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La Marvel cancella le serie di Bendis dopo il suo trasferimento alla DC Comics

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La Marvel Comics ha cancellato l’uscita di Powers #9 e United States of Murder Inc Annual #1. L'editore ha annunciato che i due titoli di Brian Michael Bendis e Michael Avon Oeming, fin ad ora solo “in ritardo”, sono stati cancellati e non verranno ripresi successivamente.
Questa decisione arriva dopo che Bendis ha annunciato il suo accordo esclusivo con la DC Comics a partire dal 2018.

La cancellazione di entrambe queste serie lascia la Icon Comics – etichetta della Marvel – senza titoli e, perciò, inattiva.

In seguito a questa notizia, Bendis ha twittato sinteticamente sullo stato dei suoi fumetti. È possibile, infatti, che possa trasferire i propri titoli in DC o in una delle sue etichette. Lo sceneggiatore ha, infatti, scritto:
"Se un autore ritira un fumetto da un editore per un nuovo editore, non viene "cancellato" ma "sta cambiando editore”". Aggiungendo che ci saranno molto presto notizie in arrivo su Jinxworld.

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Brian M. Bendis alla DC Comics: le dichiarazioni della Marvel e di Joe Quesada

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Come ben sapete, Brian Michael Bendis, dopo circa 17 anni di onorato servizio alla Casa delle Idee, ha firmato un contratto in esclusiva con la Distinta Concorrenza.
La Marvel, già a conoscenza che lo sceneggiatore non avrebbe rinnovato il contratto, ha dichiarato attraverso un suo portavoce (via Newsarama): "Brian è stato un grande partner ed ha contribuito con incredibili storie e personaggi all'Universo Marvel nel corso degli anni" aggiungendo "Apprezziamo la sua creatività e professionalità e gli auguriamo il meglio per i suoi progetti futuri".

La casa editrice non ha ancora commentato o chiarito per quanto riguarda l’ultimo lavoro di Bendis, la miniserie The Punisher: End of Days, o il futuro dei personaggi da lui creati.

Joe Quesada, collaboratore e amico dello sceneggiatore, con una serie di tweet, ha commentato con affettuosa malinconia la notizia, dichiarandosi entusiasta nel voler leggere le storie che Bendis scriverà alla DC Comics. Quesda, inoltre, ha rassicurato i fan Marvel: "Se questo tipo di notizie possono sembrare un pugno allo stomaco, va tutto bene, rimanete sintonizzati", aggiungendo di avere grandi progetti e nuove sorprese. Il fumettista conclude affermando che "Il 2018 sarà un grande anno per essere un fan di fumetti" consigliando di allacciare bene le cinture, perché sarà una corsa sulle montagne russe e "non voglio che voi cadiate fuori".

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Brian M. Bendis firma un contratto di esclusiva con la DC Comics

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È stato appena annunciato su Twitter dalla DC Comics che lo sceneggiatore Brian Michael Bendis ha firmato un contratto di esclusiva per l'editore di Superman & Co. Bendis da anni è una delle colonne portanti della Marvel Comics, fin dal suo esordio su Ultimate Spider-Man che ha segnato l'inizio della linea Ultimate. Non solo, l'autore ha scritto un lunghissimo ciclo degli Avengers, modificandone il ruolo all'interno del MU e creato personaggi quali Miles Morales e Jessica Jones, di cui attualmente sta scrivendo una nuova serie.

L'annuncio, di un accordo per diversi anni e per diversi progetti, è di sicuro una notizia importante per gli equilibri delle due case editrici, anche se al momento non si conoscono nel dettaglio le date di inizio e fine contratto e le serie che Bendis scriverà. Restate su Comicus in attesa di nuovi aggiornamenti. Di seguito, il tweet dell'editore.

