LA RETE, parte 2 di 3

di Fabio Furlanetto

 

 

“Mi chiamo Johnny Storm, e credo di essere molto fortunato. Quando avevo quindici anni mi sono ritrovato, quasi per caso, su di un razzo diretto verso lo spazio. Ogni tanto ci ripenso e mi rendo conto di quanto sia pazzesco. Potevo benissimo morire, quel giorno ! Invece se fosse andato tutto bene e fossimo tornati uguali a come siamo partiti, probabilmente mi avrebbero arrestato. Invece siamo stati investiti dai raggi cosmici, mi sono ritrovato dei poteri da super-eroe ed ho avuto una bella vita.

O almeno così ho sempre creduto. Quando sei un ragazzo, far parte di un gruppo è il massimo. Ma quando diventi grande devi trovare la tua strada: io l’ho mai fatto ? Sono mai uscito dall’ombra dei Fantastici Quattro ? Credo di no. Però ho conosciuto un ragazzo della mia età che ha sempre deciso la sua strada. Si fa chiamare Uomo Ragno, e credo che dopo Ben e Wyatt sia il mio migliore amico.

Recentemente è stato accusato dai giornali di essere complice di uno spacciatore. Da un giornale, per essere più precisi: il Daily Bugle. Gli sta addosso da anni, ormai, eppure lo sopporta. Io sono stato dall’altra parte di una campagna stampa denigratoria, un paio di volte. Anche i FQ sono stati accusati in prima pagina, una volta mi hanno anche arrestato. Però quando le cose si chiariscono, torniamo gli eroi della città. E’ normale, no ? A lui non succede. Quando si scagiona, il pubblico continua a non apprezzarlo. E lui non se ne è mai lamentato più di tanto. Che forza di carattere ci vuole, per continuare a dare il massimo per gente che ti disprezza anche di fronte all’evidenza ? Credo di averlo sempre ammirato.

Non so perché mi sono messo a pensare a queste cose; forse perché sono svenuto ? Boh. Riprendo i sensi e mi guardo intorno: vedo solo nebbia; Spidey si è ripreso un attimo prima di me.

-Che è successo ? – gli chiedo. Forse sono troppo abituato a lavorare con Reed, che ha sempre una risposta per tutto.

-Non lo so…il Senso di Ragno avrebbe dovuto avvisarmi.

Già, il suo Senso di Ragno che lo avverte dei pericoli. Mi piacerebbe un casino avere un potere del genere, mi toglierebbe da un sacco di guai. Inizia a camminare attentamente, come se ci fosse del vetro rotto per terra, e si guarda intorno. Credo stia esplorando la zona. Chissà se anche i ragni fanno davvero così. Mi infiammo, senza realmente sentire il calore della mia fiamma. Non crederete mica che senta tutto quel calore, vero ? In realtà mi piace, dà una specie di tepore.

-Razza di testa calda…se ci fosse stato qualche agente infiammabile in questo fumo saremmo già saltati per aria !

-Fatti gli affari tuoi, Ragno ! Sono qui per darti una mano, non per sentirti lamentare. Stanno cercando di incastrare te, non me, quindi vediamo di darci da fare okay ? – gli rispondo, senza avercela veramente con lui. So di avere sbagliato, agisco sempre prima di pensare.

-Ho trovato un muro, qui…sembra che ci siano dei dispositivi sopra. Vediamo che c’è dall’altra parte !

Inizia a colpire il muro, che si sbriciola sotto i suoi colpi. E’ leggermente più mingherlino di me, ma un solo pugno potrebbe polverizzarmi…se non fossi infiammato, almeno. Tira pugno dopo pugno, ma qualcosa dietro il muro restiste. Aspetto che si calmi da un momento all’altro, mentre invece tira pugni all’impazzata senza mai smettere. Cerco di convincerlo a fermarsi, poi spengo una mano e gliela metto su una spalla, cercando di farlo indietreggiare. Lui si volta di scatto ed anche se non mi colpisce finisco dall’altra parte della stanza, che si rivela più piccola di quanto pensassi.

-Che ti prende, Spidey, sei impazzito !?

