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Più le cose cambiano...

 

- Ben tornato, signore. - Saluta il portiere.

Howard torna a casa dal lavoro.

È frustrante.

È un tran tran quotidiano ed è umiliante, ma gli permette di vivere in un condominio di lusso.

Fa da cavia per un centro di ricerca governativa sui viaggi interdimensionali.

Se non altro è sul suo mondo. Non che sia perfetto. È il suo XIV ritorno, sempre annunciato come definitivo.

Non si stupisce di essere diventato un soggetto di studio.

Quello che lo sorprende è il fatto di essere rimasto libero.

Tutte le altre volte non è rimasto molto ma le oscillazioni non sono regolari.

Tutto è iniziato col papero di paglia.

Se non altro per ben 12 volte è tornato nello stesso universo. In qualche modo è una quotidianità anche questa.

Va a letto presto. È stata una giornata stressante.

Si sveglia nella sua cameretta nel complesso della W.H.O. Chiusa.

Urla per quasi mezz'ora per farsi aprire.

Ad un certo punto dall'interfono giunge una voce sconosciuta ma in qualche modo familiare.

- Si apre anche dall'interno. È così dall'ultima volta che te ne sei andato. -

- Quack. - Sentendosi un fesso Howard fa scattare la serratura ed esce.

- Nella stanza non c'è polvere. Potevate lasciare aperto, uscendo. -

Elsa sorride. Howard ricorda che quando l'ha conosciuta questo accadeva molto raramente.

- Che novità ci sono? -

- Alistaire è da Caledonia. Il nuovo direttore è Ulysses Bloodstone. -

- Tuo padre? -

- Francamente non so chi sia questo tizio, ma non è mio padre. Non lavorerei qui, altrimenti. Mio padre dirige Black Air, anche se Gertrude non è d'accordo con me su questa interpretazione. Siamo entrambe convinte, però, che questo non è nostro padre. Capirai quando lo vedrai. -

- Lo fai sembrare una minaccia. Fai strada. - Howard tira fuori un sigaro mezzo fumato e fa per metterselo in bocca. - È sempre vietato fumare qui dentro vero? -

- Temo proprio di . -

- Lo sapevo. Sono tornato all'inferno. -

 

Questo luogo, malgrado le apparenze, non è l'inferno.

Laghi di magma rovente attorno ai quali si affollano branchi di demoni zannuti costellano la pianura nebbiosa e qua e là fortezze diroccate dalle strane architetture spuntano abbandonate.

La battaglia è stata violenta e lunga ma Illyana Nikolaievna Rasputina, che pensa ancora a se stessa come a Magik dei Nuovi Mutanti, è riuscita a riconquistare il suo regno.

Ora la attende, per l'ennesima volta, il difficile compito di guarirlo.

Una luce potente giunge dalle sue spalle e proietta ombre scure e rossastre mentre si posa al suolo.

Magik non si volta neppure. Il fenomeno si è ripetuto così tante volte negli anni da diventare familiare.

E non ha paura. La sua amica è quasi sempre benevola, controlla il suo ospite molto meglio di chiunque altra nella sua linea genetica. In caso contrario non le resterebbe altro che combattere e, quasi certamente, morire.

- Non perdi i vecchi vizi, vero Rachel? -

- No. In effetti non ho avuto scelta. Mia sorella non sarebbe stata in grado di contenere la Fenice[i]. Avrebbe ucciso miliardi di senzienti e ne sarebbe stata consumata.

È successo a mia madre e a chiunque abbia fino ad ora contenuto la Fenice tranne che a me.

Spero solo che vada tutto bene anche questa volta. Cosa abbiamo qui?-

- Ho ripreso il mio regno. C'è stata una guerra, una lunga guerra anche se magari per te non è passato che qualche giorno dall'ultima volta che ci siamo viste.

I Grandi Antichi hanno individuato il Limbo come un'ottima piattaforma di lancio per tornare nella realtà terrestre dove i loro corpi dormono un sogno millenario di sangue e interiora sparse.

Non erano molti eppure erano potenti.

Ma ho vinto. Quella colossale lucertola che vedi in lontananza è la carcassa di Bokrug, che credeva che la morte fosse sconfitta per sempre.

Glaaki, o meglio il suo guscio vuoto, riposa a fianco di uno dei laghi di lava, quello sul cui fondo si trova il suo corpo in eterno tormento.

Gol-goroth è fuggito, ma una delle sue zampe, accuratamente imbalsamata, ornerà la mia sala del trono a monito per i futuri invasori, accanto alla tunica strappata del re in giallo, che non tornerà nel suo regno, non molto presto almeno.

Altri sono scappati, feriti con ferite che il nostro linguaggio non sa descrivere. -

Si volta verso Rachel. Coperta integralmente dalla sua armatura cromata sembrava ancora umana, malgrado il mantello squarciato e la lunga coda che proseguiva il coccige.

Il volto che fissa Fenice è rosso e squamoso, una lunga lingua biforcuta saetta attraverso le labbra e le zanne che esse a stento ricoprono.

Due occhi gialli e luminosi saettano male puro e soprattutto due corna che si ramificano in decine di direzioni, così complesse che ad un primo sguardo sembrano un copricapo estremamente stravagante.

- Oh, Rachel. Credo che questa battaglia mi abbia cambiata per sempre. Dovevi sentire le loro menti. Così aliene e malvagie, così assetate di sangue e anime. -

- Rinfodera la spada dell'anima e combatti il DarkChylde, Illyana. Nulla è mai per sempre. Neppure nel Limbo. -

 

Il suo nome è Valeria Von Doom. Poco importa ciò che sa. È il nome con cui è registrata nel suo mondo e, cosa più importante, è il nome con cui è cresciuta.

Sono passati molti anni da quando ha scoperto chi era veramente suo padre. Non può e non riesce a considerarsi altro.

