Villains LTD

 

#11

ELEVENTH UNTITLED ISSUE

 

In un quartiere malfamato di Boston, Edward J. Freeman compare dal nulla di fronte alla porta di un appartamento.

Sa di trovarsi nel luogo più infimo della città, ma non è questo a dargli i brividi: con il suo potere di Switch, può teleportarsi dovunque voglia essere.

Quello che lo preoccupa è che sta bussando alla porta di Shades, e non è stato invitato.

La porta si apre da sola, cigolando pesantemente.

-Lukas ? Ci sei ? – chiede, premunendosi di non usare nessun nome in codice. Anche una testa dura come lui può imparare la segretezza dopo una buona dozzina di lavate di capo da parte di Augustus DeCeyt.

Entra nella stanza a passi lenti, in parte per “deformazione professionale” e in parte perché quell’appartamento lo spaventa seriamente. Nonostante possa vedere al buio, Switch avverte qualcosa che striscia sotto i suoi piedi e alle pareti, che non gli sembrano totalmente solide.

-Che c’è ? – gli domanda a voce bassa Shades, proprio dietro alle sue spalle.

-Aaaaah !!! Cazzo, Shades, quante volte di ho detto di non fare così !? Mi hai fatto venire un infarto…

-Sai che non mi piace essere chiamato con il mio vecchio nome; sono Shades, non più Lukas Zeller, un’identità che non avresti nemmeno dovuto scoprire.

-Che ha questo posto ? Con tutti i soldi che guadagni potresti comparti un palazzo intero… Che hai fatto, hai sprangato le finestre ?

-Ho sacrificato una parte di mondo e radunato le energie negative di quattro stati per aprire una porta verso una dimensione di nulla.

-…

-Ho sprangato le finestre. Che sei venuto a fare ?

“Guardandosi” attorno, Switch osserva alcuni oggetti distorti da una nebbia in negativo. Un casco militare, dei libri polverosi, un berretto da Babbo Natale…

-Volevo chiederti una cosa, e non volevo fosse alla base o in missione. Credi che DeCeyt sappia ?

-Di che cosa ?

-Della missione non autorizzata per uccidere il fratello di Pathfinder. Non ha detto niente, ma le ha dato un periodo di riposo e so che ha commissionato un costume che la protegga dai tagli. Potrebbe averlo deciso dopo lo scontro con 57, oppure ha notato le ferite che si è…

-Switch, stai cercando di tramare alle spalle dell’Imperatore ? Dovevi pensarci prima di farci radere al suolo una stazione di polizia.

-Sì, ma…

-Non preoccuparti, DeCeyt ha troppo bisogno di noi per punirci per cazzate del genere. Sai che ti dico ? Per me sa tutto, e non gliene frega niente.

-E se avesse bisogno di ‘finder in una prossima missione ? Potremmo fargli perdere milioni di dollari e non penso che ne sarebbe…

-Switch – lo ferma l’uomo d’ombra con il suo tono di voce monotono – Non tutti fanno questo per soldi.

-Senti chi parla; non sei tu quello che chiede in continuazione nuovi incarichi ? Hai avuto più “missioni segrete” tu che ore sul campo tutti gli altri messi insieme... cinquantamila a colpo più gli straordinari.

-Quella è la tariffa standard – risponde Shades voltandosi – Io non faccio lavori “standard”, e non mi faccio pagare in soldi.

-Allora per cosa lavori ?

Con un ampio gesto delle braccia, Shades descrive un arco nella nebbia d’ombra che permea la stanza a tesse un’immagine nell’aria. E’ l’immagine di una gemma rossa di forma irregolare, attraversata da vene di un minerale blu quasi fosforescente che sembra farla pulsare di vita.

-La Chiave della Dannazione – scandisce chiaramente Shades accarezzando l’immagine con uno dei suoi guanti di pelle nera – Forse il più potente talismano del pianeta, citato nel Libro della Vishanti e nella Rivelazione dei Dannati di Shaidios; e se c’è da credere a Mordo, anche nel Darkhold.

-Wow. Vale qualcosa ?

-Può avvolgere il mondo in tenebre infinite e trasformarlo in un inferno per tutta l’eternità. Nella sua ricerca sono diventato un’ombra io stesso, sono entrato nel Circolo delle Ombre e l’ho sfruttato per ricostruirne la storia, ed ho stabilito un patto con DeCeyt.