 

Mi salta addosso, io mi scosto per non farmi prendere ma rimbalza contro il muro e mi dà un pugno in faccia. Alzo la temperatura della fiamma e lancio un paio di palle di fuoco per allontanarlo: è totalmente fuori di se. Tutto ok, abbiamo già passato cose del genere, ci sarà dietro uno dei nostri nemici che controlla la sua mente. Chi sarà, questa volta ? E’ praticamente la stessa cosa che devo pensare dopo ogni lotta.

Mi intrappola con la sua ragnatela, ma riesco a bruciargliela subito. Per fortuna non ha portato con sé la vecchia tela all’asbesto che usava una volta. Non gli ho mai chiesto se fosse tossica…forse è per questo che ha smesso di usarla.

In una stanza chiusa sono spacciato contro il Ragno: non posso volare, mentre lui può muoversi a piacimento. Si mette a rimbalzare sulle pareti, intorno a me: concentro tutta la mia fiamma verso il basso, nel tentativo di fondere il pavimento: devo salire sopra i cinquemila gradi per farcela, ed andare al piano di sotto. Mi aspettavo un cattivone con chissà quale marchingegno assurdo, mentre c’è solo una stanza con dei comandi ammuffiti. Guardo verso il buco, sicurissimo che Spidey mi stia per saltare addosso. Non arriva. Si è ripreso, o magari è svenuto di nuovo ? Oppure è una trappola ?

Non mi resta che salire ancora: sta continuando a saltare da un muro all’altro, come se fosse andato in loop. Mi concentro e sposto la mia visione agli infrarossi: non vedo niente ! Un’illusione, quindi. Lancio una fiammata per esserne sicuro: lo attraversa, dev’essere un ologramma. Aumento ancora la temperatura della fiamma, sperando di fare abbastanza danni: la nebbia si dirada, e la stanza si rivela completamente spoglia…se non per dei congegni alle pareti.

Da alcuni cola il liquido che ogni tanto Spidey usa al posto della ragnatela, gli altri sembrano fatti apposta per sparare dei piccoli blocchi di plastica dura. Deve essere stato questo a colpirmi, non i pugni dell’Uomo Ragno !!!

Poi una delle pareti scivola di lato, rivelando una porta e dietro un corridoio. Un chiaro invito, naturalmente ! Mi metto a volare fino all’entrata, poi mi fermo un secondo a riflettere. Forse dopo tutti questi anni Spidey mi ha passato il suo Senso di Ragno, ma…è chiaramente una trappola. Se un nemico avesso voluto fare un’entrata in scena trionfale sarebbe stato direttamente dietro la porta ! Appoggio le mani su uno dei muri e ci do dentro con la fiamma: si scioglie lentamente, rivelando una serie di paratie che nascondono degli affari per spegnere la fiamma. Ora, riflettiamo: tutto questo è sicuramente una sorta di perverso labirinto costellato di trappole. Secondo me hanno aperto questa porta per distogliere l’attenzione dalle altre pareti !!!

La parete dal lato opposto è parecchio difficile da fondere, ma alla fine ce la faccio. C’è un piccolo corridoio dietro, ma non è corazzato come l’altro e c’è pure una piccola apertura nascosta per guardare nella stanza di prima ! Stavolta ti ho fregato, chiunque tu sia.

 

Spengo la fiamma e cammino il più silenziosamente possibile. Nell’altra stanza ritrovo una mia vecchia conoscenza, in un’armatura bianca con cerchi e guanti verde scuro. Sta ad una consolle di un computer molto complicato ma malandato, gli schermi inquadrano Spidey alle prese con una serie di ostacoli meccanici. Mi infiammo e volo verso di lui.

-Da dove sei sbucato fuori questa volta, Psycho-Man !?

Si volta di scatto ed afferra la sua Scatola di Controllo Emozionale, da cui esce un raggio che evito per un pelo: colpisce il muro, rompendo qualcosa.

-La Torcia Umana ! – grida. Adoro quando lo fanno.

-Ehi, da quando quella scatola spara raggi laser ?

