Ep.1

Certa gente torna quando meno te lo aspetti...

 

"Ti prego Walter!" esclamarono i gemelli al tavolo della colazione.
"No..." rispose il loro fratello maggiore chiudendo il giornale ed alzandosi.
"Ti prego Walter!" ripeterono salendo le scale dietro a lui.
"No..." rispose senza voltarsi.
"Ti prego Walter!" ripeterono fuori dalla porta della stanza del fratello.
"No..." rispose mentre si spogliava.
"Ti pregò Walter!" ripeterono volteggiando fuori dalla finestra del bagno, mentre il fratello era sotto la doccia.
"Ho detto no! E rispettate la mia privacy, cribbio!" esclamò Walter tirando la tendina della finestra.
"Non c'è verso..." sbuffò Pandora rientrando in casa con il fratello.
"Non vuole darvi il permesso?" chiese Sam ancora seduta al tavolo con un tazza di Tè tra le mani.
"Non sente ragioni..." borbottò Rory "Non capisco il motivo di queste storie! Perché non possiamo andare a vedere i Blast in concerto a Londra? Staremo solo un fine settimana fuori!"
"Perché tu vuoi andare a Londra per fare scorribande nei panni di crociato cremisi!" esclamò Walter entrando in cucina con un asciugamano legato alla vita.
Rory rimase un attimo in silenzio, poi si portò una mano al petto ed esclamò "Io? Come ti può venire in mente una cosa del genere?"
"Hai pure messo il costume in valigia!" ribatté Walter.
Rory sbiancò "Come??? Hai aperto le mie valigie? E' questo il rispetto che hai di..."
"Non ho aperto un bel niente..." rispose Walter "Me lo sono inventato sul momento..."
"Rory.. com'è che caschi ancora in questi giochetti?" sbuffò Pandora ed uscì dalla stanza, seguita dal fratello che teneva lo sguardo basso.
"E così Heidi e la piccola Clara non potranno tornare sui monti?" fece Sam terminando il suo tè.
"Divertente... Ma resto io il tutore dei gemelli.. ed eravamo rimasti d'accordo che fino a quando non avessero compiuto la maggior età non si sarebbe più parlato di diventare super eroi..." sbottò Walter "E invece non passa settimana che non becchi Rory mentre sta per indossare il costume se non proprio mentre sta uscendo dalla finestra per fare delle ronde notturne..."
"E questo, si sa, danneggia molto salute..." sorrise Samantha "C'è il rischio di trovarsi con le mani pelose o addirittura ciechi..."
"Continua a scherzare... resta il fatto che alla fin fine continuo ad essere l'unico a preoccuparsi dei gemelli... Kay è in America, Gracie è presa coi suoi scavi, Dominic è un evento quando si vede in casa, Adam è sempre in giro..." sbuffò "E tutto il peso resta sulle mie spalle..."
"Grazie per la considerazione che mi dai..." fece Samantha mettendo le tazze nel lavandino.
"Scusa Sam.. quello che voglio dire è che..."
"Lo so cosa è che vuoi dire... Solo che penso dovresti smetterla di sfogarti con gli altri..." Sam lo guardò fisso negli occhi" dì la verità, il problema è che non sei soddisfatto di quello che scrivi..."
"Urgh.. cosa te lo fa sospettare..." chiese Walter.
"Ieri sera ti ho visto bruciare una ventina di copie di Harry Potter nel giardino..." rispose Sam.
"Uff... è che non mi capacito.. quand'eravamo all'università tutti dicevano che ero più bravo di J.K... e invece, dai suoi libri traggono un film, i miei al massimo vengono usati per sostenere i tavoli traballanti..."
"Non dire sciocchezze!" Esclamò Samantha spingendolo fuori dalla stanza "Mettiti al computer, concentrati e sono sicura che verrà qualcosa di grandioso fuori!"
La ragazza rimase sola in cucina, aspettò qualche secondo, poi si avvicinò al tavolo, si chinò e tolse il libro da sotto uno dei piedi del tavolo riponendolo poi su uno scaffale.
Uscì dalla stanza fischiettando.