In questi giorni, in realtà, ha davvero poco tempo per riflettere su chi è davvero.

Invero regnare su 14 mondi è qualcosa che non augurerebbe al suo peggior nemico.

Non ce la farebbe senza i consigli di Opal (“hai davvero dei problemi nello sceglierti le figure di riferimento” le ha detto suo padre. Non il suo vero padre, uno dei suoi analoghi in uno dei mondi che governa. Uno dei suoi luogotenenti, tanto per compensare) ma soprattutto, perché quello che è giusto è giusto, senza un contatto diretto con Roma.

Ma che Von Doom sarebbe se si tirasse indietro rispetto a questa responsabilità?

E soprattutto che Richards sarebbe. Suo padre ha rinunciato a molto di più per regnare su molto meno.

Ovviamente il tempo che dedica alla riflessione le viene fatto pagare.

Il muro dal lato opposto a quello del trono si infrange (non è un caso che sia quello il muro che da sull'esterno, ovviamente) e un nutrito gruppo di androidi plana all'interno.

In testa uno snello umanoide cromato, avvolto in una aderente calzamaglia blu scuro, con guanti, stivali ed altri accessori rossi (sì, in effetti ha le mutande sopra i pantaloni, se qualcuno se lo è chiesto). Per fortuna ha tolto l'imbarazzante simbolo dal petto. Il simbolo astrologico di Marte, nonché del sesso maschile. Del tutto inappropriato in entrambe le versioni, trattandosi di un androide terrestre.

- Sei inadatta a governare nel nome della dinastia dei Von Doom, giovane impertinente. -

*Richards, fatemi ricordare, alla fine di questa battaglia, di cambiare il mio nome in Valeria Richards*

La ragazza bionda, che sembra ancora una eterna adolescente indossa soltanto una corta tunica azzurra fermata in vita da un cinturone. Quando si alza in piedi dal trono su cui era seduta dai suoi stivali si estendono i gambali di una armatura color acciaio e i guanti della stessa armatura si materializzano attorno ai suoi pugni.

Ora indossa una cappa verde con cappuccio fermata sul collo da uno degli occhi di Agamotto.

- La vedremo! - urla, gettandosi nella mischia.

 

Il circolo è uno dei più esclusivi della City, per entrare è necessario un nome con alle spalle una storia di più di una generazione, un patrimonio di tutto rispetto (sarebbe altrimenti abbastanza difficile permettersi la retta) ed idee progressiste, anche se nessuno ammetterebbe che c'è un pregiudizio politico tra le regole del club.

Non è legato a nessun riferimento infernale né a un filosofo cinico ma da qui è partito uno dei viaggi più avventurosi del XIX secolo. Partito e concluso. (Alcuni sostengono che in realtà quel viaggio nascondesse il tentativo del servizio segreto di sua maestà di scongiurare un'invasione aliena ed almeno una delle cronache riporta questa versione).

I gentiluomini che ne fanno parte sono quasi tutti seduti in poltrona a leggere il giornale della sera, sorseggiare un cognac e ignorarsi a vicenda in maniera più che ostentata.

Tra i più ignorati c'è un oramai attempato operatore della city. Si discute molto sul modo in cui ha messo assieme il suo patrimonio, fatto sta che sono ormai anni che ha abbandonato la vita dell'avventuriero per dividersi tra la borsa e il club, dove sostanzialmente risiede, visto che raramente torna nella casa di famiglia in cui per lo più abitano il fratello e, occasionalmente, la sorella.

Del resto i tre Braddock sono molto chiacchierati, poiché, malgrado la buona nascita hanno più volte avuto comportamenti stravaganti.

È pur vero che spesso hanno lavorato per il governo e la corona, ma anche questo, al giorno d'oggi, non è ragione sufficiente per fugare tutte le chiacchiere.

C'è stato un tempo in cui James Braddock Jr possedeva il potere di sentire ogni sussurro in quella stanza, di percepirli come fili da tirare per modificare la realtà, una realtà sulla quale non aveva una gran presa, a dir la verità.

Ora quel potere sembra svanito, o almeno tutti quelli che lo conoscono possono affermare di non averglielo visto usare da svariati anni.

Questo non ha reso più facile stringere di nuovo i rapporti con i familiari.

Quindi tutto quello che gli resta sono la borsa in cui incrementare il suo non disprezzabile patrimonio ed il club in cui spenderlo. E le chiacchiere che si ostina con ostentazione ad ignorare.

 

Da quando Valeria è diventata monarca assoluta (perché questo è, qualunque sia il nome che da al suo regime) di questo come di molti altri mondi, le persecuzioni verso gli scozzesi sono cessate e Alysande Stuart è tornata nel suo mondo. Ha iniziato la difficile ricostruzione di un paese spopolato e distrutto.

Malgrado i terribili massacri, buona parte della popolazione era nascosta o emigrata.

I primi non hanno avuto molta scelta. Già la disponibilità ad accogliere le vittime di un feroce massacro era scarsa per non dire assente, dando prova che la barbarie e la brutalità non erano appannaggio dei soli massacratori, ma una volta finita la persecuzione le frontiere si sono chiuse e loro non hanno avuto altra scelta che ricostruire.

Gli emigrati, quelli che erano riusciti a sistemare la loro condizione di esule politico, non sono rientrati troppo velocemente.

Né molto di buon grado.

La ricostruzione è andata avanti velocemente, seppur tra mille problemi. Questo grazie agli aiuti, alcuni avuti anche tramite il mondo centrale.

Un po' di tecnologia terraformante dei Fantastici 4 616 (e questo magari vi da un'idea del livello a cui si era arrivati con la strategia di terra bruciata).

Il supporto di W.H.O. 616 (Alistaire oramai vive con lei, assieme alla sua attuale amante).

E dopo l'ascesa al trono di Valeria, l'aiuto di Latveria e poi del mondo.

Non è stato un lavoro impossibile.

