VENDICATORI 

#21 - ...ti rende più forte

 
 Storia: Fabio Volino
 Supervisione: T. Brunello e G. Felici
 Cover artist: Giuseppe Mainardi
 Colori copertina: Fabiano Fedi
 Impaginazione: F. Graziano e F. Strozzi
 Editor-In-Chief: Carlo Monni

 Inferno2 creato da Fabio Volino

 
 

 

 

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Riassunto: Mentre per New York e lungo tutto il mondo impazza l' Inferno, il Fante di Cuori è stato posseduto da un demone, che vuole usare i suoi poteri a scopo distruttivo. Ma un aiuto inaspettato è giunto. (N.B. Questa storia prosegue da Difensori #27)


Cieli di New York.

… E gli agenti della Cospirazione sparano contro suo padre.
"Maledetti assassini!".
No, no! Per quanto sia doloroso ed insopportabile questo ricordo, deve allontanarlo da sé. Altrimenti non farebbe altro che il gioco del demone che lo sta possedendo in questo momento. Curioso: è posseduto e l' unica persona che può salvarlo risiede all' interno del suo corpo. Il suo nome è Jack Hart, alias il Fante di Cuori, e sta vivendo ora più che mai la sofferenza sulla propria pelle.
Lo SHIELD che lo tortura, i contraxiani che lo sbeffeggiano, Dragoluna che si prende gioco di lui, Ganymede che lo abbandona. Il gioco si fa sporco, vero? Tuttavia Jack Hart ha patito abbastanza nella sua breve, ma intensa vita per non riuscire a sopportare tutti questi flash di memoria. E ben presto scopre che non è affatto difficile resistere, anzi, a quanto pare il demone sta rapidamente esaurendo le proprie carte.
"Non durerai ancora molto, terrestre" afferma la creatura infernale.
"Parole vuote le tue, mostro" ribatte il Fante di Cuori. Non osa immaginare cosa accadrebbe se prendesse il sopravvento: il Fluido Zero è potenzialmente una delle armi più pericolose dell' intera galassia, nonché la sua maledizione. L' armatura che indossa ora riesce a contenere tale potere, ma sempre più spesso sogna di liberarsene, per iniziare finalmente a vivere una vita come ogni altro essere umano, non più rinchiuso in una prigione dalla quale pare proprio non esservi via di fuga. Ma deve scacciare questi pensieri, allontanarli dalla sua mente, altrimenti se cadesse nella disperazione non farebbe altro che il gioco del demone. Lo sente dentro di sé, pare quasi divorare le sue carni dall' interno, fino a lasciare di lui solo la sua armatura. Poi fortunatamente la realtà riprende il sopravvento su di lui.
"Fante di Cuori, mi è venuta una idea" esclama l' aura bianca che compare in quel momento attorno a lui.
"Vattene tu!" urla a sua volta il demone, sembra quasi tema questa cosa che non può né toccare né influenzare.
"La situazione attuale" continua imperterrita l' aura "È quasi certamente da attribuirsi a qualche rito mistico, di straordinaria potenza, è vero, ma come ogni rito deve avere un limite. E dunque ho pensato… visto che tu riesci a sopravvivere senza problemi nello spazio…".
"Stai zitta!" urla più forte il demone. Nella sua voce c'è un tono che non sfugge a Jack Hart: incertezza, forse addirittura paura. Un demone che ha paura. L' aura ha colto nel segno.
Inizia dunque a salire ancora più in alto, la stratosfera un obiettivo apparentemente irraggiungibile: il dolore che è dentro di lui diventa sempre più intenso, è opera del demone che non intende affatto perdere un ospite così ambito. Ma il Fante di Cuori convive con la sofferenza da così tanto tempo ormai che la conosce bene, fin nei minimi dettagli, e sa che il modo migliore di liberarsene è affrontarla direttamente, guardarla in faccia. E ripudiarla. E così, sorretto dalla sua forza di volontà capace di superare ogni limite, ben presto Jack si lascia alle spalle il pianeta blu e si ritrova nello spazio aperto.
E qui, improvvisamente… sente di sentirsi libero, il peso sulla sua anima molto meno gravante: ha già vinto le sue paure, ora deve solo scacciarle per sempre:"Vai viaaaaa!!!!" urla dentro di sé, nella sua mente, attivando contemporaneamente i suoi poteri al massimo. Oltre alla consueta aura bianca, compare qualcos' altro, una sorta di rivolo nero che fuoriesce dal suo corpo. Un rivolo che ben presto assume la consistenza della creatura infernale che aveva preso possesso del corpo del giovane Vendicatore e pensava di sfruttarne le capacità. È proprio il caso di dire… povero diavolo, non sai con chi hai avuto a che fare.
Il demone non fa in tempo a comprendere cosa sia successo che Jack Hart fa comparire un globo di luce bianca del Fluido Zero nella sua mano destra, una luce di purezza, di speranza. Di rinascita. "Addio" esclama e un secondo dopo l' essenza del demone viene ridotta in mille pezzi, per poi sfaldarsi e perdersi nelle distese infinite della galassia. Solo in quel momento al Fante sovviene che non conosceva nemmeno il suo nome, se mai ne ha avuto uno. Infine ritorna nell' orbita della Terra.
"Non interrompere la tua emissione di potere" dice l' aura bianca subito dopo "Ogni volta che attivavi i tuoi poteri al massimo grado io riuscivo ad affiorare, fino a che non ho acquisito coscienza. Dunque ora, con un po' di fortuna, se ripeti il processo potrei riuscire a liberarmi. Mi vuoi aiutare?".
"Certamente" risponde Jack e di nuovo l' intero suo corpo viene percorso dalle scariche di energie emesse dal Fluido Zero e, lentamente, sente che l' aura bianca fuoriesce da lui. Non sa spiegarsi la sensazione, è come se… stesse creando una nuova forma di vita. Una sensazione che provoca inevitabilmente anche molto dolore, ma lui non vi bada. "Forza, forza, forza!" urla l' uomo. Un grido che si protrae per svariati secondi, finchè… l' aura bianca non si stacca definitivamente da lui ed assume anch' essa consistenza. Una consistenza che, diversamente da prima, l' eroe conosce.
"Ma… è la donna di nome Photon!" afferma "Credevo si fosse sacrificata per salvarmi la vita, ma a quanto pare… in qualche modo la sua essenza è penetrata dentro il mio corpo e lì è rimasta finchè non è riuscita ad uscire. Una storia molto strana, ma credo che in questo momento siano altre le mie priorità".
La più importante consiste nel portare Monica Rambeau alla base dei Vendicatori: ora è libera, certo, ma lo sforzo si è rivelato troppo anche per una donna come lei. È svenuta e solo il pronto intervento di Jack Hart le ha impedito una caduta certamente letale. Anche perché, seppur adesso in stato di incoscienza, i suoi poteri vanno e vengono senza un ordine predefinito. Ci sono secondi in cui diviene Photon ed emana un bagliore quasi accecante, altri in cui ritorna ad essere una semplice donna, senza alcun superpotere. Una curiosa e apparentemente casuale alternanza, un bel dilemma per il futuro. Ora, invece, bisogna pensare solo a come scacciare l' Inferno!