Walter tornò nella sua stanza, si infilò i pantaloni di una tuta e una felpa.
Poi si incamminò lungo il corridoio, in direzione della stanza di Rory e Pandora.
*Forse dovrei provare a parlare con Rory con più calma...* pensò tra se e se "Forse Sam ha ragione.. mi sto solo sfogando con Rory le mie insoddisfazioni... magari dovrei semplicemente cercare un dialogo con lui.. in fondo è più maturo di quanto sembri e...*
Aprì la porta della stanza e si trovò di fronte ai due gemelli vestiti con i costumi da Crociato Cremesi ed Imp.
Rory aveva aperto la finestra ed era voltato verso la sorella "In un paio d'orette di volo saremo a Londra e Walter non potrà fare niente per..."
Le parole gli morirono in gola vedendo Walter fermo davanti la porta.
L'uomo chiuse gli occhi e strinse i pugni "Rory.. si può... sapere.. cosa stai facendo?!?!"

"Cosa ne dici di questo?" chiese Kay.
Sue Storm guardò il bozzetto tenendo il sopraciglio alzato "Direi che.. senza dubbio... non si è mai visto qualcosa del genere prima.."
Il disegno la ritraeva con un costume verde dal cui retro pendeva un mantello fatto di piume e ai piedi calzava degli stivali neri.
"Oh certo... La mia casa di moda è famosa per essere innovativa e originale.. guarda questi..." Kay le passò un'altra serie di bozzetti di costumi uno più improbabili dell'altro.
Sue si guardò intorno confusa "Beh.. ecco... Diciamo che per il momento non sento il bisogno di cambiare uniforme.. tuttavia in caso contrario sarai la prima che contatterò..."
Kay si scurì in viso "Messaggio recepito... ci vediamo Sue..." e così dicendo raccolse le sue cose ed uscì dal palazzo.
Giunse in strada camminando con fare nervoso, sfogliando uno dietro l'altro i bozzetti, cercando di capire cosa ci fosse che non andava "Sarai la prima che contatterò.. Tsk... Come se non avessi letto nella sua mente cosa pensava veramente di questi modelli.. ma cosa può capirne che vesta da dieci anni sempre in blu?"
Allungò un braccio e fermò una persona che le camminava accanto "Scusa.. posso chiederti un parere!" le mostrò le tavole "Cosa ne pensi di questi modelli!"
La ragazza fece un'espressione disgustata "Bleah.. fanno accapponare la pelle! Non li indosserei nemmeno per Hallow..." un luce verde brillò intorno la nuca di Kai e poi attorno a quella della ragazza, questa si fermò un attimo e poi riprese "Sono veramente belli! Se solo li vendessero nei negozi! Li metterei sempre per andare in discoteca! Chi li ha fatti dev'essere una persona ricca di talento, nonché molto sexy e brillante!"
Kay si allontanò soddisfatta "Adoro quando me lo dicono..."

Gracie si tolse il capello dalla testa e si asciugò il sudore dalla fronte.
Si guardò intorno: c'era sabbia da tutte le parti.
"Ed io non ho portato neanche le mie formine..."
"Professoressa! Professoressa!" uno dei suoi studenti le corse accanto, vicino alla tenda.
La guardò con occhi che brillavano di gioia, aveva insistito con tutte le forze per partecipare a quello scavo, ero lo studente più entusiasta del corso, tuttavia era promettente come un delfino ammaestrato.
"Guardi cos'ho trovato professoressa!" le passò un piccolo disco dalle dimensioni di una moneta, ossidato e sporco "Potrebbe essere molto antico vero? Magari è la traccia che cerchiamo! Forse siamo davvero nei pressi del santuario perduto di Alabasta..."
Gracie ripulì il reperto, lo guardò con occhio critico "Non credo... a meno che in Egitto abbia regnato a mia insaputa un Faraone di Nome Seven-Up..." e così dicendo lanciò il tappo di bottiglia tra le mani del ragazzo.

