Disastro Cosmico

X-Men vs Howard il papero

Un'opera al cardiopalma di Paolo Pagnani.

 

Antefatto. Una tranquilla domenica pomeriggio nello Xavier Institute a Salem Center.

Il gruppo dei mutanti è seduto a tavola.

A capotavola c’è Tempesta, che giocherella distrattamente con i resti del dessert.

Wolverine, seduto accanto a lei beve la sua ennesima birra mentre Fenice e Nightcrawler discutono animatamente dinanzi ad una vecchia copia della Bibbia.

Molto meno impegnata Shadowcat mostra a Colosso alcuni dischetti per videogioco, infine Rogue e Cable sembrano seriamente determinati a terminare la torta che è in tavola.

 

Fenice: Vedi Kurt secondo me molte apparizioni del Vecchio testamento sono da attribuire più ad interventi di esseri cosmici che a manifestazioni della volontà divina.

Quante volte noi ci siamo trovati di fronte a fonti di potere cosmico inimmaginabile.

Nightcrawler: Meine Freunde, il potere divino è molto più in alto delle entità aliene con cui abbiamo avuto a che fare. La fede è l’unica forza dell’Universo che niente e nessuno potrà mai comprendere se non con il cuore del credente.

Tempesta: Io ti capisco Kurt, quando ero in Africa ero considerata una dea. Ma in cuor mio sapevo che la divinità era un concetto ben lontano dalla condizione umana.

Wolverine: (lasciando scivolare spuma di birra dalla sua bocca) Ma che bel parlare!

Un giorno forse dovremo contrastare un potere ben più forte di quello di Galactus o dell’Arcano. Allora forse potremo pensare alla divinità.

 

All’improvviso una voce potente rimbomba nella sala congelando tutti:

   “Quel giorno di cui parlate forse è giunto!!”

Fra misteriosi fumi appare la figura granitica di Uatu l’Osservatore :

“Anche se ho giurato di non interferire nelle vicende di voi terrestri, non posso esimermi dall’avvertirvi di un pericolo mortale che si sta per abbattere su voi e sul vostro sventurato pianeta”.

Cable (facendo scricchiolare le giunture metalliche) : Mai che ci portassi una buona notizia!! Parla giacché sei giunto, non essere criptico.

Uatu: Purtroppo Galactus sta per tornare nel sistema solare, voi dovete bloccare il suo nuovo araldo finchè siete in tempo. Ahimè non ho potuto avvertire i Fantastici Quattro impegnati in una strana guerra che avviene in vari frammenti spaziotemporali.

Fenice: Scusa Uatu, e i Vendicatori? Avresti potuto avvertire loro.

Uatu: (Assumendo un’espressione di composta tristezza) Purtroppo oggi è Domenica e i Vendicatori non lavorano. Non mi restate che voi.

Rogue: Grazie per la fiducia Osservatore!!

Uatu : Figuratevi. Vi ho osservato mentre vi battevate con Onslaught, siete degni della missione che vi propongo. Anche se il mio compito è solo quello di osservare, nulla mi vieta di mostrarvi ciò che accaduto prima che la situazione precipitasse in questa crisi che scuote le fondamenta dell’Universo intero.

Shadowcat : Ma interferire con le crisi cosmiche non significa infrangere il giuramento degli osservatori?

Uatu : Le crisi cosmiche sono il mio Hobby, non ci vedo nulla di male in questo. Dunque osservate.

Con un gesto plateale L’Osservatore riempie di fumi la sala. Dopo un po’ appaiono delle immagini molto nitide accompagnate dai suoni.

Gli X-Men si sistemano sulle sedie: lo spettacolo sta per cominciare.

 

Un astronave corre per lo spazio infinito.

Nel suo interno troviamo Howard il papero che osserva lo spazio infinito con due umanoidi alieni (N.d.A. dai nomi impronunziabili, ma che per comodità chiameremo Pik e Pak).

