U.S.AGENT

MINISERIE IN QUATTRO PARTI

 

Di Carlo Monni

 

OPERAZIONE RINASCITA

                                                                                       

(PARTE QUARTA)

 

 

IL COMPLOTTO SVELATO?

 

 

1.

 

 

L’ampia sala è completamente in ombra, fatto salvo un cono di luce che illumina due figure immobili. Entrambi sono uomini. Uno è massiccio, un vero fascio di muscoli che si possono veder pulsare. Indossa un costume rosso bianco e blu. Sul corpetto azzurro le tredici stelle della bandiera originale della rivoluzione e, sotto, strisce orizzontali alternate bianche e rosse, guanti e stivali sono bianchi, maniche e gambe, invece rossi, il volto è coperto da un semplice cappuccio che lascia scoperta solo la parte inferiore del volto privo d’espressione, al polso uno scudo triangolare, in tutto simile a quello originale di Capitan America. L’uomo al suo fianco può essere descritto solo come: Capitan America. In ogni particolare: figura, posa, costume, scudo, è del tutto identico alla leggendaria sentinella della libertà e se uno potesse osservarlo, troverebbe sotto la maschera il volto di Steve Rogers, il Capitan America originale. Eppure l’osservatore attento troverebbe almeno due piccole differenze: osservando la schiena noterebbe che il motivo delle strisce bianche e rosse verticali non continua sul retro del corpetto, che è completamente blu; inoltre nel suo sguardo, dietro quegli occhi azzurro ghiaccio, brilla un lampo che qualcuno definirebbe di follia.

Le due figure sono totalmente immobili, come automi che aspettano il comando del loro costruttore per iniziare qualunque movimento. In una saletta sopra l’ampio salone, Lo Scienziato Supremo dell’A.I.M. ed Il Dottor Faustus osservano i loro soggetti

-È sicuro che tutto sia a posto dottore?- chiede lo Scienziato Supremo

-Ho lavorato per una settimana senza interruzione alla loro rieducazione e sono sicuro di quel che dico.- ribatte Faustus –In fondo è stato semplice, è bastato rivelar loro una versione appena distorta della verità. Al soggetto McIntyre, il nostro “Maggiore Libertà”, è stato raccontato che il siero del supersoldato lo ha fatto cadere in animazione sospesa sino ad oggi, quando è stato trovato un modo di rianimarlo e questa, dopotutto, non è altro che la verità. Il resto è venuto da se: tutta una serie di sedute, ipnoterapia, droghe sperimentali per influenzare subliminalmente la sua mente ed aiutarlo a superare lo shock di aver dormito per più di sessant’anni ed adattarsi ai cambiamenti del mondo. Naturalmente è un lavoro ancora lungo, ma il Maggiore è un tipo molto determinato e motivato.-

-Ha letto la sua scheda? Sa chi era prima di essere selezionato per il Progetto Rinascita.-

-Si, insofferente alla disciplina, si fece degradare a soldato semplice ed in seguito, ha ucciso il suo comandante durante una lite perché non voleva eseguire gli ordini. Avrebbe dovuto essere giustiziato e poi gli Alti Comandi dell’esercito gli offrirono una possibilità: il perdono in cambio della partecipazione all’esperimento del Prof. Erskine.-

-Fa molto “Quella sporca dozzina, non crede?-

-Si, può essere, in effetti, ma non era insolito per l’esercito e non lo è neanche ora.-

-Lo so, lo so, ma andiamo avanti ora.-

-Quanto a “Steve Rogers” anche a lui è stata narrata in gran parte la verità. Con lui è stato più facile: è un soggetto che conoscevo e che avevo già ricondizionato in passato. È bastato dare una sistemata, diciamo così, ai suoi ricordi. Sa che la formula imperfetta che prese nel 1953 gli ha alterato i processi mentali facendolo diventare paranoico nei confronti di chiunque la sua mente deviata ritenesse antiamericano, un’esasperazione psicotica dell’anticomunismo viscerale dell’epoca.[1] È convinto che il suo problema sia stato affrontato e curato durante la sua animazione sospesa.

-E invece?-

-Avevo già affrontato il problema della sua psicosi la prima volta che me lo affidarono e l’avevo posta sotto controllo per i miei scopi.[2] Ho fatto la stessa cosa ora, ma la sua monomania permane è stata solo rediretta per i nostri scopi.-

-Interessante, ma mi dica ha mai chiesto del suo partner?

-Certo, gli è stato detto che Jack Monroe si trova in un'istallazione medica militare perché è rimasto ferito nella sua ultima missione, il che è vero, in un certo senso.-

-Molto bene e quindi a che punto siamo?-

-Entrambi credono di trovarsi in una base segreta dell’intelligence americana e che sono stati riportati in vita per combattere gravi minacce alla sicurezza nazionale. Ci hanno creduto perché è proprio quello che desiderano credere.-

-Ed è quello che faranno, dopotutto no? Elimineranno i miei nemici e poiché i miei nemici sono altre organizzazioni terroristiche rivali…beh il cerchio si chiude.-

-Infatti, ed è proprio questo il bello. Altri tentativi di controllare mentalmente dei cosiddetti supereroi si sono infranti contro la loro volontà capace di superare il condizionamento, ma stavolta i nostri agenti faranno proprio ciò che sono stati addestrati a fare, compresa la questione Capitan America.-

