MARVEL IT PRESENTA:
         
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Storia:
Disegni ed Impaginazione:
Supervisione:
Editor in chief:
 
Giovanni Scoto "Eriugena"
Filippo Strozzi
Tobia Brunello
Carlo Monni
 

 

      - Buona sera a tutti qui è Mark Nicieza e Samanta Bagley per la rubrica “NUOVI E VECCHI EROI”. -
 - Questa sera ci occuperemo di un gruppo di super uomini relativamente poco conosciuto i New Warriors. Ma, come è nostra abitudine, lasciamo parlare i fatti! -
- Qui è Marta Wolfman inviata della CNN. Ci troviamo a Central Park, solitamente un luogo di svago e di tranquillità, oggi tuttavia il polmone verde di NY è uno scenario di guerra. Un gruppo di giovani eroi, che si fanno chiamare New Warriors, sta affrontando la Squadra di Demolizione. Dalle informazioni frammentarie che ci sono giunte questi criminali hanno appena portato a termine una rapina… –

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- Le immagini che stiamo osservando, cara Samanta, sono di 15 giorni fa. Ma vediamo chi sono i New Warriors. Alcuni li hanno chiamati i nuovi Vendicatori mentre altri, meno entusiasticamente, dei bambini che giocano a fare i grandi… Attualmente il gruppo è guidato da Night Trasher. Di lui si sa poco. Fonti riservate ritengono che questo vigilante sia alle dipendenze della Fondazione Taylor e, se ciò è vero, si deve dedurre che abbia lasciato la guida del gruppo. E’ sicuramente un uomo duro, senza mezze misure e ne ha dato prova svariate volte. -
- Scusami se ti contraddico, Mark, ma l’unica cosa che ha dimostrato, questo… Night Trasher, è di essere un despota, pronto a sacrificare gli altri membri del gruppo per ottenere i risultati che si è prefisso.  Non ha proprio la stoffa del vero leader!Ben diversamente si comportava Justice, alias Vance Astrovick, ora membro di riserva dei Vendicatori!-
- Mi pare corretto ricordare che sia Justice che Firestar, ora membri dei Vendicatori [a partire da IM&IV 35], hanno a lungo militato nei New Warriors e tuttora, in qualche occasione, coadiuvano gli ex-compagni.-
- Ma torniamo a noi, Samanta. Un altro “membro fondatore” del gruppo è Nova. Questo giovane eroe calca la scena da svariato tempo e pur avendo collaborato con molti altri eroi più famosi, l’Uomo Ragno [URC 51] primo tra tutti, non si è mai fatto notare in modo particolare, pur avendo notevoli potenzialità! Tu cosa ne pensi?-
- Sono d’accordo con te Mark! Pur avendo dato prova di poteri non indifferenti (si ricordi che è praticamente invulnerabile, forte quanto dieci uomini e sembra aver sviluppato recentemente una qualche forma di potere energetico) non ha mai fatto parte degli eroi che contano… Uno psicologo sosterrebbe che ha difficoltà ad esprimersi o un carattere conflittuale!-
- L’aitante fanciulla che vedete ora volare sulle cime degli alberi è Namorita Prentiss. Cugina del più famoso principe Namor, signore d’Atlantide, è dotata di una forza sovraumana e della capacità di volare… oltre ad un fisico da top-model!-
- Certamente non ha nessun problema a mostrasi in giro mezza nuda! Pare, mio caro Mark, che sia l’attuale compagna di Johnny Storm la Torcia Umana dei Fantastici Quattro.-
- Mi sembra un po’ prematura come possibilità!
- Nient’affatto, ormai, la coppia è stata vista in vari locali  di Manhattan: c’è chi sostiene di averli visti volare assieme nei cieli della Grande Mela!-
-Ultimo membro del gruppo originale, formatosi circa quattro anni fa, si fa chiamare SperarBall… Emh, scusate: SpeedBall. Questo giovane eroe ha un insolito potere: quello di rimbalzare sugli oggetti e, ad ogni rimbalzo, aumentare la sua energia cinetica! Ma tu cosa ne pensi Samanta?-
- Non posso che concordare con te Mark! Unica nota di colore su questo giovane e spensierato eroe sono gli scarsi tentativi di migliorare il proprio look. Per un certo periodo di tempo girava addirittura con indosso un impermeabile da maniaco! Veramente poco azzeccato!-
- Ora passiamo ai nuovi membri! La prima da ricordare è Turbo, una giovane eroina che tanto ricorda, per i poteri e per il suo costume, un semisconosciuto eroe degli anni ’70 che portava il nome di Torpedo.–
- E’ possibile che ne sia la figlia, vista l’usanza tipica dei super eroi di passare il testimone di padre in figlio o figlia… [1]! Non trovi Mark?-
- Effettivamente potrebbe essere, Samanta! In passato sono arrivati in redazione avvistamenti di un ragazzo vestito con la stessa uniforme, ma ormai è da tempo che non se ne hanno più notizie. [2]-
-Ultimo componente stabile dei New Warriors è Rage. Ex-Vendicatore (anche se per un periodo brevissimo), afroamericano, dotato di notevoli capacità fisiche non è ben chiaro perché un uomo adulto [3] si sia unito ad un gruppo di giovani eroi.-
- Dalle ricerche fatte da appassionati e da alcuni rapporti confidenziali della polizia di NY risulta che la formazione dei New Warriors ad oggi abbia coinvolto molti altri membri, tuttavia, non ci pare opportuno approfondire l’argomento e rinviamo al sito Internet di riferimento del gruppo: www.newwarriors.com, gestito dai fans del gruppo-
- Effettivamente non posso darti torto, ma sentiamo l’opinione di uno che se ne intende… in esclusiva per “Nuovi e Vecchi Eroi” Samanta Bagley ha chiesto a Capitan America cosa ne pensa dei New Warriors, mentre questi usciva dal quartier generale dei Vendicatori.-
- Capitano… una domanda, una sola… [John avvicinati con quella telecamera!] cosa ne pensa dei New Warriors?-
- Emh, non spetterebbe a me dare giudizi ma … per la loro giovane età, mi pare si impegnino molto. Su piccola scala hanno ottenuto buoni risultati.-
- Quindi ritiene che non siano in grado di affrontare emergenze come quelle di cui si occupano i Vendicatori?-
- No, mi deve aver frainteso, ho potuto collaborare con Justice e Firestar due membri fondatori dei New Warriors e hanno pienamente soddisfatto le aspettative dei Vendicatori, non vedo perché i loro compagni non debbano essere da meno.-
- Molto diplomatico Capitan America? E sempre molto affascinate oltretutto…-

