MarvelIT Presenta (protestando vivacemente)
PAURA E DELIRIO (SOPRATTUTTO DELIRIO) A PHILADELPHIA
La prima, dimenticabile avventura dei

Opera di quel megalomane di nome FABIO VOLINO 

da un soggetto molto, molto diverso di MICKEY

 

Riassunto: Riassunto? Volete un riassunto al primo numero? Ma siete impazziti? E poi, diciamola tutta, ne abbiamo abbastanza di questi riassunti che tentano invano di riepilogare gli eventi dei numeri precedenti (stile DC anni '60, prontamente ripresa dalla Musa quarant' anni dopo!) e che nessuno legge. Dunque, via che si va!

L' umanità è in pericolo: l' Inferno è appena terminato, i criminali impazzano ovunque e ad ogni angolo di strada vi è una minaccia. Ma in difesa degli inermi e, diciamocela tutta, sfigatissimi cittadini di New York si erge un grande eroe, che non ha paura di niente e di nessuno. Un eroe che ha nome Uomo Ragno!
"Ma che Uomo Ragno e Uomo Ragno, scrittori dei miei stivali? La dovete piantare di inserire l' arrampicamuri in ogni vostra storia. Dovevate dire Uomo Rana! Ovvero moi".
"Eugene! Ma che bella sorpresa".
"Non iniziare a fare il leccapiedi, Mickey: qui si offusca la mia immensa fama, sono stato creato da DeMatteis, il tuo scrittore preferito, non lo sai?".
"Ehi, Mickey, ma che storia è questa? Non mi avevi detto che avrei dovuto scrivere le avventure dell' Uomo Rana!".
"Ma come no, Fabio? Fai come Carlo Monni, che fa finta di guardare la lista dei personaggi e poi usa quelli che vuole lui sottraendoli agli altri? Leggila bene!".

"Oh, no! È proprio vero: e anche gli altri protagonisti mi fanno drizzare i capelli. Ehi, un attimo ma qui c'è Kangaroo!".
"Qualcuno mi ha chiamato?".
"Ah, sei qui, Kangaroo: ma non ha senso che tu faccia parte del gruppo, sei un criminale!".
"Quanti problemi inutili che ti fai, Volino: nelle serie di Valerio Pastore si redimono i peggio criminali, dunque chi sono io per essere da meno? Sono davvero felice che sia tu a scrivere le mie storie, perché…".
"Beh, ma non sono solo: avrò il prezioso aiuto di Mickey".
"Mickey?".
"Sì".
"Michele 'Mickey' Miglionico da Trani?".
"Esatto, Kangaroo".
"Oh no, siamo nella cacca!".
"Ma che ti prende, amico?".
"Non capisci, Eugene? È Mickey! Ne ha uccisi più lui in un paio d' anni che Roy Thomas in tutta la sua carriera! Da ora in poi la nostra vita sarà un tormento, subiremo evoluzioni spaventose e, se siamo vecchi, ringiovaniremo all' istante! Anche il titolo di 'sta serie, poi: crede di fare l' originale e spera che nessuno si accorga che è ripreso da una miniserie MUSA che nessuno ha letto!".
"Invece che starmi a criticare, perché non vi date una mossa e ve ne andate?".
"Un po' di rispetto per un altro personaggio creato da DeMatteis".
"Sì, però è un peccato…".
"Cosa, Uomo Rana?".
"Beh, Kangaroo, con questo incipit alla She-Hulk di Byrne dove abbiamo dimostrato di sapere ciò che siamo, abbiamo appena buttato nella spazzatura Il Processo Creativo di Fabio Furlanetto".
"Ah beh, sai che gran perdita per l' umanità".
"Ok, ora basta! È da più di 2000 caratteri che stiamo vaneggiando. Ora andatevene, mentre noi ci spostiamo a…".

Soho, dove ogni gruppo criminale ha il suo bel rifugio, io a volte mi chiedo perché i supereroi non facciano ogni tanto qualche bella retata.

