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Iron Man: L'Ultima Difesa

Iron Man: L'Ultima Difesa su Iron Man Metropolis 2/3 (spillati, 112 pagine, colori, €4,00 cad., Panini Comics) Testi di John J. Miller, disegni di Jorge Lucas VOTO 5,5/10

In attesa dell’arrivo di Warren Ellis al timone della serie dell’Uomo di Ferro, la Marvel cerca di rilanciare il personaggio di Tony Stark facendolo entrare in politica come possibile segretario alla difesa degli Stati Uniti. Gli autori della storia sono i quasi esordienti John J. Miller e Jorge Lucas, già da tempo al lavoro sugli albi della Casa delle Idee ma alla loro prima vera occasione importante. Lo scrittore si districa bene tra gli avvenimenti della politica americana ma senza lasciare il segno nella caratterizzazione dei personaggi, troppo stereotipati. Risultano interessanti, anche se poco realistiche per la situazione attuale, le convinzioni di Tony Stark sulla politica e sulla guerra. Tra i personaggi di contorno spicca sicuramente la figura autoritaria del presidente George W. Bush. Un Bush sicuramente diverso da quello descritto da Michael Moore nel suo film/documentario Farenhait 9/11 e più vicino probabilmente al modo in cui gli americani stessi lo vedono. Pur essendo forse troppo diluita, la storia comunque parte da uno spunto interessante e per il momento sembra finalmente smuovere il personaggio dopo la serie di stravolgimenti avvenuti negli ultimi mesi e riusciti solo in parte. Sicuramente va considerato valido anche il tentativo di modernizzare il personaggio in un ottica new global. Il tratto particolareggiato di Lucas si adatta molto bene al realismo della storia. Pur essendo un po’ troppo statico nel disegnare i personaggi, il disegnatore è comunque bravo nello sviluppo grafico della storia, quasi sempre leggibile. Questo ciclo rappresenta un nuovo punto di partenza per il personaggio e anche per chi voglia iniziare a leggerne le avventure. Gli autori infatti ne approfittano anche per riassumere i punti salienti della storia di Iron Man, senza però l’ausilio di riassunti o di flashback che avrebbero annoiato chi invece queste vicende le conosce già.


Andrea Antonazzo
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