Dominic era adagiato sull'amaca nella sua camera Anecoica, regalo del fratello Newton, dentro la quale poteva isolato dagli stimoli del mondo esterno.
Si grattò il naso e poi si rigirò su se stesso, iniziando a russare rumorosamente.

"Metterli in punizione? Non pensi di aver esagerato?" chiese Samantha passando una camicia appena lavate a Walter.
"Mi spiace per Pandora...Ma Rory deve mettersi in testa che quando una cosa è no, è no!"Il fratello appese allo stendino la camicia.
Sam tirò fuori dalla cesta un paio di boxer bianchi con su disegni dei maialini e li guardò con occhio critico "E' solo un ragazzo con tanta voglia di conoscere il mondo... Agisce senza pensare troppo, ma non lo fa con cattiveria..."
Walter prese i boxer arrossendo e poi lanciò un sospiro "Allora proverò a parlarci, magari hai ragione tu...Anche se non sembra ha rispetto di me e..."
in quel momento la porta della grande casa che portava nel cortile sul retro, dove i due stavano appendendo i panni appena lavati, si aprì, ne vennero fuori Rory e Pandora "Walter non immaginerà che stiamo uscendo dal retro... allontaniamoci il più rapidamente da casa in modo da fregare Walter ..."
Walter strinse in pugni strappando i boxer "Rory!"

Adam Destine camminava per la campagna inglese.
Da quando era tornato sulla terra e si era stabilito insieme ai suoi figli, gli capitava spesso di fare delle lunghe passeggiate da solo immerso nel verde.
Lo aiuta a pensare.... e di cose a cui pensare, ne aveva molte, poiché molti erano i ricordi e i pensieri che aveva nella sua testa... E come non poteva essere per una persona che aveva attraversato quasi un millennio della storia umana?
Ogni volta che rimaneva solo, le voci si affollavano nella sua mente, voci di persone ormai morte, con cui aveva condiviso solo una parte della sua longeva esistenza, queste voci erano un tormento, ma al tempo stesso erano un sollievo, una conferma della sua stessa vita...
Mentre pensava, la sua attenzione venne attirata da una luce verde che si era accesa in mezzo ai cespugli.
L'uomo si avvicinò incuriosito e si trovò di fronte ad una sfera verdastra che galleggiava a mezz'aria.
Allungò una mano e non appena la sfiorò con le dita, la sfera si allargò divenendo simile ad un disco posto in verticale.
Adam fece un passo e vi entrò dentro.
Il disco brillò per qualche secondo e poi sparì.

"Grandioso Rory..." sbuffò Pandora, seduta nel piano inferiore del letto a castello che condivideva con il fratello "Se avessimo cercato di prendere Walter con le buone ci avrebbe dato il permesso di andare.. e invece tu hai avuto questa ideona della trasferta londinese del Crociato Cremesi!"
Rory si affacciò dal letto superiore "Ma certo Pandy! E' l'occasione perfetta per rientrare nel giro dei super eroi! Lontano da casa, Walter non può controllarci e quindi possiamo tornare a combattere il crimine!"
"Rory! Io ho accettato l'invito di JeanLuc e Marianne, solo perché voglio vedere i Blast..." sospirò la ragazza.
"Ci sarà tempo anche per quello!" esclamò Rory "Vedrai.. a Londra sarà il momento della rinascita per il Dinamico Due Destine..."
"Dinamico Duo Destine?" Pandora si alzò di scatto con aria stranita.
"Ti piace? C'ho pensato tutta la settimana per ideare un nome adatto!" gli occhi di Rory sembravano brillare.
"Certo che ne hai di tempo libero tu..."
"Se riusciamo a giocare bene le nostre carte, magari la regina di nominerà baronetti..."
"Avremmo più possibilità di essere nominati baronetti se suonassimo nei locali di Liverpool..." Pandora si lasciò ricadere sul letto.
"Sarebbe l'occasione perfette per diventare degli eroi internazionali! E magari qualche squadra di super eroi ci chiederà di entrare nelle sua fila... forse WorldWatch.. o magari i vendicatori.."
"Rory, noi avremo a che fare con qualche squadra solo durante le lezioni di disegno tecnico a scuola..." Pandora si sdraiò sul letto, tirò fuori una rivista da sotto il cuscino e iniziò a sfogliarla.

