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Valerio Coppola

Valerio Coppola

Watchmen 2 in arrivo?

  • Pubblicato in News

watchmen_2Come ogni appassionato di supereroi (ma anche no) sa, il capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons, Watchmen, è reputato ormai la bibbia del genere, sotto tanti profili. In effetti, l'opera è da molti considerata intoccabile, nella sua matematica precisione che rasenta la perfezione narrativa, pensando che aggiunte, innesti e quant'altro non farebbero che svilire il racconto originale. Non a caso, da qualche anno a intervalli regolari, uno degli argomenti che più agitano il mondo del fumetto è proprio l'ipotesi che DC Comics (proprietaria del titolo) possa mettere in cantiere un 'Watchmen 2'. Proprio in questi giorni, infatti, il discorso torna ad infiammarsi, con voci piuttosto insistenti che vogliono il progetto di nuovo in movimento.

A darne notizia è il sempre ben informato blog Bleeding Cool di Rich Johnston, che non manca di fornire alcuni dettagli precisi sulla presunta operazione, incrementando l'effetto attendibilità. Secondo Johnston, infatti, nonostante il reiterato rifiuto di Alan Moore di avallare una simile operazione, la DC si sarebbe decisa ad avviare la realizzazione di una sorta di prequel composto da diverse miniserie, probabilmente incentrate sui diversi personaggi. Sempre a detta del blog, inoltre, l'editore avrebbe già delineato una lista di nomi che vorrebbe vedere al lavoro sul progetto: oltre allo stesso Gibbons (che invece ha già dato il suo assenso, come già avvenuto in occasione dell'adattamento cinematografico), altri autori coinvolti sarebbero Darwyn Cooke, Brian Azzarello, J.M. Straczynski, J.G. Jones ed Andy Kubert. Proprio riguardo a quest'ultimo, inoltre, Johnston si dice particolarmente sicuro, arrivando ad affermare che il disegnatore si starebbe già occupando di una delle miniserie.

Di fronte a tutte queste indiscrezioni, per il momento, la DC e Gibbons, cioè i soggetti maggiormente indicativi, continuano a tacere. È comunque un fatto che non sia finora giunta alcuna smentita.
Come sempre, solo il tempo potrà confermare o smentire l'eventualità. Ciò che sicuramente possiamo prevedere, però, è che se la cosa fosse confermata dovremmo prepararci a uno scontro di proporzioni epiche tra sostenitori e detrattori dell'operazione.

X-Men: L'inizio - Recensione Blu-ray + Dvd

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xmen

X-Men: L’Inizio (Blu-ray + DVD) – di Matthew Vaughn, con James McAvoy, Michael Fassbender, Kevin Bacon, Jennifer Lawrence, Rose Byrne, January Jones, Nicholas Hoult, Edi Gathegi, Lucas Till, Caleb Landry Jones, Jason Flemyng, Zoë Kravitz, Álex González. 20th Century Fox, 2011.

Il film

Alle origini della saga cinematografica dei mutanti Marvel, a riscoprire le origini degli X-Men e del rapporto conflittuale tra Charles Xavier ed Erik “Magneto” Lensherr, dietro la macchina da presa torna il regista Matthew Vaughn, già fugacemente coinvolto nei primi passi di “X-Men: The Last Stand”, poi abbandonato per divergenze artistiche con lo studio. Una pellicola che torna alle origini come storia, qualità e nomi coinvolti, vedendo il regista dei primi due film, Bryan Singer, agire nei panni di produttore.
Calando l’azione durante la crisi missilistica di Cuba (primi anni ’60), Vaughn tesse una trama di cui possiamo riconoscere i fili portanti, anche se la questione mutante è ancora piuttosto vaga, mentre a fare da fulcro tematico sta la diversità. Tutto si gioca nel conflitto, più o meno evidente, tra i vari personaggi, al cui sviluppo è dedicata particolare attenzione, con una scelta del cast attenta e indovinata. Spiccano in particolare le interpretazioni dei protagonisti James McAvoy (Xavier) e Michael Fassbender (Erik), con quest’ultimo particolarmente in forma nel ritrarre un personaggio preda della propria rabbia e frustrazione. Ma la buona resa di tutti i personaggi, tra cui il carismatico e tetragono cattivo Sebastian Shaw (Kevin Bacon) è una costante del film, che non lascia mai arretrare il racconto rispetto alla componente action, pur di ottimo livello (gli effetti visivi sono in mano al veterano del settore John Dykstra).
Il film è pienamente riuscito: segna un netto miglioramento nella qualità media del franchise mutante, risultando appassionante e ben curato; svolge a dovere anche il suo ruolo di prequel, mantenendo però come prima preoccupazione quella di rendersi godibile come visione a sé (e senza disdegnare di prendersi alcune piccole libertà).
La versione in Blu-ray Disc (BRD) offre una visione particolarmente piacevole, soprattutto in ragione dell’ottima resa dei curatissimi effetti speciali e di scene d’azione di gran varietà, in ragione della ricchezza di situazioni offerta dai diversi poteri dei protagonisti.