-Non permetterò a te e al tuo gruppo di battermi ! Io sono il padrone di Sub-Atomica, e sono invincibile !

Colpisco la Scatola, sperando di danneggiarla: invece si scioglie tra le sue mani. Era sempre stata più resistente: si è messo ad usare materiali scadenti, o…

-Ehi, un momento ! Tu non governi più Sub-Atomica da anni !

-Le tue vanterie sono inutili ! Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!!

-E chi si è vantato, scusa !?

Spara raggi laser dagli occhi e dalle mani, ma è impacciato e senza mira. Bastano un po’ di acrobazie per finire alle sue spalle. Lui neanche se ne accorge e continua a cercare di colpire davanti a sé.

- Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!! Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!! Non puoi sconfiggere Psycho-Man !!!

Gli do una leggera spinta e lui cade a terra, continuando a dimensarsi e a blaterale. Una fiammata ben assestata alla sua testa lo fa fermare, rivelando la sua natura di robot. Anche parecchio scarso, devo dire.

Una ragnatela mi passa appena sopra la testa, mi giro verso l’altro: Spidey è appeso a testa in giù. Solo ora mi accorgo che non è più nello schermo, e che tutte le trappole sono coperte di ragnatela.

-Bel lavoro, testa calda. La prossima volta fai anche attenzione alle spalle ! Su quella finta consolle c’era un vero fucile pronto a spararti !

-Ehi aspetta, come faccio a sapere che sei il vero Spidey e non un’altra illusione ?

-Ed io come faccio a sapere che sei la vera Torcia e non la copia che ho sconfitto prima ? Se sei la vera Torcia, rispondi a questo: che ti ho regalato il tuo ultimo compleanno ?

-Tu non mi hai mai regalato niente per i miei compleanni !

-Ok, sei quello vero. Una copia saprebbe che stamattina hai arrostito uno dei sigari preferiti della Cosa ?

-Lo faccio almeno una volta alla settimana. Dimmi piuttosto quando ci siamo incontrati la prima volta.

-Sono andato al Baxter Building a chiedere ai FQ di far parte del gruppo…è stata anche la prima volta che ti ho fatto fare la figura del fesso.

-Sei proprio tu. Allora, hai idea di chi ci sia dietro a tutto questo ?

-Non ci vuole molto, direi. Illusioni scadenti, robot fatti in casa, tutta quella nebbia…

-Mysterio – diciamo all’unisono.

 

-Ma Mysterio è morto, no ?

-L’originale sì, ma c’è una brutta copia in giro.

-Ma non ha senso ! Capisco perché ce l’ha con te, ma io che c’entro ?

-Forse ci sei finito in mezzo per caso. Come poteva sapere che…

-Ma dai, aveva pronte trappole fatte apposta per me, un mio sosia ed un finto nemico per me.

-Beh del resto se l’è già presa con Devil, che non c’entrava niente. Ah no aspetta…quello era il primo Mysterio ! E non credo che l’attuale farebbe tutta questa fatica per screditarmi.

-Allora dietro a tutto questo c’è lo stesso nemico che ti ha incastrato con quella droga ?

-Sveglia, Torcia…siamo entrati qui passando dallo stesso vicolo in cui mi ha incastrato !!! Ed ora che ci penso…avevo già analizzato alcuni composti di Mysterio in passato, ed usava roba simile ai principi attivi del Paradiso Bianco.

-Sembri Reed…fai lo scienziato, nel tempo libero ?

-Sì, e sono vicino a scoprire una cura per la calvizie. Quello che mi chiedo adesso è…perché ci stanno lasciando chiacchierare normalmente, invece di minacciarci con “L’Arma Definitiva ™” di turno come fanno sempre ?

-Aspetta…non senti anche tu dei passi pesanti ?

