N.F.4.
Da grandi poteri...
Pt. I°
Assalto.
di
Yuri N. A. Lucia.
La città scorre veloce sotto
di lui e un brivido d'euforia lo pervade come sempre quando lascia una tela per
aggrapparsi ad un’altra rimanendo qualche istante sospeso sull’immenso abisso
da lui chiamato “casa”.
Si sente vivo, forte e… in
pace con se stesso per aver adempiuto ancora una volta alla missione che si era
prefissato anni addietro quando giurò che mai più… mai più avrebbe mancato di
ottemperare ai doveri che gli derivarono (?)
quel giorno, quando il fato lo scelse, un mortale come gli altri, con gli
stessi dolori e gioie di tutti, trasformandolo in qualcosa di diverso e quanto
la sua vita sarebbe cambiata ancora non poteva immaginare in quei giorni.
Magnifico ed imponente si
stagliava al di sopra di tutti gli altri, simbolo dell’eroismo e del coraggio e
dei più alti valori che lui e quelli come lui avrebbe dovuto incarnare.
Il F.F.Memorial Palace.
Sfiorò un comando nella cintura
e la sua entrata personale sul tetto si aprì. Passando
per l’apposito tunnel, giunse nella sala identificazione 1-1.
-Prego Identificarsi-
“Salve Herbie, sono io”
Spiderman sollevò la maschera
in modo che i sensori potessero svolgere il loro compito.
-Comparazione modelli
genetici, della retina e vocali terminata. Buongiorno signore, come è andata la
sua passeggiata?-
“Bene vecchio mio grazie, Dove
sono gli altri?”
-Mr Ketch e mr Logan sono
nel soggiorno della zona privata signore, la signorina Walters nel suo ufficio
al 71esimo piano, il dottor Banner ha lasciato detto di avvertirla che avrebbe
fatto un salto alla sede della Richards-Storm foundation di Park Avenue per
parlare con il dottor Lesh di questioni lavorative, la signora Parker e il signorino
Richards non sono ancora rientrati dalla loro passeggiata-
Entrò nei “quartieri”privati
del quartetto più famoso d’america e del mondo “forse
eccettuato solo quello dei Beatles” pensò con un sorriso, e si diresse nel confortevole
soggiorno dove era solito passare dei bei momenti in relax con la sua
“famiglia”.
“Ah! Non pensavo tornassi così
presto dalla rimpatriata con i tuoi vecchi amici!”
“Ti sono mancato Pete? Del
resto senza di me non riusciresti di certo a mandare avanti la baracca
imbranato come sei!”
“Ohhh vedo che siamo d'ottimo
umore! Ah e quello che hai in mano è un full o sbaglio?”
Dan scoppiò a ridere e Logan
grugni gettando sul tavolo le sue carte.
“Grazie mille mister! Sono 6
mani che aspettavo un giro di carte come si deve e tu che fai???”
“Ti impedisco di spennare il
ragazzo come stavi per fare.”
Logan seccato fece un cenno con la mano nella sua direzione.
”La riunione è andata bene e
ci siamo divertiti alla grande nella stanza del pericolo. Mi sembrava di essere
tornato a bei vecchi tempi quando non lavoravo gomito a gomito con uno
scocciatore come te. In ogni modo lieto di rivederti”
Era il loro modo di salutarsi
e Dan ormai non se ne stupiva più, erano fatti così.
“Hey capo stasera mi serve una
libera uscita, ho un concerto con un’amica e sai com’è…”
“Certo certo che so com’è, se
il mondo rischierà di essere distrutto non ti preoccupare ci penseremo noi, tu
divertiti pure. Oh cielo ma possibile che non si
trovino più i compagni di squadra di una volta?”
Si diresse verso la sua stanza
“Herb per piacere, prepara la
doccia ho proprio bisogno di una bella lavata.”
-Con piacere signore,
solito programma?-
“Oh amico mio, se non ci fossi
tu!”
Dopo essersi tolto la pelle di
Spiderman, Peter Parker si infilò nella doccia climatizzata lasciando che getti
di acqua tiepida lo massaggiassero dolcemente e abbandonandosi mollemente a
quel piacere così meravigliosamente frivolo e al tempo stesso intimo.