Maine.

Non sa da quanto tempo stia guidando la sua auto lungo strade perlopiù desolate: ci sono volte in cui la sua memoria è come se avesse dei buchi, un flash e come per magia… quando si riprende non è più dove era prima. Cosa abbia fatto, dove sia stato rimane un mistero. Ma non è questa ora la preoccupazione principale di Henry Peter Gyrich, non adesso che il suo obiettivo è vicino. Eccolo che appare in lontananza, un immenso silos con al suo interno ciò di cui intende servirsi.
Premendo sull' acceleratore, l' agente governativo giunge in pochi minuti presso questo luogo che è in realtà un sito militare: normalmente qui brulicano decine e decine di soldati e la zona è recintata, invisibile ai radar e imperscrutabile fino a svariati chilometri di distanza. Ma non oggi, non ora che i soldati e quasi ogni altra persona al mondo ha dimenticato le proprie occupazioni quotidiane per calarsi nelle proprie angosce esistenziali.
Vi è un cancello ancora chiuso, tuttavia: Gyrich estrae la sua pistola e spara contro la serratura, sradicandola dopo svariati colpi. Spalanca violentemente l' entrata e si inoltra nei profondi corridoi di quest' immenso edificio, per lui niente affatto sconosciuto, c'è venuto molto spesso. Un tempo qui vi era imprigionato Milo Thurman, "marito" della mercenaria Domino, ora ha accolto degli ospiti molto più letali. Gyrich svolta per numerosi corridoi fino a giungere davanti ad una porta sigillata: digita un codice noto solo a pochi eletti (tra i quali vi è anche lui) ed entra nell' antro della distruzione. Sì, perché davanti a lui ora vi sono decine di Sentinelle, pronte a fare il loro dovere! Residui dell' attacco di Onslaught, che ovviamente il governo americano non si è voluto far scappare, per poterli utilizzare in futuro: si arrivò molto vicini al loro utilizzo all' epoca della Guerra dei Mondi, ma quando si decise di adottare la bomba al betatrone, beh… perché rovistare altri scheletri presenti nell' armadio?
Le Sentinelle sono settate su un obiettivo consueto: chiunque disponga di un DNA mutato o mutante. E Gyrich si prepara ad attivarle, deve solo digitare un ultimo codice composto da dieci cifre. Un codice che conosce a memoria.
"Gliela farò vedere" pensa "A tutti quanti loro: pensare di arrogarsi un simile potere nelle loro mani. Ecco la vostra giusta punizione". Ma queste stesse parole che risuonano dentro la sua testa non sono decise e sicure come sarebbero state un tempo. Lentamente l' agente governativo digita le prime due cifre, sembra quasi stia presiedendo un rito religioso. Altre tre cifre ed il suo cuore inizia a martellargli nel petto, la fronte imperlata di sudore. Un' altra cifra, ne mancano solo quattro.
"Sì, non devo esitare: la minaccia superumana sarà sradicata totalmente. Sarà un atto di…". Sta per pronunciare la parola giustizia, ma si blocca improvvisamente, perché sa che è una menzogna. Nonostante ciò digita altre due cifre. Manca poco, manca davvero poco! Gyrich allunga il suo dito verso un altro tasto e…
"No, non posso, non ci riesco! Io credo nella legge, non sono un assassino di massa!" urla con tono disperato mettendosi le mani nei capelli "Non è questo il modo giusto di agire: non è dallo sterminio che nasce la lotta al crimine, ma dalla cooperazione e dall' intercessione reciproca. Sono stato così ottuso nella mia visione prevaricante che non sono riuscito ad intuire ciò che era così ovvio. Basta! David non guarirà con una mia vendetta, posso solo far sì che ad altri bambini non capiti quello che è capitato a lui. Ma da solo non posso farcela: devo affidarmi ad altre persone, è sintomatico questo". Il ricordo di suo figlio lo porta infine definitivamente alla realtà:"David!". L' ha abbandonato all' ospedale, da solo, senza alcun tipo di aiuto: come ha potuto, quale razza di padre si comporta così? E lui sarebbe migliore delle persone che dice debbano essere controllate solo perché sono esseri speciali? Gyrich disattiva la sequenza di lancio ed esce a tutta velocità dal silos, diretto a New York. Non sa quanto tempo ci metterà, ma non può permettere che a David accada qualcosa di male. Non deve: stavolta non fallirà. E, alla massima velocità, riparte alla volta della Grande Mela.
Contemporaneamente, dal suo covo sito nell' abitazione del Dr. Strange, Darklady fa un sorriso compiaciuto:"Molto bene, agente Gyrich" pensa "Forse lei è un uomo migliore di quanto non si pensi, stavo aspettando che digitasse la nona cifra per intervenire ma… non c'è n'è stato bisogno!".

