Dopo il recente adattamento cinematografico di "Ashita no Joe", uscito proprio in questi giorni in Giappone, continua l'interessamento dell'industria cinematografica nipponica per i manga e anime sportivi classici degli ultimi anni Sessanta. Questa volta è il caso di "Tiger Mask", conosciuto in Italia come "L'Uomo Tigre"; è infatti prevista per novembre 2011 l'uscita di un film in live action con protagonista il personaggio creato nel 1968 da Ikki Kajiwara e Naoki Tsuji.

Il manga e l'anime a esso ispirato narrano le vicende di Naoto Date, giovane allenato alla lotta dall'organizzazione criminale Tana delle Tigri. Il ragazzo diventa in un primo tempo un wrestler feroce e senza scrupoli, ma presto si redime e inizia a lottare per nobili obiettivi, devolvendo all'orfanotrofio in cui è cresciuto i soldi che guadagna con il wrestling. L'Uomo Tigre si troverà però a dover affrontare l'ira di Tana delle Tigri, che non ha apprezzato il tradimento del suo lottatore di punta.

La serie animata ebbe un grande successo (e non solo in Giappone), al punto che negli anni Ottanta la New Japan Pro Wrestling Federation ne acquistò i diritti per portare Tiger Mask sul ring “dal vivo”. Il primo a interpretarne il ruolo fu il wrestler giapponese Satoru Sayama, ma successivamente la maschera passò ad altri lottatori.

Inoltre, nel 2010 l'Uomo Tigre è balzato nuovamente agli onori della cronaca quando la mattina di Natale un misterioso donatore ha lasciato 10 zainetti da 30mila yen l'uno (circa 265 euro) a un centro psicopedagogico nella prefettura di Gunma; gli zainetti erano infatti accompagnati da un biglietto firmato “Naoto Date”. Il gesto di questo anonimo benefattore non è rimasto isolato: presto alcuni suoi emuli hanno concesso donazioni simili, tutte rigorosamente firmate “Naoto Date”, ad altri istituti sparsi per il Giappone.

A produrre il film live-action di Tiger Mask sarà Hisao Maki, fratello minore di Kajiwara e mangaka a sua volta. Le riprese inizieranno a maggio. Ancora nulla si sa sui componenti del cast e della troupe.

Intervistato dalla BBC, lo scrittore Russell T.Davies, fautore della rinascita dello storico serial britannico Doctor Who e creatore dei due spin-off Torchwood e Sarah Jane Adventures, ha rivelato che, dopo essersi dedicato tanto a lungo alla fantascienza, sente ora la necessità di occuparsi di altre storie e di ambientazioni più quotidiane.

“È interessante vedere quanto a lungo io possa vivere in un mondo fantascientifico”, ha dichiarato. “Personalmente ritengo di essere sul punto di smettere. Ho salvato il mondo e l’ho fatto esplodere troppe volte”.

Nella stessa intervista, non sono mancate le indiscrezioni su Miracle Day, la quarta stagione di Torchwood, anche se poco è stato aggiunto a quanto già si era venuto a sapere nei mesi passati. Davies definisce questa miniserie “un grandioso thriller urbano con elementi fantascientifici che risponde alla domanda ‘cosa succederebbe se non morisse nessuno?’. Si vede proprio nella prima scena e le ripercussioni echeggiano per tutta la serie. È una grande, grande storia”.

Torchwood: Miracle Day sarà una miniserie di dieci episodi, girata in co-produzione con l’America. Nel cast vedremo tornare John Barrowman nel ruolo del comandante Jack Harkness, Eve Myles in quello di Gwen Cooper e Kai Owen in quello di Rhys Williams. Nella galleria di immagini, potete vedere alcune foto scattate sul set e diffuse recentemente dal sito britannico SFX.

Intervistato da Collider.com, l’attore Jamie Bell (Billy Eliott, Flags of our fathers) ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni sul film Le avventure di Tintin: il segreto dell’unicorno, diretto da Steven Spielberg, primo di una trilogia progettata e sviluppata da Spielberg stesso e Peter Jackson.