Si apre un’altra porta e ne escono una dozzina di repliche della Cosa e di Rhino. Io e Spidey ci guardiamo in faccia (anche se io non riesco a vedere i suoi occhi, dietro la maschera) ed iniziamo il nostro classico uno-due: lui li blocca con la tela, io li fondo. Lui li fa sbattere uno contro l’altro, io fondo il pavimento bloccandone altri. Insieme siamo praticamente imbattibili. Non credo di avere un affiatamento del genere in battaglia neanche col resto del gruppo. E con loro mi sono allenato per ore, mentre incontro il Ragno solo di tanto in tanto ! Cavolo, se si decidesse ad entrare nei FQ riusciremmo a battere il Dottor Destino in cinque minuti !!!

Ne sono rimasti soltanto due: Spidey fa una capriola in aria ed afferra due robot con i piedi, aderendo con i suoi poteri: poi si appende al soffitto con una ragnatela, si gira all’indietro e li fa sbattere l’uno contro l’altro. Poi mi atterra davanti.

-Ha ordinato due dozzine di robot frullati, signore ?

-Ti sei dimenticato la ciliegina – una palla di fuoco fa un gran bel buco nella parete da cui sono usciti i robot, mentre mi spengo per recuperare un po’ di forze – Niente mancia ! Adesso scommetto che laggiù c’è il nostro uomo, pronto per farsi sconfiggere…

Mi avvicino al buco, Spidey sale sul soffitto e poi con un altro salto davanti a me. Poi si blocca e drizza la schiena all’improvviso, si gira e mi spinge leggermente all’indietro.

-E’ una trappola; vogliono proprio che andiamo da quella parte.

-Se lo dici tu…mi toccherà sciogliere un altro muro.

 

Dall’altra parte del suddetto muro, un minuto dopo, troviamo una stanza completamente al buio. Sto per riaccendere la mano, per avere un po’ di luce, ma una ragnatela me la spegne.

-Che ti prende !?

-Fidati…meglio non usare il fuoco, qui dentro.

-Benzina ?

-Non lo so, ma probabilmente qualcosa di infiammabile. Meglio se resti fuori.

-Non ci penso neanche ! Non hai quel tuo segnale luminoso nella cintura ?

-L’ho…koff…dimenticato a casa.

-Ora sono del tutto sicuro che tu sia il vero Uomo Ragno. Nessun altro sarebbe così stupido.

-E tu sei di sicuro la vera Torcia, visto che nessun altro sarebbe così testardo. Entra pure se vuoi, ma non so se potrò badare a te.

-Volte in cui il Ragno ha salvato l’universo: zero. Volte in cui l’ho salvato io…

-E le volte in cui il Ragno ti ha dovuto salvato le chiappe, invece ?

 

Entriamo lo stesso. La porta dietro di noi si chiude (doveva essercene un’altra, nascosta magari) e le luci si accendono: la stanza è molto larga, ci sono dei robot ancora incompleti ovunque e vari fucili laser alle pareti. Dall’altra parte, un uomo vestito di viola e blu scuro, con mantello ed una maschera da teschio.

-Dovete essere pazzi, per mettervi contro Mister Fear ! Uccideteli !!!

Spidey inizia già a saltare di qua e di là, evitando raggi laser e pugni metallici; io mi blocco un secondo, ripensando al suo avvertimento. Mi fido del Ragno: dev’esserci davvero qualcosa di infiammabile nella stanza, anche se inodore. Però non credo proprio che Mister Fear (se è davvero lui) voglia che io danneggi i suoi preziosi robot. Altrimenti non li avrebbe messi, avrebbe solo aspettato che io entrassi e facessi scoppiare tutto, o magari sperava che restassi fuori. Il gas quindi probabilmente non è poi dappertutto.

-Spidey, stai lontano e copriti con la tela !

-Torcia, no ! E’ troppo pericoloso !

-Chi non risica…

Mi accendo, e vedo che anche il gas lo fa. Spidey è protetto dalla sua tela, non che gli serva più di tanto visto che le fiamme non arrivano fino al soffitto. I robot sono evidentemente ignifughi, ed anche il costume di Mister Fear. Quindi mi sbagliavo sul gas. Pazienza.