-Un… patto ?

-Io avrei prestato i miei servizi alla Villains LTD completamente gratis ed avrei seguito i suoi ordini; in cambio, DeCeyt avrebbe utilizzato le proprie risorse per trovare la Chiave e consegnarmela.

-Ti fai pagare in informazioni !?

-Non tutti fanno questo per soldi, Switch. La Chiave della Dannazione deve essere mia.

-E dov’è adesso ?

-Le prime testimonianze la danno in Stigia, nella mitologica Era Hyboriana. Secondo le mie ricerche finì a prima a Babilonia e fu poi trasportata a Gerusalemme; dopo la sua caduta fu probabilmente presa dai romani. Sto seguendo una pista di DeCeyt secondo cui la Chiave sarebbe stata portata a Roma e poi nuovamente a Gerusalemme durante le Crociate. Farò qualche indagine sul posto la settimana prossima, di persona.

-Gratis.

-Già.

-Sapevo che eri uno psicopatico, Shades, ma…

Due cellulari squillano all’unisono, e non ci sono dubbi su chi stia chiamando perché solo una persona al mondo conosce quei numeri.

 

San Diego, California. In una piscina olimpionica risuona la vibrazione di un cellulare. Una donna attraversa la vasca in un terzo del record mondiale per raggiungerlo; non ha troppa fretta.

Raggruppa i capelli dietro la nuca mentre esce dall’acqua, ed afferra un asciugamano. Indossa un costume da bagno intero; gambe e braccia sono ricoperte di tagli e cicatrici, ed un occhio è ancora gonfio.

La sua mano si avvicina al cellulare, con l’intento di rispondere, e poi si ferma. Pathfinder si volta e si tuffa in acqua, ritornando a guarire e a esercitare le braccia.

 

Chicago, la città ventosa. Un uomo non troppo lontano dai quarant’anni guarda una replica della Ruota della Fortuna circondato di scatole vuote di pizza a domicilio; il suo attico è quanto di meglio i soldi possano comprare, ma non ha mai guardato più di cinque dei mille canali della sua nuovissima tv satellitare.

Sbadiglia dalla noia, e sente il suo cellulare squillare sotto il casco di metallo su cui sta appoggiando i piedi.

Recuperando un paio di stivali puliti e qualche sega circolare ancora con la garanzia, risponde alla chiamata sentendosi un uomo di successo, ma molto solo.

 

Il Grand Canyon, Arizona. Un piccolo aereo privato sorvola la meraviglia naturale, quando un uomo abbandona il velivolo saltando nel vuoto.

Non ha nessun paracadute, soltanto un abito nero su misura ed un atterraggio molto duro in arrivo.

Allarga le braccia per gustarsi il paesaggio ed il vento che gli soffia in faccia…ed il suo cellulare squilla insistentemente.

Mentre continua la sua caduta nel vuoto, prende il telefono dalla giacca stando bene attento a non lasciarlo cadere, e risponde.

-Pronto ? Oh…va bene. Ma avrò bisogno di un passaggio e di un cambio d’abiti, se non le piace la polvere. Dran, chiudo.

Pochi secondi dopo, l’uomo invulnerabile si schianta al suolo.

 

Vallis Planck, sulla Luna. Una figura di luce siede sulle rocce lunari, pensando e riflettendo. Una serie di impulsi luminosi coglie la sua attenzione, e quello che un tempo era Arthur Parks dirige i suoi fotoni verso la rete satellitare terrestre.

Rimbalzando di satellite in satellite raggiunge un punto prestabilito del Canada, dove entra in un groviglio di fibre ottiche e si riflette nella gigantesca ragnatela a cui conduce. Il percorso è sempre diverso a causa di lievi campi magnetici casuali, ed il Laser Vivente prende forma in uno specchio.

La sua luce assume spessore e cammina per i corridoi della Sede Centrale.

 

La stanza è spoglia, riempita solo da un tavolo ovale con tredici posti a sedere. Turbine, Diamond Dran, Switch e Shades entrano nella stanza, salutando l’Imperatore del Crimine abbassando leggermente il capo. Mentre si siedono, DeCeyt inizia a parlare.