Il vento sferza le finestre scheggiate di questo quartiere, mentre in lontananza deboli cinguettii di uccelli salutano il giorno che se ne va. Vi è un atmosfera di tranquillità e pace in questi luoghi incontaminati, patria dell' arte cittadina, dove…
"Volinoooooo! E piantala con queste lungaggini, nemmeno fossimo in un racconto di Carlo Monni e Fabio Furlanetto, che se non lo fanno lungo 100 Kb non sono contenti".
"Scusa, Bianconiglia, non intendevo urtare la tua suscettibilità".
"Ma poi perché ribattezzarmi? Fino ad ora ero nota come Coniglia Bianca!".
"Ehi, se i traduttori italiani sbagliano gli adattamenti non è certo colpa mia. Ti vedo un po' irritata…".
"E ne ho ben donde. Io, la grande Coni… la grande Bianconiglia, anche io come gli altri creata da DeMatteis" (Mickey, ma dobbiamo recuperare proprio tutte le sue creazioni bacate?) "Sono ormai caduta in disgrazia. E pensare che un tempo il denaro non significava nulla per me: da bambina crebbi nel lusso, attorniata da ogni ben di Dio, ogni mio desiderio veniva prontamente realizzato. Tuttavia tale vita mi sembrava miserabile e trovavo conforto solo nei libri, soprattutto in quelli di Lewis Carroll, nel mondo dello Specchio dove non dovevo preoccuparmi della realtà" (ecco, vedete, è questo il bello dei supercriminali di serie B: mostrandosi pochissime volte, ad ogni loro nuova apparizione devono per forza riepilogare le loro origini ad alta voce per i lettori. E così lo scrittore può tranquillamente fare un Copia e Incolla da un' altra sceneggiatura: non è meraviglioso il mondo dei fumetti?) "Alcuni anni dopo venni data in moglie ad un vecchiaccio con montagne di denaro, una noia totale che tuttavia fece qualcosa di buono: morì. E, con la sua eredità, ho voluto trasformare la mia vita nelle opere letterarie che ho sempre amato, una vita di sfide, di crimini, di…".
"Ronffff…".
"Ehm, ok, veniamo al dunque: ho qui un bell' articolo di giornale che riferisce di un grandioso colpo effettuato dai Sinistri Sei a Philadelphia*.

* Ora non ricordiamo bene dove sia stato detto ciò, ma siamo certi che i nostri colleghi malati di continuity sapranno darci una risposta

E nessuno li ha fermati, e ci credo: non ci sono supereroi a rompere le scatole lì! E dunque ho avuto una grande, geniale idea: trasferirò in quella città la mia base di operazioni, così riguadagnerò la mia reputazione. Però da sola non posso farcela, ho bisogno di aiuto e so a chi rivolgermi. Dunque, dove sta il numero, ah ecco…"
Dopo qualche istante:"Pronto, è il Bar Senza Nome? C'è Speed Demon? Grazie… Speedy, mitico, sono la Bianconiglia e… Pronto? Pronto? Va beh, passiamo a… Artiglio Giallo, ciao, sono… Pronto? Ok, volete il gioco duro? E io ve lo darò!".

Sotto il ponte di Brooklyn.

Dove vi è uno dei ritrovi più ampi dei barboni della città: qui Bianconiglia si aggira, ignorando gli sguardi curiosi o di disprezzo che le lanciano gli 'abitanti' del luogo. Infine trova la persona oggetto della sua ricerca.
"Ma guarda come ti sei ridotto, Tricheco" dice Bianconiglia.
"Ehn… cosa, chi…?".
"Sono certo che ti ricordi di me: guardami in faccia".
"Oh no, non tu!" esclama l' ex supercriminale "Ho passato anche troppi guai per colpa tua!".
"Guai? Direi che piuttosto tu li stia passando adesso: non credo davvero che questa sia la vita che speri di vivere".
"Io… ho forza e agilità proporzionali a quelle di un tricheco".
"E sai cosa me ne importa? Puoi al massimo ricordarlo ai lettori, non a me. Io ti offro una nuova opportunità, un' opportunità che potrà darti quel prestigio, quel successo che meriti. La scelta ora compete a me: puoi dirmi di sì e seguirmi oppure dirmi di no e allora io non farò niente, mi limiterò a lasciarti qui a godere dei benefici di questo luogo".
Dopo pochi secondi la scelta viene fatta:"Ti seguo" risponde il Tricheco (E la politica di recupero dei personaggi balzani ideati da DeMatteis continua).

Casa Patilio.

