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Francesco Spreafico

Francesco Spreafico

Focus On: Intervista a Jane Espenson

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Jane EspensonJane Espenson è già da diversi anni una delle autrici TV più note. Alcuni dei migliori episodi di Buffy sono stati scritti da lei ("I dolci della banda", "Poteri metafisici", "Pronto intervento", "Il narratore"...) e ha lavorato con Joss Whedon anche in Firefly, Angel, Dollhouse e persino nel mondo dei fumetti, con l'ottava stagione di "Buffy". Ha anche scritto molti episodi di Battlestar Galactica (inclusi i web episodes nominati all'Emmy) ed è stata uno degli showrunner di Caprica. Ha co-creato Warehouse 13 e scritto episodi di Una mamma per amica, The O.C., Tru Calling e The Inside, fra gli altri. Al momento sta lavorando sulla nuova stagione americana dello show UK Torchwood, ed è qui che l'abbiamo raggiunta per porle alcune domande sul suo lavoro.

Sono appena iniziate le riprese di Torchwood. Questa serie è diversa dai "normali" show americani? Russell T. Davies ha portato con sé il "metodo UK" di produrre gli show o state seguendo quello americano? Com'è stato scrivere in questo inusuale formato con un'unica storia di 10 episodi?

Stiamo producendo Torchwood principalmente con lo stile americano, ma inevitabilmente rimane qualche tocco UK. Abbiamo trascorso molto più tempo insieme come squadra di quanto fossero abituati in UK, ma la brevità della stagione ci ha permesso di avere pronte, prima dell'inizio delle riprese, tutta la trama e un'enorme quantità di sceneggiatura e questa credo sia più una cosa da Regno Unito. Il primo giorno di riprese stavamo completando delle stesure quasi pronte degli episodi sette e otto e credo che anche il nove sia messo bene. È magnifico non essere nella situazione di tritacarne continuo che cade sempre nel mezzo di una stagione lunga, quando ci sono episodi che richiedono attenzione a ogni passaggio del processo.

La cosa più bella di Torchwood sono le persone. Russell T. Davies e Julie Gardner sono incredibilmente positivi e sono generosi con il tempo che ti dedicano. Credo che stiamo dando tutti il massimo perché ci crediamo davvero molto.

Qual è stato il tuo ruolo in Warehouse 13? Sei accreditata come co-creatrice, ma hai smesso di lavorarci ancor prima che iniziasse lo show. Cosa c'è di tuo? L'idea? I personaggi?

Un autore molto bravo chiamato D. Brent Mote aveva scritto una stesura iniziale molto precisa basata su una sua idea originale. Io ho riscritto alcune cose basandomi su delle note del canale SyFy che includevano un po' di lavoro sui personaggi. Un altro autore l'ha riscritta e infine un autore finale l'ha riscritta di nuovo, e il risultato è lo show come lo conosciamo. E durante tutto questo, capitò anche lo sciopero degli sceneggiatori. Quindi quando lo show è entrato in produzione il mio contributo ormai era molto distante. Ma sono felicissima del successo dello show e orgogliosa della piccola parte che ho avuto!

Sei tra i pochi autori di Buffy che Joss Whedon ha voluto nell'ottava stagione a fumetti, dove hai lavorato su uno story-arc molto importante, "Retreat", in cui il famoso concetto "nei fumetti non ci sono problemi di budget" è stato particolarmente evidente. È diverso scrivere fumetti rispetto agli show TV?

Scrivere fumetti è davvero davvero davvero davvero difficile. È molto visivo. Sembra più quello che mi immaginerei essere la regia. E si ripercuote molto sul tipo di storia che ti viene in mente. Non si tratta solo di "qual è il modo più visivo per raccontare questa storia", ma anche di "qual è una storia che si sviluppa naturalmente in modo visivo". E poi ci sono le dimensioni stesse della storia. È incredibile quanto spazio venga consumato dalle più minime interazioni sulla pagina di un fumetto. Quando riesci a fare incastrare tutto... la quantità giusta di storia nel numero giusto di vignette, sembra di aver risolto un cubo di Rubik.

Quando hai scritto le tue storie, eri a conoscenza di come sarebbe finita la stagione? E questa conoscenza (o non conoscenza) ti ha influenzata?

Joss mi aveva detto qualcosa di quello che avrebbe seguito il mio arco di storie, ma non credo mi abbia detto tutto quanto fino alla fine. Ma per me è normale... abbiamo sempre saputo come sarebbe stato il finale della stagione corrente di Buffy, ma non tutto in dettaglio.

