I Marvel Studios negli ultimi 6 anni hanno portato sul grande schermo personaggi importanti del mondo dei supereroi della Casa delle Idee come Iron Man, Thor, Capitan America e Hulk. E in fin dei conti li accomuna una cosa principalmente, il fatto di essere tutti personaggi maschili. Oltre alla Vedova Nera, a Maria Hill, all'Agente Carter, a Pepper Potts e a Gamora di personaggi femminili non se ne sono visti molti e soprattutto il loro ruolo di certo non era paragonabile a quello dei loro colleghi.
Kevin Feige, direttore degli Studios, ci spiega, in un'intervista rilasciata a CBR, se e quando potremo vedere un film incentrato su di una supereroina.

“Credo che sia tutta una questione di tempismo, cosa che ho sempre detto, e di capacità da parte nostra di raccontare una buona storia. Ci credo molto intensamente. Credo davvero che sia scorretto dire: ‘Il pubblico non vuole vedere film con protagonisti eroi femminili’, poi fare la lista di cinque film non molto riusciti e inoltre dire che le persone non sono andate a vedere quei film non perchè erano brutti ma per via delle protagoniste femminili. E non menzionare titoli come Hunger Games, Frozen, Divergent. Per non dire Kill Bill o Aliens. Sono tutti film con protagoniste femminili. Si possono fare eccome. Spero che lo faremo anche noi al più presto. Ma ci troviamo nella strana posizione di gestire un grandissimo numero di franchise — il che è un'ottima cosa che non diamo per scontata, ma è molto impegnativa. Potete notare dalle date annunciate (che potete trovare qui) che ci sono tre film nel 2017" ha detto Feige. "Ma questo vuol dire che bisogna far attendere un franchise tre o quattro anni per introdurne uno nuovo? Non lo so. Questi sono i problemi che ora stiamo affrontando."

Di sicuro dal punto di vista delle serie TV le cose si stanno muovendo in questa direzione; a breve vedremo gli otto episodi della serie Marvel's Agent Carter incentrata su Peggy Carter mentre successivamente toccherà a Jessica Jones avere la propria serie televisiva su Netflix. Altri personaggi femminili che verranno introdotti nell'universo cinematografico Marvel saranno Scarlet Witch in Avengers: Age of Ultron e Hope Van Dyne in Ant-Man.

Per quanto riguarda Doctor Strange invece, che sarà diretto da Scott Derrickson, Kevin Feige ha speso due parole in un incontro con pochi membri della stampa al SDCC. E dal sito Screencrush veniamo a sapere che il film sarà quasi un trip da acidi, sicuramente molto onirico e stravagante.

"Ci piace l'idea di giocare con le dimensioni alternative e il modo in cui Strange, soprattutto quello di Ditko, viaggi attraverso di loro e tra i reami magici in una maniera simile ai viaggi da acido e crediamo che questo sia molto ma molto figo — giocare con la percezione della realtà" ha detto. Feige inoltre ha paragonato il film con il documentario scientifico televisivo Cosmos: Odissea nello spazio presentato da Neil deGrasse Tyson.

Anche Bill Murray si aggiungerà al cast di attori che doppieranno i personaggi principali del nuovo film live-action della Disney tratto dal romanzo Il Libro della Giungla di Rudyard Kipling e diretto da John Favreau, di cui vi abbiamo parlato qui.

Murray darà la voce all'orso Baloo unendosi a Christopher Walken (Re Luigi), Giancarlo Esposito (Akela), Ben Kingsley e Lupita Nyong’o che saranno rispettivamente la pantera Bagheera e la mamma Lupa Raksha, Idris Elba (Shere Khan), Scarlett Johansson che darà voce al serpente Kaa e l'unico attore in carne e ossa del film Neel Sethi (Mowgli).

Chissà se anche lui canterà questa canzone?

Il libro della giungla uscirà nei cinema italiani in 2D e 3D il 5 novembre 2015 mentre in America il 9 ottobre.

