LA RETE, parte 3 di 3

di Fabio Furlanetto

 

 

In una stanza devastata da una recente battaglia, a qualche metro sotto New York. Due uomini si stanno guardando senza la maschera, per la prima volta da anni.

-Mi chiamo Peter Parker. Sono l’Uomo Ragno. Pensavo lo dovessi sapere…amico.

-T-tu…tu…

-Beh ? Nient’altro da dire ? O i dialoghi te li scrive il programmatore dei robot da due soldi di Mysterio ?

-Io…non so cosa dire !

-Beh, questa è senz’altro una cosa positiva, trattandosi di te !

-Avevo sempre pensato che fossi un tizio qualunque…uno che non avevo mai incontrato ! Chenneso…un addetto alle pulizie o cose del genere…E invece ti conosco !

-Beh, grazie per l’alta opinione che hai di me ! Ora direi che è ora di andarsene di qui…ti ricordo che abbiamo della droga in circolo, e che non vedo l’ora di liberarmene prima che faccia effetto !

-Hai ragione. Meglio andare da Reed…lui saprà senz’altro cosa fare.

-Come, niente battuta di risposta ? Dobbiamo esercitarci come due comico se vogliamo andare da Letterman !

-Guarda che io ci sono andato parecchie volte da Letterman. Senti ti dispiace…rimetterti la maschera, per favore ? E’…strano vederti in costume…così. Come se ti mancasse la faccia.

-Oh…d’accordo…

“Inizio a pensare che non sia stata esattamente una buona idea dirglielo”.

 

Al Four Freedoms Plaza, uno dei molteplici laboratori di Reed Richards.

-Spiacente, ma non sono in grado di rilevare la droga.

-Questo che significa, Reed ?

-Forse che il vostro nemico vi ha mentito, Johnny, ma da quanto mi hai detto credo sapesse che vi sareste rivolti a me. Non avrebbe avuto motivo di farlo.

-Forse non riesci a rilevare il Paradiso Bianco solo perché è già stato assorbito dall’organismo. Potresti cercare degli altri composti, rilasciati dal nostro stesso corpo sotto i suoi effetti…

-Un suggerimento interessante, Uomo Ragno, ma non ho riscontrato niente di significativo. Potrei farvi un check-up completo, ma per essere sfuggito alle mie prime analisi dev’essere qualcosa di veramente irrilevante. Di sicuro, non abbastanza da portarvi alla morte o all’assuefazione. A proposito…ho riscontrato una debolissima radioattività del tuo sangue…

-Merito di Mamma Ragno. E’ normale.

-Avrei molte domande in proposito, specialmente considerando quanto è alterata la chimica del tuo corpo rispetto alle mie ultime analisi [1], ma conosco bene la tua riservatezza nel mantenere segreta la tua identità e le tue origini.

-Già…certo… - la Torcia gli sta lanciando un’occhiata poco rassicurante.

-Puoi contare sull’aiuto di tutto il gruppo, naturalmente.

-Temo di dover declinare ancora una volta, Reed. Dovrò fare molte indagini nei bassifondi e…senza offesa…voi non ci siete per niente abituati.

-Capisco. Lieto di esserti stato utile, comunque.

 

L’Uomo Ragno esce dalla stanza e Johnny lo rincorre subito.

-Dove hai intenzione di andare ?

-A scoprire chi sta cercando di farmi venire un gran mal di testa.

-Vengo anch’io.

-Dovrò controllare ogni vicolo e ogni malfattore della città, probabilmente…mi saresti solo d’impaccio.

-Mi fai una rivelazione come quella di prima, e ora pretendi che me ne resti a casa !?

-Senti…dimentichiamocene, d’accordo ? La prima volta che mi hanno assumere quella roba sono diventato tanto distratto da dimenticarmi di avere la droga nella cintura. Magari questa volta mi ha reso avventato.

-Dì la verità, testa di tela, ci stavi pensando su da parecchio. Insomma…credo che dovremmo parlarne. Dopo tutto questo tempo mi dici di essere una persona diversa da quella che credevo, e…

-Diversa ? Sono sempre io, Torcia. Sono sempre lo stesso che ti faceva sbattere contro le cisterne d’acqua per farti sfogare, quando avevi troppi pensieri per la testa. La verità era sotto il tuo naso e non ci sei mai arrivato !

-Non mi hai mai detto niente che potesse farmi pensare alla tua identità segreta !!!

-Già, come no. Senti, quante volte ti ho detto di avere il Senso di Ragno ? Almeno un centinaio. Ed ogni volta dovevo ricordartelo ! Non sei esattamente un genio nel vedere i dettagli.

-Ascolta, Ragno…hai detto di avere soltanto me e Devil come amici, in questo giro. Beh, io ho soltanto te. Certo…c’è Ben, ma lo considero un fratello ormai.

-Stai cercando di dire che ci tieni a me ?

-Non so più cosa pensare !! Siamo amici, ma per anni mi hai nascosto una cosa così importante. Cos’è, non ti fidavi ?

-Johnny, io avevo delle responsabilità ! Non potevo rischiare che qualcuno sapesse chi ero…per mettere al sicuro i miei cari !  Praticamente tutti quelli che l’hanno scoperto l’hanno fatto a mia insaputa, o per puro caso !