Alysande scende al piano inferiore per far colazione e vede il lampo giallo della sua quasi cognata che prepara la tavola.

Ultimamente non sta quasi mai ferma. Anche nei momenti di apparente quiete vibra un po'.

Dovrà decidersi a chiedere.

 

- Venerdì sera, in prima serata: Spirale alla caccia di Longshot e Dazzler saltando fra gli infra-mondi. Solo sui nostri schermi, solo per chi è in regola con le quote di abbonamento. -

Il faccione giallo e supergrasso di Mojo invade lo schermo, sostituendo le rutilanti scene di azione tratte dalle precedenti avventure dei tre protagonisti dello show.

- Sbrigatevi ad abbonarvi per seguire la xx stagione della serie più famosa della nostra omniv. Con ascolti maggiori di quella degli X-Men -

Non accade davvero, ma molti potrebbero giurare di aver visto due grosse S barrate sostituire le iridi negli occhi di Mojo[ii].

 

Sta immobile da ore. Il corpo in animazione sospesa, così simile alla morte che deve essere impedito a chiunque di disturbarlo.

La stanza è vuota, un osservatore esterno non potrebbe vedere altri che la potente maga che sta ultimando le meditazioni prima del torneo.

C'è in realtà un protettore qui dentro. Un mago che le fa da mentore da molto prima di quanto lei stessa immagini. Un mago così sapiente da sfuggire la morte del corpo.

Magnus, allievo e avversario di Morgana la Fata, sorellastra di Artù e, secondo alcune leggende, madre di suo figlio, guarda la sua protetta. L'ha preparata a lungo per questo torneo. Gengis l'ha bandito di nuovo troppo presto ma bisogna dare il tutto per tutto.

Da quando ha lasciato la carriera di supereroina e il mestiere di investigatrice Jessica Drew studia per diventare Maga Suprema della Terra.

Domani mattina la sua aspirazione (o forse l'aspirazione del suo maestro) verrà messa alla prova e forse, soddisfatta.

 

La casa è una villetta (a dir la verità piuttosto lussuosa) nella campagna inglese.

Circondata e protetta da un complesso sistema di sicurezza e sorveglianza.

Al suo interno due individui di mezza età, qualunque cosa voglia dire (in realtà entrambi sulla quarantina) vivono tranquilli amministrando un patrimonio che pochi sanno come si sono procurati.

Lui è a conoscenza di molti segreti. Lei è una blanda sensitiva. Telepatia, telecinesi, precognizione, poteri molto blandi. In un mondo in cui il dio del tuono può piombare improvvisamente sulla terra cambiando gli equilibri di un'invasione aliena nessuno può prestare attenzione alla blanda preveggenza di Romany.

Lei e suo fratello si sono ritirati a vita privata in questa villetta in campagna di colpo e in maniera inspiegabile.

Stanno proteggendo uno dei nessi della realtà ma il fatto che Pete Wisdom e sua sorella Romany si siano ritirati dal servizio in maniera repentina ha reso nervosi molti servizi in giro per il mondo, di conseguenza, non una delle macchine che garantiscono sorveglianza e sicurezza attorno alla villetta è loro.

Del resto loro non escono mai dalla villetta e ben poco potrebbe interessargli delle decine di agenti dei vari servizi che vengono sprecati per la loro sorveglianza.

 

- Ancora pochi secondi e partiremo con la diretta. Dazzler e Longshot pronti a saltare via. Spirale aspetta cinque minuti prima di inseguirli. Meno 5, 4, 3, ..., … Benvenuti cari spettatori. È con grande piacere che accogliamo voi tutti decerebrati invertebrati per un'altra delle nostre mirabolanti avventure.

Ancora meglio del nostro grande successo “Affama la star minore di cui nessuno si ricorda”, più avvincente del sempre verde “Chiusi in casa a far nulla”, più credibile di “Che non ce lo so che sei il capo?” all'altezza per azione e popolarità del reality “Vita quotidiana degli X-Men”, di cui del resto è uno spin off, ecco a voi la nuova stagione del “Longshot e Dazzler's show”. -

Carrellata sui nostri due eroi incatenati. Sono inquadrati da due occhi di bue. Scintillano i lustrini.

L'occhio di Longshot brilla e le manette cadono.

- Longshot si è liberato fortunosamente. Colpo di scena. Le sorti del combattimento vengono messe in discussione da un evento inaspettato.-

Con una delle lame cortocircuita l'inibitore di potere di Dazzler. Saltano addosso a una delle guardie, che tiene in bella vista due imbracature di salto e svaniscono.

Spirale svanisce dietro di loro.

 

La cabina di regia è in penombra. Illuminato solo dagli schermi il volto di Mojo è furente.

- Voi volete vedermi morire. Mai visto un mezzuccio così evidente. Volete farmi perdere tutti gli ascolti? La concorrenza ha dei veri must. “Supercoso muore ancora XXII”, “1962 e ¾ il prequel”, “Progenie dell'inferno si ribella VII”, “Alieni contro alieni – lo sterminio o quasi”, “Paperi e topi si smembrano con le motoseghe”, questa è addirittura alla prima edizione e fra i giudici ci sono un cane svampito e una gallina scienziata antropomorfi.

E questi mi iniziano la puntata con una scenetta improbabile come questa? Se solo ci fossero sceneggiatori più bravi a basso prezzo liberi li butterei direttamente nella fornace. Grrr. –

Sullo sfondo vediamo Major-domo e Minor-domo rannicchiati in un angolo.

- Cismonteràcisbulloneràcibruceràcimartelleràci li-cen-zie-rà. - Sussurra lei in preda al panico.

 

A quest'ora della notte la sala mensa sarebbe chiusa in quasi tutte le istallazioni governative. Non qui. Questo servizio lavora 24 ore al giorno, ogni giorno dell'anno. E neppure pagano bene.