Quando il campanello della sua abitazione suona, Vincent pensa sia suo figlio di ritorno dall' università, probabilmente avrà scordato le chiavi. Immaginate dunque la sua reazione quando si ritrova davanti Bianconiglia e il Tricheco (no, non si è messo a ridere!). Ah, se vi domandate dove il Tricheco abbia recuperato il suo costume o come mai due villain con un abbigliamento da deficienti non attirino l' attenzione del vicinato, beh… ma dovete sempre farmi queste domande sceme? Poi magari per cose del genere rossointoccabile fa una recensione infuocata dove anche se c'è una virgola fuori posto mi crocifigge in sala mensa! È un ingiustizia, il mio motto sarà resistere, resistere, resistere!
"Fabio, ti dai una calmata? E poi non dire quelle frasi, se no ci bollano come comunisti, che oggi sembra essere una parolaccia".
"Ehm, hai ragione, riprendiamo dal punto in cui ci eravamo fermati".

Allora, Vincent Patilio osserva i due criminali ed esclama:"Cosa ci fate qui, voi due? Andatevene subito o chiamo la polizia".
"Non ti conviene farlo, Vincent" ribatte Bianconiglia "Sprecheresti una grande occasione".
"Cosa intendi dire?".
"Guardati intorno: questa casa va a pezzi e so che hai problemi a pagare l' affitto. E come la mettiamo con le rate universitarie di tuo figlio? Puoi redimerti quanto vuoi, ma nessuno si scorda che tu sei stato un criminale e dunque non ti offrono un lavoro decente. Vuoi che questa situazione continui, Vincent? Vuoi che tuo figlio viva nella miseria e nell' indigenza?".
"E tu hai una soluzione a portata di mano?".
"Devi solo tornare a fare ciò che sai fare meglio: io non intendo forzarti la mano, lascio la scelta a te. Solo voglio che ci pensi bene e capisca cosa ti lasci alle spalle in caso di rifiuto. E credimi quando ti dico che il lavoro è privo di rischi…".
Poco dopo Vincent Patilio ha fatto la sua scelta.
Mentre il Tricheco porta via Vincent, osservandolo con sospetto per via dei suoi tradimenti in passato nei confronti di suoi compagni nel crimine, Bianconiglia…
"E vai! Mickey, anche questo personaggio è di DeMatteis?".
"No, di Stan Lee e Gene Colan".
"E di cosa si erano fatti all' epoca?".
"I più grandi fumettologi al mondo devono ancora capirlo".

Arkham Asylum (ehm, dite che abbiamo esagerato? Ok, allora)… Angst Asylum.

"Che mi dice del nostro paziente, Dr. Ansia?" chiede Bianconiglia.
"Che non è decisamente a posto con la testa" risponde il luminare. Ebbene sì, il Dr. Ansia, gettato alle ortiche da Mickey nel corso del suo primo racconto dell' Uomo Ragno ma da lui riusato successivamente. Un' ottica di recupero dei personaggi di cui il nostro EIC, Carlo Monni, si è fatto portabandiera: peccato recuperi solamente personaggi uccisi in storie inedite in Italia (Faustus, Nina McCabe, Charles Seward…). Ssshhh, non diteglielo, però…
"Vorrei comunque portarlo via".
"Non sarei così favorevole a questa sua proposta".
"Dr. Ansia, io posso pagarla in modi che forse nemmeno conosce".
"Questa sua proposta, invece, riceve un consenso da parte mia: venga, glielo faccio vedere".
Il dottore apre uno spioncino in una porta, che fa vedere una stanza in fondo alla quale, seduto al centro di essa e non imprigionato in una camicia di forza, vi è… Reynard Slinker (che nomi del cavolo inventavano a volte Lee e Kirby), alias la Volpe. Ad un tratto si alza in piedi ed inizia a urlare:"La centoventottesima Coorte! Sta arrivando e ci giudicherà! E saremo condannati!".
"Ma che gli prende?" chiede Bianconiglia.
"È in questo stato da quando ha assunto una droga nota come Paradiso Bianco*" spiega Ansia.

* V. Tela del Ragno 1/3 (ehi, questo ce lo siamo ricordati!)