-Allora perché rivelarlo a me, soltanto ora ?

-Perché sto cercando di mettere ordine nella mia vita. Non voglio più bugie, non voglio più dover mentire per salvarmi la reputazione. Ed oggi ho scoperto di potermi fidare di te…cavolo, praticamente ci hanno fuso le menti !

Ormai sono arrivati davanti alle finestre. Il Ragno ne apre una e riesce a sgattaiolare fuori, nonostante ci sia poco spazio.

-Ora vai con i tuoi compagni di squadra. Andate a sconfiggere Galactus o il Burattinaio…ho delle cose vere di cui occuparmi, adesso.

Lancia una ragnatela verso il grattacielo adiacente e salta. Johnny si mette a riflettere un secondo, non accorgendosi di avere alle spalle la Cosa. E per non vedere uno della sua stazza, doveva essere molto pensieroso.

-Un soldo per i tuoi pensieri, Torcia.

-Vai a pestare qualcuno della Gang di Yancy Street, Ben. Ho altro per la testa.

-Quella chiacchierata che ti sei fatto con il tessiragnatele ?

-Sì…niente che tu possa capire.

-Sul serio, scricciolo ? Vi ho sentito, a dire la verità.

-Oh, grande…l’ho tradito subito.

-Non hai mica detto chi è…so solo che tu lo sai. E’ un segreto che ti ha confidato perché si fida di te. Ci tiene molto, e tu gli hai fatto pensare che non te ne frega niente.

-Non sono la sua bambinaia. Insomma…siamo solo due tizi che si conoscono, no ?

-Forse. E’ una cosa vostra. Dovreste parlarne…possibilmente mentre prendete a calci nel sedere l’idiota che ha provato a mettersi contro un amico della sempre amabile Cosa dagli occhi blu !!!

-Già, hai ragione.  Per essere un muro di mattoni ambulante che tiene sempre il broncio, non sei tanto male !

-Mi raccomando, fiammiferino, non fare troppo l’idiota nei bassifondi. Non è roba a cui sei abituato.

 

L’Uomo Ragno sta volteggiando tra un grattacielo e l’altro. A volte si chiede come gli sia venuto in mente un modo così pericolante per viaggiare…forse è solo istinto, ma quanti ragni avete visto penzolare per interi isolati ?

Mentre sta lanciando una ragnatela avverte un debolissimo pizzicore del Senso di Ragno. Non è un vero pericolo, più che altro un avvertimento a stare attento per non cadere da cinquanta piani d’altezza.

-Fammi capire…ti scattavi le foto da solo !? Che sfigato !

-Non tutti possono permettersi un addetto stampa. E a dire la verità non mi sono fatto questa gran pubblicità.

-Senti, Ragno…mi spiace di essermi comportato in quel modo assurdo.

-Figurati, capita a tutti. Senti, ti ricordi quella volta in cui ci siamo incontrati da civili ?

-Fammici pensare…in realtà non è che io conosca benissimo Park…che ti conosca benissimo. Non senza maschera. Voglio dire… cavolo, com’è complicato !!

-A chi lo dici. Quando devo parlare con qualcuno devo prima ricordarmi se sa chi sono ! Ci saremo incontrati al massimo un paio di volte, dopotutto. A proposito, che fine ha fatto quella ragazza con cui stavi all’epoca…quella che credevi volessi fregarti…Sai, quando affrontammo lo Scarabeo…

-Dorrie Evans ? Si è sposata ed ha avuto un paio di figli.

-Brutto colpo, eh ?

-Figurati ! Sono felice di essermela lasciata alle spalle. Anche se compatisco il marito.

-Le cose cambiano, eh ? Lo Scarabeo si è anche ravveduto. Ehi, ti ricordi quella volta in cui abbiamo lasciato che l’Uomo Sabbia facesse visita a sua madre per Natale…

-…e lui è scappato per il lavandino ? Ahaha ! Certo che ne abbiamo combinate insieme negli anni, eh ? [2] Quello che ancora non capisco è come mai tu ti sia deciso soltanto adesso.

-Se lo vuoi veramente sapere…seguimi - lancia una ragnatela in una direzione diversa – facciamo una piccola deviazione.

-Quanto piccola ?

-Queens.

 

Ci vuole più di mezz’ora per arrivare a destinazione. Si sta facendo sera. La Torcia può volare molto più velocemente di così, ma per il Ragno è diverso, data la minore altezza dei palazzi. Arrivano davanti alla classica casetta americana; Spidey usa l’inerzia del suo ultimo slancio per atterrare sull’albero. La Torcia abbassa il calore della sua fiamma per non incendiarlo e si posiziona poco distante.

-Che stai facendo ? – chiede all’amico che si è appena tolto il piccolo zaino di ragnatela dalle spalle.

-Mi tolgo il costume. Ti dispiace spegnerti ? Attirerai l’attenzione qui.

-Che vuoi fare, entrare di soppiatto ?

-E’ casa mia.

-E non puoi entrarci in costume !?

-Aspetta e capirai. Ecco fatto.

-Ti sei già cambiato !? Che fai per arrotondare, il trasformista ?

