I
VENDICATORI:
KANG
di Fabio Volino
Introduzione
La mia prima saga a solo dedicata ai Vendicatori, con protagonista il loro più celebre avversario. Una storia che si è rivelata fondamentale nell' economia della testata. Buona lettura!
Capitolo Primo
PROVE DI CONQUISTA
Quando è stato che il destino ha deciso di rivoltarsi contro i Vendicatori? Forse ha voluto punirli per il fatto di non aver impedito il massacro degli innocenti di Ultron in Slorenia o forse semplicemente la ruota improvvisamente ha smesso di girare a loro favore. Dapprima la loro base è stata distrutta da Machinesmith e solo in questi giorni si sta ultimando la sua ricostruzione, poi hanno perso credibilità per via dell' affare Triune, infine hanno dovuto piangere due compagni caduti: Photon e soprattutto Capitan America. Il dolore è ancora presente in loro, ma devono andare avanti, perché il loro più grande nemico è pronto a fare la sua mossa decisiva. Una mossa mortale.
Palazzo dei Vendicatori.
"Cosa dovrei fare?" chiede una stupita Janet Van Dyne, alias
Wasp.
"Hai capito bene" ribatte Scarlet "Riprendere la leadership di questo
gruppo. Cap, il vero Cap, l' ha affidata a me prima di… andarsene, ma io non mi
sento ancora pronta a sostenere una simile responsabilità. Iron Man è troppo
impegnato con la sua nuova azienda. Occhio di Falco è troppo impulsivo. E gli
altri non hanno la necessaria esperienza. Nessuno di noi ha forse l' esperienza
che hai maturato in questo senso".
Wasp scuote il capo:"Devo ancora
riprendermi dalla perdita di Cap, inoltre ultimamente Hank è più distante del
solito. E poi sai come la penso sulla attuale formazione, mi pareva di essere
stata chiara".
"Ecco, è soprattutto per questo che lo faccio: per farti
capire il tuo errore. Hai basato un tuo giudizio su una persona che conosci a
malapena in base ad un futuro alternativo che non sei nemmeno certa si
verificherà. Io questo lo chiamo pregiudizio".
"Un attimo, io…". Ma poi Wasp
tace: forse Wanda Maximoff non ha tutti i torti, eppure lei non ha vissuto ciò
che ha vissuto lei. Tuttavia non può fare a meno di chiedersi se anche lei non
sia in errore: il modo in cui Songbird ha affrontato i contraxiani malvagi nello
spazio, l' abilità con cui era riuscita pochi giorni prima a sconfiggere un
nuovo criminale, Scream, non sono atti che un criminale incallito farebbe.
Oppure è solo una facciata?
"In questo caso quella donna sarebbe la più
grande attrice di questo mondo" pensa Janet "Ed io una donna cocciuta che non sa
guardare più in là del suo orizzonte".
"Va bene" afferma allora Wasp "Se gli
altri sono d' accordo, sono disposta a comandare il gruppo. E lo faccio
soprattutto per tenere d' occhio certi elementi".
"Ne ero certa" dice
sorridendo Scarlet "Ed ora andiamo a riferirlo agli
altri".
"Wanda…".
"Sì?".
"Sei proprio certa di non avere le capacità di
guidare i Vendicatori?".
Giardino del Palazzo.
Questi cortili hanno visto passare molti esseri particolari:
dei, dee, malvagi criminali, leggende viventi e… alieni! Una nuova inquilina del
palazzo, la contraxiana Kaina, sta esaminando con attenzione i vari fiori
presenti sul terreno, come se per lei fossero meraviglie inimmaginabili.
"Cosa stai facendo?" chiede Jack Hart, alias il Fante di Cuori, che le è
vicino.
"Avevo dimenticato quanto bella fosse la natura del vostro pianeta"
risponde Kaina "Soprattutto i fiori, i loro colori sono quanto di più bello
abbia mai visto".
"Non ci sono fiori sul tuo pianeta?".
"Purtroppo la
crisi solare che tu hai risolto tempo fa devastò a suo tempo la flora e la fauna
di Contraxia, rendendolo praticamente un pianeta deserto. Ed è solo quando perdi
la bellezza che ti accorgi delle sensazioni che ti suscitava, della gioia che ti
dava anche il solo vederla".
"Hai sofferto molto in questi anni?".
"Come
pensi si senta una persona che scopre l' amore della sua vita e lo perde d'
improvviso?" afferma Kaina un po' turbata "Ma non ti preoccupare, non ti imputo
alcuna colpa, anzi, quel che ti fece il mio popolo non ha scusanti: accolse il
suo figliol prodigo e lo cacciò subito in malo modo. Nessuno sarebbe in grado di
perdonare un comportamento del genere. Però la tua assenza ha lasciato il segno:
un tempo sentivo qualcosa per te, ora questa sensazione è scomparsa".
Il
Fante, colpito da queste parole, sta per andarsene, ma prima deve porre una
ultima questione:"Perdonami, ma come mai indossi il costume di Photon, fin da
quando siamo atterrati qui?".
"È l' eroina che ti ha salvato la vita,
sacrificando la propria: io ed il mio popolo siamo in debito con lei e questo è
il nostro modo per renderle grazie. Perdona ora una mia domanda, Fante: pur
avendo apprezzato l' ospitalità dei Vendicatori, mi sono stupita di come mi
abbiano accolta in maniera… cordiale e non capisco perché".
"Perché i
Vendicatori non sono un semplice gruppo di supereroi" risponde Jack "Sono un
gruppo di persone unite, di amici che si sostengono lungo la strada ed
intervengono in aiuto degli altri se c'è n'è bisogno. E gli amici dei loro amici
sono anche loro amici. Non ti devi stupire di ciò, solo accettarlo. E
ricambiarlo, se puoi".
Da qualche parte.
Dapprima è il buio, poi alcune luci intense la riportano alla
coscienza. E decisamente non è un buon risveglio quello che accoglie Karla
Sofen, visto che davanti a lei c'è il suo rapitore, Kang il Conquistatore.
Moonstone si ritrae, ma Kang pare aspettarsi questo suo atteggiamento. E
sorride.
"Cosa vuoi da me?" chiede Karla "Sappi che…".
"Karla Sofen"
inizia Kang "Alias Moonstone. Anche nota come Meteorite. Ex membro dei
Thunderbolts e dei Signori del Male. Affermata psichiatra e… notevole
manipolatrice. Decisamente un ottimo curriculum".
Moonstone appare
interessata a questo discorso:"Come mai ti interessano i miei trionfi?".
"Un
generale deve avere una conoscenza perfetta dei suoi alleati".
"Alleati?
Sarei tua alleata? E cosa te lo fa pensare?".
"Il fatto che ti offra quello
che hai sempre desiderato" risponde Kang "Il potere".
Il lampo di un sorriso
appare sul volto di Karla:"Credi che questo mi accontenti?".
"Sì" risponde
seccamente Kang "Ma oltre a ciò ti offro qualcos' altro: l' origine della pietra
Moonstone".
Il sorriso di Karla si tramuta in una espressione di stupore.
REvolution, ufficio personale di Tony Stark.
"A cosa devo la tua visita, Clint?" chiede il celebre inventore
davanti ad un Occhio di Falco in abiti civili.
"A questioni personali,
personali dei Vendicatori".
"Su chi, specialmente? Anzi, no, fammi
indovinare: Henry Peter Gyrich". Clint annuisce. "E su cosa dovremmo discutere
in special modo?" chiede poi Tony.
"Osserva la realtà, amico mio: quell' uomo
ci renderà la vita impossibile. Di più, vuole la nostra fine come gruppo. Non mi
stupirei se, anche in questo momento, stesse complottando alle nostre spalle. Te
ne sei accorto o le ispezioni sulla fondazione Maria Stark ti sono
sfuggite?".
"Non mi sono sfuggite affatto. Ma per Gyrich è stato solo tempo
perso. Ti conosco, Clint: hai qualcosa in mente. E, chissà come, sono certo che
non sia nulla di buono".
"Aspetta che esponga la mia idea prima di giudicare,
del resto ciò che sto per dire non potrà che essere a fin di bene. Sai, pensavo
che potremmo approfittare della tua persona, non Iron Man, ma Tony Stark.
Insomma, sei una persona molto influente nell' ambiente finanziario e politico.
E pensavo che, insomma, una piccola donazione alle giuste persone e un favore in
cambio con cui…".
"No!" ribatte piccato Tony.
"Lo so, non è certo il gesto
più nobile di questo mondo. Ma onestamente commetteremmo un errore? Forse lo
commetteremmo se non allontanassimo da noi Gyrich il più presto possibile. Vuoi
essere responsabile della fine dei Vendicatori, Tony? Dovremo piangere in futuro
altri compagni caduti?".
"Non voglio essere responsabile della caduta degli
ideali che sorreggono questo gruppo, piuttosto. Clint, mi chiedo se a volte gli
insegnamenti che hai ricevuto da Capitan America siano serviti. Intendiamoci, so
che anche per te propormi ciò deve essere stato una decisione molto sofferta e
so che è l' ultima cosa che vorresti accadesse. Ma pensa un attimo: i
Vendicatori, fondati sulla giustizia, sul vendicare appunto i torti che i
codardi riservano ai deboli, che usano un mezzo illegale. Un mezzo da codardi.
Diverremmo ciò che combattiamo, anche se questo andasse indiscutibilmente a
nostro vantaggio. Il modo migliore di affrontare i burocrati idioti come Gyrich,
invece, è dimostrare loro chi siamo veramente: e allora non ci saranno
restrizioni che tengano. Fermo restando che non dobbiamo farci ingabbiare in
limitazioni che compromettano la nostra missione: se ci fossimo comportati così
di certo non saremmo andati al salvataggio del Fante di Cuori. Infine un' ultima
cosa, Clint: i Vendicatori non possono finire. Anche se restassero senza mezzi o
aiuti sono certo che gli ideali da loro diffusi in questi anni sopravvivrebbero
in altre persone, che li porteranno avanti. Quindi ci attende un compito
importante, amico mio, non sprechiamolo prestando attenzione ad un idiota come
Gyrich. Crede di fare la voce grossa e invece è solo un fantoccio nelle mani di
un potere più forte che però su di noi ha pochissima autorità. So che le tue
parole sono state dettate dal dolore di queste ultime settimane, ma ti prego di
seppellirlo dentro di te e ritornare ad essere quel valoroso eroe che sei in
realtà".
Clint sorride:"Dannato capitalista, il discorso che hai fatto ha
capovolto la mia prospettiva in un batter d' occhio: si vede che bazzichi negli
ambienti che ho detto. Hai ragione, il miglior modo per combattere Gyrich è non
prestargli attenzione. Però sei diverso da tutti gli altri: qualsiasi altra
persona avrebbe seguito il mio consiglio".
"Non sono un affarista spietato, è
vero: quello esisterà in un altro universo e di certo non è un essere degno di
rispetto. Tu credi dunque che io sia un affarista dal cuore d' oro? Allora sono
un anacronismo vivente. Ben felice di esserlo! Ed ora andiamo, c'è una riunione
che ci aspetta".
Tetto del Palazzo dei Vendicatori.
Scarlet allarga le braccia, provando a entrare in contatto con
l' ambiente che la circonda. Si sta allenando sempre più ad intensificare le sue
capacità magiche e l' entrare in sintonia con la natura è quanto di più
difficile si possa concepire: deve entrare in comunione con ogni foglia, ogni
albero, ogni altro elemento che sia nelle vicinanze. Di certo una città come
quella di New York, però, non offre molte possibilità. Ma Scarlet non può fare a
meno di avvertire il dolore delle altre persone, la sofferenza per i recenti
eventi a loro capitati. In alcuni, però, vede anche la speranza: hanno la
tenacia di voler andare avanti, non si fanno piegare nemmeno dal più tragico dei
fatti. È questo il vero potere dell' uomo comune, un potere che a volte in lei
difetta.
"Persa in profonde elucubrazioni, lady Wanda?". Una voce possente,
ben nota alla donna: quella di Thor il Dio del Tuono, che calando dal cielo
ancora una volta si unisce ai suoi compagni di Midgard.
"È sempre un piacere
rivederti, Thor" lo saluta Scarlet.
"Anche se ultimamente i motivi della mia
visita non sono sempre piacevoli. Anche stavolta, purtroppo. Ciò che più
rattrista il mio cuore è il non aver avuto la possibilità di chiarire alcune
questioni in sospeso con Capitan America, da quando me ne andai in malo modo
dopo aver sconfitto Pagan. Il fatto è che avvertivo dentro di me, non so come ma
lo sentivo, che la mia Asgard presto sarebbe stata in grande pericolo. E dovevo
correre a difenderla. Così è stato, ma ciò non scusa il mio vile gesto. E ora
non posso scusarmi con chi sicuramente è rimasto più colpito da esso".
"Il
valore da te dimostrato durante la Guerra dei Mondi ha dimostrato pienamente
quello che era il tuo valore, tutto il resto ormai non conta più".
"Sono
anche venuto per dirvi che nel prossimo futuro dovrò dedicarmi sempre più alla
mia natia Asgard e per questo prendo congedo a tempo indeterminato dal gruppo,
forse anche da Midgard stessa. Sai, ultimamente ho forse scoperto qual è il mio
vero ruolo nel cosmo e, come se non bastasse, ho ritrovato la mia famiglia, la
mia vera famiglia. Ho scoperto di essere un padre, ed un marito, solo per
vedermi scivolare via di mano ciò che con fatica avevo riacquistato. Ma non
intendo arrendermi: voglio continuare a combattere, per avere ciò che mi spetta.
Per sentirmi pienamente completo. Come uomo, più che come dio. Spero tu mi
capisca".
"Sì: so come ci si sente a perdere la propria famiglia" dice
Wanda.
Thor capisce subito a cosa si riferisce e sa che è meglio non
approfondire l' argomento: dunque rotea il suo martello, crea un vortice e vi
entra. Non prima di dire:"Invero non ho mai conosciuto donna più forte e decisa
di te, lady Wanda!".
Wanda accenna un sorriso. Ma ora è tempo che i
Vendicatori si riuniscano.
Quarantesimo secolo.
"Cosa ne sai tu della pietra Moonstone?" chiede Karla
Sofen.
"Come ho detto prima, un buon comandante deve saper conoscere i suoi
alleati in ogni loro minimo particolare" risponde Kang "Anche in quelli che essi
stessi ignorano. Solo così la guerra e la conquista possono divenire un' arte,
una collaborazione tra persone valorose per un ideale più grande".
"Non avevi
accennato prima alla guerra".
"È il mezzo più rapido per ottenere il potere"
ribatte Kang "Allora, vuoi ancora sapere la verità sulla pietra che ti dona
questi poteri?". Karla non fa in tempo ad annuire che Kang continua:"Inizia
tutto molto tempo fa, prima ancora della nascita stessa dell' umanità. Ma già
altre razze erano presenti nel cosmo ed avevano raggiunto un livello di
conoscenza inimmaginabile. Una di queste erano i Kree, ah quel lampo nei tuoi
occhi mi fa capire che questo discorso ti appassiona molto, dicevo i Kree:
concepirono un manufatto di grande potere, un piccolo monolito dai diversi
colori, capace di attingere ai quattro elementi della natura. Un manufatto
troppo ambito perché non divenisse la scintilla di un sanguinoso conflitto
interno, senza vincitori né vinti. I massimi governanti decisero allora, onde
evitare altri eventi simili in futuro, che il monolito venisse suddiviso in
quattro pietre, ognuna per ogni elemento della natura, e spedito in un sistema
solare in cui la vita era ancora allo stato primitivo, il vostro sistema. E così
fu: una parte finì sulla Luna, come ben sai, le altre sulla Terra. Ma il destino
a volte gioca strani scherzi e mentre i Kree, immemori delle lezioni che la loro
storia aveva insegnato loro, continuavano a lottare tra di loro per un insensato
dominio, le quattro parti del monolito vennero ritrovate".
Karla Sofen è
sempre più interessata a questo discorso.
Sala delle riunioni dei Vendicatori.
Wasp osserva il gruppo che si appresta a comandare nuovamente:
il suo sguardo si sofferma soprattutto su Songbird, che ricambia con un sorriso.
Janet allontana allora i suoi occhi e li posa su alcune carte che ha davanti. Il
primo impegno di un buon leader è quello di allontanare da sé ogni forma di
pregiudizio, spera di poterlo fare al più presto possibile.
"Molto bene"
esordisce Wasp "Innanzitutto do il benvenuto a voi tutti. C'è una questione che
vorrei risolvere al più presto: ultimamente abbiamo subito delle defezioni e i
nostri ranghi vanno ricompattati. Dunque volevo chiederti, Fante di Cuori, se
accetti di entrare nel gruppo, di modo tale da arrivare a sette
componenti".