***

      New York – Brooklyn – Quartier generale dei New Warriors: Oh mio dio! Ci hanno rovinato!
      - Robbie, non hanno detto delle bugie… in fin dei conti.- Robbie Baldwin aliasSpeedball alza gli occhi al cielo e si porta una mano davanti agli occhi –Allora la pensi anche tu così, Elvin?-
– Guardiamo in faccia la realtà, è più di un mese che il gruppo neanche si riunisce! I New Warriors sono allo sbando, e non sta a me ricordartelo.- dice tristemente all’amico e compagno di avventure l’enorme colosso eburneo Elvin Holiday, alias Rage. Si pente quasi di aver detto quelle parole, quando Speedy sembra spegnersi davanti a lui. Tuttavia nel giro di pochi istanti gli occhi della “meraviglia mascherata” si illuminano nuovamente della loro giovialità e esplosiva vitalità! – UNA CENA!!!- Proclama Speedball entusiasta della sua idea, tuttavia Rage pare perplesso – Come, scusa?-
-Organizzeremo una cena! Una gran rimpatriata del gruppo e, dopo una bella mangiata tutti assieme, con le giuste spinte del sottoscritto, i New Warriors saranno nuovamente sulla breccia dell’onda!- Rage vedendo l’amico camminare da una parte all’altra organizzando i dettagli della cena come un generale prepara i piani di una campagna di conquista non poté che sorridere fra sé conquistato dall’entusiasmo strabordante; pur continuando a dubitare sulla realizzabilità del progetto.

***

      New York - Marvel Burgher:
      …non ha mai fatto parte degli eroi che contano, uno psicologo sosterrebbe che ha difficoltà ad esprimersi o un carattere conflittuale!…
- Mamma, mamma, voglio il Cap Burgher! Mamma, mamma, mi compri il Cap Burgher?!-
- Signore, ha intenzione di servirci?!- Rich Rider fissa assente una donna sulla trentina che lotta col figlio desideroso di ricevere il suo hamburger corredato del pupazzo di Capitan America. – Oh certo… mi scusi!- dice mettendosi al lavoro Rich Rider. La donna intanto cerca di calmare il figlio impaziente che continua imperterrito a chiedere con una litania quasi ipnotica di essere soddisfatto. Richard si chiede cosa ha fatto di male nella vita per meritare questo supplizio e perché, nell’ultimo periodo, non gliene va bene una! Recentemente ha rotto anche con Namorita, la sua ex ragazza e compagna di battaglie. Se lei ha esagerato nel prendersela, lui comunque si era dimostrato un vero immaturo [nota]. La sua vita sembra andare alla deriva ogni giorno di più, non è per nulla quell’eroe che vorrebbe essere ed infine il servizio televisivo che aspettava trepidante sperando di ripristinare la sua, misera, fama di eroe l’ha totalmente stroncato….
Pensando a tutto ciò Rich Rider, alias Nova l’uomo proiettile, studente universitario ed impiegato part-time della catena Marvel Burgher, inciampa in una sporgenza e la Marvel-Coca appoggiata sul vassoio che sta portando al bancone si versa sulla camicetta della donna che sta servendo….
No, non gliene va proprio bene una!

***

      - Rina, perché hai spento la televisione?- chiede stralunato il barista del Time Caffè alla cameriera Rina Patel. Questa, sedendosi su uno sgabello di fronte al bancone e guardando fuori dalla vetrata si limita a rispondere – Odio quella trasmissione, ed odio in particolar modo Samanta Bagley!- Il barista fa spallucce, e mormora tra sé – Donne, beato chi le capisce…-
Non può certo sapere che, per un periodo della sua vita, Rina ha fatto parte dei New Warriors nei panni di Timeslip. Né può sapere che la decisione di abbandonare il gruppo abbia lasciato Rina con dei nervi scoperti.
La vita è dura con chi vorrebbe un’esistenza normale, ed invece è sempre circondato da stranezze miscelate con una buona dose di situazioni pericolose, dove la posta in gioco è spesso la propria vita! Pensa tristemente Rina tra sé.
      La porta del locale si apre ed entra un cliente, grassoccio e non particolarmente curato che si siede al bancone. Rina gli porge un menù che questi si mette a sfogliare. – Un caffè alla vaniglia e una porzione di torta della casa.- Borbotta l’omone, porgendo a Rina il menù; questa, mentre il barista prepara un bricco di caffè, taglia una fetta di torta  la pone su un piattino e si incammina verso il cliente.  Poi, all’improvviso, un’esplosione di immagini le si affastella nella mente. Queste immagini non sembrano avere un senso, sono cruente, ricordano scoppi, pezzi di metallo che piovono dal cielo e occhi rossi, inumani che la guardano. Un urlo violento le esplode dalla gola, il suo corpo trema trasalendo per la visione, mentre il piatto cade a terra provocando un grande fracasso. Il barista trasale per lo stupore e la preoccupazione, probabilmente si sta chiedendo se Rina è normale, ma le chiede semplicemente - Tutto bene?- Rina con un filo di voce risponde di sì, e si precipita a pulire per terra. - Perché non posso essere normale- pensa con rammarico.

***

      …Frattanto a Brooklyn, all’ombra del ponte che porta a Manhattan, in una fabbrica abbandonata di proprietà della Fondazione Taylor…
       -Vance e Angelica [meglio noti come i vendicatori Justice e Firestar N.d.r.] hanno detto che verranno e, se mi è concesso dirlo, mi sono sembrati più che entusiasti. Mickey [Michiko "Mickey" Muashi alias Turbo] era un attimo tentennante, ma quando gli ho garantito che si trattava solo di una cenetta tra amici ha accettato… a volte sono proprio diabolico! Non trovi, Elvin?- Rage dopo una giornata di preparativi e pianificazioni non fece una piega alle affermazioni dell’amico
– Oh, dimenticavo di dirti che dobbiamo aggiungere un posto…verrà anche Carlton LeForyge [ribattezzatosi Hindsight Lad], si è autoinvitato… non sapevo come dirgli di no; poi, uno in più non fa male!- Rage rise tra se (non osando interrompere i preparativi dell’amico) pensando a Carlton. Quest’ultimo, pur non possedendo il benché minimo potere, era riuscito tempo addietro ad insinuarsi come membro onorario dei New Warriors ed inaspettatamente era riuscito  a tener testa allo stesso Night Trasher, noto per il suo carattere poco accomodante.
- Elvin! Mi stai ascoltando? Pianeta terra a Elvin? – Alzando un sopracciglio un brivido di disperazione percorse la schiena di Rage.
- Dicevamo: ora non ci rimane che convincere Nova, Night Trasher e Nita! Poi l’operazione in codice: Reunion sarà quasi ultimata!- Anche se Robbie cercava di spacciare la restante attività di persuasione come normale amministrazione. Rage era ben conscio dei dissapori tra Nova e Namorita c’è inoltre da considerare il proverbiale caratteraccio del suo tutore Dwayn Taylor, giovane milionario, nonché l’uomo dietro la maschera del giustiziere noto come Night Trasher.
-Beh, direi di provare a telefonare prima a Nita. – Speedy senza esitare compone il numero dell’attico dove vive la giovane principessa atlantidea.
- Pronto, oh, ciao Johnny. C’è Nita? Oh, capisco… beh, penso di poter lasciar detto anche a te. Bene ecco io….- Rage si accorse di guardare a bocca aperta l’amico che, con un’inaspettata faccia tosta, stava intrattenendo al telefono Johnny Storm, la Torcia Umana, senza neanche far caso a chi stava parlando intento solo nell’accalappiare Nita nella sua rete. Per Rage rapportarsi con i grandi personaggi del panorama supereroistico era stato sempre abbastanza complesso, ricordava ancora il groppo alla gola che gli veniva a parlare con Capitan America nella sua breve esperienza come Vendicatore. Tuttavia Speedy sembrava parlare con Storm come ad un compagno di scuola! - Oh mio dio – Speedball stava raccontando della collezione di bikini che avevano allestito per scherzo nella sala delle armi del Crashpod!
A volte il suo amico rimbalzante era veramente in grado di stupirlo...
- E così mancano solo i due palloni gonfiati!- esordisce Speedball mettendo giù il telefono – Facciamo a testa o croce? – lo canzona Rage.
- Naaaa! Direi che per spirito di equità io mi accollo Nova, che dovrebbe essere ancora al lavoro al Marvel Burgher, mentre tu ti prendi il tuo tenebroso tutore!-
-Ma… – Cerca di ribattere Rage, tuttavia Speedball sbattendo il pugno a terra attivai suoi poteri e in men che non si dica rimbalza verso il lucernaio aperto del Crashpod per andare ad “incastrare” Nova.
Rage a malincuore si infila la giacca e trascinando i piedi sia avvia per raggiungere l’attico dove si trova l’ufficio di Dwayne Taylor sperando di trovare un qualche espediente per convincerlo a partecipare ad una cena, che Dwayne vorrà certamente evitare come la peste - A volte la vita dell’eroe è proprio dura! - pensa tra sé Rage.