Nella stanza c'è solo un papero che fissa con sguardo corrucciato il piatto.

-Purè verde. Perché dovrei mangiare un purè verde?

Ma poi verde di cosa? Di piselli, di muffa, di bile? -

Lo annusa. - Dall'odore mi pare che quello che possiamo certamente dire è che non ci sono patate qui dentro. -

Howard fa un balzo indietro – Quack. Ho avuto l'impressione che si muovesse. Si muove, cerca di afferrarmi. - Howard balza via, afferra una sedia e colpisce il piatto.

Saltano in giro cocci e schizzi di purè.

In quel mentre entra in mensa un uomo alto, biondo, con i capelli impomatati pettinati all'indietro, dall'aspetto artificiale quasi fosse un caschetto di plastica, la pelle bronzea, una camicia bianca aperta sul petto e un'ampia zuava infilata negli stivali al polpaccio. Un cinturone con una fondina minacciosamente gonfia al fianco e una grossa gemma rossa al centro del petto.

- Ammetto che il cibo in mensa non è proprio appetitoso, ma riportare il piatto pieno e prendere qualcosa d'altro poteva essere sufficiente, non trovi? -

- Lei deve essere il nuovo direttore. In effetti non corrisponde molto alle descrizioni che mi hanno fatto in passato. Comunque il purè era verde e vivo e mi ha attraccato. -

- Vedo che hai già parlato con Elsa. Ho viaggiato fra le dimensioni e sono mancato per anni, quindi non posso sapere con certezza neppure io se questo è veramente il mio mondo o uno molto simile.

Quello che so è che per quanto possa affermare tutti i miei ricordi corrispondono a questo mondo e che le analisi strumentali confermano questa impressione. Solo che i ricordi sono per loro natura inaffidabili e la nostra tecnologia inter-dimensionale non da certezze.

Quindi la sua convinzione non è per forza più errata della mia.

Sono diverso. Qualcuno crede che un immortale di oltre 10.000 anni non possa cambiare in una decina. So per esperienza che è una convinzione errata e so di essere cambiato in questo mio viaggio, in parte anche fisicamente. E chi non sarebbe cambiato viaggiando dove ho viaggiato, mi chiedo. Ora il purè sembra giallino. Magari non freschissimo ma giallino. Ma qui siamo nel quartier generale dell'Organizzazione Strani Eventi e tu hai incubato più di un'entità. So per esperienza che almeno il papero di paglia[iii] lascia degli strascichi percettivi anche a lunga scadenza. Saremmo sciocchi a trascurare uno strano evento. Faremo analizzare questo materiale. -

Bilk.

- Oukh -

Longshot cade malamente mentre Dazzler atterra in piedi. Dietro di loro appare Spirale che deflette con le sue spade il laser della mutante e le lame del suo compagno, prima di iniziare a danzare il suo incantesimo di contenimento.

Muove gli ultimi passi ed inciampa sul papero che si era nascosto sotto un tavolo ma il cui codino, con quanto connesso, spunta fuori.

- Fessa. - Sghignazza Longshot. Prende Dazzler per mano e salta via.

- Così è più divertente. - E salta dietro di loro mentre assesta un calcione al papero.

Nella mensa irrompe Elsa, guarda il padre che forse non è suo padre ed urla - E Howard dov'è finito? -

 

Tutto attorno ci sono cumuli di androidi sventrati, macerie e arredi mezzo bruciacchiati.

Al centro della sala del trono devastata, in una sfera di energia fluttuante costituita dal loro stesso potere, immobilizzati in uno stallo di potenza e concentrazione, Andro e Valeria si fronteggiano.

Dazzler, Longshot, Spirale e Howard si materializzano nello stesso momento.

- Oh mio dio. Questa è straordinaria. TREGUA. - Urla Spirale sorridente. Estrae il cellulare e comincia a fotografare la scena, facendosi anche dei selfie in posizioni francamente imbarazzanti per una maga guerriera con sei braccia e sei katane.

Howard comincia a girare attorno, osservando e scartando le armi distrutte dei robot.

Tira su un braccio, lo accosta alla sfera di energia, mentre si infila un sigaro in bocca e lo accende con la lamiera rovente. Lo getta di lato e continua la sua esplorazione.

Dazzler guarda Longshot con un sorriso da orecchio a orecchio. - Tregua, sì come no? - e fa segno di filarsela.

Saltano via.

Spirale continua per qualche istante a fare le sue foto. - Che maleducati. - e salta via anche lei

 

Il Reform Club resta placido, qualunque cosa accada. Ben poco può intaccare la sua flemma e la sua placida calma.

Questo fino al momento in cui quattro figure non piombano lì dal nulla.

Le lame di Longshot volano da tutte le parti. Incredibilmente sembrano non finire mai.

Dazzler lancia alternativamente luci stroboscopiche e laser, convertendo l'orribile frastuono della battaglia.

Spirale devia una lama che infrange una finestra, balza sopra un tavolino dall'aspetto estremamente fragile che infatti collassa sotto il suo peso un istante dopo che l'ha abbandonato, schiva un raggio di Dazzler che incendia le tele appese su un muro.

Tutti sono fuggiti dalla battaglia tranne un allampanato gentleman dai capelli neri (che a volte sembrano veramente scarmigliati) che resta seduto sulla sua poltrona osservando divertito la scena.

- ALLORA LA SMETTETE!!! Quack. -I tre si immobilizzano e si guardano attorno.

Howard, con un grosso cannone a raggi per mano, una bandana rossa legata sulla testa e un sigaro acceso sta a zampe larghe in mezzo alla sala.

Un maggiordomo con fare timido gli si avvicina, in mano un posacenere e raschia discretamente la gola.

Howard guarda prima il fucile che tiene nella mano destra, poi quello nella mano sinistra poi con un ghigno satanico fissa il maggiordomo che, prudentemente, si affretta ad allontanarsi senza voltare le spalle.

