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Frank Miller rivela il titolo del nuovo capitolo di Sin City

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Come vi avevamo anticipato un mese fa, Frank Miller sta lavorando a una nuova storia di Sin City.
Lo aveva rivelato lo stesso autore durante il New York Comic Con. Più recentemente, durante un'intervista col quotidiano francese Le Monde, oltre a parlare di Dark Knight III: The Master Race, è tornato a parlare del nuovo volume di Sin City, rivelandone il titolo.

Miller, che negli ultimi quattro anni si era chiuso in un totale "silenzio-internet", interrompendo l'attività del suo account Twitter e del blog, rivela ora di aver "lavorato su diversi progetti, in tutta tranquillità. Master Race è uno di questi. Ma c'è anche un volume di Sin City, Home Front, una storia d'amore tra un agente federale americano e la leader della Resistenza francese durante la seconda guerra mondiale".
E ha aggiunto "Sono sempre stato interessato alla seconda guerra mondiale. Per quanto io ricordi, sono sempre stato affascinato da quel periodo. Amo anche i vestiti, le automobili dell'epoca. Il fatto che io abbia scelto di porre l'azione di Sin City in quel momento storico, mi permette di disegnare ciò che veramente amo."

Svelato il titolo quindi. Sin City: Home Front. Non ci resta che attendere.

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RoboCop versus Terminator

Primavera 1992, Lucca Comics. Ho 15 anni e mi aggiro per gli stand della Fiera, a quel tempo ancora ospitata dal Palazzetto dello Sport, finché mi imbatto in un chiosco di comics in lingua originale. Neanche il tempo di mettermi a scartabellare tra gli albi che la mia attenzione viene colpita dal gigantesco poster che campeggia alle spalle del titolare dello stand: Robocop Vs Terminator. Frank Miller. Walter Simonson. Summer 1992. Nell’immagine promozionale un Robocop armato di pistola sferrava un gancio ben assestato ad un Terminator, subito prima di essere attaccato da un nugolo di altri robot assassini. Il giorno dopo, a chiusura fiera, chiedo al titolare del banco di poter acquistare il poster: con mia grande sorpresa me lo regala, aggiungendolo così al bottino di quella spedizione lucchese. Il poster raffigurante la potente illustrazione di Simonson avrebbe abbellito la mia stanza per un decennio… ma non sapevo che avrei letto quel fumetto così atteso solo 23 anni dopo! La miniserie di 4 numeri pubblicata dalla Dark Horse rimase infatti inedita per il mercato italiano nonostante il prestigio dei due autori coinvolti, e vede la luce solamente ora grazie al prezioso recupero della Magic Press.

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Sfogliare le pagine del volume significa riportare le lancette dell’orologio indietro ai primi anni ’90, contraddistinti da una situazione del mercato dei comics completamente diversa da quella attuale. Marvel e Dc versano in una grave crisi finanziaria e creativa, della quale approfittano piccole e agguerrite case editrici. Una di queste è la Dark Horse Comics, che in quegli anni sta ottenendo un inaspettato successo grazie alla sue trasposizioni a fumetti di celebri marchi cinematografici: al botto di Aliens Vs Predator del 1990 fa seguito l’anno successivo Star Wars: Dark Empire, la prima miniserie che la casa editrice dedica alla saga creata da George Lucas: la storia ottiene un consenso di pubblico clamoroso, tanto da dare vita al cosiddetto Expanded Universe, che amplia ed approfondisce su carta l’universo cinematografico di Luke Skywalker e soci.

Confortata dagli eccellenti dati di vendita, la Dark Horse pensa bene di proseguire sul solco già tracciato e acquisisce anche i diritti di altre due mitiche properties del cinema americano di quegli anni, decidendo di farli scontrare in una serie evento: Robocop Vs Terminator, appunto. La casa editrice di Portland decide di fare le cose in grande, coinvolgendo due numi tutelari assoluti del fumetto americano: Frank Miller ai testi e Walter Simonson ai disegni. Miller si è appena lasciato alle spalle un decennio, gli anni ’80,  per lui ricco di trionfi: Daredevil, Ronin, Dark Knight Returns, Elektra. Il nuovo decennio lo vede cimentarsi con opere ancora più sperimentali, sempre pubblicate dalla Dark Horse: è il momento di Give Me Liberty, Hard Boiled, e di una storia noir in bianco e nero pubblicata a puntate sull’antologico Dark Horse Presents, Sin City. Cosa spinge un autore alle prese con la fase più autoriale della sua carriera ad accettare un progetto così sfacciatamente commerciale come Robocop Vs Terminator? La voglia di rivincita, probabilmente. Come molti fan dell’epoca ricorderanno, Miller era stato ingaggiato per scrivere la sceneggiatura di Robocop 2 del 1990 ma il suo script era stato rimaneggiato da altri, finendo per dare vita ad un film mediocre, diretto dal poco ispirato Irvin Kershner. Deluso e amareggiato da questa esperienza, Miller giurò che non avrebbe mai più lavorato per Hollywood, salvo cambiare idea 15 anni dopo per la trasposizione cinematografica del suo Sin City.