Morbide braccia lo cinsero
dolcemente da dietro, morbide braccia che sapeva avrebbero potuto stritolarlo a
morte se solo avessero voluto. Se c’era qualcuno da cui non si sarebbe mai
aspettato di ricevere un danno quella era proprio lei.
“Allora Dottor Parker, in
quale importante ricerca era impegnato oggi…”
“Ancora quel negativizzatore
di flusso particellare costruito da Reed che abbiamo trovato la settimana
scorsa nel magazzino al porto. Io e Bruce cominciamo a mala pena a
raccapezzarci su quella che avrebbe potuto essere la reale funzione di quel
coso… il vecchio mr Fantastic era veramente un genio.”
“Ah! Ma davvero?”
Chiese con tono languido
mentre carezzava il suo petto e si stringeva con più forza a lui.
Il contatto con quella pelle
vellutata e quel seno così pieno e sodo sulla sua schiena…
“Pensa, ho appena sentito che
a Hell’s Kitchen c’è stato uno scontro tra un paio di gang rivali… tipo mafia
italiana e mafia giapponese…”
“davvero?…”
“si…e pensa… un certo
tessiragnatele di quartiere è stato visto sul posto e in pochi attimi… puff…
niente più scontro di gangs…”
“ah,il vecchio amichevole
Spiderman…lui si che è un vero eroe…”
“un vero incosciente direi…
volare in mezzo al fuoco incrociato di assassini patentati e non è nemmeno a
prova di proiettile lui.”
“non in mezzo tesoro… alle
loro spalle… non hanno neanche capito chi li stava attaccando e non mi hanno
sparato neanche un colpo…”
“davvero?”
“vabbè… giusto un paio… ma
non di più!”
“Peter…”
“andiamo tesoro…ho affrontato
gente del calibro di Doom, Goblin, Blaastar,
Venom…. Perché ti preoccupi se ogni tanto faccio un po’
di moto con qualche delinquentello comune?”
“Forse perché ti amo?”
“Il proverbiale fascino
ragnesco…”
“…si, si come dici tu. Non
riesci proprio a dimenticarti i tuoi trascorsi da vigilantes solitario eh?”
“No amore mio…”
“…lo so… anche se ora devi
affrontare minacce su scala planetaria e cosmica proprio non riesci a smettere
di preoccuparti anche per quello che molti considererebbero lavoro da poco…”
“la vita e la sicurezza delle
persone non è mai roba da poco e le minacce vanno sempre combattute… sia che si
chiamino Annihilus (c’è un motivo per questo carattere?) o Rhino o
Mafia…”
"e tu non premetteresti
mai che facessero del male a nessuno vero? Costi quel che costi... forse è per
questo che ti amo così
tanto..."
lei lo fece girare e si
trovarono a guardarsi
"accidenti verdolina ma
lo sai che ogni volta che voglio scrutare i tuoi begli occhioni verdi mi viene
il torcicollo... se avessi la capacità di aumentare la mia statura..."
lei rise rovesciando la testa
all'indietro e scrollando i capelli con quel fare delizioso che faceva
impazzire lui
"per me sei un gigante
amore, lo sai?"
"E' bello saperlo, così
ho la sicurezza che non mi lascerai mai per qualche spilungone
ipertrofico"
"Scherzi? E rinunciare a Mr Parker? Il super eroe con la
battuta sempre pronta..."
lei comincio a muovere
provocatoriamente il bacino contro di lui e guardò con desiderio
"...e non solo
quella...che ne dici di farmi provare la tua proverbiale resistenza
ragnesca..."
"Ai suoi ordini
avvocato."
-Mr Spiderman? Mr Spiderman?-
"..mhhh, si Herb? Cosa
c'è? Wizard è tornato per cercare di friggermi le chiappe?"
-No signore, non si tratta
di Wizard ma c'è il Dottor Banner sulla linea privata. Chiede di parlare con
lei.-
Peter si tirò su a sedere tirandosi addosso il lenzuolo per
coprirsi. Diede un'occhiata a Jenny che stava supina e rimase incantato a
guardarne le forme smeraldine che
sembravano coperte da un morbido drappo d'ombra nella semi oscurità della loro
camera.
