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Bao pubblica Catarsi di Luz, fumettista scampato alla strage di Charlie Hebdo

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Ogni avvenimento della nostra vita per quanto piccolo ed insignificante può determinare sviluppi imprevedibili nel nostro quotidiano. Un semaforo rosso, l'attraversamento di un pedone, l'ascensore occupato e la nostra esistenza può prendere direzioni diverse. Ne sa qualcosa Luz, che lo scorso 7 gennaio 2015, è arrivato in ritardo alla riunione di redazione del giornale satirico francese Charlie Hebdo. Si era fermato a comprare un dolce da offrire ai suoi colleghi, il 7 gennaio è il suo compleanno.

Questo piccolo episodio gli ha permesso di evitare la strage che ha colpito il giornale, e il bagno di sangue che ha macchiato irrimediabilmente l'intera redazione.

Adesso, la BAO Publishing ha annunciato tramite la propria pagina ufficiale Facebook che il prossimo settembre pubblicherà Catarsi, nuova opera di Luz che viene presentata "non come un romanzo grafico, né un memoriale, né una raccolta di vignette, ma è il racconto disegnato di come un uomo colpito da una tragedia immane è tornato a fare ciò che ama di più – disegnare - raccontando cosa significhi essere l'unico sopravvissuto di un atto così feroce e insensato".
 
Il volume avrà 128 pagine in bianco e nero e colori, sarò cartonato e sarà disponibile a partire da metà settembre.

Il 7 gennaio 2015, Luz è in ritardo per la riunione di redazione a Charlie Hebdo: è il suo compleanno, è andato a...

Posted by BAO Publishing on Sabato 16 maggio 2015

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Pen Award: Nel Gaiman, Art Spiegelman e Alison Bechdel sostengono Charlie Hebdo

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A distanza di quattro mesi dai drammatici fatti che il 7 gennaio scorso hanno travolto la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, durante i quali 12 persone hanno perso la vita, continua la polemica sulla condotta tenuta dai vignettisti della rivista e il delicato tema della libertà di parola.

Circa un mese fa, infatti, sei scrittori, tra cui Peter Carey, Rachel Kushner e Teju Cole, hanno reso pubblico che non avrebbero partecipato alla serata di gala presso il PEN American Center, in segno di protesta nei confronti dell'assegnazione di un premio "per la libertà di espressione" a Charlie Hebdo, in quanto considerano la rivista colpevole di intolleranza culturale e islamofobia.

Dopo le dichiarazioni rilasciate al NY Times Sunday dal presidente del PEN Andrew Solomon, e dal direttore esecutivo, Suzanne Nossel, nella quale veniva rimarcato che il valore di Charlie Hebdo non risiede tanto nella natura spesso offensiva delle loro vignette, beffarde nei confronti del profeta Maometto ed altri esponenti, ma "nella loro intrepida forza d'animo espressa nel pattugliare il perimetro esterno della libertà di parola", sono stati nominati nuovi scrittori che parteciperanno all'evento tra cui nomi noti agli amanti dei comics, ovvero Neil Gaiman, Art Spiegelman e Alison Bechdel.

Chiudono il sestetto di autori nominati George Packer, Azar Nafisi e Alain Mabanckou, un romanziere franco-congolese, che presenterà ufficialmente il premio.

"Il premio PEN a Charlie Hebdo è per il coraggio. Il coraggio di lavorare dopo il bombardamento degli uffici del 2011, il coraggio di far uscire la rivista a dispetto dell'omicidio", ha dichiarato Gaiman in un'email al Times. "Se non possiamo applaudire, allora tanto vale andare a casa...sarò orgoglioso di essere ospitare al gala nella notte di martedì".

(Via artsbeat)

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La copertina del nuovo numero di Charlie Hebdo

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Ieri vi abbiamo parlato delle difficoltà del settimanale satirico Charlie Hebdo dopo i tragici eventi del 7 gennaio scorso. Domani la rivista tornerà in edicola con un nuovo numero, che interrompe un lungo stop, e lo slogan della copertina diffusa oggi è proprio "si riparte". Ed infatti, si vede un cane con una copia di Charlie Hebdo in bocca e vari leader mondiali, fra cui Papa Francesco, tutti in versione canina, che lo inseguono.

Il nuovo direttore Riss (Laurent Sourisseau) ha dichiarato "Il senso di questo numero è che la vita riprende". Si segnala, inoltre, l'esordio di un nuovo disegnatore, l'algerino Dilem. Potete vedere la cover qui di seguito.

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Charlie Hebdo torna in edicola, ma scarseggiano i vignettisti

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Come vi abbiamo riportato in precedenza, mercoledì 25 febbraio il settimanale satirico Charlie Hebdo torna in edicola dopo il numero record post-strage del 7 gennaio (8 milioni di copie vendute) e lo stop auto-imposto.

50 giorni dopo, dunque, un nuovo numero ma senza omaggio alle vittime, già fatto nella precedente uscita. Ma sopratutto, un patrimonio da oltre 30 milioni di euro da gestire, soldi giunti per le vendite record e le donazioni da tutto il mondo. Tutto bene, dunque? Affatto visto che i vignettisti scarseggiano e i molti contattati o hanno rifiutato o hanno chiesto di utilizzare uno pseudonimo. Al momento, dunque, due soli nuovi ingressi, considerando che la paura è ancora tanta.

Intanto, il Comune di Parigi ha donato al settimanale dei nuovi uffici nel tredicesimo arrondissement, ma il trasloco avverrà solo quando redazione sarà trasformata in un bunker. Tutto questo mentre un sacrario in memoria delle vittime della strage in Place de la République è stato vandalizzato domenica scorsa nella capitale francese.

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