Hai scritto "Shindig", un bellissimo episodio di Firefly, e anche se sono ormai passati un po' di anni, come molta altra gente anche tu non sembri voler "lasciare andare" questi particolari personaggi, visto che hai curato due antologie di saggi su Firefly e lo scorso anno hai anche scritto un racconto ufficiale. Sia questa nuova storia che "Shindig" vedono Kaylee come personaggio principale. È il tuo personaggio preferito o è un caso? Pensi che questi personaggi continueranno a vivere "per sempre"?

"Per sempre" è molto tempo. Ma di certo ritengo che Firefly continuerà a essere una pietra miliare della fantascienza per molto tempo, sì. Ha quel genere di flemma che eviterà di provocare una reazione negativa dovuta a troppa saturazione.

Credo che il mio utilizzo di Kaylee sia una coincidenza. Forse? Non ne sono sicura. È il personaggio di Firefly più simile a me, credo, quindi forse la capisco meglio. In realtà quando mi hanno chiesto di scrivere il racconto ho pensato in termini di coppia... quali personaggi avrebbero potuto rappresentare un mix interessante. Amo Wash perché è divertente e sembrava un'opportunità interessante combinare loro due in una storia molto "interna" e cerebrale... l'esatto opposto della storia di cui parlavo nei fumetti. Poter scrivere molti monologhi interiori è un cambio di ritmo molto divertente per un autore TV o di fumetti.

Parliamo di Caprica. Anche se è stata cancellata, ha avuto una specie di finale. Era il finale che avevate in mente per la prima stagione (con l'intenzione di mostrarci altro, dopo) o avete accelerato le cose per mostrarci il reale finale di serie?

Abbiamo accelerato la storia parecchio, verso la fine, ma non perché cercassimo di dare agli spettatori una conclusione a uno show cancellato. La cancellazione (semplicemente non è stato rinnovato) è avvenuta molto dopo la scrittura degli episodi. In realtà il finale è stato solo il risultato del fatto che volevamo arrivare alle cose interessanti, che dovevamo dare un po' di ritmo alla storia per il bene dello show.

Sarai coinvolta in Blood and Chrome o ritieni di aver fatto "abbastanza BSG"?

Non mi aspetto di essere coinvolta in Blood and Chrome solo perché sto lavorando su altri progetti, ma se servisse un episodio scritto come freelance, sarei felice di farlo. Non credo che esista qualcosa come "abbastanza" BSG.

Oltre a Torchwood, a quali altri show stai lavorando, ora? Confermi che tra i tuoi progetti c'è la prossima Game of Thrones? Gli episodi saranno raccontati da un diverso punto di vista ogni settimana (come i capitoli del libro)?

Ho scritto il sesto episodio di Game of Thrones e ho la sensazione che sarà davvero fantastico. Tutto quello che ho visto finora è molto raffinato e splendido. Non credo di dare spoiler se dico che un episodio copre diversi capitoli del libro e che quindi non segue un singolo punto di vista.

Ho anche un paio di possibili pilot in preparazione, uno che potenzialmente co-scriverei e uno interamente mio. Non posso parlarne ancora – per un pilot è probabile non vedere mai la luce – ma sono molto eccitata per entrambi.

Ultima domanda! Un classico. Quali altre serie ti piacciono e guardi al momento?

Amo Glee. Giovinezza! Energia! Emozioni! Canzoni! È troppo divertente. E mi piacciono i reality migliori: Project Runway, Top Chef, Amazing Race. E nonostante il mio coinvolgimento con Torchwood, proprio ora sto iniziando a guardare gli anni di Russell Davies su Doctor Who... fantastico!

 

Versione in inglese

Jane Espenson is one of TV's best-known writers and has been for a few years, now. Some of the best Buffy episodes were written by her ("Band Candy", "Earshot", "Intervention", "Storyteller"...) and she also worked with Joss Whedon on Firefly, Angel, Dollhouse and even in comic book form with Buffy's season eight. She also wrote many episodes of Battlestar Galactica (including the Emmy-nominated web episodes) and was one of Caprica's showrunners. She co-created Warehouse 13 and wrote episodes for Gilmore Girls, The O.C., Tru Calling and The Inside, among others. Currently she's working on the new US season of the UK show Torchwood, and that's where we reached her to ask a few questions about her work.