***

      -Sei sicura di non volere un passaggio a casa Rina?- lei sorride al barista – Non ti preoccupare, ce la faccio ad arrivare a casa. Devo prendere solo la metropolitana.- Il barista scuote la testa e alza gli occhi al cielo - Come vuoi tu.-
Rina si incammina per le strade di Manhattan, confondendosi tra la gente comune e assaporando piccoli scorci di vita comune che a lei sempre negata. Ricorda ancora quando i suoi poteri e la sua maledizione si sono manifestati…

      …eri una bambina, avrai avuto non più di cinque anni, stavi giocando con la nonna – Nana la chiamavi– tutto era normale: il cielo azzurro, gli uccelli cinguettavano allegri e, nella calda brezza primaverile, giocavano tra i rami dell’albero su cui tuo padre aveva costruito una piccola casetta tutta per te. Poi, tutto era cambiato di colpo, un dolore lancinante ti aveva lacerato le membra e al suo risveglio il giorno era diventato notte. Sul portico tua nonna piangeva mestamente mentre un uomo in divisa, notevolmente imbarazzato, cercava di consolarla. Non avevi capito dapprima, quando Nana ti aveva guardata con occhi preoccupati, mentre gli uccellini avevano ripreso a cantare. Quella notte, tuttavia, quando sentì nuovamente singhiozzare Nana nello stesso identico modo e la mamma non ritornò più dalla gita col babbo, tu capisti.

      Da quel lontano giorno nulla fu più uguale. Come una maledizione il futuro, un possibile futuro, irrompeva a suo piacimento e capriccio nella tua mente. Come un dono, quasi per compensare le tue sofferenze, l’impetuoso scorrere del tempo ti fu più chiaro e col passare degli anni fosti in grado di attraversarlo, anche se per brevi tratti e con sforzi sovraumani. Come un dono il futuro ti fece conoscere amici intrepidi e fidati [4]. Come una maledizione il futuro ti fece allontanare da loro…

      …- Ehi, guarda dove vai!- le abbaia un passante – Mi… mi scusi…-
-Persa ancora nei tuoi pensieri. Non va bene, Rina! - pensa tra sé, poi, il suo corpo esplode in una sinfonia di dolore allo stato puro. Ogni nervo sembra essere pizzicato da un sadico violinista deciso a smuoverle ogni minimo brandello di carne. Le gambe non la reggono più e, quasi non fosse lei quella a cadere sul marciapiede, con l’ultimo barlume di lucidità si chiede che fine hanno fatto i passanti. Poi… il vuoto.

***

      -Sei diventata famosa, Nita!- le dice con malizia, rivedendo il programma registrato di “Nuovi e Vecchi Eroi”, Johnny Storm comodamente sdraiato nella Iacuzzi accanto a Namorita Prentiss. Lei fingendosi offesa lo schizza con l’acqua e Johnny approfitta di questa “dichiarazione di guerra” per iniziare una battaglia di spruzzi. Nel giro di pochi minuti c’è più acqua fuori che dentro la vasca e i due stanno ridendo come due bambini.
      - Sei riuscito a stupirmi Johnny Storm! Non mi sarei mai aspettata da te questo. Non dopo avermi convinta ad un “innocente” bagno in Iacuzzi.- Lo canzona Nita. Lui per tutta risposta si fa serio e le pone una domanda a bruciapelo – Ti mancano i New Warriors? Da quanto mi dicevi a pranzo non li vedi da un po’.- Namorita rimane stupita dalla capacità con cui l’amico e, forse, futuro amante riesca a passare dallo scherzo a discorsi seri.
      - Ammetto di sì. A parte mio cugino Namor, i New Warriors sono sempre stati l’unica famiglia che abbia mai avuto [nota]. Tuttavia da quando ho rotto con Rich, cioè Nova… evitando lui alla fine ho evitato anche gli altri.- Johnny ride tra se lasciando Namorita perplessa.
-Bene! – Esordisce la Torica Umana- Allora non verrò squartato vivo per aver accettato in tuo nome l’invito alla cena che Speedball ha organizzato per domani. – Lei lo guarda un po’ scandalizzata e fingendosi oltraggiata lo rimprovera – TU! C…- ma prima di poter continuare lui la attira a sé e la bacia teneramente.