-Grazie per essere arrivati rapidamente, una volta tanto. Signor Freeman…da oggi lei rientra in servizio sul campo. Non mi deluda nuovamente.

-Uhm, sì, okay – mormora Switch, che ancora non ha digerito la figura fatta nello scontro con la Justice Inc.

-Pronto per la sua prima missione ufficiale, signor Parks ?

-Preferisco “Laser” o “Laser Vivente”, capo.

-Per chi di voi non lo sapesse, il Laser Vivente non ha un corpo solido e pertanto non può portare con sé un trasmettitore JDFA; l’unico modo per comunicare a distanza è tramite onde radio a bassa frequenza, ma è indispensabile mantenere un contatto radio limitato per evitare le intercettazioni. Di conseguenza, le sue azioni sono sotto il mio diretto controllo e gli altri agenti sul campo non potranno intervenire nella catena di comando, ci sono obiezioni ?

-In sostanza è un jolly che lei può usare quando le fa più comodo…

-Ci sono obiezioni, signor Shades ?

Dopo un paio di secondi di intenso silenzio, l’ombra vivente risponde:

-No.

Dal suo tono, tutti capiscono che il suo pensiero è esattamente l’opposto. Ma nessuno osa intervenire.

-Bene, passiamo alla missione del giorno.

Alla pressione di un pulsante, al centro del tavolo si anima uno schermo ultrapiatto su cui è impressa una cartina geografica dell’Europa. Un microscopico lembo di terra si illumina di rosso.

-Alberia – chiarisce DeCeyt – Uno dei migliori paradisi fiscali europei, nonché sede della nostra sezione riciclaggio. Un quarto dei guadagni della Villains LTD passa per le sue banche, ed è nel nostro pieno interesse espanderci in quella zona. Il mese prossimo si svolgeranno delle elezioni per il Presidente della Repubblica, ed uno dei candidati è uno dei soci di maggioranza di una delle nostre banche.

-Non capisco – interrompe Switch – Perché non le abbiamo ancora rapinate ?

-Perché buona parte del denaro che contengono ci appartiene, signor Freeman…la prego di lasciare a me la gestione finanziaria del gruppo.

-Dobbiamo assassinare l’altro candidato ? – chiede Dran.

-Il nostro alleato è restio a farlo per “ragioni morali”…così ci ha chiesto di provocare un colossale scandalo nazionale e di addossare la colpa al suo avversario politico, l’attuale Presidente.

-Tremendamente eccitante… - sbuffa Turbine.

-Trovo il suo interesse particolarmente curioso, mister Cannon. Credo che lei conosca quest’uomo… il dottor Chen Lu.

La mappa lascia spazio all’immagine di un volto, un uomo asiatico non in ottima forma, dalla carnagione verde brillante.

-L’Uomo Radioattivo ! Eravamo insieme nei Signori del Male… una vita fa. Credevo fosse imprigionato alla Volta !

-Il dottore ha scontato la propria pena, ma è considerato persona non gradita nella sua nativa Cina. Vedete, il Presidente di Alberia ha investito gran parte del denaro pubblico nella costruzione della prima centrale atomica di Alberia…e il Dottor Lu è tra i consulenti. Il nostro cliente vorrebbe che creassimo un incidente nucleare e seminassimo prove per dimostrare l’incapacità dell’attuale governo nel gestire la situazione. Questa settimana, Slim Snake si è sostituito ad uno dei portaborse del Presidente e si è occupato di seminare tutte le prove necessarie…non ci resta che pensare all’incidente.

-Uh…capo, c’è un qualcosa che non mi quadra…

-Mi dica, signor Freeman.

-Facciamo esplodere una centrale nucleare !?

-Se hai paura posso pensarci io… sono l’unico che ne uscirebbe senza un graffio – si vanta Dran.

-No, non potresti – taglia corto Switch.

-Perché ?

-Perché sei un pivello che ha un potere del cavolo da quanto…tre mesi ? Quattro ? Vorrei vedere te contro i Fantastici Quattro !

-Va bene, non ho fatto la gavetta come voialtri, e allora ? Sono invulnerabile a qualsiasi cosa ! Anche a un’esplosione nucleare…glielo dica lei, professore !