- Volete spiegarmi che succede? -

I tre iniziano a parlare insieme.

- Mojo ci ha incastrati in uno dei suoi soliti spettacoli... Un contratto capestro... Mi ha ricomperato... Lei ci da la caccia... Sono costretta... Le da piacere... Vero ma sono costretta... Comunque è colpa di Mojo... me lo fai un autografo? -

Howard ci pensa su un attimo, sembra quasi intenzionato a prendere la penna.

Poi invece prende il sigaro ed appicca il fuoco al foglio che gli tende Spirale.

- Sei incorreggibile, Rita. -

- Non usare quel nome. -

- Addosso ora che è distratta. - Dazzler salta dove si trovava Spirale un istante prima - Magari se non urlavi le tue intenzioni avvertendola... -

Il balletto ricomincia e dopo pochi minuti i tre saltano via in rapida successione. Pochi istanti dopo anche Howard svanisce, non senza aver fatto ciaociao con la mano pennuta.

Con un sospiro James Braddock jr si alza e allunga la mano nella sala devastata dalla battaglia quasi a raccogliere alcuni fili dall'aria e la stanza torna integra come se nulla fosse accaduto, con tanto di persone sussurranti sparse in giro.

Torna a sedersi sulla sua poltrona, con un'espressione beata sul viso.

 

Le scarlatte bande di Cyttorak si chiudono su Jessica che ha usato la sua agilità di ragno per saltar via.

Le sue saette di Balthakk si infrangono contro gli scudi dell'avversario ma la maga si appresta a scagliare le fiamme delle Faltine prima che le schegge dello schermo protettivo possano dissolversi assieme al suo precedente incantesimo, quando una ragazza in un costume blu elettrico e un bel biondino vestito di pelle nera le sfrecciano davanti.

Le Catene di Krakkan di Wiccan la imprigionano, mettendo fine allo scontro.

Il mago Supremo in carica conferma il suo titolo.

Spirale e Howard si scambiano colpi a vuoto mentre gli altri due svaniscono. Loro dietro.

- Bene Jessica. Ora che hai perso come posso servirti? -

- Beh, vedi, c'è questo mio amico che sta qui intorno in forma psichica. Come tutti, non può durare molto lontano dal suo corpo, che però è morto già da lungo tempo. Vorrei provare a riportarlo indietro... -

 

Il muro è circa 4 metri per 5. La creatura che sembra attraversarlo è di gran lunga più grande e sembra completamente in vista.

Già questo basterebbe a dare un colossale mal di testa a chiunque dentro la stanza non fosse più che addestrato.

Poi, francamente, c'è la creatura. Guardarla e impazzire sarebbe una sola azione per la quasi totalità di noi.

I suoi arti più normali sono una sorta di tentacoli giallognoli e scagliosi.

Ridurrebbe con la sua sola presenza la quasi totalità di noi a idioti urlanti. I due individui, fratello e sorella, dicono, che li fronteggiano invece non sembrano avvertire nessuna anomalia.

- Ricordami perché abbiamo accettato questo incarico. - chiede l'uomo mentre lancia lame di puro plasma solare dalle dita.

La ragazza spara con un fucilone più grosso di lei mentre risponde - Mi sembra perché tu volevi fare lo spocchioso e non accettare la direzione di Black Air al posto del clone malvagio venuto dal futuro di Bloodstone. -

- Ho già diretto Black Air. Due volte e mi sarei annoiato quanto e più della seconda. Forse addirittura più della prima, nel farlo. E poi non è un clone né malvagio. Non molto almeno. -

- E non deve affrontare l'imperatore di R'lyeh -

- In effetti deve, di tanto in tanto. Questo, invece, non mi sembra affatto un Grande Antico, neppure uno dei loro tirapiedi più scarsi, a dir la verità. -

- Diglielo quando ti starà divorando. -

- Zitta e spara. -

Spirale, Longshot, Dazzler e Howard cadono nella stanza e prontamente si rialzano, già sparando.

Una lunga serie di colpi a vuoto o facilmente scansati, quasi fosse una fiction televisiva[iv].

Spirale, scansando agilmente l'ennesimo colpo, si gira verso il mostro.

- È un Grande Antico? - chiede ai due Wisdom.

- In effetti n...- fa Pete, che viene coperto dall'urlo di Romany - SIIIIII! -

- Pausa Grandi Antichi. - grida Spirale. - I Grandi Antichi fanno sempre audience -

- In effetti non è... - inizia Longshot, bloccato da uno scappellotto di Dazzler.

- Propongo un'alleanza straordinaria buoni/cattiva contro il grande antico. - Fa Dazzler. - Le alleanze straordinarie sono buonissime per le riedizioni in DVD. -

 

Mojo ha delle palle con il dollaro stampato sopra al posto degli occhi.

-Alleanza straordinaria autorizzata. Procedete. -

 

Laser concentrati, caricati dal rumore della stanza, lame di puro plasma solare, lame metalliche caricate dalla pura fortuna, colpi energetici di pistoloni così grandi da dover collassare sotto il loro stesso peso, falciano i tentacoli giallastri che escono dal portale.

Sembrano infiniti fino a che la danza magica di Spirale non fa collassare il portale su se stesso.

La maga si volta verso Longshot e Dazzler - E adesso... -

Ma sta parlando al vuoto. Guarda un attimo Pete e Romany che fanno spallucce poi svanisce anche lei assieme a Howard.

 

Dall'altra parte del portale, Emma Frost guarda avvilita la ciocca di capelli monca e bruciacchiata che stringe tra le dita.

- Mi sa che non era il casco per la messa in piega. - mormora fra se e se.

 

La base non poi così segreta della Weird Happening Organization è in allarme. Il perimetro è stato violato e uno dei loro è svanito.