***

New York - Marvel Burger
       - Ciao, Rich. Come te la passi? – esordisce appoggiandosi con noncuranza al bancone del fast food Robbie Baldwing. Richard Rider alza un sopracciglio un poco contrariato e noncurante:
– No! Qualunque idea strampalata tu abbia avuto. La mia risposta è NO! – Robbie, poggiandosi una mano sul petto e storcendo il viso in smorfie di sofferenza, gli ribatte – Hai ferito il mio sensibile cuore. Come puoi fare questo a me, Rich? –
-Ti conosco! E questo mi basta.–
- Ehm, possiamo parlare in privato? O vuoi che dia un inaspettato spettacolo alla clientela? – Solo a queste osservazioni Rich si guarda intorno e nota come molti avventori stanno dissimulando l’imbarazzo di essere stati colti in fallo. A volte la gente non sa proprio farsi i fatti suoi! Pensa Rich alzando sconsolato gli occhi al cielo e togliendosi il cappellino con l’effige del Marvel Burgher – Faccio pausa dieci minuti, mi copri Bernie? – Certo, risponde il compagno d’appartamento di Rich e commesso a sua volta del Marvel Burgher.
      Così i due ex compagni di battaglie si portano nel retro del locale.
- Dio! Questo posto è incredibile!- dice Robbie tappandosi il naso con una mano. I due sono circondati da pile di enormi sacchetti dei rifiuti di color nero e da qualche gatto randagio messo in fuga dal loro arrivo.
- Anche se è da un po’ che non ci vediamo il tuo senso dell’umorismo non ha fatto progressi, sai? – lo canzona Rich appoggiandosi alla ringhiera accanto alla porta. – Comunque, anche se non sono minimamente interessato ai tuoi progetti, di cosa mi volevi parlare? – Robbie sogghigna, almeno ha acceso la curiosità dell’amico.
- Non ti voglio proporre nulla di incredibile. Ti volevo solo invitare ad una cenetta. –
-Tutto qui?-
-Cosa ti aspettavi, magari che ti proponessi di vendere i diritti dei New Warriors ad un produttore di Hollywood per farci un film? –
-Non sarebbero stata una brutta idea… e soprattutto me la sarei potuta aspettare da te. Tuttavia, conoscendoti, mi aspettavo un tuo tentativo di riunire i New Warriors. –
- Chi hai invitato a questa tua “cenetta”? Se posso chiedere?-
-Beh, vediamo…- tentenna Robbie – io, Elvin, Vance, Angelica, Mickey, Carlton, Dwayne e… Nita. –
Rich guarda di sbieco Robbie e scoppiando a ridere lo canzona – E poi ti offendi se sono prevenuto nei tuoi confronti? –
- Lo so benissimo che tra te e Namorita di recente ci sono state delle tensioni – si giustifica Robbie – tuttavia è solo una innocua cena tra vecchi amici! – O almeno così te la sto propinando, pensa tra sé Robbie. Tuttavia Rich lo fulmina con lo sguardo.
- Chi credi di prendere in giro? – dice Rich alzando la voce – E’ semplicemente un tuo subdolo tentativo per riavvicinare i membri del gruppo! Tu e la tua mania di fare l’eroe! –
- Non vedo che male ci sia! Non sei forse tu il primo a giocare al super eroe? Che cosa c’è di male se  io tento di riorganizzare i New Warriors? – Sorprendentemente Rich si fa serio.
-Nulla. Anche a me manca il gruppo. I New Warriors sono un gruppo di amici prima che dei super eroi. Ma guarda in faccia la realtà, Robbie! Noi siamo cambiati, il mondo è cambiato… non c’è più spazio per dei ragazzini che giocano a fare i grandi. Non c’è più spazio per i New Warriors. –
- Ok. A questo punto mi arrendo. – dice tristemente Robbie battendo il pugno contro il muro ed attivando i suoi poteri, pronto ad andarsene.
- Aspetta. Non ho detto di no alla cena, ma mettimi ben lontano da Nita, giusto a scanso di equivoci.- Speedball preso da un moto di commozione si getta ad abbracciare l’amico.
-Ti prego Robbie. La mia reputazione è già bassa, non farla scendere ancora di più. –

***

       Le ci volle uno sforzo inumano per riapre gli occhi, ancora di più per prendere piena coscienza di sé. Tutto era come sbagliato, fuori posto. Si rialzò a fatica, la testa le doleva ancora e dovette appoggiarsi ad un muro perché l’equilibro era ancora precario. Doveva avere qualcosa agli occhi, perché tutto pareva illuminato da una luce rosata, innaturale, e particolarmente nauseante. I pochi alberi in vista apparivano di un verde avvizzito e moribondo. Anche le strade, praticamente desolate, erano sporche e… usurate. Rina alzò lo sguardo al cielo. –Il cielo è viola!- esclamò di soprassalto. –Le nuvole fucsia e il cielo viola, cosa diavolo è successo a Manhattan?- Poi un déjà-vu, il Four Freedoms Plaza non era andato distrutto?  Ancora barcollante si spostò per vedere meglio. Quello era indubbiamente il Four Freedoms Plaza, ma alla sua sommità non c’era il numero quattro, effige caratteristica dell’edificio, bensì un fulmine.  – Ma certo! – esclamò Rina, come se qualcuno stesse ascoltando – Il fulmine è il simbolo dei Thunderbolt [5]!-.
      Incuriosita da quella strana incongruenza, più strana delle altre, Rina Patel si diresse verso il palazzo che una volta era stato sede di Fantastici Quattro, uno dei gruppi di super eroi più famosi del pianeta, ed ora sembrava occupato dai Thunderbolt. L’atmosfera rosata, modificando tutti i colori del paesaggio, continuava a darle un grosso senso d’oppressione e man mano che si avvicinava verso la meta una domanda sempre più impellente le occupava la mente: Dove sono i newyorkesi? Se prima procedeva camminando, senza rendersene conto, ora correva quasi a perdifiato. Uno strano rumore la fece arrestare. Un ronzio lontano, come uno sciame di insetti, le si avvicinava. L’odioso cielo viola si riempì di bagliori lontani, poi, il ronzio iniziò ad aumentare e l’aria a crepitare di un battito di milioni d’ali.
      Improvvisamente migliaia d’insetti giganti le volarono sulla testa ad una velocità forsennata. L’aria, smossa dal loro passaggio, le aveva quasi fatto perdere l’equilibrio. Mentre osservava gli insetti allontanarsi si rese conto che erano scarabei di un verde che, in una giornata normale – con un cielo azzurro – sarebbe risultato color smeraldo. La luce in parte si rifletteva sul loro carapace, mentre le ali, invisibili nel loro moto forsennato, sferzavano violentemente l’aria.
      - E tu chi saresti?- la voce fece sobbalzare Rina che, guardandosi intorno, non vide però nessuno. – Interessante, i miei rilevatori di movimento non riescono a percepirti, eppure sei ben visibile agli scanner termici.- Rina continuava a non vedere il suo interlocutore – Ti avrei già vaporizzata, ma oggi giorno poche cose accendono la mia curiosità! Ti sei guadagnata qualche minuto di vita.- Rina era shockata, di chi era quella voce? Da dove proveniva? Con un moto quasi istintivo traslò nel tempo accelerando il suo movimento, in poche frazioni di secondo si era allontanata di vari chilometri dal quartiere in cui si trovava. – Se avessi un corpo, ti avrei già chiesto di uscire con me, poche donne mi hanno incuriosito tanto. Peccato.- Rina esasperata urlò al vento –Chi sei! Fatti vedere!- Un punto imprecisato della strada, poco avanti a lei iniziò a sfrigolare, l’asfalto si screpolò suddividendosi in piccolissimi cubetti. Poi cavi, metallo e servomeccanismi eruttarono dal buco apertosi e si plasmarono in forma pseudo-umana. L’uomo di metallo fece un profondo inchino ed il groviglio di metallo e fili che formava la sua bocca si stirò in un sorriso sardonico – Le chiedo umilmente perdono. A volte la mia “immaterialità” mi fa scordare le buone maniere!- Rina caracollò per terra indietreggiando e proruppe un grido agghiacciante. – Non ti devi spaventare, almeno per ora…- Poi, sotto gli occhi inespressivi della creatura di metallo, Rina Patel alias Timeslip scomparve.
-Interessante, veramente interessante! Traslazione temporale e campi anti-entropici… una donna veramente fuori dal comune!-. Furono le ultime parole che, l’uomo di metallo, pronunciò mentre il suo corpo fantoccio si decomponeva.