-Anni di pratica. Seguimi, ma usa la fiamma al minimo.

Salta verso la casa ed aderisce al muro. Johnny glielo ha visto fare migliaia di volte, ma mai in abiti civili.

-Sai, è stranissimo vederti arrampicare senza costume.

-Ha parlato il fiammifero umano…

Apre la finestra dall’esterno come se fosse più che abituato a farlo (ed in effetti è così), ed entra. La Torcia spegne prima le mani per appendersi, poi si spegne completamente ed entra nella stanza.

-Papà ! – dice con gioia una bambina di due anni circa, mentre Peter la prende in braccio.

-E’…è tua figlia ? Si vede che non ha preso da te !

-Spiritoso. May…che abbiamo detto sulle persone che entrano dalla finestra ?

La piccola risponde recitando a memoria una frase che evidentemente le è stata ripetuta all’infinito.

-Se qualcuno che non è papà entra dalla finestra, io scappo e chiamo aiuto. E non devo dire a nessuno che papà entra dalle finestre…mi insegni a farlo ?

-Forse un’altra volta. La mamma è in casa ?

-E’ di sotto.

-Vai giù a giocare con lei, io arrivo subito.

May esce dalla stanza e l’espressione di Peter cambia dalla gioia ad un’altra molto meno identificabile.

-Lei non sa che sei…

-Non ancora. E’ solo una bambina…voglio che abbia un’infanzia il più normale possibile. Capisci perché ti ho rivelato il segreto, adesso ? Per lei. So quali rischi corro essendo l’Uomo Ragno…e se c’è una cosa che ho imparato negli anni, è che non posso smettere di esserlo. Se dovesse succedermi qualcosa…facendo i debiti scongiuri… qualcuno dovrà proteggerle. E spiegare alla piccola chi era suo padre, un giorno.

-Ed hai pensato…a me ?

-Sì, lo so che sei una testa calda…uno che non pensa mai alle conseguenze, una primadonna, un…

-Okay, okay, hai chiarito il concetto !

-Nonostante tutto so di potermi fidare di te, Johnny.

-Ehi, non preoccuparti… credi che non abbia pensato a tutto questo quando è nato Franklin ? Capisco che tu voglia contare su qualcun altro. Anche se, sinceramente…mi sarei aspettato che tu chiedessi una cosa del genere più a Devil che a me.

-L’ho fatto. Ma…non voglio più avere segreti con i miei amici.

Il telefono stava squillando da qualche secondo e, provvidenzialmente, la segreteria telefonica scatta proprio in quel momento.

-Peter ? Sono Matt Murdock. Riguardo le informazioni che volevi per quel servizio…le accuse all’Uomo Ragno sono state ritirate. Ho studiato i precedenti di Margolis, pare abbia lavorato per un vecchio sgherro del Riparatore insieme al primo Mysterio. Ti consiglio di fare un salto da quelle parti per dare un’occhiata. Per altre consulenze, chiamami…

-Murdock ? Se non sbaglio è il nostro avvocato…anche il tuo ?

-Più o meno. Ci conosciamo da tempo.

“Questa sì che è bella” pensa Peter “faccio un mucchio di discorsi illuminati sul non nascondere le cose, ed ecco che salta fuori un altro dei segreti di cui sono a conoscenza. Oh, beh…nessuno è perfetto”

 

Si sentono dei passi su per le scale, e Peter si avvicina di scatto alla finestra, fermandosi subito e guardandosi intorno come se non sapesse perché l’ha fatto.

-Dove vai adesso ? Scappi da casa tua ?

-Uh…già. Mi sento un idiota, ma ho dovuto scappare in questo modo per anni e ci sono abituato per istinto.

-Sei proprio matto da legare.

-Ha parlato quello che costruì la Ragno-Mobile…

-Sì, ma poi eri tu quello che ci andava in giro !

-Senti un po’, razza di…

Mary Jane apre la porta ed entra nella stanza con May in braccio. Prima guarda la Torcia con sorpresa, poi Peter con uno sguardo interrogativo. Conosce bene la faccia di risposta del marito: sta per inventarsi una scusa.

-Ah…ciao…

-Non sapevo conoscessi la Torcia Umana in persona, Peter – fa scendere la piccola e si passa velocemente una mano sui capelli per sistemarli – Fammi indovinare, vi siete incontrati perché voleva dare un messaggio all’Uomo Ragno ?

-Lui sa, MJ.

-Lui…sa cosa ?

-Sa tutto. Sa che sono lui.

-Oh – tende la mano a Johnny, sorridendo – Era ora, devo dire.

Johnny le stringe la mano e poi si avvicina, mettendole una mano sulla spalla: - Suo marito non avrà un gran gusto nel vestire, ma di sicuro approvo i suoi gusti in fatto di donne. Sa, è da quando ho visto quel suo spot in costume da bagno che volevo incontrarla. Sono sicuro che il mio agente potrebbe…

Sente una forte pressione sulla spalla destra, mentre Peter lo separa dalla moglie.

-Ti ricordo che abbiamo da fare.

-Qualche problema ? – chiede MJ.

-No…non più del solito – risponde Peter, facendo di nuovo quella faccia.