-Già, Capitan America che mi dice al riguardo?-

-Al nostro Capitan America è stato detto che l’attuale è uno dei tanti rimpiazzi e che la storia del suo ripescaggio nelle acque dell’atlantico da parte dei Vendicatori è solo un’opera di disinformazione orchestrata dai servizi segreti per farlo passare per l’originale.-

-E ci ha creduto?-

-Voleva disperatamente crederci. Per lui è un modo di dare integrità al suo mondo interiore e poi sa che i servizi agiscono in questo modo. A questo punto è stato facile fargli credere che questo Capitano è un traditore e che lui deve fare il suo dovere per punirlo e portarlo dinanzi alla giustizia.-

-Scontato, ma abbastanza geniale da funzionare. Procedete.-

-Ora sono in trance ipnotica, ma quando avrò pronunciato la parola chiave si sveglieranno e saranno pronti

 

            Da un’isola dei Caraibi due figure osservano compiaciute, su uno schermo a circuito chiuso, i progressi.

-Pensi davvero che funzionerà Johann?- chiede il Seminatore d’Odio

-Ho visto fallire piani come questo troppe volte per non essere scettico.- ribatte il Teschio Rosso, ma, comunque, vada a finire. La battaglia tra due versioni del mio più odiato nemico mi offrirà almeno un po’ di divertimento e non interferirà con i nostri piani.-

-A proposito il Numero Uno dell’Impero Segreto ci ha comunicato che non intende proseguire la collaborazione con noi.-

-Me l’aspettavo da uno come lui, ma non importa. Se il suo piano avrà successo, allora questo andrà, comunque, a nostro vantaggio e se, invece, dovesse fallire, allora capirà di aver bisogno di noi. Quanto ai tuoi piani Mein Freund?-

-Sono a buon punto. Sto per scatenare una campagna d’odio come il mondo non ha mai conosciuto

-E tu sei uno specialista in questo no?-

Il Teschio Rosso ride mentre nell’aria si diffondono le note della Marcia Funebre di Chopin.

 

 

2.

 

 

            L’uomo anziano si muove con disinvoltura nonostante l’andatura zoppicante ed il bastone che usa per aiutarsi a camminare.

-La ringrazio di avermi fatto da guida nella mia visita ai vostri uffici dottoressa Cooper.- dice

Valerle Cooper sfodera uno dei suoi più smaglianti sorrisi e risponde:

-È stato un onore per noi ricevere la sua visita Senatore.-

-Non mi lusinghi troppo Dottoressa, sono vecchio sa? Ho abbastanza anni d’esperienza da sapere che certe visite dei politici sono sempre considerate un fastidio da voi “operativi”. Non tanto vecchio da non apprezzare la cortesia di una bella donna, comunque.-

Val incassa il colpo, sapeva bene che il suo interlocutore è un tipo da prendere con le molle, d’altra parte…L’arrivo di Jack Daniels la distrae dal corso dei suoi pensieri:

-Buongiorno Jack, permettimi di presentarti un visitatore illustre: il Senatore Frederick Davis della Commissione di Controllo sui servizi di sicurezza. Senatore, questo è uno dei nostri uomini migliori l’Agente Speciale Jack Daniels-

Jack stringe la mano dell’uomo e si accorge che, nonostante l’età, ha una stretta forte e vigorosa. Lo scruta con attenzione nei brevi istanti che si stringono la mano. È anziano, certo, figura slanciata, muscoli che non hanno perso di tono, probabilmente si tiene in esercizio, capelli bianchi ed occhi azzurri e scrutatori,

-ha una bella stretta di mano agente Daniels.- commenta Davis

-Anche lei non scherza signore.-

-Per la mia età vuol dire? Beh, anche se ho quasi 72 anni mi piace continuare a tenermi in forma come quando ero ragazzo, beh ora scusatemi vedo che è appena arrivato a prendermi mio figlio.-

Jack vede arrivare un uomo di circa 40 anni, molto somigliante al padre, capelli castani tagliati corti ed occhi grigi. Pochi cenni di saluto poi i due se ne vanno.

-Perché era qui?- chiede Jack a Val

-A quanto sembra ci sarebbe un progetto di riforma della commissione, non so darti i particolari, è stato alquanto evasivo anche col presidente della commissione, il povero Raymond mi è sembrato un po’ preoccupato.-

-I politici combinano sempre guai.- sentenzia Jack –Anche se, non so perché, ma lui mi sembra diverso.-

Val inarca un sopracciglio e pi decide di cambiare discorso.

-Di cosa ti occupi adesso?-

-Beh c’è il caso di quegli evasi dalla Volta, sono appena tornato dall’Arizona alla caccia di Sunstroke e non so quanto mi fermerò….- esita un po’, poi continua: -Se le facesse piacere, potremmo parlarne più tardi davanti ad un aperitivo.-

Val sorride, un sorriso molto diverso da quello prima riservato al senatore.