L’intervista si è focalizzata in maniera particolare sul motion capture e sulle sue caratteristiche. Bell, che nella pellicola presterà la voce e le movenze proprio al protagonista, è fermamente convinto che si tratti della tecnica più adatta a realizzare un film come questo. “Per trasporre su pellicola un fumetto di questo tipo - e chi conosce 'Tintin' comprenderà bene quello che sto dicendo - credo che [un film in motion capture] sia praticamente l’unico medium adatto”, ha riferito l’attore, aggiungendo che questa tecnica permette di avvicinarsi molto alle tavole originali di Hergé, già di per sé molto cinematografiche e movimentate.

Che il motion capture sia uno strumento incredibilmente flessibile d’altra parte è piuttosto evidente. Per usare le parole dello stesso Bell: “È così facile modificare le cose, sai, tutto quello che devi fare è digitare comandi su un computer e puoi far nascere un mondo intero, ed è una cosa molto semplice a farsi”. Va detto che tutto ciò va fatto in post-produzione, quindi una volta ultimate le riprese i tempi di attesa per vedere il risultato finale sono molto lunghi e lo stesso Jamie Bell confessa di essere molto impaziente.

L’attore ha inoltre espresso la sua ammirazione per l’ottimo lavoro svolto da Andy Serkis, che nella pellicola interpreta il capitano Haddock. Serkis, divenuto celebre nel ruolo di Gollum nella trilogia de Il signore degli anelli, è ormai un veterano del motion capture, avendo interpretato anche King Kong nel remake di Peter Jackson, al punto che Bell arriva a definirlo “il Gandalf del motion capture”.

Per concludere, Bell ha anticipato che nel corso del 2011 dovrà promuovere vari film, quindi si concederà una breve pausa prima di tornare davanti alla macchina da presa. È ovvio che da questo punto di vista il tour promozionale di Tintin sarà particolarmente intenso, ma l'attore non sembra troppo preoccupato: “Sai, è un’esperienza che mette un po’ di agitazione, ma Tintin per me è una cosa così personale che non ho problemi a parlarne. Cioè, chi non vorrebbe parlare del tempo passato sul set con Steven Spielberg e Peter Jackson? Per un attore, è un argomento grandioso”.

L'uscita della pellicola è prevista per il 4 novembre 2011. Nel cast, oltre a Jamie Bell e Andy Serkis, troveremo Daniel Craig, Simon Pegg e Nick Frost. Il secondo film della trilogia sarà diretto da Peter Jackson che presumibilmente, come riferito dallo stesso Bell, inizierà a occuparsene una volta ultimata la lavorazione di The Hobbit.

Intervistato dal Gouverneur Times, l’attore statunitense C. Thomas Howell ha parlato della sua esperienza sul set del reboot di Spider-Man, per il quale è stato ufficialmente scritturato appena un mese fa.

Sul ruolo che interpreterà nella pellicola, in realtà regna ancora il mistero più assoluto, e lo stesso attore conferma di non poter svelare nulla: “Ho dovuto firmare praticamente una bibbia sul fatto di non dire nulla e non svelare alcun dettaglio". L’unica cosa che si è lasciato sfuggire è che il suo non sarà un ruolo principale, ma sarà “toccante e importante”, oltre all’ammissione che mantenere la segretezza richiesta è molto dura: “Vorrei scattare fotografie a destra e manca! L’altra notte eravamo nell’area dietro la Universal, e l’avevano allestita in modo che sembrasse il centro di New York […]. Mi sentivo come un ragazzino nel parco giochi definitivo”.
L’ingresso di Thomas Howell nel cast del nuovo film di Spider-Man è stato inoltre accolto molto positivamente dalla sua famiglia, in particolare dai suoi figli. “Con Spider-Man”, ha riferito l’attore, “adesso sono il più figo del mondo. [I miei figli] sono tutti fan dei film di supereroi. So che vanno a scuola e dicono ai compagni ‘Il mio papà recita nel film di Spider-Man”.

Si tratta dunque di un’esperienza che dà le sue soddisfazioni, nonostante la fatica e le difficoltà; oltre che con l'Uomo Ragno, infatti, C. Thomas Howell è attualmente impegnato nelle riprese della nuova stagione di Southland, il serial poliziesco in cui interpreta l’agente Bill Dudek.

Nel frattempo, Dailyblam ha diffuso un nuovo video dal set del reboot di Spider-Man, in cui vediamo l’arrampicamuri fronteggiare un avversario armato schivando i proiettili. L'uscita della pellicola, diretta da Marc Webb e interpretata, tra gli altri, da Andrew Garfield, Emma Stone e Martin Sheen, è prevista per il 3 luglio del 2012.