Jack Hart si alza:"Sarebbe un onore per me, spero di poterlo
meritare".
Wasp si rivolge agli altri:"C'è qualcuno contrario a questa
decisione?". Nessuno obietta. "Allora" continua Janet "Benvenuto nei
Vendicatori, Fante di Cuori. Per quanto riguarda la tua… sorvegliante Kaina, se
lei vorrà la ospiteremo nel palazzo finchè troveremo una sistemazione
migliore".
Poi il tono di Wasp si fa più grave:"Ed ora passiamo ad un altro
importante argomento: questo nuovo Capitan America apparso alla ribalta. Inutile
che vi dica, e credo sarete d' accordo con me, che voglio scoprire al più presto
chi sia e con quale diritto porta un nome appartenuto al più grande degli eroi.
Questo sarà un compito prioritario, ma dovremo occuparci anche di Graviton.
È
apparso recentemente a Los Angeles, dove ha affrontato Capitan Marvel e pare
anche Molecola, finendo esiliato nello spazio. Ma non appena riapparirà dovremo
catturarlo: è un pericolo troppo grande per tutti".
"E per quanto riguarda
Kang e Moonstone?" chiede Occhio di Falco.
"Purtroppo su questo versante ci
sono poche novità: Kang sa essere un nemico insidioso come pochi e ignoriamo
dove sia in questo momento e cosa abbia intenzione di fare con Moonstone. Siamo
persino incerti se costei sia una sua alleata o nemica. Ma Abner Jenkins e Iron
Man sono comunque riusciti a rintracciare le tracce cronali di Kang e, quando
riapparirà nel nostro tempo, lo sapremo subito ed agiremo di
conseguenza".
"Fuor di metafora, non possiamo fare nulla per ora" afferma
Falco. Wasp è costretta ad annuire.
Quarantesimo secolo.
Kang continua il suo racconto:"Il primo frammento, il più grande
di tutti, venne ritrovato da un uomo primitivo. A guardia di esso vi era un
alieno a cui i Kree avevano dato il compito di sorvegliare la pietra. Ma fu
tutto inutile: il primitivo la frantumò ed una scheggia di essa si piantò nel suo
sterno, rendendolo immortale. Divenne allora un cacciatore di mostri, adottando
il nome della pietra da lui ritrovata: Bloodstone, la pietra della
terra".
Ulysses Bloodstone, sì, Karla ne aveva sentito parlare, ma credeva
fosse solo una leggenda.
"Dopo che Bloodstone" prosegue Kang "Perse la vita
combattendo un mostro generato dalla stessa Pietra di Sangue, questa venne in
seguito usata da Helmut Zemo, un uomo che conosci bene, per ridare vita a suo
padre. Alla fine la Pietra di Sangue parve apparentemente distrutta da un uomo
di nome Crossbones".
Cala il silenzio.
"E le altre due?" chiede
Moonstone.
"Ho catturato la tua attenzione, vero?" sorride Kang "Ne ero
certo. Le altre due, le pietre del fuoco e dell' acqua, note anche come Pietra
Alfa e Pietra Omega, non vennero ritrovate che alcuni secoli dopo e furono usate
da un criminale infimo: il primo Basilisco. Coi soliti propositi di distruzione
del mondo: follia, che gusto c'è a distruggere qualcosa quando è molto più
appagante conquistarla? È stato ucciso da un assassino di criminali, gli inetti
come lui non hanno futuro. Infine c'è la tua pietra, la Moonstone, quella dell'
aria. Per questo sei intangibile. Lloyd Bloch, il precedente possessore, non era
degno di gestire un potere del genere e ho come l' impressione che la pietra lo
sapesse".
"Intendi dire che in qualche modo è senziente?".
"Questo lo dici
tu, Karla Sofen" ribatte Kang, che poi si reca verso un palco chiuso da una
piccola tenda "Ma ora lascia che ti faccia una piccola sorpresa". E, scostando
la tenda, appaiono le altre tre pietre. "Le ho recuperate dai flussi temporali,
poi ho cercato una persona adatta a contenere le loro energie. E quella persona
sei tu, Karla Sofen".
"C'è un trucco, vero?" ribatte Moonstone "Qualcosa che
non mi vuoi dire".
Kang richiude la tenda:"Va bene, io non ti voglio
costringere a far nulla. Se hai deciso di rinunciare…".
"Aspetta, spiegami
solo perché!".
"La pietra ha scelto te, le pietre hanno scelto te, Karla
Sofen. E il luogo dove stiamo andando è a te noto".
"Quale?".
Kang tende
la mano:"Vieni con me".
Palazzo dei Vendicatori.
"Songbird" chiama Wasp.
La nuova componente del gruppo si
volta, per nulla impaurita:"Dimmi, Wasp".
"Senti…" inizia Janet quasi
titubante "Credo sia apparso chiaro a tutti che di fronte a te ho delle remore.
Potrei cercare di spiegarti perché sia così, ma non farei altro che mascherare
quello che è un mio limite. Spero che tu contribuisca a farmi cambiare idea al
più presto".
"È difficile dimostrare di essere cambiati dopo tanto tempo che
si è percorsa una certa via, vero?".
Wasp annuisce:"È vero, ma sarò la prima
a riconoscere di avere sbagliato, se me lo dimostrerai".
"Quel momento
arriverà molto presto" conclude Melissa Gold.
Poco più in là avviene un
colloquio tra due amanti che stanno per ritrovarsi l' un l' altro:"Dunque hai
avuto un colloquio chiarificatore con Visione?" chiede Wonder Man.
"Esatto, e
sono felice che tutto ciò sia giunto ad una conclusione che non ferisce i
sentimenti di nessuno. Era ciò che più temevo" risponde Scarlet.
"Questo vuol
dunque dire che...".
"Mi occorre un po' di tempo, Simon. Ammetterai che non è
stata una decisione facile da prendere per me e dunque mi occorrono alcuni giorni per... adattarmi".
"Ti capisco. Ricorda, comunque, che per ogni
problema io sono qui, di fianco a te".
"Non è quello che hai sempre fatto,
ultimamente?" conclude felice Wanda.
Un pianeta.
Il teletrasporto non è una esperienza nuova per Moonstone, ma la
sensazione di vuoto rimane sempre la stessa. Per Kang, invece, è una cosa
abituale.
"Ecco" inizia il conquistatore "Siamo nel ventunesimo secolo, nel
pianeta da cui partirà il mio dominio".
"Mi sembra familiare" dice
Karla.
"Certo, ci sei già stata un tempo: questo è il pianeta Kosmos"
annuncia Kang. E, prima che Moonstone possa ribattere, estrae le tre
pietre:"Allora, sei pronta per esse?".
Note dell' Autore: Qualche
appunto: prima di questa storia ha fatto il suo debutto il nuovo Capitan
America, Jeff Mace (Capitan America & USAgent, Capitan America MIT 1). Thor compare qui in un dietro le quinte del settimo episodio della sua
serie MarvelIT, dopo l' incontro con Jane Foster e prima che Ercole chieda il
suo aiuto. Ulysses
Bloodstone era un cacciatore di mostri, apparso in alcune storie Marvel degli
anni '70 (V. anche "Caccia alla Pietra di Sangue").
In seguito a questa storia i Vendicatori compaiono su Avengers Icons 3. Poco
dopo aiutano Namor a riappropriarsi della Oracle (Difensori 15/18, Difensori
Annual 1).
Capitolo Secondo
CONQUISTA
Pianeta Kosmos.
"Sei pronta per esse?" chiede Kang.
Karla Sofen osserva la
Pietra di Sangue, la Pietra Alfa e la Pietra Omega, tre dei quattro frammenti di
un monolito Kree caduti secoli prima sulla Terra e sulla Luna e simboleggianti
gli elementi della natura. Uniti, possono donarle un grande potere che, ne ha la
certezza, nasconde anche una controindicazione: ma è anche sicura di potervi
fare testa, come sempre ha fatto davanti alle difficoltà. Sin da quando era una
allieva del Dr. Faustus, capì che non avrebbe mai intrapreso la strada imboccata
anni prima da suo padre, sempre al servizio di persone che lui odiava. Lei no,
invece, lei si sarebbe affrancata da ogni autorità, da ogni persona dispotica
che avesse cercato di sottometterla. Lo ha già fatto con Faustus, con Lloyd
Bloch, con Zemo, con Occhio di Falco: lo farà anche con Kang e le pietre saranno
il mezzo attraverso cui attuerà questo fine.
"Sì, sono pronta" risponde
dunque Moonstone.
"Molto bene" afferma compiaciuto Kang "Questo è il momento
che entrambi attendiamo da una vita, il momento in cui mettiamo in gioco noi
stessi e la nostra dignità per conquistare ciò che più bramiamo".
"E tu cosa
brami?".
"La conquista assoluta".
"E perché mai?".
"Perché non riesco a
pensare ad altro" risponde Kang "L' epoca in cui sono nato è un' epoca noiosa,
priva di sfide. Io, invece, desideravo molto di più, un qualche obiettivo
ambizioso, difficile da raggiungere, che non riuscivo mai a trovare. Finché l'
incontro con un mio antenato non cambiò la mia vita, mi fece cambiare
prospettiva, mi fece diventare il Conquistatore che oggi sono".
"E hai
conquistato o è solo un vuoto titolo?" chiede Karla con un ghigno sul
volto.
La risposta sprezzante di Kang la zittisce:"Il mio impero si estende
lungo i millenni, un impero di cui mi sono impossessato sconfiggendo tutti
coloro che mi hanno ostacolato, si chiamino Zzarko, Commissione per l'
Invarianza Temporale, Delubric Consortium o Alioth. Ho vinto perché ho
dimostrato di essere il migliore di tutti loro. E perché riesco a trovare una
soluzione ad ogni problema che attiri la mia attenzione.
È successo anche
ultimamente: ti avevo scelto come colei che avrebbe assorbito le Quattro Pietre
quando scoprii che eri stata fatta prigioniera da un gruppo criminale guidato da
una donna con un mantello rosso. Probabilmente te la saresti cavata, ma non
volevo correre alcun rischio. Occorreva intervenire senza troppi sconvolgimenti:
ed il mio apporto si concretizzò nella chiave che aprì le tue
manette".
Moonstone sgrana gli occhi:"Sei stato tu?".
Kang annuisce:"Ma
ora basta perdere tempo". Si inginocchia e posa a terra le tre pietre in suo
possesso.
"Cosa dovrei fare esattamente?" chiede Karla Sofen.
"Desiderarle
dentro di te: null' altro" risponde Kang.
Moonstone osserva le tre pietre
davanti a lei. Deve desiderarle: ma come? La risposta le giunge quasi
immediatamente, deve solo pensare al fatto che, se riuscirà ad entrare in
contatto con esse, il tutto non potrà che andare a suo vantaggio. Dunque, deve
solo essere sé stessa. Karla si concentra, immagini del suo passato le affollano
la mente, immagini da cui poi emerge la Pietra Kree dentro al suo corpo. Altre
tre pietre sono intorno ad essa e Karla le vede unirsi in una sola grande
pietra. Ed il processo ha inizio: i tre frammenti si sollevano da terra come
animati da una imperscrutabile magia, poi si dirigono verso il corpo di
Moonstone, fondendosi poco dopo con essa. La Pietra di Sangue si conficca nel
suo sterno, la Pietra Alfa si piazza al centro della sua testa, infine la Pietra
Omega entra nel suo collo. Una aura bianca inizia allora a risplendere e a
circondare Karla Sofen, emanante un bagliore così accecante che persino Kang è
costretto a ripararsi il volto per la intensa luce.
Alla fine vi è un lampo
che avvolge tutta la zona circostante e, quando svanisce, riappare Moonstone:
esteriormente l' aspetto è quello di prima, ma dentro il suo corpo si agitano
nuove energie, antiche come il tempo, pronte ad emergere.
"Tutto questo è…"
per un attimo la donna non trova la parola adatta "Straordinario. Non ho mai
provato una sensazione del genere prima d' ora".
"È quello che ti avevo
promesso, del resto" precisa Kang "Una nuova vita, una totale rinascita. Un
tempo avevi il dono dell' intangibilità: ora, oltre a ciò, hai molto altro. Puoi
aprire portali spaziali, lanciare raffiche calorifiche dai tuoi occhi e molte
altre cose che scoprirai col tempo. Tutto il tempo del mondo, in quanto le
pietre hanno notevolmente rallentato il tuo processo di
invecchiamento".
"Perfetto" pensa Moonstone. "Ed ora?" chiede poi.
"Vedi
quella città all' orizzonte? Lì vi è il Grande Alveare, che governa i mondi
civilizzati di questo pianeta: sarà la nostra prossima preda".
"Allora
andiamo subito…".
"Fermati" ordina perentoriamente Kang "La battaglia e la
fatica competono agli esseri inferiori, a coloro che tu comandi. Ad esseri
superiori come noi spetta unicamente la conquista. E la vittoria". Il tiranno
temporale preme alcuni tasti sul suo guanto e, improvvisamente, si aprono tre
portali dimensionali dai quali escono, in un flusso costante e quasi eterno,
centinaia, forse migliaia di soldati in tenuta da guerra. Sono i lacchè di Kang:
esseri liberi che lui ha reso schiavi, ma anche persone che sono semplicemente
passate da una schiavitù all' altra. Nonostante ciò, tuttavia, adesso non
desiderano altro che combattere.
Kang non deve dire nulla, solo indicare con
l' indice della mano destra la città all' orizzonte. Un urlo inumano si eleva
dalla fiumana di gente che ha invaso il pianeta Kosmos, poi la terra trema sotto
il loro incedere. I Kosmosiani stavano sognando prima di venire attaccati: ora
sono stati trascinati in un incubo.
Qualche ora dopo.
Vi sono state urla, lamenti, invocazioni di pietà: tutto inutile. Un manto rosso sangue ricopre un Grande Alveare ormai distrutto e si sta estendendo alle città confinanti. Coloro che hanno provato ad organizzare una resistenza non hanno nemmeno avuto il tempo di pentirsi di ciò. Centinaia di vittime kosmosiane contro le pochissime perdite dell' esercito di Kang: una disfatta totale per Kekà Akeluak, il sovrano di questo pianeta*.
* Apparso in Albi dei Supereroi Mita 4, così come gli altri kosmosiani che verranno citati in seguito.
Ora si trova in ginocchio sul sangue dei suoi sudditi,
circondato da guardie che non gli permettono di fare alcun gesto se non
piangere.
All' esterno, gli altri kosmosiani sono stati ammanettati o
imprigionati: è sempre fondamentale per Kang avere quanti più sopravvissuti
possibile, sono altre persone che può schiavizzare. E che gli ricordano ciò che
ha ottenuto.
Il tiranno avanza e subito i kosmosiani si ritraggono di fronte
alla sua presenza. Qualcuno sussurra:"È l' Uomo Blu". Kang è felice di
apprendere che la sua fama lo ha preceduto. Si avvicina al sovrano e lo porta in
disparte.
"Chi comanda qui?" chiede Kang.
"I… Io" risponde con paura
Akeluak.
Errore fatale. Kang gli spara in volto:"Sbagliato. Qui comando
io".
La gente non osa fiatare, per timore di ricevere lo stesso destino.
Anche una persona solitamente impassibile come Karla Sofen è rimasta sconvolta
di fronte a ciò che ha visto:"Era proprio necessaria tutta questa
violenza?".
"Indispensabile, il modo migliore per impedire una ribellione è
distruggere il morale di una popolazione" risponde Kang "Da questo momento in
poi si decide il nostro destino, Moonstone. Un tempo ogni mia azione era spesso
contrastata dal fatto che io avessi un futuro prestabilito, a cui non avrei mai
potuto sottrarmi. Ma ultimamente mi sono liberato di questo terribile giogo: ora
solo io sono l' artefice del mio destino. Che sarà indubbiamente
radioso".
"So cosa hai intenzione di fare su questo pianeta" afferma Karla
Sofen.
"Ti hanno raccontato tutto la prima volta che venisti qui, vero? Molto
bene, allora le spiegazioni saranno superflue".
"E se tu impedissi che i
kosmosiani mandassero un Espansore indietro nel tempo per avvertire del pericolo
imminente? È così che sono venuta a conoscenza dei tuoi scopi".
"Non ho
affatto intenzione di farlo: se lo facessi creerei un' altra linea temporale e
non sopporto di crearmi da me dei nemici. Ogni mio viaggio, un tempo, creava un
mio doppione. Alla fine divennero tanti, troppi perché io potessi tollerare
ulteriormente la loro presenza. E me ne sono sbarazzato".