Howard (accendendosi l’ennesimo sigaro): Ragazzi che mi tocca fare per sbarcare il lunario, adesso anche il contrabbandiere spaziale!

Pik (aggiustandosi le antenne): Non essere così drammatico Howard!! In effetti siamo solo dei commercianti. Chi vuoi che si vada a ricordare di questi pezzi di astronavi dell’ex impero Kree che abbiamo trovato abbandonati chissà da quanto sulla terra. Adesso che arriviamo a Pegaso possiamo almeno ricavarne un mucchio di quattrini.

Pak : Siamo vicini al nostro contatto, fino ad adesso la strada è libera, non ci sono astronavi della polizia pegasiana nei dintorni.

Howard : Che strano! Siamo dei commercianti che hanno paura della polizia. Ragazzi a chi volete darla a bere!!

Improvvisamente una forte voce metallica si ode dal ricevitore della loro scalcinata astronave : “ Alt! Fermatevi siamo la Polizia di Pegaso 1. Prego accostare alla nostra piattaforma per controllo merce.”

Pik : (spegnendo il ricevitore): Siamo fregati!! Questi ci spediscono direttamente nelle miniere di Grottax 10!

Howard (tremando tutto e sbuffando fumo) Adesso che facciamo? Io non voglio finire in galera per colpa vostra!

Pak (con i suoi 6 occhi spalancati dalla paura) : Non ci rimane che scappare con il trasmutatore interdimensionale ! Non sappiamo dove ci teleporteremo ma almeno non ci potranno fermare!

Howard : Ma sei matto. Io non voglio rimetterci le penne. Quel trasmutatore non è per niente sicuro!

Pik : (Spostando un grossa leva) : Oramai è deciso. O la va o la spacca. Ragazzi tenetevi forte si balla!!

L’astronave trema percorsa da tremendi scossoni. Improvvisamente il trio viene proiettato in una dimensione piena di colori straordinari.

Pak : Siamo salvi! Però non so in che dimensione siamo capitati. Sembra l’universo delle fiabe.

Howard : (mentre del fumo gli esce dalle orecchie) Salvi un bel cavolo, ho ingoiato il sigaro! Comunque questo luogo ha qualcosa di conosciuto…

Tutti osservando lo spazio pieno di forme e colori aggraziati.

Howard (commosso, sull’orlo del pianto) : Ma certo. Questa è la mia dimensione!! Stiamo andando verso Duckworld , finalmente sono riuscito a tornare a casa!!

Pik : Abbiamo un Pianeta davanti. Si tratta di un planetoide piccolo, ma aggraziato.

Howard : (piangendo) : E’ Duckworld!! E’ casa ! E’ casa!!

Pak : Oh  oh….

Pik : Cosa c’è Pak?

Pak : Ma quella in orbita attorno al pianeta non è l’astronave di Galactus?

Un attimo di gelido terrore immobilizza il trio. Ma Howard ha un improvvisa reazione di rabbia.

Howard : Non posso permetterglielo! Quel mostro galattico non si nutrirà della mia gente. Dobbiamo fare qualcosa.

Pik : Cosa vorresti fare mai furbone? L’unica cosa che ci resta da fare è schizzare via in una dimensione più sicura.

Howard : (tesissimo, indossa la tuta spaziale) Lo so io. Pak fai manovra d’agganciamento all’astronave di Galactus, vi mostrerò un capolavoro di diplomazia cosmica, e in più salverò la mia amata Duckworld.

Con aria divertita Pak esaudisce il desiderio di Howard e si avvicina all’astronave donde scorgiamo Galactus intento a posizionare le sue macchine in direzione del pianeta.

Uscito dalla sua navicella il nostro eroe munito di tuta e casco si avvicina al gigante.

Howard : Ave a te o più grande fra gli esseri che popolano il pluricosmo interdimensionale !