In questo modo, quando Spirale, Dazzler, Longshot e Howard riappaiono al centro della sala comando, per iniziare subito dopo a sparare e schivare nel balletto che sta riempiendo tutti gli impianti di trasmissione del Mojoverso (non che la concorrenza di “le ricette della bionda cicciottella in prima serata” e di “cuochi assassini ninja 14” possa davvero impensierirli, malgrado la trama esile, l'azione non si ferma un attimo in questo reality) non si può dire che sorprendano qualcuno.

Ulysses si getta sulla maga, solo per essere sbalzato via da un cazzotto ben assestato.

Un balletto e Dazzler e Longshot finiscono in una bolla di energia che li rende del tutto impotenti.

La puntata sembrerebbe finita.

Howard si para davanti a Spirale - Insomma. Non ho capito chi di voi ha ragione ma quando hai quel sorrisetto sulla faccia è facile che stia lavorando per Mojo quindi devo fermarti. - Inciampa e rovina tra le gambe di Spirale che inciampa a sua volta. La bolla di energia esplode come una bolla di sapone arancione e i due saltano via.

Spirale da un calcio a Howard che rotola via, senza perdere il suo sigaro. - Bene papero. Non so come hai fatto a restarmi appiccicato ma la tua scena l'hai avuta, adesso fuori dai piedi. - e salta, sola.

Ulysses si rialza, apparentemente dolorante - Allora? - chiede, guardando la figlia.

Elsa risponde, senza alzare gli occhi dallo schermo dello strumento che regge in mano, strumento così complesso che seguire tutti i suoi arzigogoli fa venire il mal di testa - Presa. -

 

Dalla cima del picco su cui sono atterrati la vista è imponente. Al punto che sono in pausa in attesa che siano finite le riprese panoramiche.

La pianura è divisa in due. La parte più estesa è ancora (se ancora è un termine che può avere senso in un luogo come questo) coperta delle rovine di città senza nome dalle architetture aliene anche per il Limbo e da pozzi di magma, resti della battaglia che ha ridefinito gli assetti di potere.

Orde di demoni si affannano al lavoro in questo territorio. Non si capisce bene cosa stiano facendo (ma ve lo dico io: i demoni fedeli a Magik stanno sorvegliando quelli che si sono ribellati alleandosi con i Grandi Antichi che lavorano a risistemare i danni. La signora del limbo potrebbe farlo con un semplice atto di volontà. Il fatto che così non sia è più significativo di quanto potrebbero mai esserlo delle esecuzioni di massa). La parte residua, completamente libera da demoni ha l'aspetto di un deserto parzialmente terraformato in cui le aree verdi e le oasi si stiano lentamente espandendo.

- Ok. Azione. -

La battaglia riprende, più volte le spade di Spirale sfiorano i nostri due eroi, lasciando qualche graffio e strappo sui costumi. Più volte schiva a fatica le lame di Longshot o i laser di Dazzler.

Lo spazio aperto disperde i suoni, limitando i poteri della mutante che, quindi, cambia strategia.

Luci stroboscopiche sbilanciano Spirale. Longshot la colpisce con un calcio volante.

Tutti i demoni della pianura si voltano verso il picco e all'orizzonte si intravvede un bagliore rossastro che man mano sembra sempre più simile a un colossale uccello di fuoco.

- Meglio battersela. - Fa Spirale, da terra.

Quando Fenice e Magik arrivano sul posto non resta traccia, apparentemente.

 

L'attività negli uffici di Mojo è frenetica.

Major-domo, con la sua solita flemma e Minor-domo ipercinetica fino all'ossessione (degli altri soprattutto) supervisionano un'enorme quantità di lavoro, dal casting delle comparse minori ai patiboli per gli sceneggiatori mediocri (istituzione invidiata nell'intero settore, dicono i più maligni) e, chiaramente, la firma dei contratti.

Questa è una delle incombenze più fastidiose perché sua malignità è restio a firmare qualunque contratto che non preveda una esplicita clausola di schiavitù per il contraente.

Nelle rare occasioni, quindi, in cui si riesce a convincerlo il compito è affidato a Minor-domo, sia per la sua indubbia velocità sia per la sua innegabile sacrificabilità.

- … e poi c'è questo... e questo... equestoequestoequestoequestoequestoequestoequesto...-

Quando Spirale, nella sua fuga precipitosa dal Limbo cade addosso all'assistente, i fogli della voluminosa pila che teneva fra le braccia volano ovunque.

- ARGHKKKK. Mi impiccherannosquarterannofucileranno. - ed inizia a raccogliere i fogli nella maniera più ordinata possibile, tenuto conto che si muove così velocemente che sembra avere 14 braccia e che si comincia a sentire odore di carta scaldata dall'attrito.

- Che sta succedendo? - Il tono è calmo e freddo, ma è chiaro che il cervellino di Mojo si sta scaldando e tutti si aspettano da un momento all'altro di vedere il fumo che gli esce dalle orecchie.

Spirale è immediatamente in piedi sugli attenti mentre Minor-domo rimane gelata immobile sul terreno.

- Fuga strategica dal Limbo. Stavano arrivando Magik e Fenice e rischiavamo di andare un po' troppo fuori sceneggiatura. -

In quel mentre Dazzler e Longshot rovinano su Minor-domo. I contratti finiscono di nuovo tutti in terra.

Ricomincia subito a raccoglierli mentre i nostri due eroi svaniscono immediatamente inseguiti da Spirale.

- Ricominciamo. - Ruggisce Mojo.

- Certocertocerto. C'è questo, poi questopoiquestopoiquestopoiquestopoiquestopoiquestopoiquest...-

- AAAARRRRRGH!!!!!!!!-

 

Alysande Stuart sta friggendo la colazione nel cottage in cui vive col fratello 616 e la sua attuale fidanzata.

Un osservatore superficiale penserebbe che lui abbia una decina di anni più di lei. Forse anche 15.

In realtà Jacqueline Falsworth ricorda le sue battaglie durante la seconda guerra mondiale come se fosse ieri, ma non ha saltato un solo giorno.