"Sì, comunque…"
Moonstone si interrompe "In effetti hai ragione". Ha bloccato una domanda dentro
di sé: Jikekt, il figlio del precedente sovrano, le aveva rivelato che i
kosmosiani erano stati inizialmente avvertiti della minaccia di Kang da un
messaggio telepatico. E Karla Sofen non può fare a meno di chiedersi chi lo
abbia spedito.
Una settimana dopo.
Kang non aveva decisamente perso tempo: aveva fatto radunare
tutti i nativi del pianeta sopravvissuti al massacro e li aveva messi subito al
lavoro. Non erano state ammesse pause, né imperfezioni: chi commetteva errori
rischiava di fare una brutta fine.
Era stata raccolta una notevole quantità
di polline della crescita, composti della stessa materia che tempo prima Hank
Pym aveva scoperto e chiamato 'Particelle Pym', sperimentandole sulla propria
persona e divenendo Giant-Man. Ma questo è stato tanto, tanto tempo fa: quei
tempi più semplici, e per certi versi più ingenui, sono stati sostituiti da un'
era più oscura, spietata, in cui pare debba alla fine predominare la malvagità
umana e in cui sentimenti nobili come l' amicizia e il valore paiono perduti per
sempre.
Esempio vivente i kosmosiani: nessuno sa di ciò che è accaduto loro,
nessuno interverrà per salvarli. Sono un popolo destinato a scomparire presto.
Una persona, però, potrebbe intervenire: Moonstone. Ma esita: non le interessa
salvare questi alieni, certo che no, eppure neppure una persona apparentemente
insensibile come lei è restata indifferente di fronte allo spettacolo a cui è
stata costretta ad assistere. Un sorriso forzato mascherava il suo enorme
disagio. Certo, ogni mezzo per raggiungere i propri scopi, ma sacrificare vite
di persone che non ti hanno fatto nulla di male? Ha senso una cosa del
genere?
Prima che se ne andasse dai Thunderbolts, fingendo di provare dei
sospetti di fronte a Citizen V, ma in realtà in cerca di nuove vie per affermare
sé stessa, Occhio di Falco le aveva fatto un discorso. A suo tempo non ci aveva
fatto praticamente caso, ma ora…
"Puoi andartene, se vuoi" le aveva detto l'
arciere "Ma non dimenticare le esperienze che hai vissuto in questo gruppo. Non
lo ammetterai mai, ma ti hanno cambiato. Sono certo che in futuro, di fronte ad
eventi a cui avresti mostrato un tempo disinteresse, farai qualcosa per
impedirli. O quantomeno penetreranno quella scorza dura che noi chiamiamo
cuore".
Sentimentalismo, patetico sentimentalismo. Eppure…
"Forza, alieni
del cazzo!" urla un soldato di Kang agitando la sua frusta elettrificata "Ehi,
tu, non osare riposarti. Ora te le do di santa ragione!".
"Basta!" grida a
sua volta Moonstone, pensando subito dopo "Cosa ho detto?". Ma le parole le
sgorgano quasi spontanee:"Smettila di fare il prepotente, ignobile essere
inferiore, e lascia un po' riposare questi alieni". Si blocca, poi
aggiunge:"Così lavoreranno in modo più efficiente dopo".
Il lacchè di Kang
china la testa e non osa replicare.
Su una cosa il tiranno temporale aveva
ragione: le pietre sono senzienti. Ma una cosa ignora: che quelle pietre sono
state forgiate da mille esperienze, non tutte aberranti. E sono state indossate
da più persone, non tutte spregevoli. C'è una cosa che Kang non prevede mai: la
variabile umana, perché incalcolabile. E spesso è stato ciò a portarlo alla
sconfitta.
Qualche minuto dopo.
Kang osserva i suoi sudditi dall' alto di una torre dell'
Alveare ancora intatta dopo l' attacco delle sue truppe. Una visione estasiante
per lui. Ad un tratto nella stanza entra Moonstone.
"Mi hai chiamato?" chiede
la donna.
"Sì" risponde il tiranno "Questi insetti sono molto efficienti e
sanno fare il loro lavoro, se non altro. Sono già pronti degli
Espansori".
"Intendi dunque proiettarli nelle ere passate per poterle
conquistare?".
"Sì, lo farò. Ma prima intendo testarli contro alcune persone.
Contro i Vendicatori".
"Perché mai?" domanda stupita Karla Sofen "Nessuno sa
della tua presenza qui: mandare gli Espansori sulla Terra al solo scopo di
affrontare i Vendicatori è solo tempo perso".
"Hai detto due inesattezze:
non intendo mandare gli Espansori sulla Terra. E non è tempo perso affrontare i
Vendicatori. Fin da quando ho messo i miei occhi sulla loro era si sono sempre
frapposti fra me e i miei schemi di conquista. Certo, potrei far sì che
venissero costruiti centinaia di Espansori e scatenare il loro potere
inarrestabile. Ma che gusto ci sarebbe? Dove assaporerei il gusto di piegare,
sconfiggere, umiliare il nemico, vera gioia di ogni conflitto, senza la quale
ogni guerra può dirsi inutilmente condotta? No, non può essere vittoria piena
quella che ti priva di questa sensazione. Devo provarla per l' ultima volta, in
maniera definitiva".
"Ed io cosa ne ricavo?".
"La stessa identica
sensazione, ecco cosa ne ricavi! Non l' hai mai sperimentata, vero? Non hai mai
sentito quanto essa sia inebriante?".
"Tutto ciò che ho visto è stato un
tremendo massacro che poteva essere meno cruento".
"Devo iniziare a dubitare
di te, Moonstone?".
Karla Sofen si pente delle sue ultime parole, doveva
fingere di dar pieno credito alle parole di Kang, perché credesse che la sua
lealtà fosse incrollabile. Ora è tutto rovinato, e lei si chiede cosa l' abbia
spinta a dire quelle idiozie! "No, ti devo molto ed intendo ripagare questo
debito. Permettimi un' altra domanda, però: se non sulla Terra, dove
affronteranno gli Espansori i Vendicatori?".
"Qui su Kosmos" è la tranquilla
risposta di Kang.
Karla non controbatte:"E come li contatto? Il portale
spaziale di questo pianeta è rimasto distrutto in seguito all' attacco del tuo
esercito".
"Dimentichi i tuoi nuovi poteri, è giunto il tempo che tu li
sfrutti al meglio: se ti concentri, riuscirai a localizzarli. Dì loro di ciò che
sta accadendo qui e chiedi loro di recarsi entro tre ore a Central Park. Lì
avranno una bella sorpresa".
Moonstone non ribatte ed esce dalla stanza:
presto dovrà prendere il controllo della situazione, che si avvia a diventare
insostenibile.
Kang non la osserva nemmeno andarsene, è pensieroso:"So cosa
stai tramando, Karla Sofen, di usare al più presto i tuoi nuovi poteri contro di
me. Mi credi così ingenuo? C'è una cosa che non sai di quelle pietre, che dopo
averle assorbite tutte dentro di te diventano una sorta di cancro, che debilita
le tue forze fino a prosciugarle del tutto. E la tua vita ha termine. Il tuo
destino è già stato deciso. Da me". Poi la vede librarsi in aria e l' immagine
di un' altra donna passa nella sua mente, una donna che Moonstone gli ricorda
sotto più di un aspetto:"Ravonna".
Poco più in là.
"Dannazione!" esclama un lacchè di Kang.
"Cosa è accaduto?"
chiede un altro.
"Uno dei piccoli kosmosiani è fuggito, si è liberato dalla
sua prigionia. Non immaginavo fosse così forte. Andrò a riferire…".
"Fermo,
idiota! Vuoi perdere inutilmente la tua vita? Lascia perdere, tanto è un
bambino. Che male può farci?".
Già, che male può fare un bambino? Forse
molto, se questo 'inerme' è Jikekt, figlio dell' ex sovrano del pianeta, che ha
già vissuto di persona gli orrori della guerra. E intende far sì che non si
ripetano.
New York, davanti al Four Freedom Plaza.
"Ed è stata una esperienza davvero interessante, Abe" afferma
Melissa Gold.
"Non mi sembrava che questo Quasar ti fosse così
simpatico".
"A volte diamo giudizi troppo affrettati sulle persone: è
accaduto anche nel suo caso. Mi sarà utile per il futuro"*.
* V. Avengers Icons 3
"È stato quell' incontro a spingerti a venire qui?" chiede Abe
Jenkins, osservando la ritrovata dimora dei Fantastici Quattro.
"Non saprei
dirti: questo ufficio mi, ci ricorda il nostro recente passato, ciò che eravamo
prima di cambiare. La sua distruzione fu l' ultimo nostro atto ignobile. Ed è
bello vedere che, in qualche modo, si è posto rimedio a ciò"*.
* V. Fantastici Quattro 4/5
"Non fu il nostro ultimo errore, purtroppo" afferma
Abe.
"Cosa inten…?" poi lo sguardo di Melissa si blocca in una espressione di
terrore "È vero, l' uccisione del sovrano di Kosmos da parte di Moonstone. Noi
fummo testimoni di ciò, ma non lo abbiamo mai confessato".
"Perché siamo
stati zitti?".
"Forse perché temevamo la sua personalità?".
"O forse
perché Occhio di Falco non ci aveva ancora indirizzato sulla giusta via. Ed è
ragionevole che continuiamo a perseguirla".
"Confessando, dunque?" propone
Songbird. Abe annuisce.
"Sì, dobbiamo fare così" continua Melissa "Torniamo
al Palazzo e…".
"Non abbiate così fretta!". Una voce gelida, capace di
ispirare terrore. Strano se si considera che proviene da una donna di
straordinaria bellezza.
"Moonstone!" esclama Songbird. C'è come una aura di
malvagità attorno a lei, un' aura che emana un grande potere. Un portale di
colore nero è dietro di lei. La gente indietreggia, atterrita di fronte a questo
insolito spettacolo.
"Non è stato così difficile trovarvi. Provengo da quel
pianeta di cui stavate parlando poco fa. Non se la stanno passando bene i
kosmosiani, in questo momento: direi sia giunto il momento che i Vendicatori
facciano la loro parte". "Ovvero" pensa tra sé Karla Sofen "Togliendo di mezzo
Kang e facendo sì che io diventi sovrana in senso assoluto".
"Cosa è
successo? Kosmos è stato attaccato da Kang come ci era stato predetto?" chiede
Abe. Il sorriso maligno di Karla è la risposta.
"Ma tu sei stata fatta
prigioniera da lui, l' ho visto coi miei occhi! Cosa è accaduto, hai forse
sancito un' alleanza con quel despota assassino? Ti rendi conto di cosa hai
fatto?".
"Sì, so cosa ho fatto: e l' ho fatto al meglio".
"Perché continui
a comportarti come se fossi ancora la vecchia Karla Sofen?" chiede Songbird "Non
lo puoi negare: gli ultimi mesi ti hanno cambiata, più profondamente di quanto
tu voglia ammettere. Non puoi rimanere insensibile di fronte agli eventi che
accadono intorno a te, so che reagirai e lo farai in modo
positivo!".
Moonstone osserva la sua ex compagna di squadra per qualche
secondo e, per tutta risposta, la colpisce con una raffica di energia. Abe non
fa in tempo ad urlare che Moonstone dice:"Ascoltami bene, il pianeta Kosmos è
stato conquistato da Kang. Se i Vendicatori intendono fare ciò che il loro nome
impone, se hanno a cuore la cara Terra, devono recarsi a Central Park tra poco
meno di due ore".
"E se fosse una trappola?" chiede Abe.
"Avete solo un
modo per scoprirlo" conclude Moonstone rientrando nel portale.
Una volta
scomparsa, Jenkins si fionda dalla sua amata, che però si è ripresa e
sorride:"Molto bene, ho fatto ciò che lei era solita fare: le ho instillato il
seme del dubbio".
Palazzo dei Vendicatori.
La sola presenza di Henry Peter Gyrich è sufficiente a rovinare
la giornata.
"Teoricamente la sua promozione a leader dei Vendicatori, Wasp"
afferma l' agente governativo "Avrei dovuto approvarla io. Ma per stavolta non
ho nulla da obiettare".
"Già" pensa Janet Van Dyne "Perché credi che, essendo
una donna, sarà molto più facile per te soverchiarmi ed umiliarmi. Ma ti
accorgerai presto del tuo errore".
"Ed ora chiami a raccolta gli altri
Vendicatori" dice Gyrich "Ci sono alcune cose che devo riferire: la caccia a
Graviton pare stia iniziando a dare i suoi frutti".
In breve tempo nella sala
riunioni giungono Scarlet, Wonder Man, Iron Man, Occhio di Falco ed il Fante di
Cuori. Anche sulla sua entrata nel gruppo Gyrich non ha sollevato obiezioni:
evidentemente pensa possa risultargli utile per catturare Graviton.
"Dove si
trova Songbird?" chiede Wasp.
La risposta arriva subito: la giovane eroina
irrompe trafelata nella sala insieme ad Abe Jenkins:"Vendicatori, il pianeta
Kosmos è stato assalito da Kang il Conquistatore. Moonstone si è alleata con
lui".
"Cosa dici?" chiede Occhio di Falco alzandosi di scatto dalla sua sedia
"Non è possibile!".
"Purtroppo è così: l' abbiamo incontrata davanti al Four
Freedom Plaza qualche minuto fa. Diceva che, se vogliamo salvare il pianeta,
dobbiamo recarci al più presto in Central Park".
"Ed ha prove di questo?"
chiede impassibile Gyrich.
"Prove? Certo, decine di persone hanno assistito
al nostro incontro con Moonstone".
"Ed immagino che ne avrà portata una qui
al Palazzo a sostegno di ciò che dice".
"Stammi a sentire, idiota" dice Falco
abbrancando Gyrich per il bavero della giacca "Non c'è tempo per le questioni
burocratiche. Non hai la minima idea di ciò che stiamo per affrontare. Lo
facciamo per salvarti il culo, te ne rendi conto o no?".
"Se non abbandona la
presa sul mio abito firmato entro dieci secondi la allontanerò personalmente da
questo gruppo". Falco esegue, seppur di malavoglia. "Molto bene" continua Gyrich
"Ed ora, finchè non avremo raccolto prove a sufficienza di ciò che è stato
affermato da Songbird, questa missione non verrà approvata e voi non vi
muoverete da qui".
"Adesso basta" si alza Wasp "Avere a che fare con un
idiota patentato quale è lei sta compromettendo la nostra immagine come gruppo.
Cosa ha intenzione di fare? Di trasformarci in miti del marketing? Siamo i
Vendicatori, se lo ricorda ancora. E la minaccia posta da Kang è più seria di
quella posta da Graviton, Nefaria o chiunque altro.
È un tiranno, che non
esiterà ad attaccare il nostro mondo. Ma noi lo fermeremo, anche da soli se
necessario".
"Se non avrete il mio benestare, ve ne pentirete. Sapete cosa
significherà tutto ciò?".
"Soffriremo questo immenso dolore" ironizza Janet
"Andiamo, Vendicatori".
"Un attimo" Gyrich non demorde "Iron Man, ciò che
farà nei prossimi secondi potrebbe rovinare la reputazione del suo capo… e della
sua nuova azienda".
Da dietro la maschera, Tony Stark sorride per pietà:"In
realtà ritengo che il mio 'capo' non aspettasse altro che un momento come
questo".
"E lei, Scarlet? Seguirà la strada della ragione, la mia, oppure si
congederà da me facendomi il gestaccio dell' ombrello, come già fece una
volta?".
"Chiaro: seguirò la strada della giustizia, quella percorsa dai
Vendicatori" risponde Scarlet "Comunque quel 'gestaccio' all' epoca fu alquanto
liberatorio".
"D' accordo, andate pure" pare arrendersi Gyrich "Quando
ritornerete striscerete per quanto vi ho fatti cadere in basso".
Wasp non
aggiunge nulla. Prima che il gruppo esca dal Palazzo, però, viene bloccato da
Abe Jenkins:"Desidererei venire anch' io su Kosmos".
"No, Mach-1" è la secca
risposta di Wasp "Ci serve qualcuno che controlli la base in nostra assenza: e
tu sei la persona più indicata".
"Ma…".
"Abe, fai come dice" si intromette
Songbird "Penserò io… al resto".
Jenkins la osserva in volto, poi china il
capo e annuisce:"Mi raccomando, dategliele anche da parte mia".
"Contaci"
dice Occhio di Falco.
Nella sala riunioni, Gyrich sorride
compiaciuto:"Perfetto" pensa "Proprio come avevo sperato! E ora…".
Central Park, poco meno di un' ora dopo.
Era apparsa come dal nulla, facendo precipitare nel panico la
gente che si stava concedendo una breve pausa dal lavoro. Dapprima era solo una
sensazione opprimente, come un insistente mal di testa, poi vi è stata come una
sorta di forza che spingeva i passanti ad arretrare dal centro del parco. Infine
è apparsa: una struttura imponente color bianco, con una sola entrata che
sprofonda nell' oscurità. Qualche temerario aveva provato ad avvicinarsi alla
struttura, ma nuovamente la forza negativa presente attorno ad essa glielo aveva
impedito.
