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Primo sguardo a Children of the Atom #1

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La Marvel ha diffuso le prime tavole in bianco e nero di Children of the Atom #1, ad opera di Vita Ayala e Bernard Chang. La serie, che vedrà fra i protagonisti Ciclope, Angelo, Marvel Girl, Gambit e Nightcrawler, introdurrà una nuova generazione di mutanti.

Nella gallery in basso potete vedere l'anteprima di Children of the Atom #1. Le cover sono ad opera di R.B. Silva, Jim Lee, Todd Nauck e Bernard Chang.

L'uscita del primo numero della serie era previsto originariamente per il prossimo 15 aprile ma, a causa dell'emergenza del Coronavirus, è rimandata a data da destinarsi.

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Marvel lancia una mini su Nebula e il fumetto del podcast Marvel's Voices

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Fra le novità che i fan della Casa delle Idee troveranno in vendita nel mese di febbraio troviamo Nebula, miniserie in cinque uscite incentrata sulla nipote di Thanos e Marvel's Voices, una versione a fumetti del podcast omonimo. A seguire vi forniamo tutti i dettagli in merito e le copertine ufficiali delle nuove uscite.

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Scritta da Vita Ayala (Morbius the Living Vampire), disegnata da Claire Roe (Fearless) e con Jen Bartel nel ruolo di copertinista, Nebula vedrà la celebre cacciatrice di taglie interpretata da Karen Gillan posare gli occhi su un misterioso dispositivo segreto che dovrà recuperare a tutti i costi prima degli altri interessati. Parlando del personaggio, la Ayala ha spiegato: "Penso a lei come a una persona che fondamentalmente è stata traumatizzata e danneggiata, sia a livello fisico che psicologico. Una delle cose che ho trovato davvero interessanti riguardo al personaggio è stato il modo in cui lei è diventata una specie di cyborg; le hanno inserito parti robotiche ovunque, anche nel cervello. Mi sono chiesta, 'Che cosa fa tutto ciò a una persona? Questo spiega alcune delle cose davvero assurde che le vengono in mente?' Quindi questa serie ha esplosioni, scazzottate e sparatorie -- è sostanzialmente un western spaziale -- ma attraverso tutti quegli elementi, voglio proprio mostrarvi cosa può traumatizzarvi come persona."

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Marvel's Voices #1, invece, sarà un albo speciale di formula antologica che raccoglierà al suo interno alcune storie con protagonisti personaggi come Hulk e Wolverine, Pantera Nera e Killmonger, She-Hulk, Vedova Nera, Ant-Man e tanti altri. Sempre su queste pagine ci verrà fornito un nuovo sguardo agli X-Men dopo gli accadimenti di House of X e Powers of X, così come verranno riportati sotto i riflettori Moon Girl e Devil Dinosaur. A scrivere questo fumetto, dotato peraltro di una copertina firmata da Ryan Benjamin, troveremo impegnata una schiera di autori piuttosto noti ai grandi appassionati, ovvero Vita Ayala, Roxane Gay, Brian Stelfreeze, Geoff Thorne, Anthony Piper, Kyle Baker, Evan Narcisse, Method Man, Rob Markman, Chuck Brown e David F. Walker, i quali saranno accompagnati dai disegni dei già citati Stelfreeze e Baker, da Anthony Piper, Sanford Greene, Damion Scott, Ray-Anthony Height, Alitha E. Martinez, Natacha Bustos e Luciano Vecchio.

Ad aver assemblato questa folta congrega di cartoonist è stato l'editor Chris Robinson, che ai microfoni di Marvel.com ha raccontato: "Sono assolutamente eccitato e onorato di supervisionare questo storico numero uno che celebra i personaggi e gli autori che compongono questo grande mosaico che è l'Universo Marvel, riflettendo la vita nello stesso modo in cui noi la viviamo! Non parliamo solo del mondo fuori dalle nostre finestre, ma anche dei fantastici mondi di cuore e cultura all'interno delle altre finestre."

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Marvel Knights – Il ritorno dei Cavalieri Marvel, recensione: una celebrazione per i 20 anni della storica etichetta

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Matt Murdock inginocchiato e in lacrime sulla tomba di Karen Page: la scena di apertura di Marvel Knights: il Ritorno dei Cavalieri Marvel, la miniserie in sei parti che la Casa delle Idee ha pubblicato l'anno scorso per celebrare il ventennale dell'omonima etichetta, raccolta da Panini Comics in un cartonato distribuito lo scorso settembre tramite Panini Direct, circuito dedicato solo alle fumetterie e al sito ufficiale, ci riporta direttamente al 1998, a quel Guardian Devil di Kevin Smith e Joe Quesada che era al tempo stesso la storia più bella e il miglior compendio dell'idea che stava alla base della divisione Marvel Knights.