***

      Un sommesso brusio ti risveglia dall’incubo.  “Dove sono?” ti domandi ancora stordita, all’improvviso sfessuri le palpebre ed una lama di luce ti colpisce gli occhi. Cerchi di alzarti ma non ci riesci qualcosa al braccio ti trattiene, sei in un posto tutto bianco e la pelle è a contatto con un tessuto ruvido, ma pulito.  – Dottoressa la signorina Patel si sta svegliando -qualcuno dice poco lontano da te. Inizi a tornare lucida giusto quando una donna bionda, con un camice bianco ed un’aria gentile ti si para d’avanti. – Ci ha fatto preoccupare signorina Patel!- Rina sbatte le palpebre senza capire ed a quel punto la dottoressa continua – Sono la dott.sa Jane Foster [potete leggere della dott.sa su Thor] e lei è stata ricoverata al Memorial Hospital dopo essere svenuta per strada. La cosa più strana è che pur non riscontrando alcun problema fisico lei è stata in coma per quasi quattro ore. Sarebbe opportuno che restasse qui per una serie di accertamenti. Se desidera possiamo chiamare i suoi famigliari. – Rina tutto d’un colpo ricorda il motivo dello svenimento e gli eventi che le erano capitati. Come spiegare tutto questo alla dottoressa ti domandi disperata? Ma soprattutto come affrontare questa situazione? L’unica tua certezza è che all’interno dell’ospedale nessuno può avere una soluzione per i tuoi problemi. L’unica tua certezza è che i suoi poteri stanno impazzendo!  Per cui decidi di andartene anche se la dottoressa tenta in tutte le maniere di ricoverarti, per tua fortuna hai da poco raggiunto la maggior età. Uscita dall’ospedale nuovamente in abiti civili però tutte le tue poche certezze si dissolvono ed il futuro ti sembra più cupo che mai.

***

      Fondazione Taylor – Sala d’attesa dell’ufficio dell’amministratore unico Dwayne Michael Taylor
       - Signorino Elvin, desidera qualcosa da mangiare mentre aspetta il signor Taylor? –
-No, grazie Cintia. Tra quanto pensa si libererà? –
- Non glielo so dire. E’ da varie settimane che il sig. Taylor lavora a questo suo progetto [nota – vedi Iron-man].-
       Un’ora e mezzo dopo…
-Elvin! – le porte in legno massello dell’ufficio di Dwayne Taylor si aprono e fa capolino sull’uscio il giovane manager nero con indosso un costoso completo firmato “Valentino” – Entra, e scusa se ti ho fatto aspettare così tanto. – Mentre si accomodano nell’ampio ufficio Dwayne appende la giacca e si toglie la cravatta di seta, slacciando il bottone del colletto.
- Così va meglio. – dice rilassandosi sulla sua poltrona. – Vuoi una coca? – chiede premuroso a Elvin.
- No grazie, me ne ha già offerte tre Cintia e, siccome insisteva, non sono riuscito a dirle di no… – dice facendosi tutto rosso in viso il giovane colosso.
Dwayne ricorda che la grossa mole di Elvin nasconde un ragazzino di sedici anni che, senza più i genitori, né altri parenti è affidato alle sue inadatte ed inesperte cure [6].
- Come mai questa visita inaspettata? – chiede Dwayne, pragmatico come sempre.
 - Robbie ed io abbiamo organizzato una cena al Crashpod ed io sono venuto per invitarti. –
- Mi dispiace, Elvin. Ma in questi giorni sono molto impegnato. La fondazione Taylor sta per cambiare ed io, che la dirigo, devo dedicarle tutto il tempo che ho a disposizione. –
- Ma, Dwayne, è solo una cena! Mancheresti solo tu del gruppo. –
- Elvin, i New Warriors non sono più un gruppo ed io ora ho altre cose a cui pensare. –
- A me farebbe piacere se tu venissi. – dice Elvin alzandosi -Oltre ad essere il mio tutore sei un caro amico.-
- Aspetta… cercherò di venire. Ma sia ben inteso solo una cena, nulla di più.-
-Non te ne pentirai, Dwayne!-
Elvin mentre attraversa la sala d’attesa sente Cintia disdire due appuntamenti per la successiva serata. Sorridendo tra sé mentre entra nell’ascensore, riflette tuttavia sulle intrighi di Robbie e si domanda come andrà la cena.

***

                Il giorno dopo – all’ombra del ponte di Brooklyn - Crashpod
      - E siamo arrivati alla grande serata! Se tutto va bene questa cena sancirà il grande ritorno dei New Warriors sulla scena newyorkese! – Sta pontificando Speedball indaffarato a sistemare la sala da pranzo del Crashpod assieme a Rage. L’erculeo ragazzo, tuttavia, non pare condividere l’entusiasmo dell’amico – Robbie, non vorrei sembrarti disfattista, ma tu stai riempiendo questa cena di troppi significati. Infondo siamo solo un gruppo di amici che si ritrova per stare insieme…- Speedball lottando per non far cadere un vassoio con impilati sopra una dozzina di bicchieri asserisce – Certo, Elvin, ma non potrai negare che questa è una delle migliori occasioni per riformare il gruppo! Il cibo giusto, preso dal buon Donato che ci ha fatto un prezzo di favore, e due perfetti padroni di casa tu ed io! -   Rage fa spallucce e continua a posizionare i piatti in tavola.  –Robbie, hai chiamato Rina?- Speedball viene congelato dalle parole dell’amico – Ecco, vedi… io…. Lo ammetto non me la sono sentito di telefonarle… insomma dopo quello che è successo… dopo le cose che le ho detto. Penso che non sarebbe venuta comunque anche se glielo avessi chiesto. – Rage sa di aver inavvertitamente toccato un tasto dolente e glissa sull’argomento – Sì, penso che tu abbia ragione… dov’è che sono le posate?- Speedball ricorda all’amico che sono nel terzo cassetto dell’armadio della cucina e mentre Rage va a prendere le posate si dirige al computer del Crashpod digita il codice d’accesso e apre il file dei membri inattivi. In pochi secondi la fotografia di TimeSlip alias Rina Patel viene visualizzata dagli schermi multipli. Senza accorgersene Speedball, immerso in pensieri noti solo a lui, si siede fissando con sguardo assente l’immagine dell’amica.