I Vendicatori giungono sul posto e tre di loro rimangono stupiti
più degli altri nel vedere tale struttura.
"Cos'è, una specie di scherzo?"
chiede Occhio di Falco.
"Cosa intendi dire?" chiede il Fante di Cuori.
"Ho
già visto un edificio del genere, solo che era decisamente più grande ed
imponente: apparve proprio qui alcuni anni fa e ci trasportò dritti sul Mondo
Battaglia dell' Arcano, dove… Ma questa è una storia troppo lunga, te la
racconterò un giorno".
"Come mai Kang ha deciso di utilizzarne una copia,
allora?" domanda Scarlet.
"Vuole prendersi gioco di noi, probabilmente"
propone Wasp "Ricordo che era presente anche lui sul Mondo Battaglia, anzi,
probabilmente era una sua copia visto il suo atteggiamento rinunciatario e
pavido. Kang vuole farci sapere che le carte del gioco sono in mano sua, che
questo è l' unico modo per raggiungerlo. Che dobbiamo fidarci di
lui".
"Dunque con tutta probabilità è una trappola".
"Non credo proprio:
non è da lui. Vuole affrontarci, non aspetta altro. E noi non intendiamo certo
deluderlo. Non voglio però trascinarvi in questa impresa a meno che voi non mi
seguiate di vostra spontanea volontà. Chi vuole ritirarsi è libero di
farlo".
Ma nessuno osa tirarsi indietro.
"Verrò anch' io con voi" dice in
quel momento una voce familiare proveniente da dietro.
"Kaina!" esclama il
Fante "Spiacente, ma a quanto pare stiamo per imbarcarci in una
impresa…".
"Non intendo discutere" afferma Kaina, ancora nella sua tenuta da
Photon "Ho giurato di proteggerti e manterrò i miei doveri".
Il Fante si
volge verso Wasp, come a cercare una soluzione al problema. Ma la leader dei
Vendicatori, conscia che il gruppo non ha molto tempo da perdere, china il
capo:"Vieni pure, ma se ci creerai anche solo il minimo problema ti rispediremo
a casa". Kaina annuisce.
"Il problema è se torneremo mai a casa, temo" pensa
Iron Man.
"Almeno" afferma Occhio di Falco "Non hai la pelle verde". Kaina lo
osserva stupita. "Lascia perdere, è meglio" conclude Clint.
"Molto bene,
possiamo andare" dice Wasp.
"Ma a quanto pare c'è come un campo di forza che
impedisce a chiunque di oltrepassare la soglia" dice Songbird.
Janet, però,
su questo punto non ha dubbi:"Sono certa che noi non avremo problemi a passare:
Kang non si fa mancare mai nulla".
E così, all' inizio quasi timidamente poi
sempre più decisi, otto persone avanzano verso la struttura. Di fronte al loro
passaggio la gente si scosta, finchè i Vendicatori giungono nei pressi del
portale che conduce dritti verso l' oscurità. All' improvviso vi è un lampo
accecante e un secondo dopo i Vendicatori non ci sono più.
La gente presente
rimane stupita di fronte a ciò che ha visto, poi lo stupore si trasforma in
terrore quando l' intera struttura scompare davanti ai loro occhi come se non
fosse mai esistita.
È l' inizio della battaglia più difficile per gli Eroi
più potenti della Terra: forse l' ultima.
Capitolo Terzo
ESPANSIONE DELLA CONQUISTA
Central Park.
"Nulla. Nulla di nulla" afferma Mr. Fantastic.
"Detto da te
in modo così sintetico, Gommolo" ribatte la Cosa "Mi preoccupa
molto".
"Agente" chiede la Donna Invisibile ad un poliziotto "È proprio qui
che sono scomparsi i Vendicatori?".
"Precisamente, signora" conferma il
poliziotto "C' era questa immensa struttura bianca che nessuno riusciva a
toccare, nemmeno ad avvicinare. Poi sono arrivati loro, sono entrati e… sono
scomparsi nel nulla! Come la struttura".
"Provo uno strano senso di deja-vu"
dichiara la Torcia Umana "Non sei proprio riuscito a scoprire nulla,
cognatino?".
"Solo dei residui infinitesimali di tracce cronali che inserite
in un contesto iper…".
"Ti preeeeego!" implora Ben Grimm "Traduci subito il
tutto in inglese".
"I Vendicatori sono stati portati via" spiega Reed
Richards "Probabilmente su un pianeta lontano. O forse in un' altra epoca
temporale. Non sappiamo dove essi si trovino, ma soprattutto… non sappiamo come
faranno a tornare a casa".
Pianeta Kosmos.
Dapprima il nulla, poi un lampo accecante, infine un paesaggio
brullo e deserto che si staglia davanti ai Vendicatori. Per loro è stato come l'
aver varcato una soglia tra due mondi. La struttura che ha li ha portati qui
sparisce dopo pochi secondi.
"Ed ecco il treno del ritorno che va a farsi
benedire" afferma Occhio di Falco "Ma era prevedibile". Poi l' arciere si guarda
intorno:"E ora?".
"Ora andiamo a stanare Kang nella sua tana" dice Wasp "In
lontananza vedo una città, inizieremo da lì".
Songbird pare esitare, come se
dentro di sé avesse un enorme peso a trattenerla: ed è proprio così, un carico
morale che è ora di lasciarsi alle spalle:"Devo confessarvi una cosa" inizia
attirando l' attenzione di tutti "Sono già stata qui un tempo".
Palazzo dei Vendicatori.
"Devo confessarle una cosa, Jarvis" dice Abner Jenkins "Io e
Songbird siamo già stati una volta su Kosmos. È strano, è qualcosa che volevo
raccontare da molto tempo, ma solo ora ne ho trovato… il coraggio, sì, il
coraggio".
"È stato dopo che vi eravate ribellati a Zemo?" chiede il
maggiordomo.
"Esattamente, Occhio di Falco probabilmente le avrà narrato il
tutto. Tranne quello che non gli è stato detto!".
Pianeta Kosmos.
"C' era questa guerra civile, come sapete" narra Songbird "E
per tornare a casa Moonstone fece un patto col rivale al trono del sovrano di
quel tempo".
"Ma non è quello che mi avete detto tu e Abe" dice Clint Barton
"Mi avevate riferito che, grazie al vostro apporto nel sedare la guerra civile,
vi era stato concesso di tornare a casa". Ma l' arciere già sa che su quella
storia è calata una grande menzogna e forse la sua fiducia verso Melissa ne è
uscita compromessa.
"Non andò così: il patto prevedeva che noi dovessimo
uccidere il sovrano".
Un silenzio di sgomento cala tra i presenti. Poi
Songbird continua nel suo racconto:"Solo che, nel momento in cui dovevamo
compiere questo atto, io, ma soprattutto Abe, esitammo: ormai eravamo troppo
cambiati dentro di noi per poter uccidere a sangue freddo. Disgraziatamente
Moonstone non aveva di queste remore".
Palazzo dei Vendicatori.
"E lo uccise" afferma Jenkins "Come se per lei fosse la cosa più naturale di questo mondo*. Ho rivissuto questo evento nella mia mente non
* V. Albi dei Supereroi Mita 4
so quante volte. E solo adesso ho trovato la forza di
liberarmene. Forse troppo tardi".
"No, non lo è" ribatte Jarvis "La persona
che lei era prima non avrebbe mai confessato una cosa del genere, questo deve
riconoscerlo. Ha trovato dentro di sé una nuova forza, che l' ha spinta a ciò.
Non nego che sarebbe stato molto meglio ammettere ciò qualche tempo fa, ma l'
averlo fatto per me è un atto responsabile".
Pianeta Kosmos.
"Sei una irresponsabile!" accusa Wasp "Per quanto altro tempo
ci avresti tenuto nascosta questa notizia, se non fossimo giunti su questo
pianeta?".
"Ho sbagliato, lo ammetto" dice Songbird.
"Dovevo, invece,
essere io quella che si doveva sbagliare sul tuo conto. Ma così non mi aiuti
affatto. Credi che questo ti aiuterà a guadagnare la mia stima?".
"Adesso
basta!" esclama Occhio di Falco "Stiamo facendo esattamente il gioco di Kang:
prima di affrontare lui, ci stiamo affrontando l' un l' altro. Stiamo minando la
nostra stessa fiducia, la nostra unione. È questo che non aiuta, non il fatto
che una persona abbia tenuto nascosto un terribile segreto per qualche tempo.
È
a Kang che dobbiamo pensare ora: e alla salvezza del pianeta Kosmos e dei suoi
abitanti. Tutto il resto deve passare in secondo piano".
"Falco ha ragione"
interviene Scarlet "Siamo un gruppo e come tale…".
Le parole di Wanda
Maximoff vengono interrotte da un boato lontano, che immediatamente si spegne.
Poi, dopo qualche secondo, riprende più forte che mai. Ed il terreno inizia a
tremare, come scosso da un terremoto. Un terremoto provocato da una parte dei
soldati di Kang: sono centinaia, forse migliaia. E i Vendicatori dovranno
affrontarli tutti!
Palazzo dei Vendicatori.
È anche questo il compito del maggiordomo dei Vendicatori:
saper confortare al momento opportuno. Con i suoi occhi, Jarvis ha dovuto
assistere a molti eventi, spesso tragici, in questo imponente edificio:
tradimenti, attacchi, pestaggi… Già, pestaggi, anche contro di lui. E l' ombra
di Mr. Hyde si staglia nella sua mente per un attimo.
Ma questi cupi pensieri
vengono interrotti quando il fedele servitore getta lo sguardo sul giornale di
ieri: doveva essere l' argomento principale della riunione di oggi, ma è stato
inevitabilmente rimandato. Un vero peccato, perchè se ne sarebbero viste delle
belle:
VENDICATORI DELLA COSTA OVEST
LA FORZA DEL DOMANI
Così recita il titolo. Jarvis scorre per l' ennesima volta l' articolo da cima a fondo e alla fine si chiede se non stia vivendo uno strano sogno. Come è possibile che la branca occidentale dei Vendicatori si sia riformata? Come può Gyrich averlo permesso? C'è una persona che, tuttavia, saprà chiarirgli tutto: Hank Pym. Nei giorni scorsi è stato irreperibile, così come gli altri componenti del gruppo, ma ora dovrà rispondere di questo fatto!
Pianeta Kosmos.
Come un fiume che straripa. Così i Vendicatori: incalzati dall'
assalto degli sgherri di Kang si separano l' uno dall' altro. Kang è un abile
stratega e ha fatto sì che Wonder Man ed il Fante di Cuori, i membri più potenti
del gruppo, subissero l' attacco maggiore. E, nonostante la loro imponente
forza, trattengono il loro pieno potenziale. Perché, diversamente da Kang e dai
suoi guerrieri, in loro vi è ancora umanità.
Ma se loro possono dirsi, in un
certo senso, 'fortunati', così non si può dire degli altri. Kaina, nonostante le
sue capacità atletiche e fisiche, rapidamente soccombe di fronte ad una carica
di dieci guerrieri che la accerchiano da ogni parte, impedendole di arretrare o
avanzare. Uno dei soldati la colpisce al volto con una staffa, poi, una volta
che l' aliena è a terra, ripetutamente al petto ancora con la sua staffa. Al
pestaggio si uniscono ben presto gli altri soldati. Parrebbe la fine per la
contraxiana ma, fortunatamente per lei, Scarlet riesce a divincolarsi dai suoi
assalitori e a disperdere i violentatori di Kaina. Subito la strega mutante si
para davanti a lei, in segno di protezione: l' aliena è a terra, boccheggia, ad
un certo punto dalla sua bocca tossisce sangue. E per Wanda è come impazzire:
ricorda in quel momento un altro assalto, una folla inferocita che l' accusava
di essere una strega malvagia e che la voleva linciare, fino a che un uomo
ancora più malvagio la salvò. È sempre la stessa storia: gli esseri pensanti,
coloro che a detta di molti dovrebbero usare la logica, in realtà non attendono
altro che la minima scintilla per attizzare il fuoco. E sfogare la loro rabbia
interiore contro i primi malcapitati.
"Basta!" sussurra Wanda "Basta!" urla
poi e nelle sue mani appaiono due globi di luce che ben presto danno vita ad una
tempesta in questo luogo dove i venti sono un evento straordinario. Ma tramutare
ciò che è inconsueto in ordinario è compito di Scarlet. La tempesta avvolge in
un vortice numerosi guerrieri, che in pochi secondi perdono i sensi. E solo
allora Wanda li fa atterrare, e non dolcemente.
"Bravissima, mia cara!" la
incita Occhio di Falco, anche lui in netta difficoltà in questo momento.
È
incredibile: per quanti ne abbatta, altri compaiono al loro posto. Paiono non
finire mai. E la sua scorta di frecce è ormai agli sgoccioli. "Non mi deludere, elettrofreccia" raccomanda Clint alla sua arma, la incocca e colpisce un uomo,
il cui corpo viene percosso da una forte scarica di corrente, che si trasmette
ad altri due uomini vicino a lui, mettendo tutti ko. Falco non fa in tempo a
complimentarsi con sé stesso per questo abile tiro che altri sei uomini al
servizio di Kang lo circondano: Clint usa le sue ultime frecce per abbatterne
quattro, poi inizia ad usare i pugni e, come insolito mezzo contundente, il suo
arco. E nel fare così non si accorge che è indietreggiato, fino ad avvicinarsi
pericolosamente ad un dirupo. Uno sgherro di Kang ne approfitta e, dopo aver
evitato un attacco dell' arciere, lo abbranca strettamente al petto e si lancia
oltre il dirupo.
"Clint! No!" urla Wasp.
"Cosa…?" si chiede Songbird che,
non appena realizza cosa sia successo, avverte una grande rabbia salire dentro
di lei. Una rabbia che trova rapidamente sfogo in un urlo. Un urlo devastante!
Come con la tempesta di Scarlet di poco fa anche in questo caso numerosi soldati
vengono travolti dall' onda d' urto generata da Melissa Gold che, per fortuna,
non coinvolge nessun Vendicatore. Poi, in pochi secondi, Wonder Man ed il Fante
di Cuori sistemano gli ultimi sgherri del tiranno temporale.
Passano alcuni
attimi di sgomento, i Vendicatori paiono quasi non credere a ciò a cui hanno
dovuto assistere e partecipare loro malgrado. La prima a riprendersi è Wasp che
ordina:"Wonder Man, vai a cercare Occhio di Falco!". Terminato di dire ciò, si
accorge di avere il fiatone, sembra quasi ansimare: è forse la battaglia più
difficile della sua vita. Sicuramente la più spietata.
Wonder Man torna dopo
alcuni minuti, il volto sconsolato che anticipa le sue successive
parole:"Nessuna traccia di Occhio di Falco. Né del soldato che l' ha scagliato
di sotto".
"Allora possono essere ancora vivi" dice Iron
Man.
"Sopravvivere ad una caduta simile? E come?".
"Non ne ho affatto
idea. Ma so una cosa: che Clint è un uomo dalle mille risorse e che in qualche
modo è riuscito a salvarsi!".
Grande Alveare.
"Uno spettacolo molto interessante" commenta Kang "I
Vendicatori sono tenaci come previsto. Ma vediamo cosa accade se rendo vani
tutti i loro sforzi".
"Per quanto ancora intendi rimandare i tuoi piani di
conquista?" chiede Moonstone.
"Per tutto il tempo necessario. Che, se tu
rimarrai al mio fianco, non durerà a lungo. Comincerò dal tempo da cui provieni
tu, Karla Sofen, il ventunesimo secolo. Un' era a cui ho spesso ambito". Quasi
come se fosse un gesto studiato Kang accarezza una ciocca di capelli della
donna:"Un' era ripiena di bellezza".
Karla lo lascia fare: ha notato un
atteggiamento alquanto strano di Kang nei suoi confronti, fin da quando l' aveva
catturata. Che quest' essere abietto e spietato in qualche modo si sia infatuato
di lei? Bene, se è così, è una cosa che potrà usare a proprio vantaggio.
"Ma
ora torniamo alle più pressanti questioni di guerra" afferma il tiranno premendo
un bottone sul suo guanto "Ora comincia il vero conflitto".
Più in là.
I Vendicatori si stanno apprestando ad andare avanti quando
urla atroci attirano la loro attenzione. Grida emanate da coloro che prima erano
loro nemici, i soldati al servizio di Kang, che ora invocano il loro aiuto. Ma è
tutto inutile: in pochi secondi i corpi di centinaia di guerrieri vengono arsi
vivi e alla fine di loro non rimangono le ceneri che vengono rapidamente
disperse dal vento.
