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L'uomo che cammina

L'uomo che camminaLa vita è spesso fatta di scadenze incombenti, viaggi frenetici in bus o metrò, strade affollate e rumorose. Capita però di potersi ritagliare momenti di pace, quasi al di sopra dello spazio e del tempo, concedendosi una sosta all'ombra di un albero o una passeggiata in una stradina sconosciuta.

Questi sono i momenti che Jiro Tanighuchi cattura nella vita di un uomo (non ci è dato sapere il suo nome o il suo lavoro) appena trasferitosi in una casa al confine tra periferia e campagna; attraverso i suoi occhi sereni il lettore condivide lo stupore per un animale, un fiocco di neve o un paesaggio, portati su carta con estrema cura per i dettagli. Il ritmo rarefatto delle azioni e l'assenza di una vera e propria trama rendono L'uomo che cammina un fumetto particolare, più vicino a un quadro in cui il protagonista si addentra, esplorandone di vignetta in vignetta i particolari più affascinanti. La tranquillità che si respira in queste passeggiate d'inchiostro dipende anche dalla quasi totale assenza di dialoghi, in cui un'onomatopea rappresenta con efficacia un suono che si insinua nel silenzio dilagante.

Molto buona la nuova edizione di questo gioiellino giapponese ad opera di Planet Manga, finalizzata alla distribuzione anche nelle librerie generaliste, con l'unica nota negativa di un prezzo un po' troppo alto.


Carlo Alberto "Deboroh" Montori
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