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      NewYork - Time Caffè:
      Il tardo pomeriggio è il periodo di massima affluenza al caffè dove lavora Rina poiché gli impiegati della City, prima di tornare a casa, si fermano a bere qualcosa e così il Time Caffè fa sempre il tutto esaurito. Dopo qualche pomeriggio di servizio ci si abitua senza troppi problemi al difficile tran tran di quelle ore serali, dove i clienti spuntano da ogni dove e le ordinazioni fioccano una di seguito all’altra senza interruzione.
      Solitamente Rina non sarebbe di cattivo umore muovendosi da una parte all’altra del locale mentre serve i clienti, tuttavia, questa stessa mattina i suoi poteri temporali la avevano proiettata in una qualche sorta di futuro senza nessun preavviso ed i postumi si facevano ancora sentire. La prima ora di lavoro scorre, tuttavia, abbastanza bene: solo qualche bicchiere rotto ed un cliente un po’ alticcio che facendo un apprezzamento poco piacevole sul suo fondoschiena ha cercato di darle una pacca sul sedere… ma a volte avere dei poteri che ti permettono di accelerare il tempo ha anche i suoi vantaggi. Immersa com’è nel lavoro per qualche istante si è addirittura scordata delle brutte vicissitudini della mattinata.
      Poi, all’improvviso, un capogiro e uno strano senso di vomito la fanno preoccupare. Fa un cenno all’altra cameriera e si dirige velocemente al bagno, se deve succedere qualcosa che almeno non accada in pubblico. Chiusa a chiave la parta del bagno tutto accade rapidamente. La stanza tutto intorno a lei inizia a girare e i suoi occhi percepiscono i muri deformarsi e scuotersi come se fossero fatti di acqua, un dolore lancinante le attraversa il corpo e cade a terra afferrandosi al water che in quel mare burrascoso tra realtà ed irrealtà sembra la sua unica ancora di salvezza, tuttavia, svenendo sprofonda con esso in un turbinio di percezioni distorte.

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      Crashpod quartier generale dei New Warriors – la famosa cena
      I tetti di Manhattan scorrono velocemente sotto lo sguardo di Nova. Più veloce di un razzo il suo copro si scaglia nel cielo notturno di N.Y. diretto verso il ponte di Brooklyn. Il casco della sua tuta gli permette di vedere chiaramente al buio inviandogli alternativamente la visuale ad infrarossi e quella termica. A quest’ultima il crashpod sembra un albero di natale. – Robbie, ha fatto le cose veramente in grande, questa volta – pensa divertito Rich. Poi dall’acqua una figura emerge e spicca il volo. Anche senza gli strumenti del suo elmetto avrebbe riconosciuto la donna senza problemi: Namorita. I due arrivano all’ingresso quasi simultaneamente. Col semplice pensiero la tuta di Rich si ritrae come mercurio liquido e ritorna in abiti civili. Namorita sgocciolante, senza degnarlo di uno sguardo, esegue la scansione retinica per aprire la porta blindata del Crashpod. Tuttavia, prima che il controllo sia completato, la porta viene aperta da un esuberante Speedball che, dopo un impercettibile momento di indecisione, dice: - Mancavate solo voi due!-
Namorita, continuando a sgocciolare, entra superandolo, sorride a Robbie: -Arrivo tra un attimo, mi asciugo negli spogliatoi e mi metto qualcosa addosso.-
      Rich e Robbie entrano nella sala principale dove un lungo tavolo è imbandito di cibo italiano, alcuni piatti sono ancora all’interno delle scatole dove spicca la scritta “Da Donato”. Dwaye taciturno siede a capotavola sorseggiando un martini con oliva gli altri stanno discorrendo tra di loro. Rich si siede di fianco a Mickey facendo una delle sue solite battute stupide, giusto per rilassarsi un po’.  Robbie nel mentre è ritornato dalla cucina con un carrello e varie portate calde. Il giovane ospite imbastisce un discorso inaugurale per il pubblico che in parte reagisce con divertimento ed in parte risulta più freddo.
      -…bene, - sta concludendo Speedball – non appena la principessa Namorita si sarà cambiata penso che potrò offrirvi le libagioni che mi sono procurato.(Grazie ai fondi offerti dalla FondazioneTaylor) - Dall’altra parte della sala planando in un succinto tailleur nero Namorita si avvicina a Robbie dicendo: - Se aspettavate solo me si può iniziare a mangiare- Robbie alla vista di Nita strabuzza gli occhi, e lei divertita sedendosi a fianco di Dwayne, dal lato opposto a quello di Rich, quasi a mo’ di scusa esordisce dicendo – Era l’unica cosa decente che ho lasciato nel mio armadietto. –

      La cena procede bene anche se non nella direzione voluta da Robbie. Mickey ha appena iniziato a lavorare per il giornale universitario, Dwayne ha raccontato le recenti decisioni prese per la sua Fondazione Taylor e Vance con divertimento ha raccontato alcuni aneddoti della vita con i Vendicatori. Così senza indugi ed un po’ bruscamente Robbie cerca di indirizzare la conversazione verso il suoi fine segreto: - Era veramente un sacco di tempo che non ci trovavamo assieme! Pensate se adesso arrivasse un’improvvisa emergenza… - Tuttavia prima di ultimare la frase il cellulare di Dwayne ronza rumorosamente sulla tavola e il giovane manager si alza e si allontana per andare a rispondere. Rich sogghignando – Scommetto 5 dollari che adesso se ne deve andare!- La battuta tuttavia gela gli amici. Tuttavia al suo ritorno Dwayne ha già addosso il cappotto e si dirige verso l’uscita scusandosi dell’urgenza.
      – Non ti preoccupare, mi hai appena fatto vincere cinque dollari- esordisce Rich, senza pensarci su troppo. A queste parole, spazientito dopo essere stato pungolato tutta sera Dwayne si ferma e si volta con aria di sfida – Rider, al contrario di qualche fallito di mia conoscenza, io ho dei compiti più importanti che voltare hamburger! – Rich a sua volta si volta verso Dwayne ed alzandosi e appoggiando le mani sul tavolo ribatte – Certo, certo. Dammi pure del fallito! Mi dimentico sempre quale sia la scala corretta dei valori! Gli affari, combattere tutti i teppisti di Mahanttan e poi gli amici… scusa, tu non hai dei veri amici quindi! – Dwayne stringe i pugni, quasi pronto a lanciarsi contro Rich. Poi però il suo autocontrollo lo frena.  Tuttavia in difesa di Dwayne Namorita scatta all’improvviso e con sguardo cupo così si rivolge a Rich :– Rider hai proprio una bella faccia tosta a far la predica a Dwayne! – Rich colpito alla sprovvista quasi boccheggia, imbarazzato.