-Non ci saranno deflagrazioni – risponde DeCeyt, leggermente nervoso – Ci è stato chiesto di prendere tutte le misure necessarie per far sì che non ci siano perdite di radiazioni, e che nessuno si accorga della nostra premura.

-Niente firma stavolta ? – chiede quasi deluso Switch.

-Dovrebbe sembrare un sabotaggio da parte dell’Uomo Radioattivo; immaginate lo scandalo che susciterà scoprire che la centrale atomica che poteva distruggere la nazione era stata progettata da un pericoloso super-criminale…

-Potremmo farlo sembrare un attacco suicida – medita Shades.

-No, in futuro l’Uomo Radioattivo potrebbe essere un nostro alleato o qualcuno potrebbe pagarci per ucciderlo. Questi sono gli accordi con il nostro cliente: tenere occupato l’Uomo Radioattivo, teleportarlo nella centrale, renderlo privo di sensi, provocare i danni desiderati e fuggire.

-Mi sembra un buon piano – riflette ad alta voce Turbine.

-Ripeto, questi sono gli accordi con il cliente. Il compenso stabilito per l’intera operazione è di 35 milioni di dollari…

Tutti gli agenti nella stanza tranne Shades restano a bocca aperta, finché l’Imperatore del Crimine non conclude:

-Il che significa che agiremo in modo completamente diverso, e ne guadagneremo più di cinquanta.

 

Pochi minuti dopo

Adorp, Alberia

E’ tardi. La centrale è passata al turno di notte da qualche ora, e solo una manciata di uffici sono ancora illuminati. Uno di essi è immerso in una cupa luce verdastra. La luce è spenta, così come lo schermo del computer. Un robusto uomo di chiare origini orientali sta leggendo degli appunti; la sua pelle è verde fosforescente, e sta illuminando la sua lettura. Qualcosa di metallico fa rumore alle sue spalle, e un’ombra si stende su di lui.

-Non faccia stronzate, dottore – intima – L’armatura è anti-radiazioni. Non puoi farmi niente.

L’Uomo Radioattivo sposta la testa quanto basta per vedere una lama rotante pericolosamente vicina al suo collo, e si alza in piedi rapidamente.

-Turbine !!! E’ da una vita che…

-Whoa, ehi, tieni le mani bene in vista ! Niente scherzi !

C’è un silenzio imbarazzante per qualche secondo, in cui Turbine osserva l’ex collega in abiti civili.

-Senti – continua l’Uomo Radioattivo – O mi dici che sei venuto a fare, o mi fai abbassare le braccia. E’ tardi, se non mi riposo un po’ avrò un meltdown.

-Ah ! L’armatura è anti-radiazioni. Non puoi farmi niente.

-L’hai già detto.

-Non è vero… - risponde perplesso il mutante.

-Non sei molto bravo in questo genere di cose, eh ?

-Stai zitto e lasciami pensare ! Sono il sequestratore ufficiale della Villains LTD, e… e non penso avrei dovuto dirlo.

-Ho sentito che fate un sacco di soldi. Buon per te, ma io sono fuori dal gioco adesso. Non ti conviene sequestrarmi, non conosco nessuno così stupido da pagare il mio riscatto. Al massimo i Vendicatori, ma…

-Vuoi stare zitto un secondo !? Sto cercando di lavorare, qui. Allora… stiamo per fare a pezzi la centrale, e devo…

-Ehi, ti ricordi quella volta in cui Melter ordinò una pizza a domicilio ? Quel tizio se la fece sotto quando Klaw gli lanciò contro quelle piattole di suono solido !!!

-Eh eh, sì, Melter era divertente. Senti, ti devo mettere k.o; in onore dei vecchi tempi, stai fermo e basta okay ?

-Hhhmm… non so se mi piace. Finirò in prigione ?

-Ecco, non saprei, può darsi. Non conosco proprio benissimo tutto il piano, ma davvero dovrei metterti k.o.

-Pagate bene ? Questo lavoro è uno schifo, gli servo solo per risparmiare un sacco di strumentazioni.

-Aspetta un secondo. Torre di vento a Imperatore, mi ricevi ?

-Con chi stai parlando adesso ?

-Il profes- cioè, l’Imperatore del Crimine. Capo ? Qui Turbine, volevo dire torre di vento. Il ber- l’ostaggio vorrebbe lavorare con noi. Visto che, ecco, non sappiamo un accidente di questo suo piano, che faccio ?