"Yawn...ok, passamelo
pure."
L'immagine che Bruce stava
osservando era quella standard dell'archivio animata dal computer che mostrava
Pete con la maschera. Aveva capito che lui e sua cugina erano impegnati in
qualcosa di molto intimo quando Herbie gli aveva risposto che Mr Spiderman era
intento in un delicato esperimento di carattere scientifico.
Gli dispiaceva disturbarli
durante un momento di intimità ma aveva notizie a suo avviso importanti da
comunicare all'amico.
"Dr.
Spiderman."
"Dr.
Banner. Dimmi pure tutto, ti ascolto."
"Farai bene, trattasi di
cose importanti."
"Credo di si visto che
hai usato la linea privata - M"
"Ho ricevuto proprio 10
minuti fa un rapporto confidenziale da parte del nostro amico Nick."
"Come sta il vecchio
'Claus? Il suo nuovo occhio hi tech gli da problelmi
per caso?"
"Quello funziona
benissimo."
"Allora chi è stavolta? Zemo? Red Skull?"
"L'Hydra...
ci sei andato vicino. Sembra che un infiltrato di Fury abbia scoperto, indovina
un po’? Che c'è una squadra speciale il cui
addestramento è stato affidato niente di meno che a Task Master intenta nello
studiare alcune piante del nostro F.F.Memorial... piantine teoricamente
segrete."
"Ed io credevo che si
trattasse della ricetta segreta del mio incomparabile
pasticcio all'agnello. Suppongo comunque, cretinate a parte, che la faccenda
sia seria e che ci dobbiamo preparare ad un probabile assalto."
"Dobbiamo stare attenti
ma le mappe che hanno non sono quelle super-segrete che non ha praticamente
nessuno, eccettuati noi quattro, possiamo organizzare una buona
strategia."
"Tra quanto sarai qui?"
"Anche tra 5minuti."
"Bene. Ti aspetto in sala
tattica."
Peter sospirò... avrebbe
voluto godere di quel momento più a lungo.
"Jenny tesoro... sveglia
c'è bisogno anche di te."
Andando verso la sala riunioni
incontrarono Franklin e zia May .
"Zio Pete! Herbie ci
aveva detto che eri impegnato in un delicato esperimento di natura scientifica,
così non ti abbiamo chiamato quando siamo
tornati per non disturbare il tuo lavoro. Allora zio che mi dici per
quella cosa?"
"Hey ragazzo,come sei
impaziente! Mandarti al lago da solo con i tuoi amici... devo ancora
pensarci."
"Accidenti zio ma ormai
sono grande e poi scusa, non sono io quelle che le ha suonate a canaglie tipo
Mefisto e Blaastar?"
"Si, sei proprio tu... e
proprio perché abbiamo di continuo a che fare
con tipi di questo calibro che ho i miei timori a farti esporre, sopratutto se
sei in compagnia di altri che non possiedono le tue capacità o il tuo
addestramento."
"Ohhh ma dai! Così non
potrò mai avere una vita privata tutta mia, sono grande ormai è vorrei..."
"Lo so che vorresti molte
cose Franky e hai tutti i diritti ad averle. Solo fammici pensare un altro po’ ok? Lo so che per te è difficile ma la tua natura...
quello che sai fare... i poteri che hai..."
"Si, si, si! Me lo hai
detto un miliardo di volte zio... da Grandi poteri derivano sempre grandi
responsabilità! Vabbè, me ne vado in camera a giocare con la Play. Ci vediamo
dopo, ciao zio, ciao zia Jenn! Hey zia May andiamo, abbiamo ancora quella sfida
a battaglia stellare da finire."
Il giovanotto schizzo via
verso la sua camera e a Peter non rimase che guardare in alto con l'espressione
di chi sa che crescere un ragazzo non è la cosa
più semplice del mondo. Jenny e zia May cercavano di trattenere le risate senza
dubbio causate dalla sua espressione
"So di non essere il
miglior tutore del mondo ma neanche il più buffo."