Nota: per una recensione più approfondita della pellicola, rimandiamo a quella da noi presentata in occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche.
Segnaliamo inoltre che rispetto all’edizione americana mancano alcuni contenuti, e in particolare quello chiamato “X Marks the Spot”, che durante la visione del film dà accesso a ulteriori approfondimenti e commenti. È plausibile che tali contenuti saranno resi disponibili per la nuova edizione del BRD in uscita a fine novembre.


I contenuti speciali

Linea piuttosto classica per il reparto extra di questo BRD: la parte del leone è svolta dai documentari dietro le quinte, cui seguono le altrettanto classiche scene eliminate. Da questa sezione è inoltre possibile accedere alla visione del film con la sola colonna sonora come unica traccia audio (dunque senza dialoghi, se non in sottotitolo). Infine, contenuto di carattere più ludico, completa il quadro il database mutante “Cerebro”. Non sono presenti, diversamente dal solito, commenti del regista, della troupe o del cast, né i trailer cinematografici.
Il dietro le quinte si presenta come una serie di capitoli visibile anche in un’unica soluzione, intitolato “Children of the Atom”. Di particolare interesse risulta la parte iniziale, in cui si ripercorrono i primi passi dello sviluppo della pellicola e il coinvolgimento del regista Matthew Vaughn, con il relativo apporto in termini creativi. Segue la formazione del cast, con una trattazione abbastanza articolata, e poi alcuni frammenti tecnici piuttosto dettagliati sul make-up (in particolare della Bestia e di Mystica), sui costumi e su scenografie e design. Immancabile il capitolo dedicato agli effetti speciali, che tuttavia non scende troppo nel dettaglio delle soluzioni attuate ma si mantiene piuttosto sul generico. Infine, anche per quanto riguarda le musiche non si approfondisce il lavoro svolto per tutto il film, concentrandosi invece su aspetti specifici quali il metodo di lavoro del regista o il tema musicale di Magneto. In generale, ad ogni modo, il documentario offre una panoramica soddisfacente della produzione di X-Men: L’Inizio, facendo intuire la misura del lavoro dietro la pellicola e risultando nel complesso interessante (almeno per chi è appassionato) per la sua ora e passa di durata.
Le scene eliminate (o estese) non svelano nulla in più sulla trama o sui personaggi di quanto già non faccia il montaggio finale. Si tratta per lo più di scene in linea con la buona qualità media della pellicola, ma che si caratterizzano proprio per essere momenti non essenziali allo sviluppo della trama: probabilmente proprio per questo si è optato per la loro rimozione, in favore di un ritmo della narrazione più sostenuto (parliamo comunque di un film ben al di sopra delle 2 ore di durata). Tra queste scene se ne segnala solo una la cui eliminazione appare decisamente opportuna: pur non mancando una vena humour lungo tutta la pellicola, infatti, la sua natura comica avrebbe stonato non poco rispetto al personaggio di Erik, distraendo in qualche modo dalla sua componente tragica, che è in fondo quella del film nel suo complesso.
Infine, come si diceva, “Cerebro”: si tratta della simulazione dell’esperienza di Xavier quando accede a Cerebro per la ricerca dei mutanti. Il nostro viaggio ci conduce però ad individuare solo i mutanti incontrati nelle quattro pellicole precedenti. Da qui, via via, è possibile accedere a contenuti relativi al singolo personaggio, ovvero brevi video con immagini e parole tratte dai vecchi film che forniscono un sintetico ritratto del relativo protagonista. Infine, compare una scheda riassuntiva su ogni singolo personaggio, che una volta sbloccata vene salvata in una sorta di schedario. Il contenuto appare tutto sommato superfluo, ma la sua inclusione può essere motivata anche con la volontà di porre un punto fermo nello sviluppo del franchise, e da qui ripartire.