C’è una breve pausa, durante la quale l’Uomo Radioattivo abbassa le braccia e Turbine si distrae per qualche secondo.

-Oh, su le braccia !!! Dai !!!

-Che ha detto ? – chiede il dottore, alzando lo sguardo e le braccia.

-Di aspettare. Alle volte è peggio di Ultron e Testa d’Uovo messi assieme, ma almeno non fa discorsi su come menti limitate non possano capire il loro genio e cose così. Cazzo, quelli sì che erano tempi. Moonstone era una bomba. Me la sono portata a letto, te l’ho mai detto ?

-Fino alla nausea. Come va la tua storia immagin- volevo dire, come vanno le cose con Wasp ? Nega ancora tutto davanti alle telecamere ?

-Oh, beh, ci siamo presi un periodo di pausa. E’ che non le bastava tutto il sesso sfrenato che facevamo, voleva assolutamente dei bambini da me, ma sai…

-Turbine, sei davvero senza speranza, e te lo dice uno che sterilizza chiunque gli stia vicino per più di cinque minuti.

-Ah ah, divertente, ma l’armatura è anti-radiazioni. Non puoi farmi niente. Sai, spero che tu entri nel gruppo. Eri forte.

-Sia chiaro che non voglio missioni sul campo, va bene ? C’è un limite alle volte in cui puoi sopportare di essere preso a martellate da Thor.

-Non fa niente, abbiamo già una mezza dozzina di agenti che non operano mai sul campo. La metà non li ho neanche mai visti !!!

Nella stanza si materializza un disco nero, da cui escono un uomo in costume dello stesso colore e un altro in giacca e cravatta.

-Turbine !!! Cosa cazzo fate qui, prendete il the !?

-Sono in attesa di istruzioni. Switch, ti presento l’Uomo Radioattivo; dottore, questo è Switch.

-Ti ho visto al telegiornale una volta. Rubare l’Hudson e chiedere un riscatto, ma come ti è venuta in mente ?

-TUTTO IL MONDO HA VISTO QUELLO STRAMALEDETTO SERVIZIO !?!?!?

-Ssshhh – intima Diamond Dran, portando una mano all’auricolare – Shades ha detto di aver finito la sua parte. E’ il nostro segnale, ce ne andiamo.

-E l’Uomo Radioattivo ? – chiede Turbine.

 

Varsavia, Polonia.

Jerzy Krasicki, capo della sezione dedicata ai super-umani dei servizi segreti polacchi, sta considerando il licenziamento.

Sperava in un lavoro di routine, con l’occasionale catastrofe ovvio, ma pur sempre di routine e noia. Da quando è stato contattato da questa specie di superspia cervellotica dalla parlantina insidiosa, sente di essere a un passo dal diventare la vittima sacrificale di un incidente internazionale.

Nessuno ha mai fatto troppo caso ai resti del Progetto Cinquanta, defunto tentativo dell’Unione Sovietica di creare un esercito di super-soldati. Nessuno fino a quando Caesar DeCeyt è entrato nel suo ufficio.

Adesso sembra che,  se la sparizione del Progetto fosse resa nota alle agenzie straniere,  scatterebbe automaticamente la terza guerra mondiale. Per quanto non ami il proprio lavoro, Krasicki è abituato all’allarmismo eccessivo del suo campo.

Ma ora che si trova a dover nascondere il coinvolgimento di DeCeyt anche se ufficialmente quell’uomo non esiste, si rende conto di quanto l’allarmismo sia ampiamente sottovalutato.

-Se le mie tabelle di conversione sono esatte – interrompe il silenzio Caesar – La comunicazione che ho inviato al Progetto dovrebbe essere stata ricevuta poco fa; gli effetti non dovrebbero tardare.

-Cosa accadrà al Progetto ? – chiede Krasicki.

-Farò in modo che venga eliminato. Non che al momento sia una minaccia, ma come può vedere attira l’attenzione di persone molto, molto pericolose.

-Ha attirato la sua attenzione.

-Sono desolato di arrecarle così tanto disturbo, signor Krasicki. Mi creda, avrei preferito gestire la situazione da solo…ma ahimé, la mia influenza in certi circoli è evaporata in questi anni. Con così tanti “super-eroi” in grado di salvare il mondo, nessuno ha più bisogno di uno specialista come me…tranne come, in questo caso, tutto deve passare sotto il più stretto silenzio.