-Aspetta, saluto la piccola. Questo di solito li fa impazzire…

Si abbassa ed infiamma l’indice, iniziando uno dei suoi giochi col fuoco, ma Peter lo ferma subito.

-Ehi, che ti salta in mente !? E’ pericoloso !

-Mi sembra di sentire Sue. Beh…arrivederci, Mary Jane !

Esce dalla finestra e si infiamma. Peter dà un veloce bacio alla moglie e alla figlia, prima di tornare sull’albero di fuori a cambiarsi. Pochissimo tempo dopo i due sono di nuovo di strada per Manhattan.

-Siceramente, Pet…ehm, Spidey…se dovessi scegliere qualcuno per badare a tua moglie, chi…

-Devil.

-Come mai ?

-Perché sono sicuro che non la guarderebbe.

-Non l’ho capita.

-Non importa. Senti, non inizi a sentirti un po’ strano ? Sono sicuro di non essere corso alla finestra per caso. Ho agito per istinto, senza pensarci, ma di solito non mi capita in situazioni così normali.

-Credi che la droga inizi a fare effetto ?

-Può darsi.

 

Un’altra mezz’ora dopo sono di nuovo in città. L’Uomo Ragno lascia la presa sulla ragnatela e cade da un’altezza di dieci piani, roteando su se stesso. Atterra con l’agilità di un gatto. La Torcia atterra in modo molto più semplice.

-Lo senti ?

-Cosa ?

-L’effetto della droga. Sta iniziando ad indebolirmi…hai visto che razza di atterraggio ho fatto !?

-Già…dev’essere stato solo un triplo salto mortale, una cosa da niente…

-Viaggio da anni letteralmente appeso a un filo, Johnny. So come mi muovo, e questo è stato uno dei peggiori atterraggi della mia vita.

-Io però mi sento benissimo.

-Il nostro misterioso avversario è stato in grado di annullare il Senso di Ragno, quando ci ha catturati. Evidentemente ne sa abbastanza sulla mia fisiologia…non escludo che questa droga sia stata ideata appositamente per me.

-Allora non perdiamo altro tempo. Cosa significava l’indizio di Murdock ?

-E’ una lunga storia. All’inizio della mia carriera affrontai il Riparatore, che aveva degli sgherri travestiti da alieni. [3] Anni dopo saltò fuori che uno di quegli sgherri era Quentin Beck, il primo Mysterio.

-Ma noi abbiamo scoperto che chi ci sta addosso non è veramente Mysterio…

-Sì, ma usa chiaramente la sua tecnologia. Non escludo che qualcuno abbia scovato una sua vecchia base e che ora ne voglia prendere l’identità. E’ già successo con Hobgoblin.

-Ehi, a proposito…mi sono sempre chiesto che relazione ci fosse tra te e Goblin. Era evidente che avevate qualche questione personale.

-Questa è una storia molto più lunga.

-Okay…per oggi ho avuto abbastanza retroscena della tua doppia identità ! Immagino che siamo finiti qui per avere qualche informazione.

-Esattamente. Vedi…oltre a Beck, ho scoperto l’identità di un altro “finto alieno”, un tale Rick Keegan. Uno di poco conto, che di solito bazzica nel bar dall’altra parte della strada.

-Pensavi di andare là dentro a torchiarlo un po’, eh ?

-Già. Tu aspettami qui, mentre…

-Non se ne parla neanche ! Le indagini le lascio a te, basta che mi diverta un po’.

-Contento tu…

 

Appena vede i due super-eroi, il barista si nasconde sotto il banco. Tutti i clienti diventano subito molto nervosi. Spidey si guarda in giro, mentre Johnny si concentra sulle ragazze.

-Al…due hamburger con delle patatine, da portar via. E delle informazioni su Keegan, in lattina.

-N-non sfasciatemi niente, per favore – chiede Al, alzatosi quanto basta per vederli.

-Dipende dalla velocità della consegna.

-Lascia fare a me, Ragno – la Torcia infiamma il braccio sinistro, si avvicina al primo tavolo e con la destra afferra un energumeno per la giacca. Poi chiede, facendo la voce grossa: - Dov’è Rick Keegan ?

-Sbollisci, amico…sei fortunato ad essere un amico del ragno.

-Di me non hai paura ? – la fiamma del braccio si alza leggermente.

-Potete pestare la Torcia quanto vi pare, ragazzi. Io non alzerò un dito, promesso. Al, non avresti qualcosa da bere ? Senza alcool, devo volteggiare dopo.

Al estrae un fucile da sotto il banco, puntandolo contro di lui. Prima di poter anche solo pensare di sparare, la canna è già stata piegata senza sforzo.

-Allora, ci sbrighiamo con questa bibita ?

Uno dei clienti afferra una sedia e la lancia contro la Torcia, che si volta di scatto e la incenerisce. L’energumeno gli salta addosso, ma lo lascia andare non appena alza di un minimo la temperatura. Mentre l’energumeno è distratto, punta la sua testa con un dito ed una fiammata gli incenerisce all’istante la maggior parte dei capelli, senza fargli sentire neanche un po’ del calore.

-Ehi, così non vale ! Almeno il ragno combatte lealmente !