"Oh Peter caro - lo
rassicurò Zia May - tu e Jennifer siete due genitori fantastici per quel
ragazzo, credimi. Date il cento per cento di voi pur di riuscire a stargli
vicino e al contempo fare il vostro dovere. Frank è un ragazzo forte e sano e
si prepara a diventare uomo. Capisco i tuoi timori Peter ma credo che tu debba
concedergli l'opportunità di vivere questa esperienza. Comunque qualsiasi cosa
deciderai so che lo farai per il bene del nostro giovanotto e credimi... anche
lui lo sa."
"Finirà per odiarmi... mi
rendo conto che gli impedisco di fare troppe cose ma..."
“Lui
non ti odia, ne mai lo farà... tu per lui sei un modello
sai? Ti ammira tantissimo e ti ama come se fossi il suo vero padre."
"Sigh... e va bene, lo
lascerò andare. Comunque per il momento c'è altro a cui pensare."
"Problemi?"
"Non particolarmente
gravi ma vorrei che tu e Franky vi preparaste a passare un pomeriggio o due
altrove. Dopo ti farò sapere zia."
Le dette un bacio sulla fronte
e si diresse in sala riunioni.
May Relly-Parker era molto
forte. Aveva dovuto esserla per sopportare tutte le dure prove a cui la vita
l'aveva sottoposta ed era ormai avvezza alla vita che il nipote aveva scelto
per se e di cui anni prima l'aveva resa partecipe. Tuttavia non aveva potuto
far a meno di cogliere dietro l'atteggiamento rassicurante di Peter della
preoccupazione. E questo rendeva anche lei un po’
inquieta. Raggiunse il nipote adottivo che amava come imparò ad amare il figlio
del fratello del suo adorato Ben.
"Allora ragazzo, eccomi
qui. Pronto a finire la nostra sfida?"
I ragazzi, Bruce compreso
erano seduti intorno al tavolo e lo stavano guardando.
Prese il suo posto e dopo
alcuni attimi di silenzio.
"Bruce vi avrà
sicuramente aggiornato sugli ultimi eventi ed io ho badato a spiegare la
situazione a Jenny.
Sarò franco con voi: la cosa
non mi piace per niente.
Sappiamo come mai ci hanno
preso di mira?"
"No Peter, non ne abbiamo
idea. Secondo il contatto di Bruce, il motivo della missione è un segreto
conosciuto soltanto dall'organizzatore della faccenda, tale Saul Pickter, uno
che negli ultimi mesi ha iniziato una scalata vertiginosa verso i vertici della
nuova Hydra."
"Wow- fece Dan -uno
Yuppie delle forze del male."
"Temo qualcosa di più. Il
nostro uomo ha un passato misterioso. Non si sa nulla di lui. Provenienza,
studi, amicizie etc etc, sembrerebbe essere spuntato fuori dal nulla. Si sa
solo che ha un forte ascendente tra gli alti gerarchi
dell'organizzazione."
"Potrebbe essere un
mutante psionico con poteri di persuasione - intervenne Wolverine- non sarebbe
la prima che ne vedo uno in azione."
"Si, non lo escluderei
anche se è difficile visto che sono preparati a questo genere di cose e i loro
capi girano con dei generatori di scudi psichici incorporati nelle loro belle
uniformi proprio per tutelarsi da simili pericoli."
"Quando dovrebbe avvenire
la cosa?"
"Domani Pete o dopo
domani massimo."
"Il preavviso non è poi
così grande."
"Lo so ma è meglio di
niente. Lo S.H.I.E.L.D. è pronto a darci assistenza."
"No. Sicuramente qualcuno
dei loro uomini è già sul campo e ci sta osservando non voglio metterli in
allarme riempiendo il palazzo di agenti di Fury,
anche se in borghese."
"Cosa suggerisci di fare
Parker?"
Spiderman soppesò tutte le informazioni ricevute e poi rispose a
Logan.