"Da quel momento in poi sostiene di aver acquisito un nuovo stadio della conoscenza universale ed ha iniziato a vaneggiare di questa Coorte e di esseri chiamati Celestiali, che ritiene responsabili di ogni avvenimento che accade sulla Terra, anche gli scaccolamenti della Suprema Intelligenza".
"Celestiali? Intende quegli dei spaziali di cui nessuno dovrebbe essere a conoscenza, ma che in realtà conoscono tutti?".
"Proprio loro".
"Certo che 'sta trama del loro giudizio finale è una palla".
"Non lo dica a me. Nell' ambiente scientifico la patologia della Volpe è nota come Sindrome del Furla".
"Mi ricorda qualcosa".
"Da alcune indagini sono emersi dei collegamenti con uno scrittore capace di creare minacce così insormontabili ed ultrapotenti che nemmeno tutti i supereroi della Terra potrebbero sconfiggere. Poi arriva uno del Wisconsin ed un Eterno qualsiasi e le debellano in quattro e quattr'otto".
"Ora, però, basta parlare di queste cose" lo interrompe Bianconiglia "È disposto a concedermelo?". Segue sguardo conturbante alla Alan Davis.
"È suo. Ma la devo avvertire: la Volpe potrebbe manifestare altre sindromi di cui poi le parlerò e, quando ciò accadrà, dovrà dargli dosi minime del Paradiso Bianco per riportarlo ad uno stato non pericoloso. Perché ciò che pensa lui potrebbe estendersi a lei ed ai suoi alleati".
"Non si preoccupi: ci penserò io a lui. E la mia squadra ora è formata: insieme saremo noti come… gli Spostati!".
"Nome più che appropriato a mio parere, Mickey".
"Sempre meglio di Squadra Maledetta, Fabio".
"Ehi, era la mia prima storia quella: concedimi quest' attenuante!".

Casa Patilio.

"E finalmente ci dedichiamo ai protagonisti principali della serie, Fabio".
"Mickey, ogni trama richiede il suo tempo per essere dipanata".
"Capirai, parla uno che per decidere quale acconciatura deve usare Scarlet innesca una sottotrama che dura sette numeri".
"Senti da che pulpito: con te ad Attilan in un solo numero di Fantastic Force è capitato ciò che non è accaduto in quarant' anni".
"Ok, basta diatribe, se no non la finiamo più".

Eugene Patilio è preoccupato: quando è tornato a casa ha visto suo padre che faceva in fretta e furia le valigie e, mormorando qualcosa a proposito di Philadelphia, gli aveva detto che sarebbe tornato presto e comunque avrebbe chiamato una volta arrivato. Poi sempre in fretta e furia era uscito dalla porta ed era salito su un taxi: sul sedile posteriore c' era una donna e questo ha ancora più impensierito Eugene. Perché suo padre non è certo il tipo da adescare donne simili, rispetta troppo la memoria di sua madre per anche solo pensare una cosa del genere.
Ad un tratto un sospetto si forma nella sua mente: sale precipitosamente le scale che portano in soffitta e, una volta entrato, si dirige verso un baule un tempo pieno di polvere. Lo apre e… il costume di Frog la Rana non c'è più!
"Cosa? Ma perché mai papà dovrebbe tornare a fare il criminale?". È una domanda, però, a cui Eugene trova subito la risposta: eppure non è la prima volta che si trovano in pessime condizioni finanziarie, ma se la sono sempre cavata. Poi c'è quella donna… il suo volto gli è così familiare.
"Dove posso ottenere informazioni preziose?" si interroga il ragazzo "Ma certo, nel programma della giornalista più presenzialista al mondo: Trish Tilby!".
"Di nuovo Trish Tilby, Fabio? Che palle!".
"Senti, Megan McLaren mi sta sui cosiddetti, ok? E poi Trish sa essere… generosa verso gli scrittori che la usano (doppio senso? Noooo!)".
"Fai subito apparire Trish!".

Eugene accende la televisione e subito il volto della bella reporter appare:"Qui è Trish Tilby della" inserire quattro lettere a scelta, che tanto nessuno lo sa "News. Ha sconvolto il mondo criminale l' improvvisa sparizione della supercriminale Bianconiglia, fuggita grazie ad un tunnel scavato da due conigli geneticamente modificati…".
"Bianconiglia, ecco chi era" intuisce Eugene "Senza trucco quasi non la riconoscevo. Papà, perché hai ceduto ai suoi ricatti? Però ho un punto di partenza: so dove si sono diretti. Tuttavia da solo potrei non farcela, devo trovare degli alleati… e so a chi rivolgermi!".
"Perfetto, manca solo 'Così giura Destino' e abbiamo usato tutte le frasi fatte disponibili".

Central Park.