-Mi farebbe molto piacere Jack.- risponde

 

            Fuori dell’edificio, in Pennsylvania Avenue il Senatore Frederick Davis parla con il figlio William

-Dunque Will?-

-Direi che i tuoi sospetti erano giusti papà, abbiamo fatto quelle indagini che dicevi e…beh abbiamo trovato alcune anomalie.-

-Uhm è come temevo dunque. La mia visita è stata altrettanto istruttiva e dopo aver parlato con Sikorsky e con quel bel tipo del Generale Haywerth sono sempre più convinto che un’indagine approfondita sia necessaria. Le cose non sono molto cambiate alla Commissione dopo quell’incidente col Teschio Rosso di alcuni anni fa, temo.-[3]

-Credi davvero che…-

-A dir la verità si. E credo anche che sia ora di usare tutte le risorse della nostra organizzazione per sventare questa possibile minaccia. Tua sorella sta già facendo quel che abbiamo concordato?-

-Dovrebbe incontrarli questa mattina, tutti e due speriamo.-

-Bene, avremmo dovuto farlo già da molti anni, ma non è mai troppo tardi per rimediare ad un errore. Avvisiamo i nostri amici di Londra.-

 

 

 

3.

 

 

            Accade in poco tempo, dovunque vi sia un rifugio da scoprire dell’Hydra, dei Cani Da Guardia e di altre organizzazioni che un tempo sarebbero state definite sovversive. Come forze della natura, i due uomini chiamati Capitan America e Maggiore Libertà piombano su di loro e li abbattono come birilli. La polizia e le altre organizzazioni governative fanno decine di arresti ed i Media si gettano come falchi sulle ghiotte notizie.

 

A Brooklin Heights Steve Rogers sta guardando il notiziario della sera con la sua amica Connie Ferrari e quando appaiono le immagini di Capitan America e del Maggiore Libertà gli va di traverso la bibita che sta bevendo:

-Steve tutto bene?- gli chiede Connie

-Si, non preoccuparti.- risponde lui, ma in realtà la sua mente è in fermento. Lui sa di essere Capitan America e di non essere mai stato a quella libreria ed allora chi è quell’impostore? Sembra proprio lui, costituzione fisica, modo di muoversi, perfino la voce, è quasi incredibile e dovrà investigarci seriamente. Sa da dove cominciare

 

 

4.

 

 

            A New York nel palazzo sede delle Oracle Industries, un uomo dell’apparente età di 25 anni riceve una visita:

-Mister Jim Hammond?- chiede una giovane donna bionda più o meno della stessa età

-Certo. Lei è la signorina che ha chiesto un appuntamento.Il Principe Namor mi ha incaricato di farle le sue scuse, ma non può essere presente miss…-

-Il mio nome è Stephanie Davis ed anche se avrei preferito parlare anche a Sub Mariner, quello che ho da dire posso cominciare a dirlo a lei, la leggendaria Torcia Umana Originale.-

-Mmm, lei m’incuriosisce Miss Davis, non sono molti a sapere che Jim Hammond il dirigente delle Oracle Industries un tempo era la Torcia Umana, il supereroe androide degli anni ’40 e ’50.-

-So molte cose su di lei Mr. Hammond, cose che nemmeno lei sa e sono qui per raccontargliele.-

            La ragazza parla e Jim Hammond segue con interesse e stupore il suo racconto e quando questo è finito, commenta:

-Incredibile, ma se questo…network è quello che lei mi dice, perché io, Cap e Namor non ne siamo mai stati informati?-

Per la verità…- risponde la ragazza -…siete tutti scomparsi negli anni cruciali ed in seguito, beh, non so cosa dire in realtà, in ogni modo è stato deciso di chiederle se vuol essere dei nostri.-

-Beh ragazza, viste le persone coinvolte, non vedo come potrei dire di no, possiamo parlarne dire. Mi farà piacere rivedere tuo padre dopo più di 50 anni dall’ultima volta.-

 

            Nel Q.G. Newyorkese dello S.H.I.E.L.D. Nick Fury, Jasper Sitwell e Sharon Carter stanno osservano un filmato degli ultimi avvenimenti e con loro c’è un ospite d’onore: Capitan America

-L’esame del filmato non ci dice molto!- borbotta Fury

-A parte che quel Capitan America sembro proprio io.- commenta Cap –Ha usato le stesse mosse che avrei usato io, si muove come me, il costume e lo scudo sono repliche perfette o quasi.-

-E non è tutto, signori.- interviene Sitwell. Questo filmato viene da una delle telecamere a circuito chiuso del rifugio dell’Hydra, era ancora in funzione dopo la battaglia ed ha continuato a filmare le zone circostanti, in particolare questo.-

L’immagine mostra un uomo in impermeabile confuso tra la folla, un uomo il cui volto è identico a quello di Steve Rogers.

-Incredibile, quello non sono io, lo so, ma…-

-Già!- dice semplicemente Nick Fury -Commenti?-

-Uno solo, lui è identico a me, non c’è dubbio, a parte un particolare, il costume non ha le strisce sulla schiena. Per quanto mi ricordo c’era un solo uomo con queste caratteristiche, ma è morto dinanzi ai miei occhi o almeno credo.-

-Il Capitan America degli anni ’50.- afferma Nick

-Si. A ripensarci, il modo in cui si è suicidato non sembrava nel suo carattere, era un uomo deciso, determinato, crollare così…all’epoca avevo dato la colpa alle manipolazioni di Faustus, ma se fosse stato un altro dei suoi giochi d’inganni, dopo tutto, non aveva simulato anche la tua morte Sharon?-

Sharon assentisce senza parlare, a tutt’oggi non sono ancora chiare le circostanze della sua presunta morte.