Specifiche tecniche

Audio: Italiano 5.1 DTS, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio, Spagnolo Castigliano 5.1 DTS, Ungherese 5.1 DTS
Sottotitoli: Italiano – Inglese – Spagnolo Castigliano – Croato – Greco – Ungherese - Ebraico.
Durata: 115 minuti
Formato: 2.35:1
Anamorfico:
Codifica: HD 1080p

Superman 54

Ormai al termine della travagliata era Planeta, gli ultimi albi della testata di Superman sono nel pieno del viaggio per l’America che il personaggio sta compiendo sotto la gestione firmata J.M. Strazynski. Un viaggio on the road, che Superman ha iniziato dopo la distruzione dsupei Nuovo Krypton, intrapreso per tornare con i piedi per terra e, così facendo, per riguadagnare la fiducia del genere umano. In questa maniera, dopo molto tempo, il superessere vive le cose dal loro interno, non più come piccoli panorami osservati dalle alte quote, e il trovarsi coinvolto in tanti piccoli problemi quotidiani lo porta a dover assumere nuove prospettive e mettere in dubbio molte sue convinzioni.

L’idea di Straczynski è certamente buona e ricca di potenzialità, seppure la rappresentazione di un supereroe in crisi con i propri valori sia divenuto, ormai, un classico del genere. Tuttavia il risultato finale è ben al di sotto delle potenzialità e si risolve, anzi, in una storia a lungo andare noiosa, e non per il venir meno di quel mix tra azione e intrigo politico cui ci aveva abituato il lunghissimo ciclo kryptoniano. Ciò che non funziona è proprio la messa in scena del conflitto interiore di Superman, soffocato in un rimuginare continuo, con una tendenza quasi forzata a dubitare su tutto, tendenza evidente soprattutto in quest’ultimo albo. Questo Superman depresso e iperfragile è la versione più pedante e sdolcinata di quella “crisi del supereroe” che tante belle storie ci ha regalato.

Il problema sta forse nelle eccessive aspettative generate da Straczynski: non tanto nei lettori (pur abituati a ben altra qualità, associata a quel nome), quanto piuttosto nell’autore stesso. Il fatto che per tanti anni, per sua stessa ammissione, Straczynski abbia atteso di scrivere il supereroe per antonomasia, lo ha con ogni probabilità portato a svolgere grandi riflessioni sulla sua essenza e a immagazzinare una mole di idee da utilizzare (come ben testimoniato dalla sua serie capolavoro Supreme Power). L’impressione data da queste pagine, quindi, è che l’autore stia infilando a forza nella mente di Superman tutte quelle riflessioni che sono invece sue, spingendo all’eccesso le reazioni dell’eroe e saltando a conclusioni affrettate che risultano innaturali.

Tale dinamica si mostra con particolare evidenza nella prima storia di questo albo, con un comportamento da parte di Superman troppo in dissonanza con il personaggio e con la sua storia recente, atteggiamento non “costruito” a sufficienza nei precedenti episodi, arrivando a degli eccessi nettamente fuori luogo.
Ma se fin qui si poteva almeno apprezzare il fatto che Superman vivesse una crisi interiore da cui sarebbe dovuto uscire con le proprie forze, a rovinare anche questo aspetto provvede il secondo episodio dell’albo, in cui con un ritorno a scenari meno quotidiani viene ripresa la “Squadra dei Supermen”. Perfetto deus ex machina, la squadra, composta quasi solo da comparse mute, opera la svolta narrativa che porterà Superman verso la “guarigione” morale, facendo però leva sulla declinazione più banale e ingenua dei suoi valori di fondo originari. Per di più, a essere banalizzata è pure l’esperienza del dubbio di Superman, spiegata in ragione di manipolazioni esterne subite dall’Uomo d’Acciaio. Il semplicismo di queste scene, e la facilità della soluzione, finiscono così per togliere valore al dilemma interiore del personaggio e impoverire la sua eventuale crescita.

In definitiva, sembra che Straczynski, qui coadiuvato ai testi da Chris Roberson, spinto dall’eccitazione di scrivere tutto ciò che per anni ha sedimentato pensando a Superman, si sia fatto prendere troppo la mano dalla  tecnica in cui di solito eccelle, ossia raccontare il lato più umano del personaggio, come visto in Amazing Spider-Man e in Thor.