Spidey ricomincia le sue acrobazie, ma questa volta decido di dargli una mano più dell’ultima volta. Rilascio una vera e propria rete fatta interamente di fiamme, che confonda i robot. Mi getto in mezzo a loro, per evitare i raggi laser che hanno iniziato a prendere di mira anche me oltre all’Uomo Ragno. Poi aumento di parecchio la mia temperatura, fino a raggiungere il loro punto di fusione: a questo punto tutti i fucili laser sono bloccati da uno spesso strato di ragnatela.

-Pazzi ! Dopo il mio Gas Allucinogeno di prima, ora assaggiate il mio Gas della Paura !!!

-Tu non hai mai avuto un Gas Allucinogeno, Skeletor di seconda categoria ! – Spidey salta a terra e poi si gira assestando un gancio destro alla testa di Fear. Mi aspetto di vederlo volare, mentre non si muove nemmeno: c’è un rumore metallico, e Spidey si massaggia la mano. Ci penso io al nostro secondo finto cattivo: chi l’ha costruito non ha previsto qualche centinaio di migliaia di gradi nel suo petto.

-Ora basta, Mysterio. Fatti vedere ! – urla alle pareti il Ragno. Ed è subito accontentato: la porta dietro a Fear si apre (sta iniziando a diventare parecchio monotono !): il costume verde e viola non lascia dubbi. Oltre alla vasca da pesci in testa, certo.

-Siete stati molto più in gamba di quanto avessi previsto, devo riconoscerlo.

-Poche chiacchere, testa a sfera. So che sei sei soltanto quella mezza tacca di Armada, con un paio di trucchi in più della vecchia versione.

-Armada ? Tu credi che sia quell’idiota senza immaginazione ? Ahahahaah ! Io sono il primo, il solo ed unico vero Mysterio !

Il casco diventa del tutto trasparente, lasciando vedere una faccia da fesso col caschetto.

-Quentin Beck !?!?

-Chi non muore si rivede !

-E’ un’altra illusione !!

-E’ tutto vero, Uomo Ragno. O forse tutto è sempre stato solo un’illusione, non è così ?

-Perché tutto questo casino ? E perché coinvolgere me, oltre a testa di ragnatela ?

-Questo non lo scoprirete mai.

L’Uomo Ragno si guarda intorno, come se avesse sentito qualcosa, e poi tutti e due ci ritroviamo dentro tubi di plexiglass. Prima che possa cercare di fonderlo, la mia fiamma si spegne da sola e mi ritrovo un casco in testa…poi tutto inizia a farsi confuso”.

 

*Ti chiami Johnny Storm. Hai di nuovo quindici anni.

-No…io non ho più…

*Sei in un laboratorio scientifico. Stai assistendo ad un esperimento sulla radioattività.

-Che ci faccio qui ? Non ricordo come ci sono arrivato…

*Non hai nessun altro posto dove andare. I tuoi genitori sono morti, ricordi ?

-Sì…ricordo…

*Non hai amici. Non hai nessuno. Tutti ti rifiutano, la vita non ti prospetta altro che essere escluso.

-Sono così…confuso…

*Guarda il ragno che scende dal soffitto, Johnny Storm. Guardalo soffrire tra le radiazioni. Guardalo cadere dal soffitto, sulla tua mano. Senti il suo dolore.

-U-un ragno mi ha morso ! Ma perché è caldo ? Perché risplende così ?

*Ti senti strano, ti senti bruciare. Tutti intorno a te ti guardano mentre scappi via dal laboratorio, ti deridono.

-Sembra che l’esperimento abbia scosso il giovane Storm !

-Sì ! Deve avere uno stomaco debole !

*Esci dal laboratorio ed una macchina quasi ti investe. Salti su di un muro e riesci ad arrampicarti.

-Deve essere stato il ragno ! Incredibilmente il suio morso mi ha trasferito i suoi poteri !

*Fama e denaro e donne e rispetto e ammirazione e tutto questo è a tua disposizione, adesso. Ora hai tutto. Un ladro ti passa davanti, puoi fermarlo ma non lo fai.

-Sono stanco di essere preso per fesso…d’ora in poi mi occuperò solo del numero uno…cioè…di me !

*Quando torni a casa sei il padrone del mondo. Tuo zio è stato ucciso, era l’unico che ti amasse ed ora sei rimasto solo. Ora non hai niente.