"Venghino, signore e signori: ammirate Grizzly e la sua fedele spalla Gibbon, il ragazzo Scimmia. Il Dinamico Duo e la loro Orsomobile sapranno scuotere i vostri cuori… e portafogli".
"Ma andate via!". E grappoli di verdure piovono sui malcapitati.
"Butta male, eh ragazzi?" dice Eugene avvicinandosi.
"Vuoi agitare il coltello nella piaga, ragazzo?" sbotta Grizzly "E pensare che la nostra carriera teatrale era così ben avviata, poi non hanno voluto concederci le repliche e ora ci siamo ridotti così".
"Forse vi occorre un nuovo exploit per tornare nei cuori dei nostri amati concittadini".
"E vorresti offrircelo tu, ragazzino?" esclama Gibbon.
"Sì. Avete già fatto parte di un gruppo e siete le persone più indicate. Inoltre so dove si nasconde la vostra più acerrima nemica: Bianconiglia!".
Al che i due iniziano a tremare! "No, quella lì no! Ho ancora gli incubi dall' ultima volta" dice Martin Blank battendo i denti.
"Vi prego, devo salvare mio padre".
"Dacci un buon motivo per cui dovremmo farlo".
"Perché è un' ottima idea!" esclama un altro personaggio avvicinandosi.
"Ma guarda un po' chi c'è" dice Grizzly "Il nostro ex, e sottolineo, ex alleato Kangaroo. Ma non eri stato espulso dalla lega di baseball?".
"Esatto: e da quel giorno cerco un nuovo obiettivo di vita. Ed il mio agente mi ha consigliato di agire come un grande supergruppo attualmente in voga e da lupo tramutarmi in agnello!".
"Scusa, qual è il nome del tuo agente?".
"Valery Pastor".
"Temo non sia rimasto al passo coi tempi. E che abbia confuso gli universi".
"Ehi, ma dove sta la Macchia?" chiede Eugene.
"Disconosciamo qualsiasi personaggio ideato da Al Milgrom, caro mio".
"Ah, ok. Comunque non vedo l' ora di iniziare! Noi quattro faremo tremare il mondo del crimine perchè gli Sbandati sono ritornati!".
"Gli Sbandati? Ma tu chi saresti, scusa?" chiede Grizzly.
"L' immaginifico Uomo Rana!".
"Venghino, signore e signori: ammirate Grizzly e la sua fedele spalla Gibbon!".
"E già che ci siete anche Kangaroo!".

Philadelphia. Trimpe Motel.

"Pure il nome del peggior disegnatore Marvel, Fabio!".
"Ormai ho già usato tutti gli altri".

"Sì, con questa Sfera Puzzolente conquisterò il pianeta!" grida Volpe.
"Ehi, che gli prende?" chiede il Tricheco.
"Ora è preda della cosiddetta sindrome del CARMON" spiega Bianconiglia "Stategli lontano se no inizierete a parlare come i supercriminali degli anni '60 e i vostri unici obiettivi di vita saranno la dominazione mondiale e la vendetta sul supereroe che vi ha mandato in prigione".
"Terribile, non oso immaginare destino più triste ed inconcludente".
"Ecco, bello" dice Bianconiglia "Tieni la tua dose". Volpe la prende e si calma, almeno per ora.
"Dove faremo il nostro colpo?" chiede Vincent Patilio.
"Alla First Federal Bank". Avete mai notato che tutte le banche di ogni città si chiamano così? Si vede che è una multinazionale "Sarà per stasera, all' ora di chiusura".

Contemporaneamente.

"Ragazzi, come è scomoda la vostra Orsomobile" commenta Kangaroo "Non potrò più sedermi per una settimana".
"Considerala una piccola rivalsa per avere tentato di ucciderci quando eravamo nella Legione dei Falliti" ribatte Grizzly.
"Ma dai, si faceva per scherzare".
"Sai, non mi convincono molto le motivazioni della tua redenzione".
"Se l' ha fatto Whiplash, posso farlo anch' io" commenta tra sé e sé Brian Hibbs.
"Ragazzi, che ne dite di questo motel per riposare le nostre stanche membra?" chiede Eugene "Trimpe: bel nome, non trovate?".
"Kangaroo spacca!".