"Trasferiremo i nostri
cari alla base giù al porto questa sera, usando
lo stealth. Le apparecchiature e i dispositivi in studio al laboratorio
Richards invece al Cavou nei sotterranei. Jennifer, mobilita la Fantastic
Force, li voglio qui domani mattina alle 5.00
A.M. e che vengano sotto copertura.
Dan tu ti occuperai di Herbie,
voglio che gli faccia eseguire un nuovo controllo di tutto il personale venuto
a lavorare da noi nell'ultimo mese e poi nell'ultimo anno. L'ultima cosa che
desidero è un commando infiltrato qui dentro che faccia da apri pista
all'altro.
Bruce, comunica ai F.F.Europe
che siamo in stato di allerta per un possibile assalto al F.F.Memorial e che se
le cose si mettessero al peggio mi aspetto che Ben e gli altri arrivino qui nel
più breve tempo possibile.
Logan contatta Fury e digli
che voglio tutte le notizie che ha sul luogo dove si sta preparando il commando
d'assalto e di tutti i loro spostamenti, costi quel che costi.Voglio sapere
dove sono entro le prossime due ore e che siano costantemente monitorati.
Mi dispiace ragazzo la tua
licenza e revocata per il momento."
"Non c'è problema Pete.
Certo mi dispiace perdermi il concerto ma capisco che si deve restare qui per
assicurarsi che quei criminali..."
"...no. Non staremo
qui"
Tutti lo guardarono interdetti
eccettuato Wolverine che ormai lo conosceva bene.
"Non ho intenzione di
aspettarli qui. Se vogliono farci giocare bene,
ma lo faremo alle nostre regole."
"Scusami Peter. Sei
sicuro di quello che fai? Voglio dire qui dentro giochiamo in casa. Abbiamo i
nostri dispositivi di sicurezza e tutta la nostra attrezzatura."
"E loro questo lo sanno
bene. Task Master non è l'ultimo dei cretini
Bruce e sicuramente avrà addestrato i suoi ad affrontare ogni sorta di
trabocchetto tecnologico che potrebbe essere contenuto qui dentro. E poi non voglio correre il rischio di
ferire gli altri occupanti del palazzo.
Credono di venire qui e di coglierci con le brache calate sfruttando
proprio la nostra fiducia nelle difese che abbiamo preposto...
invece sono io che voglio
coglierli in mutande.... quando meno se lo aspettano,
ovvero prima che ci attacchino.
Signori,da questo momento siamo
ufficialmente in allerta. State pronti perché ci
sarà presto da menare le mani. Qualcosa da aggiungere?"
Wolverine dette una tirata al
suo buon toscano d'importazione gustandone a fondo il sapore e poi si esibì in
uno dei suoi numeri migliori, il triplice anello di fumo.
Guardò fisso negli occhi il
compagno di tante avventure e poi con un ghigno
"Dico che quando vuoi
sono pronto ad andarli a stanare ."
Peter guardava dalla finestra
panoramica il paesaggio monumentale di Manhattan
e rifletteva su quanto si accingeva a fare. Aveva reindossato Spiderman, anche se la pelle era diversa. Per la sua uscita nei
quartieri pericolosi era stata la sua vecchia tuta rosso e blu, ora invece era
come leader dei New Fantastic Four che si accingeva a scendere in campo e
quindi aveva scelto quella blu e nera. Nel vetro si riflettevano gli enormi
occhi bianchi della sua maschera... no... pensò... il suo volto... quello che
era nato quella sera di tanti anni prima.
"Sono tutti al molo
amore, come volevi tu."
"Bene."
"E' il tuo senso di
responsabilità vero?"
"Cosa vuoi dire?"
"Non vuoi che altri
vengano coinvolti da una tua azione o da un tuo eventuale errore ed è per
questo che stai partendo all'attacco.
Non starai con le mani in mano
questa volta. Estirperai il male alla radice, prima che possa nuocere a quelli
che ami."
"Anni addietro non lo
feci. Non compii un semplice gesto che avrebbe reso la mia vita molto diversa.
Un errore del genere lo si fa una sola volta nella vita."