Torchwood just started shooting! Is the series any different than "normal" US shows? Did Russell T. Davies bring the "UK way" to produce a show or are you following the US one (assuming they're different)? How did you find writing in this very unusual 10-episode-long story arc format?

Torchwood is being produced mostly in the US style, but it's inevitable that some UK touches are still there. We spent more time in the room as a team than the UK people were used to, but the short season allowed us to have all the plotting and a huge amount of the writing entirely done before any shooting started, which I think is more of a UK thing. On the day that shooting started, we were closing in on some pretty polished drafts of the seventh and eighth episodes, and I believe nine is in really great shape too. It's so wonderful not being on that meat-grinder/treadmill combo that happens in the middle of a long season, where there are episodes that require attention at every step of the process.

The best part of Torchwood is the people.  Russell T. Davies and Julie Gardner are incredibly positive and very generous with their time.  I think we're all giving this our all because we believe in them so much.

What was your involvement in Warehouse 13? You're credited as co-creator, but I understand you stopped working on it even before the show started. Did you come up with the idea? The characters?

A very talented writer named D. Brent Mote had written a sharp early draft based on his original idea. I did a rewrite per notes from SyFy that included some character work. Another writer then rewrote that and then a final writer rewrote THAT, resulting in the show as you know it.  And some time during all of that, there was the writers' strike. So by the time the show began production, my contribution was pretty distant. But I'm thrilled by the show's success and proud of my small part in it!

You're one of the few Buffy writers Joss Whedon wanted back for Season 8 and you had to work on a particularly important story-arc, "Retreat", where you had to deal with the "in comics we don't have to worry about budget" concept more than anyone else. Is it different to plot and write a story-arc in comics than it is on TV?

Writing comic books is really really really really hard. It's very visual. It feels more like what I imagine directing would be like. And it very much affects the kind of story you come up with. It's not just a case of "what's the most visual way to tell this story".  It's also, "what's a story that naturally unfolds visually." And then there's the matter of the size of the story. It's amazing how much real estate is consumed by small interactions on the comic book page. When you get it all to fit together – the right amount of story in the right number of panels, it feels like solving a Rubik's Cube.

Were you aware of the way the season would end, back when you wrote your stories? And did knowing (or not knowing) influence what you wrote?

Joss told me some of what would follow my arc, but I don't believe I knew everything all the way to the end. But that feels normal to me – we always knew a bit of what the end of our current season of televised Buffy would look like, but not everything.

You wrote "Shindig", a great Firefly episode, and even though it's been a few years, now, like many other people you don't seem to be "letting go" of those particular characters, since you edited two collections of essays about Firefly and you even wrote an official short story, recently. Both this story and "Shindig" featured Kaylee as main character. Is she your favorite character or is it a coincidence? Do you think these characters will keep living in some form "forever"?

"Forever" is fairly long.  But I certainly see Firefly continuing as a science fiction touchstone for a long time, yes. It's got a coolness factor that will keep it from getting that oversaturation backlash.

I guess my use of Kaylee was a coincidence? Maybe? I'm not sure. She's the Firefly character most like me, I suppose, so maybe I understand her best. Really, when asked to write the short story, I thought in terms of combos – which characters seemed like an interesting mix. I love Wash because he's funny, and it seemed like an interesting opportunity to combine the two of them in a very "internal" thinky story – the exact opposite of the kind of story I was talking about for comic books above. It's a really fun change of pace for a TV writer or comic writer to get to write a lot of inner monologue stuff.

Let's talk about Caprica. Even though it was canceled, it sort of had a real end. Was it the end you had in mind for the first season and you originally wanted to show us what would happen after that in following seasons, or did you speed things up to show us the series' real end?

We did accelerate the story a lot at the end, but not because we had any notion of trying to give viewers a conclusion to a canceled show. The cancelation (actually it was simply not renewed) happened long after the episodes were written. Instead, it was just the result of a sense that we wanted to get to the good stuff, that we should pick up the pace a bit for the good of the show.

Will you be involved in Blood and Chrome or you feel you've done "enough BSG"?

I don't expect to be involved in Blood and Chrome just because I'm working on other projects now, but if I were needed to write a freelance episode, I would love it. I don't think there is such a thing as "enough" BSG.

Besides Torchwood, what other shows or projects are you working on at the moment? I read you're writing an episode for the upcoming Game of Thrones series, is that confirmed? Can you tell us something about it? (Are episodes written each time from a different character's point of view, as the book's chapters are?) Any other projects you can tell us about?