Ricorda Capitan America, la Torcia Umana, Namor, Bucky quando erano giovani. Tutti in un modo o nell'altro arrivati fino ai nostri anche se tutti sono stati dati anche più volte per morti.

Ricorda i tanti compagni svaniti nel tempo: Toro, suo padre, il primo Union Jack, il Distruttore (in entrambe le sue incarnazioni), buona parte della Legione della Libertà e la lista non finisce qui. Eppure è sorprendente che non siano morti tutti. La seconda guerra mondiale è lontana, anche se ancora viva come fosse ieri in chi l'ha combattuta ed in chi ancora capisce che lotta è stata.

Ora è qui col suo compagno, accanto a una copia inter-dimensionale della sorella morta di lui. Per nessuno dei due c'è ancora qualcosa sulla loro Terra anche se in realtà lei ha una specie di famiglia e delle responsabilità[v]. Qui hanno un mondo da ricostruite.

Mentre aspettano la colazione i due leggono.

Alistaire un rapporto sulla ricerca di manufatti scozzesi, per lo più opere d'arte.

Spitfire ha un metabolismo un po' particolare.

I libri vicino a lei passano da un mucchio a l'altro con una frequenza tra i 100 e i 200 secondi.

Di più la carta si incendierebbe per l'attrito. Gli argomenti sono i più vari. Inutile farne una lista.

- Amore, rallenta. È pronto. -

Ma la colazione non verrà consumata, poiché la stanza viene distrutta dal vorticare dei tre combattenti.

Prima che Spitfire riesca a reagire sono già svaniti.

 

Black Air è un bunker da fumetto nel sottosuolo di Londra.

Quando tre viaggiatori dimensionali appaiono nei suoi corridoi ed iniziano ad inseguirsi in una cosa a metà tra un balletto da musical e una battaglia devastante (anche se chi farà il sopralluogo dopo che tutto è finito propenderà decisamente per questa seconda interpretazione) tutti gli allarmi scattano contemporaneamente.

Quando Ulysses Bloodstone e sua figlia (che sa di non essere sua figlia) arrivano sul posto trovano mucchi di agenti storditi da tutte le parti e i tre hanno già ripreso ad accapigliarsi.

Spirale e Longshot rotolano a terra mentre Dazzler cerca di prendere la mira con il dito indice.

Il capo di Black Air stende i due fucili a canne mozze che porta sempre con se - Fermi. Immobili. - mentre Gertrude lancia una “rete indistruttibile” che ha appena estratto dalla tasca.

La rete avvolge il vuoto.

Ulysses rinfodera il fucile che teneva nella mano destra mentre si accinge a leggere i dati registrati dagli strumenti attaccati a quello che ha nella mano sinistra.

- Agganciati. - ghigna.

 

- Allora ci siamo? -

- Quasi vostra putrefazione. -

- Vostra putrefazione? -

- Non vorrete negare un certo odore... -

- Arrrrrgh. Ma perché tutto il personale indisciplinato deve capitare a me? -

- Credo sia un virus comportamentale sviluppato da Longshot l'ultima volta che l'avete esiliato in un mondo sovradimensionale, vostra malvagità pustolosa. -

- Vedi che se ti impegni contieni la mia tendenza alla disintegrazione dei sottoposti? Adesso sistema anche la macchina che ti ho imprudentemente affidato e forse stasera tornerai a casa. -

- Avrò finalmente una casa, vostra pustolosità? -

ZZZZZZZOT!

Al centro dell'arena appaiono Dazzler, Longshot e Spirale, avvinghiati l'uno all'altra.

La battaglia si è trasformata in tutto e per tutto in una rissa nel fango.

Spirale si libera e rialza immediatamente.

- Fango? - Urla - A chi è venuta l'idea del fango? -

- Non lamentarti. Nel contratto non era scritto in nessun posto che è vietato il fango.-

- Può essere, ma sono quasi sicura che ci fosse una clausola contro i battibecchi in diretta. -

- Beh. Non l'ho certo iniziato io...-

Mojo si volta stizzito.

- Forza riprendete da dove vi siate interrotti. -

Ma proprio in quel mentre iniziano ad apparire varie figure attorno all'arena.

- Era espressamente vietato reclutare alleati. -

- Ehi. Noi non abbiamo detto niente a nessuno. -

Armati e minacciosi appaiono: Valeria con l'armatura completa crepitante energia e una falange di robot; da una porta (davvero) aperta su regno vorticante esce l'aspirante (ed ancora una volta sconfitta) maga suprema della Terra, Jessica Drew. Inutile dire che la sua veste magica è ispirata dal totem del ragno.

Se qualcuno potesse avere una seconda vista si accorgerebbe che non è sola. Il suo maestro è con lei.

Mojo e Spirale, essendo dei maghi, ad esempio, lo vedono.

Lo vede anche Romany Wisdom, che appare un istante dopo assieme al fratello. Lui è così preso a fissare Jessica che non lo noterebbe neppure se i suoi sensi lo permettessero.

Ciò che è un grado di vedere Ulysses Bloodstone, il direttore dell'Weird Happening Organization, dopo esser ritornato da dove dice di essere ritornato, nessuno lo sa. Di certo Howard non vede Magnus, ma l'occhiolino che gli fa Elsa non può essere tirato a caso.

Alistaire Stuart, Caledonia e Spitfire non sono concentrati sui loro compagni occasionali.

- Ma cos'è, hanno aperto una linea a basso costo di macchine per il viaggio inter-dimensionale? - Fa Mojo quando appaiono anche il direttore di Black Air con la figlia e una ventina di tizi con costumi antiurto verdi e viola e grossi pistoloni.