       Le luci improvvisamente  si spengono più voci gridano  - Cosa!!!- o simili esclamazioni, si sente la tensione nell’aria e tutti sono pronti per difendesi da un nemico invisibile. Ma, contrariamente alle aspettative, il buio si attenua come illuminato da tante candele. Firestar è sospesa in mezzo alla sala con affianco Vance, i due sorrdono agli amici con aria complice.
      - Ragazzi – esordisce Firestar – Io e Vance abbiamo deciso di sposarci a settembre!-
Mentre la coppia ridiscende a terra le luci si accendono grazie ai poteri telecinetici di Vance.
- Chiedo scusa per questo trucchetto, ma volevamo attirare la vostra attenzione.- scherza il promesso sposo.
L’imprevista notizia rasserena l’atmosfera tesa e il diverbio precedente scompare dinanzi alle manifestazioni di gioia e di affetto di tutti i membri. Nell’ambiente di festa che segue alla notizia Robbie si avvicina a Vance e gli sussurra: – Grazie per il vostro provvidenziale intervento!- Sorridendo Vance mette un braccio intorno al collo di Robbie.
- Gli amici serviranno pure a qualcosa! Comunque noi dobbiamo ringraziare te per aver organizzato questa cena. Non avremmo mai trovato l’occasione per riunire tutti i New Warriors. – Robbie a sua volta ride e beffardo
- Già, solo un genio del male come il sottoscritto sarebbe riuscito ad organizzare una cena così! Comunque perché non me lo avete detto subito avrei preparato qualcosa per festeggiarvi a dovere! –
- Volevamo farvi una sorpresa! Se te lo avessimo detto che sorpresa sarebbe stata…?- e Vance scoppia a ridere.
      Prima che Robbie possa rispondere alla frecciata dell’amico il campanello del cancello esterno suona e così Robbie si avvia verso la sala monitor domandandosi chi possa essere.

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      Un altro risveglio in un luogo sconosciuto. - Questa è davvero la giornata più lunga della mia vita. – Pensa tra sé Rina risvegliandosi, questa volta, perfettamente cosciente come dopo un improvviso black-out. Si trova in un enorme stanzone illuminato a giorno da luci al neon. Strani macchinari crescono, questo le sembra il termine più adatto, dal pavimento e dalle pareti. Lei è collegata con una specie di cordone ombelicale di sensori e di strani congegni fissati un po’ su tutto il corpo a varie macchine. Come se nascesse dallo stesso edificio l’essere che aveva incontrato precedentemente si materializza a poca distanza da lei.
      Già mentre le sue fattezze pseudoumane si compongono per dargli un corpo le si rivolge divertito – Spero che la mia umile dimora sia di tuo gradimento, mia principessa!- Poi le si avvicina, totalmente formato, e le alza il viso con una delle sue fredde mani artificiali.
      – Su, non fare la scontrosa! Mi sono addirittura preso la briga di cercarti e di preparare tutto questo per te. Mi merito un po’ di riconoscenza, no?- Il viso artificiale si rattrista e portandosi le mani dietro la schiena, l’androide passeggia pigramente per la stanza.
      – Forse sono stato sgarbato, cercherò di rimediare. Mi chiamo Techno! O meglio, è così che amo essere chiamato. Un tempo, quando ero ancora un uomo di carne ed ossa, mi chiamavo Paul Norbert Ebersol e sono anche stato conosciuto come Fixer. Sì, mi vergogno un po’ di quei tristi momenti della mia precedente esistenza ma infondo ero un uomo ed è umano sbagliare! Ora io sono tutto quello che vedi. La mia coscienza è suddivisa in milioni di unità il mio intelletto è oltre l’umana comprensione! – Techno le si avvicina e l’aiuta ad alzarsi. Il viso fatto di ferro e silicio si configura in un’espressione meditativa.
      – Ma forse tu ti senti spaesata? Dopotutto è abbastanza comprensibile, dopo un viaggio spazio temporale… è questo che hai compiuto, mia prode gemma di carbonio! Sarà opportuno informarti su dove ti trovi.- Techno passa il palmo della mano su una parete  e, al suo passaggio, la parete si dissolve decostruendosi e lasciando vedere il paesaggio circostante.
      - Questa è la mia città. Ogni centimetro dell’isola di Manhattan è parte integrante di me ogni piccolo granello di polvere mi è noto. E da questa città io controllo il mondo. –
      – E’ impossibile che tu sia riuscito a sconfiggere gli eroi della terra!- Sbotta Rina senza pensarci. Techno si volta a guardarla e, inaspettatamente per una macchina, scoppia a ridere.
      – Scusa, dovevo essere più chiaro con te. Ci troviamo nel futuro rispetto alla tua linea temporale. Nel mio passato i cosiddetti “più grandi eroi della terra” sono morti sconfiggendo un essere quasi onnipotente chiamato Onslaught. Il fatto più divertente di questa situazione è che grazie al vuoto lasciato da questi eroi auto-proclamati un gruppo di coloro che secondo i vecchi standard potevano essere definiti criminali, si è potuto spacciare per eroi ed insinuarsi insospettato al potere assoluto! Io, il Barone Zemo ed altri gentiluomini abbiamo manovrato per anni dietro le quinte spacciandoci per eroi, poi eliminate le maggiori minacce al nostro potere abbiamo colpito e vinto! Certo c’è stata qualche resistenza, dopotutto, ma l’abbiamo spazzata via senza pietà dimostrando la nostra forza superiore. Ed ora l’intero continente americano è sotto il diretto controllo dei Signori del Male! – Techno si volta a guardare Rina che lo fissa di rimando sconvolta.
      – Certo, abbiamo fatto grandi cose con i pochi mezzi che avevamo ma da anni mi arrovello per aumentare e migliorare i nostri risultati!- Rina nel mentre si è allontanata dalla breccia sul muro e guardinga cerca di trovare dentro di sé una tranquillità che le permetta di andarsene dall’incubo che sta vivendo.
      – Ma ho parlato solo di me! – discorre amabilmente Techno – Parlami un po’ di te! Cosa?-
Rina abbozza un sorriso, è riuscita a controllare i suoi poteri la testa le gira e conati di vomito  la scuotono il processo di transazione si sta invertendo. D’altro canto Techno le inveisce contro – Pensi di potertene andare senza il mio permesso? Ho già attivato delle contromisure che non ti permetteranno di traslare! Cosa? Non è possibile!! –
      Il corpo di Rina si inizia a dematerializzare e i sensori ad esso collegati cadono a terra, Techno è infuriato tanto da non controllare il suo corpo artificiale che si deforma trasformandosi in un ammasso di membra contorte. La sua voce, tuttavia, tuona all’interno della enorme stanza e, mentre Rina scompare tra le maglie del tempo, le urla: – Puoi essere riuscita ad andartene ora, ma io posso richiamarti nuovamente a me e la prossima volta… - Techno non conclude la minaccia perché Rina scompare totalmente.