Va meglio sotto il profilo della narrazione grafica, con un discreto Allan Goldman cui segue uno strepitoso Eddy Barrows. Se entrambi offrono un buono storytelling, il secondo mostra però una netta superiorità nel produrre una rappresentazione più studiata, spettacolare e coinvolgente, nonché nel livello di dettaglio e nella bellezza del tratto.
In ultimo segnaliamo, con qualche perplessità, come, giunta ormai a fine corsa, la Planeta sembra aver finalmente posto un serio argine ai suoi noti problemi di cura editoriale. Ma queste sono valutazioni che ormai, come si suol dire, lasciano il tempo che trovano.

Thor - Recensione Blu-Ray+Dvd

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thor

Thor (Blu-ray + DVD) – di Kenneth Branagh, con Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Natalie Portman, Anthony Hopkins, Stellan Skarsgård, Idris Elba, Kat Dennings, Ray Stevenson, Colm Feore, Rene Russo. Marvel Studios/Paramount Pictures, 2011.

Il film

Bandito da Asgard, la casa degli dei nordici, per l’arroganza e la stupidità mostrata nel rompere la tregua con i giganti di ghiaccio faticosamente imposta da Odino, Thor (Chris Hemsworth) viene esiliato sulla Terra dei giorni nostri, privato del suo potere divino e imprigionato in spoglie mortali. Mentre ad Asgard Odino (Anthony Hopkins) è sempre più debole e il potere viene assunto dall’ambiguo Loki (Tom Hiddleston), Thor incontra la ricercatrice Jane Foster (Natalie Portman), ed intesse con lei un rapporto che lo porterà a crescere e diventare davvero l’eroe che è destinato a essere, il legittimo erede al trono di Asgard. In tutto ciò, l’agenzia di spionaggio e mantenimento della pace denominata S.H.I.E.L.D. inizia a indagare sugli strani avvenimenti che accompagnano la discesa di Thor su “Midgard”.
Il film, con una buona dose di umorismo e scene d’azione efficaci e spettacolari, riesce nella non facile impresa di immaginare e integrare in maniera credibile il mondo mitico norreno con l’universo Marvel già tratteggiato nei precedenti film su Iron Man e Hulk. L’intreccio di ambientazioni diventa anche commistione di generi, riuscendo a evitare evidenti stonature e presentando una storia nel suo complesso organica: operazione tutt’altro che agevole, resa possibile dalla mano sapiente e raffinata del regista Kenneth Branagh, con una marcia in più anche nel tratteggiare il rapporto Thor-Odino-Loki grazie ai suoi trascorsi shakespeariani.
La visione del film risulta particolarmente piacevole nell’alta definizione del Blu-ray, in quanto spinge al massimo il godimento dei grandi scenari mitico-spaziali immaginati per Asgard e Jotunheim, nonché l’apprezzamento delle grandiose scene d’azione.

Nota: per una recensione più approfondita, potete leggere quella da noi pubblicata in occasione dell’uscita del film nelle sale cinematografiche (in versione 3D).
La presente recensione si riferisce all’edizione 2D del Blu-ray Disc (BRD), contenente anche il DVD e il codice per la versione digitale (e-copy) del film. È in commercio anche la versione 3D del BRD.


I contenuti speciali

Come ormai consolidata tradizione degli home video, il BRD contiene i commenti del regista Kenneth Branagh e i trailer del film (tra cui anche uno sul lungometraggio animato dei Vendicatori).

È presente una vasta sezione di scene tagliate (ben 11), non terminate sotto il profilo grafico ma sostanzialmente complete sotto quello narrativo. Diversamente dal solito, le scene in questione si rivelano piuttosto interessanti, portando all’attenzione aspetti dei personaggi e dei loro rapporti interpersonali che approfondiscono ulteriormente quanto visto nel montaggio finale della pellicola. In particolare, risultano ancor più sfaccettati il rapporto tra Thor e Loki e la personalità di Odino. Un paio di scene contengono inoltre altri momenti dell’umorismo che caratterizza la pellicola nel suo complesso. In generale, quasi dispiace il fatto che queste scene siano state tagliate, in quanto avrebbero aggiunto diversi ulteriori spunti alla trama del film; solo in un paio di casi sembra opportuna la loro eliminazione, per un eccessivo andare sopra le righe o perché, evidentemente, il loro mantenimento avrebbe spezzato il ritmo della visione. Ma in molti casi, sembra che l’eliminazione sia stata dettata più che altro dalla necessità di stare nei tempi (il film già così dura quasi due ore).