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Jessica Jones: The Pulse 1-2, recensione: l'ingresso di Jessica nel Marvel Universe

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Nella seconda metà degli anni ’90 la Marvel sprofonda in una crisi che la porta quasi sull’orlo del fallimento. In realtà è un periodo abbastanza critico per l’intero fumetto americano dopo le cifre da capogiro di inizio decennio e il successivo crollo del sistema. Fortunatamente, la Casa delle Idee si riprende grazie a una serie di iniziative editoriali, ben prima di essere provvidenzialmente acquisita dalla Disney nel 2009. Anche dal punto di vista creativo il nuovo millennio aveva portato una ventata di freschezza. Il presidente Bill Jemas impose una continuity meno serrata e più libertà creativa fra le serie, lanciò le etichette Ultimate e Marvel Knights, quest’ultima diretta dal disegnatore Joe Quesada, promosso poi al ruolo di Editor in Chief, che contribuirà a portare grandi e giovani autori alla corte della Marvel. Fu proprio in questo periodo che venne lanciata l’etichetta Max che presentava fumetti per un pubblico adulto, spesso slegati dalla continuity. Qui, il giovane Brian Michael Bendis, salito alla ribalta grazie alla sua Ultimate Spider-Man disegnata da Mark Bagley, lanciò nel 2001 Alias, una serie che aveva per protagonista un personaggio inedito: Jessica Jones.

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Disegnata da Michael Gaydos, la testata con un colpo di ret-con inseriva nell’universo Marvel questo nuovo personaggio, ex supereroina dal passato tormentato che aveva appeso il costume al chiodo e aperto un’agenzia investigativa che dava appunto il titolo alla serie. Alias fu un vero successo di critica e pubblico e rese popolare il personaggio di Jessica Jones. Non essendo necessariamente collegato alla continuity, la Marvel sentì la necessità di inserire a pieno titolo Jessica nel suo universo narrativo e fu così che nel 2004 lanciò la serie The Pulse, serializzata per la prima volta in Italia sul quindicinale dell’Uomo Ragno e riproposta ora in due volume da Panini Comics nella collana da libreria Jessica Jones.

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Abbandonate le atmosfere Max, ritroviamo l’ex eroina nel pieno del Marvel Universe, fidanzata con Luke Cage e impiegata come una sorta di analista nel settimanale del Daily Bugle intitolato, per l’appunto, The Pulse. Pur avendo Jessica Jones come suo fulcro, la serie è corale e dà ampio spazio alla redazione del Bugle, non solo J. Jonah Jameson e Robbie Robertson, ma soprattutto il cronista Ben Urich. Naturalmente, un ruolo rilevante avrà anche Luke Cage, qui come fidanzato di Jessica e padre della loro futura bambina. In più, faranno la comparsa tutta una serie di supereroi a partire da Spider-Man fino ai Vendicatori al completo.

The Pulse, dunque, è una serie pienamente inserita nelle vicende dell’universo Marvel e che mostra anche fondamentali nodi di continuity (come la cattura di Norman Osborn come Goblin, ad esempio) e le cui trame partono spesso da eventi dell’epoca impostati su altre serie (vedi la mini Secret Wars). Essendo un settimanale dedicato ai supereroi, The Pulse ci mostra anche tematiche relative al lavoro e al ruolo dei giornalisti e della stampa in generale con riflessioni interessanti e mai banali, mostrando quasi un dietro le quinte dell’universo Marvel. Punto focale, come sottolineato in precedenza, è la vita di Jessica Jones, le sue vicende private e i suoi dubbi esistenziali in particolari sulla sua maternità.

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Al fianco di Bendis, nei vari story-arc, si alternano vari disegnatori a partire da Mark Bagley, passando per Brent Anderson, Michael Lark fino al co-creatore del personaggio Michael Gaydos che chiude la serie composta da 14 albi. In coda, troviamo l’annual disegnato da Olivier Coipel che completa, dunque, un cast di disegnatori assolutamente eterogeneo e con una varietà di stile completamente differente tra loro.

The Pulse non è una serie al livello di Alias, che all’epoca fu una vera sorpresa, ma è un’ottima testata, con situazioni e sviluppi interessanti, scritta da un Bendis in quello che è sicuramente il suo periodo migliore come sceneggiatore. Il suo merito principale è stato quella di inserire con successo e in maniera credibile Jessica Jones nell’universo Marvel e vale sicuramente la pena di recuperarla se si ama il personaggio.

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