Palazzo dei Vendicatori. Terzo giorno di invasione. Ore 11.30

"Non possiamo rimanere qui, inermi, senza reagire" afferma l' essere chiamato Cloak "Dobbiamo fare qualcosa prima che la situazione divenga irrimediabile".
"Calmati, amico mio" gli dice Dagger.
"No, comprendo il suo disagio" ribatte Scarlet "Ma non sono proprio in grado di incrementare i vostri poteri fino a che voi siate in grado di purificare tutte le persone. Questa è purtroppo una crisi su scala mondiale, dove anche gli esseri più potenti trovano delle difficoltà".
"E allora?" controbatte Tyrone Johnson "Ce ne restiamo qui ad osservare il nostro mondo che va in rovina?".
"No, niente di tutto questo: e smettila di essere così disfattista" interviene la leader dei Vendicatori, Wasp. Il tono è stato duro e deciso, ma è necessario in questi casi "Abbiamo ponderato le varie opzioni e si è convenuto che ce ne sia una sola praticabile".
"Ovvero?".
"Andare alla fonte di questa crisi e sradicarla".
"E dove si troverebbe questa fonte?".
"La risposta è molto semplice: è da dove tutto è partito, la dimora del Dr. Strange. Francamente non so se vi sia lui dietro tutto ciò, ma la cosa mi sembra alquanto improbabile. Dunque c'è una sola spiegazione plausibile: qualcuno ha preso possesso della sua abitazione e ha usato le immense cariche mistiche in essa contenuta per dare vita all' invasione demoniaca".
"Ma davvero si è in grado di dar vita a ciò che stiamo vedendo solo grazie all' abitazione del Dr. Strange?" chiede Dagger.
"Temo proprio di no" interviene Scarlet "E da qui nasce il nostro dovere di recarci lì il prima possibile, perché Strange non è tipo da farsi sopraffare così facilmente. Chiunque vi sia dietro tutto, è un tipo più che temibile".
"Ma chi?" chiede Dagger.
"Dormammu, Mefisto, Satannish, Chton" qui la voce di Scarlet si fa per un attimo più tesa "Le possibilità sono molteplici".
"Però D'Spayre pareva non averne riconosciuto la provenienza" dice Cloak "Possibile che sia qualcuno a noi ignoto?".
"C'è un solo modo per scoprirlo. Ma da soli i Vendicatori potrebbero non bastare, dunque dovremo radunare quanti più eroi possibile" conclude Janet Van Dyne.