-Quindi pensi che sia ancora vivo?- chiede poi

-Forse si e se lo è, beh si farà di certo vivo abbiamo ancora delle cose in sospeso.-

.-E di quel Maggiore Libertà che ne pensi?-

-Conoscevo un Maggiore Libertà ai tempi della 2° Guerra Mondiale, ma non è di certo lui. Il fisico ed il costume sono molto diversi, tuttavia, è chiaro che ha avuto un addestramento simile al mio. C’è qualcosa di familiare in lui e non è solo il fatto che indossa un costume simile al mio, come se dovessi conoscerlo.-

-Abbiamo fatto delle ricerche Cap e questo è il risultato.-

-I diari di Erskine, credevo fossero scomparsi da tempo.-

Con mano tremante Cap legge le parole che Nick Fury gli indica:

-Il soggetto N° 1- esclama –Il primo a ricevere il siero, ma qualcosa non funzionò e lui morì.-

-Esatto, ma già all’epoca Erskine sospettava alcune delle proprietà particolari del suo siero e così il corpo di McIntyre fu posto in una specie di primitivo contenitore criogenico. Erskine intendeva studiarlo, anche dopo aver trovato un elemento stabilizzatore, I Raggi Vita, ma il suo successivo assassinio gli impedì di farlo, in seguito il contenitore fu dimenticato nei magazzini del Ministero della Guerra e da lì, attraverso una serie di passaggi, è finito nel nostro magazzino da cui è scomparso poco più di dieci giorni fa.-

-Sospetti che invece di morire McIntyre sia finito, come me anni dopo, in animazione sospesa e che qualcuno abbia trovato il modo di risvegliarlo?-

-I nostri sospetti si appuntano sull’A.I.M., ma non c’è niente di sicuro.-

-E che motivo avrebbero?…No non dirmelo, uno dei soliti elaborati piani per farmi fuori giusto?-

-Crediamo di si.-

-Beh sono preparato, se è questo che ti preoccupa. L’A.I.M., l’Hydra, il Teschio Rosso, Zemo, tutti ci hanno provato, prima o poi, con piani del genere, ma io sono sempre qui.-

-Se quei tipi si faranno vivi non sarai il solo ad occupartene.- interviene una voce ferma

-U.S.Agent!- esclama Cap –Cosa ti porta qui?-

-Una visita al Q.G. di WorldWatch, che mi ha permesso di sentire notizie interessanti.-

Qual’è il tuo interesse nella vicenda?-

-I tipi che vestono la bandiera sono da sempre un mio problema, lo sai.-

-Si lo so, beh se vorrai entrare nel gioco non te l’impedirò di certo. Ora scusatemi, ma ho da fare altrove.-

            Prima di andarsene Cap si rivolge a Sharon:

-Sharon, non abbiamo più avuto modo di parlare dopo la faccenda del Teschio Rosso e di Korvac.-[4]

-Non c’è molto da dire Rogers, credo.-

-Dobbiamo parlarne non credi?-

-Del fatto che mi ami o che non mi ami, forse? Siamo troppo cresciuti per giocare con le parole ed ora vai, non vorrei farti perdere un appuntamento importante.-

La voce di Sharon è tagliente e Cap rinuncia. Abbandona il .G. dello S.H.I.E.LD. e si dirige verso Brooklin, dopo pochi minuti è nel suo appartamento e controlla la posta. Un biglietto attira la sua attenzione, ha appena finito di leggerlo che, senza mutare la sua espressione preoccupata dice.

-Puoi entrare U.S.Agent, la finestra è aperta.-

-L’immaginavo che ti eri accorto che ti seguivo, Rogers, allora che c'è di nuovo? Hai ricevuto un messaggio dai nostri “fratelli” giusto?

-Infatti, il mio amico Steve Rogers m’invita ad un incontro chiarificatore.-

-E se ti conosco bene, non avviserai lo S.H.I.E.L.D. e vorrai fare tutto da solo, beh scordatelo. Io verrò con te.-

-Me l’immaginavo, non cercherò di farti cambiare idea, preparati a partire.-

 

                        Nell’ufficio che divide con Jack Daniels, Allie Magruder sta esaminando i rapporti sui superumani in attività. Lo S.H.I.E.L.D. non ha ancora avuto successo nel recuperare l’eliveicolo rubato dal Teschio Rosso, alcuni degli evasi dalla Volta sono ancora liberi ed i soliti supereroi si scontrano con i soliti supercriminali, ordinaria amministrazione, poi c’è quel tizio dell’altro giorno, il Maggiore Libertà, non c’è niente su di lui, comparso dal nulla, ma con una probabile connessione con Capitan America. Quasi senza convinzione prova una ricerca con i pochi dati che ha e…Nulla, naturalmente, pochi appunti su un oscuro supereroe della 2° Guerra Mondiale ed altri sul Progetto Rinascita, l’esperimento che ha creato Capitan America. Ma cos’è questo? Una ricerca sul progetto rinascita di almeno dieci giorni prima? Chi l’ha fatta? Magruder non si definisce un’esperta di computer, ma in realtà ne sa più che abbastanza da seguire le tracce della ricerca sino all’utente che l’ha fatta: il Generale Haywerth? Ma perché? Il Maggiore Libertà non era ancora comparso, perché Haywerth faceva ricerche sul siero del supersoldato, che interesse aveva? Deve parlarne con qualcuno, Il Presidente Sikorsky, forse

 

 

5.