Cala il silenzio tra gli eroi: possibile che il loro
avversario sia così spietato? L' era da cui provengono è certamente piena di
violenza, ma ciò a cui hanno assistito travalica ogni ragione, ogni questione
bellica. Questa è follia, vera e propria, mascherata da lucida ragione.
La
più affranta di tutti è Songbird, che si accascia al suolo e piange:"Con… Con
chi abbiamo a che fare? Non avrei mai creduto che si potesse giungere a tanto.
Ha ucciso Clint, ora i suoi uomini, semplicemente perché l' ha voluto! Temo…
Temo di non essere in grado di affrontarlo. Anche se non l' ho mai visto, è
riuscito a suscitare il mio terrore".
Qualcuno posa una mano sulla sua spalla
sinistra. Melissa alza lo sguardo. È stata Wasp!
"Non ti arrendere!" la
incita Janet Van Dyne "Non ti arrendere ora! È proprio questo che Kang vuole:
fiaccare il nostro animo, fino a quando abbandoniamo ogni speranza e ci
consegniamo alla sua tirannia. E questo non deve accadere per nessun motivo! Non
sei sola, Songbird, fai parte dei Vendicatori e i Vendicatori rimangono sempre
uniti, specialmente nelle avversità. Dammi un motivo per essere fiera di
te".
"Clint va vendicato, giusto?" chiede Melissa. Wasp annuisce. Allora l'
ex Thunderbolt si rialza:"Giusto, non devo abbandonarmi alla depressione.
Migliaia di innocenti di questo pianeta stanno aspettando il nostro aiuto e noi
dobbiamo darglielo. Perché se anche noi ci tiriamo indietro di fronte alla
battaglia, nessuno potrà contrastare Kang. Andiamo!". E Wasp annuisce più
vigorosamente.
"Cosa faremo per Kaina?" chiede il Fante di Cuori, che è
accanto a lei.
"È un bel problema, in effetti" afferma Janet "Non possiamo
lasciarla qui da sola, del resto non possiamo nemmeno…".
Il suo discorso
viene interrotto da un grande contenitore cilindrico che atterra a qualche metro
di distanza. Vi è un bagliore, poi una nube di fumo che, una volta diradata,
rivela la grande minaccia che si para ora davanti ai Vendicatori: l'
Espansore!
"Sono stato attivato" afferma l' essere metallico "Il mio
obiettivo: distruggere i Vendicatori! Così vuole il mio Padrone!".
"Non si
mette bene, vero?" dice il Fante.
Da qualche parte più in basso.
"Svegliati, arciere, svegliati". Una voce innocente,
fanciullesca, proveniente da un ragazzo.
Occhio di Falco si riprende e si
trova per l' appunto davanti un giovane… insetto! Ma non si spaventa: sa bene
che è questo l' aspetto dei nativi di Kosmos. Ciò che lo preoccupa ora è il suo
stato di salute: il suo corpo è tutto scosso da un immenso dolore. Clint spera
passi presto.
"Cosa è successo? Ricordo che qualcuno mi ha spinto di sotto e
abbiamo lottato…" inizia Clint.
"Il tuo avversario ha avuto la peggio, alla
fine, ma ha scelto lui il suo destino. Alcuni dei nostri vi hanno trovato e vi
hanno trascinato in queste caverne, invisibili per chiunque non conosca bene
questo pianeta".
"È stato il suo corpo a frenare la mia caduta? Decisamente
ho avuto molta fortuna, non mi capiterà più un evento del genere. Ma… non doveva
finire così. Tu chi sei?".
"Il mio nome è Jikekt, sono il figlio dell' ex
sovrano di questo pianeta, ora dominato dall' Uomo Blu".
"Già, non è
decisamente un bel vedere, ma cosa fa qui tutta questa gente?".
"Sono coloro
che sono sfuggiti alla persecuzione, ora dobbiamo decidere cosa fare: se
ribellarci o vivere nella paura per sempre".
"E perché mai dovreste
nascondervi?".
"Perché anche tra noi, persino in questi tragici momenti, è
difficile far convergere due opinioni differenti. Vieni, ti faccio
vedere".
Jikekt aiuta il dolorante Occhio di Falco a rialzarsi e lo conduce
lungo i meandri di queste caverne scavate in profondità, dove la civiltà ha
trovato nuovi sbocchi per affermarsi. Vi sono anche un paio di bambini molto
piccoli. Alla fine Jikekt indica due persone davanti a sé:"Quelli sono
L'Klekk'Tak e Tikuak, un tempo rivali durante una guerra civile, mentre ora le
circostanze li hanno resi scomodi coinquilini".
Clint ode brandelli della
discussione:"Dobbiamo attaccare ora!" afferma Tak.
"Sarebbe una corsa al
massacro e basta" ribatte Tikuak "I soldati dell' Uomo Blu sono troppi,
determinati e più allenati di noi".
"E dobbiamo allora restare qui ad
assistere alla disfatta del nostro popolo? Nostro, un tempo non avrei mai usato
un aggettivo del genere, guarda a cosa mi ha spinto la
disperazione".
"Jikekt" chiede Clint "Tu cosa desideri per il tuo
pianeta?".
"La pace, solamente la pace".
"È la mia stessa aspirazione.
Allora presentami a quei due, ho da fare loro un discorso".
"E quale sarebbe
l' arma in più che ci porti?".
"Me" risponde Occhio di Falco.
Da qualche parte più in alto.
"Attenti!" grida Wasp, mentre una raffica energetica dell'
Espansore apre un piccolo cratere sotto di loro.
"Ora lo…" inizia il Fante di
Cuori attivando i suoi poteri.
"No!" lo blocca Iron Man "Se lo colpisci,
aumenterai la sua forza e statura".
"E allora cosa possiamo fare? Rimanere
qui immobili ad aspettare che ci frigga?". Ed una nuova raffica manca di poco i
Vendicatori.
"Mi è venuta in mente una idea" annuncia Wonder Man "Mi servirà
il tuo aiuto, Fante di Cuori. Potrebbe essere pericoloso, però".
"Kaina è
stata ferita, devo ripagare l' offesa".
"Molto bene, allora…".
"Cosa hai
intenzione di fare, Simon?" chiede Wasp, timorosa di perdere un altro dei suoi
uomini.
"Non c'è tempo per le domande, Janet. C'è rimasto solo il tempo di
agire. Ora dovete far crescere di qualche metro l' Espansore".
I Vendicatori
non aggiungono altro e partono all' attacco dell' essere metallico: il primo a
colpirlo è Iron Man con un suo raggio repulsore. L' Espansore non fa in tempo a
replicare che viene colpito all' unisono dal raggio di vespa di Wasp e da un
urlo sonico di Songbird. Tocca infine a Scarlet, con un suo globo magico, che si
rivela il colpo più potente. Il tutto ha sortito l' effetto sperato da Wonder
Man ed ora l' Espansore è alto dieci metri. Ma non basta.
"Ancora!" incita
Simon Williams.
E i Vendicatori eseguono con rinnovato vigore, facendo
crescere con i loro poteri l' Espansore fino all' altezza di sedici
metri.
"Perfetto, dovrebbe bastare, spero" annuncia Wonder Man, che poi si
rivolge al Fante di Cuori:"Ora ascoltami, dobbiamo entrare nel suo corpo
attraverso la sua bocca".
"La bocca? Ma sarà sufficiente?" chiede Jack
Hart.
"Stringiti attorno al tuo corpo il più possibile al momento giusto e
prega. Ma ora andiamo: ti spiego poi cosa bisognerà fare all' interno del suo
corpo".
I due esseri si sollevano in volo, arrivando all' altezza del volto
dell' Espansore, che li osserva pronto a distruggerli.
"Qual è il tuo
obiettivo?" chiede Simon Williams, sperando di farlo parlare.
"Obiettivo:
di…" inizia il robot.
"Ora!" grida Wonder Man, che ad una velocità
incredibile, si lancia contro l' essere metallico, che continua imperterrito a
parlare. Il Fante lo segue a ruota. Si ritrovano infine davanti alla sua
dentatura lucente, mentre pronuncia la parola Padrone. Wonder Man ed il Fante di
Cuori si rannicchiano il più possibile su sé stessi e, per fortuna e miracolo,
passano oltre. L' interno del robot è oscuro, ma i poteri dei due eroi servono
anche ad illuminare l' atmosfera circostante, dominata da circuiti robotici
dalla natura sconosciuta. Poi l' Espansore si scuote, sbilanciando per un attimo
i due Vendicatori. Ha ripreso i suoi attacchi.
"Presto! Andiamo nel cuore di
quest' essere!" ordina Simon.
"Ma qual è il tuo obiettivo?" chiede il Fante
iniziando a seguirlo.
"Voglio far sì che l' Espansore non possa più crescere.
E ciò può realizzarsi solo se lo si distrugge completamente, in modo tale che
non possa ricomporsi più. Dunque dovremo usare la massima intensità dei nostri
poteri all' unisono, un colpo talmente imponente da essere per lui
letale".
"Alquanto azzardato come piano".
"Non vi erano altre
alternative".
E mentre all' esterno gli altri Vendicatori continuano con
maestria e fortuna ad evitare i colpi dell' Espansore, chiedendosi cosa ne sia
stato dei loro compagni all' interno del robot, Simon e Jack arrivano finalmente
al centro dell' essere. Accanto a loro sembra quasi esservi una caricatura di un
cuore umano.
"Deve essere il suo centro di potere" intuisce Wonder Man
"Concentreremo lì i nostri sforzi. Ti senti di farlo? Te lo chiedo nuovamente,
perché non ho idea di ciò che potrebbe accadere".
"Cominciamo subito" si
limita a dire il Fante di Cuori "Voi Vendicatori mi avete salvato la vita ed
intendo ripagare questo mio debito nei vostri confronti". E le sue mani iniziano
a brillare.
Anche il corpo di Wonder Man si attornia di una luce
intensissima, segno che sta portando la sua potenza al massimo livello. Passano
lunghi, angoscianti secondi e poi…
"Sei pronto, Fante?" chiede
Simon.
"Ancora un secondo…". Il corpo di Jack Hart brilla tutto, vi è come
una aura bianca attorno a lui. "Sì, lo sono!".
"Allora viaaaa!". L' urlo
dell' eroe è quello di un uomo che ha accumulato tanta rabbia da voler
distruggere il mondo. Questa è una parziale catarsi di quel sentimento.
Le
due immense raffiche lucenti di potere paiono quasi unirsi a formare delle ali
d' angelo e, all' unisono, colpiscono il cuore dell' Espansore.
Con effetti
devastanti: per un attimo il robot si contorce, poi una luce bianca circonda il
suo corpo, infine… esplode! È un miracolo se nessuno dei Vendicatori viene
coinvolto nella deflagrazione, talmente smisurata che alcuni frammenti del robot
vanno a finire nel dirupo dove era stato scagliato Occhio di Falco. La testa
dell' Espansore crolla al suolo, dove i suoi occhi mandano un ultimo lampo di
vita, poi si spengono per sempre. Attorno ad essa, pezzi sparsi del suo corpo
che iniziano a tornare alle dimensioni originarie. E i responsabili di tutto
ciò: Wonder Man è ancora cosciente, ma così non si può dire del Fante di Cuori.
I loro compagni, dopo un attimo di smarrimento a causa del rumore dell'
esplosione che ancora rimbomba nelle loro orecchie, corrono verso di
loro.
"Va tutto bene, Simon?" chiede Scarlet, preoccupata.
Lui annuisce,
seppur con poca convinzione, poi dice:"Temo che il Fante abbia perso i sensi, ma
per fortuna ce l' abbiamo fatta".
"Era un piano incosciente, perché hai
voluto attuarlo?".
"Perché è ora di abbandonare i metodi delicati: Kang ha
sorpassato ogni limite ed intendo dargli la giusta punizione".
"E ora?"
chiede Iron Man "Si pone il problema di prima: non possiamo lasciare qui da soli
il Fante e Kaina, sarebbe troppo pericoloso. Del resto dobbiamo essere nelle
migliori condizioni possibili se vogliamo sperare di sconfiggere Kang e
Moonstone. Inoltre, siamo qui da ore e avremo fatto al massimo cento
passi".
Un rumore familiare blocca ogni possibilità di risposta, un altro
contenitore cilindrico che atterra a poca distanza dai Vendicatori. Vi è un
bagliore, poi una nube di fumo che, una volta diradata, rivela la nuova minaccia
che si para ora davanti agli Eroi più Potenti della Terra: un altro
Espansore!
"Sono stato attivato" afferma l' essere metallico "Il mio
obiettivo: distruggere i Vendicatori! Così vuole il mio Padrone!".
"La cosa
inizia a diventare snervante" dice Wasp.
Grande Alveare.
"Molto bene, tutto come previsto" afferma Kang.
"Ma perché
hai incenerito i tuoi soldati prima?" chiede Karla Sofen.
"Perché il terreno
di battaglia fosse sgombro e gli Espansori potessero utilizzare tutto il loro
potere senza impacci".
"Dovremo aspettare ancora molto?".
"Sei molto
impaziente, ma ti consiglio di prenderla con calma. Osserva: i Vendicatori
stanno impiegando tutte le loro forze per distruggere il mio esercito. Alla
fine, se usciranno vincitori, saranno esausti. E allora sarà il nostro turno: li
attaccheremo e li annienteremo in modo definitivo. Ed io avrò vinto!".
Note dell' Autore: Poco prima di questa storia si sono
riformati i Vendicatori della Costa Ovest, capeggiati stavolta da Hank Pym (V.
WCA 1/2).
Le armi utilizzate da Kang in
questa storia sono i robot chiamati Espansori, apparsi eoni fa in una storia di
Thor e poi ricomparsi in qualche altra storia, l' ultima volta su Uomo Ragno
239.
I Fantastici Quattro compaiono qui dopo gli eventi di FQ Mit 11.
Capitolo Quarto
CONQUISTATI
Caverne del pianeta Kosmos.
"Sei folle, arciere!" afferma Tikuak "Affrontare gli sgherri
dell' Uomo Blu non farebbe altro che dar loro l' occasione per compiere un'
altra strage".
"Non capisci che, se rimarrete qui inermi, questa strage
avverrà comunque?" ribatte Occhio di Falco "Credetemi, conosco Kang, colui che
definite Uomo Blu: non si fermerà finchè non vi avrà stanato uno per
uno".
"Mi trovo d' accordo con l' arciere" interviene L'Klekk'Tak "Ci sono
occasioni in cui non si può parlamentare o trovare un accordo e ci sono esseri
contro cui si può solo combattere".
"Abbiate fiducia, non piace nemmeno a me
ciò che stiamo per fare" continua Clint Barton "Ma fino a prova contraria i
soldati di Kang vi vedono come dei deboli, però io sono convinto che non sia
così. Volete solo riprendere ciò che è vostro: la vostra terra, nonché vendicare
i vostri compagni caduti. E così che noi terrestri abbiamo difeso il nostro
pianeta negli anni passati dagli assalti di Kang: resistendo".
"Vi è anche la
sua alleata" ribatte Tikuak "Colei che tempo fa lottò al nostro fianco, mentre
ora è dalla parte del nemico".
"Lei lasciatela a me" dice Falco con volto
deciso "Ho un conto in sospeso con lei. Sappiate una cosa, però: se possibile
non voglio che uccidiate".
"Hanno devastato il nostro pianeta, arciere"
afferma Tikuak "Stuprato le nostre donne, ucciso i nostri bambini: dentro di noi
vi è una grande rabbia. Temo proprio che questa tua ultima esortazione non verrà
seguita".
Occhio di Falco lo osserva per qualche secondo, poi
dice:"Prepariamoci, vi darò alcune indicazioni. E, a proposito, potete
procurarmi alcune frecce?".
Palazzo dei Vendicatori.
"Sono felice di risentirti, Jarvis" annuncia Hank Pym in
collegamento videotelefonico col fedele maggiordomo "Mi mancava il tuo
volto".
"Anch' io sono felice, Mr. Pym. Ma devo confessarle che questa non è
una semplice chiamata per sapere come sta".
"Lo sospettavo: i Vendicatori
della Costa Ovest, non è vero?". Jarvis annuisce. "Sai, Jarvis, questi sono
tempi difficili per noi, i Vendicatori esistono per aiutare la gente, ma che
senso ha farlo nel momento in cui la gente stessa non ha fiducia in noi?
L' incidente con Tremont e la Triune ha già danneggiato abbastanza la nostra
immagine, è indubbio che abbiamo perso molto il favore del pubblico ultimamente.