Strade di New York. Ore 13.00

Iron Man vola sicuro verso il Palazzo dei Vendicatori: certo delle proprie possibilità dopo che è riuscito a sconfiggere il demone interiore che lo ha perseguitato per tutti questi anni. È finalmente in pace con sé stesso. Così, mentre sorvola per le vie della sua città e con i raggi repulsori emessi dalla sua armatura distrugge quei malcapitati demoni che tentano di sorprenderlo, quasi non nota tre figure familiari poco più in basso. O per meglio dire, due figure familiari ed una che in una precedente incarnazione lo era. Sì, alla fine ha finalmente la possibilità di parlargli faccia a faccia dopo tanto tempo in cui costui ha fatto un po' il misterioso e lo sfuggente e la cosa, ad onor del vero, non gli dispiace affatto, anzi. Quindi atterra e…
"Falcon! Nova!" chiama. I due eroi si voltano, mentre la persona accanto a loro rimane sbigottito di fronte all' apparizione dell' eroe in armatura. Certo, in una crisi quale quella in atto non è inusuale vedere una faccia conosciuta, ma sperava che un incontro del genere avvenisse in tutt'altre circostanze. Perché l' uomo noto come Jeff Mace, nona persona a fregiarsi del manto di Capitan America, potrà fronteggiare senza alcun problema minacce quali il Teschio Rosso, i Figli del Serpente o Superia (beh, forse in questo caso la parola minaccia è decisamente esagerata) ma a suo dire non riuscirà mai a venire a patti con la pesante eredità che ora grava sulle sue spalle. Del resto, non capita tutti i giorni di divenire una Leggenda Vivente, no?
Abbandonando comunque ogni suo timore, Mace avanza verso Iron Man allungando la sua mano:"Piacere di conoscerla, finalmente".
Tony Stark indugia per qualche secondo, poi ricambia la stretta:"Il piacere è mio, ragazzo. Ho seguito le tue imprese, molto da vicino, e devo ammettere che te la sei cavata bene".
Il volto del nuovo Cap si illumina di gioia:"Davvero?".
"Certo, un po' di inesperienza c'è ancora, ma non è nulla che non si possa guadagnare col tempo". Poi Tony si rivolge agli altri eroi:"Riuscite a resistere agli influssi malefici?".
"Con fatica, ma sì" risponde Falcon "Io ho dovuto sopportare il riemergere della mia personalità malvagia. Per ora, però, la tengo a bada. Per ora".
"Così poco?" interviene Nova "Allora non hai avuto a che fare col demone che mi ha fatto vivere la giornata peggiore della mia vita".
"Sentite" dice Iron Man "C'è una riunione d' emergenza al Palazzo dei Vendicatori e serve anche il vostro intervento. Stiamo per andare al cuore di questa vicenda e più siamo meglio è".
È stato accettato e benvoluto da un membro fondatore dei Vendicatori ed ora gli si chiede di essere accanto agli Eroi più Potenti della Terra in una missione decisiva: per Jeff Mace non potrebbe andare meglio. Il suo ardore giovanile non gli fa comprendere in un primo momento, però, i rischi che vi sono dietro tutto ciò, ma lui non vi bada. Deve salvare tutte queste persone, deve farlo: per suo nonno, per suo padre, per sua sorella, per colui che gli ha affidato il costume e lo scudo, per tutti quelli che credono in lui.
"Grazie per essersi fidato di me senza nemmeno voler sapere chi sono" dice Cap ad Iron Man.
"Per essere un Vendicatore non serve rivelare la propria identità segreta" precisa Tony "Basta solo dimostrare il proprio valore, il proprio eroismo. E credimi" abbassa il tono di voce perché solo Mace oda "Uno che ha conquistato la fiducia del mio amico Steve merita anche la mia fiducia".
Il volto del giovane esprime adesso stupore.
"Credevi davvero non l' avessimo capito?" continua Iron Man "Il costume e lo scudo che porti sono gli stessi. Senza contare che noi Vendicatori sappiamo dove si trovi Steve ora: il motivo per cui ora sia in disparte non lo comprendiamo, ma sappiamo che è importante, con uno come lui lo è sempre. E una cosa è certa: non permetterebbe a nessuno di far indossare il costume di Capitan America, se non per una eccezione. Dunque… benvenuto in famiglia, amico".
Mace dà un' altra stretta di mano a Tony ed afferma:"Non ci sarà mai nessuno come Steve Rogers, Iron Man. Nessuno".
"Già" conclude l' eroe in armatura.