-E’ tutta colpa mia…se l’avessi fermato quando potevo ! Ma non l’ho fatto…ora lo zio Ben è morto !

*Proprio lui ti diceva che da grandi poteri derivano grandi possibilità.

-Potere…responsabilità…

*Ed ora come ti senti ?

-Solo…e senza speranza.

*Bene.

 

*Ti chiami Peter Parker, e hai di nuovo quindici anni.

-No…è passato…

*Sei su un razzo. Stai per andare nello spazio.

-Perché sono qui ?

*Perché tu non hai importanza. A nessuno dispiacerà non rivederti mai più. Non hai nessuno, tranne tua sorella Susan.

-Io…non ho…sorelle…

*Non hai amici. Non hai nessuno. Tutti ti rifiutano, la vita non ti prospetta altro che essere considerato inutile. Sei stato portato qui solo per morire.

-Io…sono qui per…Susan…

*Il razzo attraversa la fascia radioattiva. Sei bombardato dai raggi cosmici. Li senti penetrare dentro di te, li senti nel tuo corpo e ti senti bruciare dentro.

-Sono più leggero dell’aria !! Guardate…volo !!

*Tu e gli altri fate un patto. Le vostre vite non sono più vostre, appartengono al mondo. La responsabilità è sulle vostre spalle.

-Responsabilità…

*Fama e denaro e donne e rispetto e ammirazione e tutto questo è a tua disposizione, adesso. Ora hai tutto. Ma tu non conti niente. Non è mai merito tuo. Tu non conti niente. Sei sempre all’ombra degli altri, contro minacce che non conosci e tutta la tua vita è vuota. Ed ora come ti senti ?

-Ho tutto ciò che volevo, ma è inutile. Inutile…

*Bene.

 

*Sei Johnny Storm. Il volo riesce alla perfezione e ritornate sani e salvi.

-No ! Io sono l’Uomo Ragno !

*Sei Peter Parker. Il ragno muore prima di poterti mordere.

-No ! Io sono la Torcia Umana !

*Non siete niente. Siete soli, abbandonati, odiati, ordinari. La vostra vita non ha senso, senza le vostre maschere. Voi non siete niente.

-Ma devo…diventare la Torcia…per dare un senso alla mia vita…

-Devo…diventare l’Uomo Ragno…per capire cosa conta nella vita…

*Non computato. Non computato. Le vostre vite non hanno senso. Voi non siete niente. Dovete abbandonare ogni speranza. La vostra vita vi riserva soltanto sofferenza.

-Ho bisogno…

-…della mia sofferenza !

*No voi non volete soffrire voi non avete speranza voi non siete niente voi non siete niente…

NO IO

SO CHI SONO
E NON ME LO

PORTERAI

VIA

*Non computato non computato non computato non computato

IO

SONO

L’UOMO RAGNO

IO

SONO

LA TORCIA UMANA

IO

NON

MI

ARRENDO

MAI

E

TU

HAI

PERSO

*Errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore errore

 

 

Mi sveglio con il più grande mal di testa della storia. Mi tolgo il casco dalla testa e vedo che è mezzo fuso. Nell’altro tubo, anche Spidey fa lo stesso. Mentre fondo il plexiglass, lui la sfascia e salta addosso a Mysterio, picchiandolo con tutta la forza che ha.

-Questi giochetti non hanno mai funzionato con me ! Vuoi angosciarmi ? Ho avuto abbastanza angoscia nella mia vita quanta ne basta per quaranta vite !! Uomini migliori e peggiori di te hanno cercato di farmi impazzire ! E nessuno è mai riuscito a farmi dimenticare quello che sono !

Un pugno sfascia il casco di Mysterio. Sotto, Beck sorride in modo innaturale e si sente una risata anche se non si muove più.

-Tu…non sei Beck.