 

 

            Il Mausoleo di Lincoln è un luogo altamente simbolico per Capitan America. È sempre stato vero, chiunque fosse l’uomo che indossasse il costume, ecco perché non c’è niente di sorprendente che sia stato scelto come luogo dell’incontro. Far i due uomini che reclamano per se quell’augusto nome. Quello che, silenzioso, sembra quasi in preghiera dinanzi alla statua del grande presidente è il primo di tutti. Quando sente i passi alle sue spalle, si volta con calma. Dinanzi a lui l’altro Capitan America. È sorprendente notare quanto siano simili per fisico e portamento, il nuovo arrivato ha, però, un’espressione dura e risoluta.

-Eccoci, dunque.- dice il primo –Dobbiamo proprio combattere?-

Sei un traditore.- ribatte l’altro –Hai disonorato il nome che porti ed io ti infliggerò la punizione che meriti.-

.-È questo che ti hanno detto? E tu ci hai creduto?-

-Ho visto i filmati, ti sei alleato con il Teschio Rosso…il Teschio Rosso, per amor del cielo.[5] Avete assalito una base americana, tu ed il più grande nemico dell’America. Hai venduto i segreti missilistici del paese ad una nazione straniera.[6]

-Non ti hanno detto che quelle accuse erano false. Sei caduto nella loro trappola.-

-Taci! Io te la farò pagare per tutti i tuoi crimini.-

-Steve….Tu porti il mio nome ed il mio volto, credi davvero che io sarei capace di tradire il mio paese? Sono certo che hai dei dubbi anche tu o, altrimenti non mi avresti fissato quest’appuntamento, mi avresti attaccato senza preavviso.-

-Se tu fossi il vero Capitan America non lo crederei mai, infatti, ma loro mi hanno detto la verità su di te. Non sei altro che un impostore, uno dei tanti rimpiazzi.-

-Loro? Chi sono loro?-

-Lo sai, il Governo, lo S.H.I.E.LD., loro mi hanno risvegliato per combatterti, sapevano che solo un altro Capitan America poteva fermarne uno diventato traditore.-

-Ti hanno mentito Steve, loro non sono chi ti hanno di essere. È come l’ultima volta, ti fai manipolare da qualcuno che si serve di te!-

.-Taci!-

-Sreve…-

-Io sono Capitan America e tu sarai presto un traditore morto.-

Così dicendo, il Cap degli anni ’50 lancia il suo scudo. Con mano sicura l’originale Cap lo afferra e lo rimanda indietro, diritto nella mano dell’altro, poi quello che d’ora in poi chiameremo Capitan America IV si lancia sul primo ed i loro scudi collidono. È come vedere una battaglia allo specchio. Mossa dopo mossa i due Capitan America si bloccano l’un con l’altro se non fosse che uno di loro non ha le strisce sulla schiena, chi saprebbe dire chi è l’uno o l’altro?

 

            Pochi minuti prima, fuori del mausoleo l’uomo che si fa chiamare Maggiore Libertà è pronto ad entrare quando una voce decisa lo apostrofa:

-Fermo amico, credo che li dentro ci sia una questione privata in corso.-

Il Maggiore Libertà si volta e si ritrova dinanzi ad U.S.Agent.

-Ah il Capitan America mancato, mi hanno avvertito di te. Togliti dalla mia strada amico o dovrò pensarci  io a farti mordere la polvere.-

-Provaci!-

            Non sono necessarie altre parole per i due combattenti ed U.S.Agent si rende subito conto di come il suo avversario sia decisamente tosto, quando si ritrova respinto contro la parete del mausoleo.

-hai un buon pugno te lo concedo...- dice Agent -…ma io ho la mascella dura.-

Lo scontro avviene senza grandi parole: entrambi i combattenti sono dei duri e sono addestrati come soldati. Fanno quello devono e non sprecano tempo in chiacchiere. Il Maggiore Libertà è in gamba ed Agent si ritrova presto alle corde, ma, come abbiamo già detto altre volte, quest’uomo è un combattente e non si arrende mai.

-Te lo concedo amico, se mi avessi preso di sorpresa a quest’ora, forse, mi avresti sconfitto, ma ero pronto per te e non faccio mandare al tappeto da uno come te.-

-Basta parole!-

-Certo McIntyre!-

-Tu sai chi sono?-

-Il grande sergente McIntyre, degradato a soldato semplice per insubordinazione, non contento hai ucciso il tuo comandante perché ti ha dato un ordine che non gradivi!-

-Menti, dannato bugiardo!-

-Non eravamo ancora in guerra e tu non riuscivi ad accettare gli ordini allora. Non eri un buon soldato, non saresti mai stato un buon simbolo dell’America, sei un disonore per l’uniforme che porti.-

-Zitto, zitto! Ti farò star zitto!-

Il Maggiore Libertà si lancia contro Agent in preda ad una furia cieca, ma Agent è pronto ad accoglierlo., si abbassa evitando il suo attacco, con la sinistra gli blocca il polso e poi gli sferra un micidiale destro che lo atterra.