Palazzo dei Vendicatori. Ore 13.40

"Nova, amico mio, che bello rivederti dopo così tanto tempo" afferma Robbie Baldwin alias Speedball "I New Warriors non sono più gli stessi senza di te!".
"Comunque so che vi state comportando bene, amico mio. Mi fa piacere che tu, Elvin ed altri portiate avanti questo nome, ha significato molto per me in passato e chissà che non torni a significare qualcosa in futuro. Ma dimmi, come sono le nuove compagne di squadra?".
"Beh" Robbie abbassa il tono di voce "Quella Deathcry è un po' strana, però inizia a starmi simpatica. Anche Hallie è una ragazza gioviale e straordinaria. Quanto a Cathy che altro dire se non che ha un bel sede…".
"Come sta Photon?" chiede Wasp in un' altra sala.
"Le sue condizioni al momento rimangono stabili" risponde Fabian Stankowicz "Rimane perlopiù in stato di incoscienza ed è in questi periodi che a volte i suoi poteri ritornano. Ma quando riprende i sensi, è una donna come tutte le altre".
"Un altro problema di cui ci dovremo occupare in futuro" Janet sta per aggiungere:"Sperando ve ne sia uno", poi si zittisce e invece dice:"Fabian, credo di non averti ancora detto quanto sia bello riaverti di nuovo tra noi. L' aiuto di una persona speciale quale sei tu è… insostituibile".
Fabian arrossisce:"Grazie, Wasp. Conta molto per me quanto hai detto".
"Non è decisamente una sostituta alla pari, ma Kaina ha deciso di unirsi a noi in questa battaglia" dice Janet "Il suo istinto di protezione del Fante di Cuori la porta a compiere gesti a volte azzardati. Però ci servirà ogni apporto, anche il suo".
"Ce la fai a resistere, Wanda?" chiede poco più in là Wonder Man a Scarlet.
"L' incantesimo che annulla gli influssi della cappa di oscurità in questo palazzo è relativamente semplice. Il bello arriverà dopo".
Ancora poco più in là Occhio di Falco e Songbird hanno la possibilità di salutare un ex componente dei Vendicatori attualmente impegnato altrove:"È davvero bello rivederti, Quicksilver" afferma l' arciere.
"Il piacere è anche mio, vecchio amico. Comunque non ve la state passando molto bene, ultimamente, vero?" chiede Pietro Maximoff.
"È una situazione passeggera, Pietro. Molto passeggera" ribatte l' arciere "Abbiamo già pronta la contromossa e presto vedrai i Vendicatori sotto una luce completamente nuova".
"E tu che sei la nuova arrivata... come trovi l' atmosfera?" si rivolge poi il velocista a Songbird.
"Ho già avuto le mie belle crisi d' identità, battaglie all' ultimo sangue e minacce cosmiche".
"Il solito, insomma, ma dopo un po' ci si abitua. Quando inizierà l' attacco?" chiede Quicksilver.
"Non appena giungeranno gli ultimi arrivi" precisa Falco, che si gira verso il videocitofono "E due di loro sono già qui".

Esterno del Palazzo.

"Benvenuti, signori" saluta Jarvis che, nonostante quanto stia accadendo, rimane sempre un fedele servitore.
"Il piacere è nostro... Jarvis, vero?" chiede Colosso, uno dei componenti degli X-Men.
"Esatto: raramente avete solcato i corridoi di quest' edificio, ma siete sempre ospiti ben accetti".
"Il piacere è nostro, cocco" ribatte Logan, alias Weapon X, alias Wolverine "Anche se… potevate aspettare un momento più propizio per un così grande incontro".
In quel momento giunge sul posto Iron Man:"Molto bene, siete arrivati presto: sono felice che il Professor X abbia acconsentito alla nostra richiesta".
"Combattiamo per un bene comune, del resto" dice Peter Rasputin "Disgraziatamente gran parte dei nostri compagni di squadra si trovano altrove in questo momento e gli altri X-Men…".
Improvvisamente un portale si apre poco fuori il Palazzo: tutti si preparano ad affrontare chiunque esca da lì, ma il sollievo è grande quando scoprono che si tratta in realtà di Kurt Wagner, alias Nightcrawler:"Was?" esclama il mutante tedesco "Ma cosa è successo? Ero in… Ma certo, Gateway, quel tipo non lo capiremo mai".
"Elfo!" si fa avanti Wolverine "Lo sapevo che non avresti resistito a lungo, lontano da questa città".
"Logan! Non puoi immaginare il piacere che ho nel rivederti, amico mio. Anche tu, Peter. Anche se sono lontano da voi, la vostra amicizia e il sogno rimangono sempre forti in me".
"Senti, qui sta per succedere un bel casino: ti va di aggregarti?".
"Non hai che da chiederlo, se a tutti gli altri presenti va bene".
Iron Man annuisce:"Non ci dispiace per nulla. Sentite, forse non è il momento più adatto per parlarne, ma voglio dirvi che sono molto felice del fatto che il vostro sogno di integrazione abbia finalmente compiuto passi concreti in avanti. Sappiate che faremo di tutto per sopportarlo e non solo perché uno di voi una volta è stato anche un Vendicatore".
"Per cosa allora?".
"Perché, come ha detto Colosso, combattiamo per un bene comune".
"Mi scusi, padron Iron Man" interviene Jarvis "Ma è giunto anche l' eroe noto come Iron Fist".
"Perfetto".
"Si parte, allora?" chiede Wolverine.
"Non ancora: dovrai pazientare qualche minuto in più".