Gli eroi o presunti tali si accomodano nella stanza 129 e, non appena chiudono la porta, dalla stanza 128 escono Bianconiglia ed i suoi alleati, ancora in abiti civili, i costumi in una pesante valigia.
Passano alcune ore, senza che accada nulla, mentre nella loro stanza Eugene e gli altri si interrogano su questioni fondamentali sul loro ruolo da eroi.
"Secondo voi verrò bene in foto?" chiede Kangaroo.
"Non credevo fossi così narcisista".
"Ehi, devo esserlo: io aspiro ad incontrare l' eroina più affascinante al mondo".
"Che sarebbe?".
"She-Hulk: chissà cosa nasconde sotto quella pigmentazione verde".
"Ecco, il riferimento sessuale a te tanto caro l' abbiamo messo, Mickey: contento?".
"Fabio, ma secondo te Byrne ci querelerà per aver copiato spudoratamente una sua idea?".
"Figurati, è così immerso nei suoi recenti fallimenti che non ha tempo per occuparsi di noi. E, ove anche fosse, abbiamo Ghost Writer a difenderci".

"Martin" dice Eugene "Mi hai detto che hai un metodo infallibile per scoprire dove Bianconiglia colpirà".
"Certo: la radio della polizia. Sono… piuttosto esperto di simili aggeggi".
Infatti con sé Gibbon ha una radio con la quale armeggia per un po' di tempo finché, provvidenzialmente, capta la frequenza giusta.
"A tutte le unità" dice una voce asessuata "Convergere sulla Terza Avenue: rapina in corso ad opera di quattro clown in costume, ripeto…".
"Sono loro, andiamo!" incita Eugene indossando il suo costume di Uomo Rana.
"Come fai ad esserne certo?" chiede Grizzly.
"Conosci altri supercriminali presenti a Philadephia?".
"Seguite il vostro impavido condottiero, gente" incoraggia allora Maxwell Markham.

Terza Avenue.