-Ma insomma, si può sapere cosa c’è di così pericoloso in questo Progetto Cinquanta !? – sbraita Krasicki, esasperato dai discorsi vuoti di Caesar.

-Controlli le sue emozioni, signor Krasicki. Lei è autorizzato a sapere la verità, e mi stavo giusto chiedendo quando si sarebbe deciso a chiedermela.

-Non sono sicuro che mi interessi…

-Sciocchezze. Nel 1948, l’Unione Sovietica recuperò una valigetta in metallo dal fondo dei Mari del Nord ed iniziò un’intensa opera di analisi. Fu post-datata alla prima metà del 50° secolo… tremila anni nel futuro.

-Cosa…cosa conteneva ? – chiede incredulo Krasicki.

-Quindici campioni genetici. Ovviamente ci vollero altri sei anni per capirlo, dato che all’epoca nessuno sapeva cosa fosse il DNA. Nel 1956 venne istituita a Varsavia una sezione segreta dei servizi segreti sovietici, volta a studiare e sfruttare il contenuto della valigetta misteriosa.

-Una risposta ai molteplici progetti del super-soldato che nascevano in America ?

-Mi sembra ovvio che la corsa agli armamenti non potesse ignorare i super-umani. Tuttavia l’Unione restava arretrata nella genetica, ed i primi esperimenti fallirono miseramente. Fu in quel periodo che mi interessai al Progetto, disertai il servizio segreto britannico e dedussi il motivo della creazione dei campioni genetici: generare le difese definitive contro i super-umani.

-E chi avrebbe progettato queste difese ?

-L’ipotesi più probabile è che nel 50° secolo la Terra sarà lo scenario di una guerra civile planetaria tra umani e super-umani, e che la valigetta fosse un’arma di sterminio di massa contro l’intera specie super-umana.

-Ma perché mandarla indietro nel tempo di tremila anni, allora ?

-Questo resta un mistero, così come le intenzioni di Kisloswki. Il mio piano è di avvicinarmi a lui  per le trattative. Qualunque forza offensiva, di qualunque genere, sarà schiacciata; io ho già esperienza nel trattare con le cavie del Progetto.

-Questo è ridicolo; se Kislowski fosse così potente dovremmo solo mobilitare i nostri gruppi super-umani… la sua è paranoia.

-Non ne sarei così sicuro, signore. Nel '73 tutti gli stati del blocco sovietico approvarono i Protocolli di Varsavia, una strategia di massiccio contrattacco bellico nel caso in cui un qualsiasi esponente del Progetto Cinquanta si ribellasse. Caduta dell’Unione Sovietica o meno, chi conta si ricorda di Kislowski.

-Dovrei spaventarmi ?

-In qualità di esperto, posso dirle che a meno che Kislowski decida di arrendersi di sua spontanea volontà, nessun super-umano stanziato in questo emisfero potrebbe forzarlo.

-Trovo difficile credere che...

-Studio Kislowski da quando il Progetto Cinquanta gli ha dato i suoi poteri. Secondo ogni simulazione, grazie al controllo totale che ha sul suo potere niente al di sotto di un attacco nucleare su larga scala potrebbe impensierirlo. E crediamo che uscirne totalmente indenne non sia oltre le sue capacità.

-Ci può scommettere.

Alle loro spalle, un uomo in tuta da ginnastica e guanti di pelle nera li saluta con un gesto, mentre Krasicki allunga una mano verso l’allarme silenzioso nascosto sotto la scrivania… quando ad un tratto la sua mano è immobilizzata.

-Tsk tsk… io non lo farei se fossi in lei.

-Killer Sloan – afferma senza particolare emozione Caesar DeCeyt, restando calmo.

-Un po’ lenti ad accorgervi di me…okay, vi stavo bloccando la visuale, ma per la miseria…

L’ex uomo più potente del mondo si guarda intorno, incurante dei due satelliti spia che sta comunque bloccando.

-Dite un po’, che avete fatto a questo posto ? Il Cremlino lo sa che avete rubato i mobili alla CIA ?

 

Gravemacher, capitale di Alberia

-Si svegli, Signor Presidente.