Palazzo dei Vendicatori. Ore 14.10

"… Questo è quanto sappiamo" conclude Wasp "E riteniamo che a questo punto della crisi, prima che essa si complichi ulteriormente, non si possa far altro che andare al cuore di essa e scoprirne la fonte".
"Inoltre un' altra cosa che dovrete tenere ben presente" aggiunge Wanda Maximoff "Non si dà vita ad una cosa del genere facendo uso solo delle proprie capacità, pensate solo a Thanos che, pur potente, fa spesso uso di oggetti di potere. Ecco, la cosa più importante da fare è individuare questi oggetti di potere e distruggerli: allora c'è una ampia probabilità di successo".
"Ma è chiaro che colui o coloro che stanno dietro a tutto ciò non gradiranno molto: cosa facciamo in questo caso?" chiede Iron Fist.
"Semplice" risponde Janet Van Dyne "Li colpiamo finchè non schiantano a terra".
"Mi piace il tuo piano d' attacco" ribatte Logan.
"Ma non li uccidiamo, Wolverine, ricordatelo bene".
"Mi domando se a volte la nostra morale non possa costarci cara: voi stessi avete affermato che c'è qualcuno di potente dietro tutto ciò, qualcuno che non può certo essere messo in prigione o fermato come ogni consueto supercriminale. E cosa faremo quando si libera di nuovo? Lo affrontiamo nuovamente perché si ripeta il solito circolo vizioso, ammesso e non concesso che ci vada bene una seconda volta? No, dobbiamo ricordare che siamo noi gli eroi e questo comporta il fatto che dobbiamo prenderci tutte le responsabilità, anche quelle che non ci piacciono".
"Anche a costo della vita di una persona?".
"Io non so come tu la pensi, ma se una persona fa del male a dei miei cari amici, beh… io non sto lì immobile a vederli soffrire, ma reagisco, finchè il loro dolore non passa del tutto". Il suo è un tono deciso, è quello di un samurai a cui è stata lanciata una sfida e l' ha accettata senza riserve: una sfida in cui gli avversari si affronteranno lealmente, ma al termine della quale un solo guerriero prevarrà.
La discussione tra Logan e Wasp viene interrotta da un allarme che annuncia la prossima apertura di un varco dimensionale: ma nessuna misura di sicurezza viene attivata, non quando l' ospite in arrivo è un prezioso e potente alleato:"Quando gli alleati di Midgard invocano il mio aiuto" annuncia Thor "Il sovrano di Asgard risponde".
"Sovrano di Asgard?" esclama Occhio di Falco "Mi sono forse perso qualcosa?".
"Una lunga storia, compare, che poi ti narrerò".
"A questo punto manca solo il Fante di Cuori" afferma Wonder Man.
"Sono qui" annuncia in quel momento Jack Hart entrando nella stanza "E ho con me un prezioso alleato".
Il respiro di tutti i presenti si blocca per un istante quando nella sala fa il suo ingresso una persona librata in aria: la parte superiore del suo corpo è blu come la notte, quella inferiore argentata come Silver Surfer, il suo mento però è rosso e percorso da una ragnatela.
"Aspetta un attimo…" si fa avanti Wasp "Vuoi dire che questo è Capitan Universo?".
"Oh, non esageriamo coi titoloni, Wasp, anche in questo aspetto rimango sempre e comunque il vostro amichevole Uomo Ragno di quartiere" risponde Peter Parker.
"L' Uomo Ragno?" esclama Wolverine "Che cosa ti è successo?".
"Ogni volta che l' umanità si trova in grande pericolo, la cosiddetta Forza Enigma designa un suo paladino e lo investe del potere e dell' identità di Capitan Universo. Già una volta io venni scelto per adottare questo ruolo ed ora… beh, diciamo che la Forza Enigma dimostra sempre un buon gusto".
"Nemmeno quando sei uno degli esseri più potenti del cosmo rinunci alla tua ironia?" chiede Occhio di Falco.
"Confessa, sei solamente invidioso!". Ma nella mente di Peter si agitano altri pensieri, che hanno a che vedere con quanto è successo con Mary Jane o con la sua ennesima lotta con Goblin. Ma è anche da queste esperienze che la Forza Enigma ha scelto nuovamente lui, perché lui è una persona straordinaria tra tante persone speciali. E le grandi responsabilità che ha deciso di assumersi lo rendono un eroe unico, fenomenale, stupefacente. E infine c'è sua figlia May: non deve assistere un giorno di più ad un simile orrore, è la cosa più preziosa che abbia al mondo, basta sofferenza.
"D' accordo, indugiare ulteriormente ormai è inutile" dice Wasp "Prepariamoci a…".
"Mi scusi, ma c'è un' altra… persona che aspetta all' ingresso" afferma Jarvis.
"Ancora un po' e diventiamo più numerosi dei clienti vip di Heidi Fleiss" dice Spidey "Ehi, non mi guardate in quel modo, mica ci sono stato!".
"Fallo entrare, Jarvis" annuisce Janet, ma prima che la sua frase si sia conclusa Warlock, l' eroe dorato, fa il suo ingresso. Gli altri membri della Guardia sono ancora là fuori, a cercare di arginare questo caos, mentre lui si è recato qui, dove sapeva che ci si preparava ad andare al cuore di questa crisi. Una crisi che non può protrarsi ulteriormente, anche un solo giorno perduto lo allontana dal suo obiettivo definitivo, dagli scopi della Guardia. Ed è una cosa che non può consentire. "Verrò con voi" afferma semplicemente Warlock, che poi volge il suo sguardo verso l' Uomo Ragno Cosmico. La sua mente analizza il tutto per un secondo, poi ritorna ad osservare gli altri.
"D' accordo" risponde Wasp quasi meccanicamente. Non è una donna che si lascia intimidire facilmente, ma c'è qualcosa nello sguardo dell' eroe dorato che… la affascina e la spaventa al tempo stesso e preferisce avere un essere simile al suo fianco piuttosto che contro.
"Certo che ti stai dando da fare ultimamente, Warlock, vero?" chiede Iron Man.
"Non ritengo sia né il momento né il luogo adatto per parlarne" lo zittisce Lui.
"Molto bene: ora statemi a sentire" interviene Wasp "Scarlet ha analizzato attentamente le energie che hanno dato vita alla barriera mistica attorno alla dimora del Dr. Strange ed ha trovato un modo per poterle aggirare, per pochi secondi ma saranno più che sufficienti. Ci serve dunque un portale e sarà Cloak, o per meglio dire il suo mantello".
"Non sarebbe più adatto Mjolnir?" chiede Thor.
"Ormai sono in sintonia con quella che è la Luce/Oscurità di Cloak e le sue doti di portale vivente sono senza precedenti" precisa Scarlet "Ed avremo probabilmente una sola occasione per tentare di sorprendere chi sta dietro a tutta questa vicenda. In ogni caso terremo il tuo martello incantato come seconda alternativa".
"Non perdiamo altro tempo, ora" dice Janet Van Dyne "Sei pronto, Cloak?". Il ragazzo di colore annuisce ed apre il suo mantello, rivelando un mondo totalmente oscuro. Un mondo in cui, però, i ventidue eroi presenti non esitano ad entrare. L' ultima è Scarlet, concentrata fino allo spasimo nel rito magico che consentirà loro di oltrepassare la gabbia mistica.
Tyrone Johnson chiude il suo mantello, sente il tremendo sforzo a cui è sottoposto, ma non ci fa caso. Infine scompare sotto gli occhi di Jarvis, che si siede e china il capo: ora può solamente aspettare. Gli eroi si ritrovano per un attimo al centro di un vortice, che però oltrepassano facilmente, poi è come cadere in un burrone senza fine. Che tuttavia… si apre alla fine su un altro portale.