- Temo... - accenna Major-domo, da una distanza prudentemente appena maggiore di quanto non sia l'estensione delle braccia del suo datore di lavoro  - … che si tratti di alcune di quelle che abbiamo lasciato in giro noi. -

- Una battaglia finale con “arrivano i nostri”. Un classico. E sono nel nostro territorio, quindi vinceremo di certo. Fate un annuncio pirata sugli altri canali, presto. -

In quel mentre compaiono al centro dell'arena anche Magik e Rachel Summers, col costume rosso della Fenice.

- Con quella rossa abbiamo ancora un contratto aperto, ricordo male? -

Un colossale uccello di fuoco sembra avvolgere la mutante mentre il suo costume diventa sempre più nero mentre Illyana Rasputin lascia sempre più il posto alla DarkChylde.

- Magnifico. Fenice Nera. Un toccasana per lo share. Mi ritiro prudentemente in attesa di incassare il potere degli ascolti. Major-domo e Minor-domo, curate voi le questioni inerenti alla battaglia. Tutti gli effettivi nell'arena e tutte le videocamere a riprendere anche i dettagli. Adoro pensare a quanti contenuti speciali possiamo mettere nei DVD. -

E svanisce mentre un'orda pesantemente armata scende ad affrontare i nostri.

Spitfire parte a super velocità e abbatte tutti quelli che si trova davanti. Sembra essere ovunque ma gli avversari potrebbero essere davvero troppi anche per lei.

Uno scudo dei Seraphim tiene lontano il grosso delle forse di Mojo. Uno scudo apparentemente evocato da nessuno, anche se noi sappiamo che così non è.

Pete Wisdom spara lame di plasma da tutte le parti, distruggendo i fucili degli avversari e anche qualcosa in più.

Jessica Drew sparge i vapori di Valtorr su un'ampia superficie e gli avversari cadono come birilli mentre gli amici restano in piedi. Bella cosa la magia.

L'arma di Romany sfida almeno 14 leggi fisiche, lei sembra muoverla come se fosse fatta di pizzo sparando ogni tipo di proiettile iper-tecnologico ad una velocità che non sembra davvero possibile.

Caledonia colpisce a destra e a sinistra con buona parte della sua forza e velocità. Non ha ancora estratto la spada.

Illyana torna ad essere se stessa mentre lancia lampi magici contro gli avversari. - Smettila di giocare con la Fenice Nera. Sai meglio di tutti noi quanto può essere pericoloso. -

- Temo che per un attimo abbia giocato lei con me. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile gestirla. Si è rivelata utile, in ogni caso. -

E scaglia via una decina di avversari con un solo gesto, accartocciando le loro armi.

- Per il momento. Speriamo solo di non doverci pentire. -

Valeria ha impostato il computer bellico sull'automatico. Mentre l'armatura neutralizza da sola gli avversari sta schiacciando un pisolino col 40% del cervello e analizzando una variante del bosone di  Higgs col resto. Ha sempre odiato lo spreco di risorse che costa portare a compimento una battaglia una volta elaborata la giusta strategia.

Howard è irriconoscibile, sembra più Quack Commando che se stesso. Ovviamente anche i suoi pistoloni sono una sfida ad alcune leggi della fisica. Mi chiedo se non sia la fisica del Mojoverso che è diversa. Magari quella fisica li richiede.

Ma bando alle ciance, le sorelle Bloodstone balzano e saltano da una parte all'altra del campo di battaglia mentre i due Ulysses hanno lasciato andare per un momento la loro naturale rivalità e combattono schiena contro schiena. Il mucchio dei loro attaccanti è ormai così alto che pochi provano a scavalcarlo e le loro armi tacciono.

Ma, naturalmente, la battaglia più importante si svolge al centro dell'arena. Il balletto di spade, balzi  e laser iniziato molto tempo fa lungo questa storia è prossimo al termine.

- Credo che possiamo finirla qui. Il diversivo è andato a buon fine. - Sussurra Minor-domo dentro un comunicatore quasi invisibile.

- Bene. - risponde Spirale ed inizia le mosse finali del suo balletto. Catene e cavi d'acciaio spuntano dal suolo ed avvolgono Longshot e Dazzler, stringendo sempre più.

L'occhio della fortuna brilla mentre una lama scivola fuori dalla fondina che la conteneva, rimbalza in maniera quasi incredibile e finisce sotto un piede di Spirale, che scivola indietro e batte pesantemente la testa sul selciato.

Le catene scompaiono e un grosso faro si accende su Longshot e Dazzler.

- Ed ecco i vincitori di questo straordinario confronto. - Mojo è sul palco col microfono in mano pronto a ricevere tutta l'energia che gli arriva dai suoi spettatori.

Abbassa il tono - Perché non arriva nulla? -

Spirale balza sul palco con agilità.

- Posso spiegarti tutto io. Hai firmato un atto di donazione di tutte le tue proprietà ai lavoratori della tua rete. Tutti noi. Un atto che mi è inspiegabilmente sfuggito di tasca quando siamo caduti nel tuo ufficio, aggiungo. Quindi tutta quell'energia sta arrivando a noi. E tanto per sicurezza... - Schiocca le dita, con tutte e sei le mani e le catene tornano a spuntare dal terreno per avvolgersi attorno a Mojo.

Poi con un altro schiocco libera l'arena.

Dazzler, Longshot e Minor-domo la raggiungono.

- Ed ora che è tutto nostro che facciamo? Cinema d'essai? Teatro? Programmi sulla pittura preraffaellita? -

- E se facessimo un'altra corsetta? -

- Siiiiiiiii! - urlano i due all'unisono.

 



[i]     vedi X-Men next dal cui finale questa scena continua.

[ii]    che c'è? ve la prendete con noi per la ripetitività della comunicazione seriale? Siete qui o a fare una passeggiata?

[iii]   nell'ormai lontanissimo numero uno di Agents of W.H.O.(?), più di 15 anni fa

[iv]   pensandoci bene, in effetti...

[v] Vedi Tomba di Dracula next