-Stiamo cercando un certo Rick Keegan. Sapete dov’è ?

Tutti i clienti indicano il bagno. La Torcia lancia un’occhiata al Ragno, come a dire “questa tocca a te”. Peter gli lancia la lattina ormai vuota e va verso il bagno massaggiandosi il collo. Esce dopo cinque minuti, tenendo sollevato un uomo di un metro e sessanta. Ha la testa completamente bagnata e non la smette di dimenarsi.

-Okay, possiamo andare.

-Che gli è successo ?

-Diceva di non voler parlare. Ora forza, andiamo a fargli qualche- prima che finisca la frase un uomo è saltato addosso alla Torcia e sta cercando di strangolarlo. Ha la bava alla bocca.

La Torcia non riesce a liberarsi della sua stretta; il Ragno blocca Keegan con una ragnatela e cerca di aprire le braccia dell’invasato, senza molto successo all’inizio. Deve usare quasi tutta la sua forza per fargli mollare la presa; quando l’ha fatto, l’invasato è a terra.

L’Uomo Ragno guarda i presenti con uno sguardo durissimo. I suoi occhi non si vedono, ma tutti colgono il messaggio ancora prima che parli.

-Se qualcun altro ha del Paradiso Bianco qui…

Dopo meno di dieci secondi si ritrova dieci bustine ai piedi. Si avvicina ad un gruppo di clienti, dicendo alla Torcia:

-Bruciala. Per bene.

Mentre Johnny obbedisce Spidey afferra due dei clienti più grossi e li scaraventa contro uno dei tavoli, sfasciandoli. Gli altri clienti si scagliano contro di lui. Prima che la Torcia possa intervenire sono tutti sparpagliati per il locale, in mezzo a tavoli e a vetri rotti.

-Sto andando a fermare chi ha messo in giro questa schifezza. Se vengo a sapere che circola ancora nella mia città vi concerò molto peggio di questi tavoli. Niente mancia, Al.

Il Ragno prende Keegan, lo stacca dal pavimento ed esce con passo nervoso, respirando a fatica.

 

Una volta fuori…

-Che succede ?

-Sta iniziando ad avere effetto. Mi sento debole, il cuore batte all’impazzata e non smetto di sudare freddo.

-Strano, io mi sento ancora bene. Forse Reed può…

-No. L’unico che può farmi stare meglio è questo fesso – avvicina Keegan alla sua faccia – Parla, Keegan.

-Che…che volete da me !?

-Non fare l’ingenuo. Voglio sapere di Margolis. Ha fatto strada recentemente, e lavorava per uno dei vecchi finti alieni del Riparatore. Ne sai qualcosa ?

-Non vi dirò niente !

-Davvero ? – chiede la Torcia con tono deciso, infiammando la testa ed avvicinandola di colpo a Keegan.

-N-non mi fregate più, voi super-tizi ! Lo so che non mi fareste mai del male ! Non…sul serio…

-Come vuoi. Torcia, ti spiace infiammarti e fare un po’ delle tue acrobazie più spericolate ?

-Credo di capire cos’hai in mente.

Si sente una vampata di calore, che diminuisce quando la Torcia Umana decolla. L’Uomo Ragno tesse una tela intorno alle braccia di Keegan, poi lancia l’ultima parte del filo alla Torcia.

Nei venti minuti successivi Keegan sperimenta più peripezie di un pilota acrobatico, senza poter urlare per via della ragnatela che ha sulla bocca. Poi, finalmente, atterra.

-Basta…basta ! Vi dirò tutto !

-Di già ? La mia tela può durare per altri quaranta minuti.

-No ! Vi prego ! Margolis lavorava per me, sì.

-Non sapevo ti fossi dato allo spaccio, Keegan.

-Mi avevano ingaggiato insieme ad altri, per rapinare un museo…

-Un museo !? – si chiedono all’unisono i due eroi, per poi guardarsi in faccia.

-Non so come si chiamasse il capo, indossava sempre una maschera diversa…sapete, come gli attori del cinema. Quando abbiamo dovuto cambiare covo gli ho detto che conoscevo Mysterio, ed abbiamo rintracciato una sua vecchia base. Poi… il capo è cambiato.

-Come ?

-Stava giorni interi in quella base, e non ne usciva mai. E’ completamente impazzito, ha messo su un’intera rete di distribuzione per il Paradiso Bianco, che aveva sintetizzato lui.

-E Margolis dov’è ora ?

-Non lo so !! Il capo ha licenziato quasi tutti, diceva che presto della droga non gli sarebbe più importato niente. Margolis mi aveva detto che aveva tenuto solo lui ed un altro, a cui il capo aveva ordinato di assumere costantemente Paradiso Bianco. Doveva fare la parte di un drogato in una trappola per te…

I pugni del Ragno si stringono a tal punto che le vene si vedono anche da sotto il costume.

-Allora il cliente senza nome…quello che mi ha aggredito la prima volta…era…uno dei suoi uomini…

Afferra Keegan e lo alza da terra con rabbia, con una tale forza che la Torcia stessa si preoccupa per la vita di Keegan.

-Dov’è adesso !? Dove si nasconde !?