Dominic tese le braccia e allargò la bocca in lungo sbadiglio.
Si stropicciò gli occhi, si passò la lingua sulle labbra, poi tornò ad affondare la testa nel cuscino.

Londra, zona di Picadilly Circus, il ritrovo preferito dai giovani della capitale inglese.
Nel sottosuolo, nascosto e sconosciuto ai più, vi è quello che in apparenza potrebbe sembrare un piccolo e colorato Luna Park.
In realtà è un esclusivo Pub, l'età media dei suoi avventori si aggira intorno ai diciasette anni, si tratta di giovani di ogni estrazione sociale che si recano a tutte le ore lì in cerca di divertimento, musica di tutti i tipi risuona nella casse, ai tavoli vengono serviti alcolici e cocktail, luci psichedeliche turbinano nell'aria colorando nubi di vapore bianco.
Da una stanza celata dietro un grosso specchio, un uomo di mezz'età osservava la scena soddisfatto.
"Dicevano tutti che ero un mafiosetto da quattro soldi, quand'ero in Italia.." mormorò l'uomo agli uomini che erano in piedi alle sue spalle "Dovrebbero vedermi ora.. E' stata un'idea geniale: creare un punto di ritrovo per tutti i giovani inglesi, in cui dare loro totale libertà... legandoli indissolubilmente a me... Sarà questo il primo tassello da cui inizierò a costruire il mio impero del crimine.. ed allora Sapranno tutti chi è Don Michelotto!"
"Don Michelotto.. c'è una visita per lei..." fece il suo segretario aprendo la porta della stanza.
Senza attendere una risposta, una donna entrò nella stanza.
Era vestita con un succinto body rosso fuoco ed un mantello dello stesso colore, aveva i capelli neri a caschetto ed un rossetto sanguigno le rendeva le labbra rosse e carnose.
"Oh salve, grazie per avermi accolto senza troppe storie anche se non avevo un appuntamento!" fece la ragazza camminando con passo sicuro nella stanza, la seguiva un ragazzino con una tunica verde "Ma sa com'è, al giorno d'oggi è tanto se si cosa si fa la sera, figuriamoci se uno ha il tempo di prendere un appuntamento!" si sedette alla poltrona della scrivania "Certo che c'è da dire che qui in Inghilterra sono tutti più puntuali e precisi! Io sono Americana sa? Li in America prendono tutto più alla leggera... Sono sempre in ritardo! E con un lavoro come il mio non è molto divertente.. una volta sono rimasta chiusa in una torta per tre ore... e sono pure diabetica!"
Approfittando di un momento in cui la ragazza tacque, forse per prendere fiato, Don Michelotto chiese "Ma si può sapere chi è lei?"
"Oh, scusi! A volte dimentico le buone maniere! "e così dicendo saltò in piedi sulla scrivania, facendo ballonzolare i suoi grossi seni, mentre tutte le guardie di Don Michelotto la fissavano gli occhi fuori dalle orbite "Io sono Stripteause! La futura signora del crimine di Londra!" esclamò la donna con una risata "E da oggi sarò io il capo della baracca!"
"Che storia è questa?" gridò don michelotto "Sono io il.."
Prima che potesse finire la frase si trovò buttato fuori dal locale da quelli che fino a qualche secondo prima erano i suoi uomini.
"Oh.. siete stati molto gentili!" esclamò la Stripteause limandosi le unghie.
"Ma.. come avete potuto?!" strillo il segretario "Don Michelotto è..."
"Oh.. che caldo... mi viene da sudare.. e quando sudo il body diventa così aderente che non lascia alcuno spazio alla fantasia..." sospirò la donna agitando un foglio a mo' di ventaglio "Oh, scusa.. cosa dicevi ? Chi è Don Michelotto?"
"Michelotto? Mai sentito nominare.." fece il segretario "Ci dica pure padrona, quali sono i suoi voleri?"
"Semplicemente diventare la signora del crimine di Londra! L'avrei fatto a New York, ma li c'è troppa concorrenza, quindi mi sono detta: perché non provare nel vecchio continente? Ho scelto Londra perché ha il fascino che si adatta ad una donna di classe come me! E poi non voglio essere da meno dei miei ex!" si voltò verso il ragazzo in tunica verde "Ti ho mai raccontato Feron, di quando sono stata con il dottor Destino? Era un uomo così simpatico.. un po megalomane forse... Ma non è per questo che l'ho lasciato..." si avvicinò al segretario e gli sussurrò all'orecchio "Diciamo che ho capito perché ce l'aveva così tanto con l'uom che si allunga.. Eh, si.. l'invidia è una brutta bestia.. E poi sono stata anche con Kingpin... mai sentito nominare Kingpin qui? Sarebbe stato così affascinante se avesse seguito i miei consigli ed usato lo slim fast! Ma non stiamo qui a perderci in chiacchiere! Da quando so no qui in Europa non mi sono data molto da fare... Però quando ho ricevuto la lettere della mia amica di infanzia, la coniglia bianca, in cui mi diceva di essere diventato Signora del Crimine di New York ho capito che era il momento di darsi da fare.. Non posso permettere a quella sciacquetta di superarmi.. oltre tutto è pure ossigenata... lo si capisce da tutti i film che ha fatto!" fissò i presenti che la guardavano con sguardo confuso: avevano completamente perso il filo del discorso che la ragazza stava seguendo.
"Qual'è esattamente il tuo piano Stripteause?" chiese Feron.
La ragazza si lasciò cadere sulla poltrona "Sai che non ne ho la più pallida idea? Pensavo bastasse prendere il posto di un altro signore del crimine e poi il resto venisse da se!"