Sul fronte dei documentari dietro le quinte, non si può dire che ci si trovi di fronte al meglio che l’home video ci abbia offerto. Un po’ più interessante solo il primo spezzone (di circa un quarto d’ora), incentrato sulla progettazione e il design di Asgard e sul suo rapporto iconografico con la Terra: vengono approfondite quali logiche di fondo siano state alla base delle scelte fatte, i richiami all’estetica kirbyana e quella mitologica, senza soffermarsi troppo su dettagli di carattere tecnico. Maggiori dettagli tecnici sono invece dedicati ai due brevi spezzoni sul martello Mjolnir e su Laufey, mentre risultano tutto sommato superflui e frettolosi i “documentari” dedicati al regista, al cast (si parla solo di Hemsworth, Portman e Hopkins) e alle musiche del film. Piccolo riempitivo senza grande valore intrinseco, per finire, il documentario intitolato “La conversazione”, in cui si assiste ad alcune discussioni tra Branagh, J.M. Straczynski e Stan Lee, con la simpatia di quest’ultimo a salvare da sola un contenuto altrimenti inutile. Stupisce invece un’assenza, ossia quella di Loki: non si parla affatto del personaggio nei contenuti speciali, ma dato che l’interprete Tom Hiddleston appare in vari documentari per parlar d’altro, quella di escludere Loki sembra essere una scelta consapevole (chissà se in vista del suo ruolo in The Avengers).

A ben vedere, il pezzo forte dei contenuti speciali è invece il primo dei corti che la Marvel ha inserito nelle edizioni home video dei propri film, chiamati “Numero Unico” (in originale “Marvel One-Shot”). In questo primo caso abbiamo Il Consulente: cinque minuti di film che espandono e integrano ulteriormente l’universo cinematografico Marvel, fungendo da cerniera e collante tra Iron Man, The Incredible Hulk e il venturo Marvel’s The Avengers. Questa funzione di collante narrativo è giocata in maniera intelligente, riprendendo alcuni momenti già visti nella pellicola di Hulk e spiegandoli alla luce di elementi nuovi: così, nel ricostruire il passato attraverso una piccola operazione di ret-con, si riesce contemporaneamente a porre basi più solide per arrivare al film sui Vendicatori, rivelando retroscena e facendo sì che lo spettatore familiarizzi con ciò che verrà.
Il corto in sé gira tutto attorno a un semplicissimo e divertente dialogo tra l’agente Coulson dello S.H.I.E.L.D. (interpretato con la solita ironia da Clark Gregg) e l’agente Sitwell (Maximiliano Henández). Pur trattandosi di un semplice dialogo al tavolino di un locale, la scena risulta molto piacevole sia per la qualità dell’interpretazione, sia per i dialoghi in sé, che sembrano portar traccia del miglior Brian Bendis (non a caso presente tra i ringraziamenti). Come tutti gli altri contenuti del BRD, anche questo filmato è in alta definizione (HD); peccato solo che non si sia scelto di doppiarlo anche in italiano, facendo percepire allo spettatore nostrano il corto come qualcosa di meno legato ai film Marvel, più come un extra opzionale che come un’integrazione narrativa a tutti gli effetti.

Infine, sempre in vista del film crossover dell’anno prossimo, è presente un contenuto dal titolo “La strada per I Vendicatori”. Si tratta di alcune veloci testimonianze da parte del regista Joss Whedon e dell’attrice Scarlett Johansson, intervallate da immagini dei film Marvel già usciti e da riprese dell’ultima Comic-Con, dove il cast del film si presentò al completo. Tutto sommato un filmato abbastanza inutile, comprensibilmente volto più a lanciare l’evento “gasando” il pubblico, che non a parlare del progetto in sé. Cosa che, d’altra parte, spetterà fare ai contenuti speciali di The Avengers.

Specifiche tecniche

Audio: Italiano 5.1 Dolby Digital, Inglese 5.1 DTS-HD Master Audio, Francese 5.1 Dolby Digital, Spagnolo 5.1 Dolby Digital, Tedesco 5.1 Dolby Digital
Sottotitoli: Italiano – Danese – Inglese – Tedesco – Francese – Spagnolo – Olandese – Norvegese – Finlandese - Svedese – Inglese per non udenti.
Durata: 115 minuti
Formato: 2.35:1
Anamorfico:
Codifica: HD 1080p

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