-Non lo so ! Te lo giuro, non lo so !!! Ti prego, non farmi del male…

-Lascialo andare, Spidey – gli dice la Torcia mettendogli una mano sulla spalla. Spidey molla la presa, facendo cadere Keegan a terra. Poi lancia una ragnatela e scompare.

 

-Dove stiamo andando, adesso ? – chiede la Torcia appena ha recuperato terreno.

-Alla polizia. Forse non sono molto popolare tra gli sbirri, ma ho ancora qualche amico là.

-Uh, Spidey…per la sfuriata di prima…non devi prendertela.

-Non posso ignorarlo, Johnny. Non posso perdere il controllo, capisci ? Un mio pugno potrebbe staccare la testa a un uomo. Non posso…lasciarmi andare in quel modo !

-Peter, io mi infiammo. Hai una vaga idea di quante volte ho dovuto trattenermi, di quanto ho temuto di bruciare vivo qualcuno? Ci sono passato anch’io, cosa credi !? E lo sai cosa ho scoperto ? Che più cercavo di trattenermi più combinavo stupidate ! Più stavo attento più diventavo nervoso, e più diventavo nervoso…più gente correva il rischio di farsi del male.

-E’ per questo che sei diventato una testa calda ?

-In parte sì, anche se lo sono sempre stato credo. Come tu sarai sempre il tipo che si prende tutte le responsabilità del mondo. Siamo fatti così…è inutile distruggerci la vita continuando a pensarci. Si va avanti e basta.

-Hai ragione. Credevo di averlo superato. Forse è stata la droga a farmi agire così, o forse dovevo solo sfogarmi un po’.

-Visto che stiamo per arrivare alla stazione, ti va di dirmi che cerchi ?

-Preferisco farti vedere la strada che dovremo fare.

-Conosco la porta principale.

-Infatti non passiamo da lì. Non crederai che possa entrare tranquillamente in una stazione di polizia con la mia fama ? Metà dei poliziotti mi sparerebbe, e l’altra metà farebbe almeno il tifo. Ma qualcuno mi deve un favore…

Fanno un giro largo per arrivare, per così dire, alle spalle della stazione di polizia. Non è semplice atterrare sul tetto senza farsi vedere, specialmente se si è accompagnati da qualcuno in fiamme. Poco dopo, il Sergente Piper sente bussare alla finestra.

Quindici minuti dopo è nel parcheggio, in un angolo.

-Okay, puoi venire fuori.

Spidey scende a testa in giù dal soffitto; la Torcia è appoggiata al muro, senza fiamma.

-Avevo visto la fiamma del tuo amico, dalla finestra. Sai che questo incontro potrebbe costarmi il posto ?

-Niente cliché Jeff, ti prego. So che non ci vediamo da tempo, ma avrei bisogno di riscuotere quel favore che mi dovevi…

-Non ho dimenticato di quando mi hai salvato la vita. E leggo i giornali, quindi sperando venissi da me ti ho scovato questo.

Passa un plico al Ragno, che gli dà una velocissima occhiata.

-E’ su Margolis e sul Paradiso Bianco. C’è tutto quello che sappiamo.

-Grazie, Jeff. Resterei per fare quattro chiacchiere, ma spero vivamente di finire tutta questa storia prima di domani. Salutami Janet e i ragazzi, d’accordo ?

-C’è un’ultima cosa…- prende d’in tasca un foglio ed una penna – Per mia figlia Marisa…sai, ti adora…

-Qualunque cosa per il mio pubblico esultante ! – Spidey scende a terra e fa per prendere la penna, ma Piper la porge alla Torcia.

-Intendevo lui. Ti spiacerebbe…

 

Dieci minuti dopo, sul cornicione di un grattacielo, l’Uomo Ragno sta leggendo le informazioni. La Torcia fluttua davanti a lui.

-Quanto vorrei che tu non portassi quella maschera ! Pagherei per vedere che faccia hai fatto quando mi ha chiesto l’autografo…

-Ehi, non spostarti ! Se non fai luce non riesco a leggere niente…

-Quando l’hai conosciuto ?

-Anni fa. Magari una volta o l’altra ti racconto come è andata. Nel frattempo…facciamo un salto al molo.

-Non dirmelo…hai scoperto il quartier generale nemico.

-Qui ci sono molte informazioni sui primi punti di distribuzione del Paradiso Bianco, e sono tutti in questa zona – indica un punto sulla fotocopia di una piccola mappa – Nel dossier su Margolis si dice che stava qui fino all’impiego precedente, il che coincide con i movimenti di Keegan. Conosco bene questo molo ed andando per esclusione…la rete di distribuzione del Paradiso Bianco è partita da questo vecchio magazzino abbandonato. Che te ne sembra ?

-Che è un po’ banale, ma ha senso. Cosa pensi di trovarci ?

-Una gran bella scorta di droga da bruciare, e magari qualche risposta. Andiamo.

 

Il classico magazzino abbandonato, ai docks di New York. O almeno così sembra dall’esterno. Qualche pugno con la forza proporzionale di un ragno e delle fiammate abbastanza precise da incenerire le porte senza bruciare tutto bastano per vedere che non è così.