-Il suono della verità fa male vero?-

 

            Magruder è entrata nell’ufficio di Raymond Sikorsky, il Presidente della Commissione per gli Affari Superumani ed ha riferito la sua scoperta. Sikorsky l’ha ascoltata con espressione grave  e poi…

-Ha riferito a qualcun altro la sua scoperta Agente Magruder?-

-Non ancora signore, data la questione ho pensato di parlarne prima con lei.-

-Molto bene. Mi dispiace Magruder lei era un elemento molto promettente.-

Sikorsky estrae una pistola dal cassetto.

-Mi dispiace davvero, mi creda, ma non posso permetterle di riferire a qualcuno la sua scoperta prima di averne fatto sparire le tracce.-

-Signore…

-Farà male solo per un secondo, mi creda…-

Allie Magruder è troppo allibita per reagire e per lei sarebbe la fine se…con uno schianto, la porta dell’ufficio s’infrange ed entra, con la pistola spianata, Jasper Sitwell. Una frazione di secondo e Sikorsky sposta la mira verso di lui, ma Sitwell è più svelto e Sikorsky crolla riverso a terra mentre la sua camicia si tinge del rosso del suo sangue.-

-Incredibile!- esclama Magruder.  Non me lo sarei mai aspettata da lui.--

Sitwell si china sul morto e l’esamina brevemente

-Sarebbe più sorpresa ancora agente Magruder…- dice -…se le dicessi che questo non è Raymond Sikorsky, ma un sosia che si è sostituito a lui?-

-Ne è certo? Uhm, lei è Sitwell dello S.H.I.E.L.D. vero?-

-Indubbiamente. Il Colonnello Fury ha ricevuto una segnalazione ed ha mandato me ad indagare, appena in tempo vedo.-

-Segnalazione? E da chi?-

-Questa, agente, è una questione segreta anche per lei. Sicurezza internazionale, mi capisce?

Allie non ne è proprio certa.

 

            All’interno del Mausoleo di Lincoln la situazione è sempre in stallo. Nessuno dei due Capitan America è riuscito a darsi il colpo decisivo ed ancora si fronteggiano, L’originale deve ammettere che l’altro è in gamba. Gli hanno fornito anche una scudo degno di stare alla pari con il suo. Ci vede la mano dell’A.I.M. in tutto questo.

-Ascoltami!- dice –Non c’è scopo a combattere, ti hanno ingannato, credimi!-

-Non intendo ascoltare le tue menzogne!-

-Sei davvero certo che mento? Guardami!-

            Con gesto teatrale Cap I lascia cadere a terra lo scudo e si abbassa la maschera.

-Abbiamo la stessa faccia!- dice –Tu hai assunto il mio nome e ti sei fatto carico della mia missione perché ritenevi che il mondo avesse bisogno di Capitan America. Hai fatto quel che potevi, non hai chiesto tu che il siero ti sconvolgesse l’equilibrio mentale e nemmeno che uomini più preoccupati del problema che eri diventato, che di aiutarti a risolverlo ti mettessero in animazione sospesa. Adesso ti dico che sei stato ingannato. Io sono quello originale e non ho tradito. Se non mi credi, fatti avanti, non mi difenderò.-

Capitan America IV lancia il suo scudo e coglie Cap al plesso solare e Cap cade a terra

-Tu parli troppo!- dice Capitan America IV e si avvicina alla sua preda.

           

Il Maggiore Libertà si è rimesso in pedi. La lotta con U.S.Agent continua. Quest’ultimo vede dinanzi a se una versione distorta di se stesso. Ripensa a quali strade hanno portato John Walker a diventare il Superpatriota, Capitan America ed, infine, U.S.Agent. l’arma segreta dell’America. Che stupidaggini, pensa, siamo pieni di supertizi patriottici, anche questo qui, crede di combattere per i buoni. Povero illuso, mi ricordi me quando ero Capitan America ed ero manovrato dalla Commissione e dal suo presidente. Sono davvero cambiate le cose? Beh ci penserò dopo averlo steso. Un colpo, un altro, Agent Barcolla, ma si riprende e colpisce il suo avversario, poi gli si butta addosso ed entrambi rotolano nel prato

 

Capitan America IV è vicino al suo avversario che non prova nemmeno a rialzarsi, gli sferra un calcio e poi gli è sopra, solleva lo scudo e si prepara a calarlo con forza sul suo collo.

-È questo che vuoi davvero fare?- dice Cap I –Allora, avanti fallo, ma prima prova a chiederti se è questo che vuoi che sia Capitan America, uno spietato assassino. Se anche io fossi un traditore, è questa la via dell’America? Uccidere senza pietà, un avversario inerme?-

Il volto di Cap IV è una maschera di furore, ma lo scudo si blocca a mezz’aria. Per un tempo apparentemente lunghissimo ed interminabile i due contendenti sembrano bloccati come un gruppo marmoreo, poi… Cap IV abbassa lentamente lo scudo e si solleva.