Nuovi ingressi nel cast di due delle più attese serie televisive di quest'autunno: la terza stagione di Arrow e la prima di Gotham.

Per quanto riguarda il primo franchise TV Guide segnala che Charlotte Ross, star di NYPD Blue, indosserà i panni della madre di Felicity Smoak, a sua volta interpretata da Emily Bett Rickards. Ancora non si sa se comparirà nel presente o in un flashback ambientato nel passato, ma il Produttore Esecutivo Marc Guggenheim assicura che le "origini segrete" di Felicity verranno svelate nella terza stagione.

Deadline annuncia che David Zayas invece passerà dritto dritto da Dexter a Gotham interpretando il boss della malavita Salvatore Maroni, ruolo che fu di Eric Roberts nel The Dark Knight di Christopher Nolan. Il mafioso ha un ruolo molto importante nella storia in quanto è il responsabile della sfigurazione del volto dell'avvocato Harvey Dent, che in seguito diverrà il criminale Due Facce.

Interpretato da Stephen Amell (Oliver Queen/Arrow), David Ramsey (John Diggle), Katie Cassidy (Laurel Lance), Willa Holland (Thea Queen), Colton Haynes (Roy Harper/Arsenal), Emily Bett Rickards (Felicity Smoak), Paul Blackthorne (Quentin Lance), Caity Lotz (Sara Lance/Canary), John Barrowman (Malcolm Merlyn), Brandon Routh (Ray Palmer), J.R. Ramirez (Ted Grant), Devon Aoki (Tatsu Yamashiro/Katana), Karl Yune (Maseo Yamashiro), Primo Allon (Osbourne), Cynthia Addai-Robinson (Amanda Waller) e Peter Stormare (Conte Vertigo), Arrow ritornerà con la terza stagione l’8 ottobre 2014 su The CW, in Italia sulle reti Mediaset.

Gotham vede protagonisti Ben McKenzie (Detective James Gordon), David Mazouz (Bruce Wayne), Sean Pertwee (Alfred Pennyworth), Zabryna Guevara (Capitano Essen), Camren Bicondova (Selina Kyle), Erin Richards (Barbara Kean), Robin Lord Taylor (Oswald Cobblepot/il Pinguino), Donal Logue (Detective Harvey Bullock), Jada Pinkett Smith (Fish Mooney), Drew Powell (Butch Gilzean), Cory Michael Smith (Edward Nygma/l'Enigmista), Victoria Cartagena (Detective Renee Montoya) e Andrew Stewart-Jones (Detective Crispus Allen). Danny Cannon (Judge Dredd) ha diretto il pilot su una sceneggiatura di Bruno Heller (The Mentalist), creatore della serie.
Gotham andrà in onda a partire dal 22 settembre il lunedì sera su FOX, in Italia in contemporanea sulle reti Mediaset.

The Wedding Eve è una raccolta di sei racconti realizzati da Hozumi, una specie di antologia che contiene sei bellissime storie apparentemente scollegate tra loro per trama, ambientazioni e personaggi ma che in fondo sono accomunate da un unico fil rouge, il tema dell'amore in stretto connubio con l'attesa, declinato però in diverse sfaccettature.
Amore fraterno, amore filiale, amore coniugale, amore come affetto, amore come compassione e amore come salvezza. Non necessariamente ciascuna storia presenta uno solo di questi aspetti e non necessariamente questi sono tutti gli aspetti riscontrabili nel volume; sono solo i più visibili, i più distinti che emergono leggendo questo manga.

Di Hozumi si sa poco a dire il vero. Vince il concorso Fiore d'Argento per la rivista giapponese Flowers con il suo primo racconto, proprio il "The Wedding Eve" che dà il nome alla raccolta, e in seguito ha pubblicato, oltre ai racconti presenti in questo volume, anche un manga intitolato Sayonara Sorcier che presto la Planet Manga porterà in Italia.
E a dire il vero, dopo aver visto cosa è in grado di realizzare questa autrice, non vediamo l'ora che venga pubblicato.

