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Ninja-K: 1 e 2, recensione: la nuova vita dell'eroe Valiant

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Metà guerriero ninja e metà agente segreto, sospeso tra due delle atmosfere più suggestive del genere action, Ninja-K è un fumetto dalle grandi potenzialità.
Dalla sua creazione nel lontano 1993, sulla testata Bloodshot della Valiant Comics (storica casa editrice indipendente fondata alla fine degli anni 80 dall'ex editor-in-chief della Marvel Jim Shooter), l'alter ego di Colin King è subito diventato titolare di una serie personale. Star Comics ha pubblicato, ora, il secondo volume del rilancio del personaggio con il volume dal titolo La Coalizione seguito del precedente I Dossier Ninja.

Il nuovo corso di Ninja-K getta luce sulle sue origini ed esplora, con una sottotrama di lungo respiro, le motivazioni profonde alla base delle sue azioni. Ne I Dossier Ninja, il protagonista si trova a dover indagare su una serie di omicidi che stanno creando scompiglio nell' MI6: qualcuno sta uccidendo i suoi predecessori nel Programma Ninja e Colin potrebbe essere il prossimo.
L' MI6 ha sviluppato sin dalla Prima Guerra Mondiale una spietata divisione di agenti - il Programma Ninja appunto- addestrati secondo le tecniche delle antiche spie giapponesi, di cui Ninja-K è solo l'ultimo membro. Questa dinastia di guerrieri speciali è stata utilizzata dal governo britannico per risolvere le peggiori crisi degli ultimi anni: dalla vittoria nella prima guerra mondiale, raggiunta grazie alle gesta eroiche di Ninja-A, il primo della stirpe, a quella della Guerra Fredda, procurata grazie all'apporto di Ninja-E, fino ai giorni nostri, le spie ninja della Regina ci hanno protetto in segreto ed ora qualcuno vuole eliminarle. Ma nulla è come sembra nel mondo degli agenti segreti e Ninja-K si troverà a scoprirlo sulla sua pelle, grazie ad un'indagine che lo porterà a smascherare gli scheletri nell'armadio della sua stessa organizzazione e a riflettere sulle motivazioni profonde che l'hanno portato a scegliere la sua pericolosissima vita.

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Ne La Coalizione, Ninja-K deve lavare un altro dei panni sporchi dell’MI6: Ninja-K2, agente riserva del protagonista, ha disertato. Ora tocca a Colin dargli la caccia, perché non è mai un bene lasciare una spia ribelle a piede libero, con tutto il bagaglio di segreti che custodisce. Ninja-K riesce a debellare la minaccia del suo sostituto, ma scopre che  i suoi guai sono appena cominciati: il primo addestratore del programma Ninja, il Jonin, si rivela essere il deus ex machina di una cospirazione più ampia di cui non viene rivelato molto, se non che è incentrata sul ritorno in vita di Eternal Warrior, altra vecchia conoscenza del nostro.
Per raggiungere i suoi scopi, il Jonin si allea con un gruppo di supercattivi tra loro molto diversi, per poteri e origini: Il Morente, Kostly la Senzamorte, Linton March e Ultimo degli United, feriscono Colin e lo costringono a rendersi conto che da solo non potrà mai farcela a fermarli. Cosi, Ninja-K e l’MI6 mettono insieme un’insolita squadra di super esseri, composta da Livewire, Punk Mambo, Dr. Mirage e GIN-GR, che si lancia in una avventura mozzafiato in Messico, con in gioco sia il destino del mondo, sia quello di Ninja-K, sempre più sospeso tra i mille dubbi esistenziali che la sua vita da spia si porta inevitabilmente dietro.