"Non sono stupida amore
mio. Ho sempre saputo che non c'è stato un solo giorno in cui tuo zio non sia
stato nei tuoi pensieri o in cui tu non ti sia biasimato in silenzio per
qualcosa che non potevi prevedere. Nonostante tutte le volte che hai salvato il
mondo e tutte le vite che hai sottratto alla morte...
non è ancora abbastanza per espiare questa tua colpa."
"No e mai lo sarà. Non si
può espiare uno sbaglio del genere."
"Sono preoccupata. So che
tu non sei uno sprovveduto e che stai andando a combattere con alcuni degli
uomini più coraggiosi e potenti del pianeta ma..."
"..ma?"
"Ti prego... stai attento
amore mio."
"Non fallirò"
Le informazioni di Fury erano
dettagliate. Gli uomini dell'Hydra stavano attendendo nei pressi di New York in
un boschetto del New Jersey.
Li avevano osservati da
lontano per una mezz'oretta poi ad un segnale convenuto si scatenò l'inferno.
Qualsiasi addestramento gli
avesse impartito Task master non era abbastanza per prepararli alla furia super
umana che li assalì in pochi istanti.
C'erano due uomini rinchiusi
in costosissime corazza hi tech, forse di provenienza Roxxon.
Hulk le aveva trasformate in
un ammasso contorto di metallo e i loro occupanti stavano fuggendo in preda al
panico ringraziando dio di essere ancora vivi.
Ghost seminava il terrore
zigzagando ad altissima velocità tra un gruppo di 6 soldati in assault suit
all'ultima cyber moda, curandosi di lisciare per bene le loro schiene a colpi
di catena. Uno di loro fu così stupido da dimenticare gli avvertimenti durante
l'addestramento ed alzo lo sguardo incontrando quello del dispensatore di
penitenze. Non avrebbe mai e poi mai dimenticato per il resto della sua vita
l'orrore della visione che gli lacerò l'anima.
Logan
era rapido, preciso e spietato in ogni colpo. Nessuna tra le sue prede riusciva
a salvarsi dai suoi colpi. Un laser lo colpì alla tempia. Molto bravo il
cecchino ma molto stupido. La combinazione adamantio più fattore rigenerante lo
rendeva una micidiale macchina di morte. Scartò sulla destra per evitare
un'altra scarica e in preda ad una controllata furia fu sopra al mercenario che si pentì amaramente, anche se in
ritardo, di averlo fatto
infuriare.
Spiderman
era emerso dalle ombre proprio nel centro dell'accampamento e puntava alla
tenda mimetica che doveva essere il luogo dove stava il capitano
dell'operazione. Voleva delle informazioni e le avrebbe ottenute. A qualsiasi
prezzo. Guidato da un misterioso senso che gli permetteva da anni di evitare i
pericoli danzava con grazia sconcertante tra proiettili e scariche evitandoli
tutti fino a giungere sul suo bersaglio. Ne uscì un energumeno coperto da una
armatura che ricordava quella di Iron Man.
La scarica sembrava quella dei
repulsori brevettati dalla Stark e l'effetto devastante fece esplodere la
porzione di terreno sulla quale un attimo prima si trova il leader del
quartetto. Volò sopra il soldato di ferro colpendo l'elmo con un calcio così
forte da sfondare persino il blindo di un'auto blu. L'armatura era davvero
solida e doveva avere un sofisticato impianto di smorzatori cinetici che
proteggevano chi la indossava.
Riuscì
comunque e far finire a faccia a terra l'avversario. Se l'era vista già una volta con un
tizio con l'armatura alla Iron Man e lo aveva steso, anche se non
senza difficoltà, pestandolo di brutto.
Quello si rialzò e si girò
cercando di fronteggiare la stupefacente furia
"grosso errore ragazzo,
non so quanto ti paghino ma non è abbastanza per incassare tutte le botte che
ti darò tra un attimo."
"chiudi quella fogna brutto stronzo!"
urlò rabbioso l'altro.
Gli si scagliò contro ad una velocità impressionante e lo prese in
pieno. Dentro il suo costosissimo elmo se la rideva al pensiero di aver fatto
fuori quello che veniva considerato un peso massimo nel mondo degli eroi. Si
vedeva già divenire il mercenario più celebre e pagato al mondo mentre se ne
stava alle Haway sdraiato con due pornostar a
sorseggiare pina colada e raccontare come aveva steso il capo dei fantastici
quattro che poi alla fine si era rivelato essere un buffone da quattro soldi.