Per riguadagnarlo credo sia necessario espandersi, far capire alla gente che i
Vendicatori sono ovunque, sempre pronti a difenderli in ogni momento. Ed è per
questo che i Vendicatori della Costa Ovest sono rinati. Altre persone hanno
condiviso quest' idea con me e, dunque, eccoci qua, pronti ad una nuova,
speriamo felice, stagione".
"Ma come mai non ce l' ha comunicato?".
"Sai:
in questo periodo siamo oberati di impegni. Quando non siamo in missione abbiamo
una conferenza stampa, senza contare che abbiamo ricevuto inviti dalle più
importanti trasmissioni televisive. Niente male per pochi giorni di attività,
vero? I benefici di ciò si rifletteranno anche su di voi. Ethan ci sta davvero
facendo lavorare, ma ne vale la pena. Inoltre i rapporti con mia… Insomma,
abbiamo molto da fare".
"E questo vostro… agente?".
"Te l' ho detto:
bisogna coltivare la nostra immagine pubblica. Ne servirebbe uno anche a voi. A
proposito, come va con l' agente Gyrich?".
Il volto del maggiordomo fornisce
al celebre scienziato la risposta.
Un anonimo ufficio governativo.
"Spero lei abbia un buon motivo per aver interrotto la mia cena di gala,
agente Gyrich" afferma un uomo in abito elegante.
"Più che buono, direi
ottimo" risponde Henry Peter Gyrich "Inizialmente avrei voluto parlarne col
Presidente, ma ho preferito prima consultare lei, signor Ministro della
Difesa".
"Ha fatto bene: di cosa si tratta?".
"Lei sarà certamente a
conoscenza del fatto che in queste settimane ho indagato con scrupolo e
attenzione sulle attività dei Vendicatori. E, per dirla breve, ciò che ho
scoperto potrebbe rovinarli per sempre".
"La ascolto" dice il Ministro.
Pianeta Kosmos.
"Obiettivo" annuncia l' Espansore "Distruggere i Vendicatori!".
Ed una potente raffica parte dal suo corpo: ormai il terreno attorno agli eroi è
ridotto ad un colabrodo.
"Wonder Man, credi di poter…" inizia Wasp.
"No,
purtroppo: ho sprecato troppa energia prima" ribatte Simon Williams "Ed inoltre
in quell' occasione è stato fondamentale l' assistenza del Fante di Cuori, che
ora giace svenuto".
"Qualcuno ha una qualsiasi altra idea?" chiede Janet Van
Dyne. Ma il silenzio è la risposta.
Altre raffiche partono dal robot, altri
colpi miracolosamente evitati dai Vendicatori. Poi ad un tratto l' Espansore si
blocca, come se fosse in ascolto di qualcuno. E, dopo pochi secondi,
annuncia:"Obiettivo: uccidere il Fante di Cuori". Apre la sua mano sinistra, il
suo raggio pronto a colpire l' ora inerme Jack Hart. Kaina è accanto a lui,
anche per la contraxiana non vi sarebbe scampo.
Poi un colpo potentissimo
colpisce il braccio dell' essere metallico: un colpo sonico emesso da
Songbird!
"No!" grida Melissa Gold "Mi rifiuto di arrendermi! Per quanto
potente possa essere Kang, non è invincibile e la stessa cosa si può dire delle
sue armi! È tecnologia e la tecnologia può essere distrutta". Rivolge allora il
suo volto irato verso i suoi compagni di squadra, mentre l' Espansore sta
valutando la situazione. "È un robot, non può crescere all' infinito!" afferma
Songbird "Deve avere un limite, deve, oltre il quale non può più crescere.
Possiamo sconfiggerlo, dobbiamo sconfiggerlo! E se anche ne arrivassero altri,
riserveremmo loro lo stesso trattamento, fino a che non li avremo abbattuti
tutti". E parte alla carica con altri colpi sonici.
"L' avete sentita?" dice
Wasp "È questo il vero spirito che deve animare le nostre azioni: scarichiamo
contro l' Espansore tutta la nostra potenza, finchè non lo avremo ridotto in
cenere!". E cinque eroi si dirigono verso la loro gloria… o la loro fine!
Grande Alveare.
"Sta per iniziare la fase finale" annuncia Kang "Tra poco l'
Espansore annienterà i Vendicatori o, come è più probabile, verrà distrutto. Sei
pronta ad unirti a me, Moonstone?". Karla Sofen annuisce, proprio nell' istante
in cui alcuni rumori giungono da basso. La donna si reca a dare un' occhiata e
scopre che in città alcuni kosmosiani hanno dato vita ad una rivolta.
"Ci
sono dei problemi, a quanto pare" rivela.
"Non ce ne deve importare" afferma
Kang "Li potremo risolvere facilmente e con calma in seguito". Il tiranno preme
alcuni bottoni sul suo guanto e i due scompaiono.
Poco più in là.
"Ma sei impazzito?" chiede un kosmosiano ad un suo
compagno.
"No, Ker'Kart" risponde lui "Non possiamo permettere che questo
massacro continui. Ho qui con me un cilindro contenente un Espansore: se
riuscissimo a spedirlo indietro nel tempo, per avvertire chi di dovere, forse
potremmo cambiare la storia. Piuttosto hai riparato la griglia
temporale?".
"Sì, Geklelt" risponde Ker'Kart "Un lavoro massacrante, speriamo
ne sia valsa la pena".
"Cosa state facendo?" urla in quel momento un soldato
di Kang, che irrompe nella stanza "Via subito da lì!".
"No, non ora!" pensa
Geklelt "Non posso permettermi di fallire". Poi rivolto al suo compagno gli
grida:"Stai giù!" e contemporaneamente si lancia verso la griglia, piazza il
cilindro su di essa e attiva il macchinario. Il soldato ha già sparato alcuni
colpi: fortunatamente nessuno di essi centra il kosmosiano, sfortunatamente
quasi tutti impattano contro i macchinari. Il cilindro scompare, ma sarà stato
recapitato nel tempo e luogo giusto?*.
* Arriverà per la precisione su Uomo Ragno 239
"Non so cosa abbiate fatto qui" afferma il soldato di Kang "Ma
è stato comunque un grosso errore da parte vostra". Direziona il suo fucile
energetico verso Ker'Kart, ma prima che possa lanciare anche un solo colpo una
freccia lo colpisce alla spalla destra.
Occhio di Falco è comparso anch' egli
nella stanza e tiene già pronta una nuova freccia nel suo arco:"Fermo lì!". Ma
il soldato non gli presta ascolto e si lancia verso di lui. Falco, allora,
lancia l' altra freccia, che coglie il lacchè di Kang alla spalla sinistra. Il
dolore si rivela troppo da sopportare per il soldato, che
sviene.
"Ascoltatemi" dice Occhio di Falco rivolto ai due kosmosiani "Non
abbiate paura, sono con voi e non abbiamo un secondo da perdere. Jikekt mi ha
detto che in queste stanze vi sono dei congegni che potrebbero alterare i flussi
di fase… o roba del genere, non sono molto esperto di queste cose".
"Esatto"
afferma Geklelt, che non può fare a meno di lanciare uno sguardo al soldato di
Kang "Io so dove trovarne uno".
"Molto bene, prendilo e portamelo, io ho un'
altra battaglia da portare a termine. E mi raccomando" afferma Clint Barton
indicando il soldato "Se gli torcete anche un solo capello farete i conti con
me, per ora disarmatelo e legatelo".
L' arciere più potente della Terra
risale precipitosamente le scale, mentre quelli che all' inizio erano solo dei
sussurri diventano ben presto urla di rabbia. E, non appena esce all' aria
aperta, trova la conferma ai suoi sospetti: i kosmosiani stanno dando sfogo alla
loro rabbia e lo fanno uccidendo e torturando gli altri soldati di Kang. Persino
le donne insetto non esitano a dare il meglio, o il peggio, di sé. La rabbia è
il loro motore e si rivela migliore di ogni tattica militare. L'Klekk'Tak è il
più invasato di tutti, il suo corpo ricoperto quasi interamente dal rosso del
sangue dei guerrieri. Clint sapeva che non ne erano rimasti troppi a guardia
della città: la gran parte era stata impiegata contro i Vendicatori.
"I miei
compagni di squadra" pensa allora Falco "Devo raggiungerli immediatamente: qui
Kang e Moonstone non si sono visti e temo il peggio". Deve porre però fine a ciò
che sta accadendo. "Basta! Basta! BASTAAAAAA!!!!". Sorprendentemente, la sua
voce riesce ad essere udita in mezzo a tutto il fragore della battaglia e i
kosmosiani si fermano e si voltano a guardarlo.
"Basta, per l' amor di Dio o
di chiunque sia il vostro Essere Supremo!" esclama Clint Barton "Avete ottenuto
quello che volevate, avete riconquistato la vostra città, non macchiatevi di
gesti che domani già rimpiangerete. O volete che la vostra vita diventi un
incubo eterno, che sempre ritornerà a questi giorni? Dovete trovare la forza di
andare avanti e la vendetta ed il massacro non vi aiuteranno di
certo!".
"Facile parlare per te, arciere" dice Tikuak "Non hai passato ciò
che abbiamo passato noi".
"Vero: ma questo vi autorizza a passare da vittime
a carnefici? Diventa la giustificazione morale per l' omicidio? Per la tortura?
Per lo sterminio? No, non lo diventa affatto. Ora calmatevi e portate nelle
vostre prigioni quei guerrieri che sono sopravvissuti: subiranno un giusto
processo, come è giusto che sia".
Tikuak arretra e, a gesti, fa capire che la
battaglia è conclusa. I kosmosiani esultano per la loro ritrovata libertà,
mentre Falco attende impazientemente che arrivi un congegno molto importante per
lui. Due minuti dopo compare davanti a lui Geklelt, che gli consegna un piccolo
circuito: proprio ciò che desiderava. Falco lo inserisce in una sua punta di
freccia, poi si guarda intorno: a quanto pare dovrà andare a piedi.
"Ho qui
una cosa per te, arciere" dice in quel momento Jikekt "Una piattaforma levitante
usata dai soldati dell' Uomo Blu. Funziona ancora e credo ti possa
servire".
Clint posa una mano sulla spalla del piccolo alieno e afferra il
manubrio della piattaforma:"Ti ringrazio, amico mio. Controlla tu la situazione
fino al mio ritorno: confido in te". Falco controlla poi l' insolito mezzo di
trasporto, scoprendo infine il bottone che l' avvia. "Ed ora?" pensa. Gli viene
quasi spontaneo dire:"Avanti!", spingendo il manubrio appunto in avanti. E la
piattaforma inizia a muoversi a tutta velocità e degli smorzatori inerziali gli
consentono di stare su di essa senza rischiare mai di cadere.
"Sto arrivando,
Moonstone" annuncia Occhio di Falco.
A poca distanza da lì.
"Kang" dice Karla Sofen, rivolgendo il suo volto verso la città
"Non vorrei impensierirti troppo, ma credo che si stiano verificando dei
problemi al Grande Alveare".
"Sì, ne sono consapevole" ribatte il tiranno "I
kosmosiani stanno attuando una rivolta: forse vinceranno, forse perderanno. Ma
cosa importa? La loro tecnologia è in mano mia ora ed è stata testata contro gli
avversari più formidabili che potessi trovare. Comunque va pure a controllare,
se è questo il tuo desiderio. Forse non l' hai notato, ma tra gli insetti vi era
anche Occhio di Falco".
"Cosa?".
"Già. Credi di potere sbarazzarti di lui?
Riuscirai almeno in ciò con i tuoi poteri?". Karla Sofen non sa cosa rispondere.
"Su, vai verso di lui e fai quello che devi".
Dopo qualche secondo Moonstone
si volta e torna indietro.
Nel cuore della battaglia.
I Vendicatori colpiscono. Una, due, venti volte. Ma l'
Espansore non cede e continua ad incrementare la sua statura e la sua forza,
ormai è alto più di trenta metri.
"Deve avere un limite" afferma Wasp
"Continuiamo a colpire".
Iron Man lancia contro il robot un potente raggio
repulsore, prima che il suo visore lo informi del fatto che le sue riserve di
energia si stanno esaurendo. L' Espansore pare quasi essere a conoscenza del suo
stato e, velocissimo, fa fuoriuscire una raffica calorica dai suoi occhi che
colpisce Iron Man al petto e lo spedisce al tappeto, privo di sensi.
"Inizia
a mettersi male" pensa Scarlet "Ma forse una speranza c'è: già una volta sono
riuscita a portare un robot, Alkhema, al limite di… sopportazione, se così si
può dire. Temo che stavolta sarà molto più difficile di allora, ma non sono
certo impreparata". Wanda si concentra, dimentica di tutto ciò che le sta
accadendo intorno. I suoi compagni di squadra la osservano per un attimo,
intuendo ciò che sta per fare, ed intensificano i loro attacchi. L' Espansore
diventa sempre più alto e, nonostante ciò, veloce: tra pochi secondi sarà
impossibile evitare le sue raffiche.
"Cadi, bastardo, cadi!" urla Wonder Man
usando tutte le sue residue energie. Ma il suo auspicio non viene
esaudito.
L' Espansore arriva ad un' altezza di cinquanta metri e pare non
volersi fermare, ormai da terra non è più possibile vedere la sua testa. Però
Wanda è pronta: si libra in aria, leggera come una piuma, arrivando all' altezza
del petto dell' essere metallico. Le sue vesti svolazzano attorno al suo corpo,
crepitanti di un' energia quale solo lei è in grado di richiamare, il suo volto
è stanco eppur deciso allo stesso tempo. Poi, con un urlo di liberazione,
rilascia tutta la potenza accumulata, dentro di lei sente l' incitamento dei
suoi compagni, anche di quelli svenuti. La sfera di potere da lei creata penetra
nel petto dell' Espansore, il cui corpo improvvisamente viene ammantato da un'
aura luminosa. L' essere metallico si blocca, pare quasi incredulo di fronte a
ciò che gli sta accadendo. Poi lo avverte, una sensazione mai provata prima: il
dolore. Anch' esso percorre tutto il suo organismo metallico, dilaniandolo dall'
interno. Angoscianti attimi di sofferenza che terminano quando, con un suono
inanimato, dai suoi occhi fuoriescono due intense raffiche di potere dirette
verso l' alto. Prosciugato del suo potere, l' Espansore si inginocchia e crolla
al suolo. Unitamente a Wanda, che torna a terra e si sente sul punto di svenire:
Wonder Man è lì, pronto a sostenerla.
Ed in quel momento un nuovo,
incredibile suono, arriva all' orecchio degli eroi: un applauso. Da parte di
Kang.
A poca distanza da lì.
Lo vede arrivare: è tranquilla, sicura di sé, almeno
esternamente. Interiormente Karla Sofen sta vivendo uno dei momenti più
difficili della sua vita. Si potrebbe quasi dire che è incerta, se non fosse che
la parola 'incertezza' è stata cancellata dal suo dizionario. Ne ricava un
vantaggio ad affrontare Occhio di Falco? Anzi, meglio sarebbe dire: quale
vantaggio ha ricavato dallo stare insieme a Kang? I nuovi poteri, certo, poteri
che ogni volta che li attiva le fanno male, le rodono dentro come se volessero
trapanarle il cuore. Ma può il tutto ridursi solo a questo? E il sangue di gente
innocente non va messo in conto? Quanto valutava prima la vita degli altri Karla
Sofen? Quanto la valuta adesso?
Infine giunge, Clint Barton, a bordo di una
piattaforma levitante. Si ferma, per qualche secondo rimane in silenzio, poi
dice:"Spostati, Moonstone".
"Sai che non posso" risponde lei.
"Non puoi?
Non puoi? Tradire la mia fiducia, quello sì, questo sì che si può! Cosa ti dice
la tua coscienza in questo momento? Hai visto cosa hai causato? Da quanto tempo
le urla dei kosmosiani dominano le tue notti, i tuoi incubi, perseguitano la tua
coscienza?".
"Da troppo tempo" pensa Karla "E vorrei farle smettere. Ma… non
so come".
"Mi dispiace esser dovuto arrivare a ciò" afferma Falco estraendo
una freccia dalla sua faretra e piazzandola nel suo arco "Ma non mi lasci altra
alternativa, non vorrei farlo…".
"Piantala di blaterare e lancia pure la tua
patetica arma, sai che non avrà alcun effetto su di me".
"Lo vedremo"
conclude Clint, lanciandola. La freccia percorre una traiettoria perfetta,
diretta al petto di Moonstone. Impatta con lei a pochi centimetri dal suo cuore
e, incredibilmente, non la attraversa!
"Come è possibile?" si chiede la donna
"Sono intangibile e…". Ed in quel momento una potente scarica elettrica percorre
il suo corpo e la costringe ad atterrare con violenza sul terreno. Lì, con uno
sforzo disperato, riesce a strapparsi di dosso la freccia, ma poco dopo perde i
sensi.