"Sapevi che stanno lavorando ad un film di Capitan Oz?" fece Sam sfogliando il giornale.
"Uh... no, non ne sapevo niente!" esclamò Walter tirando fuori l'arrosto dal forno.
"Sembra si tratti di una coproduzione tra America, Inghilterra e Australia... Le riprese inizieranno nel mese prossimo in Galles..." lesse Sam "Dì un po'.. ma Cap'n'Oz è mai andato in onda fuori dall'australia?"
"Grazie a dio no.. ricordo ancora le videocasette che ci ha mandato William..." mormorò Walter.
"Quelle su cui ha registrato le tue puntate preferite di Xena?" chiese Sam
"Proprio quelle... Comunque spero che Will faccio un salto da casa visto che torna in Inghilterra..." Walter ripose l'arrosto in una teglia.
D'un tratto suonò il campanello, i due uscirono dalla cucina per andare a vedere chi fosse.
"Chi è?" chiese Samantha aprendo la porta.
Si trovò di fronte ad una ragazza, apparentemente poco più diciottenne, con i capelli neri tagliati a spazzola, sul labbro aveva un piccolo neo.
Gli occhi della ragazza brillarono quando la vide "Mrs Bentley!?"
Sam lanciò un'occhiata confusa a Walter: Sabrina Bentley era il nome d'arte che lui usava per scrivere i suoi romanzi d'amore.
"Ehm.. ecco.." tentennò Sam.
La ragazza le afferrò le mani "Io sono Maria Catena Sanchez! Sono venuta fin dalla Spagna per conoscerla! Adoro i suoi libri! Sa anche io vorrei diventare scrittrice.. per questo ho deciso di imparare da lei!"
Si accorsero solo in quel momento di un grosso borsone accanto alla ragazza.
Prima che potessero reagire, Maria Catena afferrò il borsone ed entrò dentro.