Una mezza sega da poco... rabbrividì quando senti la mezza sega sussurrargli al ricevitore audio
"grosso errore."
Il senso di ragno gli aveva
urlato di spostarsi ma lui da tempo aveva imparato a controllare le sue
reazioni anche in condizioni estreme.
Era
stato come se qualcosa dentro gli avesse fatto la telecronaca millisecondo per
millisecondo di cosa stava facendo l'idiota che lo stava caricando. Aveva tentato il trucco con Bruce
quando era ancora una creatura furiosa e selvaggia, non che ora, guardandolo in azione,
apparisse molto dissimile da quel vecchio
gigante di giada, nella caverna dove lo aveva incontrato per la prima volta.
Prima di allora ne aveva sentito solo parlare al telegiornale e gli
sembrava un essere ancora più stupefacente di quanto non fosse lui.
Si era chiesto oziosamente
fino a quell'incontro se sarebbe mai riuscito a sopravvivere, anche con la sua
forza di ragno, ad uno scontro con quel mostro. Scoprì che usando anche il cervello poteva riuscire nell'impresa.
Aveva assecondato il pugno anziché opporsi
evitando così di divenire spezzatino di ragno. Con il cretino d'acciaio non era
stato molto diverso. Aveva rilasciato completamente i muscoli e accompagnato
dolcemente piegandosi in avanti il movimento dell'altro con così tanta rapidità
e maestria che non si era accorto di nulla. Certo la cosa non era stata proprio
indolore, aveva sempre una spalliera di metallo nello stomaco ma era ancora
vivo... e poi faceva meno male del pugno di Hulk... molto meno.
Gli scivolò sopra la schiena
con rapidità disumana aderendogli addosso in
modo tale che non avrebbe potuto scrollarselo di dosso facilmente e subito con la tela gli fece una bella
briglia per poterlo manovrare comodamente.
"Non provarci neanche a
usare qualche dispositivo a scarica per friggermi. La tela ti rimanderebbe
indietro l'energia cuocendoti il cervello come un uovo alla coque."
grossa bugia. La sua tela era
isolante proprio per evitare che un colpo di gente tipo Elektro lo bollisse
vivo ma l'altro era troppo spaventato o troppo stupido o tutte e due le cose
per pensarci e rendersene conto.
Usò la forza ragnesca per fargli cambiare
direzione evitando di farli finire entrambi contro un albero, in pratica ora lo
cavalcava come se fosse un tavola da surf corazzata
"ah, allora è questo che
prova Silver Surfer eh? Mica male, non capisco come mai sia sempre così di
pessimo umore"
gli fece compiere un giro
della morte su stesso e quello, cercando di riprendere il controllo, cominciò
ad avvitarsi velocemente
"il super avvitamento?
Dai sii serio idiota, ci vuole ben altro per me."
aveva ragione, Milo MacAdams
ottenne come unico risultato quello di vomitare dentro la sua armatura.
Il fetore era nauseabondo e
aveva perso completamente il senso dell'orientamento .
Spiderman lo fece dirigere
verso il suo amico artigliato
"Wolvie, apriscatole
speciale!"
Al comando rispose prontamente
alzando le braccia e gli artigli lacerarono senza problemi il metallo della
corazza che si aprì come burro tagliato da un coltello caldo.
"Ghost, manzo al
lazzo."
Saltò via compiendo una serie
di giravolte per smorzare la caduta mentre Dan prendeva con la sua catena lo
sventurato mercenario e lo spingeva verso il terreno.
L'impatto fu forte ma il
peggio arrivò quando Hulk lo sollevò da terra
"Hulk ti dispiacerebbe
sbucciare la nocciolina?"
"Con piacere Mr
Spider."
Eseguì alla lettera la
richiesta di Peter lasciando un uomo sporco e tremante cadere a terra.
