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L'uomo di Mosca

L'uomo di Mosca (brossurato, 98 pagine, b&n, 7,50€, Coniglio Editore)
Testi Del Prà - Disegni Alessandrini - Voto 6,5/10

Instancabile e trascinato dal successo meritatissimo di Scuola di Fumetto, Francesco Coniglio porta in edicola albi che recuperano importanti opere del fumetto; italiano, come quest'opera, o d'importazione, come Chicanos di Trillo e Risso.
L'uomo di Mosca risale al 1991, sembra una vita fa. Uno dei punti di maggiore interesse di questo fumetto risulta essere la prima prova di Giancarlo Alessandrini con una nuova tecnica, quella linea chiara che diverrà il suo marchio di fabbrica inconfondibile, e che lo ha fatto diventare uno dei principali disegnatori italiani. Papà grafico di Martin Mystere, apprezzato anche all'estero con la serie Oltremare, pubblicata in Francia, questa è la prima prova con questo stile praticamente privo di neri, quasi accecante, tanto che nell’edizione francese lo stesso disegnatore ha dovuto annerire alcuni particolari su indicazione dell’editore. Ai testi troviamo un altro nome arcinoto nell'ambiente del fumetto, Roberto Del Prà, uno degli autori più prolifici e poliedrici della scena italiana. Creatore del personaggio di Jan Karta, collaboratore di innumerevoli riviste, da L'Eternauta a Orient Express, da Il Giornalino a Heavy Metal, ha scritto per alcuni dei più importanti disegnatori della scena fumettistica, come Bernet, Gimenez, Trigo e Toppi.
L'uomo di Mosca, il cui titolo omaggia chiaramente la storica collana Un uomo un'avventura, nasce dalla mente di Del Prà allo scopo di soddisfare una sua "fissazione", come la chiama lui stesso: spostare lo sguardo dell'avventura verso est, verso un noto-ignoto ed un’atmosfera da nuova frontiera che aveva, e forse ha tutt'ora, Mosca. Sotto un intreccio noir classico, fatto di intrighi, giochi di potere, ricatti e omicidi, Del Prà cerca di rendere una città piena di contraddizioni metropolitane, ricchezza e povertà, rigide regole e continue infrazioni. Attraverso i piccoli particolari, i personaggi, il loro comportamento, ancor più che con i palazzi e la neve che ricopre le strade e si trasforma in fango, gli autori ci consegnano una Mosca credibile e assolutamente adatta alla storia. Come voleva Del Prà, è proprio questa ambientazione che rende particolare la storia, che le dona un tocco in più, riuscendo a spostare lo scenario dai classici cliché, senza dover per questo inventare nuovi mondi o rendere luoghi noti in modo astratto.
L'albo merita un elogio per la splendida confezione: formato da album, copertina lucida e robusta, carta bianca senza trasparenze, quarta di copertina con le schede degli autori ed un breve messaggio-civetta, cinque pagine di intervista allo sceneggiatore e di curiosità. Una edizione quasi raffinata, ma soprattutto curata e apprezzabile anche da chi non legge abitualmente un fumetto, pur mantenendo un prezzo onesto. Che questa formula possa diventare una idea vincente, e attirare qualche emulo? Non possiamo che augurarcene.

Ettore Gabrielli
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