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Space Bastards vol.1, recensione: la dura vita del postino dello spazio

 Space Bastards

In un futuro lontano che ricorda però il nostro presente David Proton, anonimo impiegato della multinazionale Powers Industries, riceve una lettera di licenziamento dalla sua azienda. Appena prima di precipitare in una spirale depressiva, si imbatte in uno spot del Servizio Postale Intergalattico, che è alla ricerca di nuovi corrieri. Come David scoprirà presto, però, il servizio interpreta la missione del postino in un modo piuttosto originale ed estremo. Le spese di spedizione dei pacchi sono particolarmente elevate e scatenano gli appetiti dei peggiori mercenari della galassia che si tendono agguati l’un altro per accaparrarsi i beni da consegnare. L’incasso spetta solo a chi, tra sparatorie e massacri, riuscirà a condurre in porto la consegna. Ma quando la Powers Industries trama per rendere obsoleto il Servizio Postale Intergalattico, i mercenari, ovvero i Bastardi Spaziali del titolo, dovranno cominciare a collaborare.

Space Bastards 1

Con Space Bastards 1 – Pacco Letale Panini Comics porta nelle librerie italiane il primo volume della saga distopico – spaziale creata da Eric Peterson e Joe Aubrey per i disegni del veterano Darick Robertson, creatore grafico di classici come Transmetropolitan e The Boys. Pubblicato negli USA da Humanoids, la divisione statunitense del mitico editore d’oltralpe Les Humanoids Associés, Space Bastards propone uno sguardo ad un futuro dove l’avidità di un capitalismo sempre più aggressivo ha portato i rapporti sociali, compresi quelli tra aziende e lavoratori e tra lavoratori stessi, verso una deriva disumana. È un’allegoria efficace, virata sui toni della parodia, del nostro presente dominato da multinazionali come Amazon e dal loro controverso rapporto con i propri dipendenti, oltre che dalla precarizzazione del mondo del lavoro.

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Una riflessione sullo stato della nostra società e dei suoi valori che Peterson e Aubrey fondono abilmente con una trama fantascientifica e scoppiettante d’azione, tradotta con la solita destrezza da un maestro della narrativa illustrata come Darick Robertson. L’artista si sbizzarrisce con tavole spettacolari attraversate da uno storytelling forsennato, in cui emerge tutta la sua bravure nel lavoro di design per creare visivamente il futuro distopico raccontato dalla coppia di sceneggiatori. Un lavoro di world-building eccellente, dal look dei personaggi a quello di device tecnologici e veicoli, simili ai nostri ma declinati in salsa futuristica. Come sempre, Robertson unisce il suo tratto muscolare e potente con il gusto per la commedia e per il grottesco, registro usato soprattutto quando è in scena Manny, il coatto spaziale che ricorda molto il Lobo della DC Comics e che oscura tutti gli altri protagonisti (significativa è la presenza come guest artist di Simon Bisley, disegnatore che al personaggio di Lobo ha legato la sua fama).

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La premessa alla base del volume è intrigante ma flebile, e dopo un inizio vivace il ritmo della narrazione tende progressivamente a spegnersi. Ed è un vero peccato, per le potenzialità del progetto ma soprattutto per il coinvolgimento di un artista straordinario come Robertson che da comunque del suo meglio in ogni tavola. Spetterà alle uscite future stabilire se Space Bastards potrà diventare un classico del suo genere o resterà un esperimento non del tutto riuscito.

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Hellblazer: Ascesa e Caduta #1, recensione: il vecchio caro John Constantine

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Il 2020 appena trascorso, annus horribilis per gran parte dell’umanità, è stato prodigo di iniziative dedicate a John Costantine. Tra l’annuncio di un serial a lui dedicato dalla piattaforma di streaming Hbo Max, e il successo di critica dell’ottima, ma prematuramente cancellata, nuova iterazione di Hellblazer scritta da Simon Spurrier, non si può dire che lo stregone col trench se ne sia stato con le mani in mano. A smorzare la delusione dei fan per la chiusura della nuova testata dopo soli dodici numeri, è arrivata infine Hellblazer: Ascesa e caduta, miniserie di 3 numeri uscita per l’etichetta Black Label, linea editoriale dedicata ai prodotti della DC Comics pensati per un pubblico maturo. Scritta dall’astro nascente Tom Taylor per i disegni del veterano Darick Robertson, la mini pesca a piene mani nelle atmosfere tipiche delle avventure di Costantine, con l’ambizione di presentarlo ad un pubblico nuovo.

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Il desiderio di fornire un agevole punto d’ingresso ad eventuali nuovi lettori è evidente già dall’inizio della storia, che ripercorre la nascita traumatica di John Costantine, culminata con la morte della madre. John cresce con un padre alcoolista e, per evadere dalla squallida realtà domestica, sviluppa ben presto una fascinazione per l’occulto. È proprio durante un esperimento di magia, nel quale John coinvolge i suoi amici Billy e Aisha, che qualcosa va storto segnando irrimediabilmente l’infanzia del trio. Ed è a questo triste episodio ormai lontano nel tempo che, forse, è legata la strana catena di omicidi che sta funestando Londra ai giorni nostri. Un’inquietante serie di miliardari e personaggi politici in vista che cadono dal cielo sfracellandosi al suolo, tutti con ali d’angelo attaccate alla schiena. Toccherà ad Aisha, diventata ispettrice di polizia, indagare sulla bizzarra serie di delitti, aiutata da un John Costantine pronto, come sempre, ad emerge dall’ombra con la sigaretta accesa.