-Se questo è un elaborato piano di un qualche super-criminale…non hanno puntato molto sul design…

Il magazzino è veramente abbandonato, anche se da molto meno tempo di quanto non sembri dall’esterno. Al massimo da tre mesi. In un angolo, ammassata, c’è una quantità enorme di Paradiso Bianco, lasciata a mescolarsi con la polvere. In giro non si vede nessuno. Peter trema leggermente: inizia già a sentirne il bisogno. La Torcia recepisce il messaggio all’istante ed incendia tutta la droga, senza che una sola scintilla bruci il resto. Il rogo è veloce e tutto il calore è assorbito dalla Torcia stessa. Bastano un paio di minuti. Nel frattempo il Ragno si guarda intorno, cercando degli indizi. Ma tutto quello che scopre è che la produzione si è fermata da tempo, e che qualcuno ha cercato strenuamente di continuarla senza successo.

Ad un certo punto il Senso di Ragno scatta debolmente. Più lento del solito, l’Uomo Ragno si volta e vede aprirsi una botola sul pavimento, da cui esce un uomo che sperava proprio di rivedere.

-Margolis !

Una velocissima pressione sui lanciaragnatele è più che sufficiente a bloccare la pistola. Margolis cerca di liberarsi le mani, poi si calma.

-Cominciavo a temere che non arrivaste più. Mi fate uscire di qui, per piacere ?

Spidey lo afferra per il collo e lo solleva con una mano sola. La Torcia arriva subito.

-Ci aspettavi ?

-Speravo proprio bruciaste tutta la droga, così non avrete più niente in mano per farmi mettere dentro.

-Non esserne così sicuro. Nella cintura del costume dei FQ c’è una macchina fotografica incorporata…ho fotografato tutto, prima del rogo. Quindi vuota il sacco, hai chiuso.

-Oh beh…ci ho provato. Speravo fosse il colpo grosso, ma quando il capo ha iniziato a dare di matto ho capito che dovevo salvare il salvabile. Da qui la denuncia, Uomo Ragno. Mi spiace…ma era solo lavoro. Niente di personale.

-Sì, niente di personale.

Un gancio destro gli fa un occhio nero e gli fa perdere conoscenza.

-Allora, Torcia…entriamo nell’antro del grande capo ?

 

C’è una rampa di scale che scende per meno di tre metri, poi un corridoio non più lungo di cinque. Spidey abbatte con un calcio la porta in acciaio. Non si vede molto dentro la stanza: la Torcia fa un po’ di luce, prima di trovare l’interruttore.

C’è un odore tremendo nella stanza, qualcosa di chimico e pesante. Dietro la scrivania, davanti ai monitor spenti o fuori uso, un uomo basso tiene in mano della polvere bianca. Ha la bava alla bocca e tiene la testa leggermente inclinata.

-Non ci posso credere…questo è…

-Reynard Slinker. “La Volpe”. [4]

-Shhlinkkker… - biascica l’uomo.

-Ma non ha senso ! Slinker era un ladro di musei…non un trafficante di droga !!! E non aveva tutta quella tecnologia ! E poi d’accordo, non gli stavamo simpatici ma…

Spidey si avvicina e si abbassa per parlargli a quattr’occhi.

-Slinker…che ti è successo ?

-Sto bbbene…mi serve solo altra nebbia…altra nebbia…

-Nebbia ? Come quella di Mysterio ?

-Gli sgherri hanno trovato il covo di Myshhhterio…i diari…le formule…i dati su di te…qualcoshhhhha anche sulla Torcia… ho preso tutto…vendetta…niente di personale…

-Slinker…che_cosa_ti_è_successo ?

-Respirato…la nebbia allucinogena…di Mysterio…stavo bene…poi di più…volevo incastrarti, e ho creato il Paradiso Bianco… fatto apposta per colpire te… ma la nebbia non bastava più ed ho preso anche quella… ho usato la base di Mysterio finché potevo star lontano dal Paradiso Bianco e dalla polvere…poi non riuscivo più ad usarla…

-Oh, merda. Quella nebbia era abbastanza per dare le allucinazioni a me, e deve averne respirata chissà quanta… e siccome la droga che aveva creato lui era così simile si è messo a prendere anche quella. Guardalo, chissà quanta ne ha presa.

-Avevo il piano perfetto…fino a quando respiravo la nebbia e la polvere…poi me ne serviva sempre di più per gli stessi effetti, ed è andato tutto a monte…per una volta potevo vincere io…per una volta…

-Ho pensato a una cosa, Ragno. Hai detto che questa nebbia era usata da Mysterio ?

-Ne sono sicuro.

-Testa a palla forse non era un genio, ma di sicuro non era un cretino. Non avrebbe usato tutta quella nebbia se non avesse conosciuto un modo per contrastarne gli effetti.

-C’è un annntidoto…volevo prenderlo…ma senza la nebbia…non potevo vincere…non potevo…

-Dov’è l’antidoto, adesso ?

Slinker fa cadere a terra la droga e con una certa fatica apre un cassetto della scrivania, prendendo una fiala ed una siringa. Li porge al Ragno.

-Tieni…tanto ormai…ho perso…

Peter si concentra per cercare di avvertire anche il minimo avvertimento dal Senso di Ragno. Poi, non sentendone, si inietta l’antidoto.