Sebbene però si sia detto che queste sono storie d'amore, bisogna specificare meglio di cosa si tratta; non ci troviamo di fronte agli ennesimi travagli amorosi adolescenziali, né a storielle da shojo di terza categoria. Questi sei racconti sono estratti di Slice of Life. Sono estrapolazioni dalle vite di altre persone, con i loro vissuti e le loro esistenze. Hozumi ci racconta solo dei brevi tratti delle loro storie, solo dei brevi frangenti in occasione di particolari eventi. In qualche modo non ci fa affezionare ai personaggi che tratteggia ma all'amore e ai sentimenti che li caratterizzano. Non che i protagonisti di queste storie non colpiscano e attraggano fortemente il lettore, anzi. Ma è come se si prestassero come marionette alla rappresentazione di drammi differenti che mirano a far risaltare il calore e la densità dei sentimenti in gioco.

Dico drammi perché come ci mostra bene la mangaka, l'amore è sempre accompagnato, sia prima che dopo, da emozioni altrettanto forti come la malinconia, la nostalgia, la paura, il dolore. Sono aspetti intrinseci della vita degli esseri umani che bisogna mettere in conto quando ci si accosta all'amore. Hozumi sembra dirci che alla fine è proprio questo il bello della vita. Questa tristezza che pervade l'opera non è qualcosa di negativo, non è una componente cupa e depressiva. È solo una transizione tra un sentimento e un altro, tra un'emozione e un'altra. Bisogna farne accuratamente bagaglio perché è l'unico mezzo per proseguire, per evitare di fossilizzarci in un unico stadio del nostro progredire. È una forza motrice inarrestabile.

Ma per stemperare questa "lezione", la scrittrice utilizza una dolcezza incredibilmente delicata nel raccontare le vicende; i disegni sono realizzati con tratti molto tenui, quasi appena accennati, anche i contorni sono spesso evanescenti, si mescolano con lo sfondo. Sono caldi e avvolgenti e fanno risaltare ancora di più la limpidezza e il candore di questi racconti. Sono molto femminili e vicini al canone shojo; si nota un'attenzione quasi realistica alle acconciature e al design dei capi di abbigliamento che fa percepire chiaramente la mano femminile che li ha creati.

Alcune delle storie presenti nel volume si basano sull'intreccio della morte con le nostre esistenze, sull'elaborazione di un lutto, di una perdita improvvisa di un amore di cui si è a lungo goduto. E il racconto per quanto duro possa essere, ci mostra come in fin dei conti sia possibile risollevarsi da questo trauma. Ma non esiste un solo modo per farlo. Ognuno metabolizza ed esorcizza la cosa come riesce meglio; c'è l'adulto che supera la morte del fratello chiudendo definitivamente un capitolo del passato lasciato in sospeso per troppo tempo, una ragazzina che ogni anno, nel giorno della morte del padre, rincontra il suo spirito e trascorre con lui quella giornata, un giovane che ricorda un corvo morto e una ragazzina scomparsa dedicandogli un racconto.
Addirittura i personaggi delineati da Hozumi risultano per certi versi più umani di quanto lo siamo noi stessi. Portatori di un'Umanità con la U maiuscola, compendio astratto dei nostri sentimenti e della capacità di provarli e farli provare.

Volume unico altamente apprezzabile grazie a all'edizione curata della Planet Manga identica a quella uscita in Giappone. Sovraccoperta che rende ancora più prestigioso il tankobon e carta con grammatura e grado di bianco elevati, ottima per risaltare il tratto effimero della disegnatrice. Il tutto ad un prezzo concorrenziale.
Non resta che aspettare la pubblicazione di Sayonara Sorcier per conoscere meglio questa mangaka.