 

- Si. Si, direi che mi sento in gran forma, sarò in fase ipomaniacale, chissà?, ma è quel che mi serve quando non ho il tempo per dormire, no? Tu piuttosto, come stai?

- Mi sento bene, Hank. Ci sentiamo bene.

- Jean, i tuoi poteri telecinetici sono notevolmente incrementati. La traccia energetica registrata dai biosensori di DioArte…  Stelle e strisce, è incredibile! Una scala così non la vedevo da quando ero un membro attivo dei Vendicatori… Non vorrei che il piccolo ne risentisse…

- Ti assicuro che va tutto bene, Henry McCoy. Tu, Charles, anche Magneto, non dovete preoccuparvi. Questa volta è diverso, non diventerò malvagia e distruggerò un pianeta o una galassia, quante volte lo devo dire!? Non mi sono mai sentita meglio. Il mio rapporto con la Fenice... mi è tutto più chiaro, ora… non ne voglio parlare, non adesso…

- Capisco. E mi fido ciecamente di te, Jean. D’altronde, il vostro stato di salute è effettivamente eccellente. Ma, nel mio caso, sai com’è… la curiosità uccise il gatto… 

- E Bobby, continua a migliorare?

- Oh, si. Sta reintegrando la sua forma molecolare con sviluppi inaspettati. Sembra che la terapia supportiva di Emma stia stimolando una seconda mutazione. E’ cosciente, ma ancora in osservazione, non ci vorrà molto prima che si riprenda del tutto.

- Vedi?, non è l’unico ad estendere la gamma delle proprie facoltà…

- Uhm... Si. Si, come noi due ed Emma, un evento traumatico sembra aver funzionato da catalizzatore…

- Bene, allora, Hank. Ti saluto, alla prossima…

- D’accordo, cara, salutami Scott e a presto. Ora, con la Mutant Transport&Logistic[vi] non è più un modo di dire!

 E’ il videofono si spegne in una piccola sfera verde fino a non lasciare più nessuna traccia dell’immagine felina della Bestia.

Jean rimugina… forse avrebbe dovuto dire al suo più caro amico che non avverte più in sé la Fenice, ma, in un modo che va oltre la razionalità, intuitivamente sente che non è qualcosa che non va. Non ne comprende il motivo, ma sa che non è un infausto presagio.

All’improvviso, come un fulmine a ciel sereno, una fitta lancinante le blocca il flusso dei pensieri e le spacca in due il cervello. Un dolore atroce, tanto acuto quanto, per fortuna, breve, la tramortisce non dandole neanche il tempo di gridare. Qualcuno ha tentato di entrarle nella mente assaltando le sue difese psichiche senza apparente successo. Un attacco mentale?, pensa, forse questo è il segnale di un imminente pericolo…

 

***

 

Sotto una luminescenza rosso rubino l’arredamento barocco perde ogni colore nella stanza quasi totalmente buia. I due interlocutori non sembrano preoccuparsene, sedurti immobili uno di fronte all’altro, non hanno il piacere di osservare l’espressione nel volto dell’altro quando sanno che ciò che hanno da dirsi potrebbe non trovar posto alla luce del sole.

- …Ho visto morire gli innocenti, ho visto bambini uccisi nei loro letti e i deboli e gli indifesi assassinati senza alcuno scopo, senza alcun motivo…

- Così lacerato dalla paura e sopraffatto dal dolore… temi di stare perdendo la tua umanità, Scott?

- Forse lo devo sacrificare… è quello che penso, ancora… ho paura di fare del male, mi sento abbandonato…

- E’ per questo che sei venuto da me, hai paura della sua reazione…

- Ho cercato di controllare almeno una cosa… se avessi fatto quello… un senso di sicurezza, di prevedibilità… Se non so far loro del bene, almeno so come non far loro del male…

- Questa è la tua ossessione. Dobbiamo accettare le cose brutte, Ciclope, e compensarle con la speranza…

- Forse devo farlo comunque… liberarmi di lui, sacrificarlo… perché non posso uccidere lui…

 

TO BE CONTINUED…



[i] Da X-Men #24, modificato quanto basta per attaccare le danze di questa nuova saga ;-)

[ii] Lidandra aveva una sorella uccisa, insieme ai genitori, da Deathbird. Non è mai stato rivelato il suo nome, e qui lo trovate per la prima volta: Kira Neramani.

[iii] in X-Men #16, durante la saga “Brave New X-World”

[iv] in X-Men #16, durante la saga “Brave New X-World”

[v] Wonder Man, of course!

[vi] La conoscete, no? Altrimenti andate subito a leggere “Gli Incredibili X-Men” del mio amico Pietro! Non ve ne pentirete. ;-)