I did write episode six of the upcoming Game of Thrones series and I get the feeling that it's going to be amazing. Everything I've seen is so polished and gorgeous. I don't think I'm giving away a spoiler by saying that episodes cover multiple chapters so they don't stay in one point of view.

I've also got a couple possible pilot things cooking, one to potentially co-write and one on my own.  I can't talk about them yet – and any pilot has the odds against it ever seeing the light of day – but I'm really excited by both of them.

Final quick question! A classic. What other TV shows do you currently watch and enjoy?

I love Glee. Youth!  Energy!  Emotion! Songs! It's so much fun. And I like the best of the reality shows: Project Runway, Top Chef, Amazing Race.  And despite my involvement in Torchwood, I'm just now going back to watch the Russell Davies years of Doctor Who – so great!

Su Rai 4 arriva Doctor Who!

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Rai4_logoOggi, 14 gennaio, debutta su Rai 4 la serie britannica Doctor Who, presentata "in chiaro" in Italia per la prima volta dal 1980. In questo caso si tratta della trasmissione degli episodi del rilancio della serie del 2005. Verranno proposte da Rai 4 tutte e cinque le stagioni finora prodotte tra il 2005 e oggi, inclusi i vari speciali natalizi fino al recentissimo "A Christmas Carol", andato in onda il giorno di Natale in UK e USA. La serie verrà proposta in fascia tardo-pomeridiana (alle 18:05 in settimana e alle 17:45 il sabato) e in replica la mattina successiva. La trasmissione dovrebbe essere, correttamente, in 16:9.

Si parte naturalmente con il primo episodio della "prima" stagione (2005), "Rose", che vede protagonisti Christopher Eccleston nel ruolo del Dottore e Billie Piper in quello della Rose del titolo, una normalissima ragazza che si trova catapultata nell'incredibile universo del Dottore e che da quel momento lo accompagnerà nei suoi viaggi. Eccleston continuerà a interpretare il ruolo del Dottore per tutta la durata della prima stagione affrontando alcuni dei nemici "storici" dello stralunato ultimo Signore del Tempo, come i celebri Dalek, alieni convinti della superiorità della loro razza che vogliono sterminare tutte le altre forme viventi.

Le prime tre stagioni della serie sono già state proposte in Italia qualche anno fa sul canale satellitare Canal Jimmy (che ha cessato le trasmissioni pochi giorni fa, il 31 dicembre) doppiate in italiano. Del doppiaggio delle stagioni inedite si occuperà direttamente la BBC. Della prima stagione esiste anche un cofanetto DVD in italiano pubblicato qualche anno fa dall'ora defunta DNC.

Un paio di note lievemente negative: non è prevista per il momento la trasmissione dei Confidential (backstage di ogni episodio, della durata pari all'episodio stesso) e dei due mini-speciali realizzati per beneficenza (ma pienamente inseriti nella continuity). Inoltre verrà trasmessa l'edizione "internazionale" degli episodi, il che significa che probabilmente alcuni episodi speciali di durata superiore ai convenzionali 45 minuti verranno tagliati. Effettivamente delle piccolezze rispetto al fatto che finalmente la serie verrà trasmessa interamente in Italia e in chiaro.

Rai 4 ha inoltre dichiarato tramite la sua pagina su Facebook che, se la serie avrà successo, la rete valuterà la possibilità di trasmettere anche i due spin-off di Doctor Who: Torchwood (serie principalmente indirizzata agli adulti) eThe Sarah Jane Adventures (serie principalmente indirizzata ai bambini).

A seguire il promo di presentazione della serie su Rai 4.

Focus On: Doctor Who

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Doctor Who 11Doctor Who debutta sulla BBC nel 1963 e vede come protagonista un bizzarro alieno umanoide chiamato "The Doctor" (il Dottore) che viaggia con alcuni "companion" nello spazio e nel tempo dentro a una cabina telefonica (chiamata TARDIS) più grande all'interno che all'esterno. Questa è la semplice premessa della serie, forse più fantastica che fantascientifica. Il Dottore ha l'abilità di "rigenerarsi" quando un attore decide di non interpretarlo più e nel corso degli anni diversi sono stati gli attori che l'hanno interpretato (i meno giovani ricorderanno gli episodi del Quarto Dottore su Rai 1 nel 1980). Nel 1989, dopo 26 anni di trasmissione ininterrotta, la serie viene però cancellata.