Il telefono nella stanza aneconica iniziò a trillare.
Aveva un suono flebile e leggerò, che però nelle orecchie di Dominic risuonava come una normale suoneria.
L'uomo si stiracchiò sull'amaca e si tese per prendere l'apparecchio.
Però perse l'equilibrio e quasi scivolò giù dall'amaca, si aggrappò su d'essa facendola roteare.
Senza capire come, Dominic si trovò avvolto dal giaciglio, impossibilitato a compiere alcun movimento.
"Chuck Jones ne sarà felice..."

"Dominic non risponde..." disse Sam, poggiando il ricevitore sul telefono.
"E Adam non si trova.." sbuffò Walter "Perché spariscono tutti quando servono?"
Rory e Pandora guardarono i fratelli e poi spostarono lo sguardo verso la ragazza seduta in salotto.
"E' un bel problema.. non vuol sentire ragioni! Ma come facciamo a farla rimanere in casa?" chiese Sam.
"Non possiamo! Se i gemelli si facessero vedere in costume.. o usassero i poteri.. il segreto di famiglia andrebbe compromesso!" ringhiò Walter.
Rory sorrise sornione "Aaaaallora... cosa ne dite se i gemelli andassero fuori di casa per un paio di giorni.. Magari mentre noi siamo a Londra voi riuscite a convincerla ad andarsene..."
Walter lo guardò storto"non se ne parl.."
"Wal.. E l'unica opzione praticabile..." mormorò Sam "Dobbiamo agire con la massima cautela.. se la mandassimo via si insospettirebbe..."
Walter lanciò un sospiro e poi fissò Rory "Allora vorrà dire che andrete a Londra.. ma non voglio sentire parlare di Crociato Cremisi ed Imp!"
"Promesso!" esclamò Rory e poi salì le scale di corsa con la sorella.
"Wow! Non credevo che avresti ceduto così in fretta Rory!" esclamò Imp "Ma sono sicuro che sarà meglio così! Ci divertiremo a visitare Londra e..."
Rory ridacchiò e si avvicinò all'armadio "Ho detto che non si sentirà parlare di Crociato Cremesi ed Imp..." con un rapido gesto tirò fuori due modelli del costume suo e di Pandy, solo di tinte diverse, uno era nero e l'altro era dorato "Ma non ho parlato di Gray Centurion e Lady Gold!"
Pandora si sedette rassegnata sul letto.

Il giorno dopo, nella prima mattinata, una macchina si fermò davanti la casa dei Destine.
La guidavano Jeanluc e Marianne, due compagni di scuola più anziani di Rory e Pandora, con i quali sarebbero andati a Londra.
I due ragazzi corse fuori di casa dopo aver ascoltato tutte le raccomandazioni di Walter e Sam.
"Allora, siete pronti ad arrivare alla grande città?" chiese Jeanluc partendo.
"Ma non avremo fatto prima ad arrivare in treno?" sussurrò Pandora a Rory.
"Pandy! Ogni eroe che si rispetta deve vivere almeno un'avventura on the road! Vogliamo forse essere da meno?" fece Rory.

"Ferooon!!!" gridò Stripteause nella vasca da Bagno.
"Si?" fece il ragazzo avvicinandosi.
"E' arrivato il pacco che aspettavo? Quello che mi ha mandato la mia amica americana?"
"ho chiamato all'ufficio postale.. c'è stato un disguido ed è arrivato all'ufficio di un paesino.. Ravenscroft.. ma stamattina si è messo in viaggio verso Londra..."
"Ben.." fece Stripteause insaponandosi una gamba.
"Signora.. ma è proprio necessario fare il bagno al centro della pista da ballo?" chiese Feron indicando gli avventori del locale che si erano assiepati intorno alla vasca.
"Oh Feron... fa tutto parte del piano che ho ideato stanotte...Vedrai, presto ti sarà tutto chiaro!" esclamò la stripteause e scoppiò in una sonora risata.