Sulla scia del successo ottenuto  -nonostante diversi problemi sorti lungo il cammino - dall'operazione Heroes Reborn, che aveva visto il rilancio di alcune delle serie classiche della casa editrice da parte degli studi creativi delle superstar Jim Lee e Rob Liefeld, la Marvel decise di riservare lo stesso trattamento ad alcuni suoi personaggi minori (e in grave crisi di vendita), creando un'etichetta dal nome evocativo - Marvel Knights appunto- e affidandone la gestione a Joe Queseda e Jimmy Palmiotti.
I due avevano creato nel 1994 la Event Comics, un marchio indipendente che aveva pubblicato le loro creazioni principali: Ash, un supereroe pompiere e Painkiller Jane, una poliziotta che guarisce in fretta, le cui avventure sono state raccontate anche in una serie tv. Oltre che per le loro abilità di fumettisti- disegnatore Quesada, inchiostratore Palmiotti ed entrambi sceneggiatori in alcuni casi - gli artisti si erano fatti notare anche per i loro buoni rapporti con creativi provenienti dal mondo del cinema e per la linea editoriale innovativa che avevano in mente. Invece di puntare, come i loro predecessori della Image Comics, su disegni ipertrofici in una cornice tradizionale (la riscrittura in chiave moderna delle origini degli eroi classici), Quesada e Palmiotti si concentrarono sulle storie, che presentavano temi e linguaggi più adatti agli adulti che ai ragazzi, e sugli autori, provenienti da altri settori e quindi più capaci di giocare con tecniche espressive dal taglio moderno. Queste intuizioni resero la linea Marvel Knights una sorta di Vertigo della Marvel e portarono quella ventata d'aria fresca di cui c'era bisogno per sollevare le vendite.
Titoli come Daredevil di Kevin Smith e Joe Quesada, Black Panther di Christopher Priest e Mark Texeira, Inhumans d Paul Jenkins e Jae Lee, e persino The Punisher di Christopher Gold, Tom Sniegoski e Barnie Wrightson - il meno fortunato dei primi titoli lanciati nel '98 - furono, col senno di poi, l'inizio di una vera e propria rivoluzione in casa Marvel, e la bontà del lavoro di Quesada e Palmiotti fu testimoniata dal trasferimento del loro stile in tutto il parco testate dell’editore e, soprattutto, con l'approdo dello stesso Quesada al ruolo di Editor in Chief della Casa delle Idee.

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A dare sostanza alla saga celebrativa del ventennale viene chiamato lo scrittore del momento, Donny Cates (Thanos, Cosmic Ghost Rider, Venom), che coordina l'operazione e scrive personalmente due capitoli. Con l'aiuto degli sceneggiatori Matthew Rosenberg (Phoenix Resurrection, Uncanny X-Men), Tini Howard (Thanos, Age of Conan: Bélit) e Vita Ayala (Batgirl, Age of X-Man: Prisoner X), lo scrittore texano presenta un mondo senza supereroi e criminali, in cui il nostro Matt Murdock capisce che qualcosa non va proprio piangendo sulla tomba del suo amore, quando incontra uno strano poliziotto di nome Frank Castle che gli racconta una storia ancora più strana: entrambi sarebbero due supereroi, chiamati Daredevil e Punisher, ed entrambi avrebbero dimenticato la propria vita passata per motivi misteriosi.
Parte così il lungo cammino parallelo dei due Cavalieri (con l'aiuto di un Bruce Banner in una insolita veste di mentore inconsapevole) che li porterà con metodi e tempi diversi a svegliare quelli che considerano i loro compagni, T'challa ed Elektra, e a svelare il complotto dietro al mondo senza eroi e senza criminali che, intanto, proprio come i loro antagonisti, riacquistano a poco a poco coscienza di sé.