***

       Dall’ombra esce una figura che applaude in direzione dell’ammasso di metallo e cavi che era fino a poco tempo prima Techno. Quest’ultimo, in pochi secondi, si ricompone in forma pseudo-umana e teatralmente si inchina più volte verso il nuovo arrivato come se avesse appena concluso un’opera shakespeariana. Il Barone Zemo, ora in piena luce, smette di applaudire e con voce soddisfatta si rivolge a Techno – E così hai scoperto una realtà parallela da conquistare! Mi congratulo con te. – E Techno altrettanto soddisfatto – Ed ora, grazie alla nostra viaggiatrice, sappiamo anche dov’è collocata precisamente!-

***

      I monitor collegati alle telecamere puntate sui cancelli esterni non individuano nessuno. Ma, nella silenzio della sala monitor Robbie sente il suono di qualcuno che bussa alla porta blindata sottostante. Questi attiva immediatamente la telecamera relativa all’ingresso in questione e quasi non crede a ciò che le telecamere inquadrano.
      -Rina!- bofonchia tra se Robbie. Questa, stremata, si accascia davanti alla porta. In un attimo Robbie è da lei e sollevandola delicatamente da terra carpisce solo qualche parola del suo delirio -…non mi prenderete…-

      Continua…

FINE PRIMO EPISODIO

 

NOTE

Prima di lasciarvi alle note vorrei fare una precisazione: La pagina è ancora in allestimento, in alcuni casi i disegni già presenti verranno colorati in altri sarannno aggiunti nuovi disegni. Per essere informati di questi aggiornamenti iscrivetevi alla nostra newsletter.

1) Le Origini di Turbo: cercherò di essere breve... Turbo (Mickey Muashi) usa la tuta che una volta apparteneva a Brock Jones alias Torpedo. Mike Brant ha trovato nella soffitta di casa la tuta di Torpedo e l'ha prestata a Mickey come costume per Hollween. Durante la festa però i due vengono assaliti da malintenzionati e Mickey scopre le potenzalità della tuta. Tutto ciò è narrato in the New Warriors n.73 (inedito in Italia) TORNA
2) Mark si riferisce a Michael "Mike" Brent Jefferies amico di Mickey e che per un certo tempo ha diviso con lei l'armatura di Turbo. Tuttavia il povero Mike è stato ucciso da Wriath in N.W. n.73 (inedito in Italia).  TORNA
3) Rage in realtà è un sedicenne, ma questo la buona Samantha non lo può sapere ^_^. TORNA
4) Time slip ha conosciuto i New Warriors grazie ai suoi poteri. ha visto la morte di Speedball come narrato in "Future Shock" (N. W. n. 68-71: inediti in Italia). TORNA
5)Dopo le vicessitudini di Onslauht i Signori del Male si sono spacciati per un gruppo di super eroi i Thunderbolt, appunto. In tale ruolo, data la presunta morte dei Fantstidi Quattro e di molti altri erpoi hanno preso possesso del Four Freadom Plasa sostituendo il numero 4 con il loro simbolo: un fulmine. TORNA
6) La nonna di Elvin è morta (N.W. n.37 inedito in Italia) e Dwayne Taylor si è assunto la tutela legale di Elvin. (TORNA)

POSTA
a cura di Robbie Baldwin (scrivete a warintime@virgilio.it)

Aspettando che voi scriviate numerosi (sia chiaro che il prossimo numero non voglio trovarmi a raccontare “gustosi” retroscena per tappare i buchi di questa colonna) mi presento.
Sono Robbie Baldwin, vi dice niente :-), e sono il nuovo curatore della posta. Siccome di posta non ce n'è, ovvio è il primo numero, lascio la parola a quel pazzo dell'autore (con la a minuscola!) che ha bisogno urgente di gratificare il suo Ego… e, ovviamente, di introdurvi la mini-serie!

Quello che avete tra le mani, rectius sul vostro computer, è un esperimento!
Vuole essere un connubio tra un fumetto, un libro ed Internet: di un albo a fumetti ha l'impostazione ed i contenuti, ma è pieno di parole e tuttavia è pubblicato e realizzato con strumenti idonei alla grande rete…
A Voi l'ardua sentenza. Ma parliamo del futuro. Anzitutto spero di spingermi oltre e realizzare una versione in formato .PDF (ce l'avete Acrobat Reader?) Per quanto riguarda le uscite, se tutto andrà come deve andare, riuscirete a gustarvi tutta la mini-serie, piuttosto lunga 11 numeri, con scadenza quasi mensile.
Vi ricordo a tal proposito che gli eventi narrati non sono fuori continuity, ma si collocano prima della serie dei New Warriors scritta da Tobia ed in parte ne sono un'introduzione. La particolarità rispetto alle altre produzioni MarvelIT è l'apporto grafico che, con i limitati mezzi a disposizione, abbiamo realizzato.
A tal proposito scriveteci per critiche, osservazioni e commenti.
Parma, 15 giugno '02
Giovanni Scoto”


Salutiamo il nostro eccelso scrittore, un complimento per ogni numero all'autore è previsto dal mio contratto, ve ne chiedo scusa! e passiamo a cose più frivole… Visto che mi sto scervellando su come riempire lo spazio rimasto eccovi qualcosa su cui discutere nel futuro:
1) Chi è il membro femminile, ovviamente, più sexy dei New Warriors? La gara è aperta, e per la vincitrice del concorso è previsto un bel servizio fotografico (fatto dal sottoscritto) in abiti succinti! Sapete com'è, bisogna mettersi avanti col calendario 2003 :-P .
2) Per tutto il pubblico femminile disinteressato al primo punto, a volte le donne sono proprio incomprensibili, ma anche per i maschietti vi lascio con qualche perla su dove trovare informazioni sul sottoscritto e gli altri membri del gruppo su Internet. Preciso una cosa, tutti i siti sono esclusivamente in lingua inglese, sorry :- (

NEW WARRIORS

www.newwarriors.com questo sito, ben fatto e aggiornato saltuariamente, ma comunque aggiornato rievoca tutte le nostre avventure passate con una buona dose di chicche che non sto qui ad elencarvi… da vedere!
New Warriors Continuity Conundrum se siete fans della continuity e volete sapere tutto sui New Warriors qui trovate pane per i vostri denti, per ora aggiornato spesso.

NOVA

Nova Prime Page se tra le altre cose siete fans sfegatati dell'uomo con un secchio in testa, anche conosciuto come Nova, qui trovate tutto, ma proprio tutto su di lui! Da parte mia vi consiglio, dopo esservi fatta una scorpacciata di Nova, di consultare immediatamente un buono psicanalista…

Ehi, ma lo spazio è finito! Mi sa che è ora di salutarci, alla prossima!

Robbie


(su)

ANTEPRIMA


    Nel prossimo episodio la storia entra nel vivo e parte dei misteri verranno svelati... per Justice, Nova e Rage si prospettano momenti difficili. Non mancate ad un'altra entusiasmante avventura de "i New Warriors: War in Time" gentilente offerta da G. Scoto - F. Strozzi - F. Graziano con la sempre presente supervisione del dispotico o quasi Tobia ^_^.
    Non mancate!

(su)