Galactus continua il suo lavoro non curandosi della presenza di Howard

Howard : O tu che hai conosciuto e devastato migliaia di mondi ascolta la preghiera di questo tuo devoto fan.

Questa volta il gigante gli lancia uno sguardo un po’ incuriosito.

Howard : Solo un desiderio ho nella mia meschina esistenza, essere il tuo servo e divenire il tuo fedele araldo per sfrecciare nell’universo intero alla ricerca di nuovi pianeti prelibati. Un planetoide con contorno di asteroidi ? Un satellite ricoperto da una dolce glassa di comete? Beh io te li troverò!!

Galactus (la voce sembra rimbombare nello spazio) : Stupido insetto! Tu credi che io non abbia capito che stai cercando di salvare il tuo inutile pianeta? La fame di Galactus non si placa con le tue insensate parole, sparisci prima che la tua figura cessi di divertirmi e diventi polvere cosmica.

Howard : (iniziando a sudare copiosamente) O grande divinità dello spazio. Lo ammetto, cerco di salvare il mio pianeta. Ma è anche vero che tu, senza un vero araldo, ti sei ridotto ad andare in giro per universi interdimensionali per cibarti di pianetucoli poco calorici come il mio. Fai di me il tuo fido araldo e io ti prometto ben altra sostanza, ed una devozione vera, non come quel Surfer che ti ha abbandonato, buono solo a molestare ragazze terrestri cieche ed indifese, o quella banda di mostri che ti hanno tradito alla prima occasione alleandosi pure contro di te. Mettetemi alla prova, o divino, ed insieme solcheremo gli spazi cosmici alla ricerca di nuove terra che ti sazieranno a volontà, e poi … io nella mia camera ho il tuo poster…

Galactus : (Sul cui viso sembra apparire un espressione di commozione) Ebbene si, piccolo essere, mi hai convinto. Durante innumerevoli eoni  mai ho sentito tanta sincerità in un mortale. Risparmierò il tuo pianeta e faro di te il più potente essere cosmico che l’universo ricordi , il più grande araldo di Galactus!!!

Un raggio di potente energia sprigionatosi dagli occhi di Galactus investe la figura del papero che si trasforma. Spariscono tuta e casco ed il piumaggio diventa color argento.

Anche la corporatura diventa più robusta e nel becco appare uno sgargiante sigaro dorato.

Howard : Uack! Sento l’energia, sento un immenso potere.

Galactus : Ora, mio fedele Araldo puoi solcare gli spazi cosmici. Con il tuo sigaro psionico-elementale possiedi un potere a cui nessun altro mortale è consentito accedere.

Howard : Ebbene si mio padrone. Voliamo via da questa insulsa dimensione. Seguimi ed insieme accederemo a nuovi mondi che possono sfamare la tua divina fame!!

In un lampo d’argento Howard e l’astronave di Galactus sfrecciano via lontano, molto lontano da Duckworld.

 

Per un attimo i fumi colorati si diradano nella sala da pranzo dello Xavier Institute , gli X-Men che hanno appena assistito alla scena sono immobilizzati dal terrore.

Colosso : Boszhe moi !! E’ un disastro cosmico. Compagni, come faremo a far fronte ad una simile minaccia?

Shadowcat : Questa volta le forze antagoniste sono molto al di sopra della nostra portata!

Nightcrawler : Non temere katzchen, vedrai che anche questa volta troveremo una soluzione.

Tempesta : Ragazzi, inutile nascondersi. Dobbiamo usare tutte le nostre forze per cercare di porre rimedio a questa terribile situazione!

Fenice : Uatu come pensi che dovremmo intervenire? Mi sembra un impresa disperata!!

Uatu : Ma questo non è ancora il peggio. Lasciate che vi mostri come si sono evolute le cose…

La stanza si riempe nuovamente di fumi, suoni e colori si fanno via via più distinti.

Gli X-Men assistono sbalorditi allo svolgersi degli eventi…

 

 

Fine prima parte...