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La nuova generazione di autori concepisce per i Marvel Knights una storia originale che un po' sorprende, un po' celebra il passato e un po' getta le basi per futuri possibili scenari, non solo per gli eroi urbani e minori, ma per tutto il pantheon di personaggi della Casa delle Idee.
Nascosti all'interno di un giallo divertente e ben costruito, si trovano alcuni spunti davvero interessanti, che riguardano le versioni alternative degli eroi classici: per una volta il destino del mondo non è nelle mani di Capitan America, Iron Man, Falcon, Scarlet (per non parlare di Loki!) anche perché la loro versione priva di memoria ha ben pochi tratti eroici, sommersa com'è dalla propria carica di normalità. Tuttavia questa rappresentazione stuzzica non poco la fantasia, pone al centro della scena i veri protagonisti, gli eroi urbani, e nasconde fra le righe l'intento - forse il sogno nascosto - degli autori: trasportare di nuovo, come fosse una seconda ondata, le tematiche e le atmosfere dell'etichetta Marvel Knights al resto del parco testate della Marvel.
Con i loro easter egg, le nuove leve sembrano davvero voler lanciare la sfida per la prossima era di storie, mettendo sul piatto una serie di rappresentazioni moderne, adulte, a volte al limite del disperato, comunque molto suggestive, tanto da far sperare che la Marvel raccolga il guanto dando loro l'opportunità di svilupparle. L’intreccio del racconto, infine, sospeso tra presente e passato e teso a risolvere il mistero della cancellazione degli eroi, si sviluppa attraverso la soggettiva di tutti i Cavalieri Marvel, protagonisti ciascuno del proprio episodio e scorre veloce fino al lieto fine celebrativo in un susseguirsi di colpi di scena.

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I disegni sono affidati ad un team eterogeneo di autori, tra cui Travel Foreman (Ultimates 2, Immortal Iron Fist), Niko Henrichon (Pride of Baghdad, Meet the Skrulls), Damian Couceiro (X-Force, Planet of Apes), Joshua Cassara (Secret Empire, Falcon) e Kim Jacinto (Indestructible Hulk, Uncanny Inhumans). Gli artisti paiono a proprio agio inscenando i toni noir richiesti dalla trama e cercano di rifarsi fino in fondo al realismo che traspariva nei lavori del 1998: troviamo così uniformi rielaborate per essere adatte più a giustizieri da strada che a supereroi (quella di Black Panther è la più sorprendente), sequenze di lotta degne dei migliori film sulle arti marziali e ambientazioni prevalentemente notturne e urbane, esaltate da un ottima colorazione. Non vengono raggiunte le vette degli illustri predecessori, (Quesada e Texeira erano inarrivabili), ma la prova fornita è sicuramente interessante.

Se da questa celebrazione nascerà un nuovo ciclo di storie per la Casa delle Idee, come quello che prese vita nel 1998, non è dato saperlo e ad oggi nessun segnale dai piani alti della Marvel sembra dare speranze in questo senso. Marvel Knights: Il Ritorno dei Cavalieri Marvel resta comunque una lettura molto stuzzicante, capace di soddisfare sia i nostalgici sia le nuove leve.

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Dynamite annuncia la serie regolare di Xena: Warrior Princess

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Dynamite ha annunciato una nuova serie a fumetti di Xena: Warrior Princess scritta da Vita Ayala (Black Panther, Shuri, Wonder Woman, The Wilds) e illustrata dall’esordiente Olympia Sweetman con i colori di Rebecca Nalty (WWE, Sparrowhawk).

Preparatevi a tornare nell’Antica Grecia e a seguire le avventure della protagonista del cult televisivo assieme alla sua fedele compagna Gabrielle. Le due investigheranno un misterioso villaggio, in cui i bambini sono miracolosamente forti: che gli dei greci, notoriamente meschini, siano coinvolti in questa faccenda? E, in caso contrario, quanto ci vorrà prima che lo siano?

Il primo albo include diverse copertine ad opera di alcuni fra i maggiori talenti del panorama attuale, fra i quali David Mack (Daredevil, Jessica Jones), Emanuela Lupacchino (Wonder Woman, Supergirl), Erica Henderson (Squirrel Girl), Paulina Ganucheau (Black Panther), Raúl Allén e Patricia Martin (Wonder Woman, Livewire). Potete vederle nella gallery in basso.

L’editor della serie, Nate Cosby, la descrive con le seguenti entusiaste parole: “Avventure che ti avvolgono! Episodi formidabili che costruiscono una grandiosa storia complessiva! Ogni sequenza d’azione è motivata da personaggi forti ed emozioni profonde! Vi è piaciuta la serie tv di Xena? ADORERETE quello che Vita, Olympia, Rebecca e Ariana hanno preparato con questa serie. Non sapete di cosa parli Xena? Allora questo è il posto giusto per iniziare!”.

La sceneggiatrice Vita Ayala si è detta “entusiasta” di lavorare a Xena, suo personaggio preferito di sempre, aggiungendo che ci saranno anche alcuni vecchi amici/nemici e viaggi in posti che nemmeno la principessa guerriera in persona ha mai visitato prima.

Xena: Warrior Princess #1 verrà rilasciato ad aprile 2019.

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