Il Segretario del Partito Democratico di Alberia si sveglia di soprassalto, con una maschera di metallo davanti agli occhi.

-Chi è lei ? Come ha fatto a entrare !? Guardie !!!

La figura quasi spettrale al centro della camera da letto resta ferma con le mani dietro la schiena. Oltre alla maschera indossa un completo di un viola abbastanza scuro da sembrare nero, ed emette una luce violacea.

-La stanza è insonorizzata in questo momento. E’ una fortuna che sua moglie sia fuori città oggi… mi chiedo quanto i cittadini di questo stato apprezzino il costo del suo imponente sistema di sicurezza.

-Sono armato… - afferma con poca sicurezza il segretario, sbrigandosi a prendere una pistola dal comodino e a puntarla contro l’intruso.

-Inutile, questa è solo una proiezione olografica. Ed io sono l’Imperatore del Crimine, è un piacere incontrarci di persona.

-Se questo è un tentativo di ricattarmi con qualche falsa informazione…Lei sa benissimo che non ho nulla a che fare con la sua organizzazione !

-Negare i fatti è inutile, anche se sto registrando questa conversazione. Vede, ho deciso di cambiare retroattivamente i termini del nostro contratto.

-Non può farlo !!! Gli accordi non…

-Vorrei proprio vedere a chi si potrebbe appellare per far rispettare il nostro contratto, Signor Presidente.

-Perché mi chiama così ? Alle elezioni mancano ancora…

-Le elezioni di Alberia saranno pilotate, Signor Presidente, perché lei è appena diventato il mio nuovo braccio destro.

-Cosa ha fatto alla centrale ? Che vuole da me !?

-Oltre a rubare materiale radioattivo per milioni di dollari, non ho fatto nulla alla centrale: il suo piano era uno spreco immane di risorse. Quanto al resto… la farò diventare Presidente, e in cambio chiedo solamente la sua copertura sulla nostra lenta intrusione nella fiorente corruzione che dilagherà in questo paese.

-E…e l’attuale Presidente ?

-Uno dei miei agenti, anzi per precisione la sua ombra, gli ha da poco spezzato le gambe. E non serve che le faccia notare come il suo destino sarebbe ben più doloroso, se questo accordo fosse reso pubblico, sono stato chiaro ?

-Chiarissimo – risponde il segretario, abbassando lo sguardo.

-Mi aspetto il pagamento entro domani mattina – ordina lo spettro, prima di scomparire nel buio.

 

Sede centrale della Villains LTD

-E’ stato un piacere, Imperatore – dichiara convinto l’Uomo Radioattivo, stringendo la mano al dirigente mascherato.

-Spero che il suo laboratorio sotterraneo in Alaska sia di suo gradimento, dottor Lu. So che il Laser Vivente sarebbe interessato ad aiutarla, nel tempo libero.

-Perché no ? Chissà perché non ci ho mai pensato prima… un progetto per duplicare l’esperimento che mi ha dato i miei poteri ! La Cina pagherà miliardi per non farcelo vendere agli altri paesi !

-Avrà presto mie notizie, dottore. Con permesso…

L’Imperatore si allontana, mentre Switch indica all’Uomo Radioattivo il portale verso cui dirigersi.

Turbine si avvicina quando Switch è già dall’altra parte e l’ex Signore del Male è pronto a seguirlo.

-Sicuro di non voler partecipare a qualche azione ?

-Sicurissimo. Era proprio ora che crescessimo e la smettessimo di fare i super-criminali, no Turbine?

-Questa è una squadra di super-criminali, lo sai.

-Davvero ? Oggi avete guadagnato milioni di dollari senza che nessuno potesse risalire a voi, non vi prendete il merito dell’operazione, e per anni camperete di interessi con la finanza di Alberia.

-E’ solo perché siamo più intelligenti degli altri criminali !

-Sul serio, Turbine ? Quand’è stata l’ultima volta che hai pensato di combattere un super-eroe ?

Il mutante super-veloce resta senza parole, mentre il cinese lo saluta passando dall’altra parte del portale.

-Oh, un’ultima cosa… non ci tenevi troppo ad avere figli, vero ?

-COSA !?!?

-Ah ! Ci cascano sempre tutti !

 

CONTINUA