-Capitan America non uccide a sangue freddo- afferma cupo –Indagherò e scoprirò se mi hanno mentito e se l’hanno fatto, la pagheranno. Quanto a te, io te, non abbiamo ancora finito, ci rivedremo.-

-Io ci sarò….sempre.- ribatte Cap

            Lo vede saltar via e si chiede se non dovrebbe inseguirlo, poi pensa a se stesso ed a come i casi della vita avrebbero potuto condurlo sulla stessa sua strada. Gli darà fiducia, ne ha diritto. Lo rivedrà, lo sa. Succede sempre

 

            Londra, uno dei due uomini l’abbiamo già conosciuto, è il senatore Frederick Davis, l’altro è molto più anziano ed è piccolo di statura, ha l’aria stanca, ma decisa. Il telefono squilla e Davis risponde:

-Ah…bene, perfetto, ti ringrazio Will.- si rivolge al suo interlocutore. –Era mio figlio William. Fury ha colto i nostri suggerimenti ed è intervenuto alla Commissione smascherando Sikorsky e presto arriverà anche a Haywerth!-

-Perfetto!- ribatte l’altro –Non sono esattamente i metodi che usavamo un tempo, eh amico?-

-Eravamo più giovani, ora dobbiamo essere più indiretti, lasciare l’azione agli altri, a volte penso che mi manchi l’eccitazione di quei tempi, ma ormai…-

-Già, ormai…..beh, brindiamo al successo delle nostre prossime operazioni.-

 

            Il Maggiore Libertà vede Capitan America IV allontanarsi dal mausoleo e borbotta:;

-Ma che sta succedendo?-

Il diretto di U.S.Agent lo coglie proprio in quel momento di distrazione e lo spedisce a terra. Agent riflette su ciò che ha visto e capisce cos’è successo tra i due Capitan America e questo gli fa prendere una decisione.

-Amico!- dice –Io non ho niente contro di te, finora te la sei presa solo con i cattivi e mi sta bene Non abbiamo motivo di combattere per adesso. Vattene, segui il tuo amico, sistemeremo le nostre differenze un altro giorno.-

-Sarà presto!-

-Ci conto!-

Il Maggiore Libertà si rimette in piedi e poi, si allontana correndo. U.S.Agent entra nel mausoleo

-L’hai lasciato andare.- dice semplicemente Cap

Lui non risponde

-È stato solo il primo round. Li rivedremo presto, lo sai, succede sempre.-

U.S.Agent fa un cenno di assenso, poi entrambi lasciano il luogo sotto lo sguardo fermo della statua di Lincoln

 

            Jack Daniels non può fare a meno di notare l’agitazione alla sede della Commissione. Ci vuole poco perché gli venga spiegato cos’è successo.

-Sikorsky sostituito da un sosia? Haywerth sospettato? Da non credersi.-

-Stiamo andando ad arrestarlo.- dice Magruder –Abbiamo appena ricevuto il mandato.-

-Vengo con voi.-

 

            Nel suo ufficio Haywerth è al telefono ed è nervoso

-Mi hanno scoperto signore… - sembra quasi implorare –Che posso fare adesso?-

-Haywerth, povero sciocco- ribatte la voce all’altro capo del filo. –Lo sa cosa deve fare no?-

-Signore!!-

La comunicazione viene interrotta ed Haywerth trema mentre capisce che non ha altra scelta.

 

            Mentre il piccolo corteo composto da Jasper Sitwell, Valerie Cooper, Jack Daniels ed Allie Magruder si avvicina all’ufficio del Generale Haywerth. Jack ripensa ad alcune cose successe nel recente passato e non può fare a meno di ricordarsi un altro episodio in cui un Presidente della Commissione si era rivelato un agente infiltrato, chissà se anche stavolta….

 

            Il colpo di pistola echeggia nel corridoio silenzioso ed i quattro si precipitano nell’ufficio di Haywerth, sfondando la porta. Lo trovano seduto ala, scrivania, la testa riversa sul ripiano, il sangue che sgorga dalla tempia, la pistola ancora in mano.

-Ha scelto la via più semplice per uno come lui.- commenta Sitwell

Il telefono squilla e tutti scattano come se avessero ricevuto una scossa elettrica. Sitwell decide di rispondere, ascolta l’interlocutore e poi…

-È per lei agente Daniels.-

-Per me? Ma chi…-

Afferra la cornetta e la porta all’orecchio, riconosce la voce anche se l’ha sentita una volta sola prima d’oggi.

-Guten Tag, Herr U.S.Agent, avverta il nostro comune amico Capitan America che la partita è solo iniziata Auf Wiedersehn.-

Prima di dargli il tempo di rispondere, l’interlocutore riattacca e, di colpo nella stanza si diffondono, da chissà dove, le note della Marcia Funebre di Chopin

-No!- urla al vento Jack –Maledizione No!-

 

 

6.