-/click/Salve, Uomo Ragno. Salve, Torcia Umana. Se ascoltate questo messaggio, significa che avete sconfitto tutte le trappole che avevo sistemato per voi. Sì, sapevo del tuo coinvolgimento, Torcia Umana…ma ti aspettavo prima. Credevo che l’Uomo Ragno si sarebbe diretto immediatamente da Richards, ma evidentemente ha cercato prima un aiuto scientifico da altri. Ormai avrete capito che non sono Mysterio. Chi sono, allora ? Sono un uomo che ha dedicato tutte le sue energie a distruggere le vostre vite. Se mi ascoltate siete stati in grado di resistere ai caschi mentali…povero Beck. Un così grande potenziale sprecato…ma anche io ho sprecato il mio per anni, o non mi avreste ostacolato. Ora ho tutto il suo arsenale, tutto il suo sapere: vi trovate in una delle sue basi abbandonate. L’ho saccheggiata ed ho imparato tutto quello che sapeva. Ho stretto una rete attorno a voi due. La nuova droga che circola a New York, il Paradiso Bianco, è letale. Basta assumerla una sola volta, anche minimamente, e l’assuefazione sarà totale. Entrambi ne avete ricevuto una piccola dose mentre indossavate i caschi. Morirete senza neanche sapere chi sia stato ad uccidervi /click/ Salve, Uomo Ragno. Salve, Torcia Umana. Se ascoltate questo messaggio, significa che…-

Un pugno dell’Uomo Ragno lo zittisce, mandando in mille pezzi la testa di “Quentin Beck”.

 

-Ooooookay…siamo nei guai, non è così ?

-Sono già stato avvelenato, e ne sono uscito senza problemi. Ce la faremo ancora.

-Uh, Spidey…cosa ricordi dell’allucinazione ?

-Poco. E’ come se mi stessi risvegliando da un incubo.

-Già, anche io. Evidentemente ci aveva sottovalutato…

-No. Non si aspettava che collaborassimo…che entrambi fossimo così certi di cosa siamo, del perché lo siamo, e di come andare avanti lo stesso.

Un minuto di silenzio, mentre perquisiamo la stanza. Non c’è niente di utile, naturalmente. Non sono troppo preoccupato dalla droga, ora che ci penso…probabilmente Reed ci saprà curare. Poi mi torna in mente una parte dell’allucinazione…

-Sei stato davvero punto da un ragno radioattivo ?

-Sì.

-Che origine stupida.

-E tu sei davvero andato su un razzo spaziale solo perché te lo ha detto il ragazzo di tua sorella ?

-Okay, siamo pari. Devo scusarmi, Ragno…mi ha mostrato qualche tua avventura. Io, ecco…ti avevo sempre considerato… un pallone gonfiato, uno che vuole soltanto impressionare gli altri…

-Sei scusato.

-…insomma un esibizionista, una testa calda peggiore di me che non sta mai a sentire gli altri, un…

-Okay, ho capito ! Anche io devo scusarmi…credevo che la tua vita fosse stata tutte rose e fiori. Credo di averti anche… invidiato a volte.

-Sì…anche io ho invidiato te, a volte. Beh, tutto sommato…a meno che non sia la droga a farmelo dire…sono felice di averti come amico.

-Lo siamo davvero ?

-Cosa ?

-Siamo davvero amici ? Insomma…ci incontriamo solo per suonarle a qualche criminale. Ed abbiamo avuto bisogno di un’allucinazione per vedere veramente com’è l’altro. Come siamo…sotto le maschere.

-Dove vuoi arrivare ?

-Voglio dire che ho capito quanto sia raro avere un vero amico in questo ambiente, per me. Credo di poter chiamare così solo te e Devil. Ma c’è una cosa che ho capito, nella mia amicizia con lui. Che l’Uomo Ragno è solo una maschera. E che solo guardandosi faccia a faccia si può dire di conoscere qualcuno. Quindi, grazie al Senso di Ragno che mi dice di non essere osservato da altri, posso dirti che…

Si toglie la maschera. Non ho parole. Proprio quando pensi di conoscere una persona, tutte le carte in tavola sono ribaltate.

-Mi chiamo Peter Parker. Sono l’Uomo Ragno. Pensavo lo dovessi sapere…amico.

 

Continua…