"Esatto, sei intangibile" dice Occhio di Falco "Ma il congegno
presente in quella freccia ha degli… spiacevoli effetti collaterali verso chi ha
tale potere. È stato costruito dai kosmosiani, evidentemente in vista di un tuo
futuro ritorno dopo la tua prima visita su questo pianeta. Avrebbero potuto
facilmente usarlo contro di te. Non l' hanno fatto: ricordalo bene". Poi si
allontana.
Appena è scomparso alla sua vista, Moonstone si rialza
tranquillamente:"Sapevo che avevi in mente una cosa del genere" pensa "Tu,
invece, non sai dell' incremento dei miei poteri: una banale freccia, pur
potenziata, non poteva certo farmi del male, te l' ho solo voluto far credere.
Ammiro la tua determinazione, Occhio di Falco, ma ti porterà alla distruzione.
Con un po' di fortuna Kang e i Vendicatori si annienteranno a vicenda. Io devo
solo aspettare". Deve solo rimanere immobile e non fare nulla.
Nel cuore della battaglia.
Un applauso lento, ma davvero sentito da parte di
Kang:"Semplicemente straordinario, iniziavo quasi a credere che non ce l'
avreste fatta contro il secondo Espansore".
"Cosa vuoi, Kang?" chiede
Wasp.
"Eppure i vostri caduti sul campo li avete avuti" continua imperterrito
"L' inutile Occhio di Falco è assente, tre hanno perso i sensi. Anzi no,
scusate…". E senza preavviso da un suo guanto parte una raffica che per poco non
colpisce Scarlet che, già debilitata, viene sbalzata lontano. L' urto che
provoca il suo corpo quando atterra è di quelli che fanno paura "Quattro hanno
perso i sensi" precisa Kang.
"Figlio di puttana!" grida Wonder Man,
lanciandosi contro di lui.
"Chissà, forse mia madre lo era davvero" dice
Kang, che preme un bottone. E Wonder Man ritorna a fattezze umane! "Piaciuto il
mio inibitore ionico?" chiede il tiranno temporale che, velocissimo, lo afferra
per il collo e spara contro il suo petto, vicinissimo, due raffiche energetiche.
Stesso trattamento che viene riservato al volto di Simon Williams. Il tutto dura
al massimo tre secondi.
L' urlo di dolore e rabbia che fuoriesce dalla bocca
di Songbird per ciò che ha visto viene subito diretto contro Kang. Ma costui
viene protetto dal suo campo di forza, finchè improvvisamente Melissa non riesce
più a parlare, la sua gola preda di una stretta micidiale.
"Ho esaminato
molto attentamente i tuoi poteri, sin da quando ho incontrato una tua
controparte" rivela Kang "Ed ho trovato molto facilmente il modo per impedirti
di usarli".
Songbird si inginocchia, i rantoli gli unici suoni che riesce ad
emettere. Dentro di sé, però, è contenta: non ha avuto alcuna paura di fronte ad
un essere spietato come Kang, è fiera di sé finalmente.
"Basta, Kang, ferma
questa follia!" grida Wasp, l' ultima rimasta in piedi che tenta invano di
colpirlo con i suoi raggi di vespa.
"Sei la più esperta tra loro, Janet Van
Dyne, ed ancora credi che basti intimarmi l' alt per sconfiggermi?". Il tiranno
agita una sua mano, che come se fosse guidata prende in pieno l' esile e piccolo
corpo di Wasp, che crolla a terra e vede l' oscurità cadere davanti ai suoi
occhi.
In quel momento giunge sul posto Occhio di Falco:"Dannazione, è troppo
tardi!". "Kaaaannnnggggg!" urla "La pa…".
"E infine…" dice Kang lanciando una
raffica senza nemmeno guardare il suo opponente. Questa, precisa, colpisce la
piattaforma levitante: Clint, all' ultimo secondo, riesce a saltare, ma l' onda
d' urto lo spedisce violentemente al suolo. Lì sente di non potersi muovere:
dentro di sé spera di non essersi rotto il collo. "… C'è l' insignificante
Occhio di Falco: ma lui non costituisce certo un problema".
Poi il tiranno
osserva il paesaggio di distruzione attorno a lui e sorride soddisfatto:"Avevo
previsto tutto, tutto" afferma "Ho calcolato ogni possibile variabile, come fa
ogni buon generale, e per ognuno di voi ho trovato la giusta contromossa. Non
avete mai avuto alcuna speranza contro di me. La mia più grande conquista è
iniziata, gli Espansori saranno la mia arma definitiva. Ma ciò che più conta è
che oggi voi siete stati sconfitti ed io, finalmente, ho vinto!".
Capitolo Quinto
SCONFITTA
Palazzo dei Vendicatori.
"Decisamente una giornata indimenticabile" pensa Jarvis. Prima
la rottura tra i Vendicatori e Gyrich, il loro membro di collegamento col
governo. Poi i colloqui con Abner Jenkins e Hank Pym, appagante l' uno,
disarmante l' altro. Infine, come testimoniato poco fa dalla televisione, il
nuovo Capitan America che annuncia le sue intenzioni a tutti gli americani. Il
reporter era quasi entusiasta delle sue parole. Jarvis vorrebbe tanto parlare
con questo nuovo Capitan America, ci sarebbero molte cose da dire.
In quel
momento il campanello del palazzo suona, mentre il sole si appresta a
tramontare. Gyrich si reca al videocitofono, per trovarsi davanti al volto
di…
"Salve… Sono Capitan America e… vorrei parlare".
"Decisamente una
giornata indimenticabile" pensa Jarvis.
Pianeta Kosmos.
"Sono un dannato stupido!" pensa Occhio di Falco "Affrontare
Kang, andando allo sbaraglio come se fossi un ragazzino! Ma dove ho la testa? Ed
ora sono qui, riverso a terra, non voglio nemmeno pensare a quante ossa del mio
corpo non sono più al loro posto. Barbara me l' aveva detto:'Guardati da Kang e
da Moonstone'. Ma io non l' ho ascoltata! Probabilmente erano in combutta fin da
quando lei è stata rapita, o ha finto di essere rapita. Ed io ci sono cascato,
mi sono fidato più di una donna che non esiterebbe a tradirmi, piuttosto che di
mia moglie. Sono un totale fallimento".
"Un valente uomo politico dei vostri
tempi" dice Kang "Ha affermato che il modo migliore di testare un' arma
sperimentale è lanciarla contro il proprio peggiore nemico: ho seguito questo
consiglio alla lettera. Gli Espansori saranno il mio esercito definitivo e quale
miglior prova per loro che farvi affrontare voi, i cosiddetti Vendicatori?
Stavolta non avrete la possibilità di vendicare nulla, ho sempre trovato
ipocrita la vostra 'politica' di intervenire solo quando il guaio è già stato
causato: non è meglio prevenire quel danno?".
"Ma sentilo come pontifica"
pensa Clint Barton "Osa anche darci delle lezioni morali ora ed io… non posso
fare nulla! Le mie ossa… non le sento più, non trovo la forza di alzarmi. Devo
purtroppo arrendermi".
"Puoi ripetere, per favore?". Questa voce, così
familiare, ma non è possibile!
"Barbara?". Sì, è lei! No, non può essere,
come fa a vederla, vuol forse dire che…
"Arrenderti?" dice Barbara Morse "Non
è da te, Clint. Non è da Vendicatore. Se lo farai, Kang scatenerà tutta la sua
potenza contro la nostra era e non puoi permetterlo! Rialzati, Clint, rialzati,
Occhio di Falco, so che puoi farlo! So che ne hai la forza! E se non lo farai,
allora tu non sei più l' uomo che ho conosciuto un tempo, l' uomo che ho amato e
rispettato". Poi scompare.
Falco riapre gli occhi, il cielo di Kosmos ancora
sopra di lui. È stata una visione? O era tutto reale? Ma ha poi qualche
importanza? Non può tollerare che Kang estenda la sua tirannia ad altre persone,
non può far sì che altre vittime innocenti ci vadano di mezzo, non può. Perché
lui è un Vendicatore. E i Vendicatori non si arrendono mai!
"Mi dispiace solo
che nel giorno del mio trionfo non sia presente Capitan America, perché fosse
presente all' annichilimento del suo sogno.
Capitan America è stato
distrutto/ Ora è solo un giullare di corte dal cuore spezzato/
Disse:"Riportatemi indietro, al principio/ Devo essere impazzito". Parole
appropriate".
"Da quanto ti intendi di musica, Kang? E comunque quella
canzone non mi è mai piaciuta, preferisco piuttosto Anarchy in the United
Kangdom".
Il tiranno temporale si volta all' indirizzo della voce e
sorride:"Occhio di Falco, ancora in piedi dopotutto. Scusa, ma cosa intendi
fare? Ti reggi a malapena in piedi, ma anche se fossi in piena forza non
potresti ottenere alcunché".
"Cosa intendo fare è ovvio, e vediamo se non
potrò ottenere nulla. Nella mia faretra sono rimaste quindici frecce e giuro su
quanto ho di più caro che almeno una di esse riuscirà a colpirti!". Kang non
aggiunge nulla e quasi apre le braccia in segno di invito.
Qualche metro più
sopra, un' altra spettatrice assiste all' evento: Moonstone. Grazie ad un campo
camaleontico fornitole dal recente incremento dei suoi poteri, può vedere senza
essere vista. Si era ripromessa di non muoversi da dove Falco l' aveva
affrontata pochi minuti prima, ma qualcosa è scattato in lei, qualcosa che non
sa spiegarsi. Ed ora assisterà alla corsa al massacro dell' arciere. Eppure
dentro di sé sente ancora le urla dei kosmosiani caduti e non sa come farle
tacere: anzi, ci sarebbe un modo, ma non trova il coraggio di attuarlo.
Clint
Barton lancia la sua prima freccia, ma a quattro metri da Kang cozza contro il
suo campo di forza. Imperterrito, l' arciere lancia altre quattro frecce. Stesso
identico risultato.
"Vuoi ancora continuare?" chiede il tiranno
temporale.
Risposta ovvia: solo che Falco non sente più la sua gamba sinistra
ed è costretto a posarla a terra, appoggiandosi sul ginocchio. Ma può ancora
lanciare. Altre cinque frecce, nulla.
"Veramente, Occhio di Falco, non mi sei
mai sembrato tanto patetico come ora".
Moonstone rivede i massacri perpetrati
da quest' uomo, il dono che le ha dato, il dono che le sta causando tanto
dolore, gente trattata in modo inumano. Dov'è il vantaggio? Non c'è alcun
vantaggio!
Falco perde l' appoggio anche della sua gamba destra: ora è in
ginocchio, sembra quasi implorante di fronte a Kang. Altre quattro frecce, altri
quattro tiri a vuoto. Con pazienza e decisione, Clint Barton incocca l' ultima
freccia nel suo arco.
Palazzo dei Vendicatori.
Per qualche istante vi è solo il silenzio: Jarvis che fissa
imperterrito il nuovo Capitan America, il quale si chiede continuamente cosa
stia pensando di lui.
Infine è Mace ad iniziare a parlare:"Ero molto indeciso
se venire qui o meno, ma Falcon mi ha alla fine convinto: nascondermi da voi, in
effetti, non serve a molto. Anzi, potrebbe portare solo ad incomprensioni che
intendo evitare".
"Il problema" ribatte Jarvis "È che queste incomprensioni
potrebbero essere già nate, lei non può avere idea di cosa l' uomo che portava
quest' identità prima di lei rappresentasse per questo gruppo".
"Forse, ma si
fidi: so cosa significa addossarsi il fardello di essere Capitan America, l'
incarnazione di un sogno americano sempre meno sentito. Mi creda, speravo
ardentemente di incontrare i Vendicatori, ma le affiderò un messaggio da parte
mia: non sono un usurpatore, niente affatto. So cosa comporta avere questa
identità e non ho paura di ciò. Ed intendo dimostrarlo nel modo migliore: agendo
come avrebbe fatto il mio predecessore. Divenendo la nuova incarnazione del
sogno americano".
"Non vorrei abbatterla troppo, ma sono per ora solo
parole".
"Diverranno anche fatti: i Figli del Serpente e U.L.T.I.M.A.T.U.M. l' hanno già
sperimentato".
"Le assicuro che riferirò il messaggio".
"Non si fida
ancora di me, vero?" chiede Mace.
"Non può pretendere di prendere il posto di
una persona che ho stimato per anni, a cui avrei dato la mia vita, come se nulla
fosse. Ma c'è una cosa che ho sempre concesso: una possibilità. Lei, devo
ammettere, la sta sfruttando bene e non posso che incitarla a continuare su
questa strada".
Mace sorride:"Non se ne pentirà". E se ne va abbozzando un
saluto militare.
Un anonimo ufficio governativo.
"Quello che mi ha detto, agente Gyrich" dice il Segretario alla
Difesa "È molto grave. Informerò subito le alte sfere di ciò. Presto i
Vendicatori limiteranno la loro arroganza ed il loro sprezzo del potere". Così
dicendo chiude la comunicazione.
Ed un altro tassello del complesso mosaico
di Gyrich va ad aggiungersi: ora, se solo riuscisse a trovare Graviton…
Kosmos.
L' ultima freccia, poi non ci sarà più alcuna speranza.
Onestamente Clint Barton non ha la minima idea di come riuscirà a colpire Kang,
il suo campo di forza lo proteggerà come ha finora fatto. Eppure, l' arciere non
vuole arrendersi, non vuole dare al tiranno una dimostrazione ulteriore della
sua inferiorità, del suo essere insignificante. Lui non è affatto un essere
insignificante e glielo dimostrerà.
L' arco si tende, nello stesso momento in
cui la vista di Falco si offusca, ma non deve svenire adesso! Falco non ce la fa
più, ma deve, deve resistere. Tende ancora di più l' arco, come a dare maggior
vigore alla sua arma. Poi la freccia parte! Anche se, per colpa della vista
offuscata, Falco non è riuscito a mirare al petto, ma solo al ginocchio destro
del tiranno temporale.
Kang, sorridendo malignamente, la attende annoiato:
questa sciarada è durata anche troppo, è tempo di partire per nuove conquiste e
di sbarazzarsi dei Vendicatori. Quasi non fa caso alla freccia che viene verso
di lui. Dieci metri. Prima sarà la volta del ventunesimo secolo… Otto metri. Poi
del ventesimo, ha sempre adorato quell' era… Sei metri. E non bisogna
dimenticarsi del diciannovesimo, ha qualche conto in sospeso anche lì… Quattro
metri. E come primo atto della sua reggenza… Tre metri.
Cosa?
"Non…". Due
metri.
"È…". Un metro.
"Possibileeeee!!!!". E la freccia colpisce Kang al
ginocchio destro! Il tiranno si inginocchia e si tocca il punto dolente: c'è
sangue. Sta sanguinando. Ma non può essere, chi può aver avuto l'
ardire…
"Moonstone!" urla Kang, prima di essere colpito violentemente al
volto, la sua maschera che vola per aria. Nonostante il brusco atterraggio, Kang
si rialza subito e, quando Karla tenta di colpirlo una seconda volta, riesce ad
intuire la provenienza del suo assalto ed a respingerlo con una dose consistente
di raggi repulsori.
"Perché non ti mostri a me in piena visibilità, visto che
hai avuto tanto coraggio?" chiede Kang. Karla lo fa: non deve dimostrare nemmeno
per un attimo di avere paura. "Davvero brava" continua il tiranno temporale
"Immagino che con i tuoi poteri camaleontici sia riuscita ad avvicinarti a me ed
a disattivare il campo di forza senza che io me ne accorgessi".
Moonstone
scuote la testa in maniera negativa:"Ti sei scordato i miei poteri di
intangibilità: grazie ad essi ho reso intangibile anche il tuo campo,
consentendo così alla freccia di Occhio di Falco di passare e colpirti. Fa male,
vero?".
Per tutta risposta Kang si china ed estrae la freccia senza emettere
alcun suono: c'è solo una piccola macchia di sangue sul suo ginocchio:"Non
scorderò ciò che hai fatto: ti ho concesso la mia fiducia e tu mi hai ripagato
in questo modo. E per cosa? Per un ipocrita sentimento di pietà? Basta, ora me
ne andrò e…".
"Ma come" esclama Karla "Il grande Kang il Conquistatore che…
fugge? Kang che ha paura?".
"Non ho affatto paura!".
"Davvero? A me non
sembrerebbe". Come fa a mantenere questo atteggiamento spavaldo? Persino lei se
ne stupisce.