 

*****
ANTEPRIMA:

"Hai sentito pandora? La nostra serie è ricominciata!"
"Davvero? É magnifico Rory! Usciremo in albi da edicola da settantadue pagine?"
"Ehm... non proprio..."
"Volumetti brossurati da libreria con sovracoperta e carta patinata..."
"Ehm... veramente ci pubblicherà un sito di fanfic italiano..."
"Ah...."

Il prossimo episodio: On The Road!

"Rory... ma ci scrive sempre Davis?"
"No.. ci scrive un certo Xel Aka Joji..."
"Ugh... almeno non è Liefield..."
*****

Editoriale:
Ecco che entra alla grande la famiglia più stramba del Marvel Universe! Come? Ah, no.. se cercavate i Fantastici Quattro dovete cliccare su un altro link..
Tsk.. ecco che se ne vanno una ventina di lettori... però, come dico sempre, meglio pochi che buoni! Sono sicuro che voi cinque apprezzerete questa serie...
Tornando a Noi, di solito alla fine di una storia ci dovrebbero essere le note... stavolta andate a fiducia, tutti gli eventi passati a cui si fa riferimento in questa storia sono accaduti.. se volete proprio sapere dove KAKKIO questa serie ha una continuity rintracciabile in 12 numeri + una mini non è che ci voglia molto a rileggervela x i fatti vostri!
Quando alla stripteause x la sua prima e unica apparizione, aprite un albo a casa dell'Hulk di peter david, se avete trovato l'addio al celibato di Rick Jones è quello giusto, altrimenti provate di nuovo...
Infine Feron arriva dritto dritto da "la fine di Excalibur" pubblicato su un MarvelMiniserie(o MarvelMix? O MarvelMega? O Marvelcrossover? Si sa... alla Mita sono davvero originali quando si tratta di dare i nomi alle testate) quale nn ricordo...
Adesso due parole della storie, e permettetemi di rispondere al grande dubbio che vi attanaglia: no, in questa storia non ci saranno MidnightSon! Non è che perché uno scrive il 75% delle serie della sezione Horror vuol dire che sappia scrivere solo quello!
Passando ad altro, come avete notato che non succede un granché in questo episodio, semplicemente perché questa non è una storia di Super Eroi.. il Clan Destine è una famiglia... il fatto che alcuni di loro abbiano dei poteri non vuol dire che passino le giornate ad allenarsi per usarli meglio o a combattere criminali.. ognuno di loro vive la sua vita come preferisce...
Beh... per questo numero ho scritto abbastanza, quindi vi saluto e.. hei! Dove sono finito gli altri quattro? Beh.. sono sicuro che tu hai apprezzato vero? Però, per favore smettila di farmi il verso! Non è carin... Ehm.. chi è che ha lasciato lo specchio qui davanti?

Ps. Scusate se la serie manca della Verve ironica, data dall'umorismo elegante di Davis... il mio putroppo è un umorismo più grossolano a tratti volgarotto.. sappiatemi perdonare!

Ed ora Le battute troppo stupide per non essere scartate una rubrica da me fortemente voluta, con le migliori battute che dovevano essere ospitate in questo episodio fino al momento in cui non ha prevalso il buon gusto!
1-
"Avrei voluto dare un contributo per Inferno... ma non sono mai stato un granché in letteratura italiana!"
2- "Speravo che questa storia dell'ingrandirsi comprendesse TUTTO il corpo!" "Se così fosse le il viagra sarebbe aromatizzato alle radiazioni gamma..."