Abitazione del Dr. Strange. Ore 14.50

"A quanto pare per me si sono attuate le grandi manovre" dice Darklady vedendo apparire Cloak davanti a lei. Con un urlo di liberazione, il ragazzo riapre il suo mantello, facendo fuoriuscire i suoi insoliti ospiti. E costoro non sanno se stupirsi di fronte a ciò che vedono: non hanno la minima idea di chi sia quella donna! Ma tale sensazione passa immediatamente non appena il loro sguardo si allarga a comprendere l' intera stanza: Clea e Wong imprigionati, Warbird svenuta, Nottolone privato dei suoi occhi, il Cavaliere Nero impalato con la sua spada ed un' altra persona che molti di loro non riconoscono. E allora lo stupore si tramuta in orrore. Ed in alcuni inizia ad affacciarsi un pensiero: non usciranno vivi da qui, non hanno alcuna speranza contro quella donna. In particolare Jeff Mace è il più impaurito, credeva di essere abituato a scene del genere, beh si sbagliava e di grosso! E la paura lo blocca sul posto.
"Ma quello è Ringer" pensa l' Uomo Ragno "Santo cielo, il suo fianco sinistro… non c'è piu! Ma chi è questa donna in grado di provocare tali tragedie? Aspetta, il suo costume! Finalmente la riconosco!". "Wasp, Occhio di Falco" esclama poi "Vi ricordate di lei? Si chiama Darklady, l' abbiamo affrontata sul Monte Calvo"*.