"Allora colpiscimi ancora, se ci riesci" dice Kang. Karla sa
bene che il tiranno ha altri assi nella manica, dovrà stare molto attenta. Parte
all' attacco, mentre il tiranno rimane immobile: poi sferra un pugno al petto di
Kang, ma il suo braccio passa oltre e rimane intrappolato nel mezzo! "Sai, non è
difficile replicare certi poteri". Ed una scarica elettrica parte e si dipana
lungo tutto il corpo di Moonstone, stavolta non è una finzione da lei ideata,
stavolta è la realtà. Stavolta il dolore è vero. Conclusa la scarica, la donna
si libera, barcolla, sputa sangue dalla bocca, infine sviene.
"Spero tu abbia
capito ora chi comanda" dice Kang "Ormai, però, ho perso troppo tempo. Devo
andarmene subito e tornare con dei rinforzi". Il tiranno preme alcuni tasti sul
guanto presente sul suo braccio e… non succede nulla! Li preme ancora: di nuovo
nessun risultato.
"Vai da qualche parte, Kang?". Il Conquistatore si volta
verso la voce: Scarlet! In qualche modo i suoi poteri magici hanno bloccato i
suoi congegni: non è possibile, la scienza non può essere sconfitta dalla magia,
lui non può essere battuto da un essere inferiore! E quel che è peggio, accanto
a lei vi sono gli altri Vendicatori! Sono conciati male, ma sui loro volti è ben
impressa una unica sensazione: rabbia! Quella dannata Moonstone ha compromesso
tutto: senza il suo intervento sarebbe già in trionfo. Ma perché ha voluto
aiutare i Vendicatori, perché?
"Ti avvertiamo, Kang, abbiamo i mezzi per
batterti!" grida Wasp lanciandosi alla carica. E, prima che il tiranno temporale
possa accorgersene, lei gli è già vicino ed un raggio di vespa prorompe dal suo
guanto e colpisce il volto di Kang.
"Ah, i miei occhi!". Non ha ancora
concluso il suo lamento che Wonder Man gli ha sottratto i guanti pieni di così
tanti congegni fantascientifici e li distrugge. Kang pensa di dover attingere ai
sistemi della sua armatura, ma un raggio di energia del Fluido Zero emesso dal
Fante di Cuori ed un colpo sonoro di Songbird lo spediscono venti metri più
lontano. Stavolta tocca a lui soffrire e sputare sangue. Prova a rialzarsi, ma a
quel punto tocca a Iron Man che, la sua armatura priva di potenza, si accontenta
di un sano, vecchio pugno in faccia. Poi Clint Barton afferra per il bavero il
Conquistatore e lo fissa negli occhi:"Allora, come ci si sente nei panni della
vittima, eh? Non è una bella sensazione, vero?".
"Lascialo a me, Occhio di
Falco" dice in quel momento Moonstone dietro di lui.
L' arciere la osserva,
poi dice:"Non fargli troppo male".
"Lo toccherò appena" dice Karla. Poco dopo
un portale si apre dietro il tiranno e la psichiatra lo spinge dentro solo dopo
essersi accertata di avergli rotto un braccio. Ma Kang, fiero fino alla fine,
decide di non urlare per il dolore. Il silenzio è il proclama della sua
sconfitta mentre il portale si richiude.
Gli altri Vendicatori hanno
osservato tutto ciò attoniti: non avrebbero dovuto permetterlo, eppure… hanno
deciso coscientemente di non intervenire. E scoprono di non pentirsene
affatto.
"Dove lo hai spedito, Karla?" chiede Falco.
"Non ti piacerebbe
saperlo" sono le ultime parole della donna prima di svenire una seconda
volta.
Prima che i Vendicatori possano andare in suo soccorso, qualcuno
richiama la loro attenzione:"Kang non imparerà mai".
Tutti si voltano verso
la direzione della voce, trovandosi davanti ad un uomo giovane dal volto
noto.
"Immortus!" esclama Iron Man.
"Ma sembra…" inizia Scarlet, poi si
blocca per non compromettere l' identità segreta di Tony Stark: eppure questo
Immortus somiglia molto a quel ragazzo che prese il suo posto dopo il suo
presunto tradimento e la sua ancora più presunta morte.
"No, decisamente Kang
non imparerà mai dai propri errori" afferma Immortus "Tutti quei piani
elaborati, apparentemente infallibili e poi il particolare più banale gli
sfugge: un particolare che ha nome umanità".
"Come mai sei qui, Immortus?"
chiede Iron Man.
"Kang pensava di essersi liberato di me: si sbagliava di
grosso. Grazie al nostro recente incontro*, Iron Man, ho compreso molte cose
sull'
* V. Iron Man 3
essere Vendicatore e i doveri che ciò comporta. Kang è quanto
di più antitetico a me esista e per questo lo combatterò per sempre, anche se
non sono più il suo io futuro. Del resto questo pianeta deve a me la sua
salvezza, poichè sono io che ho avvertito tempo fa i kosmosiani del prossimo
arrivo di Kang tramite un messaggio telepatico".
"Cosa, sei stato tu?" chiede
Songbird "Per quale motivo?".
"Per dimostrare a Kang che c'è un vero signore
del Tempo: e sono io. Lui non ha mai sospettato nulla ma, fin da quando il primo
Espansore è comparso a New York, sapevo già come il tutto sarebbe andato a
finire. A voi Vendicatori dico comunque di stare in allerta: vi sono grandi
cambiamenti per voi all' orizzonte. Ma ora che questa vicenda è conclusa, posso
andarmene: il mio compito è terminato". Così dicendo Immortus scompare,
lasciando i Vendicatori attoniti e stanchi per la battaglia.
Zona Blu della Luna. Due giorni dopo.
A prima vista il volto poco espressivo della Suprema Intelligenza Kree potrebbe apparire quello di un essere rassegnato all' inevitabile. Molti sono convinti che abbia ormai fatto di tutto per riportare il popolo Kree all' antico splendore: nemmeno l' alleanza con Kronos di Titano è servita a ciò*. Qualcuno potrebbe anche pensare che si è ormai rassegnato, visto che ha consegnato a Warlock un' astronave senza porsi alcun problema**.
* V. Quasar 16/22
** V. Guardia dell' Infinito 1
Ma chi pensa ciò si sbaglia perché oggi, nella sua vasca, la Suprema Intelligenza sta per usare la sua arma definitiva, conseguita con l' inganno e l' astuzia in una incredibile battaglia cosmica. Così emette alcuni segnali caratteristici e, poco dopo, il Cristallo dell' Eternità appare davanti all' essere: nessuno sa da dove provenga o chi ne sia l' artefice, quello che conta è che aiuterà la Suprema Intelligenza a realizzare il suo sogno più ardito. Che per molti, però, si rivelerà un incubo.
Pianeta Kosmos.
Due giorni sono serviti ai Vendicatori per guarire dalle loro
ferite esterne, ma non da quelle interne. Poiché, ovunque si voltino, vedono
solo rovina e devastazione. Eppure i kosmosiani paiono non volersi arrendere:
aver sconfitto il loro peggior incubo ed il suo esercito li ha rinvigoriti e,
sebbene il loro popolo sia stato decimato, sono più che mai decisi ad andare
avanti e ripopolare il pianeta. Non sarà facile, ma loro ne sono
consapevoli.
Quest' oggi si celebra un importante rito: l' incoronazione del
nuovo re. Con una decisione senza precedenti, si è deciso di proclamare sovrano
di Kosmos Jikekt, ancora minorenne che però si è rivelato fondamentale nella
ribellione degli alieni contro Kang. Leggi secolari sono state violate, ma per
nessuno è un problema: fungeranno da suoi consiglieri Tikuak e L'Klekk'Tak,
altri eroi del popolo. Con lentezza e solennità Tikuak poggia sulle spalle del
giovane alieno il mantello che lo rende l' autorità massima del pianeta: lui se
lo allaccia, mentre il popolo inneggia a lui.
Anche i Vendicatori assistono
alla cerimonia, ma hanno altri pensieri per la testa:"Cosa credi volesse dire
Immortus con quella frase, Iron Man?" chiede Wasp.
"Purtroppo non ne ho idea"
risponde l' eroe in armatura.
"Occhio di Falco mi ha anche riferito un
commento di Kang riguardo alle nostre azioni. Seppur sprezzante ha un fondo di
logica: forse dovremmo debellare la minaccia prima che essa si manifesti
pienamente".
"Non saremmo Vendicatori, allora".
"Forse, ma potremmo
salvare molte più vite: in pochi mesi abbiamo visto il massacro di una nazione,
una pseudoreligione che voleva decimare la popolazione terrestre, una letale
invasione aliena ed ora questo. Se in qualche modo avessimo intuito ciò in
precedenza, avremmo potuto fare molto, molto di più".
Il discorso viene
interrotto dall' arrivo di Jikekt, che invita sul palco gli eroi terrestri per
ringraziarli del loro apporto. Quasi riluttanti, i Vendicatori lo seguono e,
dopo tanto tempo, riassaporano il piacere di sentirsi apprezzati da
qualcuno.
"Jikekt" interviene Occhio di Falco "Non vorrei sembrare scortese,
ma cosa mi puoi dire riguardo al nostro viaggio di ritorno?".
"Purtroppo la
griglia è stata seriamente danneggiata, ci vorrà poco meno di un mese per
ripararla".
"Dannazione" dice Wasp rivolgendosi ad Iron Man "Non abbiamo
tutto questo tempo: dobbiamo tornare subito sulla Terra, a vedere cosa combinano
Gyrich e… Hank".
"C'è in realtà un modo per tornare indietro" dice una voce
dietro di loro, quella di Karla Sofen. Tutti la osservano stupiti. Lei
continua:"Quando ho contattato la prima volta Songbird, sono giunta sul vostro
pianeta tramite un portale spaziale da me stessa creato grazie alle Pietre Kree.
Portale che ho creato anche per esiliare Kang, come avete visto. Potrei aprirne
uno anche ora".
I Vendicatori si osservano dubbiosi.
"Lo so cosa pensate:
che potrei imbrogliarvi" dice Moonstone "Ma cosa ne guadagnerei? Assolutamente
nulla. Senza contare che Kang, facendomi questo regalino delle Pietre, ha fatto
il doppio gioco con me: mi stanno mangiando dentro e devo liberarmene al più
presto. È la vostra ultima occasione per tornare a casa".
"Sono con te,
Karla" si fa avanti Occhio di Falco "Il tuo comportamento in battaglia contro
Kang ti ha fatto guadagnare la mia piena fiducia". In realtà ciò non è del tutto
vero, ma Clint non intende farle sprecare questa occasione per dimostrare che è
cambiata.
"Devo ringraziare te per questo" dice lei "Mi hai aperto gli occhi
su prospettive che prima non avevo considerato".
"Forza, voi altri: diamole
una chance. Se non fosse intervenuta, saremmo ora tutti vaporizzati. Il fatto
che ci abbia salvato la vita conterà pur qualcosa, no?".
Timidamente si fa
avanti Songbird, poi il Fante di Cuori e Kaina, infine gli altri. Wasp sta per
dire:"Ma se osa tradirci…", poi si blocca, in effetti si rende conto che le
parole di Moonstone sono sensate.
Qualche minuto dopo.
"Ecco" dice Karla Sofen indicando una vasta distesa "Qui ho
aperto il mio primo portale". Dietro di lei, oltre ai Vendicatori, anche una
ampia rappresentanza dei sopravvissuti di Kosmos. "Tenetevi dietro, ci sarà una
grande manifestazione di potere".
Tutti prestano fede alle sue parole e,
mentre si allontanano, Moonstone si concentra, richiama tutte le energie
contenute dentro di sé, anche se ciò le provoca un immenso dolore. Si focalizza
sull' obiettivo poi, con un urlo di liberazione, rilascia tutte le sue forze. Vi
è un lampo accecante, al termine del quale vi è una Karla Sofen esausta a terra
che tossisce sangue. Davanti a lei un portale nero, diretto a
casa.
"Moonstone" si fa avanti Clint Barton "Hai bisogno…".
"Stai
indietro!" intima lei, dandogli le spalle. Urla ancora e ancora, finchè qualcosa
esce dal suo corpo e si dissolve ed alla fine non rimane che cenere. "Ecco"
indica "Quelle quattro pietre rappresentavano tutta me stessa, ora non esistono
più: ora sono solo una semplice umana". Questo ultimo drammatico sacrificio ha
convinto più che mai i Vendicatori della bontà delle intenzioni della
psichiatra.
Wasp si avvicina al portale:"Dr.ssa Sofen, vuole…".
"No,
andate avanti prima voi, io devo riprendere le forze".
Allora la soglia per
l' infinito viene varcata dapprima dal Fante di Cuori, Kaina e Iron Man, poi da
Songbird, Scarlet, Wonder Man e Wasp, che lancia un ultimo sguardo di intesa ad
Occhio di Falco. Costui annuisce e, una volta che la sua compagna di squadra è
sparita, si avvicina a Karla.
"Bene, possiamo andare" esclama l'
arciere.
"No" ribatte la donna.
"Cosa?".
"Io rimango qui".
"Ma… Ma
perché?".
"Ognuno deve prendersi le proprie responsabilità, Occhio di Falco,
sei stato tu ad insegnarmelo: ho le mie colpe nell' assalto di Kang a questo
pianeta ed intendo espiarle".
"Sei impazzita e…". Solo all' ultimo Clint vede
arrivare il pugno e non può evitarlo.
La gente del pianeta tenta di
avvicinarsi, ma Karla alzando la mano li ferma:"No, state tranquilli, non
intendo fargli del male, era solo l' unico modo per convincerlo".
La donna si
piazza davanti al portale quando Falco si riprende debolmente e tenta di
fermarla:"No… non devi…".
"Il potere e la responsabilità, Occhio di Falco: io
intendo assumerli tutte e due, con tutte le conseguenze del caso. Ti ringrazio
per aver creduto in me". Poi lancia l' arciere dentro il portale, che svanisce
pochi secondi dopo. Poi Moonstone si volta verso Jikekt:"Ho molte cose da dire e
da confessare. Molte colpe da scontare".
Il giovane alieno annuisce e dirige
tutti verso la sala del regno.
Un mese dopo. Stesso pianeta.
"Alto Sovrano!" esclama Tikuak "È accaduto un fatto
grave!".
"Cosa, mio fido consigliere?".
"La donna di nome Karla Sofen è
fuggita di prigione!".
Il volto dell' alieno assume una espressione
stupita:"E come è potuto accadere?".
"Secondo quanto riferitoci, passava
attraverso i muri. Così facendo è giunta nella stanza della griglia temporale e
spaziale, dove ha costretto il tecnico ad attivarla, per farla ritornare sulla
Terra".
"Passava attraverso i muri? Ma come può essere…". Poi Jikekt
individua la risposta.
Terra.
In un anonimo villaggio del Kentucky è appena giunta una donna
sconosciuta, ma che riesce ad essere invisibile in mezzo alla folla: Karla
Sofen!
"Credo che ciò che ho inscenato su Kosmos sia stata la più grande
recita della mia vita: ho fatto davvero credere a tutti di essere cambiata, in
realtà volevo solo fuggire indisturbata! Ribellarsi a Kang è stato un azzardo,
ma è stato ben giocato alla fin fine. Questa esperienza mi ha tuttavia segnato e
mi servirà tempo per riprendermi, forse non userò mai più i miei poteri
intangibili. Però non potevo privarmi della Moonstone, ormai è parte di me: ho
bruciato tre pietre, non quattro, fortunatamente nessuno se ne è accorto. Non
credo che i kosmosiani mi inseguiranno, hanno ben altri problemi a cui pensare.
Ora… devo solo ricominciare da zero".
E così pensando sparisce tra la
gente.
Un mese prima. Zona Blu della Luna.
Il Cristallo dell' Eternità, così lucente, così incredibilmente
potente, capace di manipolare ogni aspetto del tempo, cancellare intere linee
alternative, modificare anche il più piccolo aspetto della realtà. Un artefatto
teoricamente letale, in mano ad un essere che letale lo è davvero: la Suprema
Intelligenza Kree!
"È giunto il momento, la rinascita del popolo Kree sta
per avverarsi".
Con suoni approntati da tempo, la Suprema Intelligenza attiva
il Cristallo, ma subito qualcosa non va: sembra che qualcosa stia interferendo
con le sue energie. L' essere non fa nemmeno in tempo a scoprire qualcosa di più
che un lampo accecante lo costringe a chiudere i suoi occhi enormi. E quando li
riapre… il mondo attorno ad esso è cambiato! Ma non come desiderava.
Note dell' Autore: Prima del ritorno dei Vendicatori,
Jarvis vive gli eventi di Avengers Icons 6. Successivamente Iron Man scopre di
avere una figlia su Iron Man 10/12.
Come
guest-star dell' episodio abbiamo avuto il nuovo Capitan America, Jeff Mace, che appare
qui in un dietro le quinte di Capitan America 6.
FINE