-Funzionerà ?

-Il mio metabolismo dovrebbe essere in grado di eliminare la droga dal mio sistema. Una volta sono stato esposto a una sostanza che avrebbe provocato all’istante il rigetto dalla cocaina… [5] sono sicuro che è ancora in circolo. Magari le due cose si combineranno. Anche se non hai sentito gli effetti della droga, forse è meglio se prendi anche tu l’antidoto. Chissà, forse era troppo tarata su di me.

-E Slinker ?

-Credo sia troppo tardi perché una sola fiala di antidoto funzioni. Studierò le reazioni dell’antidoto e, magari con l’aiuto di Reed, riusciremo a curarlo. Dopodiché…si è assicurato un bel soggiorno dietro le sbarre. Contratto a vita.

-Allora…è finita ?

 

Due ore dopo. Liberty Island. Statua della Libertà, ad essere precisi.

-Che razza di serata. Abbiamo ricoverato Slinker in una clinica di disintossicazione, ed ho avvertito Piper. Reed ha l’antidoto e tutto il resto. La droga in magazzino è bruciata e non ne rimane moltissima in giro. Mi darò da fare per togliere anche quella dalle strade. Non so tu, ma io sono stanco.

-Sei stato tu ad insistere per venire qui.

-Volevo un posto dove nessuno potesse vedermi – si toglie la maschera. Questa volta Johnny quasi non se ne accorge.

-Tragico, non trovi ? Alla fine a Slinker è capitata la stessa cosa di Mysterio. Voleva ideare il grande piano della sua vita, e poi ha perso tutto. Dignità compresa.

-Almeno lui si è salvato. E’ questo che conta alla fine, no ?

-Suppongo di sì. Sai, un po’ mi dispiace non aver avuto una grandiosa battaglia finale con tanto di shockanti retroscena. Aiutano a scaricare la tensione.

-Per una volta ne faccio volentieri a meno. E poi…di shockanti retroscena ne hai avuti fin troppi oggi.

-Già. Suppongo che ora sia cambiato tutto, non è così ?

-Adesso tu hai un segreto da mantenere. Io ho una specie di famiglia in questo lavoro. In fondo…ora tu hai un po’ di Peter Parker, ed io un po’ di Johnny Storm.

-Non resta che un’ultima cosa, allora. Questi sono tuoi.

Da una tasca nascosta nel costume dei Fantastici Quattro prende un foglio e lo passa al Ragno. Ma non è un foglio. E’ un biglietto da cinquanta dollari.

-E questo cosa vuol dire ?

-Avevamo scommesso cento dollari su chi avesse scoperto per primo il colpevole. L’abbiamo fatto insieme, quindi si divide.

-Non posso accettarli, davvero.

-Dalli alla piccola, allora…da parte dello zio Johnny. Mettili da parte per l’università, se ti pare.

-Con cinquanta dollari ?

-Avremo molti altri team-up, in futuro.

-Anche io ho un’ultima cosa da chiarire. Le cinture dei FQ hanno davvero una macchina fotografica ?

-No, ma chiederò a Reed di installarla.

-Ti ho ispirato ?

-Naaah…pensa a quanto pagherebbero le mie fan per delle foto delle mie intrepide battaglie !! Specialmente da quella posizione, aggiungerei.

Si mettono a ridere, e la vita riprende ad avere senso. Peter rimette la maschera e tende la mano a Johnny, che gliela stringe.

-Alla prossima, Torcia.

-Mi raccomando, non esitare a chiamarmi se ti serve una mano. O se ti venisse in mente di divorziare…

-Ti piacerebbe, testa calda. Stammi bene, e saluta il resto del gruppo.

-Arrivederci, Ragno.

Una striscia di fuoco si allontana dalla Statua della Libertà, seguita da una ragnatela.

 

FINE

 

 

 

Note

Se l’ultimo numero era dedicato al rapporto classico tra Spidey e la Torcia, in questo abbiamo visto come sono cambiate le cose dopo la rivelazione dell’identità segreta. Abbiamo scoperto l’identità del nemico, e spero sia stata una sorpresa (anche se Fabio Volino aveva indovinato!). Se avete letto la miniserie “Code of Honor”, seguito ideale di “Marvels”, avrete certamente ricornosciuto Jeff Piper, che ha fatto un po’ di strada dall’ultima apparizione. Se vi chiedete quando il Ragno gli abbia salvato la vita…non è ancora stato narrato, per ora almeno.

Nel prossimo numero di La Tela del Ragno, un nuovo scrittore ed una nuova trama.

Excelsior !

 

 

 

[1] I retroscena in L’Uomo Ragno (Marvel IT) #12

 

[2] Come visto in Marvel Team-Up #1 (Uomo Ragno Corno #117)

 

[3] Nello storico Amazing Spider-Man #1 ! O se preferite, Uomo Ragno Classic #1

 

[4] Apparso per la prima volta su L’Uomo Ragno Corno #15 in un team-up con la Torcia Umana, e successivamente su Uomo Ragno Deluxe #7

 

[5] A causa del Dottor Octopus, nella saga “Il ritorno dei Sinistri Sei”, su UR Star Comics #119-120