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Diane Nelson dopo l'annuncio DC

"Tra l'annuncio della scorsa settimana e questo, ci sono delle belle nuove per gli amanti del fumetto e i suoi creatori, e io sono molto lusingata ed eccitata do avere un ruolo in questo. Ci sarà davvero da divertirsi. Ho molto da imparare". Così esordisce Diane Nelson, nuova dirigente dell'appena nata DC Entertainment, commentando in un'intervista a MTV le novità nella sua compagnia e l'acquisizione di Marvel Entertainment da parte di Walt Disney Company.

Nel cercare in qualche modo di presentarsi al grande pubblico, la prima presidente di DC Entertainment, già dirigente di Warner Premiere (la divisione di Warner Bros. che si occupa del materiale da produrre direttamente per il mercato dell'home video), ricorda le sue passate esperienze, facendo presente di aver già avuto dei primi contatti con alcuni personaggi DC in occasione del suo precedente incarico. La Nelson si dice convinta di poter fornire una buona prova nel suo nuovo ruolo di supervisione di tutta la produzione multimediale targata DC, anche in ragione della sua prima passione per la creatività: "Sono una persona che, molto tempo fa, pensava di voler essere a sua volta una creativa, ma ho presto realizzato che la mia forza sta nell'affiancare, supportare e, spero, coltivare realmente le persone creative".

Sul fronte delle novità che la nuova creatura nata in seno alla Warner riserverà per appassionati, pubblico e consumatori, la Nelson afferma di puntare a un miglioramento nella qualità dei prodotti, ma anche e soprattutto nella loro quantità e varietà. L'obiettivo dichiarato sarebbe quello di portare i personaggi della DC ad essere sviluppati sotto molteplici forme mediali, appoggiandosi a pieno regime a tutte le divisioni e le capacità presenti all'interno di Warner Bros. e Time Warner. La Nelson puntualizza inoltre che il nuovo impulso, nelle sue intenzioni, non riguarda unicamente la tradizionale produzione supereroistica (che ovviamente rimane quella di maggior richiamo), ma che c'è tutta l'intenzione di esplorare a fondo il potenziale di personaggi minori e altre etichette DC, quali Vertigo e Wildstorm. In tal senso, quella che secondo la dirigente rappresenta un giacimento di idee sottoutilizzato sarebbe proprio la Vertigo, la quale si presterebbe invece a vedere una consistente espansione, anche in mercati come quello televisivo, dell'intrattenimento ludico, e simili. Senza per questo perdere di vista tutte le altre etichette e divisioni della compagnia, naturalmente.

Rispondendo poi al timore che subito si è affacciato nei commenti degli appassionati, ovvero che l'enfasi sull'aspetto cinematografico dell'operazione possa rappresentare uno svantaggio per l'incarnazione fumettistica dei vari personaggi, la Nelson è stata piuttosto decisa nel promettere che questo non si verificherà: "Non c'è dubbio che l'agenda cinematografica è il meccanismo che guida il nostro business, ed è unico e incredibilmente potente. Ma non penso che qui la questione sia di fare un grande film portante e da quello far derivare tutti i business ancillari. Si tratta di guardare contemporaneamente alle diverse facce del prisma". L'obiettivo sarebbe quindi quello di spingere contemporaneamente in tutti i settori, in modo da ottenere in ognuno il massimo del successo. La Nelson sottolinea per altro come lo stesso Jeff Robinov, presidente di produzione della Warner e cervello di tutta l'operazione, punti sì in particolare sulle produzioni cinematografiche, ma non abbia la minima intenzione di depotenziare tutti gli altri aspetti della compagnia. All'interno di DC Entertainment, inoltre, proprio DC Comics continuerà ad essere la trave portante di tutto l'edificio societario, e se anche si cercherà di dare impulso a nuovi tipi di prodotto come il fumetto digitale, non c'è pericolo che quello tradizionale cartaceo venga soppiantato. La Nelson promette comunque che il nuovo editore avrà tutto il suo supporto, mentre riguardo l'editore uscente, Paul Levitz, dichiara di ritenerlo un'importante risorsa per la compagnia.

In generale, la DC fungerà anche da "incubatrice" per le altre produzioni della DCE, e la Nelson si dice intenzionata a seguire un percorso simile a quello intrapreso ormai da qualche tempo dai Marvel Studios, con il coinvolgimento diretto di autori di fumetti nella realizzazione di prodotti non fumettistici. Non è peraltro mancato il richiamo al fatto che una cosa del genere sia già stata messa in atto qualche settimana fa: proprio questo, secondo la presidente, sarebbe una prova che la nuova svolta non sia una mossa pensata all'ultimo minuto per rispondere alle novità sul fronte concorrente, ma sia piuttosto il frutto di un processo avviatosi da tempo.
Infine, la Nelson ha parzialmente confermato quanto anticipato dall'analista Nikki Finke in corrispondenza della diffusione dell'annuncio, e cioè che da parte della Warner, e di Robinov in particolare, ci sarebbe l'intenzione di riaccentrare nelle proprie mani tutti i diritti di trasposizione dei vari personaggi, estromettendo i vari produttori inattivi o ridimensionando il loro ruolo.


Valerio Coppola
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