Nel 1996 viene prodotto un film TV (sarebbe potuto essere il pilot di una serie, poi abortita), ma è solo nel 2005 che, grazie al produttore/autore Russell T. Davies (Queer As Folk), la serie torna in onda e torna ad avere l'enorme successo che aveva avuto negli anni Settanta, con punte di più di 10 milioni di spettatori a episodio.

Con RTD debutta il Nono Dottore, interpretato da Christopher Eccleston che decide però di rimanere una sola stagione. Il Dottore si "rigenera" quindi dopo soli 13 episodi assumendo le sembianze dell'eclettico David Tennant. Tennant continuerà a interpretare il Dottore per altri quattro anni. Dopodiché Davies e Tennant decidono insieme che è giunto il tempo di cambiare e lasciano la quinta stagione a un nuovo showrunner – lo sceneggiatore Steven Moffat (Press Gang, Jekyll, il recente Sherlock), autore di alcuni dei migliori episodi della serie durante l'"era Davies"  e a un nuovo Dottore: Matt Smith. Smith, pur essendo il più giovane attore ad aver indossato i panni del Dottore, non ha impiegato molto tempo a farsi amare da milioni di fan vista la facilità con cui ha fatto immediatamente suo il ruolo.

Essendo una serie inglese, ogni stagione di Doctor Who è composta da 13 episodi di 45 minuti circa. Inoltre, fin dal primo anno venne introdotta la tradizione dello "Speciale di Natale", episodio che va in onda tutti gli anni il giorno di Natale. Dopo la quarta stagione (2009) è stato fatto un anno di pausa con solo quattro episodi speciali trasmessi, per aumentare le aspettative rispetto agli stessi episodi e soprattutto rispetto stagione successiva. E quest'anno, Steven Moffat ha deciso di cambiare nuovamente formato per il 2011, dividendo la programmazione della sesta stagione in due tronconi: 7 episodi in primavera e 6 in autunno... in modo da poter avere un grosso cliffhanger di "metà stagione" e non avere più lunghi periodi senza Doctor Who in onda. Insomma, pur avendo un successo enorme, in Doctor Who cercano sempre di sperimentare nuove vie per mantenere fresca la serie.

DalekDetto tutto questo... di cosa parla Doctor Who? Di tutto. La premessa permette ogni genere di ambientazione e di situazione ed è esattamente quello che viene fatto, passando dagli episodi più avventurosi a quelli più divertenti o spaventosi e persino a quelli drammatici. Il Dottore, da quando è tornato nel 2005, è l'ultimo della sua razza, l'ultimo dei "Signori del Tempo", unico superstite della sanguinosa "Guerra del Tempo" dove hanno perso la vita tutti gli altri suoi simili e i loro acerrimi nemici, i Dalek (anche se, ovviamente, questi ultimi faranno più di un'apparizione nel corso della serie, essendo diventati essi stessi un simbolo riconoscibilissimo nel Regno Unito). Insieme ai suoi companion (tipicamente belle ragazze, ma non solo) il Dottore viaggia nello spazio e nel tempo per salvare il mondo. Questi "compagni" sono interpretati, fra gli altri, da Billie Piper (cantante pop degli anni '90, ora diventata attrice), John Barrowman (attore scozzese-americano il cui personaggio diviene poi il protagonista di Torchwood, serie spin-off), Catherine Tate (famosissima attrice comica inglese) e l'attuale Karen Gillan.

Davies, nel riportare alla luce la serie, vi aggiunge un lato umano e sentimentale che la rende più movimentata e "realistica" rispetto al passato, dove gli episodi, anche nei casi migliori, soffrivano di una certa asetticità. RTD non si fa problemi a introdurre anche vicende sentimentali e un accenno di sessualità (solo accennata, dopotutto Doctor Who deve essere visto dai bambini!) e di tematiche omosessuali. E Steven Moffat non sembra intenzionato a cambiare questa tendenza, pur avendo un approccio in parte diverso alla figura del Dottore, più favolistico.

Anche se la serie non è un reboot o una riscrittura della "serie classica"... in realtà non esiste nessuna serie classica, c'è un solo Dottore, interpretato da undici attori diversi. Questo non significa però che per potersi godere pienamente queste nuove stagioni si debba per forza aver visto le 26 vecchie, anzi. Probabilmente solo una piccola percentuale degli spettatori odierni di Doctor Who ha visto tutti i vecchi episodi. E il primo episodio della nuova serie del 2005 (intitolato "Rose") è un ottimo punto per salire a bordo e iniziare, probabilmente il migliore.

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