"Arroo! Growl!".
"Molto bene" dice Bianconiglia "Ora è preda della sindrome del Pastorello, dunque meglio non dargli la sua dose per ora".
"Come mai?" chiede il Tricheco.
"Perché chiunque gli si avvicinerà penserà subito che tutti i lupi mannari, licantropi ecc… sono animali carini che non farebbero male ad una mosca".
"Anche l' Uomo Bestia?".
"Anche l' Uomo Bestia".
"Che cavolata".
"L' importante è che non gli facciano del male, mentre finiamo il colpo. Allora, Frog, ti muovi?".
"Ho concluso, Bianconiglia" afferma in quel momento un pur esitante Vincent Patilio.
"Noi, invece, abbiamo appena cominciato" annuncia in quel momento Grizzly con al seguito gli altri eroi.
"Finalmente!" esclama Kangaroo "È arrivato il tempo di menare le mani. Cominciavo a preoccuparmi, la storia è ormai quasi finita. La prossima volta, miei cari scrittori, datevi una mossa".
"Sì!" esulta l' Uomo Rana "Criminali tutti, tremate di fronte a…"
"Se dici ancora quel nome ti frantumo, Eugene" lo blocca Maxwell Markham.
"Zitto, Grizzly, vuoi rilevare la mia identità segreta?".
"Ma quale identità segreta?" interviene Kangaroo "È risaputa dai tempi di Marvel Team-Up!".
Inutile dire che la polizia non riesce a sparare in quanto piegata in due dalle risate.
Bianconiglia si lancia verso Gibbon:"Ti sconfiggerò facilmente, Gibbone: anche se sei stato ideato da Stan Lee e John Romita Sr. non sei certo la loro creazione migliore".
"Kangaroo" afferma il Tricheco "Questa da te non me l' aspettavo, proprio tu che eri iscritto all' Albo dei Criminali ed eri abbonato a Il Perfetto Villain".
"Ora, invece" ribatte Kangaroo "Sono diventato un Thunderbird, no cioè un Thundercat, volevo dire un Thunderdog, insomma un Thunderstrike, oh ma quanti tuoni esistono?".
"Eugene, vattene via da qui, non cacciarti nei guai" esorta Frog la Rana.
"No, papà, sei tu che ti sei voluto cacciare nei guai: ed ora ne pagherai le conseguenze" ribatte suo figlio.
Grizzly sta per lanciarsi verso Volpe quando costui si rianima improvvisamente ed urla:"La realtà è solo ciò che crediamo che sia: non siamo veri, siamo solo copie delle copie delle copie inserite in un universo alternativo di un universo parallelo paradimensionale e questa non è la Terra 616!".
"Oh, no!" si dispera Bianconiglia "Non avergli dato la dose di Paradiso Bianco lo ha portato a contrarre la Mr. T-ite: tra un po' crederemo di non essere più noi e che il nostro universo non sia quello principale".
"Mi chiedo quale mente bacata possa aver concepito un' idiozia del genere" si chiede Gibbon.
"Quella di uno psicologo, no?" risponde Kangaroo.
Intanto Eugene:"Aaaahhhh, per quanto ci provi non sono ancora riuscito ad abituarmi a queste molleeeee!". Ed inizia a saltellare qua e là, atterrando infine su Volpe e stendendolo. "Pure una citazione dalla prima storia che mi ha visto protagonista, Volino: complimenti".
"Ok" annuncia Grizzly "È giunto il momento di porre fine a questa battaglia".
"Sì" conferma Kangaroo "Del resto abbiamo ormai superato i 18000 caratteri".
Gibbon con un' agile mossa sorprende Bianconiglia e, dopo averle spezzato il letale ombrello, la inchioda al suolo col suo… gibbone. Grizzly ha vita facile col Tricheco e lo stende con un solo pugno. Rimasto solo, Vincent Patilio prova a fuggire, ma Kangaroo con un prodigioso balzo lo afferra a mezz' aria e lo ritrascina a terra.
"Lascialo, Kangaroo" interviene allora Eugene.
"Cosa? Ma sei impazzito, Uomo Rana?".
"No, è mio padre che lo è: non voglio più vederlo, ma non voglio nemmeno che rimanga ulteriormente infangato in questa storia. Lascialo". Kangaroo esegue e Frog la Rana, dopo un ultimo sguardo a suo figlio, fugge.
"Vi prego" supplica allora il Tricheco "Sono stato plagiato da questa donna, mi ha costretto a fare cose che non volevo, sono pentito. Testimoniate a mio favore di fronte alla polizia e mi unirò al vostro fantastico gruppo". La sua richiesta fa così pena che tutti accettano di buon grado.
Dunque, alcuni minuti dopo, gli agenti portano via Bianconiglia e Volpe, che verrà trasferito in uno speciale centro di disintossicazione, dove verrà liberato da tutte le sue sindromi. Poi giungono sul luogo i giornalisti che, tentando di bloccare i loro attacchi di ilarità, vogliono sapere tutto di questi nuovi eroi.
"Siete un nuovo gruppo?" chiede una giornalista.
"Ma lei è Trish Tilby!" esclama Eugene "Ma non è a New York?".
"Ragazzo mio, qui in MarvelIT possiedo il dono dell' ubiquità. Come vi chiamate?".
"Psst, Eugene, quel motto che ti ho detto".
"Grazie, Mickey, mio muso ispiratore" dice l' Uomo Rana, che poi si rivolge alla stampa:"Noi siamo come le canzoni in coda ai singoli. La maggior parte delle persone non ci conosce, ma facciamo il nostro dovere e non siamo da meno degli altri. Noi siamo... i B-Sides!".
Al che gli attacchi di ilarità non vengono più contenuti.
"Promemoria" pensa Eugene Patilio "Ricordarsi di non spedire a Mickey il bonifico".
"B-Sides?" chiede Gibbon "Ma come ti è venuto in mente?".
"Sempre meglio di Legione dei Falliti, no?" ribatte Eugene.
"Ehi, quello era un grande gruppo".
"Capirai, è durato lo spazio di una storia".
"Vogliamo mettere con gli Sbandati, scusa?".
"Ehi, quella era un racconto di Peter David: un po' di rispetto".
"Ah, che meraviglioso esordio" conclude Kangaroo.

"Ecco, Mickey, finalmente abbiamo finito".
"Non ne potevo più, oramai".
"Secondo te come commenteranno questa storia nella mailing list?".
"Già mi vedo il 4 di Fabio Furlanetto".
"Invece Valerio dirà una cosa del tipo:
'Ullamadonna! Signor Sulu attivi il teletrasporto, B-Sides Forever' e così via".
"Io vedo già Carlo che si agita, Fabio".
"Già, glielo dici tu che tutto quanto abbiamo narrato è in continuity?".
"Non ci penso nemmeno, altrimenti ci boccia tutto quanto".
"Va beh, tanto dura poco. Quanto?".
"Ho soggetti per altre 4234 storie".
"Carloooooooo!".

FINE

PROSSIMAMENTE

I B-Sides alla riscossa (solita frase di richiamo per giustificare il fatto che non abbiamo alcuna idea di cosa narreremo nel prossimo numero)!

Note degli Autori: Non vi pare che abbiamo parlato anche troppo?