Logan si accese un sigaro
"Che fetore nauseante
figliolo,dovresti evitare di fare questi numeretti al chiuso lo sai? Cosa ti
sei mangiato? Panino con frattaglie all'aglio?"
Ghost avanzò verso di lui e
Spiderman fece un gesto.
"Ascoltami, questo è
Ghost rider, avrai senza dubbio ricevuto un mucchio di notizie interessanti su
testa d'osso.Tra le tante dovresti sapere che guardarlo negli occhi non è
salutare per il proprio equilibrio psichico quindi ti faccio una proposta: tu
ci dici tutto quello che vogliamo sapere ora e subito senza troppe storie e il
mio amico ti risparmia il suo sguardo ammaliatore. Mi pare onesto no?"
L'uomo tossi espellendo altri
avanzi di una colazione consumata in fretta e al gelo mattutino, poi con uno sguardo carico d'odio sputò in direzione
del ragno. In quel momento si rese conto di qualcosa di inquietante... quegli occhi
bianchi lo fissavano come se fossero stati vivi e non già parte di una maschera
che copriva il volto di un uomo. Come se innanzi a lui ci fosse una creatura
d'incubo animata da una feroce determinazione.
"Il ragazzo non è granché sveglio eh Spidey?"
Logan emise un cerchio di fumo
che guardò involarsi al cielo.
"Decisamente no Wolvy,
Ghost...è tutto tuo"
Il suo corpo fu scosso da un tremito di terrore quando quella cosa
d'ossa e fiamme vomitata fuori dall'inferno lo sollevò da terra come se fosse
stato un fuscello
<Molto bene, hai
avuto la tua brava occasione di risolvere tutto senza sofferenze, per te ed
invece hai deciso di fare il duro. Vedremo quanto riuscirai a farlo. Ora
guardami... guarda nelle mie orbite fiammeggianti... guarda il volto stesso del
terrore ed affronta il tuo giudizio... la tua penitenza!>
Le parole di Ghost rider erano
veritiere. La sua sofferenza fu grande mentre la trama dei peccati compiuti si dipanava innanzi
all'anima.
Alla fine cedette e rivelò
tutto al quartetto.
Mentre era a terra tremante
come un bambino i quattro parlavano tra loro.
"Voi ci avete capito
qualcosa? -fece Logan- A me sembra tutto assurdo. Perché
l'Hydra dovrebbe mettere su un commando come questo armato di tutto punto con
l'ultimo grido in fatto di tecnologie per entrare nella nostra base a rubare i
nostri segreti. Io dico che sarebbe stato meglio mandare
un infiltrato o qualcuno che passasse inosservato."
"A meno che -aggiunse
Bruce- qualcuno all'Hydra non avesse intenzionalmente mandato qualcosa di
estremamente visibile. Ben sapendo che ce ne saremmo accorti e che avremmo
agito cercando di prevenire la minaccia!"
<Aspettate! -esclamò
Dan- volete dire che tutto questo era una specie di messinscena per farci
uscire allo scoperto e attirarci in una specie di trappola? Ma perché?>
"No Ghost - tutti si
girarono a guardarlo avvertendo l'allarmante freddezza nella sua voce-... non
per attirarci in una trappola. Per lasciare scoperto il vero obbiettivo
dell'attacco."
"Il Fantastic Four
Memorial Palace - proseguì Logan prendendo poi un'altra boccata dal suo
sigaro-ovvio ragazzino"
"No Logan, sbagli pure
tu."
A quel punto Logan sembrava
confuso quanto gli altri
"Se qualcuno è stato così
intelligente da capire che saremmo andati all'attacco per primi deve esserlo
stato anche da capire quali sarebbero state le nostre principali strategie
difensive. Sapeva che il F.F.M.Palace sarebbe rimasto coperto da
qualcuno..."
"Spiderman in nome del
cielo-sbottò Hulk spazientito- cosa diavolo vorresti..."
"Il molo..."
Il sigaro di Logan cadde a
terra
"E' un luogo segreto,
teoricamente meno protetto del
F.F.M. e anche più vulnerabile.
Ed è li che custodiamo in casi
di emergenza i nostri segreti più importanti... le nostre famiglie."