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In questa prima uscita di Hellblazer: Ascesa e Caduta, Tom Taylor dispone sul tavolo tutte le carte tipiche di quel mazzo che costituisce la quintessenza di una storia di John Costantine. Il carisma del protagonista innanzitutto, il superficiale, iconoclasta e sarcastico bastardo dal cuore tenero che tutti conosciamo, e poi la minaccia soprannaturale e la critica sociale spietata che è l’ingrediente principale di ogni storia di Hellblazer che si rispetti. L’obiettivo, piuttosto evidente, è quello di dare un vestito “mainstream” ad una serie e ad un personaggio che sono sempre stati considerati di nicchia, dotandolo  dei disegni di una star consolidata come Robertson, esaltati ulteriormente dal formato gigante della linea Black Label. Il difetto più grande di tutta l’operazione è il suo svolgimento a tratti pedissequo e didascalico, che potrebbe offrire un non indifferente senso di déjà vu ai lettori di vecchia data. Quelli nuovi, invece, non mancheranno di essere catturati dalla irresistibile caratterizzazione di Costantine fornita da Taylor, che si riallaccia alla tradizione classica di Hellblazer dando ad alcuni personaggi secondari i nomi di creativi che hanno fatto la storia della collana, come Jamie Delano e Steve Dillon.

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Sul fronte grafico, il nome di Darick Robertson non ha certo bisogno di presentazioni. Il disegnatore di cult come Transmetropolitan e The Boys si scatena in tavole intrise tanto di humor quanto di horror. L’arte di Robertson è un’aggiunta ideale al nutrito e prestigioso pantheon degli illustratori di Hellblazer, grazie ad un tratto robusto che sa coniugare registro grottesco, gusto per l’ironia e la muscolarità mutuata dalla lunga militanza dell’artista nel fumetto di supereroi. La palette di colori di Diego Rodriguez, che oscilla tra lo scuro e il livido, contribuisce ad alimentare le venature horror dell’intera vicenda.

La riuscita di questo primo numero di Hellblazer: Ascesa e Caduta si gioca tutto sulla diversa percezione che ne avranno i lettori che vi si approcceranno. I nuovi estimatori delle gesta di John Costantine ne rimarranno sicuramente catturati, mentre i suoi vecchi supporter avranno l’impressione di essere tornati nel pub preferito della loro giovinezza per bere una birra in compagnia di un vecchio amico.

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DC Black Label annuncia Hellblazer: Rise and Fall

  • Pubblicato in News

DC Comics ha annunciato per settembre una miniserie di 3 numeri da 48 pagine per l'etichetta Black Label con protagonista John Constantine.

Scritta da Tom Taylor e disegnata da Darick Robertson, Hellblazer: Rise and Fall vede il detective dell'occulto indagare su un miliardario caduto misteriosamente dal cielo e orribilmente infilzato su una guglia di una chiesa. Cosa ancora più insolita, sulla sua schiena sono presenti delle ali d'angelo. Seguiranno presto altri cadaveri che contribuiranno a diffondere il panico. La detective Aisha Bukhari è sconcertata dal fenomeno e chiede l'aiuto dell'amico John Constantine. Questi omicidi, tuttavia, sembrano collegati al primo atto di magia mai commesso da John Constantine...

Nella gallery in basso trovate le prime immagini diffuse di Hellblazer: Rise and Fall.

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Anteprima di The Boys: Dear Becky #1

  • Pubblicato in News

Il prossimo 1° aprile uscirà, per Dynamite Entertainment, The Boys: Dear Becky #1 ad opera di Garth Ennis, Darick Robertson e Russ Braun. La miniserie sarà un prequel di The Boys e si concentrerà su Becky Butcher, la moglie di Billy Butcher, la cui morte scatena gli eventi della serie originale.

Robertson, co-creatore e artista della serie originale, realizzerà le cover mentre Braun disegnerà gli interni. Potete vedere un'anteprima dell'albo nella gallery in basso.

"Inizialmente avevo intenzione di non scrivere più nulla su The Boys, ma per ovvi motivi mi sono ritrovato a pensare di nuovo alla storia e ai personaggi negli ultimi due anni", ha dichiarato Ennis. "C'era un aspetto della storia originale, e un personaggio in particolare, che non ha mai ricevuto la giusta attenzione: Becky Butcher, la cui scomparsa motiva suo marito Billy a fare le cose terribili che fa, ma che in realtà appare solo in due numeri. Mi è piaciuto molto scrivere Becky, quasi quanto lo stesso Butcher, e volevo approfondire il motivo per cui la sua breve apparizione proiettava un'ombra così lunga."

La serie tv di The Boys di Amazon Prime è stata rinnovata per una seconda stagione, ma non è nota la sua data di uscita.

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