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Miller coglie le analogie presenti nelle mitologie di Robocop e Terminator e le usa per costruire la trama. La storia comincia nel futuro dispotico della saga di Terminator, dove la resistenza umana guidata da John Connor ha fatto un’importante scoperta: Skynet, il sistema di difesa militare che si è rivoltato contro l’umanità sterminandola, ha sviluppato un’autocoscienza nel momento in cui è apparsa la prima sintesi di intelligenza umana e organismo cibernetico: il poliziotto Alex Murphy, alias Robocop. Una guerriera donna, Flo, viene incaricata da Connor di tornare indietro nel tempo per distruggere Robocop prima che questi, inavvertitamente, dia vita all’autoconsapevolezza di Skynet. Inutile dire che il piano verrà scoperto dai Terminator, che invieranno tre di loro nel passato per proteggere Robocop, considerato dai robot come una vera e propria divinità, il loro creatore. Robocop non sarà della stessa idea e comincerà una battaglia senza quartiere su più piani temporali.

Nonostante sia considerato un episodio minore nella carriera di Frank Miller, Robocop Vs Terminator è comunque una lettura interessante: abbandonata momentaneamente l’ambientazione noir tipica delle sue storie, lo scrittore del Maryland dimostra di considerarsi a suo agio anche con lo sci – fi e con i viaggi nel tempo, d’altronde già frequentati ai tempi di Ronin. Completamento ideale allo script di Miller sono i disegni di un Simonson in grandissimo spolvero, non lontano dai livelli della sua mitica run su The Mighy Thor: vero erede della lezione di Jack Kirby, Simonson stravolge i canoni tradizionali del disegno e realizza tavole che sono contraddistinte volutamente più da potenza e dinamismo che dal rispetto delle proporzioni, anticipando le estremizzazioni anatomiche della generazione successiva, quella di Todd McFarlane e Jim Lee. In Robocop Vs Terminator il disegnatore partecipa con gusto all’atmosfera da b-movie che pervade la saga, mostrandoci una serie di risse e scazzottate tra robot che raggiungono il culmine nella splash page dell’ultimo numero, raffigurante uno spettacolare scontro tra legioni di Robocop e Terminator.

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La Magic Press raccoglie i quattro capitoli della serie originale in un agile volumetto brossurato, con carta patinata che esalta i colori “rimasterizzati” da Steve Oliff. Il volume è corredato da una piacevole introduzione di Steven Grant, autore di Punisher per la Marvel, e da una carrellata di schizzi e pin-ups promozionali dell’epoca ad opera dei due autori.
Quindi perché leggere Robocop Vs Terminator? Perché oggi? Ve lo dirò senza tanti giri di parole: perché, come tutti i b-movies, è dannatamente divertente.

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Dark Knight III: The Master Race: la cover di Frank Miller per il #2

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L'attesa sta per finire e il prossimo 25 novembre potremo finalmente leggere il terzo capitolo della saga del Cavaliere Oscuro. Per l'evento, la DC Comics ha messo in cantiniere una miriade di cover per Dark Knight III: The Master Race ma, inutile dire, che a fare più rumore sono proprio quelle disegnate Frank Miller. Di seguito trovate la sua variant a colori per il numero 2 della nuova saga. Cosa ne pensate?
Ps. Tanto per gradire, nella gallery in basso trovate anche quelle realizzate da Cliff Chiang e da Eduardo Risso, sempre per il #2.

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Scritto da Frank Miller e Brian Azzarello, per i disegni di Andy Kubert e Klaus Janson, Dark Knight III: The Master Race #1 sarà disponibile dal 25 novembre. Il numero due, invece, dal 23 dicembre.

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Dark Knight III: nuovo sguardo alle tavole e variant di Bill Sienkiewicz

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Inutile negarlo, Dark Knight III: The Master Race è il fumetto più atteso del momento. La saga ideata da Frank Miller sta generando molta curiosità e la DC Comics sta svelando pian piano le sue carte. Dopo il primo sguardo alle tavole di ieri, l'anteprima di Dark Knight Universe Presents: The Atom #1 disegnata da Miller stesso, e l'annuncio che John Romita Jr. disegnerà, in occasione dei 30 anni dalla sua uscita, il prequel all'originale The Dark Knight Returns, ecco ora una nuova e ricca anteprima delle tavole realizzate da Andy Kubert per DK3. Potete ammirarle nella gallery in basso. Di seguito, invece, una variant d'eccezione disegnata da un vecchio collaboratore di Miller: Bill Sienkiewicz.

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Dark Knight III: The Master Race è scritto da Frank Miller e da Brian Azzarello, per i disegni di Andy Kubert e Klaus Janson. Il primo numero sarà disponibile dal prossimo 25 novembre.

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