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Lettura ideale per chi si avvicina per la prima volta al personaggio, il ciclo scritto da Christos Gage (autore molto prolifico sia in ambito fumettistico sia in ambito televisivo, che ha all'attivo titoli quali Daredevil, Hawai five-O, Law & Order: Special victim Unit per quanto riguarda la TV e Avengers Academy, The Amazing Spider-Man, Buffy The Vampire Slayer Season Nine e Bloodshot per l'ambito comics) si concentra sull'ambiente in cui si muove il personaggio. L'intreccio assume le tonalità della spy story, raccontata con una particolare attenzione all'aspetto supereroistico: accantonato il lato mistico, proveniente dalle leggende dei guerrieri orientali, viene dato risalto all'equipaggiamento futuristico e alle doti investigative del protagonista.
Ne I Dossier Ninja, in particolare, passato e presente si fondono in maniera fluida nel racconto: mentre si scopre l'assassino, viene svelata la storia del Programma Ninja e, come in ogni racconto di spie che si rispetti, ogni mistero risolto porta ad un altro mistero, in una struttura a matrioska coerente e ben congegnata, che spinge a leggere l'albo tutto d'un fiato. A questo risultato contribuisce anche lo stile di scrittura di Gage, caratterizzato da una sceneggiatura cinematografica e dialoghi moderni e realistici, degni di un film di James Bond.

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I disegni sono affidati ad un gruppo di autori dal tratto simile, per assicurare continuità stilistica a tutta l'opera. Tomas Giorello, Juan Jose Ryp, Roberto de la Torre e Ariel Olivetti, si concentrano sulla rappresentazione delle figure (sinuose quelle femminili e plastiche quelle maschili), degli equipaggiamenti e delle scene d'azione, sforzandosi di renderle il più possibile verosimili e immergendole in atmosfere notturne che rendono lo stile di disegno perfettamente adatto al taglio generale della storia. In particolare, valgono da sole il prezzo di copertina le tavole dei flashback: grazie anche alla colorazione in stile retrò di Diego Rodriguez, sembrano riprodurre vecchi filmati di repertorio e riescono nell'intento di marcare in maniera naturale il confine tra il racconto del passato e quello del presente, narrando in modo avvincente ed evocativo i retroscena della nascita del Programma Ninja, vero piatto forte dell'opera.

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La Coalizione, invece, abbandona il tono spionistico per lasciarsi andare alla pura e semplice azione: sempre Gage ai testi, questa volta coadiuvato solo dal bravo Juan Jose Ryp, (che si esprime al meglio soprattutto nella caratterizzazione delle scene d’azione, estremamente ricche di dettagli e per questo molto realistiche e nella realizzazione dell’ambientazione della giungla tropicale), si concentra sullo scontro tra le due fazioni, riuscendo a descriverne in maniera verosimile ogni snodo e ottenendo l’atmosfera alla James Bond che il fumetto inevitabilmente suggerisce. Non serve neanche conoscere tutti i personaggi per divertirsi: in poche battute viene spiegato il loro background e l’uso dei loro poteri nel combattimento, mentre il mistero che avvolge la cospirazione più ampia dei cattivi riesce perfettamente a prendersi tutta la scena senza lasciare il lettore disorientato.

Insomma, se state cercando introspezione psicologica e approfondimenti sulla storia e il background dei personaggi, chiaramente questo non è il fumetto che fa per voi; se invece cercate un po’ di intrigo e tanta azione spensierata per evadere un po’ dalla routine, magari sotto l’ombrellone, allora I Dossier Ninja e La Coalizione saranno la vostra scelta migliore. Ad un prezzo davvero competitivo tra l’altro: la versione italiana brussurata scelta da Star Comics, infatti, perde forse qualcosa in eleganza, ma ha un ottimo rapporto qualità/prezzo.

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Ninjak #1: anteprima della nuova serie della Valiant

  • Pubblicato in News

Sarà disponibile a partire dall'undici marzo 2015, per il mercato USA, la nuova serie dedicata all'universo dei ninja edita dalla Valiant. Matt Kindt (testi) e Clay Mann (matite), ci condurranno nel mondo delle letali spie giapponesi.

Nel frattempo, CBR, ha diffuso in esclusiva alcune tavole, prive della colorazione e non letterate, oltre ad alcune immagini. Ad imprezziosire quest'uscita, ci hanno pensato Lewis LaRosa, Dave Johnson, Marguerite Sauvage e lo stesso Mann, prestando la loro arte per le variant cover.

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