 

 

            Nei Caraibi il Teschio sorride. Sapeva che il piano di Faustus sarebbe fallito, succede sempre, ma i semi che ha piantato germoglieranno. Sikorsky ed Haywerth sono stati sacrificati, ma quegli sciocchi non hanno scoperto la cosa più importante: nel corso degli ultimi mesi molti funzionari governativi sono stati sostituiti da suoi uomini, com’è accaduto all’Amministratore dell’Agenzia per l’ambiente sotto la copertura dell’attacco di quegli sciocchi che si fecero chiamare Forza della Natura[7]

Che perdano tempo dietro ai costumi, lui ha già vinto e loro non lo sanno. Entra nella sala dove lo aspettano Il Supremo Hydra, Lo Scienziato Supremo dell’A.I.M., il Seminatore d’Odio, il Barone Zemo. Manca solo il Numero Uno dell’Impero Segreto, ma è solo questione di tempo, presto anche lui capirà. La vittoria apparterrà ai forti

 

            Le notizie riferiscono che una base rivelatisi appartenente all’A.I.M. nell’area di New York è stata smantellata dall’azione di Capitan America e del Maggiore Libertà, più ampi particolari in seguito

A Brooklin Heights Capitan America è soddisfatto.

 

            In uno dei migliori ristoranti di Washington Jack Daniels e Val Cooper festeggiano l’apparente scampato pericolo

-Sono contenta che tu sia qui stasera.- dice lei

-Uhm beh, lo so, che non sembra nel mio stile, miss Cooper. Ultimamente ho capito, però, che nella vita ci sono altre cose forse più importanti che dar la caccia alle minacce in costume. Le avevo detto che voglio dare una chance a Jack Daniels-

-Concordo. A quanto sembra, però, se U.S.Agent non ha paura di affrontare una squadra dell’A.I.M., Jack Daniels non ha il coraggio di invitare una donna a cena e deve lasciar fare a lei.-

Jack si fa lievemente paonazzo e Val ride.

-In ogni modo io sono Valerie, non Miss Cooper.-

-Me lo ricorderò…Valerie.- Cielo, pensa, meno male che Lemar non è qui, si rotolerebbe sul pavimento dalle risate. Chissà se quel boy scout di Rogers ha i miei stessi problemi? Mi sbaglierò, ma dietro le sue arie da dura, la Carter sarebbe pronta a cadergli ai piedi.

-Notizie sull’inchiesta governativa?- chiede alla sua compagna

-Oggi ho saputo che il Presidente intende smantellare la Commissione e trasformarla in un’agenzia con un Direttore ed un proprio personale autonomo…- risponde Val. -…nel frattempo ha messo tutte le operazioni relative ai superumani sotto l’autorità S.H.I.E.LD. ed ha nominato, d’accordo con Nick Fury, Jasper Sitwell, direttore provvisorio. Si sta per aprire una nuova era per tutti noi.-

-Molto bene, speriamo sia migliore, allora.-

 

            La cena è finita e Jack riaccompagna Val al suo appartamento al Watergate Arms. Sulla porta di casa lei sorride e chiede:

-Conosci “Casablanca” Jack, il film intendo?-

-Si certo, Bogart è uno dei miei attori preferiti, perché?-

-Ricordi l’ultima battuta di Bogey a Claude Rains? “Questo potrebbe essere l’inizio di una bella amicizia”. Vale anche per noi?-

-Lo spero davvero… Val.- risponde lui.

            All’improvviso lei lo bacia, un bacio intenso, che lo lascia sconcertato, ma a cui lui risponde senza pensarci, poi lei si stacca riprendendo fiato e sorride.

Beh Jack non sei di legno vero?

Entra nell’appartamento e richiude lasciandolo sul pianerottolo ancora disorientato.

Accidenti, pensa. Se almeno fosse un attacco dell’HYDRA saprei cosa fare.

 

 

EPILOGO

 

 

            Il mio nome è U.S.Agent, sono l’arma segreta dell’America, ma sono anche Jack Daniels, un uomo e non un nome, come una vita da vivere che non va trascurata e questo no intendo dimenticarlo mai, questo è certo. Non sono perfetto, lo so, ma spero di saper imparare dai miei errori e saper andare avanti nonostante loro. Il sole sta sorgendo e mi aspetta una giornata impegnativa, ma, dopotutto, non lo sono tutte?

 

 

NOTE FINALI

 

 

            Come avrete notato la storia è ben lungi dall’esser finita. Qual’è la misteriosa organizzazione cui appartengono il Senatore Davis ed i suoi figli e che ha appena reclutato Jim Hammond? Ed i piani del Teschio Rosso? E Capitan America IV ed il Maggiore Libertà, che ne sarà di loro? Molte di queste domande troveranno risposta nella prossima serie regolare di Capitan America, mentre Cap IV ed il Maggiore Libertà torneranno nell’imminente Capitan America & U.S.Agent 2001

            Per il momento arrivederci

 

 

Carlo



[1] In Captain America (Vol 1°) #153/156, in Italia Capitan America (Corno) #65/68

[2] In Capitan America (Vol 1°) #231/236, in Italia Settimanale dell’Uomo Ragno (Corno) #29/40

[3] In Capitan America (Vol 1°) #350, in Italia CA&V #76

[4] In Capitan America (Vol 3°) #14/19, in Italia CA (RDE) #14/19

[5] In Capitan America (Vol 1°) #444/448, in Italia CA&T #25/29

[6] In Capitan America (Vol 1°) #450/453, in Italia CA&T #30/33

[7] Vedi U.S.Agent #1