* V. Difensori 1/3

"Hai ragione, Uomo Ragno: ma il suo volto… non so chi sia!" afferma Wasp.
Un dubbio, come quello su dove si trovi Strange, che per il momento non avrà risoluzione.
"Siete giunti troppo tardi, eroi" afferma Darklady "Troppo tardi per salvare i vostri amici, troppo tardi per salvare il mondo".
"Su questo non sono d' accordo" ribatte Wolverine.
"Voglio essere magnanima e vi permetterò di allontanare i vostri compagni caduti dal prossimo terreno di battaglia. Non vi farò nulla, avete la mia parola".
Con titubanza e sospetto, gli eroi portano via Ringer, Warbird e Nottolone. Scarlet e Wonder Man si avvicinano a Dane Whitman, lo sgomento nei loro sguardi, ma non possono permettersi di rimanere inermi.
"Simon, ho attivato attorno al corpo del Cavaliere un incantesimo che gli consentirà di non avvertire alcun dolore. Approfittane per estrarre la spada, ma con cautela". Wonder Man si chiede se il Cavaliere Nero avrebbe comunque sofferto, anche senza l' intervento di Wanda, poi, lentamente, tira fuori la spada dal muro, non potendo impedire però che fiotti di sangue escano ancora dal corpo di Dane. Velocissimo, si strappa parte del suo costume e lo utilizza per fasciare la spalla ferita del suo compagno. Subito Thor, che in una sua incarnazione precedente è stato un medico, si avvicina ed afferma:"Bisogna portarli al più presto al più vicino ospedale".
"Non li porterete da nessuna parte, invece!" esclama Darklady "Voi siete l' ultimo baluardo di resistenza: sconfitti voi, nessuno più mi contrasterà. Dunque… cominciamo con l' allargare il campo di battaglia!". La malvagia donna alza le sue mani al cielo e l' intera casa inizia a tremare sin dalle fondamenta, finchè… viene scagliata in cielo, sfondando senza problemi la barriera mistica. Supera la stratosfera, dove gran parte di essa viene bruciata, mentre ciò che rimane va alla deriva nello spazio. Per l' Eternità. Di essa rimangono solo poche macerie, solo per miracolo gli eroi hanno evitato di rimanere feriti o di essere sollevati in aria: chi poteva volare ha usato tale capacità anche per portare in salvo i Difensori, gli altri hanno fatto buon uso della propria agilità.
"Continuiamo con lo… sgomberare il campo!". E le poche persone umane presenti all' interno della barriera mistica scompaiono all' istante, per essere trasportati al di fuori di essa. Di nuovo quello strano istinto di protezione da parte di Darklady. Rimangono ora solo Topaz ed i supereroi, il loro campo di battaglia la zona del Greenwich Village contenuta all' interno della barriera mistica. Ma vi è anche qualcos' altro: due portali, in uno vi è prigioniero Strange, l' altro conduce al Regno della Cappa delle Ombre dove Hellcat e la Valchiria, sempre più scioccate di fronte a quanto sta accadendo, aspettano la salvezza sotto forma del Diavolo!
"Concludiamo liberandoci di questi abiti… umani!" grida Darklady, il cui corpo viene avvolto da una intensa aura bianca. E quando svanisce… Topaz, una giovane poco più che ventenne capace di dare vita al caos assoluto, si para nuda davanti ai supereroi. Una bellezza incantevole ed immacolata, ma foriera di immenso dolore.
"Ed ora attaccatemi pure" dice la ragazza "Mostratemi i vostri colpi più potenti. Ma vi avverto: per quanto forti siate, per quanti sforzi facciate… non riuscirete mai a sconfiggere il potere di… Darklady!".

CONTINUA E SI CONCLUDE SU INFERNO² PARTE 3!

  

NOTE

 
 

Note dell' Autore: Penultimo capitolo di questa saga, con un megaraduno di eroi che in MIT non manca mai (l' ultimo è avvenuto su un numero della Guardia). Molti dunque i coprotagonisti, quasi tutti provenienti da altre testate: spero che la loro apparizione qui vi spinga a volerli rivedere altrove. Tra essi abbiamo Cloak & Dagger (reduci da Webspinners 8, cui fanno cenno), tre X-Men (l' integrazione progressiva tra razza umana e mutante sta avvenendo principalmente sul fenomenale X-Men), Thor (divenuto Signore di Asgard su Thor 12), Nova (che ha appena esordito nella sua nuova testata), l' Uomo Ragno (che è divenuto per la seconda volta Capitan Universo- la prima è avvenuta su Uomo Ragno Star 112/115- su UR MIT 33), e il nuovo Capitan America, che finalmente combatte per la prima volta a fianco dei suoi eroi modello e a cui invano ha tentato di parlare fin da Vendicatori 16. È la prima, ma non sarà l' ultima e perciò non perdete i prossimi numeri di questa serie, nonché il finale della saga, dove il rapporto tra Mace e gli Eroi più Potenti della Terra subirà una svolta.
Dunque ci vediamo al capitolo finale di Inferno², con la più incruenta lotta mai verificatasi sulle pagine virtuali della nostra fan fiction. Concludo dicendo che Gyrich ha conosciuto Milo Thurman sulla mini inedita dedicata a Domino e che... avevate capito tutti chi era l' aura bianca attorno al Fante di Cuori, vero?

 
 

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Prossimamente: una svolta decisiva per gli Eroi più Potenti della Terra!